PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l’onorevole Antonio Martino. Ne ha facoltà.
ANTONIO MARTINO. Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, per allentare la tensione internazionale sull’Italia responsabilmente Silvio Berlusconi ha rassegnato le dimissioni. È una decisione che rispetto. Tuttavia, alcuni amici ed io non voteremo questa manovra (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Del resto, non ho votato le due manovre precedenti. È vero che in questa manovra c’è una novità, ossia abbiamo ridotto il numero di «monti» al Ministero dell’economia e delle finanze di un terzo, ma la musica è la stessa. Per il resto, nulla è cambiato, anzi vi è qualche elemento peggiore rispetto alle due manovre precedenti. Amico Monti, abbiamo avuto non meno di una manovra all’anno per moltissimi decenni. Avevano tutte lo scopo di risanare i conti pubblici. Hanno tutte sortito il risultato opposto. L’Italia non ha bisogno di manovre, ha bisogno di riforme (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
L’esistente non deve essere gestito, deve essere cambiato. Altrimenti questo decreto-legge non salva l’Italia ma l’affossa (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
16 dicembre 2011
On.le Martino,
io ho coniosciuto Suo padre che è stato mio prof. a Messina nel lontano 1952 ed ho sempre avuto molta stima per la Sua famiglia e per Lei.
Oggi siamo arrivati ads un punto di rottura, oberati dalle tasse, violentati nella nostyra intimità nonostante tutte le norme fantasiose ed inutili sulla privacy.
La storia ci insegna che la democrazia moderna è nata dalla rivolta del cittadino contro le tasse (Inghilterra, colinie americane, rivoluzione francese) e la democrazia è nata per difendere il cittadino dall’invadenza w dal soppruso dei potenti. Oggi – in pratica – siamo tornati all’assolutismo dove i “potenti” oppressori sono i politicanti che succhiano il nostro sangue per impinguare le loro tasche. Berlusconi ci ha illuso ma non è stato capace di fare una politica liberale a tutela dei cittadini. Un sentimento di ribellione a questo stato di cose si diffonde prepotentemente in Itaia dal Nord al Sud. Quando verranno al pettine i nodi di Monti (estate 2012)ci sarà il caos. E’ il momento della “Rivoluzione liberale” se un uomo capace saprà racc0gliere e convogliare questo sentimento a difesa del diritto naturale al vivere sereni. Così com’è avvenuto nel 1994 con Berlusconi e con la Lega si potranno raccogliere milioni di voti in un Movimento che interpreti le profonde ed ineludibili istanze del Popolo italiano: QUESTO compito spetta a Lei, on.le Martino! Si faccia avanti.
arolus
Salute a tutti
Carolus
On. Martino,
Nel ringraziarLa della cortese risposta, mi permetto di confermare la mia opinione, senza aver la presunzione di ”sparare sentenze”. Il bilancio è deludente, se rapportato ad un personaggio con Sue potenzialità. Grazie dell’ospitalità e buon Natale anche a Lei.
@the Dreamer
Si documenti prima di sputare sentenze e scoprirà l’esistenza di una numerosa serie di iniziative parlamentari, alcune coronate da successo, come la sospensione della leva (“legge Martino”).
Buon Natale,
am
Egregio on. Martino, Lei sostiene giustamente che il Paese ha bisogno di riforme e non di manovre. In tutta franchezza, di quante e quali riforme epocali Ella si è fatto promotore in Parlamento nella sua lunghissima carriera politica?? Si rende conto che il PDL ha affossato perfino l’unico barlume di liberalizzazioni contenuto nella già misera manovra MONTI?? Non me ne voglia, ma temo per politico con le Sue potenzialità un bilancio di attività parlamentare costituito da una decina di interventi parlamentari in dissenso dal proprio gruppo politico e da un DDL per lo spacchettamento del ministero dell’economia sia ben poca cosa. A questo punto, comuncio veramente a pensare che gli unici che possono cambiare qualcosa in questo Paese senza speranza siano le schegge impazzite del movimento 5 stelle di Grillo: un paio di ragazzini eletti negli enti locali a Bologna e a Milano, nel loro piccolo, stanno facendo cose che vecchi soloni di estrazione accademica neppure si son sognati di fare in lustri e lustri di ordinaria carriera parlamentare.
Cordiali saluti.
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Carissimo Professor Martino (nessun riferimento ai…..professori di professione, Lei insegna “anche” ma sopratutto produce “Idee”), totalmente d’accordo sul suo no a questa manovra senza riforme e sempre a sua disposizione per qualsiasi iniziativa. I più cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro professor Martino, volevo complimentarmi con lei per le parole usate e per la coerenza dimostrata in occasione del voto della manovra finanziaria. L’unica voce liberale rimasta in parlamento. Io e molti italiani come me ripongono molta speranza nella sua persona, al fine di dar voce a tutte quelle forze liberali, che aspettano ormai da troppo tempo (dal 1994) una riforma vera in senso liberale di questo paese e ora, necessaria come non mai. Sono a Sua disposizione per qualsiasi iniziativa, in tale senso, ritenga opportuna. RinnovandoLe ancora i complimenti a nome mio e del Movimento L’Italia del Fare,la saluto.
Aladino Lorin
Presidente ” Movimento L’Italia Del Fare”
ho voluto anche su Facebook, nonappena l’ho sentita parlare alla Camera, esprimere tutta la mia stima stima nei Suoi confronti, Onorevole Martino. Lei ha detto quello che tantissimi elettori della maggioranza del 2008 pensano e portano nel cuore. L’amarezza è grande e non è pensabile “tapparsi il naso” e votare perchè è meglio del baratro. Le elezioni, nel bene e nel male, ci avrebbero fatto muovere e portare quel rinnovamento nella poltica che è oramai diventato assolutamente indispensabile…
Sono d’accordo con Lei, professor Martino. Però la testimonianza di un eletto, di un deputato, andrebbe resa in aula fino all’atto del voto. Con il suo no palese mi avrebbe rappresentato al meglio ed avrebbe dato anche un segnale decisamente più forte.
Bene, Professore!
Tutti i suoi estimatori ed i lettori di questo blog sapevano già che non si sarebbe comportato diversamente.
E’ tuttavia molto triste dover constatare che, a parte rare eccezioni come la sua, oggi l’opposizione sia rappresentata solo dall’Italia dei valori e dalla Lega, due partiti che certo non sono liberali.
Quanto in basso dovremo scendere, prima che gli italiani capiscano che solo il liberismo può salvarci?
Coerenza e coscienza. Quella dell’on. Martino è l’unica voce autenticamente liberale rimasta in parlamento. Sono e siamo con Lei!!!
Cosi si fa! Sono completamente d’accordo con lei.