Caro Professore, cari ADAMs,
oggi, lunedì 25 aprile, San Marco, si celebra la Liberazione!!!
Non fraintendetemi. Non parlo della celebrazione della sconfitta (l’Italia è l’unico paese al mondo che abbia tafazzianamente elevato a sacra festività nazionale la ricorrenza di una sconfitta).
Parlo di una vera Liberazione, senza Comunione.
Come apprendo da un editoriale di Belpietro, oggi gli Stati Uniti d’America festeggiano il giorno della Liberazione dalla Servitù Fiscale!
E’ proprio vero che negli Stati Uniti tutto avviene molto prima che da noi.
In Italia, adiuvante Deo, se il putto di Rignano non trova un minuto libero dal suo sproloquiare e non scatena nuovamente il salumiere mussulmano, lo celebreremo in Ottobre: Allegria! ci resterà quasi un trimestre di sgavazzi!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Frano,
nel 1976, riprendendo un suggerimento di Milton Friedman, scrissi per il Giornale un pezzo nel quale auspicavo l’istituzione di una nuova festività a data variabile, il “giorno dell’indipendenza personale” – quello in cui il contribuente medio smetteva di lavorare per lo Stato e iniziava a lavorare per sé e per la sua famiglia!
Caro Professore,
sarà sicuramente al corrente del fatto che il (per disgrazia di Dio e rassegnazione della nazione) presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana si è verbalmente (unica cosa in cui sguaiatamente eccella) annesso, con il suo fare da incolto ganassa, tutto il Canton Ticino sino al Gottardo, la Novena e il Lucomagno, Val di Muggio (Val da Moegg), ove si produce, come nelle valli del Lario Occidentale, l’eccellente e poco conosciuto Zincarlin, compresa.
L’inconsulto blaterare del fanfarone di Rignano mi offre il pretesto per sognare che il Governo d’Elvezia non lasci cadere il casus belli e, anticipando ulteriormente il già anticipato da settembre a luglio (in previsione di un loro utilizzo a difesa della frontiera con l’Italia per contrastare la prevedibile e temuta invasione estiva di bergoglianti) richiamo per addestramento di 4000 uomini – 4 battaglioni: blindati, polizia militare, zappatori, carristi – ordini all’Esercito Federale l’invasione perlomeno della Lombardia e, nel corso delle trattative di pace, rigetti ogni tentativo di mediazione e dichiari l’irrevocabile annessione del territorio e della popolazione alla Confederazione (cosa che risponderebbe agli interessi sia degli elvetici che dei lombardi).
Se mi si accuserà di eccessivo egoismo risponderò che ciò, per un liberale, non è necessariamente una colpa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro T.D.,
non mi risulta che gli elvetici siano soliti a calarsi le braghe al primo colpo di tosse.
Tanto per fare un paio di esempi hanno vietato la costruzione di minareti e l’uso del burqa (entrambi i provvedimenti confermati dalla popolazione a grandissima maggioranza mediante referendum). Io a Lugano non vedo più in giro, tre passi dietro gli uomini, le schiave musulmane con i burqa di sartoria in tessuti lussuosi orlati d’oro! Sarà forse perché i (per Lei) codardi svizzeri le loro leggi le fanno rispettare sul serio?
Non mi risulta che la coraggiosissima Europa abbia fatto altrettanto.
E, se mi permette una battuta, nemmeno il Tenerone Dolcissimo che continua a programmare adunate oceaniche (a Roma…) contro questo e quello.
Io sono proprietario di un forcone ma lo uso in giardino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Le senza alcun problema consento la battuta. Da buon liberale sono abituato a mettermi in gioco e sottopormi all’approvazione del prossimo.
In ogni caso, per l’adunata del Brexit, mi sto fattivamente adoperando presso cittadini di vario orientamento politico, ma uniti dall’odio verso questa potenza occupante chiamata UE. Tenga conto che io non sono un politico né mai feci politica militante. Sono insomma un Cromwell che, se non fosse stato per le prevaricazioni di re carlo, sarebbe rimasto tranquillo ad amministrare le sue terre e godersi le torte di milza della moglie.
Quanto agli svizzeri, mi sembra che le braghe se le siano calate ben bene davanti all’OCSE al punto di togliere agli italiani il primato di essere i più grandi imbelli e traditori d’Europa. Lo dice un uomo che ha sempre ammirato gli elvetici, i quali però attualmente non sembrano ricordare Guglielmo Tell né l’ambasciatore che -dice la vulgata- tenne testa a Hitler.
Sperando che il Brexit avvenga sul serio, confido di brindare con Lei di fronte all’ambasciata d’anglia Saluti
Caro T.D.,
se lei si riferisce al segreto bancario, la pregherei di considerare il contesto: non era politicamente possibile per un paese relativamente piccolo come la Svizzera, nel cuore dell’Europa, ed in cui le attività finanziarie, in particolare per conto di stranieri, forniscono una parte non disprezzabile del reddito non addivenire ad un compromesso con l’Europa e gli Stati Uniti.
Il compromesso risulta poi essere, in realtà, più di facciata che di sostanza.
Le banche e le fiduciarie svizzere, soprattutto quelle meno appariscenti, continuano ad operare come sempre per gli stranieri.
Tra essi, non ultimi, gli italiani.
Vuole mettere poi il poter dialogare con il funzionario di banca in italiano (spesse volte in dialetto) rispetto al parlargli in inglese o tedesco?
Il fatto è che, se non si tiene conto dei costi (in Svizzera abbastanza elevati), le istituzioni finanziarie elvetiche ispirano maggior fiducia di quelle di altre aree geografiche.
Quanto ai brindisi non mi tiro mai indietro: ogni pretesto è valido per bere del buon vino, se poi si dovesse festeggiare la prima pallottola infilata nel corpo flaccido e dispotico di questa Europa…
Tenga però presente che io, milanesissimo, cerco ormai di evitare, quando mi è possibile, di recarmi a Milano; si figuri a Roma.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Altro che compromesso di facciata … ha una vaga idea di quanto è costata la VD ad un qualsiasi correntista???
Senza contare il blocco del conto corrente: una misura degna di Stalin.
Cmq una consolazione c è. Finora eravamo noi italiani ad essere considerati la chiavica d’Europa. Adesso il primo posto nella classifica dei traditori lo hanno preso gli svizzeri. I quali peraltro lo hanno preso in quel posto da tipici traditori: gli hanno negato i fondi sulla ricerca perché non si sono adeguati alle norme UE sull’immigrazione come avevano fatto con le norme sul segreto bancario. Un po come quelle ragazze facili, che tutti si sentono in diritto di mettere loro una mano sul culo senza troppi complimenti.
Dimenticavo: i paradisi fiscali pare che stiano nascendo come funghi negli USA, cioe’ nel paese che ha chiesto la fine del segreto bancario e che molti -per qualche curiosa ragione- continuano a ritenere la patria del liberalismo.
Quanto al brindisi, possiamo organizzare una succursale della festa sotto il consolato inglese di Milano
Caro Cattaneo la sua difesa di Lugano è patetica. A lugano i proprietari di ristorante comunicano all’agenzia delle entrate italiana i nomi degli italiani che cenano lì riferendo del menu con particolare riguardo ai piatti costosi tipo aragosta.
am
Caro Franco,
non so a quale renzata faccia riferimento, ma mi auguro che gli elvetici per difendere la loro integrità territoriale ci invadano. Saremmo certamente governati meno e meglio di adesso!
Caro Professore,
il miles gloriosus di Rignano venerdì o sabato scorsi si è vantato del fatto che il suo è l’unico governo in Europa ad avere in corso contemporaneamente la realizzazione di ben tre trafori alpini: quello della Val di Susa (che viene di continuo sabotato dai comunisti no-tav), quello di base del Brennero (famoso perchè la grande macchina perforatrice, come il trattore donato a Peppone dal kholkoz sovietico, non ne volle sapere di mettersi in moto a comando del comunista Napolitano fino a che non venne benedetta dal parroco) e quello di base (57 km) del San Gottardo.
Peccato che quest’ultimo si trovi all’estrema propaggine settentrionale del Canton Ticino, al confine col Canton Uri e ad almeno un centinaio di chilometri da Chiasso. Oltre a trovarsi interamente in territorio elvetico è stato realizzato (verrà inaugurato in luglio ed aperto al traffico commerciale in ottobre) su iniziativa e con capitali esclusivamente svizzeri.
Naturalmente i telegiornali svizzeri (che, strano a dirsi, sono di linea “liberal” all’americana – se lo possono permettere, non correndo alcun rischio – e abbastanza filo-renziani) non hanno perso l’occasione per prendere per il sedere (mi si passi il termine, ma ci vuole) il ganassa nazionale.
Lo sbruffone non sarebbe credibile se volesse venire a raccontarci, essendo un grande cultore di studi storici, di essersi confuso con il traforo originale, completato nel 1872, e realizzato con capitali tedeschi (20 ML Fr) , Svizzeri (20 ML Fr) e Italiani (45 ML Fr) – almeno come dotazione iniziale – deliberata per l’Italia dal governo Menabrea.
Comunque il Renzi non perde occasione per fare figure da pirla.
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Cattaneo ho l’impressione che lei non conosca bene i nostri caratteri nazionali. Dopo avere asservito le banche svizzere all’agenzia delle entrate italiana i nostri padroni si sentono padroni anche della svizzera
Guardi che io quando sono a Lugano approfitto per prendermi dagli appositi distributori qualche sacchetto per raccogliere le cacche del cane.
Sono, i sacchetti, di qualità migliore di quelli distribuiti (molto raramente) da qualche comune italiano (molto pochi, per la verità).
Inoltre hanno un colore più adatto all’impiego: rosso.
E nessun ristoratore lo ha mai comunicato agli agenti della finanza italiana in borghese che bighellonano davanti alle grandi banche.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro T.D.,
io scrivevo
“Le banche e le fiduciarie svizzere, soprattutto quelle meno appariscenti, continuano ad operare come sempre per gli stranieri. Tra essi, non ultimi, gli italiani.”
e Lei mi cita proprio la banca alla quale pensavo come paradigma di “banca appariscente”.
E allora io le citerò una banca che mi risultava, un venti-trent’anni fa, zelantissima nel segnalare all’UIC ogni operazione, anche minima e per la quale la segnalazione non era imposta dalla legge della repubblica sovietica italiana, sull’estero.
La cosa si spiega perchè la banca in questione è del colore dei sacchetti luganesi per la cacca del cane, il MPS. L’ideologia faceva premio su tutto. Era, come abbiamo potuto verificare poi, gestita alla “salumiere mussulmano”, tanto arricchiva comunque il partito ed i funzionari dello stesso, e il conto (qualche miliardo di €) viene ancora pagato a piè di lista dagli italiani.
Credo che una bella opera di “disboscamento” sia più necessaria in Etruria che nel Canton Ticino.
Quanto ai servi, mi pare che gli italiani abbiano una tradizione di lacchè (a tutti i livelli della scala sociale) più cospicua di quella degli elvetici i quali, quando conviene loro servire, servono, ma facendosi ben remunerare e terminano le loro prestazioni servili una volta chiuso il negozio.
La maggior parte degli italiani, invece, pagherebbe di tasca propria pur di poter servire.
Et de hoc satis
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, Cari ADAMs,
l’abito non farà il monaco, però aiuta a comprendere a quale ordine appartenga.
Mia madre quando le capitava di vedere Andreotti in televisione molto spesso si lasciava andare a giudizi di apprezzamento per la bravura del suo sarto, dicendosi convinta che avesse in laboratorio un manichino riproducente con precisione estrema le fattezze fisiche del Divo Giulio, tanto perfettamente apparivano tagliati i suoi abiti.
A Mosca ho conosciuto una persona che si staccava nettamente da tutti gli altri alti funzionari sovietici: le istituzioni sovietiche avevano tutte un Ufficio Protocollo, importantissimo e potentissimo in quanto emanazione diretta ed ufficiale del KGB al loro interno e preposto,tra l’altro, al coordinamento dei rapporti con il mondo esterno all’istituzione. Capo dell’Ufficio Protocollo del Ministero per il Commercio con l’Estero era tale Rakhmanin, genero del primo Vice-ministro del Commercio Estero. A questo ufficio rispondevamo noi tutti rappresentanti di società straniere e da questo ufficio dipendeva il nostro accreditamento.
Questo Rakhmanin si distingueva da tutti gli altri alti funzionari, vestiti decorosamente ma con abiti di modesta fattura e realizzati con tessuti non di alta qualità, per l’indossare sempre vestiti perfetti, di buon taglio e confezionati con ottime stoffe, belle camicie, cravatte di buon gusto, calzini intonati e scarpe eleganti. Il tutto evidentemente acquistato durante le missioni in occidente. Era però una persona che, quando ci si trovava alla sua presenza, faceva correre, almeno a me faceva questo effetto, i brividi lungo la schiena: quasi albino, con uno sguardo gelido e le labbra sottili. Se di fronte a queste caratteristiche fisiche si pensava al potere enorme che deteneva….
Orbene, quando vedo Renzi rimpiango Rakhmanin.
I vestiti neri informi indossati, oltretutto sciattamente, sopra una squallida camicia bianca, calzoni alla Bagonghi (ovvero stile “acqua in casa”), giacche sformate, soprabiti, anch’essi neri, cascanti sul tipo del vecchio cappotto militare, per di più allacciati quasi sempre nel modo sbagliato, ci danno la misura del personaggio Renzi. La sua immagine l’ho sempre associata a quella dei ragazzotti delle ormai presenti ad ogni angolo di strada agenzie immobiliari: tutti vestiti come beccamorti.
L’altra sera ho casualmente visto in tv la pubblicità di un programma (le iene) che mai ho guardato e che non mi sogno nemmeno nei miei peggiori incubi di guardare ed ho finalmente capito a chi si ispira il per disgrazia di Dio e rassegnazione della nazione presidente del consiglio per la scelta dell’abbigliamento.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
la sua analisi di modo di vestire e comportamento è affascinante, anche se non sono certo che i malvestiti siano necessariamente da buttare. Milton Friedman non era sciatto, ma sarebbe esagerato definirlo eleante. La cosa però non gli impediva di essere un genio. Resto, comunque, ammirato dal suo acume.
Cordialmente,
Cari amici, sappiamo tutti del risultato del referendum olandese e sappiamo che a Bruxelles hanno detto subito e tutti che col risultato del referendum olandese ce se puliscono er (bip).
A questo punto contro la UE (rectius: contro QUESTA UE) non può essere che guerra aperta e senza quartiere.
Mi dispiace per la memoria di Gaetano Martino e dei tanti che hanno tentato di costruire un’unione vera. D’altronde lo stesso professore ha più volte affermato apertis verbis che QUESTA UE col progetto del padre nulla ha a che spartire e, forse, la pensa come me che ritengo al UE l’erede naturale dell’URSS e non sono il solo a ritenerlo.
Cio’ premesso ritengo che la grande speranza sia il BREXIT
Io spero vivamente e con tutto il cuore che l’elettorato inglese si pronunci per l’uscita dalla UE, perché sarebbe il primo chiodo sulla bara dell’unione.
Devo anche dire che ci credo poco, perché gli interessi contrari sono molti e forti Tuttavia chissa’
MOZIONE D’ORDINE
Se dovesse vincere il BREXIT la sera che si sapranno i risultati chi viene con me davanti all’ambasciata inglese a festeggiare?
Chi viene porti una bottiglia di qualcosa; champagne, cocacola, aranciata, spumante, succo di frutta, vino, acqua minerale ecc
Con molto piacere caro TD, volevo far notare come si è ulteriormente abbassato il livello politico. Lo si denota anche dai pochi interventi in questo blog. Ci hanno preso per stanchezza anche perché mentre da noi si fanno referendum per cose tecniche da altre parti il popolo è chiamato a scegliere il proprio futuro. Ma che abbiamo fatto di male per subire tutto questo?
Gs
Caro TD,
purtroppo, il mio medico non me lo consentirebbe, ma berrei volentieri una bottiglia di buon malto scozzese d’annata per l’occasione. Tuttvia, come lei stesso riconosce, la Brexit è improbabile. Voteranno contro a maggioranza anche quelli che l’hanno proposta! Per il resto, d’accprdo in pieno: chi crede nell’Europa deve detestare la UE!
Caro Professore, cari ADAMs,
credo che noi europei, in particolare noi italiani, poco si sappia (a causa delle prostitute intellettuali radical-chic che hanno ormai da decenni preso possesso degli organi di informazione) di come realmente si sviluppi la campagna elettorale americana.
Ritengo Maria Giovanna Maglie una attenta, oltre che acuta ed competente, osservatrice degli U.S.A.
Ecco un suo articolo http://www.lintraprendente.it/2016/04/il-condottiero-donald/
che non annega nei luoghi comuni di chi vorrebbe la realtà adattarsi alle sue ireniche visioni cattocomuniste da salotti delle damazze del biscottino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Assolutamente d’accordo con la Maglie, sempre precisa e veritiera.
Trump è “by far” il miglior candidato tra quelli presenti. Anche se va detto che, probabilmente contro un Paul Ryan (che non si è candidato e rifiuta giustamente una nomination solo data dalla Convention) alle primarie non avrebbe avuto tutto il successo che sta avendo. La pochezza degli avversari è anche la forza di Trump.
Ad ogni modo, avendo seguito pressoché tutti i dibattiti sulle TV americane, Trump ha condotto e sta conducendo una campagna fenomenale.
Ha intelligentemente portato con toni rudi (adattandosi anche agli Stati che dovevano votare per le primarie) tutti gli avversari ad esporsi sui temi che proponeva e decideva lui solo dopo aver dettato lui la linea…che quindi venivano bollati o come copie o come soluzioni non efficaci.
Poi dopo che ha fatto fuori la maggioranza dei competitors è diventato sempre più pacato e “istituzionale” pur rimanendo chiaro e schietto, cosa che l’elettorato apprezza moltissimo. Sebbene alcune sue posizioni non siano proprio liberali, il suo obiettivo è quello di catturare voti anche fuori dall’establishment repubblicano e tra i molti astensionisti. TO MAKE AMERICA GREAT AGAIN!!
Insomma…diffidare sempre dalla stampa italiana che per il 99% è tutta e sempre pro-democrats!
Cari amici http://www.lintraprendente.it/2016/04/il-condottiero-donald/
Ho inoltrato a MGM gli elogi di questo blog al suo operato, e ci chiede di intervenire nel dibattito dell’Intraprendente…ovviamente a patto che lei intervenga nel “nostro” Blog…
Saluti Matteo Napoletano
Caro Michele,
sono da sempre convinto che l’istituto del referendum, specie se senza quorum, sia molto importante per la vita della democrazia. Ciò non esclude che esistano anche quesiti referendari insensati. E’ il caso,, a mio parere, di questo referendum sulle trivellazioni. Spero sia sonoramente bocciato.
La tassazione iniqua e la dottrina sociale
della Chiesa sulle imposte
(oltre il 20 %)
1 – La privata proprietà non venga oppressa da imposte
eccessive. Siccome il diritto della proprietà privata deriva non
da una legge umana ma da quella naturale, lo Stato non può
annientarlo, ma solamente temperarne l’uso e armonizzarlo col
bene comune. È ingiustizia ed inumanità esigere dai privati più
del dovere sotto pretesto di imposte. (Papa Leone XIII, Enciclica
Rerum novarum, 15 maggio 1891, n. 35)
2 – [Dichiariamo] non essere lecito allo Stato di aggravare tanto
con imposte e tasse esorbitanti la proprietà privata, da renderla
quasi stremata. (Papa Pio XI, Enciclica Quadragesimo anno, 15 maggio
1931, n. 49)
3 – Astenetevi da queste misure [fiscali] che, a dispetto della loro
elaboratezza tecnica, urtano e feriscono nel popolo il senso del
giusto e dell’ingiusto, o che rilegano la sua forza vitale, la sua
legittima ambizione di raccogliere il frutto del suo lavoro, la sua
cura della sicurezza familiare: tutte considerazioni, queste, che
meritano di occupare nell’animo del legislatore, il primo posto
anziché l’ultimo. (Papa Pio XII, Discorso del 2 ottobre 1948.
4 – L’imposta non può mai diventare, per opera dei poteri
pubblici, un comodo metodo per colmare i deficit provocati da
un’amministrazione imprevidente. (Papa Pio XII, Alocuzione al
Congresso del’Associazione fscale intrnazionale sula natura e i limit dele tasse,
2 otobre 1956)
Saluti Matteo Napoletano
PS Invece per Franceschiello la causa del terrorismo islamico è da imputare ai fabbricanti di armi……alla Berretta…
Caro Matteo,
la lettura di questo pezzo di grande e profonda saggezza ci fa rimmpiangere i tempi in cui persino la Chiesa diceva cose condivisibili su società e Stato. Lasci perdere l’attuale inquilino del Vaticano, passerà, prima o poi, anche lui.
A proposito di Chiesa, mi permetto di segnalare alla vostra attenzione Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Adriano Tessarolo, vicentino, Vescovo di Chioggia, praticamente un Milton Friedman in abito talare!
I suoi articoli contro lo Stato tassatore, i suoi strali contro i magistrati che condannano chi si difende in casa propria potrebbero essere tranquillamente controfirmati da ognuno di noi.
Saluti Matteo Napoletano
Buongiorno a tutti, domanda: sbagliero ma a me sembra che la politica nazionale ma anche quella mondiale non sia guidata da ideali ma piuttosto dalle bizze degli autori di house of card. Voi che ne pensate?
( magari avessimo un presidente come Kevin Spacey e soprattutto una First lady come Robin Wright, cinici ma eccezionali)
Saluti GS
Caro Giuseppe,
House of Cards è una versione ottimistica e ben interpreteata della realtà. Il reale è deprimente e male interpretato, ma l’analogia è buona.
Presidente Martino
Questa sera alla trasmissione di Rai 3,Scala Mercalli, il direttore scientifico del WWF Italia Giancarlo Bologna si è lanciato in una filippica contro il PIL. Queste le sue tesi: il PIL con il segno + non fanno la felicità delle nazioni che invece troveranno la vera gioia con i PIL negativi, la “decrescita felice” insomma.
Poi ,non sazio, eccolo affermare che la felicità va ricercata nella collettività mentre l’individualismo è il vero nemico dell’ambiente e dell’ecologia (sic).
Ed ecco tutto il pubblico formato da poveri studenti annuire e approvare le idiozie del cialtrone comunista!
Ma i comunisti ce li abbiamo tutti in Italia?
Saluti Matteo Napoletano
Presidente Martino
Credo che a molti Adam farebbe piacere conoscere qualche aneddoto su i suoi incontri con la signora Thatcher?
Cosa ne pensa di Donald Trump?
Molti dei nostri avrebbero preferito Ted Cruz ma secondo me Trump è l’uomo giusto per ribaltare il tavolo.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
avevo già risposto stamattina al suo commento. La mia risposta è scomparsa! Quanto a Trump vs Cruz, ne so poco ma credo che Trump abbia successo perché dice quello che gli Americani volevano sentirsi dire da tempo. Non ho idea di come sarebbe una sua presidenza ma non credo sarebbe il candidato giusto perché dice quello che pensa anziché pensare a quello che dice! Sulla Thatcher potrei scirvere molto ma mi limiterò a un solo aneddoto. Nel 1991 partecipai ad un incontro promosso dal National Review Institute a Fiesole. Durante la pausa caffè mi avvicinai alla Thatcher per ricordarle il nostro precedente incontro. Quardava dall’alto Firenze illuminata dal sole: era uno spettacolo superbo! Quando mi vide disse: “Il suo è un Paese bellissimo con un governo marcio”! Risposi: “Signora, il contrario sarebbe molto peggio”!
Letta su facebook.
Lezione di Storia:
Da Garibaldi ai giorni nostri.
Dall’ “UNITÀ D’ITALIA” la Nazione è stata divisa in tre…Nord Italia che produce ricchezza…Centro Italia che produce leggi…e Sud Italia che arricchisce il Nord grazie alle leggi del Centro… Infatti dopo che Garibaldi rubó con l’aiuto dei briganti tutte le proprietà dei Borboni ecc. Ecc. Il popolo in miseria, fu costretto a trasferirsi al nord per lavorare nelle fabbriche e quindi produrre ricchezza ma non solo, perché quei soldi che loro guadagnavano servivano ad acquistare i prodotti delle fabbriche stesse ecc. Ecc….ma siccome al sud rimasero un bel po’ di potenziali consumatori che non avevano soldi per poter acquistare i prodotti delle fabbriche e quindi arricchire il nord….il Centro creó leggi per aiutare i BISOGNOSI….a spendere …e da allora con la sussistenza, invalidità, accompagnamenti ecc. Ecc. Tutte le famiglie del sud poterono acquistare macchine, lavatrici,radio ecc. Ecc. E continuare ad arricchire il nord grazie al centro…..Conclusione?
IL SUD È STATO SEMPRE AIUTATO…IL SUD HA SEMBRE MANGIATO A SBAFO….IL SUD È MAFIOSO….mmmmmmmm c’è qualcosa che non quadra….Chi l’ha scritta la storia?
Scusatemi per la forma spero però che nel contenuto mi sia spiegato abbastanza bene…. Buon giorno
Grazie degli Auguri di Pasqua e altrettanto a lei e famiglia
Caro professore , tempi duri per FI ( anche se sto ‘ facendo Campagna elettorale e sono candidato in Brianza )
Andrebbe creato un nuovo soggetto politico liberale . Ormai le vecchie categorie sono superate , lo percepisce la gente a senso comune .
Su Renzi convergono interessi e gruppi di potere .Renzi si presta meglio di Berlusconi a raccogliere questo tipo di consenso .
Berlusconi pensa che il 10 % dei voti di Forza Italia siano dispersi . Non e’ così , sono passati a Renzi grazie al suo stesso appoggio .
Lui pensava di utilizzare Renzi . Non e’ cosi , Renzi e ‘ piu’ furbo di Berlusconi e fa quello che gli conviene. Lo dimostra il fatto che non e ‘ stato eletto dal popolo
ma governa , lo dimostra il fatto che FI si e’ divisa e gli Alfaniani la sorreggono . Berlusconi stesso si e’ reso conto del suo errore politico e ha teso una mano ad Alfano . Ma se Berlusconi pensa che Alfano torni nei ranghi so sbaglia . Alfano vuole la leadership , come Salvini dall’ altra parte .
Berlusconi e ‘ sulla via del tramonto e non riuscira’ a tenere una coalizione di centro destra unita , deve cedere il passo .
Se Silvio non si rassegna continuera’ a tenere i moderati nel recinto , senza prospettiva . Nel 2018 i nodi si scioglieranno , ma lui avra’ 82 anni , non credo sia in grado di costruire il futuro . Come anche lei avra ‘ notato il dibattito in FI non esiste . Forza Italia e ‘ fatta dagli eletti e da qualche fedelissimo di Silvio .
Renzi invece continua a ricevere finanziamenti a gogo , e appoggiato dall’ amministrazione Usa , e’ appoggiato dal Vaticano , ecc.
Solo se vince Trump si potrebbe aprire uno scenario diverso , ma gli spazi di manovra per l’Italia sono comunque ristretti .
Forse solo lei può’ proporre e lanciare un nuovo progetto Politico dall’ interno di Forza Italia per il Paese , almeno per suscitare un dibattito serio in FI
ma anche fuori da FI .
Grazie Cordiali saluti e ancora Buona Pasqua
Giovanni _ Urbanista Liberale ( UL)
Grazie, caro Giovanni, buona Pasqua anche a lei. Il suo discorso fila, anche se non sono certo di essere completamente d’accordo. Purtroppo, al momento non vedo sbocchi. Ma, stia certo, con noi o senza di noi la causa della libertà andrà avanti verso il futuro. Questa è solo una pausa, durerà 2o 20 anni, poi la marcia trionfale della libertà riprenderà!
Caro Professore,
una settimana fa ho cercato di inserire una risposta alla sua manifestazione di invidia (invidia,le assicuro, molto mal indirizzata) per la mia esperienza moscovita. Non è stata pubblicata e al mio tentativo di riproporla l’occhiuto “Administrator” mi ha notificato trattarsi di un duplicato (che non è stato comunque pubblicato).
La sua “invidia” mi aveva offerto lo spunto per una considerazione.
Sono giunto a Mosca nella primavera del ’79 ed ero una specie di mosca bianca nella comunità italiana, formata tutta da comunisti (su cui magari tornerò con altre informazioni).
In quell’anno 1979 io ero a Mosca l’unico abbonato al “Giornale”, eccezion fatta per la biblioteca Lenin, lo storico amico di Montanelli, il monumento Edmund Stevens, corrispondente del “Christian Science Monitor”, credo l’unico quotidiano non-liberal degli Stati Uniti, e, giunto un anno dopo, il corrispondente del Giornale Fernando Mezzetti: proprio allora lessi un articolo di terza pagina di Enzo Bettiza (anche lui stato corrispondente da Mosca) in cui si diceva che un soggiorno di un paio d’anni in Unione Sovietica avrebbe liberato definitivamente qualunque giovane occidentale dalle fantasie e dai miti del comunismo.
Io comunque non avevo bisogno dell’esorcista.
E con questo invio a Lei ed a tutti gli ADAMs gli auguri di Pasqua.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Non capisco la posizione a favore dei No Triv da parte di Forza Italia.
È roba da sinistri.
Solo in Italia può accadere che dopo aver scoperto il petrolio ci si disperi per la disgrazia capitata!
Tra l’altro i soliti ecocatastrofisti no Triv affermano idiozie come il pericolo che la terra si abbassi con il rischio di terremoti se venisse estratto il pettolio, evviva!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo.
mi era sfuggita quest’ultima (per ora!) idiozia. Come si fa ad accodarsi alla più demenziale eco-scemenza dei nostri tempi? E’ proprio vero che al peggio non c’è fine 😉 Buona Pasqua a lei e famiglia e a tutti gli Adam,
Presidente Martino
Vorrei chiederle delle delucidazioni sull’ “Helicopter money”.
E se per caso è a conoscenza del tragitto del suddetto elicottero in modo da farmi trovare al posto giusto e pronto al momento del lancio dei soldi…
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
immagino che con “helicopter money” ci si riferisca ad una immagine usata da Milton Friedman che, per fare concentrare l’attenzioe sugli effetti di un aumento della quantità di moneta in circolazione sorvolando sul metodo di introduzione della stessa, parlava di “moneta gettata da un elicottero”. Come immagine didattica era molto utile perché gli studenti guardavano al punto centrale dell’analisi di Friedman, ignorando il resto. Ma, usata diversamente, l’immagine è insensasta, perché non esiste una “helicopter money” diversa dallle altre!
Ma secondo Lei Professore come andrà il referendum sul Brexit
E se dovessero vincere i si’, cosa accadrebbe? Sarebbe una catastrofe come paventano alcuni?
Grazie
Caro TD,
non so come andrà, ma se vincesse il sì non sarebbe una catastrofe, ma il riconoscimento di uno stato di fatto. La Gran Bretaga continua ad essere influenzata dall’eredità della Thatcher, anche se in misura annacquata e contradittoria. La UE, invece, è rimasta al più becero dirigismo e statalismo.
Cordialmente,
Apppppproposito di disinformazione, appppprofittando dell’occasione portami su un piatto d’Alberto, colgo la palla al balzo, come quelli che castrano i canguri, per ricordare la campagna mediatica contro BERLUSCONI, orchestrata dall’ECONOMIST, che ebbe l’effetto di regalarci MONTI.
Perché questo ricordo? Perché ora l’ECONOMIST ci sta riprovando con TRUMP e i paralleli qui sarebbero molti, ma preferirei che su questo intervenisse il Professore, che può dire cose più interessanti di me.
Sottolineo che l’ECONOMIST si sta scagliando anche contro il BREXIT.
Saluti a tutti
Caro TD,
sono stato abbonato all’Economist dal 1968 al 2008. Non ho più rinnovato l’abbonamento per le ragioni che ora indignano lei. Un settimanale molto ricco di informazioni non sempre reperibili altrove e di commenti in genere acuti e documentati diventa volgarmente fazioso in diversi campi. Per esempio, sull’Italia è sempre stato ultra-partigiano di una sinistra inesistente, con corrispondenti come Ninetta Junker e Tana de Zulueta e con direttori come gli ultimi due o tre. Non gli dia importanza; in queste cose non la merita, anche se talora riesce nei suoi scopi.
Ho già scritto tempo fa su questo blog a proposito di Fukushima e della disinformazione creata ad arte su quell’evento. Mi sembra impossibile che ce ne sia ancora bisogno ma vi metto un link qui sotto di un resoconto dettagliato dal punto di vista scientifico di cosa sia successo e di come sia la situazione odierna di Fukushima….e di quanta disinformazione e repulsione per la Verità ci sia stata e ci sia tuttora.
Per non parlare di tutti i danni che tutto ciò ha provocato anche da noi come il blocco del programma nucleare in Italia, uno dei pochi punti positivi del governo Berlusconi 2008…poi subito cancellato per ignavia e ignoranza nel difendere le ragioni del sì al nucleare anche dopo Fukushima (che disastro nucleare non è stato per niente). Ma si sa che l’ignoranza scientifica delle persone è baratrale e impossibile da colmare…
Caro Alberto,
ha ragione: è una storia allucinante. La disinformazione e il terrorismo ecocatastrofista hanno convinto i governi europei a imboccare la strada peggiore, condannandosi alla dipendenza da paesi non sempre raccomandabili!
Cordialmente,
Molte grazie per il link informativo. Purtroppo anche in questi giorni i telegiornali in genere, in particolare il TG nei titoli principali, presentava la ricorrenza dei “30.000 morti del disastro nucleare di Fukushima”.
Un piccolo panda viene salvato da un oca che lo adotta, il panda lo chiama papà . dopo molti anni il vero padre riesce a trovare il suo figliolo e gli fa conoscere la sua vera famiglia e racconta la fine tragica della sua mamma. Il non più piccolo panda è contento di conoscere il vero padre ma non disconosce chi lo ha allevato e cresciuto . ecco su questa storiella un certo adinolfi si è fatto pubblicità dicendo che il cartone Disney kung fu panda parla di adozioni gay.per queste parole molti bambini non sono andati a vedere il film in quanto “diseducativo”. Senza che nessuno si sia premurato di verificare la storia. Per cui ci vogliamo preoccupare di fukushima? Per quest’ultima anche la maestra di mio figlio ha spiegato loro che in Giappone c’è stata una tragedia nucleare. Sono stato un’ora a fargli capire il contrario ma non ho la certezza di esserci riuscito perché la maestra ha un’influenza incredibile nei bambini.
Saluti
GS
Caro Giuseppe,
non ne faccia una tragedia: nemo ad impossibilia tenetur. Il nostro obiettivo non può essere quello di convincere, a noi basta istillare il dubbio. Se ci riusciamo, il nostro compito è assolto. Alle conclusioni devono arrivare da soli! 😉
Caro Alberto,
altro esempio di grossolana disinformazione. L’opinione prevalente è basata su una falsa informazione. La raltà contraddice la percezione dei fatti in modo clamoroso ma non è politicamente ciirretto farlo presente. Auto-censura, la forma peggiore!
Caro Franco,
gli ecocatastrofisti, anche se smentiti nelle loro iettatorie prifezie, continuano a imperversare e ad imporci le loro prescriziioni farlocche e rompiballe! Non ho pazienza per loro, li detesto e cerco di ignorarli. Quelli che mi infastidiscono di più sono i gonzi che accettano le loro fandonie acritiamente.
Caro Professore, la Meloni e Salvini altro non sono se non l’espressione tipica della politica italiana: cura del proprio interesse di bottega, tutela delle proprie rendite di posizione. Mi ricordano Casini e Fini nel 2006 che facevano a gara a “smarcarsi” verbalmente da SB per distanziarsi da una sconfitta che reputavano certa. Purtroppo, in politica contano i numeri e le alleanze vengono dettate da essi più che da comunanze ideali. Tuttavia, c’era un vecchio detto che sosteneva “dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei”. Mutatis mutandis si potrebbe dire “dimmi che alleati hai, e ti dirò che centrodestra avrai”. Ammetto però che, il comunismo iperstatalista di Salvini negli ultimi mesi, mi ha fatto rivalutare la figura di Bossi. Al suo confronto, un vero gigante politico.
Caro Massimo,
il paragone è corretto, anche se questi sono pesi piuma al confronto, ma la storia finirà, credo, allo stesso modo. Nessuno dei due è in grado di sostituire oggi SB,
Caro Massimo,
ottimo il parallelo che, fra l’altro, evidenzia l’inconsistenza degli attuali dissenzienti. Non andranno da nessuna parte, danneggeranno il centro-destra, forse non irreparabilmente, ma non trarranno profitto alcuno dalla loro maramalderia.
Un po’ di tempo fa proponemmo al Professore di recapitare al Presidente Berlusconi una lettera firmata da noi ADAM sul rilancio di FI e del programma liberale del ’94. Sarebbe fantastico se Lei Professore potesse andare con quella lettera (ne ho una copia se non la trova più, oppure anche senza tanto chi meglio di Lei…) a questa convention del 19 marzo che si parla nell’articolo per il futuro del cdx…e far sentire la voce liberale e liberista! Come sempre ha tutto il supporto di noi ADAM.
Considerato che in questo sito si sta parlando di come sono veramente gli USA qualcuno mi puo’ aiutare a ritrovare chi fu quell’autore che scrisse un 2/3 anni fa un libro per confutare alcune leggende sugli USA: asseriva che non era vero che il new deal aveva sconfitto la grande depressione e non era vero che la guerra civile era scoppiata per la schiavitu’ e cosi’ via.
Saluti
Pe r quanto riguarda il primo punto può benissimo fare riferimento alla prefazione di Antonio Martino al libro Capitalismo e libertà di Milton Friedman, IBL (Istituto Bruno Leoni).
Per quanto riguarda il secondo punto (e il primo) credo che Lei si riferisca a:
Woods, Thomas E. jr, Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America, editore D’Ettoris, 2012, pp.348
Saluti. L.
Gentile Professore. si tratta di un equivoco. Td chiedeva un’informazione bibliografica su un libro che negava al New Deal roosveltiano il merito dell’uscita dalla grande depressione. Per associazione di idee ho ricordato a TD la Sua prefazione a Milton Friedman in cui questo tema era trattato. Non mi sono mai sognato di dire che Lei ha “fatto riferimento” a quel libro che non conosce. Mi scuso con Lei se ho dato questa impressione. Luciano
Confermo. Avevo sentito la presentazione di questo libro alla radio e mi aveva intrigato. POi, a cagione della vita belluina che conduco, l’acquistoo era passato in cavalleria e avevo perso il riferimento.
Oltre gli argomenti che lei citava ci sono altre pagine altrettanto “scorrette” su W.Wilson (le sue illusioni sulla Società delle Nazioni e sulle forzature contro la Germania per creare il casus belli dell’entrata in guerra degli USA nel 1916 vedi affondamento Lusitania-) e sulla politica estera bellicistica nei Balcani del Presidente Clinton che diede la stura al terrorismo balcanico oltre la questione dei diritti civili nel dopoguerra in USA . Interessanti anche le pagine sul mito Lincoln che sfruttò la questione “schiavismo” con cinismo unicamente a fini della vittoria dei Nordisti
Buonasera Prof. Martino ,Salve Amici Adam,
Prof. Martino sinceramente non ho mai capito di quale “ala” della teoria economica faccia parte! si ok Friedman,of course ma cosa ne pensa di Von mises e della scuola austriaca e ci farà un pensiero alla traduzione di Infantino sul libro di Von mises “L’azione umana di Ludwig von Mises” o l’aveva gia letto in lingua? http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/ecco-manifesto-mises-che-previde-fine-dellurss-1236392.html
Sinceramente mi piacerebbe un suo post dove mette in evidenza le teorie della Scuola di Chicago, della teoria austriaca,ecc.ecc. almeno le basi…
Lo so che diventerebbe un opera enciclopedica , ma il dono che Lei ha nella capacità di sintesi e far capire le cose anche gli asini,ecco questo mi fa sempre ben sperare
Saluti da un “asino”
mad Max
Caro MM,
capirà che la mia risposta è inevitabilmente parziale. Ammiro molto Human Action e il suo autore. Espositore lucidisssimo e maestro di libertarismo. Basti pensare a Hayek, Haberler, Machlup e in una erta misura Popper per rendersi conto che solo un Maestro gigantesco poteva avere allievi così grandi. Quanto alla “scuola austriaca” si tratta di una generalizzazione basata credo soprattutto sulle opere di Murray Rothbard. Per esempio, non sono certo che di essa faccia parte Hayek (The Constitution of Liberty non mi sembra “austriaca”!). Né Haberler né Machlup né Morgenstern, allievi di Mises, sono “austriaci”. La sua domanda, quindi, si riduce a cosa pensi di Rothbard. Glielo dico subito: geniale estremista da prendere con le molle:
Caro Professore,
può sembrare buffo, ma i classici della “scuola austriaca” (in senso lato) oltre che nelle benemerite edizioni Rusconi, li ho letti in inglese a Mosca:
non ricordo se prima o dopo il ’91, ma le poche librerie moscovite che vendevano libri in lingue straniere furono invase non più dalle “Memorie di un Barbiere” di Germanetto, bensì dalle edizioni americane (Von Mises Institute e Freedom Press) dei classici liberali!
Tra l’altro “La Società Aperta” è stato quasi subito tradotto in russo!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD,
temo di non poterle essere di aiuto. Tuttavia, il primo punto è chiarrito in maniera definitiva da Friedman & Schwartz nella loro storia monetaria degli USA.
Caro Franco,
Maria Giovanna Maglie, come quasi sempre, è “sulla palla”, individuando la direzione giusta verso cui muovere, Grazie per la segnalazione,
Presidente Martino
Quello che stanno facendo in questi giorni alleati e non a Bertolaso mi ricorda molto quello che hanno fatto a lei subito dopo la sua “candidatura” a PR, a questo punto,credo, che farebbe meglio a rinunciare considerando anche l’aggravante della fatale boutade sui Rom vittime, credo sia stato più di un errore, è stata un idioziai!
Saluti Matteo Napoletano
Sono d’accordo che quella frase sia stata un’idiozia…ma nonostante ciò credo che Bertolaso sia il candidato giusto per Roma. Roma ha bisogno di qualcuno estraneo capace che sappia resettare e eliminare la burocrazia e il clientelismo ormai presente ovunque in qualunque organismo romano…Qualsiasi altra persona o politico sarà troppo debole e dovrà sottostare alle leggi romane….che tutti conosciamo!
Caro Matteo,
no, penso sia ancora peggio. Non guadagneranno nulla da questi gesti inconsulti e devono sperare che vengano consegnati all’oblio. Bertolaso, se eletto, sarebbe un ottimo sindaco. Non verrà, temo, eletto ma non per colpa dei maramaldi. E’ il quadro complessivo che milita contro di lui e di un altro ottimo candidato, Roberto Giacchetti, e a favore della candidata dei 5 stelle!
Presidente Martino
Ci risiamo.
La UE prepara una nuova letterina per l’Italia. Significherà più tasse per gli italiani. L’economia italiana subirà un contraccolpo accentuando la crisi che inevitabilmente vedrà in calo tutti i prossimi parametri, allora la UE farà una nuova lettera e Renzi aumenterà le tasse, l’economia rallentera’…………..
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
dovremmo chiudere i rubinetti e non versare più un centesimo alla UE. Ritirare il nostro ambasciatore e minacciare ukteriori misure a difesa dell’interesse e dell’onore dell’Italia. Punto. Ne abbiamo le tasche (per essere educati) piene di questa burocrazia famelica e prepotente!
Presidente Martino
Una volta scelto un candidato, debole o forte che sia, si dovrebbe marciare uniti. Viceversa si fa sfascismo o peggio Fini-smo. Invece pronti ai posti via e subito ognuno per la propria strada.
Al peggio non c’è mai fine
Saluti Matteo Napoletano
Caro Professore,
Ted Cruz, figlio di un cubano e di una americana, è nato a Calgary (Canada).
Non può, almeno per quanto ne sappia, essere candidabile alla Presidenza degli Stati Uniti. Manca il requisito della nascita sul territorio U.S.A.
Ricordo che Henry Kissinger durante un suo incontro in Cina (non so se con Mao o con Chu) disse all’interprete dei cinesi, una signora con doppia cittadinanza nata a San Francisco, che paradossalmente lei avrebbe potuto divenire Presidente degli Stati Uniti, cosa a lui preclusa non essendovi nato.
Cosa ci sa dire (eventualmente dopo essersi consultato con la sua consorte) al riguardo?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il problema si pose, come sa, anche per Obama ma, malgrado le denunce, non se ne fece nulla. Se Cruz, come lei dice, è nato in Canada, non è candidabile. Punto e a capo!
Caro Professore,
Attingo dalla “Biographical Directory of the United States Congress” http://bioguide.congress.gov/scripts/biodisplay.pl?index=C001098
“CRUZ, Rafael Edward (Ted), a Senator from Texas; born in Calgary, Alberta, Canada, December 22, 1970”
E’ quindi ineleggibile.
Da quel che posso capire a nulla vale il precedente di John Mc Cain (i cui genitori erano entrambi cittadini americani e lui era nato nella Zona del Canale, che era territorio Americano).
Il luogo di nascita di Barack Hussein è stato avvolto da nebbie fitte quasi quanto quelle che avvolgono la laurea di Tonino Di Pietro.
Magari per Ted Cruz si inventeranno che la madre lo ha partorito mentre, a Calgary, si recava in ospedale su un’auto di fabbricazione americana e immatricolata negli Stati Uniti….
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sentiremo la corte suprema…
la Costituzione statunitense prevede che i candidati alla Casa Bianca (oltre ad avere almeno 35 anni ed essere residenti negli Stati Uniti da almeno 14 anni) siano “cittadini naturali dalla nascita” (“natural born citizens“). I sostenitori di Cruz e alcuni costituzionalisti ritengono che il requisito sia rispettato grazie alla madre, ma la Costituzione non specifica chi sia un “natural born citizen”. Per molti esperti, consultati nel 2008 quando il tema fu affrontato per entrambi i candidati alla Casa Bianca, Barack Obama (nato da padre keniota e madre statunitense alle Hawaii) e John McCain (nato nella base navale statunitense di ‘Coco Solo’ nell’area del Canale di Panama), una persona è un “natural born citizen” se ha la cittadinanza alla nascita e non deve passare attraverso un processo di naturalizzazione. Con questo criterio, Cruz rispetterebbe i parametri per la candidatura (tra l’altro, smontando le accuse dei repubblicani contro il presidente Barack Obama, nato alle Hawaii, ma eleggibile anche in caso di nascita all’estero).
La Corte Suprema, però, non s’è mai espressa su questo tema e per questo un filo di incertezza resta. Per avere la sicurezza della candidabilità di Cruz, servirebbe una sentenza del massimo tribunale statunitense o un emendamento alla Costituzione.
Divertente. Anche i drammi storici di Shakespeare sono intessuti di cavilli concernenti la legittimità. Ricorderei che Cruz fino al 2008 è stato Solicitor General del Texas. Si sarebbe imbarcato in un’impresa senza avere dalla sua il beneficio del dubbio? E il GOP potrebbe mai appoggiarlo contro Trump sapendo di un peccato originale insanabile circa la sua nascita? Se la costituzione USA presenta ambiguità non dipende da me.
Apprendo ora della scomparsa del mio professore preferito: Sergio Ricossa.
Nel corso degli anni ho letto, riletto e consumato il Suo capolavoro: La fine dell’economia, prosa perfetta del professore torinese che mi sentirei di consigliare a chiunque. E se il mondo brulica di perfettisti, di persone sempre capaci e con la risposta pronta a qualsiasi problema io sono orgogliosamente imperfettista e convinto sostenitore che, la scienza economica, se di scienza si tratta, non possa e non debba essere limitata all’uso di modelli matematici e leggi di equilibrio.
Grazie prof. Ricossa per quello che ci ha regalato.
si
Il giornale
È morto [ieri sera a Torino] Sergio Ricossa
Tra i massimi esponenti italiani dell’economia liberale, si è spento a 88 anni dopo una lunga malattia
Franco Grilli – Gio, 03/03/2016 – 12:59
È morto a 88 anni dopo una lunga malattia, Sergio Ricossa. “Il maestro di tutti gli economisti liberali che seguirono e la perfetta sintesi di coloro che lo hanno proceduto”, come lo definiva Nicola Porro solo qualche mese fa.
Caro Luciano,
apprendo ora della scomparsa di Sergio Ricossa che ho imparato a leggere ed apprezzare da giovane sulle pagine de Il Giornale. Proprio di recente ho riletto “Lo Straborghese” che dimostra comee l’acutezza e la freschezza dei suoi libri rimanga immutata nel tempo (come non ricordare anche lo splendido “I Pericoli della solidarietà”). Pur avendo oltre trent’anni di meno del prof Ricossa non posso fare a meno di affermare che anche grazie a lui ho attraversato quel passaggio “Da liberale a libertario” come da lui descritta in quella piccola raccolta di scritti dall’omonimo titolo. Provo davvero un grande dolore alla sua scomparsa perchè era davvero uno dei pochi riferimenti del mondo liberale e anche se da anni non compariva sui giornali , penso per via della sua malattia, il solo fatto di sapere che “c’era” mi dava per certi versi un conforto morale, adesso provo solo tristezza perchè all’orizzonte non vedo giovani del suo calibro
Cari Adam,
Sergio è stato un grande campione della lotta per la libertà dagli anni cinquanta fine alla sua fine: quasi ottant’anni!! Non lo dimenticheremo mai.
Illuminante la filosofia di un suo famoso libro: sarebbe inutile sterminare tutti i borghesi; madre natura ne creerebbe immediatamente altri; la borghesia non è una classe sociale, ma un modo di essere e di pensare
Caro Professore, cari ADAMs,
in Italia stiamo vivendo tempi cupi e disperanti. Una buona notizia ogni tanto aiuta a sollevare il morale: http://www.lintraprendente.it/2016/03/modello-voghera-non-discriminare-gli-italiani/
Per una volta un leghista ha messo in atto una misura per nulla becera, rispolverando un decreto del governo Amato2 che le anime belle ed accoglienti dei cattocomunisti trovano comodo relegare in soffitta.
Cordialità,
Franco Cattaneo
In realtà, non approvo.
Cercare dii smorzare l’effetto di un diritto assurdo utilizzando sciocca burocrazia non è solo sovrapporre due errori, ma semplicemente rimandare l’inevitabile.
Presidente Martino
Commetto un errore se mi dichiaro contrario alla pratica dell’ “utero in affitto”?
Da libertario dovrei tollerare un libero accordo tra adulti consenzienti, invece,probabilmente grazie alla sponsorizzazione dei sinistri, lo trovo inaccettabile!
Sbaglio?
Saluti Matteo Napoletano
Il fatto è che non è un accordo tra adulti consenzienti, perché di mezzo c’è un bambino che suo malgrado viene reso orfano da parte di madre e venduto senza il suo permesso. Sempre che si consideri il bambino come un individuo e non come un oggetto.
Buonasera, L’utero in affitto è sempre esistito, quando uno dei due non poteva avere figli ma aveva disponibilità economica con la scusa di una finta scappatella si prendeva la paternità oppure restava in cinta. Sull’argomento si è fatto pure un film con un giovane Lando Buzzanca. Se fosse per me tornerei al concetto di famiglia degli antichi romani, Prof che ne pensa?
PS: qualcuno mi sa spiegare perché quando il petrolio viaggiava sui 120$ i media dicevano che l’economia ne soffriva, ora che viaggia sui 30 gli stessi, come un disco rotto, ripetono lo stesso ritornello.
Grazie
Gs
Caro Matteo,
non si preoccupi, non vedo affatto un “libero accordo” tra adulti nella questione dell’utero in affitto perchè la donna che cede il proprio utero lo fa perchè vi è costretta da un chiaro stato di bisogno checchè si cerchi di nasconderlo e in aggiunta, come dice Giulio, si nega al bambino appena nato il diritto alla madre che lo ha partorito per cui non vedo alcuna “libertà” in una cosa che in ogni caso mi disgusta
Buonasera,
Il problema dell’utero in affitto credo sia solo per la legge in quanto già usato , vedi il caso di madri che lo prestano a figlie sterili, certo non è simpatico ma credo che la motivazione sia il legame di sangue che ne consegue che un bambino adottato non ha.
Saluti
GS
Caro Professor Martino,
la semplicità del succinto racconto del suo viaggio induce chi la segue nel suo blog a sentirsi ancora più Amico di un Uomo che ha voluto interrompere la corrispondenza politica per gustarsi un momento di relax davvero piacevole.
Quando si sarà rimesso dal trauma al gomito siamo sempre in attesa di poterla leggere, sperando sopratutto nel solito illuminato impegno e, almeno io, pronti a seguirlo.
Coi più cordiali saluti
Pietro Barabaschi
Caro Professore,
Intervenendo oggi a “Fatti e Misfatti” da Liguori l’ex-ministro della Difesa Ignazio La Russa ha dichiarato di avere “nel suo piccolo”, definendo per quello che erano le missioni militari italiane all’estero senza ricorrere a sotterfugi, falsificazioni ed abbellimenti nominalistici, bandito dal ministero l’ipocrisia circa le operazioni militari sempre praticata dalla sinistra, ma “anche dai miei predecessori di centrodestra”. Ora, poiché La Russa è divenuto ministro della Difesa dopo il prodiano Parisi, succeduto ad Antonio Martino, ho scoperto di avere intrattenuto corrispondenza con un ipocrita.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Non solo: a tutti quelli che hanno una pensione maggiore di quella cui avrebbero diritto se parametrata ai contributi versati. Certo , poi i dip pubblici sono quelli che hanno goduto dei privilegi piu’ consistenti e scandalosi.
Caro Professore,
debbo confessare, un po’, ma neanche troppo, vergognandomene, che anch’io, come il ragazzo verticalmente svantaggiato (politically correct) da Lei incontrato sul pianerottolo del settimo piano, mi divertivo sadicamente, quando vivevo a Mosca, a rifilare ai novellini notizie terrificanti sulle usanze locali.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Grazie di cuore Professore per questo viaggio che ci ha fatto fare! Bellissimo! Posso immaginare l’emozione che ha provato a New York e poi a Chicago.
Deduco che la guarigione proceda al meglio…aspettiamo il seguito quindi…
Si ricordi caro Professore che siamo tutti con Lei!! W il Prof. Martino e /\/\ i tassassini!!!
Presidente Martino
Grazie per questo graditissimo regalo.
Leggendolo si ha la sensazione di essere stati con lei a Chicago….e perciò, per noi Chicago Boys del Blog, the best!
Saluti Matteo Napoletano
PS Vorrei ringraziare il PD per la legge Cirinna’ e per la proposta di abolizione della pensione di reversibilità alle vedove, ancora altre due o tre proposte di legge così e stravinciamo le prossime elezioni..
La stessa stupidità del governo Monti con relative lacrime della Fornero che ha dato adito alla rabbia degli aspiranti pensionati per:
1) non avergli spiegato che i loro erano privilegi, poiché sarebbero andati in pensione senza avere pagato i dovuti contributi;
2) non avere eliminato contestualmente privilegi molto più odiosi a vantaggio dei noti forchettoni.
Come dire, stare dalla parte della ragione e passare dalla parte del torto.
Saluti a tutti ed auguri al professore di rimettersi presto in toto. Mi ha detto il buon Moles delle sue difficoltà di scrivere.
Cmq ci ha descritto un’esperienza esaltante che avrei voluto vivere io.
Cari Adam, da quasi un anno (50 settimane per l’esattezza) non aggiungo un post a questo blog. Forse anche per questa mia inadempienza, i vostri commenti si sono sempre più diradati fino a cessare del tutto. Alcuni dei frequentatori abituali del blog hanno da qualche tempo smesso di farsi leggere. Penso, per esempio, al Mdp […]
La batosta è stata chiara, sonora, inequivocabile. I leader dei due maggiori partiti, il laburista e il conservatore, si erano impegnati nell’opposizione all’uscita del Regno Unito dalla UE e hanno perso. Il primo ministro, Cameron, non è soltanto uscito sconfitto ma anche ridicolizzato dal suo ondivago comportamento. Aveva minacciato l’uscita della Gran Bretagna dalla UE […]
Fino al 1914 il termine “civiltà” non aveva plurale: esisteva “la” civiltà e altri modi di vivere, generalmente ritenuti incivili. “La” civiltà era europea, l’Europa era il simbolo della civiltà. Gli europei erano considerati gli unici esseri civili del pianeta. Questa visione eurocentrica del mondo era suffragata dal fatto che l’Europa era il centro del […]
Caro Professore, cari ADAMs,
oggi, lunedì 25 aprile, San Marco, si celebra la Liberazione!!!
Non fraintendetemi. Non parlo della celebrazione della sconfitta (l’Italia è l’unico paese al mondo che abbia tafazzianamente elevato a sacra festività nazionale la ricorrenza di una sconfitta).
Parlo di una vera Liberazione, senza Comunione.
Come apprendo da un editoriale di Belpietro, oggi gli Stati Uniti d’America festeggiano il giorno della Liberazione dalla Servitù Fiscale!
E’ proprio vero che negli Stati Uniti tutto avviene molto prima che da noi.
In Italia, adiuvante Deo, se il putto di Rignano non trova un minuto libero dal suo sproloquiare e non scatena nuovamente il salumiere mussulmano, lo celebreremo in Ottobre: Allegria! ci resterà quasi un trimestre di sgavazzi!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Frano,
nel 1976, riprendendo un suggerimento di Milton Friedman, scrissi per il Giornale un pezzo nel quale auspicavo l’istituzione di una nuova festività a data variabile, il “giorno dell’indipendenza personale” – quello in cui il contribuente medio smetteva di lavorare per lo Stato e iniziava a lavorare per sé e per la sua famiglia!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
lunedì 25 aprile: buon San Marco a tutti!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
sarà sicuramente al corrente del fatto che il (per disgrazia di Dio e rassegnazione della nazione) presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana si è verbalmente (unica cosa in cui sguaiatamente eccella) annesso, con il suo fare da incolto ganassa, tutto il Canton Ticino sino al Gottardo, la Novena e il Lucomagno, Val di Muggio (Val da Moegg), ove si produce, come nelle valli del Lario Occidentale, l’eccellente e poco conosciuto Zincarlin, compresa.
L’inconsulto blaterare del fanfarone di Rignano mi offre il pretesto per sognare che il Governo d’Elvezia non lasci cadere il casus belli e, anticipando ulteriormente il già anticipato da settembre a luglio (in previsione di un loro utilizzo a difesa della frontiera con l’Italia per contrastare la prevedibile e temuta invasione estiva di bergoglianti) richiamo per addestramento di 4000 uomini – 4 battaglioni: blindati, polizia militare, zappatori, carristi – ordini all’Esercito Federale l’invasione perlomeno della Lombardia e, nel corso delle trattative di pace, rigetti ogni tentativo di mediazione e dichiari l’irrevocabile annessione del territorio e della popolazione alla Confederazione (cosa che risponderebbe agli interessi sia degli elvetici che dei lombardi).
Se mi si accuserà di eccessivo egoismo risponderò che ciò, per un liberale, non è necessariamente una colpa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Considerata l’attuale abitudine degli svizzeri di calarsi le braghe al primo colpo di tosse, non conterei molto sull’ira elvetica.
Caro T.D.,
non mi risulta che gli elvetici siano soliti a calarsi le braghe al primo colpo di tosse.
Tanto per fare un paio di esempi hanno vietato la costruzione di minareti e l’uso del burqa (entrambi i provvedimenti confermati dalla popolazione a grandissima maggioranza mediante referendum). Io a Lugano non vedo più in giro, tre passi dietro gli uomini, le schiave musulmane con i burqa di sartoria in tessuti lussuosi orlati d’oro! Sarà forse perché i (per Lei) codardi svizzeri le loro leggi le fanno rispettare sul serio?
Non mi risulta che la coraggiosissima Europa abbia fatto altrettanto.
E, se mi permette una battuta, nemmeno il Tenerone Dolcissimo che continua a programmare adunate oceaniche (a Roma…) contro questo e quello.
Io sono proprietario di un forcone ma lo uso in giardino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Le senza alcun problema consento la battuta. Da buon liberale sono abituato a mettermi in gioco e sottopormi all’approvazione del prossimo.
In ogni caso, per l’adunata del Brexit, mi sto fattivamente adoperando presso cittadini di vario orientamento politico, ma uniti dall’odio verso questa potenza occupante chiamata UE. Tenga conto che io non sono un politico né mai feci politica militante. Sono insomma un Cromwell che, se non fosse stato per le prevaricazioni di re carlo, sarebbe rimasto tranquillo ad amministrare le sue terre e godersi le torte di milza della moglie.
Quanto agli svizzeri, mi sembra che le braghe se le siano calate ben bene davanti all’OCSE al punto di togliere agli italiani il primato di essere i più grandi imbelli e traditori d’Europa. Lo dice un uomo che ha sempre ammirato gli elvetici, i quali però attualmente non sembrano ricordare Guglielmo Tell né l’ambasciatore che -dice la vulgata- tenne testa a Hitler.
Sperando che il Brexit avvenga sul serio, confido di brindare con Lei di fronte all’ambasciata d’anglia Saluti
Caro T.D.,
se lei si riferisce al segreto bancario, la pregherei di considerare il contesto: non era politicamente possibile per un paese relativamente piccolo come la Svizzera, nel cuore dell’Europa, ed in cui le attività finanziarie, in particolare per conto di stranieri, forniscono una parte non disprezzabile del reddito non addivenire ad un compromesso con l’Europa e gli Stati Uniti.
Il compromesso risulta poi essere, in realtà, più di facciata che di sostanza.
Le banche e le fiduciarie svizzere, soprattutto quelle meno appariscenti, continuano ad operare come sempre per gli stranieri.
Tra essi, non ultimi, gli italiani.
Vuole mettere poi il poter dialogare con il funzionario di banca in italiano (spesse volte in dialetto) rispetto al parlargli in inglese o tedesco?
Il fatto è che, se non si tiene conto dei costi (in Svizzera abbastanza elevati), le istituzioni finanziarie elvetiche ispirano maggior fiducia di quelle di altre aree geografiche.
Quanto ai brindisi non mi tiro mai indietro: ogni pretesto è valido per bere del buon vino, se poi si dovesse festeggiare la prima pallottola infilata nel corpo flaccido e dispotico di questa Europa…
Tenga però presente che io, milanesissimo, cerco ormai di evitare, quando mi è possibile, di recarmi a Milano; si figuri a Roma.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Altro che compromesso di facciata … ha una vaga idea di quanto è costata la VD ad un qualsiasi correntista???
Senza contare il blocco del conto corrente: una misura degna di Stalin.
Cmq una consolazione c è. Finora eravamo noi italiani ad essere considerati la chiavica d’Europa. Adesso il primo posto nella classifica dei traditori lo hanno preso gli svizzeri. I quali peraltro lo hanno preso in quel posto da tipici traditori: gli hanno negato i fondi sulla ricerca perché non si sono adeguati alle norme UE sull’immigrazione come avevano fatto con le norme sul segreto bancario. Un po come quelle ragazze facili, che tutti si sentono in diritto di mettere loro una mano sul culo senza troppi complimenti.
Dimenticavo: i paradisi fiscali pare che stiano nascendo come funghi negli USA, cioe’ nel paese che ha chiesto la fine del segreto bancario e che molti -per qualche curiosa ragione- continuano a ritenere la patria del liberalismo.
Quanto al brindisi, possiamo organizzare una succursale della festa sotto il consolato inglese di Milano
Meglio quello di Lugano.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Cattaneo la sua difesa di Lugano è patetica. A lugano i proprietari di ristorante comunicano all’agenzia delle entrate italiana i nomi degli italiani che cenano lì riferendo del menu con particolare riguardo ai piatti costosi tipo aragosta.
Caro Franco,
non so a quale renzata faccia riferimento, ma mi auguro che gli elvetici per difendere la loro integrità territoriale ci invadano. Saremmo certamente governati meno e meglio di adesso!
am
Caro Professore,
il miles gloriosus di Rignano venerdì o sabato scorsi si è vantato del fatto che il suo è l’unico governo in Europa ad avere in corso contemporaneamente la realizzazione di ben tre trafori alpini: quello della Val di Susa (che viene di continuo sabotato dai comunisti no-tav), quello di base del Brennero (famoso perchè la grande macchina perforatrice, come il trattore donato a Peppone dal kholkoz sovietico, non ne volle sapere di mettersi in moto a comando del comunista Napolitano fino a che non venne benedetta dal parroco) e quello di base (57 km) del San Gottardo.
Peccato che quest’ultimo si trovi all’estrema propaggine settentrionale del Canton Ticino, al confine col Canton Uri e ad almeno un centinaio di chilometri da Chiasso. Oltre a trovarsi interamente in territorio elvetico è stato realizzato (verrà inaugurato in luglio ed aperto al traffico commerciale in ottobre) su iniziativa e con capitali esclusivamente svizzeri.
Naturalmente i telegiornali svizzeri (che, strano a dirsi, sono di linea “liberal” all’americana – se lo possono permettere, non correndo alcun rischio – e abbastanza filo-renziani) non hanno perso l’occasione per prendere per il sedere (mi si passi il termine, ma ci vuole) il ganassa nazionale.
Lo sbruffone non sarebbe credibile se volesse venire a raccontarci, essendo un grande cultore di studi storici, di essersi confuso con il traforo originale, completato nel 1872, e realizzato con capitali tedeschi (20 ML Fr) , Svizzeri (20 ML Fr) e Italiani (45 ML Fr) – almeno come dotazione iniziale – deliberata per l’Italia dal governo Menabrea.
Comunque il Renzi non perde occasione per fare figure da pirla.
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Cattaneo ho l’impressione che lei non conosca bene i nostri caratteri nazionali. Dopo avere asservito le banche svizzere all’agenzia delle entrate italiana i nostri padroni si sentono padroni anche della svizzera
Guardi che io quando sono a Lugano approfitto per prendermi dagli appositi distributori qualche sacchetto per raccogliere le cacche del cane.
Sono, i sacchetti, di qualità migliore di quelli distribuiti (molto raramente) da qualche comune italiano (molto pochi, per la verità).
Inoltre hanno un colore più adatto all’impiego: rosso.
E nessun ristoratore lo ha mai comunicato agli agenti della finanza italiana in borghese che bighellonano davanti alle grandi banche.
Cordialità,
Franco Cattaneo
E Lei che ne sa delle comunicazioni che vengono fatte sul suo nome??
Ecco un divertente esempio della discrezione svizzera. Servi sono e da servi devono essere trattati. Ha fatto bene Renzi a dire che il Gottardo è suo.
http://www.rischiocalcolato.it/2015/01/da-credit-suisse-colpo-mortale-ai-contanti-un-precedente-pericolosissimo-che-unito-alla-proposta-gabanelli-azzererebbe-contanti-un-giorno-che-ipocrisia-questa-anime-belle.html
Caro T.D.,
io scrivevo
“Le banche e le fiduciarie svizzere, soprattutto quelle meno appariscenti, continuano ad operare come sempre per gli stranieri. Tra essi, non ultimi, gli italiani.”
e Lei mi cita proprio la banca alla quale pensavo come paradigma di “banca appariscente”.
E allora io le citerò una banca che mi risultava, un venti-trent’anni fa, zelantissima nel segnalare all’UIC ogni operazione, anche minima e per la quale la segnalazione non era imposta dalla legge della repubblica sovietica italiana, sull’estero.
La cosa si spiega perchè la banca in questione è del colore dei sacchetti luganesi per la cacca del cane, il MPS. L’ideologia faceva premio su tutto. Era, come abbiamo potuto verificare poi, gestita alla “salumiere mussulmano”, tanto arricchiva comunque il partito ed i funzionari dello stesso, e il conto (qualche miliardo di €) viene ancora pagato a piè di lista dagli italiani.
Credo che una bella opera di “disboscamento” sia più necessaria in Etruria che nel Canton Ticino.
Quanto ai servi, mi pare che gli italiani abbiano una tradizione di lacchè (a tutti i livelli della scala sociale) più cospicua di quella degli elvetici i quali, quando conviene loro servire, servono, ma facendosi ben remunerare e terminano le loro prestazioni servili una volta chiuso il negozio.
La maggior parte degli italiani, invece, pagherebbe di tasca propria pur di poter servire.
Et de hoc satis
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
una piccola svista … un grande pagliaccio!
am
Caro Franco,
la sua non è una provocazione né un paradosso, è una speranza utopica!
am
Caro Professore, Cari ADAMs,
l’abito non farà il monaco, però aiuta a comprendere a quale ordine appartenga.
Mia madre quando le capitava di vedere Andreotti in televisione molto spesso si lasciava andare a giudizi di apprezzamento per la bravura del suo sarto, dicendosi convinta che avesse in laboratorio un manichino riproducente con precisione estrema le fattezze fisiche del Divo Giulio, tanto perfettamente apparivano tagliati i suoi abiti.
A Mosca ho conosciuto una persona che si staccava nettamente da tutti gli altri alti funzionari sovietici: le istituzioni sovietiche avevano tutte un Ufficio Protocollo, importantissimo e potentissimo in quanto emanazione diretta ed ufficiale del KGB al loro interno e preposto,tra l’altro, al coordinamento dei rapporti con il mondo esterno all’istituzione. Capo dell’Ufficio Protocollo del Ministero per il Commercio con l’Estero era tale Rakhmanin, genero del primo Vice-ministro del Commercio Estero. A questo ufficio rispondevamo noi tutti rappresentanti di società straniere e da questo ufficio dipendeva il nostro accreditamento.
Questo Rakhmanin si distingueva da tutti gli altri alti funzionari, vestiti decorosamente ma con abiti di modesta fattura e realizzati con tessuti non di alta qualità, per l’indossare sempre vestiti perfetti, di buon taglio e confezionati con ottime stoffe, belle camicie, cravatte di buon gusto, calzini intonati e scarpe eleganti. Il tutto evidentemente acquistato durante le missioni in occidente. Era però una persona che, quando ci si trovava alla sua presenza, faceva correre, almeno a me faceva questo effetto, i brividi lungo la schiena: quasi albino, con uno sguardo gelido e le labbra sottili. Se di fronte a queste caratteristiche fisiche si pensava al potere enorme che deteneva….
Orbene, quando vedo Renzi rimpiango Rakhmanin.
I vestiti neri informi indossati, oltretutto sciattamente, sopra una squallida camicia bianca, calzoni alla Bagonghi (ovvero stile “acqua in casa”), giacche sformate, soprabiti, anch’essi neri, cascanti sul tipo del vecchio cappotto militare, per di più allacciati quasi sempre nel modo sbagliato, ci danno la misura del personaggio Renzi. La sua immagine l’ho sempre associata a quella dei ragazzotti delle ormai presenti ad ogni angolo di strada agenzie immobiliari: tutti vestiti come beccamorti.
L’altra sera ho casualmente visto in tv la pubblicità di un programma (le iene) che mai ho guardato e che non mi sogno nemmeno nei miei peggiori incubi di guardare ed ho finalmente capito a chi si ispira il per disgrazia di Dio e rassegnazione della nazione presidente del consiglio per la scelta dell’abbigliamento.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
la sua analisi di modo di vestire e comportamento è affascinante, anche se non sono certo che i malvestiti siano necessariamente da buttare. Milton Friedman non era sciatto, ma sarebbe esagerato definirlo eleante. La cosa però non gli impediva di essere un genio. Resto, comunque, ammirato dal suo acume.
Cordialmente,
am
Cari amici, sappiamo tutti del risultato del referendum olandese e sappiamo che a Bruxelles hanno detto subito e tutti che col risultato del referendum olandese ce se puliscono er (bip).
A questo punto contro la UE (rectius: contro QUESTA UE) non può essere che guerra aperta e senza quartiere.
Mi dispiace per la memoria di Gaetano Martino e dei tanti che hanno tentato di costruire un’unione vera. D’altronde lo stesso professore ha più volte affermato apertis verbis che QUESTA UE col progetto del padre nulla ha a che spartire e, forse, la pensa come me che ritengo al UE l’erede naturale dell’URSS e non sono il solo a ritenerlo.
Cio’ premesso ritengo che la grande speranza sia il BREXIT
Io spero vivamente e con tutto il cuore che l’elettorato inglese si pronunci per l’uscita dalla UE, perché sarebbe il primo chiodo sulla bara dell’unione.
Devo anche dire che ci credo poco, perché gli interessi contrari sono molti e forti Tuttavia chissa’
MOZIONE D’ORDINE
Se dovesse vincere il BREXIT la sera che si sapranno i risultati chi viene con me davanti all’ambasciata inglese a festeggiare?
Chi viene porti una bottiglia di qualcosa; champagne, cocacola, aranciata, spumante, succo di frutta, vino, acqua minerale ecc
Con molto piacere caro TD, volevo far notare come si è ulteriormente abbassato il livello politico. Lo si denota anche dai pochi interventi in questo blog. Ci hanno preso per stanchezza anche perché mentre da noi si fanno referendum per cose tecniche da altre parti il popolo è chiamato a scegliere il proprio futuro. Ma che abbiamo fatto di male per subire tutto questo?
Gs
Caro TD,
purtroppo, il mio medico non me lo consentirebbe, ma berrei volentieri una bottiglia di buon malto scozzese d’annata per l’occasione. Tuttvia, come lei stesso riconosce, la Brexit è improbabile. Voteranno contro a maggioranza anche quelli che l’hanno proposta! Per il resto, d’accprdo in pieno: chi crede nell’Europa deve detestare la UE!
am
Sperem cmq … in caso la cosa riesca la aspettiamo a porta pia davanti all’ambasciata inglese.
http://m.ilgiornale.it/news/2015/04/14/politica-estera-inconcludente-renzi-chiacchiera-e-non-fa-nulla/1116266/
Caro Matteo,
la sua è “archeologia martiniana”; questa intervista è di un anno fa! 😉 Grazie, comunque, per averla riesumata,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
credo che noi europei, in particolare noi italiani, poco si sappia (a causa delle prostitute intellettuali radical-chic che hanno ormai da decenni preso possesso degli organi di informazione) di come realmente si sviluppi la campagna elettorale americana.
Ritengo Maria Giovanna Maglie una attenta, oltre che acuta ed competente, osservatrice degli U.S.A.
Ecco un suo articolo
http://www.lintraprendente.it/2016/04/il-condottiero-donald/
che non annega nei luoghi comuni di chi vorrebbe la realtà adattarsi alle sue ireniche visioni cattocomuniste da salotti delle damazze del biscottino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Assolutamente d’accordo con la Maglie, sempre precisa e veritiera.
Trump è “by far” il miglior candidato tra quelli presenti. Anche se va detto che, probabilmente contro un Paul Ryan (che non si è candidato e rifiuta giustamente una nomination solo data dalla Convention) alle primarie non avrebbe avuto tutto il successo che sta avendo. La pochezza degli avversari è anche la forza di Trump.
Ad ogni modo, avendo seguito pressoché tutti i dibattiti sulle TV americane, Trump ha condotto e sta conducendo una campagna fenomenale.
Ha intelligentemente portato con toni rudi (adattandosi anche agli Stati che dovevano votare per le primarie) tutti gli avversari ad esporsi sui temi che proponeva e decideva lui solo dopo aver dettato lui la linea…che quindi venivano bollati o come copie o come soluzioni non efficaci.
Poi dopo che ha fatto fuori la maggioranza dei competitors è diventato sempre più pacato e “istituzionale” pur rimanendo chiaro e schietto, cosa che l’elettorato apprezza moltissimo. Sebbene alcune sue posizioni non siano proprio liberali, il suo obiettivo è quello di catturare voti anche fuori dall’establishment repubblicano e tra i molti astensionisti. TO MAKE AMERICA GREAT AGAIN!!
Insomma…diffidare sempre dalla stampa italiana che per il 99% è tutta e sempre pro-democrats!
Saluti,
Parrini
Caro Franco,
concordo: MGM è lucida e fuori dal coro. Credo anch’io che i sinistri abbiano esagerato nel fare la caricatura di Donald Trump.
am
Cari amici
http://www.lintraprendente.it/2016/04/il-condottiero-donald/
Ho inoltrato a MGM gli elogi di questo blog al suo operato, e ci chiede di intervenire nel dibattito dell’Intraprendente…ovviamente a patto che lei intervenga nel “nostro” Blog…
Saluti Matteo Napoletano
Egregio Professore, qual è la sua posizione sul prossimo referendum? Buon lavoro
Caro Michele,
sono da sempre convinto che l’istituto del referendum, specie se senza quorum, sia molto importante per la vita della democrazia. Ciò non esclude che esistano anche quesiti referendari insensati. E’ il caso,, a mio parere, di questo referendum sulle trivellazioni. Spero sia sonoramente bocciato.
am
La tassazione iniqua e la dottrina sociale
della Chiesa sulle imposte
(oltre il 20 %)
1 – La privata proprietà non venga oppressa da imposte
eccessive. Siccome il diritto della proprietà privata deriva non
da una legge umana ma da quella naturale, lo Stato non può
annientarlo, ma solamente temperarne l’uso e armonizzarlo col
bene comune. È ingiustizia ed inumanità esigere dai privati più
del dovere sotto pretesto di imposte. (Papa Leone XIII, Enciclica
Rerum novarum, 15 maggio 1891, n. 35)
2 – [Dichiariamo] non essere lecito allo Stato di aggravare tanto
con imposte e tasse esorbitanti la proprietà privata, da renderla
quasi stremata. (Papa Pio XI, Enciclica Quadragesimo anno, 15 maggio
1931, n. 49)
3 – Astenetevi da queste misure [fiscali] che, a dispetto della loro
elaboratezza tecnica, urtano e feriscono nel popolo il senso del
giusto e dell’ingiusto, o che rilegano la sua forza vitale, la sua
legittima ambizione di raccogliere il frutto del suo lavoro, la sua
cura della sicurezza familiare: tutte considerazioni, queste, che
meritano di occupare nell’animo del legislatore, il primo posto
anziché l’ultimo. (Papa Pio XII, Discorso del 2 ottobre 1948.
4 – L’imposta non può mai diventare, per opera dei poteri
pubblici, un comodo metodo per colmare i deficit provocati da
un’amministrazione imprevidente. (Papa Pio XII, Alocuzione al
Congresso del’Associazione fscale intrnazionale sula natura e i limit dele tasse,
2 otobre 1956)
Saluti Matteo Napoletano
PS Invece per Franceschiello la causa del terrorismo islamico è da imputare ai fabbricanti di armi……alla Berretta…
Caro Matteo,
la lettura di questo pezzo di grande e profonda saggezza ci fa rimmpiangere i tempi in cui persino la Chiesa diceva cose condivisibili su società e Stato. Lasci perdere l’attuale inquilino del Vaticano, passerà, prima o poi, anche lui.
am
A proposito di Chiesa, mi permetto di segnalare alla vostra attenzione Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Adriano Tessarolo, vicentino, Vescovo di Chioggia, praticamente un Milton Friedman in abito talare!
I suoi articoli contro lo Stato tassatore, i suoi strali contro i magistrati che condannano chi si difende in casa propria potrebbero essere tranquillamente controfirmati da ognuno di noi.
Saluti Matteo Napoletano
Buongiorno a tutti, domanda: sbagliero ma a me sembra che la politica nazionale ma anche quella mondiale non sia guidata da ideali ma piuttosto dalle bizze degli autori di house of card. Voi che ne pensate?
( magari avessimo un presidente come Kevin Spacey e soprattutto una First lady come Robin Wright, cinici ma eccezionali)
Saluti GS
Caro Giuseppe,
House of Cards è una versione ottimistica e ben interpreteata della realtà. Il reale è deprimente e male interpretato, ma l’analogia è buona.
am
Presidente Martino
Questa sera alla trasmissione di Rai 3,Scala Mercalli, il direttore scientifico del WWF Italia Giancarlo Bologna si è lanciato in una filippica contro il PIL. Queste le sue tesi: il PIL con il segno + non fanno la felicità delle nazioni che invece troveranno la vera gioia con i PIL negativi, la “decrescita felice” insomma.
Poi ,non sazio, eccolo affermare che la felicità va ricercata nella collettività mentre l’individualismo è il vero nemico dell’ambiente e dell’ecologia (sic).
Ed ecco tutto il pubblico formato da poveri studenti annuire e approvare le idiozie del cialtrone comunista!
Ma i comunisti ce li abbiamo tutti in Italia?
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
no, purtroppo sono ovunque, non solo in Italia, il che non li rende meno intollerabili!
am
Presidente Martino
Credo che a molti Adam farebbe piacere conoscere qualche aneddoto su i suoi incontri con la signora Thatcher?
Cosa ne pensa di Donald Trump?
Molti dei nostri avrebbero preferito Ted Cruz ma secondo me Trump è l’uomo giusto per ribaltare il tavolo.
Saluti Matteo Napoletano
Qui i tavoli vanno fatti volare e possibilmente sulle teste giuste
Caro Matteo,
avevo già risposto stamattina al suo commento. La mia risposta è scomparsa! Quanto a Trump vs Cruz, ne so poco ma credo che Trump abbia successo perché dice quello che gli Americani volevano sentirsi dire da tempo. Non ho idea di come sarebbe una sua presidenza ma non credo sarebbe il candidato giusto perché dice quello che pensa anziché pensare a quello che dice! Sulla Thatcher potrei scirvere molto ma mi limiterò a un solo aneddoto. Nel 1991 partecipai ad un incontro promosso dal National Review Institute a Fiesole. Durante la pausa caffè mi avvicinai alla Thatcher per ricordarle il nostro precedente incontro. Quardava dall’alto Firenze illuminata dal sole: era uno spettacolo superbo! Quando mi vide disse: “Il suo è un Paese bellissimo con un governo marcio”! Risposi: “Signora, il contrario sarebbe molto peggio”!
am
Letta su facebook.
Lezione di Storia:
Da Garibaldi ai giorni nostri.
Dall’ “UNITÀ D’ITALIA” la Nazione è stata divisa in tre…Nord Italia che produce ricchezza…Centro Italia che produce leggi…e Sud Italia che arricchisce il Nord grazie alle leggi del Centro… Infatti dopo che Garibaldi rubó con l’aiuto dei briganti tutte le proprietà dei Borboni ecc. Ecc. Il popolo in miseria, fu costretto a trasferirsi al nord per lavorare nelle fabbriche e quindi produrre ricchezza ma non solo, perché quei soldi che loro guadagnavano servivano ad acquistare i prodotti delle fabbriche stesse ecc. Ecc….ma siccome al sud rimasero un bel po’ di potenziali consumatori che non avevano soldi per poter acquistare i prodotti delle fabbriche e quindi arricchire il nord….il Centro creó leggi per aiutare i BISOGNOSI….a spendere …e da allora con la sussistenza, invalidità, accompagnamenti ecc. Ecc. Tutte le famiglie del sud poterono acquistare macchine, lavatrici,radio ecc. Ecc. E continuare ad arricchire il nord grazie al centro…..Conclusione?
IL SUD È STATO SEMPRE AIUTATO…IL SUD HA SEMBRE MANGIATO A SBAFO….IL SUD È MAFIOSO….mmmmmmmm c’è qualcosa che non quadra….Chi l’ha scritta la storia?
Scusatemi per la forma spero però che nel contenuto mi sia spiegato abbastanza bene…. Buon giorno
http://m.ilgiornale.it/news/2016/03/27/il-mercato-non-sbaglia-nulla-il-governo-tutto/1239710/
Caro Matteo,
Francesco Forte continua a produrre articoli ottimi!
am
Grazie degli Auguri di Pasqua e altrettanto a lei e famiglia
Caro professore , tempi duri per FI ( anche se sto ‘ facendo Campagna elettorale e sono candidato in Brianza )
Andrebbe creato un nuovo soggetto politico liberale . Ormai le vecchie categorie sono superate , lo percepisce la gente a senso comune .
Su Renzi convergono interessi e gruppi di potere .Renzi si presta meglio di Berlusconi a raccogliere questo tipo di consenso .
Berlusconi pensa che il 10 % dei voti di Forza Italia siano dispersi . Non e’ così , sono passati a Renzi grazie al suo stesso appoggio .
Lui pensava di utilizzare Renzi . Non e’ cosi , Renzi e ‘ piu’ furbo di Berlusconi e fa quello che gli conviene. Lo dimostra il fatto che non e ‘ stato eletto dal popolo
ma governa , lo dimostra il fatto che FI si e’ divisa e gli Alfaniani la sorreggono . Berlusconi stesso si e’ reso conto del suo errore politico e ha teso una mano ad Alfano . Ma se Berlusconi pensa che Alfano torni nei ranghi so sbaglia . Alfano vuole la leadership , come Salvini dall’ altra parte .
Berlusconi e ‘ sulla via del tramonto e non riuscira’ a tenere una coalizione di centro destra unita , deve cedere il passo .
Se Silvio non si rassegna continuera’ a tenere i moderati nel recinto , senza prospettiva . Nel 2018 i nodi si scioglieranno , ma lui avra’ 82 anni , non credo sia in grado di costruire il futuro . Come anche lei avra ‘ notato il dibattito in FI non esiste . Forza Italia e ‘ fatta dagli eletti e da qualche fedelissimo di Silvio .
Renzi invece continua a ricevere finanziamenti a gogo , e appoggiato dall’ amministrazione Usa , e’ appoggiato dal Vaticano , ecc.
Solo se vince Trump si potrebbe aprire uno scenario diverso , ma gli spazi di manovra per l’Italia sono comunque ristretti .
Forse solo lei può’ proporre e lanciare un nuovo progetto Politico dall’ interno di Forza Italia per il Paese , almeno per suscitare un dibattito serio in FI
ma anche fuori da FI .
Grazie Cordiali saluti e ancora Buona Pasqua
Giovanni _ Urbanista Liberale ( UL)
Grazie, caro Giovanni, buona Pasqua anche a lei. Il suo discorso fila, anche se non sono certo di essere completamente d’accordo. Purtroppo, al momento non vedo sbocchi. Ma, stia certo, con noi o senza di noi la causa della libertà andrà avanti verso il futuro. Questa è solo una pausa, durerà 2o 20 anni, poi la marcia trionfale della libertà riprenderà!
am
Caro Professore,
una settimana fa ho cercato di inserire una risposta alla sua manifestazione di invidia (invidia,le assicuro, molto mal indirizzata) per la mia esperienza moscovita. Non è stata pubblicata e al mio tentativo di riproporla l’occhiuto “Administrator” mi ha notificato trattarsi di un duplicato (che non è stato comunque pubblicato).
La sua “invidia” mi aveva offerto lo spunto per una considerazione.
Sono giunto a Mosca nella primavera del ’79 ed ero una specie di mosca bianca nella comunità italiana, formata tutta da comunisti (su cui magari tornerò con altre informazioni).
In quell’anno 1979 io ero a Mosca l’unico abbonato al “Giornale”, eccezion fatta per la biblioteca Lenin, lo storico amico di Montanelli, il monumento Edmund Stevens, corrispondente del “Christian Science Monitor”, credo l’unico quotidiano non-liberal degli Stati Uniti, e, giunto un anno dopo, il corrispondente del Giornale Fernando Mezzetti: proprio allora lessi un articolo di terza pagina di Enzo Bettiza (anche lui stato corrispondente da Mosca) in cui si diceva che un soggiorno di un paio d’anni in Unione Sovietica avrebbe liberato definitivamente qualunque giovane occidentale dalle fantasie e dai miti del comunismo.
Io comunque non avevo bisogno dell’esorcista.
E con questo invio a Lei ed a tutti gli ADAMs gli auguri di Pasqua.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Grazie, caro Franco, ricambio sentitamente gli auguri. Questo “administrator” cebsura anche me! ,-(
am
Presidente Martino
Non capisco la posizione a favore dei No Triv da parte di Forza Italia.
È roba da sinistri.
Solo in Italia può accadere che dopo aver scoperto il petrolio ci si disperi per la disgrazia capitata!
Tra l’altro i soliti ecocatastrofisti no Triv affermano idiozie come il pericolo che la terra si abbassi con il rischio di terremoti se venisse estratto il pettolio, evviva!
Saluti Matteo Napoletano
*petrolio
Caro Matteo.
mi era sfuggita quest’ultima (per ora!) idiozia. Come si fa ad accodarsi alla più demenziale eco-scemenza dei nostri tempi? E’ proprio vero che al peggio non c’è fine 😉 Buona Pasqua a lei e famiglia e a tutti gli Adam,
am
Buona Pasqua Presidente
Presidente Martino
Vorrei chiederle delle delucidazioni sull’ “Helicopter money”.
E se per caso è a conoscenza del tragitto del suddetto elicottero in modo da farmi trovare al posto giusto e pronto al momento del lancio dei soldi…
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
immagino che con “helicopter money” ci si riferisca ad una immagine usata da Milton Friedman che, per fare concentrare l’attenzioe sugli effetti di un aumento della quantità di moneta in circolazione sorvolando sul metodo di introduzione della stessa, parlava di “moneta gettata da un elicottero”. Come immagine didattica era molto utile perché gli studenti guardavano al punto centrale dell’analisi di Friedman, ignorando il resto. Ma, usata diversamente, l’immagine è insensasta, perché non esiste una “helicopter money” diversa dallle altre!
am
Ma secondo Lei Professore come andrà il referendum sul Brexit
E se dovessero vincere i si’, cosa accadrebbe? Sarebbe una catastrofe come paventano alcuni?
Grazie
Caro TD,
non so come andrà, ma se vincesse il sì non sarebbe una catastrofe, ma il riconoscimento di uno stato di fatto. La Gran Bretaga continua ad essere influenzata dall’eredità della Thatcher, anche se in misura annacquata e contradittoria. La UE, invece, è rimasta al più becero dirigismo e statalismo.
Cordialmente,
am
Apppppproposito di disinformazione, appppprofittando dell’occasione portami su un piatto d’Alberto, colgo la palla al balzo, come quelli che castrano i canguri, per ricordare la campagna mediatica contro BERLUSCONI, orchestrata dall’ECONOMIST, che ebbe l’effetto di regalarci MONTI.
Perché questo ricordo? Perché ora l’ECONOMIST ci sta riprovando con TRUMP e i paralleli qui sarebbero molti, ma preferirei che su questo intervenisse il Professore, che può dire cose più interessanti di me.
Sottolineo che l’ECONOMIST si sta scagliando anche contro il BREXIT.
Saluti a tutti
Caro TD,
sono stato abbonato all’Economist dal 1968 al 2008. Non ho più rinnovato l’abbonamento per le ragioni che ora indignano lei. Un settimanale molto ricco di informazioni non sempre reperibili altrove e di commenti in genere acuti e documentati diventa volgarmente fazioso in diversi campi. Per esempio, sull’Italia è sempre stato ultra-partigiano di una sinistra inesistente, con corrispondenti come Ninetta Junker e Tana de Zulueta e con direttori come gli ultimi due o tre. Non gli dia importanza; in queste cose non la merita, anche se talora riesce nei suoi scopi.
am
Beh sara’ cmq interessante vedere cosa succedera’ ora che l’ Economist è diventato degli Agnelli
Ho già scritto tempo fa su questo blog a proposito di Fukushima e della disinformazione creata ad arte su quell’evento. Mi sembra impossibile che ce ne sia ancora bisogno ma vi metto un link qui sotto di un resoconto dettagliato dal punto di vista scientifico di cosa sia successo e di come sia la situazione odierna di Fukushima….e di quanta disinformazione e repulsione per la Verità ci sia stata e ci sia tuttora.
Per non parlare di tutti i danni che tutto ciò ha provocato anche da noi come il blocco del programma nucleare in Italia, uno dei pochi punti positivi del governo Berlusconi 2008…poi subito cancellato per ignavia e ignoranza nel difendere le ragioni del sì al nucleare anche dopo Fukushima (che disastro nucleare non è stato per niente). Ma si sa che l’ignoranza scientifica delle persone è baratrale e impossibile da colmare…
https://www.facebook.com/notes/fernando-due-arn%C3%B2/fukushima-5-anni-dopo-la-menzogna-continua/1970491133176578
Saluti,
Parrini
Caro Alberto,
ha ragione: è una storia allucinante. La disinformazione e il terrorismo ecocatastrofista hanno convinto i governi europei a imboccare la strada peggiore, condannandosi alla dipendenza da paesi non sempre raccomandabili!
Cordialmente,
am
Molte grazie per il link informativo. Purtroppo anche in questi giorni i telegiornali in genere, in particolare il TG nei titoli principali, presentava la ricorrenza dei “30.000 morti del disastro nucleare di Fukushima”.
Un piccolo panda viene salvato da un oca che lo adotta, il panda lo chiama papà . dopo molti anni il vero padre riesce a trovare il suo figliolo e gli fa conoscere la sua vera famiglia e racconta la fine tragica della sua mamma. Il non più piccolo panda è contento di conoscere il vero padre ma non disconosce chi lo ha allevato e cresciuto . ecco su questa storiella un certo adinolfi si è fatto pubblicità dicendo che il cartone Disney kung fu panda parla di adozioni gay.per queste parole molti bambini non sono andati a vedere il film in quanto “diseducativo”. Senza che nessuno si sia premurato di verificare la storia. Per cui ci vogliamo preoccupare di fukushima? Per quest’ultima anche la maestra di mio figlio ha spiegato loro che in Giappone c’è stata una tragedia nucleare. Sono stato un’ora a fargli capire il contrario ma non ho la certezza di esserci riuscito perché la maestra ha un’influenza incredibile nei bambini.
Saluti
GS
Caro Giuseppe,
non ne faccia una tragedia: nemo ad impossibilia tenetur. Il nostro obiettivo non può essere quello di convincere, a noi basta istillare il dubbio. Se ci riusciamo, il nostro compito è assolto. Alle conclusioni devono arrivare da soli! 😉
am
Caro Alberto,
altro esempio di grossolana disinformazione. L’opinione prevalente è basata su una falsa informazione. La raltà contraddice la percezione dei fatti in modo clamoroso ma non è politicamente ciirretto farlo presente. Auto-censura, la forma peggiore!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
ho appena scoperto che i cacciaballe se ne sono inventata un’altra, proprio per oggi:
http://www.lintraprendente.it/2016/03/spegnere-pianeta-boiata-pazzesca/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
gli ecocatastrofisti, anche se smentiti nelle loro iettatorie prifezie, continuano a imperversare e ad imporci le loro prescriziioni farlocche e rompiballe! Non ho pazienza per loro, li detesto e cerco di ignorarli. Quelli che mi infastidiscono di più sono i gonzi che accettano le loro fandonie acritiamente.
am
Caro Professore, la Meloni e Salvini altro non sono se non l’espressione tipica della politica italiana: cura del proprio interesse di bottega, tutela delle proprie rendite di posizione. Mi ricordano Casini e Fini nel 2006 che facevano a gara a “smarcarsi” verbalmente da SB per distanziarsi da una sconfitta che reputavano certa. Purtroppo, in politica contano i numeri e le alleanze vengono dettate da essi più che da comunanze ideali. Tuttavia, c’era un vecchio detto che sosteneva “dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei”. Mutatis mutandis si potrebbe dire “dimmi che alleati hai, e ti dirò che centrodestra avrai”. Ammetto però che, il comunismo iperstatalista di Salvini negli ultimi mesi, mi ha fatto rivalutare la figura di Bossi. Al suo confronto, un vero gigante politico.
Cordialità.
Massimo B.
Caro Massimo,
il paragone è corretto, anche se questi sono pesi piuma al confronto, ma la storia finirà, credo, allo stesso modo. Nessuno dei due è in grado di sostituire oggi SB,
am
Caro Massimo,
ottimo il parallelo che, fra l’altro, evidenzia l’inconsistenza degli attuali dissenzienti. Non andranno da nessuna parte, danneggeranno il centro-destra, forse non irreparabilmente, ma non trarranno profitto alcuno dalla loro maramalderia.
am
Cari ADAM, Caro Professore,
Mi sembra si possa fare molto di più di quanto scritto qui che è proprio il minimo sindacale:
http://www.lintraprendente.it/2016/03/centrodestra-serve-un-ritornoalfuturo/
Un po’ di tempo fa proponemmo al Professore di recapitare al Presidente Berlusconi una lettera firmata da noi ADAM sul rilancio di FI e del programma liberale del ’94. Sarebbe fantastico se Lei Professore potesse andare con quella lettera (ne ho una copia se non la trova più, oppure anche senza tanto chi meglio di Lei…) a questa convention del 19 marzo che si parla nell’articolo per il futuro del cdx…e far sentire la voce liberale e liberista! Come sempre ha tutto il supporto di noi ADAM.
Siamo tutti con Lei!
Saluti,
Parrini
Caro Alberto,
mi è già stato chiesto di rispolverare e aggioranare il programma del 1994. Appena possibile ricorderò a SB la vostra/nostra lettera.
am
Considerato che in questo sito si sta parlando di come sono veramente gli USA qualcuno mi puo’ aiutare a ritrovare chi fu quell’autore che scrisse un 2/3 anni fa un libro per confutare alcune leggende sugli USA: asseriva che non era vero che il new deal aveva sconfitto la grande depressione e non era vero che la guerra civile era scoppiata per la schiavitu’ e cosi’ via.
Saluti
Pe r quanto riguarda il primo punto può benissimo fare riferimento alla prefazione di Antonio Martino al libro Capitalismo e libertà di Milton Friedman, IBL (Istituto Bruno Leoni).
Per quanto riguarda il secondo punto (e il primo) credo che Lei si riferisca a:
Woods, Thomas E. jr, Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America, editore D’Ettoris, 2012, pp.348
Saluti. L.
Penso proprio che sia questo
Caro Luciano,
non conosco il testo ma, se lei dice che potrei riferirmi ad esso deve essere vero.
am
Gentile Professore. si tratta di un equivoco. Td chiedeva un’informazione bibliografica su un libro che negava al New Deal roosveltiano il merito dell’uscita dalla grande depressione. Per associazione di idee ho ricordato a TD la Sua prefazione a Milton Friedman in cui questo tema era trattato. Non mi sono mai sognato di dire che Lei ha “fatto riferimento” a quel libro che non conosce. Mi scuso con Lei se ho dato questa impressione. Luciano
Confermo. Avevo sentito la presentazione di questo libro alla radio e mi aveva intrigato. POi, a cagione della vita belluina che conduco, l’acquistoo era passato in cavalleria e avevo perso il riferimento.
Caro Tenerone,
il libro di cui parlava è questo
“Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America” di Woods Thomas E. jr del 2012
http://www.amazon.com/Guida-politicamente-scorretta-storia-dAmerica/dp/8889341408
Oltre gli argomenti che lei citava ci sono altre pagine altrettanto “scorrette” su W.Wilson (le sue illusioni sulla Società delle Nazioni e sulle forzature contro la Germania per creare il casus belli dell’entrata in guerra degli USA nel 1916 vedi affondamento Lusitania-) e sulla politica estera bellicistica nei Balcani del Presidente Clinton che diede la stura al terrorismo balcanico oltre la questione dei diritti civili nel dopoguerra in USA . Interessanti anche le pagine sul mito Lincoln che sfruttò la questione “schiavismo” con cinismo unicamente a fini della vittoria dei Nordisti
saluti
Luca
Buonasera Prof. Martino ,Salve Amici Adam,
Prof. Martino sinceramente non ho mai capito di quale “ala” della teoria economica faccia parte! si ok Friedman,of course ma cosa ne pensa di Von mises e della scuola austriaca e ci farà un pensiero alla traduzione di Infantino sul libro di Von mises “L’azione umana di Ludwig von Mises” o l’aveva gia letto in lingua? http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/ecco-manifesto-mises-che-previde-fine-dellurss-1236392.html
Sinceramente mi piacerebbe un suo post dove mette in evidenza le teorie della Scuola di Chicago, della teoria austriaca,ecc.ecc. almeno le basi…
Lo so che diventerebbe un opera enciclopedica , ma il dono che Lei ha nella capacità di sintesi e far capire le cose anche gli asini,ecco questo mi fa sempre ben sperare
Saluti da un “asino”
mad Max
Caro MM,
capirà che la mia risposta è inevitabilmente parziale. Ammiro molto Human Action e il suo autore. Espositore lucidisssimo e maestro di libertarismo. Basti pensare a Hayek, Haberler, Machlup e in una erta misura Popper per rendersi conto che solo un Maestro gigantesco poteva avere allievi così grandi. Quanto alla “scuola austriaca” si tratta di una generalizzazione basata credo soprattutto sulle opere di Murray Rothbard. Per esempio, non sono certo che di essa faccia parte Hayek (The Constitution of Liberty non mi sembra “austriaca”!). Né Haberler né Machlup né Morgenstern, allievi di Mises, sono “austriaci”. La sua domanda, quindi, si riduce a cosa pensi di Rothbard. Glielo dico subito: geniale estremista da prendere con le molle:
am
Caro Professore,
può sembrare buffo, ma i classici della “scuola austriaca” (in senso lato) oltre che nelle benemerite edizioni Rusconi, li ho letti in inglese a Mosca:
non ricordo se prima o dopo il ’91, ma le poche librerie moscovite che vendevano libri in lingue straniere furono invase non più dalle “Memorie di un Barbiere” di Germanetto, bensì dalle edizioni americane (Von Mises Institute e Freedom Press) dei classici liberali!
Tra l’altro “La Società Aperta” è stato quasi subito tradotto in russo!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
la sua deve essere stata un’esperienza fantastica! La invidio di cuore.
am
Caro TD,
temo di non poterle essere di aiuto. Tuttavia, il primo punto è chiarrito in maniera definitiva da Friedman & Schwartz nella loro storia monetaria degli USA.
am
Caro Professore, cari Adams,
mi sembra che sia degno di cinque minuti del nostro tempo questo scritto di Maria Giovanna Maglie
http://www.lintraprendente.it/2016/03/lo-si-batte-con-la-politica/
Una signora con gli attributi!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
Maria Giovanna Maglie, come quasi sempre, è “sulla palla”, individuando la direzione giusta verso cui muovere, Grazie per la segnalazione,
am
Presidente Martino
Quello che stanno facendo in questi giorni alleati e non a Bertolaso mi ricorda molto quello che hanno fatto a lei subito dopo la sua “candidatura” a PR, a questo punto,credo, che farebbe meglio a rinunciare considerando anche l’aggravante della fatale boutade sui Rom vittime, credo sia stato più di un errore, è stata un idioziai!
Saluti Matteo Napoletano
Sono d’accordo che quella frase sia stata un’idiozia…ma nonostante ciò credo che Bertolaso sia il candidato giusto per Roma. Roma ha bisogno di qualcuno estraneo capace che sappia resettare e eliminare la burocrazia e il clientelismo ormai presente ovunque in qualunque organismo romano…Qualsiasi altra persona o politico sarà troppo debole e dovrà sottostare alle leggi romane….che tutti conosciamo!
Saluti,
Parrini
Caro Matteo,
no, penso sia ancora peggio. Non guadagneranno nulla da questi gesti inconsulti e devono sperare che vengano consegnati all’oblio. Bertolaso, se eletto, sarebbe un ottimo sindaco. Non verrà, temo, eletto ma non per colpa dei maramaldi. E’ il quadro complessivo che milita contro di lui e di un altro ottimo candidato, Roberto Giacchetti, e a favore della candidata dei 5 stelle!
am
Presidente Martino
Ci risiamo.
La UE prepara una nuova letterina per l’Italia. Significherà più tasse per gli italiani. L’economia italiana subirà un contraccolpo accentuando la crisi che inevitabilmente vedrà in calo tutti i prossimi parametri, allora la UE farà una nuova lettera e Renzi aumenterà le tasse, l’economia rallentera’…………..
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
dovremmo chiudere i rubinetti e non versare più un centesimo alla UE. Ritirare il nostro ambasciatore e minacciare ukteriori misure a difesa dell’interesse e dell’onore dell’Italia. Punto. Ne abbiamo le tasche (per essere educati) piene di questa burocrazia famelica e prepotente!
am
Presidente Martino
Una volta scelto un candidato, debole o forte che sia, si dovrebbe marciare uniti. Viceversa si fa sfascismo o peggio Fini-smo. Invece pronti ai posti via e subito ognuno per la propria strada.
Al peggio non c’è mai fine
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
giuste entrambe le sue cionsiderazioni.
Cordialmente,
am
Caro Professore,
Ted Cruz, figlio di un cubano e di una americana, è nato a Calgary (Canada).
Non può, almeno per quanto ne sappia, essere candidabile alla Presidenza degli Stati Uniti. Manca il requisito della nascita sul territorio U.S.A.
Ricordo che Henry Kissinger durante un suo incontro in Cina (non so se con Mao o con Chu) disse all’interprete dei cinesi, una signora con doppia cittadinanza nata a San Francisco, che paradossalmente lei avrebbe potuto divenire Presidente degli Stati Uniti, cosa a lui preclusa non essendovi nato.
Cosa ci sa dire (eventualmente dopo essersi consultato con la sua consorte) al riguardo?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il problema si pose, come sa, anche per Obama ma, malgrado le denunce, non se ne fece nulla. Se Cruz, come lei dice, è nato in Canada, non è candidabile. Punto e a capo!
am
Caro Professore,
Attingo dalla “Biographical Directory of the United States Congress”
http://bioguide.congress.gov/scripts/biodisplay.pl?index=C001098
“CRUZ, Rafael Edward (Ted), a Senator from Texas; born in Calgary, Alberta, Canada, December 22, 1970”
E’ quindi ineleggibile.
Da quel che posso capire a nulla vale il precedente di John Mc Cain (i cui genitori erano entrambi cittadini americani e lui era nato nella Zona del Canale, che era territorio Americano).
Il luogo di nascita di Barack Hussein è stato avvolto da nebbie fitte quasi quanto quelle che avvolgono la laurea di Tonino Di Pietro.
Magari per Ted Cruz si inventeranno che la madre lo ha partorito mentre, a Calgary, si recava in ospedale su un’auto di fabbricazione americana e immatricolata negli Stati Uniti….
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sentiremo la corte suprema…
la Costituzione statunitense prevede che i candidati alla Casa Bianca (oltre ad avere almeno 35 anni ed essere residenti negli Stati Uniti da almeno 14 anni) siano “cittadini naturali dalla nascita” (“natural born citizens“). I sostenitori di Cruz e alcuni costituzionalisti ritengono che il requisito sia rispettato grazie alla madre, ma la Costituzione non specifica chi sia un “natural born citizen”. Per molti esperti, consultati nel 2008 quando il tema fu affrontato per entrambi i candidati alla Casa Bianca, Barack Obama (nato da padre keniota e madre statunitense alle Hawaii) e John McCain (nato nella base navale statunitense di ‘Coco Solo’ nell’area del Canale di Panama), una persona è un “natural born citizen” se ha la cittadinanza alla nascita e non deve passare attraverso un processo di naturalizzazione. Con questo criterio, Cruz rispetterebbe i parametri per la candidatura (tra l’altro, smontando le accuse dei repubblicani contro il presidente Barack Obama, nato alle Hawaii, ma eleggibile anche in caso di nascita all’estero).
La Corte Suprema, però, non s’è mai espressa su questo tema e per questo un filo di incertezza resta. Per avere la sicurezza della candidabilità di Cruz, servirebbe una sentenza del massimo tribunale statunitense o un emendamento alla Costituzione.
Mi sembra di leggere il Macbeth, sul significato di nascita naturale.
Divertente. Anche i drammi storici di Shakespeare sono intessuti di cavilli concernenti la legittimità. Ricorderei che Cruz fino al 2008 è stato Solicitor General del Texas. Si sarebbe imbarcato in un’impresa senza avere dalla sua il beneficio del dubbio? E il GOP potrebbe mai appoggiarlo contro Trump sapendo di un peccato originale insanabile circa la sua nascita? Se la costituzione USA presenta ambiguità non dipende da me.
Apprendo ora della scomparsa del mio professore preferito: Sergio Ricossa.
Nel corso degli anni ho letto, riletto e consumato il Suo capolavoro: La fine dell’economia, prosa perfetta del professore torinese che mi sentirei di consigliare a chiunque. E se il mondo brulica di perfettisti, di persone sempre capaci e con la risposta pronta a qualsiasi problema io sono orgogliosamente imperfettista e convinto sostenitore che, la scienza economica, se di scienza si tratta, non possa e non debba essere limitata all’uso di modelli matematici e leggi di equilibrio.
Grazie prof. Ricossa per quello che ci ha regalato.
si
Il giornale
È morto [ieri sera a Torino] Sergio Ricossa
Tra i massimi esponenti italiani dell’economia liberale, si è spento a 88 anni dopo una lunga malattia
Franco Grilli – Gio, 03/03/2016 – 12:59
È morto a 88 anni dopo una lunga malattia, Sergio Ricossa. “Il maestro di tutti gli economisti liberali che seguirono e la perfetta sintesi di coloro che lo hanno proceduto”, come lo definiva Nicola Porro solo qualche mese fa.
Sarebbe bello poter ricordare il Maestro Ricossa, con un libro.
Notizia ferale!!!
Caro Luciano,
apprendo ora della scomparsa di Sergio Ricossa che ho imparato a leggere ed apprezzare da giovane sulle pagine de Il Giornale. Proprio di recente ho riletto “Lo Straborghese” che dimostra comee l’acutezza e la freschezza dei suoi libri rimanga immutata nel tempo (come non ricordare anche lo splendido “I Pericoli della solidarietà”). Pur avendo oltre trent’anni di meno del prof Ricossa non posso fare a meno di affermare che anche grazie a lui ho attraversato quel passaggio “Da liberale a libertario” come da lui descritta in quella piccola raccolta di scritti dall’omonimo titolo. Provo davvero un grande dolore alla sua scomparsa perchè era davvero uno dei pochi riferimenti del mondo liberale e anche se da anni non compariva sui giornali , penso per via della sua malattia, il solo fatto di sapere che “c’era” mi dava per certi versi un conforto morale, adesso provo solo tristezza perchè all’orizzonte non vedo giovani del suo calibro
Cari Adam,
Sergio è stato un grande campione della lotta per la libertà dagli anni cinquanta fine alla sua fine: quasi ottant’anni!! Non lo dimenticheremo mai.
am
Illuminante la filosofia di un suo famoso libro: sarebbe inutile sterminare tutti i borghesi; madre natura ne creerebbe immediatamente altri; la borghesia non è una classe sociale, ma un modo di essere e di pensare
Caro Professore, cari ADAMs,
in Italia stiamo vivendo tempi cupi e disperanti. Una buona notizia ogni tanto aiuta a sollevare il morale:
http://www.lintraprendente.it/2016/03/modello-voghera-non-discriminare-gli-italiani/
Per una volta un leghista ha messo in atto una misura per nulla becera, rispolverando un decreto del governo Amato2 che le anime belle ed accoglienti dei cattocomunisti trovano comodo relegare in soffitta.
Cordialità,
Franco Cattaneo
In realtà, non approvo.
Cercare dii smorzare l’effetto di un diritto assurdo utilizzando sciocca burocrazia non è solo sovrapporre due errori, ma semplicemente rimandare l’inevitabile.
Caro Luca,
ottima segnalazione! Grazie,
am
A lei professore
Luca B
Be’, direi ora tuttiattendono la continuazione del racconto …
Presidente Martino
Commetto un errore se mi dichiaro contrario alla pratica dell’ “utero in affitto”?
Da libertario dovrei tollerare un libero accordo tra adulti consenzienti, invece,probabilmente grazie alla sponsorizzazione dei sinistri, lo trovo inaccettabile!
Sbaglio?
Saluti Matteo Napoletano
Il fatto è che non è un accordo tra adulti consenzienti, perché di mezzo c’è un bambino che suo malgrado viene reso orfano da parte di madre e venduto senza il suo permesso. Sempre che si consideri il bambino come un individuo e non come un oggetto.
Caro Matteo,
anch’io non sarei contrario, ma la pratica mi fa schuìifo!
am
Buonasera, L’utero in affitto è sempre esistito, quando uno dei due non poteva avere figli ma aveva disponibilità economica con la scusa di una finta scappatella si prendeva la paternità oppure restava in cinta. Sull’argomento si è fatto pure un film con un giovane Lando Buzzanca. Se fosse per me tornerei al concetto di famiglia degli antichi romani, Prof che ne pensa?
PS: qualcuno mi sa spiegare perché quando il petrolio viaggiava sui 120$ i media dicevano che l’economia ne soffriva, ora che viaggia sui 30 gli stessi, come un disco rotto, ripetono lo stesso ritornello.
Grazie
Gs
Grazie presidente
Vista la stima che ho per lei, mi fa immensamente piacere che la pensiamo allo stesso modo.
Cordialmente
Caro Matteo,
non si preoccupi, non vedo affatto un “libero accordo” tra adulti nella questione dell’utero in affitto perchè la donna che cede il proprio utero lo fa perchè vi è costretta da un chiaro stato di bisogno checchè si cerchi di nasconderlo e in aggiunta, come dice Giulio, si nega al bambino appena nato il diritto alla madre che lo ha partorito per cui non vedo alcuna “libertà” in una cosa che in ogni caso mi disgusta
Buonasera,
Il problema dell’utero in affitto credo sia solo per la legge in quanto già usato , vedi il caso di madri che lo prestano a figlie sterili, certo non è simpatico ma credo che la motivazione sia il legame di sangue che ne consegue che un bambino adottato non ha.
Saluti
GS
Caro Professor Martino,
la semplicità del succinto racconto del suo viaggio induce chi la segue nel suo blog a sentirsi ancora più Amico di un Uomo che ha voluto interrompere la corrispondenza politica per gustarsi un momento di relax davvero piacevole.
Quando si sarà rimesso dal trauma al gomito siamo sempre in attesa di poterla leggere, sperando sopratutto nel solito illuminato impegno e, almeno io, pronti a seguirlo.
Coi più cordiali saluti
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
grazie di cuore!
am
Caro Professore,
Intervenendo oggi a “Fatti e Misfatti” da Liguori l’ex-ministro della Difesa Ignazio La Russa ha dichiarato di avere “nel suo piccolo”, definendo per quello che erano le missioni militari italiane all’estero senza ricorrere a sotterfugi, falsificazioni ed abbellimenti nominalistici, bandito dal ministero l’ipocrisia circa le operazioni militari sempre praticata dalla sinistra, ma “anche dai miei predecessori di centrodestra”. Ora, poiché La Russa è divenuto ministro della Difesa dopo il prodiano Parisi, succeduto ad Antonio Martino, ho scoperto di avere intrattenuto corrispondenza con un ipocrita.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD,
al punto 1. si riferisce ai dipendenti pubblici?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Non solo: a tutti quelli che hanno una pensione maggiore di quella cui avrebbero diritto se parametrata ai contributi versati. Certo , poi i dip pubblici sono quelli che hanno goduto dei privilegi piu’ consistenti e scandalosi.
Caro Professore,
debbo confessare, un po’, ma neanche troppo, vergognandomene, che anch’io, come il ragazzo verticalmente svantaggiato (politically correct) da Lei incontrato sul pianerottolo del settimo piano, mi divertivo sadicamente, quando vivevo a Mosca, a rifilare ai novellini notizie terrificanti sulle usanze locali.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Grazie di cuore Professore per questo viaggio che ci ha fatto fare! Bellissimo! Posso immaginare l’emozione che ha provato a New York e poi a Chicago.
Deduco che la guarigione proceda al meglio…aspettiamo il seguito quindi…
Si ricordi caro Professore che siamo tutti con Lei!! W il Prof. Martino e /\/\ i tassassini!!!
Saluti,
Parrini
Caro Matteo,
grazie di cuore! Quanto al masochismo del PD \/\/!
am
Presidente Martino
Grazie per questo graditissimo regalo.
Leggendolo si ha la sensazione di essere stati con lei a Chicago….e perciò, per noi Chicago Boys del Blog, the best!
Saluti Matteo Napoletano
PS Vorrei ringraziare il PD per la legge Cirinna’ e per la proposta di abolizione della pensione di reversibilità alle vedove, ancora altre due o tre proposte di legge così e stravinciamo le prossime elezioni..
La stessa stupidità del governo Monti con relative lacrime della Fornero che ha dato adito alla rabbia degli aspiranti pensionati per:
1) non avergli spiegato che i loro erano privilegi, poiché sarebbero andati in pensione senza avere pagato i dovuti contributi;
2) non avere eliminato contestualmente privilegi molto più odiosi a vantaggio dei noti forchettoni.
Come dire, stare dalla parte della ragione e passare dalla parte del torto.
Saluti a tutti ed auguri al professore di rimettersi presto in toto. Mi ha detto il buon Moles delle sue difficoltà di scrivere.
Cmq ci ha descritto un’esperienza esaltante che avrei voluto vivere io.