Su diversi Blog di economia, ed in particolare “scenarieconomici.it” si è acceso un dibattito sulla proposta di Berlusconi di istituire una moneta complementare.
Premesso che allo stato attuale la sua costituzione pare violare l’art. 1 del Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), che recita: “The European Central Bank shall have the exclusive right to authorise the issue of euro banknotes within the Union. The European Central Bank and the national central banks may issue such notes. The banknotes issued by the European Central Bank and the national central banks shall be the only such notes to have the status of legal tender within the Union.” Mi chiedevo se il TFEU è vincolante per l’Italia e fino a che punto. Se lo fosse , come si sarebbe potuto concedere alla Gran Bretagna di mantenere la propria moneta, a fronte tra l’altro di una partecipazione al capitale della BCE?
In ogni caso questa idea mi fa venire in mente la sua proposta per far uscire la Grecia dall’Euro, come da una delle sue più recenti interviste su Libero.
Sarei curioso e vorrei chiederle se, a suo parere, la proposta di Berlusconi è concreta e quanto sia in relazione con la sua.
Presidente Martino
Giovedi scorso ho partecipato ad un incontro organizzato da Simone Furlan presso la sede di Forza Italia a Roma, dove ho avuto modo di incontrare il professor Moles che, dopo aver fatto un ottimo intervento, mi ha informato sulle ultime iniziative di rivoltal’Italia.
Dagli interventi nel Blog mi ha molto colpito il suo commento sul fatto che la Flat Tax sia applicata nella maggior parte dei Paesi dell’Est ex comunista in primis nella Russia di Putin.
Tra non molto si dovrà costuire un nuovo muro di Berlino per evitare che gli europei occidentali scappino in Russia per fuggire dalla dittatura comunista della UE.
Stesso concetto , Flat Tax nei paesi dell est ,era stato ripreso ieri dal Corriere della Sera dove tra l’altro si eleggeva Brunetta a campione e promotore della Flat Tax italiana (povero Milton Friedman)
Saluti Matteo Napoletano
PS In attesa della ripresina economica promessa da Renzi un altro imprenditore del Nord Est , Egidio Maschio, si è tolto la vita , ennesima vittima di queste politiche demenziali.
Caro Matteo,
mi fa piacere che Giuseppe le abbia fatto una buona impressione. Quanto al plagio, credo sia una sorta di complimento fatto dal plagiario al vero autore dell’idea.
Matteo mi paghi i diritti d’autore. Che il liberalismo stia traslocando a est lo avevo già detto io. E avevo aggiunto che gli USA invece hanno approvato il FATCA, legislazione che, se fosse vivo, avrebbe fatto schiattere di rabbbia stalin invidioso di non averci pensato lui.
Professore se è possibile sputi in faccia a Berlusconi e Nitto Palma. Ho notato il fervore con cui hanno fatto approvare la voluntary disclosure.
Zuccherosi saluti
Professore, guardi che quella sulla VD è stata grossa, ma grossa sul serio. Solo i nazisti avevano tentato di forzare le banche svizzere per depredare anche lì i beni degli ebrei. Non sottovaluti assolutamente la gravità del fatto. Saluti
Caro TD,
sono cosciente della gravità della cosa. Proprio per questa ragione credo che il suo consiglio di migrare a est non sia affatto insensato-. L’Albania ha una flat tax del 10%! 😉
Mannaggia TD che livore contro Silvio! Peggio di un sinistro.
Forse il suo nick Luna di Fiele e’ piu appropriato (LF)! un po a sinistra lei lo e’! TD mi fa venire in mente Gianfranco d’angelo quando impersonava il Tenerone (pippo,pippo,pippo) in Drive In, per ogni cosa che fa e dice si scaglia contro di lui e non solo.
Non riesco a capire il suo orientamento ,sinceramente se fosse un vero libertario starebbe con L.Facco senno dovrebbe stare a sx ,non mi sembra propriamente un blog adatto a lei ma siccome siamo liberali,non facciamo liste di proscrizione.
Sono stato io a suggerire a Facco alcuni altri siti di apologeti delle tasse, dopo che lui meritoriamente ne aveva scovati un bel mucchio, rivelandoci quello che sta dietro. In privato ho disinfestato la corsia preferenziale davanti al mio ufficio dalle autoblu: una volta stavo per mandare all’ospedale un autista che faceva lo spiritoso.
Sinceramente non vedo perché un liberale come lei debba appoggiare silvio. Mi citi una iniziativa liberale da lui presa … una tassa eliminata (mi permetto di rammentarle che per eliminare una tassa bisogna prima eliminare una spesa di pari importo).
Quanto al livore è da sempre che i traditori vengono trattati peggio dei nemici.
Zuccherosi saluti
Caro TD, la ringrazio per la frase ” quanto al livore è da sempre che i traditori vengono trattati peggio dei nemici ” che mi spiega il sentimento che provo per Berlusconi dopo l’entusiasmo del 1994.
Aggiungerei ” chi ha tradito una volta tradirà di nuovo ” per astenermi dal cascarci di nuovo.
Caro MM,
non ho visto nulla contro MF nel pezzo segnalato. MF e gli austriaci concordano, sia pure per ragioni diverse, sulla critica alle banche centrali (Friedman ne chiedeva l’abolizione). Dove gli austriaci hanno torto marcio è sull’interpretazione delle cause della Grande Depressione, che loro spiegano in base all’eccessiva crescita della massa monetaria per via della Grande Guerra, e che, invece, secondo Friedman e i dati sulla quantità di moneta, è da imputare alla distruzione di circa il 30% della quantità di moneta, resa possibile dall’insensato rifiuto della Fed di essere prestatore di ultima istanza, salvando le banche dal fallimento determinato dal panico dei depositanti. Quando si limitano a parlare, gli austriaci possono apparire sensati e convincenti. Non appena si avventurano nel mondo dei fatti dicono castronerie. Questo vale per Stockman come per Rothbard. Saggiamente Mises a Hayek evitarono accuratamente il mondo dei dati statistici.
Caro Professore,
confesso la mia ignoranza: mi sono casualmente imbattuto nel nome di un “filosofo della storia” che pare nel mondo anglosassone vada per la maggiore e viene citato su pubblicazioni come il New York Times e Newyorker che non mi sembrano proprio le più presenti sui tavolini dei parrucchieri. Forse però in Italia è praticamente sconosciuto un po’ per il nostro provincialismo, ma, soprattutto, credo, perchè viene considerato l’eminenza grigia di Margaret Thatcher, e si sa che la dama di ferro non è molto ben vista dai maestri dell’italico pensiero.
Si tratta di Michael Oakeshott.
Mi rivolgo a Lei perchè, data la Sua conoscenza del mondo anglosassone, penso non le sia ignoto, e Le chiedo, trattandosi di un filosofo che in Italiano, almeno per quanto mi consta, non è mai stato tradotto, se valga lo sforzo di leggere qualcosa (e cosa) di suo dato che, presumo, il suo inglese non dovrebbe essere di rilassante lettura.
Grazie e cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
ci avrà anche fatto perdere le ultime elezioni politiche (ma, col senno di poi, è stato un male così grave o ha fatto sbattere agli italiani il muso contro il solido muro della realtà, sia essa rappresentata dalla destra di Silvio Berlusconi che dalla sinistra di Monti-Letta-Renzi?), sarà anche antipatico e cacciaballe, ma, come ogni orologio guasto, anche Oscar Giannino ogni tanto dice cose non del tutto sbagliate: http://www.lintraprendente.it/2015/06/non-ci-serve-un-centrodestra-alla-tsipras/
Cosa ne pensate? Mi pare ci sia ampia materia di discussione.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
riguardo al pulpito, La capisco: quando abitavo a Mosca mi ero abbonato, al suo primo anno di pubblicazione, a “Il Foglio” ma non ho rinnovato più l’abbonamento, un po’ per la sua aria da circolo snob della parrocchietta, ma soprattutto perchè aveva cominciato a comparire regolarmente la firma di Adriano Sofri (che, a seguito di reiterate sentenze passate in giudicato, avrebbe dovuto stare in galera senza farci piagnucolosamente sapere – cosa di cui non me ne fregava niente – che i regolamenti carcerari, vigenti per tutti, gli impedivano di ricevere lo Zibaldone di Leopardi dei Meridiani senza la mutilazione della copertina rigida e senza pubblicare i suoi pensieri – dei quali potevo far benissimo senza – sui giornali).
E’ comunque vero che il centrodestra dell’attuale (temo irrecuperabile) SB e di Salvini (per non parlare della Meloni, che però, date le sue origini che definire ideologiche è un po’ esagerato, appare coerente) sta prendendo una brutta piega statolatra e assistenzialista.
Tutto il contrario di quello che dovrebbero auspicare i liberali: se debbo morire cattocomunista faccio prima a rivolgermi alla casa madre, anche perchè gli imitatori tendono ad essere più zelanti dei loro modelli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Cari tutti,
Mi ha preceduto di poco Sig. Cattaneo, stavo anche io per pubblicare l’articolo dello scapestrato Giannino, criticabile quanto vi pare ma secondo me è qualcuno che bisognerebbe tenere dalla nostra parte, e poi insomma tutti possiamo sbagliare.
In quell’articolo comunque c’è la stessa analisi critica che tutti noi diciamo qui nel nostro Blog e che il Professore ci ripete da tempo.
In particolare, nel centrodestra nessuno (a parte il Professore, che dopo tutto è quello che è stato più fuori campo…ahi noi!) ha fatto un mea culpa che sia uno sulle tonnellate di promesse dichiarate e mai realizzate e sulle realizzazioni a volte persino opposte ai principi liberali per i quali si son presi milioni di voti. Finché non si farà questo e poi subito dopo (senza lasciare spazio ad alibi) si costruisce un soggetto politico davvero liberale senza compromessi…beh altro che andare sotto il 10%…FI scomparirà perché fagocitata da chi urla di più e dall’astensionismo…
Un esempio? Oggi ci si ritrova addirittura a rincorrere Salvini sulla flat tax (sigh!)…il che è tutto dire di quanto sia stato tradito il sogno liberale del ’94… ovviamente commettendo sempre lo stesso errore…non dicendo con quali tagli di spesa pubblica si copre la beneamata flat tax! Lasciamo ancora l’economia in mano a Tremonti prima e a Brunetta ora….bene così! Anzi male, malissimo!
Come ho detto più volte Professore, Lei è l’unica salvezza, noi siamo tutti con Lei!
Caro Alberto,
analisi impietosa ma fondata la sua. Quanto a Rivolta l’Italia, continuano a crescere le adesioni e, a quanto mi dice Giuseppe Moles, in molte città italiane si sono costituiti vari circoli. Può darsi che si riesca a farla decollare bene.
Egregio professore, Giannino soffre di narcisismo, cioè ama ammantarsi delle piume del pavone. E’ un difetto? Sicuro. Ma Giannino è stato uno dei pochi insieme a lei a fare qualcosa contro lo stato padrone e a prendersi insulti e minacce. Posso perdonargli il narcisismo e anche la presunzione. Fra l’atro la presunzione non è un difetto, ma un lusso. Se uno puo’ permettersela presunzioni pure a tutto andare. Tutto sommato lo preferisco a Moles che, dopo avere partorito RivoltaItalia la scorsa estate, si è fermato lì, forse per il letargo invernale. In tale caso occorre dirgli che è tornata la primavera.
Io sono liberale e non scelgo fra male e bene, ma fra meglio e peggio.
Zuccherosi saluti.
PS Non chi dice “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma chi adempie la volontà del Padre.
Caro TD,
veramente, stavolta temo di non essere d’accordo. OG non è solo vanesio e presuntuoso, è anche un falsario che si attribuisce meriti anche accademici inesistenti. Quanto al suo contributo al liberalismo, quando scriveva su Libero incensava Giulio Tremonti e la sua lista ha fatto conquistare al PD tutto: presidenti della Repubblica, Camera, Senato e consiglio dei ministri, Parlamento, RAI, aziende statali e così via. Nelle idee, il suo liberalismo è assai dubbio, nei fatti è stato capace di portare i cattocomunisti stabilmente al potere. Quanto a Giuseppe, anche se ne dà l’impressione, non è in letargo: a quanto mi dice, Rivolta l’Italia continua a raccogliere adesioni in tutta Italia, si formano circoli ed è quasi pronta a cominciare a farsi sentire. Tuttavia, gli chiederò di dare maggiori notizie al riguardo su questo blog.
Cordialmente,
Forse il successo di Tremonti andrebbe attribuito a chi lo ha piazzato lì.
Quanto a Rivolta Italia, se son rose fioriranno. Più che i circoli interessano le iniziative, farsi sentire. Cromwell non discuteva: armo’ i suoi contadini e marcio’ su Londra a dimostrazione che -conrtariamente quanto credono i fessi- le rivoluzioni le fanno i ricchi. Saluti
Caro TD,
Tremonti non è stato l’unico errore di SB. Quanto a Rivolta l’Italia, GM mi ha promesso che sarebbe intervenuto su questo blog per informare lei e tutti gli ADAM degli ultimi sviluppi. Almeno qualche volta, la prego di risprmiarmi il consueto monumento equestre a Cromwell. 😉
Dopo “Draghi e il QE”, mi piacerebbe che il professor Martino intitolasse il prossimo articolo “Bergoglio e il QI”.
L’enciclica è una collezione delle peggiori tesi eco-apocalittiche degli ultimi decenni, condite con anticapitalismo e comunismo. Incurante delle magnifiche conquiste degli ultimi 50 anni in ogni campo dell’attività umana, Bergoglio prima chiede ai governi di far cambiare il clima del pianeta terra (!), poi chiede la decrescita per l’occidente (ancora ?) perché l’unico modo per far star meglio i poveri….evidentemente pensa che la ricchezza funzioni come i vasi comunicanti. Inqualificabile ostentazione di ignoranza, una pagina nera per la Chiesa Cattolica.
Caro Giulio,
molto le sarei grato se evitasse di menzionare su questo blog quel gesuita argentino biancovestito che ha persino l’impudenza di farsi chiamare Francesco. Non fa altro che biascicare gli slogan più logori del sinistrame latino-americano. Forse crede anche in Dio, ma è certo che crede anche a molte cose che sono palesemente sbagliate e false.
Caro Professore,
non solo noi laici, ma anche molti cattolici, come ad esempio Antonio Socci, http://www.antoniosocci.com/cantico-di-frate-sole-o-cantico-di-frate-sola/#more-3790
sono sempre più perplessi (oggi i fessacchiotti semianalfabeti figli della scuola cattocomunista direbbero “si perplimono”….) riguardo all’antipapa Francisco Peron.
Poi, probabilmente, i gesuiti che aveva occasione di frequentare Suo Padre, e penso anche Lei, erano di un altro stampo…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
ne “Il gattopardo” padre Pirrone parlando con don Pietrino, l’erborista, dice “E date che dormite, don Pietrino, vi dico che conosco perfettamente il significato corrente del termine gesuita”! 😉
Caro Professore,
inteso in questo senso, ritengo che il termine gesuita calzi a pennello per Francisco Peron, indipendentemente dal fatto che faccia seguire o meno S.J. al suo nome
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professor Martino e chi lo nomina? Per carità!
Se il tizio che dice di essere il vescovo di Roma e non si sa se si ritenga anche papa, che ha scritto tutte quelle fesserie in quella che quindi non si sa se sia una vera enciclica,* avesse studiato almeno il catechismo, saprebbe che tra i 10 comandamenti vi è espresso il concetto di proprietà privata, difeso in altre vere encicliche, da papi veri.
* per la verità pare che la minuta di tutta sta sbobba marxista-miserabilista gli sia stata girata da un altro compagno di banco, tale Jeffrey Sachs (altro somaro) oltre ad un tale Ban ki(?) Moon (un altro Moonie ha stregato un vescovo), speriamo che qualcuno scomunichi anche questo.
Quindi cari amici in espiazione e riparazione propongo la lettura de “il Vangelo non è socialista” di W. Roepke il quale, figlio di un pastore Luterano avrebbe scomunicato il VDR prima ancora del Ven. papa Pio XII° di cui Albertob e Milton su l’ intraprendente riportano alcune quanto mai opportune giaculatorie http://www.lintraprendente.it/2015/06/santita-solo-il-capitalismo-ci-puo-salvare/#comment-1471969
Caro Professore,
credo che ormai, nell’Italia di oggi, l’unico modo efficace rimasto per fare soldi, tanti soldi, sia col denaro pubblico.
Questa convinzione si va sempre più radicando in me anche grazie a notizie come questa http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5916&Itemid=1
fornitaci da Mauro Mellini.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore cari ADAM lo sgomentevole VDR descamisado peronista, non perde occasione per dire castronerie colossali, sto leggendo un libro di W. Roepke “IL VANGELO NON E’ SOCIALISTA”, beh, credo che la scomunica per questi ed altri temi più strettamente teologici, Gli sarebbe stata appioppata non solo e sicuramente dall’ Illustrissimo Predecessore detto “Pastor Angelicus”, ma perfino dal mite figlio di un pastore luterano della Bassa Sassonia tale Roepke appunto.
UNa Costituzione nata dalla guerra di un certo Robin Hood personaggio effettivamente esistito anche se somma di diversi personaggi. Un inizio che attraverso successivi eventi sanguinosi ha condotto all’Inghilterra di oggi che rimane un faro per noi, specialmente in un periodo in cui gli USA battono la fiacca.
Caro Professore,
sono il solo a credere che l’introduzione dell’omicidio stradale nel nostro ordinamento, sia una panzana dai contorni emotivi? Se io uccido qualcuno con una guida irresponsabile, rispondo già di omicidio volontario. Tante leggi, tanta confusione. Soprattutto se certe leggi risultano doppioni inutili.
Caro Massimo,
siamo almeno in due: non c’era bisogno di inventarsi una nuova fattispecie di reato, le leggi esistenti contemplavano già quella possibilità. Tutto, secondo me, nasce dalla distorta visione del Parlamento come macchina per sfornare quante più leggi è possibile. La gente crede che se non votiamo a più non posso non lavoriamo e quindi non dobbiamo essere pagati. La conseguenza è una produzione forsennata di leggi inutili (quando va bene) o dannose (quasi sempre). In aula non si parla più, si vota freneticamente. Il Parla-mento è stato sostituito dal Vota-mento (o votificio). I risultati sono sotto gli occhi di tutti: omicidio stradale, femminicidio, omofobia e via con le più strambe corbellerie.
Caro Professore,
sono perfettamente d’accordo.
Una società come è ormai quella italiana, con una scuola la cui unica funzione è quella di pagare stipendi ad ignorantissimi insegnanti sindacalizzati catto-comunisti, preti tanto ignoranti da non conoscere più il latino e da voler sembrare moderni infarcendo di parolacce le prediche, genitori che vanno dal tabaccaio a comprarsi le cartine per le canne accompagnati dai figli di nove-dieci anni, non può che formare una massa di poveretti ormai incapaci, oltre che di esprimersi in italiano e saper far di conto, di recepire con il minimo ragionamento critico quanto viene loro propinato dai giornali e dalle televisioni (i cui giornalisti sono anch’essi di un livello penoso, essendo frutto della stessa scuola) per cui si è consolidata una mentalità statalista-assistenzialista, oltre che beotamente irenico-buonista. Da qui il sorgere di “comitati” di vittime, vere e proprie lobbies, che spingono per ottenere dalla politica le cose più assurde: ricorderà l’intervento del presidente della repubblica per smilitarizzare i controllori di volo (Reagan era di un altro pianeta) che diede il via ad altri interventi: del ministro per sovvertire la sentenza Kappler, del comitato delle vittime dell’Eternit per contestare una corretta sentenza che aveva individuato l’errore della procura nel formulare il capo d’imputazione, del terremoto dell’Aquila per far condannare coloro che non avevano previsto il terremoto (facendo sghignazzare alle spalle dell’Italia il mondo intero), ecc.
Sono tutti convinti del potere salvifico dello stato, e non si rendono conto che è lo stesso stato, grazie anche alla fattiva collaborazione degli ignoranti politicizzati cui lo stato paga uno stipendio perché amministrino la giustizia, a creare i problemi che angustiano l’Italia. Una classe politica, anch’essa ignorante e per di più vigliacca si rifugia nell’ipertrofia legislativa, anziché ridurre al minimo le leggi (ahi, Silvio, hai disatteso anche questa promessa) creando nuove fantasiose fattispecie di reato (tortura, femminicidio, omofobia ecc), come se già non fossero previste dal codice penale,
L’omicidio stradale è un’altra di queste buffonate gettate in pasto al popolo ignaro per compiacerlo. Io non sono un tecnico del diritto, ma credo di saper leggere l’italiano: l’art. 589 del c.p. (omicidio colposo), essendo, credo, difficile dimostrare la volontarietà (una fondatissima sentenza – Pistorius – di un giudice di un paese dove vige la common law, il Sud Africa, ha gettato nella costernazione le anime belle del giustizialismo italiano) per gli omicidi al volante commina pene dai due ai sette anni di reclusione, fino a dieci anni in caso di assunzione di alcool o droghe, fino a quindici anni nel caso che oltre al deceduto siano rimaste ferite altre persone. Mi sembra che bastino. Sono i magistrati che non applicano le pene previste dal codice e mandano liberi dopo poche ore i colpevoli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
correttamente, lei indica nella distruzione della scuola l’origine dei nostri mali sociali. La fondazione Milton & Rose Friedman ha come unico obiettivo l’introduzione del buono scuola per consentire a tutti di scegliere la scuola per i propri figli, sottoponendo così il sistema scolastico alla disciplina della concorrenza. Ho avuto la grande fortuna di studiare in una città dotata di molte scuole, statali e non, in concorrenza fra loro e di altissimo livello. Posso, quindi, confrontare quella scuola con quella di oggi e pervenire alla sua stessa conclusione. Le scuole oggi sfornano per lo più semianalfabeti arroganti, destinati a restare disoccupati perché inoccupabili. Un professore universitario ha fatto domanda di “null’Aosta” (sic) al rettore! 😉
Cordialmente,
Caro Professore,
l’assurdità poi è che questi cattocomunisti dall’incoercibile anelito all’assistenza statale ammantata di buonismo pretendano più stato là dove è un inutile e dannoso dissipatore della ricchezza prodotta dai cittadini (vuoi per ostacoli frapposti al libero operare dei cittadini, vuoi per maggiori, sconsiderate spese, quando proprio non per ladrocinio) e osteggino lo stato là dove esso dovrebbe essere presente con forza e rigore (politica estera e difesa) e dove solo si giustifica la sua esistenza.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Mi permetto di dissentire sul punto. Il reato di omicidio stradale dovrebbe tendere a superare un’aberrazione giurisprudenziale, cioè considerare l’omicidio sulla strata come volontario, il che non è: chi guida non vuole uccidere, ma se ne frega del prossimo, per cui è un omicidio colposo. Gli è che nel nostro ordinamento colposo è meno grave di volontario, ma in certi casi così non è: chi guida a 200 in città. se ammazza è più colpevole di colui che strozza nell’ira un impiegato Equitalia. Da qui la decisione di alcuni giudici di considerare volontario l’omicidio sulla strada. Ma era una decisione che stravolgeva il diritto. Per cui ben venga l’omicidio stradale se rimette le cose a posto, tornando a considerare colpa quel che non è volontario anche se puo’ risultare piu’ grave di quel che è volontario.
Saluti
Caro TD,
ho la sensazione che per lei strozzare un gabelliere non sia poi così grave! Sbaglio? 😉 L’omicidio stradale è, per definizione, colposo, il che non significa affatto che non sia grave, ma non è volontario. E’ giusto punire più severamente i reati dolosi rispetto a quelli colposi. Non è con l’introduzione dell’omicidio stradale, tuttavia, che tutti guideranno prudentemente, rispettando le regole del codice stradale. Fino agli anni 60 in Belgio non esisteva la patente di guida; non ho dati per suffragare la mia impressione, ma non mi risulta che ci fosse in Belgio un’incidenza di morti sulle strade maggiore che in altri paesi, dove la patente era obbligatoria. Personalmente, mi spiacerebbe essere vittima di un incidente stradale e non mi importerebbe molto distinguere il caso di chi non sa guidare da quello che guida completamente sbronzo. Non incoraggiamo, per favore, la mania di legiferare che tanti guai sta procurando all’Italia.
“ho la sensazione che per lei strozzare un gabelliere non sia poi così grave! Sbaglio?”
Professore ma cosa va a pensare!!!! Come può ritenere che io covi in seno propositi così violenti!!! Beh … in effetti …. cmq sottolineo che tutte le grandi democrazie liberali sono nate scannando qualche tassatore e/o suoi lacché.
Quanto all’omicidio stradale intendevo rimarcare che è stato emanato per bloccare alcune improvvide sentenze che avevano dichiarato l’omicidio sulla strada come volontario, mentre volontario non è mai. I nostri magistrati intendevano reprimere duramente i comportamenti degli imprudenti a oltranza, ma, confondendo volontario e colposo, introducevano disordine nella legislazione applicata. Chi spiaccica due o tre passanti perché ritiene allegro correre a 150 in città dimostra uno spirito criminale non comune, ma in ogni caso non vuole uccidere, anche se se se strasbatte della vita di persone innocenti.
L’eccesso legislativo è da condannare sicuramente, ma non mi sembra che questo sia un caso che vi rientri o perlomeno non è dei più gravi. Per il resto io sono a disposizione per una missione aerea sulle burocrazie europee, dispensatrici di norme su dimensione preservativi e curvatura banane, missione che dovrebbe culminare con un bel lancio di napalm.
Saluti cordiali
am
Caro TD,
rispondo da qui alla sua replica. Comprendo il suo punto di vista e temo che, data la nostra magistratura, lei abbia ragione. Pensi al caso Eternit: com’è possibile sostenere che si sia trattato di omicidio VOLONTARIO? Solo Guariniello & co. possono fare affermazioni tanto palesemente false. Il risultato è stato quello che sappiamo.
Saluti bersaglieri,
Caro Professore questo è il momento! Vada dal Cavaliere e suggerisca un bel congresso vecchi tempi quando non avevano ancora inventato la buffonata delle primarie. Con la freschezza competente di Porro prendete in mano il centrodestra. Fortunatamente oggi gli elettori danno il voto a chi sa dove si deve andare e Lei conosce la direzione e sa dove portarci. Forza questo è il momento di sgomitare un pò.
Caro Professore,
mi sono imbattuto nel nome di Michael Oakeshott, praticamente sconosciuto in Italia (non mi risultano suoi lavori pubblicati da noi) dove, anche a causa del nostro sinistro provincialismo clericale, non si va mai al di là di Eco, Pasquino, Magris, Cacciari.
Questo filosofo della storia britannico viene definito “l’eminenza grigia del Thatcherismo”, e già basta questo a stuzzicare il mio interesse.
Del suo pensiero, in occasione della campagna presidenziale del 1996, si erano occupati tra gli altri New Yorker, New Republic e New York Times (non proprio dei giornalucoli da parrucchiere).
Le chiedo se Lei ritiene che l’impresa di leggerlo (dato che, trattandosi di un filosofo, il suo inglese penso sia abbastanza impegnativo) valga lo sforzo?
Grazie e Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
secondo Shirley Letwin, sua allieva e mia amica, MO è stato un fondamentale pensatore liberal-conservatore. Non ho letto nulla di suo, ma non dubito che meriti il suo tempo e la sua attenzione.
FMI non ne vuole più sapere della grecia.
Fallimento greco probabile.
Ma questo non significa che debba uscire dalal comunità europea.
La grecia può fallire, senza uscire perché non è previsto da nessuna parte che un paese possa venire “cacciato fuori”.
Né le converrebbe.
Neanche la possibilità di ricominciare a stampare dracme la obbligherebbe a rinunciare anche all’euro ed alle favolose norme europee. E soprattutto al libero scambio.
Solo, lo scambio diverrebbe presto unilaterale, visto che le dracme non le vorrà nessuno. Poiché con quelle verrebbero pagati gli esorbitanti dipendenti statali, questi ultimi diminuiranno automaticamente senza licenziamenti, ed anche i pensionati (o i loro figli e nipoti) torneranno a produrre beni appetibili al mercato euro.
Salvo che il governo greco tenti di fissare il cambio euro-dracma, tipico della miopia socialista, cosicché neanche il ritorno della grecia ad attività produttive ne salverebbe i suoi cittadini.
Presidente Martino
Le menzogne dei cattocomunisti, la becera propaganda buonista, fa passare un invasione per una semplice emergenza umanitaria occasionale e temporanea. Lo scopo della sinistra è chiaro: distruggere il ceto medio italiano e creare un enorme massa di povertà. Il sottoproletariato da loro molto amato.
D’altronde la sinistra ama talmente tanto i poveri che, quando è al governo, li moltiplica.
Ci sono 300000000 di uomini in età da combattimento (dai 18 ai 40 anni) nelle coste africane in attesa di mangiare, bere e dormire gratis in Italia: offrono i CATTOCOMUNISTI, ma a pagare saranno gli ITALIANI!
Chi si oppone viene tacciato di razzismo ma per coerenza Renzi dovrebbe usare lo stesso tono nei confronti dell’Inghilterra o della Francia visto che si oppongono categoricamente ad ospitare i clandestini.
Ancora una volta il Governo usa le maniere forti nei confronti degli italiani per poi calarsi ignominiosamente le braghe nei confronti degli stranieri siano essi Inglesi, Tedeschi, Indiani o semplici clandestini.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
da liberale, credo nella libertà di movimento internazionale delle persone, oltre che delle idee, dei capitali e dei beni e servizi. Tuttavia, è evidente che non possiamo lasciarci invadere da centinaia di migliaia, o milioni, di persone molte delle quali convinte che i loro problemi siano causati dai nostri peccati. La difesa dei confini è il primo, e fondamentale, dovere di uno Stato. Se non viene perseguito, viene meno la giustificazione per l’esistenza dello Stato. Per questo ritengo che anche l’uso delle maniere forti per dissuadere i migranti a cercare di entrare in Italia sia giustificato. Quanto a coloro che sono entrati, non vanno “assistiti” ma lasciati a loro stessi e severamente puniti o espulsi se violano la legge. A sinistra queste cose non sono comprese; invece di imitare i Paesi che difendono l’interesse nazionale, rifiutandosi di accogliere i migranti, togliamo loro le castagne dal fuoco prendendoceli.
Cari ADAMs
un nuovo breve secondo post sul sito-blog amatoriale “Il Sogno Liberale Italiano” intitolato “Basta etichette: guardiamo alla Sostanza”, che parte da un ragionamento che il Professore espose nel 1994 riguardo la possibilità di coniugare i gruppi più statalisti di Centro-Destra con quelli più liberisti sempre di Centro-Destra. http://ilsognoliberaleitaliano.com/2015/06/09/basta-etichette-guardiamo-alla-sostanza/#more-368
Grazie per la lettura.
Edoardo Lucio
Caro Professore,
qualche giorno fa Lei sottolineava come lo scivolamento degli Stati Uniti verso lo statalismo fosse stato solo accelerato da Barack Hussein, ma fosse in corso da tempo.
Sul tema segnalo a Lei e a tutti gli ADAMs questo interessante articolo di Marco Respinti http://www.lintraprendente.it/2015/06/perche-agli-imprenditori-usa-non-piace-il-matrimonio-gay/
che traspone sul piano della lesione alla libertà e ai diritti naturali quella che ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare solo tutela delle minoranze.
La Nuova Zelanda sta pian piano divenendo il mio modello di ottimo mondo possibile: pare tra l’altro che – assieme a Dubai, ma lì proprio non mi ci vedo – sia rimasta, dopo la capitolazione di Elvezia, l’ultimo baluardo del segreto bancario.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
l’articolo è interessante, ma mentirei se dicessi che il suo significato mi risulta chiaro fino in fondo. Quanto alla Nuova Zelanda, avendo avuto il piacere di conoscere sia Roger Douglas sia Ruth Richardson, lei sfonda una porta aperta. I “popoli di lingua inglese”, come li chiamava Churchill, siano neozelandesi, australiani, irlandesi, inglesi o canadesi stanno avendo successo grazie a politiche economiche liberali.
Cordialmente,
Caro Professore,
si parva licet…, siamo in due a non averlo capito fino in fondo, ma solo nelle sue linee generali. In realtà speravo che a Lei risultasse più chiaro perchè mi sembrava comunque un articolo, sempre limitatamente alle linee generali, interessante.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
confesso che la sua ammissione mi consola molto. Temevo fosse iniziato il processo di rimbambimento. Dato che siamo in due a non aver compreso i dettagli, possiamo sperare che la responsabilità sia di chi ha scritto, non di chi ha letto. 😉
Presidente Martino
Non è andata benissimo, ma tant’è sapevo dal principio di dover affrontare una battaglia persa.
Apprendo oggi che sarà Renzi l’ospite d’onore dell’ultima puntata della seguitissima trasmissione Mediaset : “Amici”.
Un programma seguito da 6/7 milioni di italiani.
Un regalone per il PD…
Probabilmente è ancora attuale il detto:”se non puoi batterli unisciti a loro ”
Saluti Matteo Napoletano
PS Forza Italia a Venezia non ha nemmeno un gazebo, così ho dovuto comprarne uno io a due settimane dal voto spero di non doverlo utilizzare in futuro per distribuire i santini di Renzi o di qualche altro PDiota…
Caro Professore, cari ADAMs,
la notizia pubblicata oggi sul sito de “il Giornale” http://www.ilgiornale.it/news/cronache/immigrati-ammutinati-protesta-dei-marinai-rischiamo-vita-sal-1136889.html
mi sembra troppo grossa per cui la riporto per esteso:
“Immigrati ammutinati, la protesta dei marinai: “Rischiamo la vita per salvarli”
Gli immigrati tentano di prendere il controllo della nave che li stava soccorrendo: rivolta sedata a fatica. Proteste dei militari: “Non siamo sicuri”
Giovanni Masini – Ven, 05/06/2015 – 14:13
Mille e diciannove migranti stipati su una nave con un equipaggio di appena sessanta uomini.
Ammassati su un ponte di volo di trecento metri quadrati, più di tre per ogni metro quadrato, quasi diciassette per ognuno dei sessanta uomini d’equipaggio. Che, naturalmente, non possono essere tutti impiegati nella sorveglianza dei “passeggeri”.
È la notte tra sabato e domenica, quando sul pattugliatore “Spica” della Marina Militare, in navigazione verso Pozzallo, scoppia un principio d’incendio innescatosi nella sala macchine. I migranti vedono il fumo e scoppia il panico. Si scatena una rissa da far west, con gli immigrati che assalgono i marinai e l’equipaggio che a stento riesce a domare la rivolta. La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, segretario del Partito dei Diritti dei Militari, che pone l’accento sulle scarse – per non dire inesistenti – condizioni di sicurezza del personale che opera in mare per il recupero e il salvataggio degli immigrati.
“Cosa sarebbe accaduto – domanda Comellini – se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra? Oppure in caso di incendio non controllato quanti morti ci sarebbero stati se si fosse reso necessario abbandonare la nave che, sicuramente, ha dotazioni di salvataggio calibrate in base alla consistenza dell’equipaggio?”
A chiarire la dinamica dell’accaduto penserà la procura militare di Napoli, che ha già aperto un fascicolo e a cui Comellini ha chiesto di intervenire.
Gli equipaggi, che lavorano su turni di quindici giorni, sono costretti a lavorare in condizioni precarie, con un carico di immigrati fino a dieci volte superiore alla capienza massima delle imbarcazioni. La sicurezza di uomini e mezzi viene assicurata solo dalla professionalità di marinai ed ufficiali, che ogni giorno in silenzio svolgono il proprio lavoro nonostante le difficoltà. Il governo sembra sordo alle loro rimostranze, ma il lavoro va svolto comunque. Come recita il motto dello “Spica”, “vigili attendono”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è una notizia francamente deprimente. Conosco i nostri marinai e so bene quanto valgono. Che debbano lavorare in queste condizioni è pericoloso segnale della indifferenza del governo nei confronti delle Forze Armate.
Caro Professore,
da ragazzo lessi con grande piacere la saga di Hornblower da guardiamarina a commodoro e Lord, per cui ritengo una nave da guerra (usiamola questa parola) quanto di più sacro uno stato possegga. Cuori di quercia.
Del resto un inno che è molto, ma molto politicamente scorretto citare dice “Navi d’Italia che ci foste tolte non in battaglia ma per tradimento…”.
Il “gallant” MdC mi deve aiutare a comprendere cos’abbiano fatto di così speciale quei GI in Normandia, in Sicilia, ad Anzio e a Salerno, se non fornire supporto logistico alle Brigate Garibaldi, alle Capponi, ai Bencivenga, Moranino, comandante Giacca ecc.
Cordialità,
Franco Cattaneo
eh eh eh in effetti…
Caro e stimatissimo camerata Cattaneo, sarà stata la solita eterogenesi dei fini, fatto sta che gli stessi alleati giunti in Italia non si capacitavano del fatto che il regime fascista avesse potuto resistere 20 anni contro la resistenza di una popolazione totalmente composta da comunisti.
a volte penso che tanto coraggio, valore e genio militare sarebbero stati degni di miglior causa, per esempio, ho pensato che sarebbe stato molto più “fascista” resistere in armi a AH nel 1938 e non dargli il benvenuto, mio nonno che aveva combattuto i crucchi 20 anni prima credo faticasse a capire come e perché questi adesso erano nostri alleati in guerra di fronte al mondo con uno “ridolini” , come lo definì Mussolini, alla loro testa.
Insomma gliele abbiamo suonate 20 anni fa posso possiamo farlo ancora! Forse quelli della X^ avrebbero almeno tentato, “memento audere semper”
Non sono un esperto di storia, mi dica cosa ne pensa, sono sinceramente curioso di conoscere il So pensiero sul tema.
Vede cosa tocca fare poi? E ci sono dovuti rimanere per altri 50 anni! Se l’ avessimo fatto noi 5 anni prima, molto probabilmente ci saremmo sbarazzati di comunisti neri e rossi in un sol colpo, ma forse sbaglio e poi la storia è andata diversamente, come si sa…
Stimato medicodacombattimeno,A.H. non ci voleva sia come nemici che come alleati.Dopo il crollo della Francia del maggio ’40 gli inglesi realisticamente ci preferivano nemici e non alleati.Consulti il saggio, recentemente ristampato, di Franco Bandini “Tecnica di una sconfitta”e vedrà l’ultima guerra mondiale sotto una luce completamente nuova.Con grande stima Geometra67
Caro Corrado Mdc,
suo nonno aveva ragione, ma purtroppo non possiamo riscrivere la storia. Se vuole il mio parere, sono pienamente d’accordo con lei e con Franco.
Eye Eye, sir!
Caro Professore, cari ADAM, sempre a proposito di sbarchi, invasioni, marinai, coraggio e generosità vorrei ricordare commosso quanto fatto nei giorni 4-5-6 giugno 1944 dagli eroici colleghi commilitoni delle forze alleate, gli unici “giovani in età da combattimento” che sarei felice vedere sulle nostre coste europee ed Italiane!
AYE AYE SIR!
c mdc
PS risponderò presto al meravigliosa perla del Card. Colombo propostaci dall’ ADAM F. Cattaneo. Avevo iniziato poi non disponendo più della batteria ho dovuto staccare il PC e così ho perso il testo e il filo, zzz! mi scusi tanto Cattaneo.
Fa benissimo caro Professore a correggere qualsiasi minuzia. Dobbiamo stare sempre molto in guardia di questi tempi, sono così confusi… passare da un nobile “aye” ad un modestissimo “eya” è un attimo, come diceva il povero G. Falcone, “nella mafia non si entra, si scivola”, io sono convinto che valga anche per i peccati e l’ inferno per cui dovrebbe valere per lo statalismo ed il collettivismo. http://www.lintraprendente.it/2015/06/ecco-cosera-il-comunismo/
Tengo a precisare, se mai ve ne fosse bisogno, (dato il gioco di parole aye – eya), che tra i confusi non annovero assolutamente il “””””camerata”””””””/ADAM F.Cattaneo, per quel che può contare il mio giudizio, s’ intende.
Egregio Professore, sarebbe così cortese di spendere due parole per una traduzione esatta ed un commento sulla frase in esame?
“Yes even so” dovrebbe significare “sì anche così” ma tale traduzione non combacia col significato di assenso fortemente assertivo della frase che parrebbe esse sì sicuramente o sì eseguiremo.
Anche and with knobs on non è del tutto chiaro.
Grazie e saluti
Leggendo l’articolo concordo che è scandaloso permettere che i nostri uomini della difesa debbano lavorare i certe condizioni e che siano costretti ad assumersi certi rischi.
Onestamente mi rimane il dubbio circa le intenzioni degli immigrati, che probabilmente si sono lasciati prendere dal panico per l’incendio piuttosto che cercare deliberatamente di impossessarsi di una nave da guerra. Nella città siciliana dove vivo sono ospitati molti migranti in hotel e ostelli. Nei giorni scorsi un gruppo di loro hanno partecipato ad un torneo di calcio amatoriale e ci siamo divertiti con tanto di sorrisi e pacche sulle spalle, ma in altre sedi ed occasioni ci sono state delle risse violente tra di loro e si sono sono verificati tentativi di furto e anche un’aggressione ad una donna, per fortuna sventata. La maggior parte di loro è brava gente e mi rincresce che si rischi di demonizzarla, però stiamo correndo dei rischi da veri incoscienti.
Sono convinto, se non sicuro, che se non ci fossero enormi stanziamenti sull’accoglienza non ci sarebbe la solidarietà di tutta questa gente di sinistra, esponenti del governo compresi, che d’altro canto devono tutelare gli interessi dei loro sponsors. E non credo proprio sia un caso che quanti stanno attualmente beneficiando di questi fondi in piccolo o in grande, nel 90% dei casi che conosco siano aderenti alla sinistra. E qui preferisco auto censurarmi e non dire altro.
Carissimo Professore,
scusi se riprendo il tema, a mio giudizio attualissimo ed importantissimo, della “imposta negativa sul reddito” proposto dal grandissimo Milton Friedman.
Ci ritorno perché sono alquanto sorpreso che Lei ne prenda le distanze, pur motivando con argomentazioni a prima vista ineccepibili. Le domando quindi se non sia dirimente sulla opportunità o meno della proposta il metodo e le regole di applicazione, piuttosto che la bontà del suo enunciato teorico che a mio giudizio rimane positivo.
Mi spiego: se in sostituzione di tutte le provvidenze assistenziali in essere (fonte di favoritismi, sprechi e corruzione) applicassimo una ragionevole “imposta negativa sul reddito” a livello di ” Famiglia Indigente” , ovviamente ad integrazione del reddito e proporzionale allo stesso, aggiungendovi una clausola per la quale tale integrazione diminuisce automaticamente nel tempo, otterremmo molteplici vantaggi.
Vantaggi in termini di giustizia ed equità sociale, eliminazione del parassitismo peloso di tante associazioni pseudo-benefiche, ripristino di un certo decoro urbano e civile con la eliminazione dell’accattonaggio e delle situazioni più degradanti, ecc. ecc.. Ma anche un notevolissimo risparmio per le casse statali, per le quali ricordo un Suo enunciato di anni fa, con il quale giustamente sosteneva che con le risorse statali destinate allo scopo distribuite direttamente al 10% degli italiani più poveri li si avrebbe resi tutti benestanti.
Caro Ivo,
continuo a credere che, se sostitutiva di scuole di Stato, sanità statale, pensioni statali usate per comprare consenso, ecc., l’imposta negativa sul reddito sarebbe un enorme passo avanti per le nostre libertà e per l’economia italiana. Ma nessun governo democratico, a mio parere, può avere la forza di scontrarsi con gli interessi organizzati di quanti lavorano nei suddetti schemi di assistenzialismo statale. Anche se avesse il coraggio di affrontarli, dubito che riuscirebbe a prevalere. In secondo luogo, per ragioni tecniche che preferisco non spiegare adesso, i beneficiari dell’imposta negativa non avrebbero incentivo a cercare un’occupazione retribuita, perché, al netto delle imposte, gli frutterebbe meno di quanto ricevono già. Resterebbero, quindi, permanentemente ingabbiati nello schema. Tuttavia, credo che per chiarirsi le idee dovrebbe leggere il volumetto dell’OCSE sul tema, con la mia prefazione. Alcuni dei suoi quesiti, infatti, mi fanno supporre che non le è del tutto chiaro il meccanismo della INR.
ha detto bene Prof. per mettere a regime il reddito di cittadinanza si dovrebbe resettare tutto il sistema. e questo attualmente non è possibile!
per fare le riforme la Politica deve riprendere il suo posto. attualmente guardo con grande speranza a ciò che accade in grecia. tifo in maniera spudorata contro la trojka non perchè mi stia simpatico tsipras ma perchè ho sempre ritenuto indegno lo strozzino. se notate tutti i giornali, dico tutti, anche quelli che si professano liberali, danno una visione del governo greco come composto da emeriti imbecilli. a detta loro un “fisiologo” non potrebbe mai essere un buon ministro degli esteri. io invece vedo la concreta possibilità che, finalmente, la politica si affranchi dal potere economico. ognuno deve fare la propria parte senza intrusioni. spero sempre che da questa situazione di stallo esca finalmente chiara l’idea che se l’europa non diventa un’identità politica è inutile continuare con la sola identità monetaria.
ap
Caro Professore,
il grande (grande in tutto, anche nel suo essere figlio di madre allegra) Winston Churchill mi pare dicesse che la Camera dei Comuni rappresenta il modello di parlamento più efficiente al mondo: se ti addormenti, quando il tuo vicino ti sveglia per chiamarti ad una votazione, è assolutamente inutile sapere quale sia la materia del contendere, basta votare al contrario dei tuoi dirimpettai.
Mi permetto di estrapolare questa affermazione ed applicarla alla politica italiana: se vuoi essere nel giusto la tua opinione deve essere sempre e comunque opposta a quella dei comunisti.
E’ questa la lezione che SB, nella sua fregola di “moderatismo” non ha imparato, arrivando a votare leggi (Severino ad esempio) e uomini (Napolitano) fatti apposta per fregarlo.
Ecco un bell’articolo al riguardo di Maria Giovanna Maglie http://www.lintraprendente.it/2015/06/fate-presto-2/
anche se il meccanismo delle primarie applicato alla situazione italiana mi lascia molto perplesso.
Mi piace anche l’articolo di Magdi Cristiano Allam http://www.lintraprendente.it/2015/06/laffaire-roma-dimostra-che-la-vera-mafia-e-lo-stato/
che si conferma uno dei nostri.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
concordo su Churchill e su cosa fare in Parlamento. Concordo anche su SB. Sono in aula e non posso, quindi, leggere gli articoli segnalati, lo farò a casa.
Egregio Professore e cari ADAM
per la serie FAMOSE DU’ RISATE, riporto qui sotto la mia richiesta di delucidazioni inviata agli scoiattolini dell’ufficio informazioni del sito della UE. Argomento: uscita dall’Euro della Grecia.
QUOTE
Egregi Signori, leggo da più parti che una eventuale impossibilità della Grecia a rimborsare i debiti contratti provocherebbe necessariamente una sua uscita dalla moneta unica (Euro). Vorrei sapere in quale disposizione della vasta legislazione europea è previsto che uno stato inadempiente ai propri obblighi di debitore, venga estromesso dalla partecipazione alla moneta unica.
Preciso di essere un blogger e nel mio blog mi occupo di normativa sui mercati e gli intermediari finanziari.
Grazie e saluti.
Stefano D’ARCANGELIS
UNQUOTE
ed ecco risposta di quei teneroni
QUOTE
Gentile Signore
La ringraziamo per averci contattato.
L’irrevocabilità dell’appartenenza all’eurozona è una parte integrante del quadro dei trattati come espressa all’articolo 140(3) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Di conseguenza, l’adozione dell’euro è un passo irreversibile e non è prevista nessuna misura o cambiamento di valuta di un paese dell’eurozona. In quanto guardiana dei trattati, la Commissione rispetta pienamente questo principio e pertanto non commenta scenari teorici che possono mettere in discussione l’appartenenza all’eurozona.
Ci auguriamo che queste informazioni possano esserLe di aiuto. La preghiamo di contattarci nuovamente in caso avesse ulteriori domande.
Distinti saluti,
Il Centro di contatto EUROPE DIRECT
UNQUOTE
Al Professore e agli ADAMs,
c’è una frase in cui è sintetizzato ciò che i condottieri che ci rappresentano dovrebbero avere nel loro cuore e nella loro mente:
“Per Tocqueville il vero conflitto si svolge tra quanti affermano la necessità di porre dei limiti all’esercizio del potere e coloro che invece – democratici o aristocratici, repubblicani o monarchici – ritengono che il fatto rilevante consista nell’acquisizione dello stesso potere da parte della propria fazione” (Lorenzo Infantino)
P.S.: Nuovo post sul sito-blog amatoriale Il Sogno Liberale Italiano intitolato “In cerca del Centro-Destra”, http://ilsognoliberaleitaliano.com/2015/06/03/in-cerca-del-centro-destra/#more-360
primo di una serie di post in cui cercherò di esporre alcune idee, alcuni ragionamenti.
Caro professore , le sottopongo un tema difficile: mi riferisco alla questione del “reddito di cittadinanza” e nello specifico se possa o meno essere compatibile con l’ideale liberale.
Da quel che ho approfondito personalmente, negli ultimi decenni del suo lavoro Hayek, soprattutto a seguito della pubblicazione del noto lavori di John Rawls “A Theory of Justice “(1971), tratta come suo nuovo bersaglio polemico il problema della giustizia sociale o distributiva.
( 1976 The Mirage of Social Justice ) .
Per farla breve , le conclusioni di Hayek sono la riformulazione della tradizione liberale sulla
“ neutralità” dello stato nei confronti delle concezioni del bene degli individui .
Immagina che la realta’ sociale sia orientata e unita da regole “ rule –governed” e “ rule- connected “ e non invece orientata e unita da fini specifici “ end- governed “ e “ end – connected “
Fino a qui la cosa mi pare abbastanza chiara : Hayek propone una teoria della giustizia distributiva di tipo “ strutturale” , in modo del tutto analogo a quanto fa Nozick ( 1974 Anarchy, State and Utopia ) .
Cio ‘ premesso , se ci poniamo la domanda : puo’ lo stato liberale garantire un minimo vitale a tutti ? la risposta che danno i due autori mi appare assai diversa .
Nozick ( posizione “ libertarista” replica che non si puo’ andare oltre uno Stato Minimo , che garantisca il funzionamento dell’ Ordine di mercato (il solo contributo possibile al fine di diminuire il numero di persone che stanno al disotto della soglia di poverta‘) ; Hayek ritiene invece che l’ ideale Liberale possa andare un po’ oltre lo Stato Minimo , ma tuttavia sua posizione prevalente e ‘ di non riconoscere agli individui alcun ” diritto positivo “ a determinati sevizi o aiuti .
Hayek non presenta una argomentazione sistematica per la fornitura di un reddito minimo, ma si limita ad alcune argomentazioni episodiche: in primo luogo sostiene che una societa’ liberale potrebbe fornire aiuto ai cittadini per ragioni di “ magnanimità” ( 1976 in “The mirage of Social Justice” o per ragioni di “ prudenza” per mantenere la pace sociale . Mi pare un liberalismo “ di tipo “ compassionevole “ o “ prudente” .
Per venire al dunque le chiedo a questo punto cosa ne pensa lei , e in particolare cosa ne pensasse il suo amico e ”faro” di pensiero economico Milton Friedman , sulla possibile compatibilità o meno del reddito di cittadinanza con l’ideale liberale .
La mia posizione personale , criticando per certi versi l ‘amato Hayek, e concedendo – con una mossa teorica più ‘ decisa – alcuni argomenti contrattualisti a Rawls , e’ che il reddito di cittadinanza ( a determinate condizioni ) non cozzi con l’ idea liberale di fondo .
Per farla breve forse si potrebbe forse pensare a una teoria liberale dello Stato che preveda due principi ( costituzionali )di fondo : un primo Principio sopra- ordinato che protegge un insieme di libertà negative individuali ; ed un secondo Principio sotto-ordinato che preveda una dotazione minima di base .
Il Primo si potrebbe chiamare Principio di Liberta ‘ , il secondo Principio di Sicurezza .
In tal modo per quanto subordinato ad alcuni “ diritti negativi fondamentali “ il titolo a disporre di una dotazione minima di base , diventerebbe – diversamente da quanto accadeva in Hayek – “un diritto positivo “ di ognuno .
ritiene possibile fare diventare questi argomenti temi politici di FI , per un nuovo programma elettorale
Cordiali Saluti e grazie a lei e a tutti gli Adam per il mitico e vitalistico blog
Giovanni , club FI Arcore
ps saluti anche da Elena
Caro Giovanni,
in Capitalismo e liberta’, Friedman propone l’imposta negativa sul reddito – in sostituzione di tutti i programmi di welfare statale. Essa garantirebbe a tutti un reddito minimo. L’Ocse studio’ la proposta e fece un libro a commento. Venne tradotto in italiano a cura della Biblioteca della liberta’ di Torino e pubblicato con mia prefazione. Allora ero favorevole alla proposta di Friedman, ora non piu’, per due ragioni. Anzitutto, l’imposta negativa verrebbe aggiunta ai programmi esistenti, con notevole aggravio di spese pubbliche. In secondo luogo, anche se introdotta in sostituzione ai programmi attuali, creerebbe una classe di persone permanentemente dipendenti dallo Stato. Questo secondo punto mi e’ stato fatto comprendere da uno studio pubblicato dalla George Mason University, che non riesco a trovare.
Cordialmente,
Nel concordare pienamente col Professore sulla creazione di dipendenti cronici dello Stato, bisogna invece puntare e liberare risorse private per questo fine. D’altronde gli ospedali o le associazioni caritatevoli non le ha mica inventate lo Stato? I liberi individui dedicano tempo e denaro proprio su base volontaria (ripeto volontaria e non coercitiva e imposta dallo Stato con sottrazione di risorse per legge) a creare associazioni e aiuti ai più bisognosi. E’ e sarà in uno Stato completamete libero, la solidarità e la carità insite in ogni individuo e non lo Stato in quanto tale a occuparsi di chi ha meno.
Nel ricordare il nostro lume più grande Milton Friedman, suggerisco (perché appena riletto) il bellissimo libro Milton Friedman – Una biografia intellettuale scritta dal nostro Professore. Fantastico!
Professore si ricordi che siamo tutti con Lei!! Avanti tutta!
Caro Professore,
l’esito delle elezioni Regionali conferma il teorema per cui dare per morto politicamente Silvio Berlusconi non è mai una buona idea. All’alba dei suoi 80 anni porta a scuola, tuttora, tanti giovincelli della politica italiana. Tuttavia ho il timore di un centrodestra schiacciato nei prossimi mesi sulle posizioni leghiste. Sono alquanto allergico al grillismo, alla demagogia salviniana e ad uno statalismo di destra ritinteggiato coi colori pastello. Le idee liberali, oggi più che mai, necessitano di veder sollevato il loro vessillo.
Prof ed amici buongiorno,
Casomai Prof. “concorderà in Toti” :-)))
sono stato a Barcellona anche li proteste inpiazza per gli ennesimi disastri bancari BBVA assiema Bankia…
pero non manca il sorriso sulle labbra ,al entilezza e cortesia del popolo spagnolo,all’incontrario dell’Italiano perennemente incazzato, musi lunghi ,una brutta copia dell’Italiano anni ’60, ma nnvedo ne alternative ne scorciatoie. Leggo molto sui libertari tesia giuste ma la forza mediatica e di fare gruppo non c’e’.
Siamo proprio messi male.
Buenas tardes!
Presidente Martino
E bravo Sarkozy che in un giorno trasforma il suo partito l’UMP in ” Les Republicains”
Cugini copioni!
Saluti Matteo Napoletano
PS La mia coscienza è salva, ho aiutato il partito in un momento difficile, il caro Furlan e soprattutto ho divulgato a chiunque mi venisse a tiro il verbo liberale di Antonio Martino e il Manifesto Rivoltalitalia.it di Moles, rischiando a volte lo sfinimento del mio malcapitato interlocutore…
Per il resto, in caso di elezione, chiedero’ il riconteggio delle schede…
Egregio Professore, La ringrazio per i complimenti e mi permetto di sottoporLe un quesito “sui massimi sistemi”.
Premetto che -come qui tutti sanno- per noi liberali gli USA sono sempère stati un faro, la stella polare verso cui dirigere la prora. Ma da un po’ di tempo le cose non stanno più così, almeno pare. Il fisco americano è uno dei più esosi. Giorni fa persona espertissima di “risparmio e fiscalità internazionale” mi diceva che oramai negli USA prima si pagano le tasse e poi si mangia. D’Altronde il fisco USA è uno dei più determinati a predare i capitali dei propri concittadini portati all’estero. FATCA è una mostruosità che fa impallidire Visco e soci, tanto è vero che le sue regole hanno portato molti con doppia nazionalità a rinunciare a quella americana. Alcuni attribuiranno la colpa al solo Obama, ma io lo ritengo ingiusto. Obama ha fornito un significativo contributo a questo processo di sovietizzazione dell’Americaa, ma sarebbe ingiusto dargli tutte le colpe, anche perché questo processo è partito ben prima dell’era Obama.
Lei che ne pensa? DObbiamo abbandonare gli USA come riferimento delle nostre vite? E questa sovietizzazione degli USA in cosa risiede e tornerà indietro?
Grazie e saluti.
Caro TD,
Obama ha solo accelerato un processo iniziato molti anni orsono. L’invasione della politica nella vita dei cittadini, con la possibile eccezione della Cina, e’ fenomeno universale. Altre, e piu’ significative eccezioni sono Canada, Nuova Zelanda e pochi altri paesi. Per questo concordo con Tocqueville sul fatto che il potere politico e’ preoccupante soprattutto in democrazia, ma non vedo come lo si possa neutralizzare.
Mah, come insegnano i francesi, ogni 30/50 anni una bella rivoluzione e un po’ di teste di potenti tagliate possono aiutare.
C è un a cosa che mi fa pensare. Depardieu per sfuggire al fisco ladresco è scappato in Russia ed accolto da un ex ufficiale del KGB, che ora guida un paese in cui la pressione fiscale pare sia minima. E si dice che la Serbia -ab immemorabili protetta dalla Russia- stia diventando un paradiso fiscale. Comincio a sentirmi vecchio come chiunque si vede cambiare totalmente il mondo sotto gli occhi.
Lei che ne dice?
Caro Professore, caro MdC,
ad un laicone come me è capitato di trovare uno scritto di presentazione del cardinale arcivescovo di Milano Giovanni Colombo al primo volume dell’opera omnia di Sant’Ambrogio che mi permetto di sottoporre loro, innanzitutto perché il cardinale Colombo è stato, almeno a mio giudizio, l’ultimo arcivescovo di Milano degno di tale cattedra (credo non a caso nella sua prima omelia un suo successore, Tettamanzi, ricordando i suoi predecessori ha omesso di nominarlo. Del resto è lo stesso che in una, non ricordo quale, delle tre celebrazioni solenni dell’anno liturgico ambrosiano è stato capace, secondo quanto riferirono le cronache dell’epoca, di parlare per più di mezz’ora di accoglienza e solidarietà senza nominare una volta il suo Datore di Lavoro, Gesù Cristo), inoltre perché lo scritto del cardinale Colombo pur risalendo al 1979, suo ultimo anno di episcopato, mi pare di straordinaria attualità.
“Il proposito di promuovere la presente edizione di tutti gli scritti di S. Ambrogio è nato nel nostro animo durante l’anno (1974) del XVI centenario della elevazione del santo Dottore alla cattedra episcopale di Milano. …..,
….Inoltre, e più profondamente, è maturata in noi la consapevolezza che oggi gli Italiani hanno bisogno dell’insegnamento di questo maestro in cui i valori della romanità e della rivelazione si sono fusi in modo originale e armonioso; egli è maestro di umanità, per un’epoca che si fa sempre più violenta e crudele; è maestro di libertà, che ammonisce a non vendere il bene massimo della coscienza a nessun principe, antico o nuovo che sia; è maestro di fede, che, con l’altissima ispirazione religiosa delle sue pagine, può reinfondere un’anima vigorosa e nuova a una società desolata dall’assenza dei valori, inaridita dalle prospettive secolaristiche.
Ci ha stimolato infine l’ansia pastorale di rispondere secondo un disegno ampio e meditato alle necessità della Chiesa di Milano in un difficile momento della sua storia. Milioni di persone, arrivate tra noi da ogni angolo della penisola nel breve arco di due decenni, hanno fatto della nostra terra un crogiuolo di stirpi, di tradizioni, di dialetti diversi. I problemi umani che ne derivano sono ardui, numerosi e certo non risolvibili a breve scadenza.
Di fronte a questo rivolgimento storico, qualcuno, mosso da una visione più generosa che illuminata, ritiene che la Chiesa di Milano debba attenuare le sue note caratteristiche, perché i nuovi arrivati possano adattarvisi più agevolmente. Il contrario è vero: quanto più è imponente l’ingresso tra noi di genti lontane tanto più la nostra Chiesa deve saper offrirsi con la sua inconfondibile identità, deve andar loro incontro col suo volto chiaro e riconoscibile: solo così potrà improntare e animare di sé il popolo nuovo che nascerà da questa lunga e travagliata fusione. Diversamente, accolti in una società anonima e grigia, tutti conserverebbero le proprie diversità e continuerebbero a sentirsi irreparabilmente stranieri e senza speranza.
Gli ospiti nuovi si accolgono non demolendo la nostra casa, ma irrobustendola, ampliandola e rendendola accogliente sì, ma nel rispetto della sua originaria architettura e della sua primitiva spiritualità.
In questo disegno assume una chiara significazione la rinascita – sempre più vigorosa e caratterizzata – della liturgia ambrosiana.
In questo disegno s’inquadra la salvaguardia e il rinnovamento delle nostre tipiche forme di pastorale.
In questo disegno il pensiero e la parola di S. Ambrogio – che stanno all’origine della nostra specifica identità ecclesiale – sono proposti alla lunga meditazione del clero e del laicato della Chiesa di Milano, perché il ritorno alle sorgenti ci aiuti a rispondere agli interrogativi del mondo di oggi con la forza interiore di chi sa di avere nella sua storia una ricchezza che non teme confronti.
Proprio perché siamo un albero molto cresciuto ed esposto a bufere, sentiamo il bisogno di avere radici robuste e profonde.”
Si parlava allora di immigrati provenienti dalle altre regioni d’Italia, non da altri continenti!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
A me miscredente e nato a oltre 1500 chilometri a sud di Milano, le parole del cardinale Colombo sembrano attualissime e illuminanti: una importante lezione per noi, oggi. Grazie per la segnalazione,
Presidente MARTINO
Lei ha pienamente ragione quando afferma che è sbagliato dare per finito SB rischiando poi di venir smentiti ancora una volta.
Ieri è bastata la sua presenza in Veneto per dare forza ed euforia ad un ambiente fino a poco prima deluso e rassegnato se non proprio depresso.
Ad un convegno sulla sicurezza svolto ieri a Mestre ho conosciuto la sua vicina alla Camera Renata Polverini.
Le ho raccontato che ha in questo Blog un grande estimatore nel nostro TD…
A me personalmente piace molto per la sua indole battagliera e genuina.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per le notizie che mi da. SB in forma? Ottimo! Renata Polverini non la pensa come noi, ma è simpatica e brava. Auguroni per la sua battaglia elettorale! TD, anche se a volte bersagliereggia, è persona non secondaria.
Cordialmente,
Caro PM,
non lo conoscevo. So che è stato davvero un grande matematico e che il suo contributo alla teoria dei giochi è monumentale. Non sono in grado di dire altro e me ne scuso.
Grazie professor, chiedo scusa io, credo nella vita eterna perché Dio permette che persone come Lei e Nash svegliano nostra curiosità su cose interessantissime, ma il tempo è troppo limitato per conoscere come vogliamo.
Cari ADAMs,
al Professore nel suo otium messinese potrebbe non dispiacere questa allegra rappresentazione: http://www.lintraprendente.it/2015/05/sceneggiata-napoletana-2/
Simpatico anche il commento di Lorenzo con il ricordo di Gheddafi e delle sue amazzoni.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD,
nemmeno Thatcher ridusselaspesa pubblica. Questo non ne riduce l’importanza di grande statista. L’Inghilterra non cresce certoper la spesa pubblica, dipoco superiore al 40% de pil.. Sepoiguarda alla composizione del debito nelgraficosuccessivo, vedra’ che la quota imputabile alle pubbliche amministrazioni e’ modesta. Il suo amico keynesiano non vale piu’ delle sue teorie!
Caro Franco,
la veduta dal terrazzino della mia camera al San Domenico e’ spettacolare. Si avvicina l’ora del gin & tonic e non posso consentire a questa sceneggiata di rovinarmi la serata. Primum vivere, deinde filosofare!
Caro Professore,
La invidio. Non si può contaminare uno dei panorami più belli del mondo visto da uno degli alberghi più belli del mondo (che conserva ricordi della Conferenza di Messina) con le miserie terrene.
Io mi devo consolare osservando le mie rose di David Austin che si stanno riprendendo dal violentissimo temporale di una decina di giorni fa.
A proposito di San Domenico, non è disprezzabile neanche quello di Imola. Tra l’altro dispone di una cantina superba, una tra le migliori del mondo (ahime, per il 98% al di fuori della portata delle mie tasche, comunque anche il 2% che resta è di altissima qualità). Era il regno di Nino Bergese, che purtroppo, per ragioni anagrafiche, non ho potuto mettere alla prova, ma anche il suo successore Valentino Mercattillii è assolutamente degno della massima considerazione. Nino Bergese ha affidato i suoi tesori all’editore … Feltrinelli (pensi un po’ Lei). Il suo è l’unico libro, oltre a quelli di Pasternak, Tomasi di Lampedusa e Hannah Arendt e Andrè Schwartz-Bart, uscito da quella fucina del male cui ho consentito di varcare la soglia di casa mia.
Si goda fino in fondo il paradiso in questa vita.
Franco Cattaneo
Grazie, caro Franco, anche per il suggerimento. Questo San Domenico e’ assolutamente superbo e a me molto caro per mille ragioni, non ultima la riunione dei ministri della difesa di Nato, Russia, Israele e sei paesi arabi che organizzai il 9 e 10 febbraio 2006.
Egr Prof Antonio Martino. Le scrivo il presente messaggio sul suo blog per esprimerLe il mio profondo rammarico per il grave degrado che sta ammorbando l’Italia da circa venti anni. Spero che Lei possa guidare gli italiani e l’Italia verso un Rinascimento politico-culturale e socio-economico, prima che sia troppo tardi! La ringrazio del tempo dedicatomi, resto fiducioso in un Suo cortese e sollecito riscontro e Le invio i miei più Cordiali Saluti.
Dr Renato Crescenti, medico Ospedale Papardo di Messina, ideatore del gruppo Facebook Leoni di Messina.
PORRO E L’IMMIGRAZIONE (Virus di ieri sera).
Secondo me, anche ieri sono mancati al tema dell’immigrazione le uniche due argomentazioni importanti:
– LA LEGALITA': purtroppo, non ha senso quando la legge è assurda.
E la legge E’ assurda. Pretendere che per entrare “legalmente” si debba già avere un contratto di lavoro ed un contratto di affitto qui, è un’assurdità scritta nero su bianco. Perciò, non ha alcun valore morale, e non è un caso che la giurisprudenza la tratti come carta igienica, e che i cittadini siano favoreggiatori degli irregolari, che lavorino per loro o no.
Al contrario, le norme dovrebbero essere ben più severe nei confronti di stranieri criminali, per atti nel paese o fuori. Questo sì che sarebbe logico e condivisibile.
– L’EFFETTO ECONOMICO: la manodopera a basso costo è un regalo per ogni paese. La cosa assurda è che in questo paese, invece, sia vietata. L’assurdo sono cioè il salario minimo, e l’imposizione fiscale e contributiva nei confronti di redditi sotto la sopravvivenza. Sono queste impostazioni che fanno dell’immigrazione un problema , anziché una risorsa.
Invece, tutti parlano di fuffa. Anche Porro, in questo caso.
Caro Michele,
bene l’adesione al gruppo dei conservatori. Poco comprensibile l’alleanza con Alfano, lapresentazione di un candidato anti-FI in Puglia e l’appoggio a Tosi (sempre in funzione anti-FI) in Veneto.
Egregio Professore, poiché sto litigando con un keynesiano mi abbisogna il Suo sostegno. Le risulterebbe che la “ripresa” della Gran Bretagna sotto Cameron sia “merito”:
a) della svalutazione della sterlina;
b) dell’intervento attivo della Banca d’Inghilterra che ha fatto allentamento quantitativo ben prima della BCE;
c) e, soprattutto del forte aumento della spesa pubblica!
Se avesse qualche dato al riguardo sarebbe gradito.
Cordiali saluti
Caro TD,
il suo amico conferma il mio convincimento che “si può portare un keynesiano ai fatti, ma non lo si può costringere ad accettarli”. La buona performance dell’economia inglese è dovuta, a parer mio, alla fiscalità contenuta e ad un ambiente favorevole agli investimenti. Il QE, la bassa quotazione della sterlina e la spesa pubblica sono tutti ostacoli allo sviluppo dell’economia britannica, come di qualsiasi altra. Ma non perda tempo a cercare di convincerlo: sono irredimibili!
Cordialmente,
Vorrei aggiungermi al sempre gradito imperversare dell’ ADAM Cattaneo e girndoVi la solita perla suggeritami dalla ADAM Gabriella consiglio con Lei nell’ ordina, blocco e penna, staccare telefoni e metter a letto moglie e figli, pop corn, cuscino ben posizionato, pipì e click che si parte
Caro Mdc,
è stata una bella serata e la ringrazio per avermi segnalato il link. Sto andando in Sicilia per un weekend di riposo e, se non ho di meglio da fare, me la rivedrò.
Cordialmente,
Caro Professore, cari ADAMs,
sempre in tema di immigrazione e terrorismo, da qui http://www.lintraprendente.it/2015/05/per-renzi-e-mattarella-la-guerra-al-terrorismo-si-fa-con-gli-sputi/
Matteo Renzi («Non mando i soldati in Libia a farsi sgozzare») mi dovrebbe spiegare perchè, abolito il servizio militare di leva (Antonio Martino consule) e passati alle forze armate professionali, i militari (professionisti) non dovrebbero essere impiegati in azioni militari, se così decide il legittimo – ammesso e non concesso che il governicchio Renzi lo sia – governo del paese.
L’irenico Sergio Mattarella («Il terrorismo non si combatte con la violenza») se definisce da buon lapiriano “violenza” l’azione delle Forze armate, di cui lui mi risulta essere capo supremo (che tempra di condottiero…), dovrebbe, per essere coerente, chiederne l’immediato scioglimento (con conseguente, peraltro modesto, data l’incidenza percentuale del loro costo sul bilancio dello stato, sollievo per l’erario) e la loro sostituzione con commandos di pie donne – Rosi Bindi, Mogherini, Boschi, magari anche Pinotti – che vadano a persuadere i terroristi che la violenza è male….
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è questa mentalità che, in un momento come questo, mi spaventa. Sono convinti che i problemi si risolvono con metodi politici, col dialogo, cioè con le chiacchiere. Non hanno imparato nulla dal XX secolo. Come Chamberlain con Hitler, credono che l’uso della forza sia inutile e barbaro e che basti dialogare per evitare i problemi. Incontrai Renzi anni addietro in una puntata di “Porta a porta”. Lamentavo la bassa spesa per la difesa e Renzi, che era in collegamento, disse “Il professor Martino è staliniano, si chiede quante divisioni abbia il Papa”. Risposi: “Staliniano lo dirai a tua sorella. Quanto a me, in caso di problemi, preferirei essere difeso dai marines degli USA che non dalle guardie svizzere del Papa”! 😉
Era la sera delle elezioni USA, ah ha ah fu quella volta che temetti seriamente per le Sue coronarie ( ma molto più per la giugulare di Renzi, fortuna volle che fosse “collegato”, si fa per dire, da chissà dove, appunto )
Caro Professore e caro Corrado,
credo di aver guardato “Porta a Porta” quattro o cinque volte in vita mia (una volta fu nel ’94 l’epica puntata del contratto con gli italiani di SB – poi disatteso in toto) e un’altra fu quella dello scontro del Professore con Renzi. Era la prima volta che vedevo e ascoltavo Renzi: dopo poche sue parole mi convinsi che fosse uno sbruffone ignorante e vuoto ma pericoloso perchè capace di incantare le anime semplici. Quando se ne uscì dando dello stalinista al Professore io urlai °#@§^#”* tanto forte che svegliai mia moglie…
Purtroppo la prima impressione è spesso la più fondata!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, Cari ADAMs,
mi vergogno di imperversare come Attila
Un articolo della solita, encomiabile Maria Giovanna Maglie: http://www.lintraprendente.it/2015/05/eurocazzotti-per-pittibullo/
La chiusa: “è inutile piangerci sopra, non sarebbe cambiato niente. Il famoso strombazzato ricollocamento sarebbe infatti avvenuto solo dopo il riconoscimento dello status di rifugiato, le procedure italiane richiedono mesi contro le poche settimane degli standard europei. Lo status di rifugiati per asilo politico esclude naturalmente i clandestini o gli immigrati per motivi economici. Ovvero il novanta per cento di quelli che sbarcano da noi.” mi fa chiedere per quale motivo la burocrazia italiana non sia mai, ma proprio mai (tranne che quando si tratti di vessare i propri sudditi), in linea con i tempi di svolgimento delle pratiche del resto d’Europa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Alberto,
purtroppo abbiamo perso troppo tempo e oggi, data la struttura per fasce d’età della popolazione, l’adozione di un sistema politico come quello cileno è difficile. Tuttavia, quanto illustrato nell’articolo coglie l’aspetto centrale della natura truffaldina del nostro sistema. Il fatto è che tutti sono implicitamente convinti che la pensione non appartenga al pensionato, ma sia solo una generosa elargizione della carità pubblica, che viene erogata solo se le pubbliche finanze lo consentono. I discorsi più diffusi vertono sul come togliere un pò di pensione (o tutta) a Tizio o Caio, in base ai criteri giudicati equi dai soloni di passaggio. Mi auguro che questa mentalità venga smascherata e condannata fermamente dalla pubblica opinione. Conviverci sarebbe pericoloso e degradante. Per quanto mi riguarda, mi rifiuto di effettuare riti sacrificali all’invidia e alla malevolenza della plebaglia, non importa di quale colore politico.
Cordialmente,
Caro Professore, cari ADAMs,
segnalo questa intervista a Fitto: http://www.lintraprendente.it/2015/05/fitto-piu-cameron-meno-merkel/
che comunque almeno una iniziativa buona l’ha avuta: andarsene dal gruppo PPE ed aderire a quello dei tories.
Naturalmente l’house organ del partito pascaliano (Blaise Pascal non c’entra nulla) l’ha subito bollato di ignominia “Fitto scappa da FI e dal PPE”.
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Franco,
l’idea di lasciare il PPE e aderire al gruppo dei Tories è giustissima. L’intervista è buona. In molte occasioni ho difeso Raffaele dalle cattiverie dei suoi (interessati) detrattori all’interno di FI. Ora sono perplesso: allearsi con Alfano, presentare un proprio candidato alla presidenza della regione Puglia, sostenere Tosi contro Zaia……sono tutte scelte che non sono certo di comprendere e che non riesco a condividere.
Caro Professore,
certamente il traditore cadreghinista, ministro degli interni che si limita al “facite a’ faccia feroce”, dovrebbe girare con un campanellino alla caviglia.
Zaia non mi pare da ministro dell’agricoltura abbia dato gran prova di sè, e poi, essendo salviniano, non dev’essere un gran liberalone. Però, neppure Tosi: ha certe uscite stataliste e, sotto sotto, filo renziane.
Detto questo, i pascaliani che sostengono una fascistella, che, in una vita passata, sarà stata magari anche una buona latinista e grecista, ma che alle precedenti regionali ci ha fatto perdere la Puglia…
Insomma sono tempi veramente tristi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
so di essere un laudator temporis acti, ma, visto cosa ci offre oggi la realtà italiana, mi sembra difficile inneggiare ai magnifici destini e progressivi.
Il reggitore dei nostri destini terreni sta mettendo in piedi un gran spettacolo, potendo contare sulla fattiva collaborazione di insegnanti e studenti, sulla (ennesima) riforma della scuola. Di sicuro c’è solo che ci troveremo centomila bocche in più da sfamare, tanto la scuola ormai serve solo a garantire stipendi, quasi sempre immeritati, ai dipendenti, non certo per assolvere al proprio compito istituzionale che è quello di insegnare ed educare gli allievi.
Mi chiedo se l’unica riforma sensata della scuola italiana non potrebbe essere fatta con una legge di un solo semplicissimo e chiarissimo articolo:
“Sono abrogate tutte le leggi sull’ordinamento scolastico promulgate dopo il 31 dicembre 1959″.
Cosa ne pensa?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lei conosce, suppongo, la mia proposta. Un articolo in Costituzione: “Ogni cittadino italiano, compiuto il 25° anno di età, è laureato. Può ritirare il diploma che preferisce presso qualsiasi ufficio postale, previo il pagamento di una tassa. L’entità di questa e il livello di reddito famigliare al di sotto del quale non si è tenuti a pagarla vengono fissati annualmente con devreto del ministro dell’Economia.” Se introdotto, questo articolo sgombrerebbe scuole e università da studenti che non vogliono studiare e docenti che npn sanno o non vogliono insegnare. Saremmo tutti laureati, il che porrebbe l’Italia al vertice delle classifiche mondiali sui livelli di istruzione. 😉
Caro Professore,
attesa la quasi assoluta inutilità (anzi, la quasi certa dannosità) della scuola italiana odierna, la Sua proposta di riforma costituzionale (che mi era nota) rappresenterebbe una riforma radicale.
Dato però che i dipendenti del Ministero della Pubblica Istruzione sono più numerosi di quelli dell’U.S. D.O.D., urge una ricerca di novelli Pol Pot, Hitler, Stalin, Mao o Bokassa per il taglio della… spesa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Penso che Lei abbia il potere di leggere nella mente umana, visto che è quanto asserisco da una vita. Gentile avrà avuto le sue colpe con la sua opportunistica adesione al fascimo, ma rimane un genio. Cordiali saluti.
Caro Mdc,
l’iniziativa è lodevole, ma non è la prima. Liberilibri da molti anni presenta ai lettori italiani i classici del liberalismo passato, presente e futuro. Il loro catalogo è formidabile. Detto questo, quanto più numerose le iniziative di divulgazione liberale, tanto meglio. 😉
Si esatto LiberLibri è da sempre un baluardo a difesa della Libertà!
Grazie caro MdC! Ho subito comprato il primo!
Qualche anno fa anche il Giornale, grazie all’ottimo Porro, aveva fatto una collana liberale con un bel numbero di titoli liberali, tra cui alcuni del nostro grandissimo Professore.
Che dire…speriamo che queste iniziative prendano sempre più campo per squarciare il velo dello statalismo tassassino! Ad oggi più che un velo è una coltre di nebbia fittissima che non si taglia nemmeno col macete…Che la fiamma ardente della Libertà la diradi definitivamente e brilli sempre più!
Avanti tutta caro Professore, siamo tutti con Lei!
Caro Professore,
quando vedo alla TV immagini delle odierne aule parlamentari vengo preso dallo sconforto: ora, non è che io pretenda la “white tie”, però il vedere parlamentari (soprattutto signore) vestiti come spettatori di un concerto rock, è deprimente. E quando li senti parlare …
I due presidenti rispecchiano l’infimo livello culturale ed intellettuale dei membri delle camere, che non sarebbe stato concepibile una trentina di anni or sono.
Come altrimenti giudicare il presidente del senato che per la commemorazione ufficiale del settecentocinquantesimo anniversario della nascita di Dante (eh si, Dante è nato tra maggio e giugno di 750 anni fa, anche se quasi nessuno se ne ricorda) ha pensato bene di invitare un guitto come Benigni, evidentemente, secondo l’ex PM, il massimo dantista italiano, allineandosi al suo predecessore Schifani che aveva invitato per il concerto natalizio tale Giovanni Allevi credendolo un pianista.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lei sparge sale sulle mie ferite. Sono scappato dalla Camera (e perderò la diaria :-() proprio per il disgusto che provavo vedendo persone mal vestite, incolte e rumorose occupare i banchi dove una volta sedevano persone composte, colte e in grado di parlare l’italiano in modo perfetto.
Caro Professore,
Nosferatu è uscito dalla cripta ed ha tuonato contro la corruzione: “La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. I giovani si allontanano perchè la politica si inaridisce”. Nella loro visione politica, tutto opere di bene e sovvenzioni statali, ai lapiriani sfugge che la politica è il fuochista della vaporiera della corruzione, con il suo continuo intromettersi ed ostacolare l’iniziativa economica, introducendo sempre maggiori vincoli ed assegnando alla burocrazia un potere sempre più debordante ed arbitrario che innesca infallibilmente il meccanismo della corruzione che è spesso una necessità difensiva e di sopravvivenza per chi produce ricchezza (e non la dilapida, come la quasi totalità degli inutili, e dannosi, dipendenti statali).
I giovani si allontanano dalla politica perchè i cattocomunisti hanno distrutto il tessuto produttivo del paese e non trovano lavoro (l’altro giorno vicino a casa mia ha chiuso una tessitura: 150 posti di lavoro perduti, ed è solo un caso tra tanti). Sarà un caso, ma a Cortina non risuona più il vociare del “cumenda”, ma solo il dialetto romanesco: si sa, Roma pullula di ex-operai divenuti industrialotti con la casa attaccata al capannone…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
una delle “leggi di Martino” è: “La corruzione è, sempre ed ovunque, fenomeno politico”. Esiste il caso dell’agente sleale ma, tra privati, dato l’interesse a non lasciarsi derubare, la corruzione è quasi inesistente. Può esistere solo in politica, quando si spendono soldi altrui a vantaggio di altri. Si può, quindi, verificare il caso di una spesa di 100.000 decisa al solo scopo di far intascare una tangente di 1.000. 😉
Carissimo Prof. Martino, questa è una delle Sue perle, con la forza lo stile e la lama degne di un Churchill o di una Thatcher! Ah! Se solo Lei potesse enunciare la Sua Legge Aurea in TV e successivamente sviluppare il concetto sotto l’ incalzare delle richieste di chiarimento da parte del Suo amico N. Porro, vi sarebbe un fenomeno di disintossicazione di massa e con gran beneficio dei molti ingenui narcotizzati dal wel-af-farismo e dalla Sua stomachevole propaganda. Al proposito avrei giusto, giusto un piccolo contributo del bravo Prof. Lottieri ed una controprova da parte di vari campioni e di uno in particolare un ineffabile catto-com di vaglia, di cui non faccio il Nome suggerendo solo voler avere la pazienza di leggere tra i 12 commenti.
Carissimo Prof. Martino, questa è una delle Sue perle, con la forza lo stile e la lama degne di un Churchill o di una Thatcher! Ah! Se solo Lei potesse enunciare la Sua Legge Aurea in TV e successivamente sviluppare il concetto sotto l’ incalzare delle richieste di chiarimento da parte del Suo amico N. Porro, vi sarebbe un fenomeno di disintossicazione di massa e con gran beneficio dei molti ingenui narcotizzati dal wel-af-farismo e dalla Sua stomachevole propaganda. Al proposito avrei giusto, giusto un piccolo contributo del bravo Prof. Lottieri ed una controprova da parte di vari campioni e di uno in particolare un ineffabile catto-com di vaglia, di cui non faccio il Nome suggerendo solo voler avere la pazienza di leggere tra i 12 commenti.
Salve Caro professore
Con la dovuta umiltà, mi permetto però di far presente che il fenomeno corruttivo è presente anche nel mondo dei privati e direttamente proporzionale alla dimensione della strutture. Mi viene in mente, per esempio, di tanti direttori acquisti nella gestione dei rapporti con i fornitori, o di manager che hanno tra i fornitori aziende a loro legate attraverso prestanome, familiari e affini.
Ovviamente ha ragione lei, “La corruzione è, sempre ed ovunque, fenomeno politico”, ed infatti nelle aziende molto grandi si fa carriera per meriti “politici”, a volte anche più che per meriti manageriali. Tuttavia mi chiedo se oltre la distinzione tra pubblico e privato, non occorra anche tenere conto della dimensione della struttura, o se possiamo definire “privato” una multinazionale, che onestamente è un privato che mi fa un po’ paura.
Caro Filippo,
ho riconosciuto l’esistenza di agenti sleali nel privato. Ho anche sostenuto che, prima o poi, vengono scoperti. Lei ha ragione: le dimensioni della struttura sono importanti. Quanto piu’ grande e complessa, tanto meno facile scoprire i disonesti. Tuttavia, la politica e’ quasi sempre condizione sufficiente di corruzione e spesso necessaria.
am
Come sono le condizione per la esistenza di corruzione negli consoci per raccolta differenziate? In diversi luoghi fanno degli indagini per scoprire chi non segue esattamente loro complicate regole, con poteri equiparabili ai servizi segreti.
In più obbligano a mettere in sacchi trasparenti, una radiografia dei consumi delle famiglie, davanti a loro case. Informazioni sulle le quale il garante della privacy non si manifesta.
L’indotto comprende i produttori di sacchi omologati per non soffocare le tartarughe, e diversi enti/associazioni che fanno capo a Al Gore o simili.
@ Matteo Napoletano
Rispondo ai Suoi dubbi fornendole il seguente link http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/alessandro-camilli-opinioni/auto-blu-pdl-abbruzzese-fiorito-lazio-regione-1344818/
in cui si parla di Fiorito e ABbruzzese. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il più esiziale risulta Abbruzzese e non il ladrone Fiorito, perché anche nei paesi liberali come gli USA esistono i ladri, ma non esistono i privilegiati, come appunto Abbruzzese.
Rifletta anche su quante volte ha visto in televisione la Polverini, mentre il nostro Martino restava in panchina. E pensi a che effetto può avere la Polverini su un liberale. Io personalmente sento più liberale Bertinotti.
Zuccherosi saluti a tutti
Carissimo
Sono storie passate che conosciamo tutti molto bene.
Il futuro invece, grazie al Presidente Berlusconi e sono convinto, soprattutto, al Presidente Martino ci riserva una grande novità nel Partito Repubblicano.
Visto che la politica è si sostanza ma soprattutto si nutre di forma, il solo pensiero di avere in Italia un partito che si ispira al Reaganismo mi sembra un motivo di orgoglio e gioia per chi come noi si considera liberale di destra.
Saluti Matteo Napoletano
PS M5S non avrà ladri ma abbonda di cialtroni…
Quanto a cialtroni, mi sembra che anche Forza Italia non scherzi. Sul partito si dovrebbe dire a Berlusca che non ce ne frega niente del nome. Lo puo anche chiamare “lampadario” o “zum zum” o “piripacchio”. L’unica cosa che ci interessa è che diminuisca le tasse e il peso dello stato. Quindi cominci a spiegarci come mai Berlusca ha votato l’IMU e le ganasce fiscali e il catasto elettrico e l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale agli autisti di autoblu. Cordiali saluti
PS Non chi dice “Signore Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma chi adempie la volontà del Padre mio.
Bravi. Anche io la penso come voi e mi fa piacere condividere lo stesso pensiero. Il Partito Repubblicano…mi sembra come fare il verso al Partito Democratico…e insieme scimmiottare gli Stati Uniti d’America…Il tutto mi sembra poco serio e invece noi abbiamo bisogno, oggi più che mai, di serietà.
A che serve cambiare il nome e poi reclutare le più variegate identità creando un guazzabuglio qualsiasi, quando invece abbiamo solo bisogno di ribadire le vecchie posizioni fissate dai fondatori di FI. Solo quelle e nulla più, non servono altre “nuove idee”. L’elettorato è già disorientato e creare un’altra identità politica secondo me non darebbe i risultati sperati ma semmai il suo contrario. Non dunque cambiare il nome al contenitore ma rimettergli dentro quello che c’era alle origini e che poi via via è andato perso. Abbiamo perso i migliori uomini e i migliori programmi. Adesso basterebbe resettare il tutto e parlare di flat tax, di liberalizzazioni, di riduzioni della spesa pubblica, cancellazioni di quelle scellerate tasse sugli immobili tanto odiate dagli italiani e che tanto danno hanno arrecato alla nostra economia e alla sicurezza sia emotiva che finanziaria della popolazione.
Perfetto, quindi Berlusca, se proprio gli va, cambi pure nome al partito, dopodiché -per usare un’espressione cara al Manzoni- si tolga alla svelta dai coglioni, magari conservando una carica onorifica come presidente onorario, affidando pieni poteri al professor Martino ovvero ad uno dei suoi discepoli come Moles.
Speriamo poi che Moles si svegli. In ogni caso, per svegliarlo, potete sempre contare su di me e sui miei miracolosi clisteri di caffé bollente.
Zuccherosi saluti a tutti.
Caro Professore, cari ADAMs,
Vi tedio con un’altro articolo (di Mauro Mellini) http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5895&Itemid=1
che colpisce ed affonda il Berlusconi “moderatista”.
Ma SB non si stanca di fare il punching-ball? Ah dimenticavo che sta vendendo il 49% del Milan per tre fantastiliardi di miliardi al presidente cinese (che , essendo venuto dopo Deng Xiao Ping, manco so come si chiama).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
non sono mai stato un estimatore di Forlani, nè avrei mai votato in vita mia la Democrazia Cristiana. Tuttavia, la decisione di togliere la pensione ad un quasi novantenne, per un reato “immaginario”, non è altro che l’ennesimo scempio moralista e giustizialista, di un paese senza più ideali, una folla urlante ricca di odio e priva di pensiero. Forlani è stato condannato per un “non poteva non sapere”. Uno dei tanti scempi di Mani Pulite. Che gli venga tolta ora la pensione è qualcosa di orribile. Il grillismo di destra della Lega che spalleggia il grillismo sinistro dei Cinquestelle, sotto la regia occulta di Travaglio, mi ripugna profondamente, Non mi ripugna solo come elettore “eroico” di Forza Italia, ma soprattutto come uomo, come persona, come avvocato che ha studiato e oggi lavora credendo nelle idee garantiste e nel rispetto dell’uomo come valore fondamentale che parte dall’Umanesimo e che trova il suo alveo permeante nell’Illuminismo, per poi affondare le radici nel mondo contemporaneo. Mi capita sempre più spesso di definirmi “garantista”, ancor prima che “liberale”. Sono sinceramente dispiaciuto per Forlani e mi chiedo, troppe volte, che cosa abbiamo in comune noi liberali col socialismo e col veterogiustizialismo della Lega.
La saluto, ringraziandola per quest’oasi liberale che ha creato sul web. Appena posso ci passo per fare un bagno purificante. Con la consueta stima.
Caro Professore,
lo scorso anno Le sottoposi alcuni interrogativi sul perchè nelle scuole (oddio, questa parola è ormai esagerata) italiane non si sia mai parlato di Adam Smith, di rivoluzione inglese o americana, ma sempre e solo (esaltandoli oltre ogni ragionevolezza e senza mai condannarli) di illuministi francesi e di rivoluzione francese: le pietre che ancor oggi ci portiamo al collo e ci faranno affogare.
Trovo ora un bell’articolo di Marco Respinti http://www.lintraprendente.it/2015/05/il-vero-motivo-per-cui-litalia-non-ha-un-partito-repubblicano/
che conforta il mio (oso dire “nostro”, di tutti noi ADAMs) pensiero al riguardo e, attualizzando Edmund Burke, ci riporta ai vacui ed infondati (e peraltro in ritardo di vent’anni) vaneggiamenti senili di SB.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Leggendo i risultati elettorali di oggi che vedono il partito sotto il 4% mi fa pensare che, oltre alle manchevolezze più o meno gravi dei dirigenti locali, ci sia ben altro.
Abbiamo difeso i nostri elettori dalle tasse di Monti e di Letta?
Ci è convenuta l’amicizia (amore) , peraltro mai ricambiata, con Renzi?
Giusto lasciare il monopolio del populismo a Salvini e Grillo?
Perché il ceto medio, massacrato dalla crisi, dovrebbe votarci?
Saluti Matteo Napoletano
PS Sto collaborando con Simone Furlan candidato in provincia di Venezia per la Regione, vorrei una sua opinione visto che certamente avrà avuto modo di conoscerlo.
C’è una formidabile battuta di un comico romano. La moglie, adirata, gli chiede polemica: ” ma perché ti ho sposato?”.
E lui di rimando: ” AH TE LO COMINCI A CHIEDE’ PURE TU!”
Caro Matteo,
la sua analisi mi sembra ineccepibile. FI fin dalla nascita è stato presentato come il partito del cambiamento, della “rivoluzione liberale”, non certo come il partito della conservazione dell’esistente o del compromesso. Tradendo la sua natura, presentandosi come il puntello del potere cattocomunista, ha disgustato i suoi elettori. Molti di essi non sono andati a votare, altri hanno votato per altri partiti. Non conosco Simone Furlan, almeno non credo. Potrei averlo conosciuto ed essermene dimenticato, nel qual caso me ne scuso. Comunque sia, faccio ad entrambi i miei più calorosi auguri.
Egregio Professore, spero che abbia avuto il tempo di vedere l’intervista a Cossiga de qua. In proposito, considerato che Lei ha un’esperienza di servizi segreti che non ha niente da invidiare a quella di Cossiga, perché non ci regala un commento alla citata intervista ed un suo parere su come andò il caso Moro (sedute spiritiche comprese) Cordiali saluti
Caro TD,
lo farò, spero, presto e con piacere. La mia esperienza dei rapporti con i servizi, fatta nel 2001-2006 da ministro della Difesa, mi ha liberato dei pregiudizi che la propaganda mi aveva fatto assorbire. Le persone che ci lavorano, con tutte le eccezioni possibili, sono dotate di professionalità e spirito di servizio. In quei cinque anni, molti dei nostri militari in missione devono la loro vita all’ottimo lavoro della nostra intelligence. Raccoglierò, quindi, il suo invito con piacere appena possibile. Forse, avrò così modo di mostrare la mia gratitudine agli uomini e alle donne dei nostri servizi.
Egregio professore, affondiamo nei ricordi di famiglia. Potrebbe darci due parole di commento su quanto affermato da Cossiga in una famosa intervista “Gladio venne fondata da Moro, Taviani, Martino con l’appoggio tecnico di Mattei”? Grazie
Caro TD,
Francesco Cossiga era una persona straordinaria e un caro amico, ma era anche un pò pallonaro. Ebbe l’impudenza di dirmi che mio padre lo aveva consultato prima della Conferenza di Messina. Nel 1955 Cossiga era un giovanissimo democristiano sassarese, certamente sconosciuto a mio padre, che in genere non si consultava con nessuno quando doveva prendere una decisione, che riteneva di potere prendere da solo. Escludo che sia stato uno dei fondatori di Gladio. Lo dico perché lo conoscevo, certamente non perché abbia prove della cosa. Del resto, la prova di un negativo è impossibile!
Caro TD,
anch’io lo riterrei un fatto positivo. Mi sono limitato a escludere tale possibilità soltanto perché non ci credo. Ma, se venisse provato, lo considerei un merito, non una colpa, di mio padre. Grazie, comunque, per la segnalazione. Dove ha pescato quell’intervista?
La può trovare su Youtube col titolo
ALDO MORO ED IO – Documentario 76 min.
usando il seguente link https://www.youtube.com/watch?v=SNQuUiwA5mQ
Il pezzo che la interessa comincia al minuto 19 e 30 secondi
La saluto
La vittoria di Cameron in Inghilterra ha dimostrato che uno spazio per Liberali e conservatori esiste. Io direi anche di molti euro-critici e non fanatici. Un grosso errore come da lei sottolineato anche qui di SB di non appoggiarsi in Europa a Cameron invece che al PPE.
Tutto questo spero porti una riflessione. Se non la porterà andremo avanti lo stesso perchè le nostre ragioni verranno sempre fuori.
Lei cosa ne pensa di questo voto?
Caro Pierpaolo,
l’esito delle elezioni inglesi a) irride alle previsioni quasi unanimemente sbandierate dalla stampa italiana di un “testa a testa” (col sistema elettorale inglese è molto azzardato fare previsioni); b) dimostra che gli oltranzisti dell’antieuropeismo non possono avere un successo di lungo periodo (v. UKIP); c) che le critiche serie e fondate alla UE, prive di toni esapserati, alla lunga pagano elettoralmente. SB ne terrà conto? La sua opinione vale quanto la mia. 😉
Caro MdC,
grazie per la segnalazione. E’ un pezzo molto bello, anche se forse troppo benevolo nei miei confronti. Sono stato a Milano ma, non avendo avuto sue notizie, non ho avuto il piacere di rivederla. Torni a illustrare questo blog con i suoi commenti: oltre tutto, mi fanno bene alla salute. 😉
Ottimo articolo del giovane Sallusti come al solito e eccellente quanto credo piena di amarezza l’intervista del Professore alla Stampa di cui riporto il link:
Concordo che non ci sarà resurrezione…ma la necessità di un soggetto politico che riprenda la rivoluzione liberale più forte che mai ce n’è un bisogno estremo…Quindi caro Professore portando un po’ di Lenin in questo blog…la domanda è CHE FARE?
Saluti a tutti e Professore si ricordi che siamo tutti con Lei,
Presidente Martino
Abbiamo anche il nostro Saragozza candidato con gli amici di FdI-AN, come potete vedere in laguna non ci facciamo proprio mancare niente.
Venezia terra di ADAM
Saluti Matteo Napoletano
Grazie per la bella notizia, caro Matteo. Ero preoccupato per Claudio, non avendo sue notizie da tempo. Quando lo vede gli dia i miei saluti ed auguri, per piacere.
Grandissimo in bocca al lupo per i nostri super-ADAM!
Come ha detto Pierpaolo vi farete sicuramente valere e andrete lontano con le idee liberali e la certezza che l’Italia così come è non può continuare perché sta morendo per asfissia da Stato ladro!
Dovete parlare un linguaggio di verità anche “crudele” per aprire gli occhi agli Italiani.
Una massima reganiana da usare per definire il ruolo Stato Ladro-parassita-burocratico nei confronti dei cittadini/imprese: “Se si muove, tassalo! Se si muove ancora, regolalo! Se sta fermo, SUSSIDIALO!”
Un abbraccio, un forte in bocca al lupo e saluto al Professore!
Presidente Martino, cari amici
Leggendo casualmente La Repubblica di ieri, è data in omaggio a chi acquista La Nuova Venezia, mi ha fatto sorridere la loro definizione di Black Bloc: “Sono gruppi anarchici e libertari presenti in molti paesi (sic)”.
E ancora: “Hanno per ideologia il rifiuto di libero mercato, il rifiuto della proprietà privata e i suoi simboli”.
Scusate ma con questa ideologia a casa mia si chiamerebbero comunisti e non certo libertari!!!!
Nella prima pagina della Nuova Venezia invece Gianfranco Bettin, un politico veneziano di lunga data Verde Rosso e molto vicino agli ambienti dei centri sociali, giustifica i violenti scrivendo che semplicemente sono delle persone che combattono il neoLiberismo in maniera sbagliata, in poche parole dei compagni che sbagliano.
Infatti essere libertari e neo Liberisti per i giornali del gruppo L’Espresso è l’equivalente di una grave infamita’ morale.
Le vicende di Goldwater invece mi hanno ricordato il bravo Brunetta, sconfitto da Orsoni alle scorse elezioni comunali di Venezia, quando in campagna elettorale si accani contro gli statali fannulloni in una città dove i residenti sono per l’ 80% dipendenti pubblici…
Saluti Matteo Napoletano
PS Ho accettato la candidatura a consigliare comunale per Forza Italia perché quando gli amici ti chiamano si deve rispondere sempre e senza indugio!
Caro Matteo,
in realtà, i libertari americani si sono appropriati di un’etichetta che la sinistra voleva per sé. Da qui l’equivoco. Augurissimi per la campagna elettorale. Cosa farà se eletto, chederà il controllo delle schede?
Cari ADAMs,
Sallusti il Giovane è d’accordo con il Professore: “La Colt è la garanzia della libertà” http://www.lintraprendente.it/2015/05/fare-come-in-texas/
Scusandomi di aver monopolizzato lo spazio concessoci (la discussione in questi ultimi giorni langue)
Franco Cattaneo
Caro Professore,
vorrei con Lei, che proviene da una terra che ci ha dato vari ministri dell’interno – Scelba, Restivo e, si parva licet…, Alfano, che è capace solo di fare la faccia feroce atteggiando la boccuccia a cul di gallina quando declama le sue giaculatorie per autoassolversi – tornare sullo stupro di Milano.
1. Mi sa Lei spiegare perchè i poliziotti a Milano hanno avuto ordine di non intervenire “per evitare il peggio” lasciando che devastassero una delle zone più belle, almeno per me, della città ed i beni dei cittadini, mentre a Bologna un centinaio di contestatori di Renzi, che al massimo gli avrebbero tirato in faccia qualche uovo marcio, sono stati caricati da poliziotti che, evidentemente per ordini superiori, pestavano come fabbri?
2. Cosa si deve pensare di un magistrato che http://www.ilgiornale.it/news/politica/magistrati-complici-dei-black-bloc-ecco-tutte-carte-che-prov-1123501.html
in una sentenza che nega l’espulsione chiesta dalla polizia di tre ragazzotti venuti dalla Germania scrive che i passamontagna intendevano usarli semplicemente per fare qualche scritta qua e là senza respirare troppa vernice: dovevano essere «usati – scrive il giudice Guido Vannicelli – come rudimentali maschere a protezione del respiro dai vapori tossici della vernice spray, con la quale i cosiddetti writer hanno a che fare per ore intere».
A parte ogni altra considerazione, pare che per questo dipendente dello stato da noi retribuito sia la cosa più commendevole al mondo deturpare una proprietà privata altrui (che costerà al proprietario – che contribuisce a pagare lo stipendio al giudice Vannicelli – fior di quattrini ripulire) e che l’unica cosa di cui ci si debba preoccupare sia il tutelare la salute dei pittori che, non potendolo fare in Germania, vengono in Italia a dare sfogo al loro istinto artistico, per di più in occasione di una ampiamente preannunciata adunata terroristica.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
Scelba è stato il miglior ministro dell’interno della Repubblica. Restivo ha fatto bene. Su Alfano non mi pronuncio. Ma ha certamente ragione lei: uno Stato che si rifiuta di proteggere l’incolumità e i beni dei cittadini non ha titolo per esistere. Una “esatta amministrazione della giustizia” (A. Smith), la difesa e la protezione dalle violenze di altri cittadini sono i tre compiti essenziali dello Stato. L’Italia di oggi fallisce miseramente in tutti e tre. E’ uno Stato?
Caro Franco,
strepitoso! Un Socci in gran forma. Credo di avere ricordato in un vecchio post il premio Nobel per la pace conferito a uno che, diffondendo l’impiego degli OGM nei paesi sottosviluppati, aveva salvato un miliardi di persone dalla morte per fame. Invece, l’expo ha come testimonial una signora che ha acquisito la sua fama sostenendo tesi insensate contro gli OGM. L’Expo non sarà, forse, uno spreco di quattrini, ma è certamente una grande kermesse delle baggianate dell’ecocatastrofismo, il vero nemico dell’umanità e dello sviluppo economico.
Stimato Onorevole,
ma che sta succedendo dentro Forza Italia?
Lo chiedo a lei perché, dopo alcune esternazioni di Tajani sul fatto che è bene riprendere i transfughi della prima e della seconda ora, dopo l’abbandono di Costa e il tradimento del figlio, ora come riferimento d’area di pensiero nel partito, m’è rimasto solo lei…
Adesso qui nelle Marche il suo collega Remigio Ceroni ci ha proposto una alleanza con questi Nuovi Cristiani Democratici che alle Europee, sulla cresta dell’onda, presero un misero 4%. Potevamo fargli fare la fine di Fini, invece forse li terremo ancora a galla! E con chi? Mettendo come candidato governatore (che quindi verrà rieletto sicuramente) uno del PD che ha già governato per due mandati col PD! Insomma io, tanto più che qua non esiste il voto disgiunto, non voterò per la prima volta Forza Italia e sopratutto mi sento anche molto sbandato e disorientato a livello nazionale.
Questo Renzi promette riforme interessanti che non fa, e intanto opera una politica economica da statalismo puro. Sarebbe facilissimo attaccarlo su questo campo, ricordando quando ‘Berlusconi diceva che il capitale degli italiani ci avrebbe salvato dalla crisi l’importante era creare situazioni favorevoli all’investimento’, invece tutti zitti. E oramai i soldi da investire ce li hanno rubati tutti, le industrie hanno tutte fallito grazie al nulla cosmico da Monti in poi!
I fatti di Milano mi lasciano davvero sbigottito. Uno Stato lasciato in balia di delinquenti con un ministro dell’interno che si è rivelato davvero incapace. Chi ne chiede le dimissioni e l’allontanamento , tra cui anche io, non credo sbagli. D’altronde da un governo che non prende in considerazione la difesa delle Stato come detto da lei non è civile e nemmeno liberale. Si pensa solo a risparmiare sulle forze di polizia. Sono davvero rammaricato di vedere ancora una volta tali scene e vedere il Nostro Paese visto come un popolo di parolai a partire dal nostro Presidente del Consiglio.
Spero che presto tutto ciò finisca e che si possa riformare davvero uno Stato in senso liberale. In questi momenti si comprende che mancano persone come lei alla guida di un Paese.
Caro Pierpaolo,
grazie per le cortesi parole. Come sono certo lei sa, sono pienamente d’accordo con lei. E’ insensato che fatti come quelli di Milano possano accadere e i responsabili restare impuniti.
Caro Lucio,
l’articolo è buono ma c’è un’omissione enorme. L’autore dimentica il ruolo che ebbe “the speech”, il discorso con cui Ronald Reagan appoggiava la candidatura di Goldwater. In quel discorso c’è il programma che, da presidente, Reagan ha realizzato. Senza volerne sminuire i meriti, Goldwater è stato soprattutto un eccentrico, causando talora imbarazzo ai repubblicani con le sue prese di posizione. JFK, che lo stimava, sosteneva che non sarebbe mai stato eletto perché “diceva quello che pensava”. Nelle presidenziali del 1964, in Florida (stato potenzialmente repubblicano e abitato in gran parte da pensionati) sostenne che avrebbe abolito la Social Security (il sistema pensionistico di Stato). Perse la Florida. In Tennessee sostenne che la TVA (Tennessee valley authority, carrozzone pubblico creato da FDR col New Deal) doveva essere abolita. Perse il Tennessee. La sua candidatura merita di essere ricordata solo per il discorso di Reagan, il resto è meglio dimenticarlo.
Caro Professore, cari ADAMs,
domani è San Marco.
A tutti gli ADAMs del Dogado tantissimi auguri.
Auguri anche a tutti gli ADAMs che, pur non essendo del Dogado, preferiscono festeggiare San Marco piuttosto che la sconfitta e la conseguente menzogna che i cattocomunisti hanno voluto fosse posta a fondamento della repubblica.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
SB continua a sproloquiare di “moderati”: «Siamo ancora qui e faremo un partito come il partito repubblicano americano: il partito dei moderati» http://www.lintraprendente.it/2015/04/fuori-tempo-massimo/
Cosa c’entrino i moderati con il GOP spero che il Professore, miglior conoscitore di me degli USA, me lo possa spiegare. Io se fossi cittadino americano avrei sempre e comunque votato repubblicano, ma non mi sento moderato.
Il moderatismo è roba buona per il conte zio Gianni Letta (che infatti ha portato alla rovina Berlusconi) o per riempire la bocca tonitruante e declamatoria di Pierferdinando Casini, non per fare una seria e coerente politica liberale.
Credo poi che oggi i “moderati” (magari sarebbe meglio dire gli ignavi) si siano fatti tutti sedurre dal Dice.
Spero proprio che SB si convinca che, se vuole, come suo estremo atto politico, che possa rinascere un partito liberale (anche non di massa, ma neppure di Carrara), è meglio non si appropri di denominazioni che non gli competono (e che baratterebbe subito per un nazareno) e le lasci ad altri, non moderati, ma intransigenti sui principi liberali.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Tra i “moderati – ignavi” includerei lo stesso Berlusconi. Anche lui sedotto dal Bullo di Rignano e pronto a rinnovare il patto del Nazareno non appena lo riterrà utile a se stesso.
Caro Ivo,
Sergio Ricossa anni addietro consigliò ai “moderati” di esserlo anche nella moderazione, astendosi dalla immoderata moderazione! 😉 Un vero liberale a volte deve sapere essere persino politicamente scorretto. Gliene do un esempio. Il nostro ineffabile presidente del Consiglio ha definito “schiavisti del XXI secolo” gli scafisti, e quasi unanimemente i mezzi di disinformazione si sono accodati criminalizzando gli scafisti ritenuti unici resposabili della migrazione di massa. E’ una sonora corbelleria: gli scafisti non rapiscono i migranti nelle loro case, portandoli poi in catene e contro la loro volontà sulle carrette del mare. Offrono loro, e a caro prezzo, un servizio da questi spontaneamente richiesto. Definirli schiavisti è da imbecilli. Se la parola fosse adeguata sarebbero schiavisti anche quelli della Costa crociere, che offrono trasporto a quanti lo chiedono e sono disposti a pagarlo. Toremar e simili sono organizzazioni di schiavisto oppure abbiamo come capo del governo un modesto cialtrone?
Caro Professore, mi ricollego alla sua risposta, per chiederle che tipo di interventi proporrebbe se Lei si trovasse in una posizione di governo al fine di risolvere questo problema dei migranti clandestini. Sarei molto curioso ed onorato di conoscere la sua opinione sul tema.
Caro Massimo,
il problema è complesso. Non credo, infatti, che la situazione in Libia lasci molto spazio ad accordi per impedire la partenza dei barconi. Tuttavia, è la prima strada da esplorare. Il controllo massiccio delle coste, reso ancora più efficace dai satelliti, è una scelta obbligata. Infine, bisogna studiare il modo di controllare l’identità dei migranti che sbarcano e come controllarne i movimenti in Italia, quando il rimpatrio sia sconsigliabile. Ma è certa una cosa: anche chi, come me, crede nella libertà di movimento delle persone, deve riconoscere che non possiamo permetterci una immigrazione massiccia e incontrollata. Soprattutto per ragioni di sicurezza. E’ vero che i terroristi viaggiano in aereo, ma è altrettanto vero che immigranti esposti all’ideologia islamista costituiscono un rischio che non possiamo permetterci.
Caro Professore, la libertà di movimento delle persone è un tesoro dell’umanità. Non condivido le posizioni reazionarie leghiste e mi trovo molto lontano dal loro modo di vedere l’immigrazione. Essa è un fenomeno, e come tale va gestito. In sè, l’immigrazione rappresenta un valore ma tutti i valori, portati all’estremo, producono inevitabilmente un disvalore. L’immigrazione clandestina e di massa, in un paese geograficamente “complesso” come l’Italia, rappresenta a mio avviso un disvalore che svilisce la portata valoriale del fenomeno migratorio. Questa è la mia posizione. Per tali motivi ho sempre trovato orribili i luoghi comuni buonisti della sinistra da salotto e non mi sono mai riconosciuto nelle posizioni della destra più reazionaria e becera. Trovo che la Boldrini e Salvini siano, a loro modo, due facce della stessa medaglia: quella dei luoghi comuni. La ringrazio per la lucidità della sua analisi. E’ sempre un piacere leggerla.
Caro Franco,
questa storia dei moderati per indicare i non sinistri e’ fuorviante. La sinistra comprende coloro che difendono l’esistente, i conservatori. Noi siamo o dovremmo essere coloro che vogliono cambiare, i riformatori, non i moderati. Credo di averlo ripetuto ad nauseam anche su questo blog.
Caro Franco Cari ADAM e Caro Professore e Presidente Martino,
La storia dei moderati davvero ha stancato noi siamo giustamente Riformatori come dice il Professore e dobbiamo fare una Rivoluzione Liberale. Il termine moderati ormai da davvero la nausea!
Caro Professore,
tanti anni fa, un parroco della campagna milanese a mio padre, suo amico, che gli contestava come la chiesa tenesse i contadini nell’ignoranza, rispondeva
“Lasi ingnurant che l’è meij”.
Del resto un modo di dire della classe alta milanese era “Men disum, men san, meij stem, meij stan”.
La Rai lo ha fatto proprio.
Vedevo ieri sera sul canale Rai Storia un programma dedicato all’incoronazione della Regina Elisabetta II (2 giugno 1953 – interessante perchè è stata la prima incoronazione ripresa in diretta TV) condotto da un tipo con una faccia da comunista, con la partecipazione di Francesco Perfetti (che comunista non mi pare affatto).
Bene, ad un certo punto si è parlato dei costi di Buckingham Palace e si è detto che le case reali dei Paesi Bassi e della Danimarca costano di più di Buckingham Palace, e che, in ambito repubblicano, l’Eliseo costa più del doppio.
Del fatto che noi italiani sosteniamo un costo quadruplo per la cripta di Nosferatu, neanche un cenno…
Lasi ingnurant che l’è meij!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
a me siciliano riesce difficile pronunciare quanto lei ha scritto, ma credo si tratti di solida saggezza popolare. Francesco Perfetti è uno storico liberale e amico mio. Quanto alla disinformatia del “servizio pubblico radiotelevisivo”, porta vasi a Samo, nottole ad Atene e carbone a Newcastle! 😉
Caro Professore,
conosco benissimo le simpatie ideologiche di Francesco Perfetti, perchè per anni ho acquistato ogni mese “Nuova Storia Contemporanea”, che però recentemente mi sembra scomparsa dalle librerie.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Peccato per loro che sul web oramai certe notizie siano costantemente rimandate. Le mie serate vengono allietate da YT iL problema è come dare il colpo di grazia a questo carognone agonizzante chiamata mamma rai
Caro Professore,
sono veramente ammirato!
Mi si ferma il respiro, come se mi trovassi ad ammirare il genio del Suo concittadino a Palazzo Abatellis!
Non so se ieri sera abbia avuto modo di vedere la trasmissione di Porro, ma cerco di raccontare, con parole del tutto inadeguate alla grandiosità del fatto, quanto ho visto.
Deve, prima di tutto, far mente locale sul fatto che nei fabbricati industriali macchine ed apparecchiature sono inghisate. Questo termine tecnico sta a significare che sono fissate al pavimento o, più propriamente, ai propri basamenti, per mezzo di bulloni (vite + dado) annegati nel cemento e di dimensioni adeguate alla massa della macchina o dell’apparecchiatura, tenuto anche conto della eventuale presenza ed entità delle vibrazioni generate dal funzionamento del macchinario stesso.
Funzionari del Catasto (Agenzia del Territorio) stanno da tempo battendo la provincia di Brescia per ispezionare i siti industriali e censire come “immobili” macchine ed apparecchiature fissate a terra.
Ne consegue, con ineccepibile logica cartesiana, che tali beni strumentali, in quanto immobili, vengono assogettati ad… IMU.
Un industriale dell’acciaio si è visto portare l’IMU, a parità di altre condizioni, da 210’000 a 293’000 €/anno.
Con gli 83’000 €/anno di differenza avrebbe potuto creare due posti di lavoro!
Si chiedeva l’imprenditore, e chiedeva al capo del governo pro (ahime longo) tempore, se si aveva intenzione di lasciarlo continuare a fare impresa o se si preferisse che migrasse, beni mobili ed immobili al seguito, verso più miti climi.
Se non è genialità questa!!!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
quest’articolo mi sembra meritevole di essere letto: http://www.lintraprendente.it/2015/04/tortosa-manganellato-per-un-reato-dopinione/
Il caso del poliziotto scaricato dai suoi superiori fa il paio con quello dei Marò, di cui il capo supremo (pensa te..) delle FF.AA., il capo del governo, il capo del Ministero della difesa se ne sono strasbattute le balle.
Nell’articolo è scritto “… una Polizia con le armi spuntate, in cui i suoi uomini sono costretti a scendere in piazza, fra i violenti, con la preoccupazione che i loro atti possono essere interpretati come “antidemocratici” e “fascisti” e con la consapevolezza che nessuno, nemmeno i loro capi, li difenderanno, potrà ancora adempiere con efficacia al proprio compito? Potrà ancora difendere le nostre vite e la nostra libertà?…”
Lo stesso vale per i militari !!!
E ci stiamo avvicinando, temo, al momento in cui di qualcuno che ci difenda avremo purtroppo un estremo bisogno.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
da anni stiamo disarmando e legando le mani alle persone oneste in modo da garantire l’incolumità ai delinquenti! Pensi al controllo delle armi: non si sono viste file di mafiosi e terroristi davanti ai commissariati per consegnare lupara e kalashnikov, ma ufficiali in pensione a portare la pistola d’ordinanza. Uno Stato che nega ai cittadini ll diritto a difendersi dagli aggressori non è liberale né civile.
Parole e frasi sagge ed inconfutabili. .Dovrebbero risuonare nelle orecchie di un inadeguato ministro dell’interno e di ogni capo di Governo.
Se si devono ascoltare persone degne e competenti come dice SB non si potrebbe prescindere da lei!
Presidente Martino
Questi sinistri democratici che si trattengono i denari della beneficenza meriterebbero valanghe di insulti.
Il buonismo ( peloso) tanto fieramente ostentato da questi campioni di terzomondismo e di politicamente corretto cede davanti alla possibilità di potersi appropriare di qualche misero malloppo e rivela il vero volto dei soliti noti comunisti.
Saluti Matteo Napoletano
Gent.mo Prof. Martino,
ritornando al discorso di QE e Draghi cosa ne pensa di questa analisi? plausibile? leggevo ieri su FT che la Germania si sta preparando al default greco
Caro MM,
quanto a Tsipras e la Grecia non sono in grado di giudicare se le tesi sostenute nel pezzo segnalato siano condivisibili. Quanto, invece, all’articolo sull’Italia, malgrado alcune affermazioni superficiali, mi sembra fondato. Il tasso d’interesse reale è la differenza fra il tasso nominale e quello d’inflazione. Quando i prezzi calano, com’è adesso, il tasso reale è maggiore di quello nominale. Il problema non è solo legato ai soldi salva-Stati che diamo alla UE, ma è soprattutto il risultato dell’enorme spesa pubblica per la sanità, gli enti locali e le mille altre uscite non giustificate. Fintantoché continueremo ad illuderci che tutto questo possa essere mantenuto invariato, non avremo sviluppo né piena occupazione. Questa ovvietà non è ancora stata compresa dal mondo politico e dall’opinione pubblica, purtroppo.
Caro Professore,
mi stupisco sempre quando penso che il direttore del Giornale è Alessandro Sallusti e non il fratellino Giovanni (ma poi, pensandoci bene, mi rendo conto che è giusto così :-)).
Un esempio: http://www.lintraprendente.it/2015/04/la-russia-vende-missili-alliran-ma-tutto-va-bene/
Questo articolo, ed anche questo: http://www.lintraprendente.it/2015/04/manifesto-per-un-berlusconismo-oltre-berlusconi/
non fanno che sprofondarmi sempre più nel baratro (“Cime abissali”) della depressione riguardo le sorti del centrodestra liberale, che vorrei GOP o Tory, non Toti (neanche in Rolls Royce).
Tra l’altro, ho beccato questa considerazione di John Kenneth Galbraith (ahime! un democrat):
“Quasi tutti i commenti sulla vita politica hanno origine a Washington.
Gli uomini politici di Washington, dopo avere ponderato le questioni tra di loro, forniscono delle informazioni errate ai giornalisti di Washington, i quali, dopo una ulteriore discussione tra loro, le stampano sui giornali dove saranno lette e ponderate dagli stessi uomini politici.
E’ il sistema più riuscito di riciclaggio della spazzatura mai inventato”.
Sostituendo Washington con Roma penso che la definizione si attagli perfettamente alla nostra situazione attuale.
Fuori tema, se è consentito un commento leggermente blasfemo di fronte a tre poveri morti: che magnifica lezione di stile i funerali privati della terza vittima (di serie C), il cittadino Giorgio Erba, la cui famiglia ha rifiutato i funerali di stato accanto al morto (di serie B) l’avvocato Lorenzo Claris Appiani ed alla vittima (Champions League!) Fernando Giampi, magistrato.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il primo pezzo conferma tutti i timori da me più volte manifestati anche su questo blog. Il secondo è semplicemente splendido: Rondolino conferma l’impressione che avevo avuto quando si occupò di quegli italiani che avevano portato i loro soldi in Svizzera. Scrive molto bene e da vero liberale. Mi fa venire in mente un altro ex-comunista diventato liberale doc: Renato Miei (padre di Paolo). Renato Mieli era uomo di grandissima cultura e raffinata intelligenza. Con il CESES ha contribuito a formare molti liberali, alcuni noti altri meno.
Caro Professore,
relata refero: a suo tempo qualcuno (attendibilissimo, ma che non posso nominare) mi disse che Renato Mieli considerasse il figlio Paolo non proprio una cima…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
mi piacerebbe sentire una posizione maggiormente incisiva da parte di Forza Italia, sul tema dei campi rom. E’ un errore politico lasciare il discorso in mano al “populista” Salvini. Il leader leghista, sul tema, non si sbaglia a mio modo di vedere. I campi rom sono degli autentitci laboratori delinquenziali. Violano la legge perchè l’occupazione di suolo pubblico è un reato e rappresentano un’autentica minaccia per quei cittadini che hanno la sfortuna di abitarvi vicino. I rom, e ne ho avuto mio malgrado conoscenza diretta, vivono vantandosi di non lavorare, chiedendo l’elemosina e rubando. Addestrano i loro figli al mestiere di “ladri”. Un’infamia giustificabile solo dal buonismo sinistro e fintamente altruista del peggior presidente della Camera (in coabitazione con Gianfranco Tulliani) della storia d’Italia.
Ora, io ritengo che il primo dovere di uno Stato sia quello di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Lo Stato italiano, tollerando questi autentici laboratori delinquenziali, non lo fa.
La mia visione della destra è molto laica e poco sociale, assolutamente in antitesi con quella di Salvini. Ritengo da sempre l’immigrazione controllata una ricchezza ed una necessità. Ma sui campi rom, il leader leghista ha ragione da vendere. Lo Stato non sta assolvendo la sua funzione primaria.
Caro Massimo,
lei ha ragione: i campi degli zingari sono focolai di delinquenza e dovrebbero essere soppressi. Ma la sicurezza degli Italiani non sembra essere una priorita’ di questo governo. Chi vive di furti ha la comprensione dei cleptocrati!
Uno Stato maestro assoluto nel rubare , di nascosto o in modo trasparente, non può che appoggiare atteggiamenti simili! Ad ogni modo sono d’accordo anche io con Massimo, Salvini ha ragione da vendere sui rom e il silenzio di FI è baratrale…
Complimenti per la Sua intervista al Giornale, magari ci fosse Lei…non mi stanco mai di ripeterlo lo so.
Peccato che non ci sia stata una domanda sui Marò visto che si parlava di politica estera…ne avremmo lette delle belle!
La sua intervista coglie come sempre nel segno e mette in luce l’incapacità di un governo non adatto a gestire situazioni oggi purtroppo attuali.
Noi siamo sempre con lei caro Professore e siamo fieri di sentire sempre una voce sapiente e preparata, che purtroppo solo chi ci governa non prende in considerazione.
Le persone dovrebbero imparare dal passato ma loro non vogliono e non sono in grado di farlo.
P.S : Grazie per la segnalazione di Alberto per il suo articolo.
Professore le chiedo un giudizio sul riordino delle forze armate paventato dal nostro presidente del consiglio. Credo che eliminare un corpo come la Forestale sia davvero una sciocchezza. Cosa ne pensa?
Caro Pierpaolo,
anzitutto, grazie per le cortesi parole. Le confesso che mi ha telefonato per farmi i complimenti persino un sottosegertario di questo governo! Quanto al “riordino delle FFAA” e all’abolizione della Forestale, sono terrorizzato dall’idea che questo governo ci metta mano. Con tutti i loro difetti, le FFAA sono la parte più sana del Paese e che vengano riordinate (sic) da un governo che tiene in non cale la sicurezza dei cittadini dovrebbe preoccupare un pò tutti. Speriamo siano “in tutt’altre faccende affaccendati” e che le lascino in pace!
Sono davvero lieto che un sottosegretario le abbia fatto i complimenti qualche persone di Buon Senso esiste anche in questo Governo!
Speriamo che desistano davvero sul riordino.
Professore, ho letto la sua intervista con interesse.
Credo che Obama sia una disgrazia ogni giorno sempre di più, in politica estera ha pericolosamente cercato di trasformare i nemici in amici (non riuscendoci), e si è allontanato dagli amici. Disastri in Libia, Iraq, Siria e Ucraina, irritazione di importanti paesi come Russia, Turchia, Arabia Saudita. L’Isis avanza indisturbato e retrocede solo in Iraq dove finalmente il governo iracheno ha deciso di contrattaccare con l’aiuto degli iraniani e dei miliziani sciiti, ma questi ultimi non mi sembrano migliori dei miliziani dell’Isis…(potrebbero essere gli stessi che attaccavano i militari italiani a Nassirya ?).
Obama continua a negare l’esistenza del terrorismo islamico, temo che per i prossimi due anni la situazione non migliorerà, soprattutto in Siria.
Non volendo neanche pensare ad una vittoria elettorale della signora Clinton (sebbene la consideri meglio di Obama), le mie attenzioni sono indirizzate ai probabili sfidanti repubblicani: Jeb Bush, Ted Cruz, Rand Paul, Chris Christie, Marco Rubio e Scott Walker. Lei chi preferisce ?
Caro Giulio,
come sa, condivido il suo giudizio: Barack Hussein è il peggior presidente nella storia degli USA. Non conosco gli sfidanti repubblicani, ma mia moglie, che – per ovvie ragioni – segue con attenzione le vicende americane, li considera tutti validi. Tuttavia, è ancora troppo presto per pensarci. La situazione si chiarirà fra 10-12 mesi. Solo allora sapremo in che termini la questione si presenta davvero.
Caro Massimo, anche a me piacerebbe che mi riprendesse a tirare, ma devo prendere atto che oramai ho raggiunto la pace dei sensi ed attrezzarmi con la settimana enigmistica per passare le mie serate. La vecchiaia ha anche i suoi aspetti piacevoli. Ci si può ancora divertire a letto se non si pretende di andarci con una donna e ci si portano le parole crociate. E poi, diciamocelo francamente, il sesso è fonte di affanni e arrabbiature.
Per tornare alla politica, dobbiamo prendere atto che nel 1994 ci hanno tirato una sola e, a questo punto, Berlusca nemmeno tenta più di nasconderlo. Cerchiamo invece altri istituzioni che ci possano rappresentare.Saluti
Sabato grande manifestazione dei dipendenti delle province guidata dalla Camusso. Per i prossimi giorni si prevedono analoghe iniziative da parte di Pidocchi, Zecche e Peronospera della vite. Nei mesi a venire scenderanno in piazza gli altri parassiti.
Saluti
In una società autenticamente libera, una società nella quale vengano rispettati i diritti individuali della persona e della proprietà, lo Stato cesserebbe necessariamente di esistere. La sua miriade di attività invasive e aggressive, le sue incursioni contro i diritti della persona e della proprietà, scomparirebbero. Allo stesso tempo, quegli autentici servizi che esso svolge così male verrebbero affidati alla libera concorrenza e verrebbero acquistati volontariamente dai singoli consumatori
Murray Rothbard
Caro Matteo,
conosco il pensiero di Murray Rothbard, ma non credo che l’assenza di Stato sia possibile. Certamente la sua presenza a queste condizioni è un’autentica iattura, ma non vedo a) come ce ne possiamo liberare e b) come potremo provvedere alla nostra difesa su base esclusivamente volontaria. Lo Stato è un male, ma temo che sia inevitabile.
Presidente Martino
Sembrerebbe che a livello cittadino FI soffra terribilmente, corrosa esternamente da PD e M5S ma soprattutto internamente dalla concorrenza della rivitalizzata Lega e da Liste pseudoCiviche.
Chi ama la Storia sa che tutti i grandi Imperi hanno iniziato la loro decadenza quando, per una ragione o per l’altra, hanno smesso di combattere.
La neutralità ad ogni costo non è mai pagante.
FI a mio parere viene pesata dall’elettorato come inutile visto il suo atteggiamento di blanda opposizione se non proprio di piccola collaborazione con il Governo FiorentinComunista.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Professor Martino,
abbia la bontà di scusarmi se l’ho infastidita col solo nominare la conduttrice di 8 1/2, che mi è insopportabile come lo è a lei. Desidero farle sapere tuttavia che, ora che non sono più un imprenditore operativo, passo le mie giornate a tentare di convincere avversari e nemici a rendersi conto che il liberalismo, con tutti gli inevitabili difetti, se non è il migliore dei sistemi politici, quanto meno è il meno peggio, per cui ascolto e leggo per poter convincere. Pensi che leggo perfino La Repubblica tutti i mesi, una volta al mese, col deliberato scopo di tenere vivi gli anticorpi…
Se i pochi liberali italiani impegnassero il loro tempo libero a difendere e riconquistare una sana libertà ( magnifico il suo pensiero “ESSERE LIBERALE” che mi tiene compagnia alle spalle nel mio studio, per stampare il quale un ex nemico tipografo mi offre il lavoro mentre io pago i costi di materiale e distribuzione ancorchè casereccia, forse potremmo ottenere qualcosa di positivo. sempre in attesa di potermi impegnare più a fondo. Comunque stasera ci rifaremo la bocca con VIRUS del bravo Nicola Porro. Coi più amichevoli saluti,
Pietro Barabaschi
Caro Professore, vorrei una sua opinione sulla modifica alla legge inerente il falso in bilancio. Sul punto io sono fortemente negativo. Credo sia una legge antimercato per come concepito tale inasprimento.
Caro Professore,
in che mani siamo! http://www.lsblog.it/index.php/interni/4591-il-magistrato-anti-br-che-difende-l-islam-e-condanna-i-cristiani
All’onnisciente PM propongo anzichè “cosiddetto terrorismo islamico” propongo la versione “terrorismo sedicente islamico” o “terrorismo anticoranico”.
Poichè a Tunisi, come dice l’articolo, sono stati ammazzati “i crociati sbarcati dalla nave da crociera” Costa Crociere potrebbe mutare denominazione sociale in “Costa Mezzalune”, le navi farebbero sbarcare non più crociati ma “mezzalunisti”.
Franco Cattaneo
Carissimo Professor Martino,
ieri sera ho visto 8 1/2 di Lilli Gruber, ospiti Cantone e il mieloso…Mieli. Ove lo avesse visto anche lei mi interesserebbe un suo commento. scusandomi di essere fuori tema e sperando di poterla reincontrare, tanti cari saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
la Gruber supera la mia capacita’ di sopportazione,quindi mi astengo dal seguire la sua trasmissione. Non posso, quindi, esserle utile. Mi spiace,
Presidente Martino
Non entro in merito alla diatriba sul numero di baci che si scambiano i russi e a questo punto spero anche le russe per Pasqua.
La mia domanda è: non le sembra che dare l’ Atomica agli iraniano si possa considerare l’equivalente di dare un Airbus a Lubitz?
In entrambi i casi il lieto fine è da considerarsi un optional…
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo, lasci riposare in pace il povero Lubitz, che non si può difendere ed è finito nel tritacarne post mortem, capro espiatorio di una storia più grande di lui. Saluti
Caro TD
Se esiste Giustizia Divina allora credo che i pazzi criminali, siano essi tedeschi , iraniani o quant’ altro non riposino affatto molto in pace…
Saluti Matteo Napoletano
Caro Professore, cari ADAMs,
Mauro Maria Romano della Porta Rodiani Carrara Raffo Dandi Gangalandi di casa Savelli o, più brevemente, Mauro della Porta Raffo, soprannominato “il gran pignolo”, mi è particolarmente simpatico per la sua frequentazione di Piero Chiara, per essere stato con questi l’anima del PLI varesino negli anni ’70, per essere, si dice, un accanito ozioso e giocatore di carte e di biliardo, per essere un grande esperto del meccanismo delle elezioni presidenziali americane (al riguardo ha scritto un paio di preziosi libretti, che possiedo e raccomando a quanti vogliano seguire il prossimo certamen porrà finalmente termine alla barackata di Hussein e, si spera, riportare l’Elefante alla Casa Bianca).
Ho scoperto oggi che dispone di un suo sito su internet dal quale ricavo questa notizia, https://www.maurodellaportaraffo.com/2015/03/09/il-nobel-per-leconomia-non-esiste/
che mi era ignota:
“E’ bene ribadirlo (per moltissimi, rivelarlo): il Premio nobel per l’Economia non esiste!
Viene così ingannevolmente definito un premio istituito nel 1969 (i Nobel ‘veri’ datano 1901) dalla Banca di Svezia, premio assegnato ‘in nome di Alfred Nobel’ e che, infilando il nome dell’inventore della dinamite nella, per così dire, ragione sociale, volutamente inganna i più.
L’economia è tutto meno che una scienza e, come autorevolmente sostenuto, si apparenta all’astrologia rivalutandola.”
Ho verificato sul sito ufficiale della fondazione Nobel ed è tutto vero: si chiama infatti
“The Sverige Riksbank Prize in Economic Sciences in Memory of Alfred Nobel° ed è stato istituito grazie ad una donazione fatta nel 1968, in occasione del suo trecentesimo anniversario, dalla Banca centrale di Svezia alla Fondazione Nobel .
Simpatica (e per molti versi veritiera) definizione dell’economia a parte, dispiace che tra i Nobel “veri” figuri quello per la pace (peraltro attribuito dal Parlamento norvegese) andato tra gli altri a gente come Arafat, Al Gore, e … Barack Hussein
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
anche a me Mauro della Porta Raffo sta simpatico, ma la frase da lei citata è una sonora corbelleria. L’economia è una scienza e solo un incolto fanfarone può negarlo. Quanto al premio Nobel per le scienze economiche è stato effettivamente creato molto dopo gli altri, grazie ad una donazione. Se, tuttavia, lei esamina i vincitori fino alla prima metà degli anni Ottanta, scoprirà che, con pochissime eccezioni, erano scienziati di tutto rispetto. Mi spiace che il Grande Pignolo sia sceso a questo livello di incultura. Ma è solo un’eccezione. 😉
Caro Professore, cari ADAMs,
auguri di buona Pasqua a tutti.
A Corrado MdP gli auguri li faccio con la tradizionale formula russa:
Христос воскрес! Khristos voskres! Cristo è risorto!
e mi aspetto che mi risponda, come previsto:
Воистину воскрес! Voistinu voskres! E’ veramente risorto!
esentandolo però dal христосование (khristosovanie), il triplice tradizionale bacio sulle guance.
E’ una formula (del resto comune a tutte le popolazioni cristiane) che è rimasta immutata dallo staroslavianskiy (il russo antico, ancora oggi lingua liturgica della chiesa ortodossa russa, a differenza, ahime!, del latino per la chiesa cattolica) anche nel russo moderno.
Franco Cattaneo
Grazie mille e buona Pasqua di Resurrezione caro Cattaneo, cari ADAM e carissimo Prof. Martino, buona Pasqua a Lei ed alla Sua Famiglia!
“Χριστός ἀνέστη! Ἀληθῶς ἀνέστη! ” Christos Anesti, alithos Anesti! Ecco direi che così come i Russi dopo la sbornia collettivista stanno a fatica recuperando la ragione e si salutano con l’ antico grido pasquale, così spero che anche i greci posino la bottiglia di rosso Syriza ad alta gradazione e rinsaviscano, ovviamente l’ augusto auspicio pur essendo vale urbi et orbi, vale vieppiù per noi (orbissimi) che siamo ormai ridotti alla cirrosi alcoolica dato che ce le siamo bevute tutte comprese la più terribile, il dossettismo, una vera pozione al metanolo che dopo avere inquinato i calici ha ammorbato i cuori e che come noto accieca le vittime prima di ucciderle.
Caro Corrado Mdp,
lei mi stupisce per la vastità del suo sapere! Anche a me da ragazzo avevano insegnato l’augurio pasquale dei greci. che trovo bello. Grazie per avermelo ricordato. Oltre al dossettismo dovrebbe ricordare il forse peggiore lapirismo. L’attuale inquilino di palazzo Chigi si considera, credo, erede del “sindaco santo”. 😉
Carissimo Prof. Martino quel poco di cultura che ho la devo alle fatiche extra e post scolastiche che ho sudato quando ero ancora un giovane (a dispetto degli anni) cacciatore raccoglitore, inesperto quanto famelico, ho avuto la fortuna di avere dei Maestri di caccia come Lei, e credo di essere sopravvissuto alla morte per inedia, ora vorrei dedicarmi all’ agricoltura stanziale che credo possa essere più redditizia e consona al mio stato, ma non ne ho il tempo, tuttavia la fame è ancora tanta e grazie a Dio ho Amici e Maestri come Lei
E’ vero! ce le abbiamo proprio bevute tutte! Per questo mi sale alto il grido W la pira! W la pira! 😉
«Le tasse sono la sola eccezione tollerata alla legge di gravità formulata da Isaac Newton. Vanno cioè sempre verso l’alto, sia nei periodi buoni sia in quelli cattivi, sia nei momenti di prosperità sia nei momenti di recessione” (1975)
Ronald Reagan
Caro Professore, ho letto con vivo interesse la sua intervista al Tempo. Personalmente, non ho mai avuto stima del “personaggio” Bondi, che negli anni ha raggiunto livelli caricaturali di comicità assoluta, confondendo la fedeltà a Berlusconi con la devozione. Che sia proprio lui oggi a criticare l’operato del Cav., mi appare un paradosso quasi insopportabile. Bondi è, mi permetta di dirlo, uno dei tanti beneficiati sulla via di Arcore, gente di poco spessore, illuminata da Berlusconi e scopertasi ingrata non appena quei bagliori di luce a cui si erano abituati, hanno iniziato a diminuire, se non ad abbassarsi. La devozione verso qualcuno non è mai un buon segno. E’ sintomatica di scarsa personalità. E’ una coperta di Linus senza la quale il Bondi di turno si sente nudo o quasi. E’ inspiegabile passare in pochi mesi da “devoto” a “critico”. Esattamente come è inspiegabile passare in pochi mesi dal Partito Comunista a Forza Italia. Misteri del creato. Colgo l’occasione per porgere a Lei ed alla sua famiglia, i migliori auguri di una serena Pasqua.
Grazie per gli auguri, caro Massimo. Ricambio sentitamente. Quanto a Sandro Bondi e Manuela Repetto, non mi pronuncio, non ne ho gli elementi. Le sue considerazioni, tuttavia, mi sembrano plausibili.
Presidente Martino
Bondi abbandona FI, Bianconi parla di “Ridotta della Valtellina” per non parlare di Fitto e, purtroppo, dello stesso Capezzone ormai ipercritici ad oltranza.
Gli ultimi sondaggi parlano di 12,9 FI e di 13,5 per la Lega di Salvini.
Non mi sembra un bel momento,visto l’avvicinarsi di una nuova tornata elettorale, non le pare?
Saluti Matteo Napoletano
Ho letto con interesse la sua intervista che ritengo pienamente condivisibile come sempre. Noi siamo sempre con lei.
Nell’occasione le faccio i miei migliori auguri per i 45 anni di matrimonio ed a le ed a lei tutti i suoi e tutti gli ADAM infiniti e sinceri auguri di Serene Festività Pasquali.
Caro Matteo,
se fosse vero che il fumo uccide, i non-fumatori non dovrebbero morire! 😉 Quanto allle cinture di sicurezza, un mio amico americano è morto per colpa delle cinture. Finito con la macchina in un ruscello, è annegato perché non è riuscito a slacciare le cinture! Infine, lo Stato ha smesso da tempo di proteggerci dalla violenza degli altri, dedicandosi escusivamente a usarci violenza in mille modi diversi. /\/\ lo Stato!
Auguro a tutti una felice Pasqua di Resurrezione. Che sia di buon auspicio non solo ad ognuno di voi (per fare un bilancio e resettarci, ripartendo più forti di prima!) ma anche per le nostre idee, che possa davvero essere un anno di svolta! Non so se il nostro cammino sarà ancora in FI o in altri lidi (personalmente credo che sia irrecuperabile…) ma indipendentemente da ciò, W la Libertà e /\/\ lo Stato ladro e i tassassini sempre!!
Sarò scontato ma complimenti vivissimi a Lei Professore per la meravigliosa intervista. Non so che meccanismo scateni in me, ma leggere le Sue parole mi fornisce sempre una forza, un entusiasmo e una volontà di fare incredibili! Grazie!
Caro Professore,
leggendo la sua intervista al Tempo apprendo che oggi festeggia i 45 anni di matrimonio!
Felicitazioni sentite alla Sua Consorte ed a Lei ed auguri vivissimi per i prossimi numerosissimi anniversari.
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Per altra casa intende un nuovo Partito Repubblicano stile GOP?
Sarebbe una giusta evoluzione verso un bipolarismo perfetto.
Saluti Matteo Napoletano
Sull’intervista di oggi, sul Tempo: Io sono sempre più ammirata dalla misura e dalla lucidità del Professor Antonio Martino, ,oltre che dalla straordinaria signorilità nel suo modo di fare politica.Io sono persuasa che è lui, Martino con il suo pensiero ed il suo comportamento ad essere il”Padre” di tutti noi che credemmo nel 94 alla rivoluzione liberale(che era anche al tempo, la rivoluzione della gente per bene,e quanti! ne abbiamo disgustati via via…)e che ora non abbiamo una Patria politica.Rivolta l’Italia è la nostra casa naturale, da costruire, certo, minoritaria, forse, ma non per questo irrilevante i un deserto politico che si fa di giorno in giorno più disperante.Ritornare ad una politica “alta” è il nostro faro:una politica come servizio, e come passione.
Caro Professore, la discrezione è caratteristica dei gentiluomini.Pero’ Forza Italia è anche un po’ nostra e quindi, non dico che proprio bisogna assaltare il fortino,ma una breccetta, seppure “cortese” ma sempre con un bel trapano, no?Prima che tutto crolli?
Cara Angela,
grazie per le cortesi parole. Sono lieto che l’intervista le sia piaciuta. La breccia o breccetta è, temo, impossibile. Abbarbicati alle macerie, i superstititi difendono l’indifendibile. Prima o poi, dovremo rassegnarci e trovare altra casa. Spero, tuttavia, di sbagliarmi.
Con tutta la mia amicizia,
lo temo anch’io.E quando si metterà la prima pietra,sappia che nel mio piccolissimo, sono pronta ad indossare la vecchia tuta dell’ape operaia.
Un affettuoso saluto e buona Pasqua a Lei ed alla sua famiglia.
Egregio Professore, una domanda birichina. Tempo fa Ella ebbe ad affermare che la Sgrena non venne rapita, ma si fece rapire per far incassare il riscatto ai terroristi suoi amici.
Io mi sarei aspettato che lei fosse linciato a furor di stampa e invece ….. un silenzio assordante. La domanda sorge spontanea ……
La saluto cordialmente
Caro Matteo,
la mia era solo una congettura. Per fortuna, i frequentatori di questo blog sono amici e non sono molti, altrimenti avrei avuto grane anche giudiziarie per la mia ipotesi. 😉
La sua ipotesi è apparsa su organi di ben maggiore rilevanza di questo blog. Quindi, non può essere passata inosservata. Perché allora nessuno ha reagito? neanche quei giustizieri e fustigatori e tempo pieno che entrano in azione se solo si rammenta che Veltroni non è laureato. Eppure, qui che lei ha smerdato un icona sacra della sinistra tutti zitti. A me fa venire in mente qualcosa ….
(e penso che Cromwell sarebbe d’accordo con me: anche lui era sospettoso)
Caro TD,
anzitutto scusi se nella precedente risposta mi sono rivolto a lei chiamandola Matteo – semplice distrazione. Se la notizia è stata diffusa anche da altri senza provocare reazione alcuna, effettivamente concordo che .. gatta ci cova. Ma chi siamo noi per giudicare le reazioni o mancate tali dei sinistri? Un pò di umiltà da parte nostra non guasterebbe, credo. 😉
Ogni richiamo all’umiltà mi trova consenziente, ma il fatto è che a sinistra sono come gli squali e cioè prevedibili: reagiscono sempre allo stesso modo agli stessi stimoli. Anche quando è palesemente illogico.
C’è un sperimento degli anni 70 in cui buttavano un gatto della finestra del 10 piano con le spalle verso la terra 100 volte. Quando hanno buttato in piedi, il gatto non c’è la fatta.
Liberty lies in the hearts of men andwomen; when it dies there, noconstitution, no law, no court can save it; no constitution, no law, no court can even do much to help it.
Learned Hand
Cari amici:
BUONA DOMENICA
Presidente Martino
Il Governo Renzi ha il potere di deprimere persino un inguaribile ottimista come il sottoscritto.
Ieri ho sentito dire ,alla radio, da un esperto di Economia di area piddina che per combattere la deflazione sarebbe opportuno aumentare l’IVA cosi da ottenere finalmente una tanto necessaria (sic) inflazione (?)
Necessario sarebbe far ripartire la domanda interna con meno tasse e non certo aumentandole…
Ma tant’è.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
anzitutto grazie per la bella citazione. Quanto alle idee economiche dei piddini, non vale la pena prenderle in considerazione né tanto meno deprimersi. L’analfabetismo economico è molto diffuso, e non solo fra i sinistri purtroppo! 😉
Caro Matteo e Caro Professore e Presidente Martino,
Davvero se ne sentono di cose analfabete. Chi ama ed ha studiato l’economia ha continui brividi freddi nel sentire simili affermazioni.
Caro Professore meno male che c’è sempre lei almeno a sottolineare l’analfabetismo imperante di fantomatici esperti piddini.
Non sottolineo di economia perchè tale rispettabile ed amata materia non merita di essere associata a loro.
Con affetto e Stima Immensa,
Pierpaolo Sette
P.S : Matteo tantissimi in bocca al lupo se deciderai di candidarti in qualche modo per Venezia! Un Martiniano ed ADAM vero!
Grazie Pierpaolo, sei sempre molto gentile.
Non so, sono sempre molto impegnato (come molti italiani) contro la Crisi (con buoni risultati) e contro la burocrazia (con pessimi risultati) vedremo…
Saluti Matteo Napoletano (Liberale Martiniano).
Caro Professore, cari ADAMs,
la mia impressione, non conoscendolo personalmente e a fondo, è che Mauro Mellini sia una persona per bene (in altri tempi si sarebbe detto “un galantuomo”) e sufficientemente credibile, oltre ad avere nel sangue un elevato tasso di liberalismo.
Sul suo sito “Giustizia Giusta” http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5864&Itemid=1
scrive quanto segue:
“… per non consentire a nessuno di pensare che queste mie considerazioni siano spese per quella parte politica (ammesso che questo N.C.D. sia una parte politica) vi faccio l’esempio del suo capo (e padre padrone) nonché Ministro dell’Interno e già vicepresidente del Consiglio: Angelino Alfano.
Su di lui, da diverso tempo, circolano voci assai poco piacevoli, non troppo diverse da quelle che hanno travolto Lupi.
Se non si tratta del figlio, si tratta della Moglie, l’avv. Tiziana Miceli, del fratello Alessandro, dell’amico tizio o del compare d’anello caio. E si tratta di voci bruttine, che riguardano modifiche legislative “ad personam” (e “ad mulierem”) per la gestione dei c.d. “centri di accoglienza” magari la collocazione del fratello alla direzione generale delle Poste Italiane.
Sono cose scritte sui siti internet in Sicilia. Ma non sui giornali. Articoli, però firmati (e, sembrerebbe, documentati fin troppo bene).
Ma non vengono dalle Procure. Anche se alle Procure arrivano, ma restano nei cassetti, a quel che sembra.
Ed allora? Ed allora chi “dice male” di Angelino non ha la “jus sputtanandi” non essendo nemmeno un pentito, un ladro di carte…”
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il nostro tempo non cessa di stupire: ogni giorno esempi di ordinaria follia ci vengo offerti da tutte le parti. Le voci da lei raccolte, se fondate, sono l’ennesima conferma che c’è del marcio … non solo in Danimarca. 😉 Quanto al suo giudizio su Mauro Mellini, pur non conoscendolo, sento di condividerlo.
Caro Professore, Cari ADAMs,
Importantissimo !!!!
Siccome penso siano pochi (ed io non sono tra questi pochi) tra noi i lettori di “Playboy”, vi rimando a questa fondamentale intervista a Dick Cheney, che non lesina stima e simpatia per Barack Hussein Obama http://www.lintraprendente.it/2015/03/ma-lamerica-tornera/
Magari abbinatela a questo http://www.lintraprendente.it/2015/03/la-paura-nostrana-di-dire-guerra/
e riflettete sul fatto che secondo un sondaggio (per quanto possa valere) il 90% degli studenti di terza media interpellati si è detto pronto a convertirsi in caso di invasione dell’Italia da parte dell’Isis.
Cordialità
Franco Cattaneo
Per agire bene bisogna pensare bene, ed ecco qui i nuovi maestri di catechismo con tanto di mitra (scarico) cosa insegnano: dei bigotti del politicamente corretto, i sedicenti laici ( anche la “c” è vicino alla “d” tutti sappiamo di che pasta sono fatti e per ora sorvoliamo, bene sentite qui cari ADAM:
“Sappiamo che avete celebrato la discesa celeste del Libro sacro del Corano, applicandovi a una lettura più intensa e pia della Parola di Dio e che avete offerto a Dio il sacrificio del vostro digiuno quotidiano. Grati della Vostra testimonianza, ci sentiamo in comunione di preghiera e di fede. Con stima, Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia».
Caro Corrado Mdp,
consenta a un miscredente di essere semplicemente sbalordito: certi vescovi mi farebbero diventare anticlericale (avendo una figlia monaca non me lo posso permettere). Chi è questo vescovo folgorato sulla via della Mecca?
Carissimo Prof. Martino, ho da tempo maturato la convinzione che Lei non sia propriamente un miscredente, bensi un Mr credente nelle cose Vere, (sebbene non ancora, forse, nell’ Unica Persona Vera, ma c’è tempo, siete piuttosto simili sa?), per intenderci Lei crede a quelle cose del tipo di quelle che ha letto da parte del compianto Venerabile Pio XII° a proposito dello stato, delle tasse, della Persona, del lavoro, della proprietà e della Famiglia. Cose che scuramente avranno fatto riecheggiare la voce di chissà quanti altri Titani del pensiero liberale classico (Roepke, Bastiat ecc.) per cui non può assolutamente accettare le panzane vaticanosecondine che da quasi sessantanni buoni ci vengono ammannite d’ oltretevere, insomma si ripropone quello che accade in economia, molte persone sanno e credono a cose molte sbagliate e/o false e non conoscono, per cui non credono, in quelle quattro cose vere e semplici che si devono sapere e che in teologia devono essere rivelate dagli uomini preposti prima e da Dio poi e oggi questo non accade più. Mala tempora currunt!
Nelle fattispecie il Vescovo in oggetto sarebbe il titolare della cattedra della Diocesi di Pavia.
con infinita stima e profonda simpatia
PS sappia che prego per Lei alle Sue spalle e senza il Suo consenso
Caro Corrado,
un mio amico francescano quando mi sente dire che sono miscredente dice che, invece, sono un santo. Credo che l’amicizia gli impedisca di essere obiettivo. Tuttavia, quando gli ho chiesto cosa pensasse di un gesuita biancovestito che ha l’impudenza di farsi chiamare Francesco, ha preferito non rispondere! 😉 Grazie per la costanza della sua preziosa amicizia.
Ah ah ah caro Professore, lo vede anche il Suo Dotto Amico Francescano conviene con me sulle Sue doti di buon cristiano. Ma il discepolo del Francesco Giusto non sarà mica Uno di quelli dell’ Immacolata che si sono dovuti sorbire la misericordina del Francesco sbagliato in varie somministrazioni? Mmh
PS Scusandomi se salto di palo in frasca, cortesemente, quando le riesce, ci potrebbe far sapere dove vuole che ci ritroviamo per la PRIMA CENA?
Caro Professore, cari ADAMs,
da un mese ormai Corrado-MdP non ci conforta con la Sua presenza.
Infatti, se non mi sono sbagliato nel fare i controlli, il Suo ultimo post risale al 19 febbraio!
Non si sarà mica convertito al “matteismo” (renziano o salviniano che dir si voglia)?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Cari amici e caro Professore, lo so sono un degenerato, ma ho delle attenuanti, tra sciatica, cortisone, lavoro a gogo e PC a tre cilindri mi sono incartato ed ho perso un po’ il tono, attendo in umile e commosso timore la sentenza e la condanna rimettendomi alla clemenza della corte che già così teneramente benevola si è pronunciata nei miei confronti Siete davvero squisiti cariADAM e caro Professor Martino.
A dire il vero l’ unico Matteo che mi convince è Quello che ha smesso di taglieggiare il Suo Popolo per conto terzi allorquando la Verità in Persona gli ha detto di smetterla con l’ inganno e forse anche con lo statalismo, eggià, perché come direbbe il Prof. W. Roepke da Schwartzstedt in Bassa Sassonia, che immagino sia l’ unico tedesco che il Ns Professore citi con sincera stima ed affetto :), “il Vangelo non è socialista” IBL con prefazione strepitosa di C. Lottieri. Prometto di riprendere assidua ma discreta frequentazione attiva nel Ns bel blog, chiedo scusa per aver ingenerato qualche apprensione, a domani amici, a presto Professore.
PS Caro Prof. Martino, domenica scorsa su “il Giornale” in una bella disquisizione sulla moneta unica euro, il prof. Lottieri citava una Sua opera biografica riguardante M. Friedman tra i libri consigliati, al momento non trovo il titolo del libro, ma avendo conservato copia dell’ articolo mi impegno a girarlo per domani a beneficio di tutti gli ADAM.
Caro Mdc (combattimento!),
il libro è stato originariamente pubblicato da Giunti e Lisciani, poi ripubblicato dall’IBL, e si intitola Friedman. Alcuni capitoli sono obsoleti, ma credo che sia ancora complessivamente buono. A presto,
Carissimo Professore, La ringrazio per la precisazione, ne approfitterò per reperire il volume per poterlo leggere questa estate, ero convinto di avere ancora copia del Giornale, ma non lo trovo più, mmah, quindi ancora grazie. Per entrare in ambito militare circa il Mdc mi verrebbe da chiamarLa comandante se solo l’ appellativo non evocasse tristissime e sciagurate figure antistoriche del recente passato, per cui a scanso di equivoci ed a scopo beneaugurante ( ma solo per noi immagino) sceglierei Sig. Presidente, la premessa testé inflitta unicamente per dirLe se intende che debba attivarmi per cambiare il nickname (appunto) da Mdp a Mdc, Lei lo sa un soldato obbedisce agli ordini quali che siano, fatto salvo quelli contro il diritto e/o contro l’ onore, tuttavia se posso parlare in libertà Le dirò che opterei per una firma Mdc pur lasciando Mdp come nickname, Mdpc direi proprio di evitarlo nevvero Sir? 😉
Aye, aye Sir!
PS ovviamente sarà mia premura assicurare i Suoi saluti a Gabriella che sicuramente gradirà dato la stima che Le porta, al proposito mi diceva di averLa trovata decisamente tonico a Bologna, la cosa ci ha fatto molto piacere, eravamo decisi a fermarci per cena, sarà per un’ altra volta, col Suo permesso avremmo deciso di starLe civilmente alle costole .
PPS Date le mie infime attitudini telematiche mi affiderò alla preziosa collaborazione dell’ ADAM Gabriella sia per comprare il libro che per il nickname, porti pazienza
Caro Corrado,
scelga qualsiasi nickname, lei resta in ogni caso un amico prezioso. 😉 Il 19 aprile sarò a Milano per la prima comunione della mia nipotina Maria. Forse, arriveremo (mia moglie ed io) il venerdì. In tal caso, potremmo pensare alla cena o venerdì o, meglio (venerdì 17!), sabato.
A presto,
Professor Martino la Sua cortesia e la Sua amicizia sono davvero squisite e sapendo che peso hanno per Lei, spero di esserne sempre degno, di sicuro il Suo esempio mi sarà di sprone e di guida, grazie infinite.
Caro Prof., parlando invece della cena e tentando di interpretare il pensiero anche degli altri ADAM, sono/siamo onorati ed entusiasti del compiersi del tanto sognato progetto, ci dica dove preferisce se Milano o dintorni, e noi saremo lì certamente, fosse pure un ristorante da 1 o da 100 euri 😉 noi intanto stiriano ( o facciamo stirare ) il completino.
A presto e scusi il ritardo con cui Le rispondo, ma i cilindri del mio pc sono passati da 3 a 2, sto già provvedendo alla sostituzione.
Caro Franco,
si rassicuri: ho visto Corrado sabato a Bologna ed era in ottima forma. Anch’io avevo cominciato a preoccuparmi, ma per fortuna senza motivo.
Caro Corrado,
Bentornato!
Anch’io avevo pensato a “quel” Matteo, ma il nominarlo vicino a quegli altri due mi ha fatto ritenere blasfema ogni citazione!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Carissimo Franco, eh eh noi ci intendiamo su mille e mille cose e a proposito del Matteo giusto, avrei pensato che, in virtù della comunione dei santi e dell’ amicizia degli ADAM, essendo Lei “de Milàn” ed io, umili dintorni ( nemmeno arius ), potremmo fare conoscenza de visu incontrandoci una domenica alla Chiesa di S. Maria della Consolazione in p.zza Castello a Milàn, magari oltre ai, per me irrinunciabili, Sacri Riti delle ore 10:00, godendo un po’ di Gregoriano antico che riassetta anche la pressione, fare due chiacchere e berci un’ aperitivo, che poi se il Prof. fosse in zona potrebbe essere in bel Martini in clandestinità, che ne dice?
A presto
C. Mdc
Carissimo Corrado MdP,
io sono nato e cresciuto a Milano, ma non vi abito ormai da più di dieci anni! Amo la Milano della mia giovinezza, ma questa di oggi la sento un po’ estranea, vedendola così svilita ed umiliata.
Il suo invito mi fa molto piacere e senz’altro (purtroppo non credo a brevissimo) verrò ad incontrarla per il piacere che ricaverò dal conoscerla di persona. Questo sito, messoci cortesemente a disposizione dal Professore, ci farà da “go-between” per concordare l’incontro.
A presto,
Franco
Guardi che la situazione a Roma non è diversa. Quindi, si consoli …. almeno voi non avete il continuo codazzo di autoblu che, quando guidate, vi fanno le prepotenze ed i cui autisti si comportano come esseri superiori, anche perché il “liberale” Berlusca ha attribuito loro la qualifica di pubblico ufficiale o giù di lì e penso che anche lui abbia continuato nell’andazzo di nominare i suddetti autisti -a fine carriera a guisa di buonuscita extra- direttori di divisione in qualch ministero o dirigenti in qualche banca.
Io -e qui rispondo a Moles il quale mi accusava di una presunta inerzia, quando io stigmatizzavo il suo torpore e manzanza di inziativa, dimenticando che io sono un soldato e lui un generale e, quindi, spettava a lui muoversi e trascinare- quattro o cinque volte sono stato lì lì per spaccare le ossa ad uno di questi parassiti. Con un buon risultato: se prima passavano sempre su una corsia riservata ai bus, poi hanno smesso. Saluti
Caro Professore,
uno che viene da noi pagato per svolgere un lavoro all’incirca come il Suo (non oso chiamarlo un Suo collega), tale Mario Risso – professore associato di Economia e gestione delle imprese a Tor Vergata – ha tenuto una lezione alla Lateranense nel corso della quale avrebbe affermato (secondo quanto riportato qui http://www.lintraprendente.it/2015/03/e-chi-le-ammazza-le-partecipate/ ):
«in fin dei conti, se questo Paese ha problemi così profondi nella politica industriale, nella pressione fiscale e nella burocrazia, la colpa è anche e soprattutto di quelle imprese che dovevano sostenere il sistema produttivo. Le quali, anziché massimizzare i profitti, avrebbero dovuto, potendo, distribuirne parte alla Comunità».
A me sembra che, se è stata data una cattedra universitaria ad uno che a lezione diffonde un tale pensiero, il futuro del paese non si prefiguri molto roseo.
Cordialità,
Franco Cattaneo
E’ probabile l’ ipotesi che essendo la “i” vicino alla “o” qualche funzionario statale un po’ sbadato oppure, viceversa, un altro funzionario molto attento, come ad esempio quelli del KGB :), abbia di fatto camuffato le generalità del Mario in questione, il quale potrebbe essere in realtà più rosso che risso?
Dai postumi l’ ardua sentenza!
Parole da sottoscrivere a da condividere. I suoi interventi riportati da Gian Paolo sono da sottoscrivere. Mi auguro che in una Forza Italia del Futuro SB ascolti la sua voce in quanto unica speranza per il futuro dei liberali e della nostra forza. Noi sempre con lei caro Professore!!!
Buongiorno Onorevole e grazie ancora della Sua presenza fra noi sabato scorso a Bologna per parlare d’Europa. Il Suo intervento è stato (come non poteva esserlo?) chiaro e illuminante.
Ho trovato particolarmente interessante il sintetico excursus sulla vicenda dell’Europa a partire dagli antefatti che consentirono a Suo papà, Gaetano Martino, di diventare ministro degli Esteri prima e, successivamente in tale veste, promuovere le conferenze di Messina e Taormina (1 e 2 giugno 1955) fra i 6 ministri della CECA. E come da qui si avviarono i negoziati che condussero alla firma del trattato di Roma del 1957 con la creazione della CEE e dell’EURATOM.
Riporto, a beneficio di tutti, alcune pillole annotate dai suoi interventi
– A proposito della Comunità Economica in alternativa all’Integrazione Politica: “IL COMMERCIO UNISCE, LA POLITICA DIVIDE”
– Antonio Martino ripetutamente definito euroscettico: “LO SCETTICISMO PRESUPPONE SENSO CRITICO. L’ALTRENATIVA E’ IL DOGMATISMO”
– La posizione di Antonio Martino oggi: “PER COME STANNO ORA LE COSE, DA EUROSCETTICO, OGGI MI DICHIARO FEROCEMENTE ANTIEUROPEISTA”
– Richiesta la Sua opinione sulla vicenda dei due Marò: “E’ UNA VICENDA SEMPLICEMENTE VERGOGNOSA! SE FOSSI IO MINISTRO DELLA DIFESA AVREI SENZA ESITAZIONE GIA’ FATTO INTERVENIRE UN’UNITA’ SPECIALE PER IL RECUPERO DI OSTAGGI E RIPORTATI TUTTI A CASA”
Mi scuso se non ho riportato le esatte parole e, in caso riscontrasse travisamenti, La prego di correggermeli.
Unico rammarico, quello di non aver potuto approfittare più compiutamente della Sua presenza, dati i tempi assai ristretti, per porLe più domande e, soprattutto, cercare di individuare quale potrebbe essere una più definita linea politica di Forza Italia al riguardo di qui in avanti.
Confidiamo in una prossima opportunità, magari con il tempo un po’ più amico.
Presidente Martino
Quando governano i comunisti:
Il vero volto del chavismo venezuelano.
I regimi totalitari, qualsiasi origine abbiano,si comportano sempre alla stessa maniera
Il regime chavista venezuelano, un misto di populismo autoritario e marxismo, ha colpito ancora. Cospirazione e associazione in attività sovversiva per il presunto coinvolgimento in un piano golpista sostenuto dagli Stati Uniti: questa l’accusa con la quale è stato convalidato l’arresto del sindaco di Caracas, Antonio Ledezma. Il cinquantanovenne oppositore del presidente Nicolás Maduro, rieletto nel 2013, è stato rinchiuso nel carcere militare di Ramo Verde, nella periferia della capitale, dove da un anno è detenuto anche Leopoldo López, un altro leader del movimento anti-chavista. Ledezma è stato arrestato in un blitz da un gruppo di agenti dei servizi segreti (Sebin) che hanno fatto irruzione nella sede del municipio di Caracas. Gli agenti hanno forzato l’ingresso, bloccato tutte le uscite e poi sono saliti nell’ufficio del primo cittadino. Quindi, tra lo stupore dei funzionari presenti, lo hanno portato via. Il presidente venezuelano Maduro ha giustificato l’irruzione e l’arresto citando una presunta cospirazione dell’opposizione finalizzata a un colpo di Stato, con «il chiaro contributo degli Stati Uniti che — ha spiegato il leader venezuelano — coordinano una serie di azioni secondo un’asse formato da Madrid, Bogotá e Miami». Ora — ha aggiunto il capo dello Stato — Ledezma «sarà giudicato dalla magistratura affinché risponda di tutti i delitti commessi contro la pace del Paese, la sicurezza, la Costituzione». La Casa Bianca ha risposto alle accuse di Maduro definendole false e senza fondamento. «Stigmatizziamo l’atteggiamento del Governo venezuelano» si legge in una nota della Casa Bianca. Maduro — p ro s e g u e il documento — «continua a incolpare gli Stati Uniti e altri membri della comunità internazionale per quello che accade all’interno del Venezuela», un Paese pesantemente colpito dalla crisi economica. Il portavoce dell’opposizione venezuelana, Jesús Chuo Torrealba, ha chiesto di sapere dove è stato portato il sindaco di Caracas e ha preteso garanzie nei suoi confronti. Il direttore del gabinetto del sindaco, Sergio Contreras, ha aggiunto: «Temiamo per la sua vita e per la sua sicurezza. Non sappiamo cosa gli può capitare. Non solo a lui ma a molti altri sindaci ed esponenti dell’opposizione». La moglie di Ledezma, Mitzy, ha scritto un tweet di protesta sull’account del marito: «Lo hanno picchiato e portato via senza alcun provvedimento giudiziario». Come riportano numerosi analisti internazionali, il sindaco di Caracas è stato l’autore, assieme alla deputata María Corina Machado e a Leopoldo López, di un manifesto pubblicato l’11 febbraio scorso su una pagina del quotidiano «El Nacional». Il documento proponeva un accordo nazionale per aprire una fase di transizione al governo. Si è trattato dell’epilogo politico della serie di rivolte che scandirono i primi sei mesi del 2014, quando mezzo Venezuela fu sconvolto da sommosse, scontri, barricate e piccoli attentati organizzati da un’opposizione frammentata su posizioni diverse.
Questo è dunque il volto autentico di un regime che continua a raccogliere le simpatie di molte sinistre europee: con il pretesto dell’anti-imperialismo e del rifiuto del liberismo si rafforza la sfida sudamericana alla civiltà democratica. Spesso con l’appoggio dei “teologi della liberazione” e senza che la chiesa di Bergoglio, così critica nei confronti del profitto capitalistico, faccia sentire adeguatamente la sua voce.
Caro Matteo,
quanto lei racconta suggerisce che dovremmo ritenerci fortunati: per quanto male vadano le cose in Italia, ancora non siamo arrivati alle follie venezuelane. Ma aspettiamo a stappare le bottiglie; se non ci diamo da fare, rischiamo di fare la fine dei venezuelani!
Caro Professore,
sono già otto volte che tento infruttuosamente di inviarle queste considerazioni. Spero di avere maggior fortuna oggi.
Ho finito di leggere la biografia politica di Suo Padre ad opera di Saija e Villani, da Lei indicatami, che, fortunatamente, fa seguire alla prefazione di re Giorgio (cosa avesse a spartire con Gaetano Martino, oltre ad esserne stato con lui alla camera per due legislature, non so) l’introduzione dell’ambasciatore Fulci…
Il libro è buono, ma l’ho trovato un po’ disomogeneo: la parte curata da Angela Villani (quella che più mi interessava) mi è sembrata più adatta ad una rivista accademica che ad un pubblico non specializzato (essendo trascorsi quasi sessant’anni dagli avvenimenti trattati penso siano rari tra i non specialisti quanti abbiano una chiara visione dei fattie , soprattutto, dei dettagli di contorno) .
Credo che, superato lo scoglio dei trattati di pace, nessun ministro degli Esteri del secondo dopoguerra si sia trovato di fronte ad un compito più immane (ritorno di Trieste all’Italia, rilancio – nei fatti – dell’idea europea dopo il fallimento della CED, conferenza di Messina e Trattati di Roma, ammissione dell’Italia all’ONU, questione alto-atesina) e comunque pochi o nessuno (a parte la successione familiare) tra coloro che si sono trovati a svolgere tale incarico sarebbero stati all’altezza del compito (per non parlare della Mogherini, Lady PE, visto che le hanno tolto anche la SC).
Leggendo il libro mi sono reso conto di quanto cambi in mezzo secolo la prospettiva storica: chi oggi, visti gli esiti, sarebbe disposto a dannarsi per essere ammesso all’ONU o per edificare l’Europa? Per la politica interna, pur tenuto conto della sicilianità del protagonista, sarebbe oggi così convinto fautore dell’ordinamento regionale o non avrebbe condiviso la posizione assunta successivamente dal PLI malagodiano?
Un’altra mia convinzione è stata corroborata dalla lettura: la Francia, in praticamente tutta la sua storia, è stata, da ben prima della rivoluzione, una palla al piede dell’occidente (per non andar troppo lontano: trattati di pace 1919 e costituzione dell’ircocervo cecoslovacco, fra le origini della seconda guerra mondiale, CED, crisi di Suez, foraggiamento di Khomeini, assalto alla Libia…). Dei veri rompiscatole i francesi con il loro spirito di grandeur.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Carissimo Cattaneo,
il suo commento, che pubblichiamo nuovamente, è presente tra quelli relativi al post “Economia reale e politica monetaria” dallo scorso 2 marzo, come può verificare seguendo il link appresso: http://antoniomartino.org/economia-reale-e-politica-monetaria/
Buona serata
Caro Admin,
mi scuso, ma non l’avevo visto: non essendo comparso subito lo davo per perso.
Comunque, due successi su otto tentativi non è male come risultato
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Cattaneo, mi sembra strano che Lei non abbia compreso il significato della prefazione di re giorgio, che a me sembra tanto chiara.
Forse sbaglierò, ma:
1) GM fu paladino di una costruzione europeistica tesa a superare le barriere doganali, creando uno spazio aperto e libero;
2) col tempo la CEE, poi UE, è diventata l’opposto, id est un ammasso burocratico e mafioso sponsorizzato da alcuni politici di riferimento. Uno dei principali padrini à stato proprio regiorgio;
3) l’attuale UE comincia a stare sulle (bip) a parecchi;
4) contemporaneamente alcuni rimpiangono l’europa di GM;
5) e quindi re giorgio cerca di riallacciarsi alla tradizione martiniana per dire che in fondo questa europa e quella sono uguali e quindi che GM avrebbe benedetto la UE attuale nonché l’euro -che non ha tutte le colpe- e le direttive sulla curvatura delle banane.
Concludendo, si tratta di un comunissimo arruolamento di cadavere, nella miglior tradizione staliniana.
Saluti a tutti.
Caro Franco,
grazie per il commento. Il volume è, come lei dice, disomogeneo e contiene anche alcuni errori. La responsabilità di questi è interamente mia. Essendo al governo, non ho avuto il tempo di rivedere le bozze, che mi erano state mandate. La disomogeneità è inevitabile quando il libro è a quattro mani. Ma a me sembra che complessivamente sia un’ottima biografia. Mio padre aveva già modificato la sua opinione sulle regioni ed era ad esse contrario, come tutto il Pli. Quanto all’Europa, essendo morto nel 1967, non aveva potuto vedere la degenerazione che noi conosciamo. L’avesse vista, ne sarebbe stato molto amareggiato e credo che la penserebbe come noi. Detto questo, è stato un Uomo straordinario; ancora oggi – a quasi mezzo secolo dalla sua morte – vengo identificato come “figlio di Gaetano Martino”! Quando gli dissi: “Ci lasci un cognome scomodo” rispose: “Anch’io ho ereditato un padre scomodo”!
Presidente Martino
Amici di FI mi hanno chiesto se volevo candidarmi alle elezioni comunali di Venezia, mi piacerebbe accettare così avrò la certezza e la soddisfazione di poter votare per un Martiniano Doc…me stesso.
Saluti Matteo Napoletano
PS Che stiano diventando Martiniani anche gli amici di Striscia?
Caro Matteo,
la sua decisione mi fa venire voglia di venire a Venezia per farle propaganda. Non credo che lo farò, ma la prego di considerarmi presente a sostenere la sua candidatura. 😉
Grazie, Presidente
A Venezia PD e Lega fanno da padroni, invece in FI si dichiarano tutti Brunettiani, mia unica soddisfazione che un pugno di questi ha abbracciato le idee di Rivoltalitalia.it , spero di continuare ad insidiare il tarlo neoliberale.
Saluti Matteo Napoletano
Grandissimo Matteo!!Che gioia!! Una bella notizia finalmente!! Anche se lontano Le sarò vicino!!
Mi raccomando smascheri questi socialistoidi brunettiani e i parolai renziani con la forza delle idee liberali e liberiste. Ne sono sicuro, attingerai alle mitiche perle di saggezza e humor del Professore! Vedrà chiunque non avrà scampo!! I veneti, grandi lavoratori, non potranno che convenire con quelle idee, per la libertà, per la libera iniziativa e per azzoppare il bradipo statale ladro e usurpatore!
Lo so, il Professore bisognerebbe clonarlo per usufruire di lui in tutti i comuni italiani…ne bastano 1000 perché tanto i comuni li vogliamo riorganizzare da 8000 a 1000… nessuno invece per regione o provincia perché tanto le vogliamo abolire! 1 come Ministro dell’Economia perché tanto il Presidente del consiglio non conta nulla (Berlusconi docet)…1 invece come Presidente della Repubblica Presidenziale!!Unico solo!!
“….La sinistra è anti italiana, ma la destra liberale e moderata dov’è? Utilizzo il termine moderato perché necessario in questo contesto, anche se lo aborro, sto male quando lo sento in bocca agli Alfano, ai Quagliariello, ai Rotondi, e anche ai Toti e alle Gelmini, per tacere di Passera, dico Passera. La destra repubblicana avrebbe bisogno di sana immoderazione per un tratto del futuro cammino, di un linguaggio fortemente evocativo. Se Salvini ha guadagnato tanti consensi, se anche i debolissimi Fratelli d’Italia sfiorano percentuali insperate del 4 per cento, qualcosa deve pur dire. La deriva, per usare un termine caro all’Intraprendente, o la argini con un altrettanto robusto richiamo che abbia però contenuti liberali liberisti e libertari, o la stai a guardare come inevitabile. Ricette? Zero, se non l’appello estremo ai Fitto e ai Tosi di dare battaglia. Sono fuori tempo massimo, si sono estenuati e ci hanno estenuato in tatticismi e attendismo. Scelgano di avere coraggio, hanno da perdere solo le loro catene. Noi pure.”
Basta con i moderati! Voglio persone liberali e immoderate! Rappresentanti che parlino e dicano giorno per giorno cosa un liberale pensa sul QE, sulla monetizzazione del debito, sullo tasse come furto, sullo Stato ladro, sui confini dello Stato e su quello che non deve fare e toccare che altrimenti diventa cancro, sulla libera iniziativa privata come unica fonte di sviluppo e ricchezza, etc…
Abbiamo bisogno di Lei Professore, e di persone pronte a dire tutto questo, stanche di aspettare e vogliose di far risollevare la nostra Patria soffocata da decenni di statalismo e assistenzialismo (anche di centrodestra purtroppo). Solo così potremmo sbaragliare il renzismo e il moderatismo alfanian-brunettiano! Se Berlusconi non lo vuole capire, spiace per lui, ma credo che il tempo stia passando veloce e bisogna prendere l’iniziativa!
Caro Alberto e caro Franco,
verissimo tutto, purtroppo. “La moderazione nella lotta per la libertà non è una virtù, è un vizio; l’estremismo nella difesa della giustizia non è un vizio, è una virtù”! (Barry Goldwater) Per vincere bisogna avere le idee giuste, il fegato per battersi irragionevolmente perché vengano comprese e tradotte in pratica, la determinazione inflessibile di persone in grado di essere guardate con rispetto dai potenziali elettori. Fra le cose di cui il centrodestra ha più bisogno è proprio l’ultima: i milioni di elettori nostri che disertano le urne non lo hanno deciso soltanto perché la promessa rivoluzione liberale non si è vista, lo hanno fatto anche perché le persone che avrebbero voluto rappresentarli erano in molti casi impresentabili. Nessuno dei problemi del centrodestra è risolto dalla giusta sentenze della Cassazione. Fa piacere che ci siano ancora “giudici a Roma”, ma i nostri guai non ne traggono necessariamento giovamento.
Altra perla di incommensurabile valore del Professore! Fantastico!
Ora che il Presidente Berlusconi è felice per l’assoluzione (strano ma vero!) lo rinchiuda in una stanza e gli faccia leggere questo articolo ad alta voce fino a che non l’ha imparato a memoria…visto che gli ho sentito dire sempre l’esatto contrario di quanto qui scritto!
Forza Professore siamo tutti con Lei, avanti tutta e W la Libertà e /\/\ lo Stato ladro!
Grazie, caro Alberto! Quanto al consiglio, credo che in questo caso valga il detto, caro ai keynesiani, “Si può portare un cavallo all’acqua, ma non lo può costringere a bere”! 😉
caro Professore, una breve divagazione: oggi su Libero il sottosegretario all’economia afferma che una flat tax irpef al 15% costerebbe 90mld di euro. per l’Ires 40. un’enormità, a suo dire. non era lei a sostenere il peso tutto sommato assai basso delle imposte dirette sull’entrate complessive ?? (16 – 17%…?). e da dove escono qsi numeri mostruosi, a parte la visione un po’ statica che non tiene conto dell’impulso che darebbe all’economia un deciso calo delle imposte ….
saluti
Fabio
Lezio magistralis professore ! Alla fine l’effetto inintenzionale perverso del Q.E. potrebbe verosimilmente essere l’inflazione , “la piu’ ignobile di tutte le tasse ” come la definiva Einaudi . Cordiali saluti Giovanni
Caro Professore,
mi complimento per il post ed in particolare per la risposta del 7 marzo a Michele De Luca, dove credo che, indicando come massima spesa pubblica il 35/40% ha praticamente descritto la situazione della Svizzera.
Dubito degli effetti del QE riguardo al credito alle imprese: sono al corrente che già da tempo che una banca di medie dimensioni ha costituito un pool di funzionari dedicato alla ricerca di clienti (ovviamente solidi) ai quali offrire credito. Da quello che so queste banche hanno contemporaneamente molti crediti incagliati, molti clienti non meritevoli di credito, ma anche difficoltà ad emettere finanziamenti per mancanza di richieste serie di investimento.
Comunque le chiederei un parere su un effetto non commentato del QE: il forte aumento della massa monetaria si tradurrà inevitabilmente in svalutazione della moneta ed aumento della inflazione.
Non è forse questo il mezzo ( indolore solo per gli allocchi che applaudono ) di far pagare negli anni a risparmiatori e contribuenti i debiti dello Stato ed i crediti inesigibili delle banche ?
Caro Biavaschi,
era proprio questo il senso del mio post. Nell’immediato, quest’aumento della massa monetaria resterà nelle banchhe, perché con questa tassazione e regolamentazione pochi sono disposti a prendere a prestito per investire. In un secondo momento, quando finalmente si tornerà a investire, l’aumento della massa monetaria sarà benzina sul fuoco, innestando un processo inflazionistico. Da quello che scrive deduco che ha correttamente interpretato il mio post.
Il suo articolo è come sempre perfetto. Mette in luce la logica di breve periodo a cui molti economisti si rifanno in tempi di crisi, per mascherare come da lei sottolineato i problemi reali della nostra economia. L’ Europa sta perdendo la propria bussola ,se mai ne ha avuta una , rinnegando i trattati e le teorie giuste anche basate sulle arre valutarie ottimali in ragione solo di logiche improntate al breve periodo. Le confesso che avendo discusso la mia tesi sull’Unine ed al suo allargamento ora vedo solo tutto ed il contrario di tutto.
Fredman è stato il più grande economista e lei ha avuto la fortuna di essere suo allievo come noi siamo fieri si sentire lei come suo allievo.
l’economia politica non è’ pane per i miei denti, conosco invece quella che definisco pratica avendo fatto per lunghi 40 anni l’imprenditore. Tuttavia, limitandomi all’operare di Draghi, lo trovo sterile teoria; io, ove non cambiasse radicalmente l’attuale bordello politico (a proposito non è’ proprio possibile chiuderlo in base alla legge Merlin tuttora vigente?) non chiederei nemmeno una lira da investire in attività’ che producano ricchezza oggettiva. A chi potrei vendere i miei prodotti se il consumatore ha le tasche semivuote, sopratutto a causa di una tassazione tirannica ( Piero Ostellino tempo addietro arrivo’ a definirla addirittura estorsione!). Lei termina il suo intervento con: Regole non Arbitrio! Aggiungerei tanta, tanta, tanta onesta liberta’.
Cordialmente,
Pietro Barabaschi
In effetti è ingeneroso prendersela con Draghi. Lui la sua parte l’ha fatta, ma non può assolutamente fare il resto, cioè ridurre le tasse. Anzi, pur non essendone tenuto, ha esortato a ridurre il carico fiscale, quando ha rammentato che la BCE può fare qualcosa ma se poi mancano le riforme … id est se l’acqua scarseggia la papera non galleggia.
Quindi prendiamocela con chi aumenta le tasse ed esortiamo i capi dello schieramento liberale a prendere iniziative acconce e meno consone ad una sala da the. Quindi Moles dovrebbe portarci in piazza. Fra poco è Pasqua. Chissà che il clima di resurrezione non faccia tornare il buon Moles
La politica di Draghi è giusta, ma è solo una parte della soluzione del problema come lo stesso Draghi -e bisogna dargliene atto- ha annunciato coram populo.
Tanti strillano che occorre fare gli investimenti, ma scordano che se uno fa un investimento e compra macchine tessili e fabbrica giacche, se poi nessuno gliele compra quelle giacche, il suo investimento se lo può anche mettere nel (bip).
Concludendo … diceva il buon Mike … se non calano le tasse facendoinmodoche la gente abbia più soldi in tasca il QE non servirà a una ceppa. Non lo dico io, lo disse Friedman che l’Italia dopravviveva grazie all’evasione fiscale.
Saluti a tutti.
PS Qualcuno disseppellisca Moles. Se c’è bisogno di un’altra pala per scavare io sono qui.
Caro TD,
giusto: immettere liquidità nelle banche non serve a molto se poi nessuno prende a prestito per effettuare investimenti. Finché la fiscalità resta questa, i potenziali investitori si guarderanno bene dal farlo, sapendo che, se hanno successo, la quasi totalità dei profitti berrà confiscata. Draghi ha detto che il QE da solo non risolve il problema, se non si fanno le riforme. Ha però omesso di dire che la massa di nuova moneta, una volta rientrata in circolo, si tradurrà in un pericolo per la stabilità monetaria.
Lezio magistralis professore ! Ci rivedo anche un po’ di Hayek nelle sue considerazioni : servono regole di cornice generali e astratte perche ‘ l’ Ordine spontaneo del mercato si autorganizzi , ” la rule of the law ” contraltare normativo del liberismo economico . Invece fanno solo interventi discrezionali di politica monetaria con regole direzionali che produrranno probabilmente effetti inintenzionali perversi e diversi dalle aspettative . L’Europa ha evaporato il diritto delle Regole nella pianificazione monetaria ……Riorganizzi Forza ITALIA ….prima che sia troppo tardi , lei e’ l’unico faro che abbiamo e credo uno dei pochi in grado di interpretare la realta’ economica attuale
Cordialmente Giovanni
Caro Professore, cari ADAMs,
il precedente intervento dell’ADAM Pietro Barabaschi mi ha portato a considerare come l’idea liberale sia un fiore destinato a crescere in un ambiente ostile e, proprio per questo, dotato di straordinaria capacità di sopravvivenza.
Alle nostre latitudini è sempre stato accudito da pochi adepti, non tutti poi liberali fino in fondo.
Oggi da noi ha contro di sé tutti i nemici che sia possibile radunare: la scuola, le istituzioni, la chiesa (in particolare il peronista assiso sul soglio di Pietro), la macchina dello stato (magistratura compresa), i mezzi di comunicazione, l’ignoranza di gran parte della popolazione che si abbevera acriticamente di slogan quali il bene comune, il socializzare, la sostenibilità, il riscaldamento di origine antropica ed amenità di tal fatta. Neppure coloro che dovrebbero esserne i paladini osano difenderla e cercare di farla vivere, gli imprenditori: preferiscono la mammella statale.
Il guaio è che ormai l’idea liberale sopravvive in clandestinità, non ha più neanche organi di stampa di una qualche rilevanza che provino a sostenerla: sul quotidiano romano il Tempo non mi esprimo dato che non lo frequento (sono di Milano), anche se il vecchio proprietario Angiolillo mi era simpatico in quanto proprietario di cavalli da corsa (Mister X) ai tempi della direzione di Gianni Letta (si, il conte zio che tanto male ha fatto a SB), ma gli altri due, Libero (poca cosa e comunque più populista che liberale) ed il Giornale ormai ridotto (al netto di Porro e di Ostellino) ad house-organ di SB.
Ogni giorno annunci di risultati di sondaggi che danno FI in crescita (credo abbia ormai raggiunto l’847% delle intenzioni di voto) a scapito di Renzi e delle mirabolanti imprese di SB.
Fino all’elezione di Mattarella era abbastanza servile nei confronti del Dice, ora comincia blandamente a criticarlo (della cosa non si sono però accorti a Mediaset che continua a sfornare notiziari indistinguibili da quelli della Rai o della 7). Sul Giornale vi è sempre una benevola attenzione per Salvini, che tutto può essere tranne che liberale, e per …Putin. Ora che Putin sia stato provocato nel cortile di casa sua, in un paese che, per quieto vivere, avrebbe dovuto auto finlandizzarsi, da quel minus habens di Barack Hussein è vero, ma solo un cretino poteva non prevederne la reazione: sarebbe bastato conoscere un paio di vecchie barzellette sovietiche (Terza elementare, lezione di Geografia “Ivan, con chi confina l’Unione Sovietica?” “Con chi vuole” – Manifesto pubblicitario dell’Intourist “Visitate l’Unione Sovietica prima che l’Unione Sovietica visiti voi”). Ora il Giornale ci presenta il colonnello del KGB come un gran liberalone, peccato che conduca guerre (anche di sterminio) con una certa frequenza e che se esprimi un parere non allineato hai una elevatissima probabilità di finire ammazzato, anche sotto le mura del Cremlino, dove uno sputo non fa in tempo a raggiungere il selciato… Ah, dimenticavo, Putin è grande amico di SB.
Se è a questi che dobbiamo commettere la propaganda liberale, stiamo freschi e mettiamo a rischio le notevoli capacità di sopravvivenza del nostro fiore.
Mi scuso per la lunghezza del post.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il suo post sarà forse lungo ma è anche vero. Tuttavia pensi a quanto peggiore era la situazione per il liberalismo nell’immediato dopoguerra. I fondatori della Mont Pelerin Society si riunirono nel 1947 per “salvare i libri”, tenere viva l’idea liberale in attesa di tempi migliori. Hayek, Friedman, Stigler, Mises, Coase, Rueff, Roepke, Einaudi e gli altri giganti intellettuali che fondarono la MPS non hanno soltanto “salvato i libri”, hanno anche ispirato i gradi statisti liberali del XX secolo – Reagan, Thatcher, Douglas – e i tantissimi giovali liberali e libertari che portano avanti la torcia della libertà (per usare un’immagine di Friedman). Su tutto il resto il suo pessimismo è giustificato.
Presidente Martino
Non trova singolare che siano spuntate fuori mezza dozzina di intercettazioni telefoniche quando SB, dopo aver denunciato il Patto del Nazzareno, aveva timidamente iniziato un accenno di blanda opposizione al Regime cattocomunista?
E che siano riapparse “casualmente” il giorno in cui terminava di scontare la condanna ai servizi sociali.
Saluti Matteo Napoletano
Fatto salvo che la politica di Draghi è sbagliata perché anticilica (cioè: a fronte di una diminuzione del PIL, lui aumenta la quantità di moneta),
ho sempre avuto dei dubbi sulla questione della modalità della regolazione monetaria.
Il dubbio è questo:
– i dati che giungono all’autorità monetaria arrivano in ritardo. Vero.
– Ma anche quelli che arrivano agli operartori che investono sono in ritardo. Mi sbaglio?
– Inoltre, la conseguenza delle loro operazioni (investimenti) raccoglierà i frutti, ovvero modificherà il mercato, nel futuro.
Cioè, se io osservo il mercato di 3 mesi fa, posso prevedere il mercato tra 9. Non serve che io conosca esattamente il presente. Che è figlio di un anno fa.
In altre parole: se intervengo ora con una politica monetaria basata sulla variazione del valore del PIL di 3 mesi fa, ebbene io so che questo valore riflette una necessità o meno di liquidità del mondo imprenditoriale tra 9 mesi, quando cioè dovrà restituire i prestiti contratti per l’investimento capitalistico.
Insomma: il ritardo dei miei dati sul PIL è compensato dal ritardo del mercato a rispondere agli stessi dati.
Nonché dal ritardo che è connesso alla stessa natura della moneta.
Il vantaggio della moneta, rispetto allo scambio diretto, è proprio che io posso dilazionare nel tempo il mio acquisto o pagamento.
Tale time lap è esaltato dalla funzione creditizia, su cui si basa il sistema capitalistico.
Piuttosto, il calcolo del PIL o GDP contiene termini che possono essere errati. Questo è tanto più vero quanto più l’autorità pubblica ostacola le attività economiche con norme, burocrazia ed altri ostacoli (tipo: l’esportazione di valuta). Tali ostacoli non possono che aumentare la % di economica sommersa che a mio avviso rappresenta la componente meno precisa del PIL.
E, conseguentemente, dell’utilizzo del mezzo di scambio (moneta).
Presidente Martino
Draghi ha una soluzione concreta per aiutare la crescita economica Europea, la possiamo semplificare in tre fasi: Fase 1, dimettersi.
Fase 2 sciogliere la BCE. Fase 3 spargere del sale nel sito dove prima si ergeva la BCE.
Saluti Matteo Napoletano
Egregio Professore,
capisco che l’azione di Draghi non è risolutiva per la situazione attuale dei singoli Paesi in preda ormai ad una evidente deflazione che si sta
allargando a macchia d’olio in tutta Europa e chissà…
Ciascun Paese dovrebbe metter mano, alla propria organizzazione strutturale per creare dei benefici all’economia oggi asfittica e depressa.
Ma Draghi a questo punto cosa avrebbe dovuto fare, Professore, a parer Suo, visto che tutti sono fermi nelle proprie posizioni ?
Doveva stare fermo a guardare o doveva fare un’ azione diversa ?
Le chiedo Professore chiarimenti su come siamo messi e su cosa si dovrebbe fare per un’ Europa che funzioni.
Caro Michele,
rispondo a lei ma la mia risposta vale anche per Cacciari e Matteo. Draghi ha studiato economia a Yale sotto la guida di Tobin (premio Nobel), economista keynesiano di sinistra. Meriti di Tobin come studioso a parte, egli era convinto della possibilità di sconfiggere i cilci economici grazie all’impiego di politiche monetarie e di bilancio anticongiungturali ispirate al breve periodo. Personalmente, credo che i cicli economici non esistano, o megli che quelli misurati siano solo il risultato degli effetti composti di errori statistici. Ma, ammettendo che invece esistano, non credo, come non credeva Friedman, che possano essere eliminati con politiche economiche ispirate al breve periodo. Credo invece che il tentativo di farlo renda l’andamento ancora più instabile. L’affermazione di Keynes – “Nel lungo periodo siamo tutti morti” – è sbagliata. Noi, invece, viviamo sempre nel lungo periodo, nel senso che quanto accade oggi è conseguenza di decisioni assunte molto tempo addietro (mesi o anni). Dobbiamo porci un solo obiettivo: offrire ai mercati un quadro di regole prestabilite e non mutevoli. Potranno così effettuare previsioni scevre dal rischio dell’imprevedibilità delle scelte di politica economica. Questa è la posizione di chi non crede che la politica sia onnipotente e che le manovre monetarie o di bilancio curino tutti i nostri mali. Dobbiamo garantire un quadro di stabilità che consenta alla gente di guardare al futuro senza eccessive apprensioni. Alla lunga, tuttavia, come non mi stanco di ripetere, ciò che conta è il livello e la destinazione della spesa pubblica, il livello e la struttura della fiscalità, la quantità di restrizioni (ordini e divieti) che grava sull’economia. Se le spese non superano il 35-40% del pil e sono destinate ai compiti essenziali dello Stato, se le imposte sono strutturate su aliquote basse e se le restrizioni all’azione umana sono limitate a quelle irrinunciabili, l’economia crescerà, l’occupazione sarà alta e la povertà incolpevole eliminata. Altrimenti, nessun mago di moneta o bilancio potrà impedire recessione, instabilità, disoccupazione e miseria evitabile.
Cari Adam, da quasi un anno (50 settimane per l’esattezza) non aggiungo un post a questo blog. Forse anche per questa mia inadempienza, i vostri commenti si sono sempre più diradati fino a cessare del tutto. Alcuni dei frequentatori abituali del blog hanno da qualche tempo smesso di farsi leggere. Penso, per esempio, al Mdp […]
La batosta è stata chiara, sonora, inequivocabile. I leader dei due maggiori partiti, il laburista e il conservatore, si erano impegnati nell’opposizione all’uscita del Regno Unito dalla UE e hanno perso. Il primo ministro, Cameron, non è soltanto uscito sconfitto ma anche ridicolizzato dal suo ondivago comportamento. Aveva minacciato l’uscita della Gran Bretagna dalla UE […]
Fino al 1914 il termine “civiltà” non aveva plurale: esisteva “la” civiltà e altri modi di vivere, generalmente ritenuti incivili. “La” civiltà era europea, l’Europa era il simbolo della civiltà. Gli europei erano considerati gli unici esseri civili del pianeta. Questa visione eurocentrica del mondo era suffragata dal fatto che l’Europa era il centro del […]
Gent.le prof. Martino.
Su diversi Blog di economia, ed in particolare “scenarieconomici.it” si è acceso un dibattito sulla proposta di Berlusconi di istituire una moneta complementare.
Premesso che allo stato attuale la sua costituzione pare violare l’art. 1 del Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), che recita: “The European Central Bank shall have the exclusive right to authorise the issue of euro banknotes within the Union. The European Central Bank and the national central banks may issue such notes. The banknotes issued by the European Central Bank and the national central banks shall be the only such notes to have the status of legal tender within the Union.” Mi chiedevo se il TFEU è vincolante per l’Italia e fino a che punto. Se lo fosse , come si sarebbe potuto concedere alla Gran Bretagna di mantenere la propria moneta, a fronte tra l’altro di una partecipazione al capitale della BCE?
In ogni caso questa idea mi fa venire in mente la sua proposta per far uscire la Grecia dall’Euro, come da una delle sue più recenti interviste su Libero.
Sarei curioso e vorrei chiederle se, a suo parere, la proposta di Berlusconi è concreta e quanto sia in relazione con la sua.
Grazie per l’attenzione
Presidente Martino
Giovedi scorso ho partecipato ad un incontro organizzato da Simone Furlan presso la sede di Forza Italia a Roma, dove ho avuto modo di incontrare il professor Moles che, dopo aver fatto un ottimo intervento, mi ha informato sulle ultime iniziative di rivoltal’Italia.
Dagli interventi nel Blog mi ha molto colpito il suo commento sul fatto che la Flat Tax sia applicata nella maggior parte dei Paesi dell’Est ex comunista in primis nella Russia di Putin.
Tra non molto si dovrà costuire un nuovo muro di Berlino per evitare che gli europei occidentali scappino in Russia per fuggire dalla dittatura comunista della UE.
Stesso concetto , Flat Tax nei paesi dell est ,era stato ripreso ieri dal Corriere della Sera dove tra l’altro si eleggeva Brunetta a campione e promotore della Flat Tax italiana (povero Milton Friedman)
Saluti Matteo Napoletano
PS In attesa della ripresina economica promessa da Renzi un altro imprenditore del Nord Est , Egidio Maschio, si è tolto la vita , ennesima vittima di queste politiche demenziali.
Caro Matteo,
mi fa piacere che Giuseppe le abbia fatto una buona impressione. Quanto al plagio, credo sia una sorta di complimento fatto dal plagiario al vero autore dell’idea.
am
Matteo mi paghi i diritti d’autore. Che il liberalismo stia traslocando a est lo avevo già detto io. E avevo aggiunto che gli USA invece hanno approvato il FATCA, legislazione che, se fosse vivo, avrebbe fatto schiattere di rabbbia stalin invidioso di non averci pensato lui.
Professore se è possibile sputi in faccia a Berlusconi e Nitto Palma. Ho notato il fervore con cui hanno fatto approvare la voluntary disclosure.
Zuccherosi saluti
Caro TD,
lei non cessa di stupirmi! La sua verve bersaglieresca è semplicemente formidabile. 😉
am
Professore, guardi che quella sulla VD è stata grossa, ma grossa sul serio. Solo i nazisti avevano tentato di forzare le banche svizzere per depredare anche lì i beni degli ebrei. Non sottovaluti assolutamente la gravità del fatto. Saluti
Caro TD,
sono cosciente della gravità della cosa. Proprio per questa ragione credo che il suo consiglio di migrare a est non sia affatto insensato-. L’Albania ha una flat tax del 10%! 😉
am
Infatti mi riferivo al suo intervento, per il conguaglio dei suoi diritti d’autore opterei per uno sconto ed una eventuale dilazione, se possibile…
Mannaggia TD che livore contro Silvio! Peggio di un sinistro.
Forse il suo nick Luna di Fiele e’ piu appropriato (LF)! un po a sinistra lei lo e’! TD mi fa venire in mente Gianfranco d’angelo quando impersonava il Tenerone (pippo,pippo,pippo) in Drive In, per ogni cosa che fa e dice si scaglia contro di lui e non solo.
Non riesco a capire il suo orientamento ,sinceramente se fosse un vero libertario starebbe con L.Facco senno dovrebbe stare a sx ,non mi sembra propriamente un blog adatto a lei ma siccome siamo liberali,non facciamo liste di proscrizione.
Tornando all’argomento clou, Prof.MArtino vedo che Stockman ce l’ha contro il Suo Maestro Milton Friedman…
http://francescosimoncelli.blogspot.com/2015/06/lapologia-del-settore-bancario-centrale.html
saluti e Rivolta l’Italia
Sono stato io a suggerire a Facco alcuni altri siti di apologeti delle tasse, dopo che lui meritoriamente ne aveva scovati un bel mucchio, rivelandoci quello che sta dietro. In privato ho disinfestato la corsia preferenziale davanti al mio ufficio dalle autoblu: una volta stavo per mandare all’ospedale un autista che faceva lo spiritoso.
Sinceramente non vedo perché un liberale come lei debba appoggiare silvio. Mi citi una iniziativa liberale da lui presa … una tassa eliminata (mi permetto di rammentarle che per eliminare una tassa bisogna prima eliminare una spesa di pari importo).
Quanto al livore è da sempre che i traditori vengono trattati peggio dei nemici.
Zuccherosi saluti
Caro TD, la ringrazio per la frase ” quanto al livore è da sempre che i traditori vengono trattati peggio dei nemici ” che mi spiega il sentimento che provo per Berlusconi dopo l’entusiasmo del 1994.
Aggiungerei ” chi ha tradito una volta tradirà di nuovo ” per astenermi dal cascarci di nuovo.
Caro MM,
non ho visto nulla contro MF nel pezzo segnalato. MF e gli austriaci concordano, sia pure per ragioni diverse, sulla critica alle banche centrali (Friedman ne chiedeva l’abolizione). Dove gli austriaci hanno torto marcio è sull’interpretazione delle cause della Grande Depressione, che loro spiegano in base all’eccessiva crescita della massa monetaria per via della Grande Guerra, e che, invece, secondo Friedman e i dati sulla quantità di moneta, è da imputare alla distruzione di circa il 30% della quantità di moneta, resa possibile dall’insensato rifiuto della Fed di essere prestatore di ultima istanza, salvando le banche dal fallimento determinato dal panico dei depositanti. Quando si limitano a parlare, gli austriaci possono apparire sensati e convincenti. Non appena si avventurano nel mondo dei fatti dicono castronerie. Questo vale per Stockman come per Rothbard. Saggiamente Mises a Hayek evitarono accuratamente il mondo dei dati statistici.
am
Caro Professore,
confesso la mia ignoranza: mi sono casualmente imbattuto nel nome di un “filosofo della storia” che pare nel mondo anglosassone vada per la maggiore e viene citato su pubblicazioni come il New York Times e Newyorker che non mi sembrano proprio le più presenti sui tavolini dei parrucchieri. Forse però in Italia è praticamente sconosciuto un po’ per il nostro provincialismo, ma, soprattutto, credo, perchè viene considerato l’eminenza grigia di Margaret Thatcher, e si sa che la dama di ferro non è molto ben vista dai maestri dell’italico pensiero.
Si tratta di Michael Oakeshott.
Mi rivolgo a Lei perchè, data la Sua conoscenza del mondo anglosassone, penso non le sia ignoto, e Le chiedo, trattandosi di un filosofo che in Italiano, almeno per quanto mi consta, non è mai stato tradotto, se valga lo sforzo di leggere qualcosa (e cosa) di suo dato che, presumo, il suo inglese non dovrebbe essere di rilassante lettura.
Grazie e cordialità,
Franco Cattaneo
Suggerirei di leggere e far leggere a Moles questo articolo
http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/ecco-il-154-segnale-della-ripresa-non-lo-pagavano-imprenditore-si-suicida-113653.html
Moles, vogliamo organizzare una manifestazione di ssolidarietà sotto il san camillo???
Caro TD,
segnalerò la cosa a Giuseppe. Il suo è un buon suggerimento.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
ci avrà anche fatto perdere le ultime elezioni politiche (ma, col senno di poi, è stato un male così grave o ha fatto sbattere agli italiani il muso contro il solido muro della realtà, sia essa rappresentata dalla destra di Silvio Berlusconi che dalla sinistra di Monti-Letta-Renzi?), sarà anche antipatico e cacciaballe, ma, come ogni orologio guasto, anche Oscar Giannino ogni tanto dice cose non del tutto sbagliate:
http://www.lintraprendente.it/2015/06/non-ci-serve-un-centrodestra-alla-tsipras/
Cosa ne pensate? Mi pare ci sia ampia materia di discussione.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lei vorrà perdonarmi se non leggo gli obiter dicta del plurilaureato partecipante allo Zecchino d’oro, ma … enough is enough!!
am
Caro Professore,
riguardo al pulpito, La capisco: quando abitavo a Mosca mi ero abbonato, al suo primo anno di pubblicazione, a “Il Foglio” ma non ho rinnovato più l’abbonamento, un po’ per la sua aria da circolo snob della parrocchietta, ma soprattutto perchè aveva cominciato a comparire regolarmente la firma di Adriano Sofri (che, a seguito di reiterate sentenze passate in giudicato, avrebbe dovuto stare in galera senza farci piagnucolosamente sapere – cosa di cui non me ne fregava niente – che i regolamenti carcerari, vigenti per tutti, gli impedivano di ricevere lo Zibaldone di Leopardi dei Meridiani senza la mutilazione della copertina rigida e senza pubblicare i suoi pensieri – dei quali potevo far benissimo senza – sui giornali).
E’ comunque vero che il centrodestra dell’attuale (temo irrecuperabile) SB e di Salvini (per non parlare della Meloni, che però, date le sue origini che definire ideologiche è un po’ esagerato, appare coerente) sta prendendo una brutta piega statolatra e assistenzialista.
Tutto il contrario di quello che dovrebbero auspicare i liberali: se debbo morire cattocomunista faccio prima a rivolgermi alla casa madre, anche perchè gli imitatori tendono ad essere più zelanti dei loro modelli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Cari tutti,
Mi ha preceduto di poco Sig. Cattaneo, stavo anche io per pubblicare l’articolo dello scapestrato Giannino, criticabile quanto vi pare ma secondo me è qualcuno che bisognerebbe tenere dalla nostra parte, e poi insomma tutti possiamo sbagliare.
In quell’articolo comunque c’è la stessa analisi critica che tutti noi diciamo qui nel nostro Blog e che il Professore ci ripete da tempo.
In particolare, nel centrodestra nessuno (a parte il Professore, che dopo tutto è quello che è stato più fuori campo…ahi noi!) ha fatto un mea culpa che sia uno sulle tonnellate di promesse dichiarate e mai realizzate e sulle realizzazioni a volte persino opposte ai principi liberali per i quali si son presi milioni di voti. Finché non si farà questo e poi subito dopo (senza lasciare spazio ad alibi) si costruisce un soggetto politico davvero liberale senza compromessi…beh altro che andare sotto il 10%…FI scomparirà perché fagocitata da chi urla di più e dall’astensionismo…
Un esempio? Oggi ci si ritrova addirittura a rincorrere Salvini sulla flat tax (sigh!)…il che è tutto dire di quanto sia stato tradito il sogno liberale del ’94… ovviamente commettendo sempre lo stesso errore…non dicendo con quali tagli di spesa pubblica si copre la beneamata flat tax! Lasciamo ancora l’economia in mano a Tremonti prima e a Brunetta ora….bene così! Anzi male, malissimo!
Come ho detto più volte Professore, Lei è l’unica salvezza, noi siamo tutti con Lei!
Saluti,
Parrini
P.s.
A che punto siamo con Rivolta Italia?
Caro Alberto,
analisi impietosa ma fondata la sua. Quanto a Rivolta l’Italia, continuano a crescere le adesioni e, a quanto mi dice Giuseppe Moles, in molte città italiane si sono costituiti vari circoli. Può darsi che si riesca a farla decollare bene.
am
Come sempre d’accordo, caro Franco.
am
Egregio professore, Giannino soffre di narcisismo, cioè ama ammantarsi delle piume del pavone. E’ un difetto? Sicuro. Ma Giannino è stato uno dei pochi insieme a lei a fare qualcosa contro lo stato padrone e a prendersi insulti e minacce. Posso perdonargli il narcisismo e anche la presunzione. Fra l’atro la presunzione non è un difetto, ma un lusso. Se uno puo’ permettersela presunzioni pure a tutto andare. Tutto sommato lo preferisco a Moles che, dopo avere partorito RivoltaItalia la scorsa estate, si è fermato lì, forse per il letargo invernale. In tale caso occorre dirgli che è tornata la primavera.
Io sono liberale e non scelgo fra male e bene, ma fra meglio e peggio.
Zuccherosi saluti.
PS Non chi dice “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma chi adempie la volontà del Padre.
Caro TD,
veramente, stavolta temo di non essere d’accordo. OG non è solo vanesio e presuntuoso, è anche un falsario che si attribuisce meriti anche accademici inesistenti. Quanto al suo contributo al liberalismo, quando scriveva su Libero incensava Giulio Tremonti e la sua lista ha fatto conquistare al PD tutto: presidenti della Repubblica, Camera, Senato e consiglio dei ministri, Parlamento, RAI, aziende statali e così via. Nelle idee, il suo liberalismo è assai dubbio, nei fatti è stato capace di portare i cattocomunisti stabilmente al potere. Quanto a Giuseppe, anche se ne dà l’impressione, non è in letargo: a quanto mi dice, Rivolta l’Italia continua a raccogliere adesioni in tutta Italia, si formano circoli ed è quasi pronta a cominciare a farsi sentire. Tuttavia, gli chiederò di dare maggiori notizie al riguardo su questo blog.
Cordialmente,
am
Forse il successo di Tremonti andrebbe attribuito a chi lo ha piazzato lì.
Quanto a Rivolta Italia, se son rose fioriranno. Più che i circoli interessano le iniziative, farsi sentire. Cromwell non discuteva: armo’ i suoi contadini e marcio’ su Londra a dimostrazione che -conrtariamente quanto credono i fessi- le rivoluzioni le fanno i ricchi. Saluti
Caro TD,
Tremonti e’ stato uno degli errori di SB, ma non l’unico. Quanto a Rivolta, GM mi ha detto che le risponderà su questo blog.
am
Caro TD,
Quanto a Rivolta l’Italia, GM mi ha promesso che sarebbe intervenuto su questo blog per informare lei e tutti gli ADAM degli ultimi sviluppi. Almeno qualche volta, la prego di risprmiarmi il consueto monumento equestre a Cromwell. 😉
Tremonti non è stato l’unico errore di SB.
am
Cari ADAMs,
una preghiera laica
http://www.lintraprendente.it/2015/06/laudato-sia-il-mercato/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Dopo “Draghi e il QE”, mi piacerebbe che il professor Martino intitolasse il prossimo articolo “Bergoglio e il QI”.
L’enciclica è una collezione delle peggiori tesi eco-apocalittiche degli ultimi decenni, condite con anticapitalismo e comunismo. Incurante delle magnifiche conquiste degli ultimi 50 anni in ogni campo dell’attività umana, Bergoglio prima chiede ai governi di far cambiare il clima del pianeta terra (!), poi chiede la decrescita per l’occidente (ancora ?) perché l’unico modo per far star meglio i poveri….evidentemente pensa che la ricchezza funzioni come i vasi comunicanti. Inqualificabile ostentazione di ignoranza, una pagina nera per la Chiesa Cattolica.
Caro Giulio,
molto le sarei grato se evitasse di menzionare su questo blog quel gesuita argentino biancovestito che ha persino l’impudenza di farsi chiamare Francesco. Non fa altro che biascicare gli slogan più logori del sinistrame latino-americano. Forse crede anche in Dio, ma è certo che crede anche a molte cose che sono palesemente sbagliate e false.
am
Caro Professore,
non solo noi laici, ma anche molti cattolici, come ad esempio Antonio Socci,
http://www.antoniosocci.com/cantico-di-frate-sole-o-cantico-di-frate-sola/#more-3790
sono sempre più perplessi (oggi i fessacchiotti semianalfabeti figli della scuola cattocomunista direbbero “si perplimono”….) riguardo all’antipapa Francisco Peron.
Poi, probabilmente, i gesuiti che aveva occasione di frequentare Suo Padre, e penso anche Lei, erano di un altro stampo…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
ne “Il gattopardo” padre Pirrone parlando con don Pietrino, l’erborista, dice “E date che dormite, don Pietrino, vi dico che conosco perfettamente il significato corrente del termine gesuita”! 😉
am
Caro Professore,
inteso in questo senso, ritengo che il termine gesuita calzi a pennello per Francisco Peron, indipendentemente dal fatto che faccia seguire o meno S.J. al suo nome
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professor Martino e chi lo nomina? Per carità!
Se il tizio che dice di essere il vescovo di Roma e non si sa se si ritenga anche papa, che ha scritto tutte quelle fesserie in quella che quindi non si sa se sia una vera enciclica,* avesse studiato almeno il catechismo, saprebbe che tra i 10 comandamenti vi è espresso il concetto di proprietà privata, difeso in altre vere encicliche, da papi veri.
* per la verità pare che la minuta di tutta sta sbobba marxista-miserabilista gli sia stata girata da un altro compagno di banco, tale Jeffrey Sachs (altro somaro) oltre ad un tale Ban ki(?) Moon (un altro Moonie ha stregato un vescovo), speriamo che qualcuno scomunichi anche questo.
Quindi cari amici in espiazione e riparazione propongo la lettura de “il Vangelo non è socialista” di W. Roepke il quale, figlio di un pastore Luterano avrebbe scomunicato il VDR prima ancora del Ven. papa Pio XII° di cui Albertob e Milton su l’ intraprendente riportano alcune quanto mai opportune giaculatorie
http://www.lintraprendente.it/2015/06/santita-solo-il-capitalismo-ci-puo-salvare/#comment-1471969
Rorate caeli de super!
c mdp
Ottima, caro Franco! Grazie per la segnalazione,
am
Caro Professore,
credo che ormai, nell’Italia di oggi, l’unico modo efficace rimasto per fare soldi, tanti soldi, sia col denaro pubblico.
Questa convinzione si va sempre più radicando in me anche grazie a notizie come questa
http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5916&Itemid=1
fornitaci da Mauro Mellini.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
allucinante proprio perché vero! 😉
am
Caro Professore cari ADAM lo sgomentevole VDR descamisado peronista, non perde occasione per dire castronerie colossali, sto leggendo un libro di W. Roepke “IL VANGELO NON E’ SOCIALISTA”, beh, credo che la scomunica per questi ed altri temi più strettamente teologici, Gli sarebbe stata appioppata non solo e sicuramente dall’ Illustrissimo Predecessore detto “Pastor Angelicus”, ma perfino dal mite figlio di un pastore luterano della Bassa Sassonia tale Roepke appunto.
Un virile abbraccio, a presto!
c
Caro Professore, cari ADAMs,
oggi è un giorno importante!
Come ci ricorda Marco Respinti
http://www.lintraprendente.it/2015/06/la-magna-carta-800-anni-di-liberta-contro-ogni-statalismo/
800 anni fa, il 15 giugno 1215 a Runnymede re Giovanni Plantageneto doveva acconsentire alle pressanti richieste dei suoi baroni e firmare la Magna Carta Libertatum!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Segnalazione ottima e quanto mai opportuna, caro Franco!
am
UNa Costituzione nata dalla guerra di un certo Robin Hood personaggio effettivamente esistito anche se somma di diversi personaggi. Un inizio che attraverso successivi eventi sanguinosi ha condotto all’Inghilterra di oggi che rimane un faro per noi, specialmente in un periodo in cui gli USA battono la fiacca.
Caro Professore,
sono il solo a credere che l’introduzione dell’omicidio stradale nel nostro ordinamento, sia una panzana dai contorni emotivi? Se io uccido qualcuno con una guida irresponsabile, rispondo già di omicidio volontario. Tante leggi, tanta confusione. Soprattutto se certe leggi risultano doppioni inutili.
Un caro saluto,
Massimo B.
Caro Massimo,
siamo almeno in due: non c’era bisogno di inventarsi una nuova fattispecie di reato, le leggi esistenti contemplavano già quella possibilità. Tutto, secondo me, nasce dalla distorta visione del Parlamento come macchina per sfornare quante più leggi è possibile. La gente crede che se non votiamo a più non posso non lavoriamo e quindi non dobbiamo essere pagati. La conseguenza è una produzione forsennata di leggi inutili (quando va bene) o dannose (quasi sempre). In aula non si parla più, si vota freneticamente. Il Parla-mento è stato sostituito dal Vota-mento (o votificio). I risultati sono sotto gli occhi di tutti: omicidio stradale, femminicidio, omofobia e via con le più strambe corbellerie.
am
Caro Professore,
sono perfettamente d’accordo.
Una società come è ormai quella italiana, con una scuola la cui unica funzione è quella di pagare stipendi ad ignorantissimi insegnanti sindacalizzati catto-comunisti, preti tanto ignoranti da non conoscere più il latino e da voler sembrare moderni infarcendo di parolacce le prediche, genitori che vanno dal tabaccaio a comprarsi le cartine per le canne accompagnati dai figli di nove-dieci anni, non può che formare una massa di poveretti ormai incapaci, oltre che di esprimersi in italiano e saper far di conto, di recepire con il minimo ragionamento critico quanto viene loro propinato dai giornali e dalle televisioni (i cui giornalisti sono anch’essi di un livello penoso, essendo frutto della stessa scuola) per cui si è consolidata una mentalità statalista-assistenzialista, oltre che beotamente irenico-buonista. Da qui il sorgere di “comitati” di vittime, vere e proprie lobbies, che spingono per ottenere dalla politica le cose più assurde: ricorderà l’intervento del presidente della repubblica per smilitarizzare i controllori di volo (Reagan era di un altro pianeta) che diede il via ad altri interventi: del ministro per sovvertire la sentenza Kappler, del comitato delle vittime dell’Eternit per contestare una corretta sentenza che aveva individuato l’errore della procura nel formulare il capo d’imputazione, del terremoto dell’Aquila per far condannare coloro che non avevano previsto il terremoto (facendo sghignazzare alle spalle dell’Italia il mondo intero), ecc.
Sono tutti convinti del potere salvifico dello stato, e non si rendono conto che è lo stesso stato, grazie anche alla fattiva collaborazione degli ignoranti politicizzati cui lo stato paga uno stipendio perché amministrino la giustizia, a creare i problemi che angustiano l’Italia. Una classe politica, anch’essa ignorante e per di più vigliacca si rifugia nell’ipertrofia legislativa, anziché ridurre al minimo le leggi (ahi, Silvio, hai disatteso anche questa promessa) creando nuove fantasiose fattispecie di reato (tortura, femminicidio, omofobia ecc), come se già non fossero previste dal codice penale,
L’omicidio stradale è un’altra di queste buffonate gettate in pasto al popolo ignaro per compiacerlo. Io non sono un tecnico del diritto, ma credo di saper leggere l’italiano: l’art. 589 del c.p. (omicidio colposo), essendo, credo, difficile dimostrare la volontarietà (una fondatissima sentenza – Pistorius – di un giudice di un paese dove vige la common law, il Sud Africa, ha gettato nella costernazione le anime belle del giustizialismo italiano) per gli omicidi al volante commina pene dai due ai sette anni di reclusione, fino a dieci anni in caso di assunzione di alcool o droghe, fino a quindici anni nel caso che oltre al deceduto siano rimaste ferite altre persone. Mi sembra che bastino. Sono i magistrati che non applicano le pene previste dal codice e mandano liberi dopo poche ore i colpevoli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
correttamente, lei indica nella distruzione della scuola l’origine dei nostri mali sociali. La fondazione Milton & Rose Friedman ha come unico obiettivo l’introduzione del buono scuola per consentire a tutti di scegliere la scuola per i propri figli, sottoponendo così il sistema scolastico alla disciplina della concorrenza. Ho avuto la grande fortuna di studiare in una città dotata di molte scuole, statali e non, in concorrenza fra loro e di altissimo livello. Posso, quindi, confrontare quella scuola con quella di oggi e pervenire alla sua stessa conclusione. Le scuole oggi sfornano per lo più semianalfabeti arroganti, destinati a restare disoccupati perché inoccupabili. Un professore universitario ha fatto domanda di “null’Aosta” (sic) al rettore! 😉
Cordialmente,
am
Caro Professore,
l’assurdità poi è che questi cattocomunisti dall’incoercibile anelito all’assistenza statale ammantata di buonismo pretendano più stato là dove è un inutile e dannoso dissipatore della ricchezza prodotta dai cittadini (vuoi per ostacoli frapposti al libero operare dei cittadini, vuoi per maggiori, sconsiderate spese, quando proprio non per ladrocinio) e osteggino lo stato là dove esso dovrebbe essere presente con forza e rigore (politica estera e difesa) e dove solo si giustifica la sua esistenza.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Mi permetto di dissentire sul punto. Il reato di omicidio stradale dovrebbe tendere a superare un’aberrazione giurisprudenziale, cioè considerare l’omicidio sulla strata come volontario, il che non è: chi guida non vuole uccidere, ma se ne frega del prossimo, per cui è un omicidio colposo. Gli è che nel nostro ordinamento colposo è meno grave di volontario, ma in certi casi così non è: chi guida a 200 in città. se ammazza è più colpevole di colui che strozza nell’ira un impiegato Equitalia. Da qui la decisione di alcuni giudici di considerare volontario l’omicidio sulla strada. Ma era una decisione che stravolgeva il diritto. Per cui ben venga l’omicidio stradale se rimette le cose a posto, tornando a considerare colpa quel che non è volontario anche se puo’ risultare piu’ grave di quel che è volontario.
Saluti
Caro TD,
ho la sensazione che per lei strozzare un gabelliere non sia poi così grave! Sbaglio? 😉 L’omicidio stradale è, per definizione, colposo, il che non significa affatto che non sia grave, ma non è volontario. E’ giusto punire più severamente i reati dolosi rispetto a quelli colposi. Non è con l’introduzione dell’omicidio stradale, tuttavia, che tutti guideranno prudentemente, rispettando le regole del codice stradale. Fino agli anni 60 in Belgio non esisteva la patente di guida; non ho dati per suffragare la mia impressione, ma non mi risulta che ci fosse in Belgio un’incidenza di morti sulle strade maggiore che in altri paesi, dove la patente era obbligatoria. Personalmente, mi spiacerebbe essere vittima di un incidente stradale e non mi importerebbe molto distinguere il caso di chi non sa guidare da quello che guida completamente sbronzo. Non incoraggiamo, per favore, la mania di legiferare che tanti guai sta procurando all’Italia.
am
“ho la sensazione che per lei strozzare un gabelliere non sia poi così grave! Sbaglio?”
Professore ma cosa va a pensare!!!! Come può ritenere che io covi in seno propositi così violenti!!! Beh … in effetti …. cmq sottolineo che tutte le grandi democrazie liberali sono nate scannando qualche tassatore e/o suoi lacché.
Quanto all’omicidio stradale intendevo rimarcare che è stato emanato per bloccare alcune improvvide sentenze che avevano dichiarato l’omicidio sulla strada come volontario, mentre volontario non è mai. I nostri magistrati intendevano reprimere duramente i comportamenti degli imprudenti a oltranza, ma, confondendo volontario e colposo, introducevano disordine nella legislazione applicata. Chi spiaccica due o tre passanti perché ritiene allegro correre a 150 in città dimostra uno spirito criminale non comune, ma in ogni caso non vuole uccidere, anche se se se strasbatte della vita di persone innocenti.
L’eccesso legislativo è da condannare sicuramente, ma non mi sembra che questo sia un caso che vi rientri o perlomeno non è dei più gravi. Per il resto io sono a disposizione per una missione aerea sulle burocrazie europee, dispensatrici di norme su dimensione preservativi e curvatura banane, missione che dovrebbe culminare con un bel lancio di napalm.
Saluti cordiali
Caro TD,
rispondo da qui alla sua replica. Comprendo il suo punto di vista e temo che, data la nostra magistratura, lei abbia ragione. Pensi al caso Eternit: com’è possibile sostenere che si sia trattato di omicidio VOLONTARIO? Solo Guariniello & co. possono fare affermazioni tanto palesemente false. Il risultato è stato quello che sappiamo.
Saluti bersaglieri,
am
Caro Professore questo è il momento! Vada dal Cavaliere e suggerisca un bel congresso vecchi tempi quando non avevano ancora inventato la buffonata delle primarie. Con la freschezza competente di Porro prendete in mano il centrodestra. Fortunatamente oggi gli elettori danno il voto a chi sa dove si deve andare e Lei conosce la direzione e sa dove portarci. Forza questo è il momento di sgomitare un pò.
Presidente Martino
HIP HIP HIP HURRA!
Vittoria!
A Venezia, dopo 25 anni, i comunisti sono stati cacciati.
Finalmente…
Saluti Matteo Napoletano
Sì, caro Matteo: vittoria!
Anche grazie al suo contributo, e questo mi rende felice.
am
Auguri! Quando é la festa a Venezia?
Presidente Martino
Buon onomastico
MN
Grazie, caro Matteo!
am
Caro Professore,
a proposito di Putin (che, posso garantire, sulle TV russe è presente quasi più del Dice su quelle italiane) e del suo amico SB
http://www.lintraprendente.it/2015/06/via-le-sanzioni-compagni/
oggi un articolo sembra discostarsi dalla vulgata
http://www.lintraprendente.it/2015/06/cara-confindustria-le-vere-sanzioni-le-impone-la-russia/
adducendo ragioni non peregrine.
Tra l’altro sarà da verificare se tra qualche giorno santa madre Russia non offrirà un ombrello protettivo alla Grecia.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
mi sono imbattuto nel nome di Michael Oakeshott, praticamente sconosciuto in Italia (non mi risultano suoi lavori pubblicati da noi) dove, anche a causa del nostro sinistro provincialismo clericale, non si va mai al di là di Eco, Pasquino, Magris, Cacciari.
Questo filosofo della storia britannico viene definito “l’eminenza grigia del Thatcherismo”, e già basta questo a stuzzicare il mio interesse.
Del suo pensiero, in occasione della campagna presidenziale del 1996, si erano occupati tra gli altri New Yorker, New Republic e New York Times (non proprio dei giornalucoli da parrucchiere).
Le chiedo se Lei ritiene che l’impresa di leggerlo (dato che, trattandosi di un filosofo, il suo inglese penso sia abbastanza impegnativo) valga lo sforzo?
Grazie e Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
secondo Shirley Letwin, sua allieva e mia amica, MO è stato un fondamentale pensatore liberal-conservatore. Non ho letto nulla di suo, ma non dubito che meriti il suo tempo e la sua attenzione.
am
FMI non ne vuole più sapere della grecia.
Fallimento greco probabile.
Ma questo non significa che debba uscire dalal comunità europea.
La grecia può fallire, senza uscire perché non è previsto da nessuna parte che un paese possa venire “cacciato fuori”.
Né le converrebbe.
Neanche la possibilità di ricominciare a stampare dracme la obbligherebbe a rinunciare anche all’euro ed alle favolose norme europee. E soprattutto al libero scambio.
Solo, lo scambio diverrebbe presto unilaterale, visto che le dracme non le vorrà nessuno. Poiché con quelle verrebbero pagati gli esorbitanti dipendenti statali, questi ultimi diminuiranno automaticamente senza licenziamenti, ed anche i pensionati (o i loro figli e nipoti) torneranno a produrre beni appetibili al mercato euro.
Salvo che il governo greco tenti di fissare il cambio euro-dracma, tipico della miopia socialista, cosicché neanche il ritorno della grecia ad attività produttive ne salverebbe i suoi cittadini.
Presidente Martino
Le menzogne dei cattocomunisti, la becera propaganda buonista, fa passare un invasione per una semplice emergenza umanitaria occasionale e temporanea. Lo scopo della sinistra è chiaro: distruggere il ceto medio italiano e creare un enorme massa di povertà. Il sottoproletariato da loro molto amato.
D’altronde la sinistra ama talmente tanto i poveri che, quando è al governo, li moltiplica.
Ci sono 300000000 di uomini in età da combattimento (dai 18 ai 40 anni) nelle coste africane in attesa di mangiare, bere e dormire gratis in Italia: offrono i CATTOCOMUNISTI, ma a pagare saranno gli ITALIANI!
Chi si oppone viene tacciato di razzismo ma per coerenza Renzi dovrebbe usare lo stesso tono nei confronti dell’Inghilterra o della Francia visto che si oppongono categoricamente ad ospitare i clandestini.
Ancora una volta il Governo usa le maniere forti nei confronti degli italiani per poi calarsi ignominiosamente le braghe nei confronti degli stranieri siano essi Inglesi, Tedeschi, Indiani o semplici clandestini.
Saluti Matteo Napoletano
Essere timido e buono per i cattivi sconosciuti, e coraggioso per trattare male la famiglia che l’aiuta. Eco il comunista di sagrestia.
Caro Matteo,
da liberale, credo nella libertà di movimento internazionale delle persone, oltre che delle idee, dei capitali e dei beni e servizi. Tuttavia, è evidente che non possiamo lasciarci invadere da centinaia di migliaia, o milioni, di persone molte delle quali convinte che i loro problemi siano causati dai nostri peccati. La difesa dei confini è il primo, e fondamentale, dovere di uno Stato. Se non viene perseguito, viene meno la giustificazione per l’esistenza dello Stato. Per questo ritengo che anche l’uso delle maniere forti per dissuadere i migranti a cercare di entrare in Italia sia giustificato. Quanto a coloro che sono entrati, non vanno “assistiti” ma lasciati a loro stessi e severamente puniti o espulsi se violano la legge. A sinistra queste cose non sono comprese; invece di imitare i Paesi che difendono l’interesse nazionale, rifiutandosi di accogliere i migranti, togliamo loro le castagne dal fuoco prendendoceli.
am
Cari ADAMs
un nuovo breve secondo post sul sito-blog amatoriale “Il Sogno Liberale Italiano” intitolato “Basta etichette: guardiamo alla Sostanza”, che parte da un ragionamento che il Professore espose nel 1994 riguardo la possibilità di coniugare i gruppi più statalisti di Centro-Destra con quelli più liberisti sempre di Centro-Destra.
http://ilsognoliberaleitaliano.com/2015/06/09/basta-etichette-guardiamo-alla-sostanza/#more-368
Grazie per la lettura.
Edoardo Lucio
Caro Lucio,
grazie per la segnalazione. Avevo dimenticato quella tesi.
am
Caro Professore,
qualche giorno fa Lei sottolineava come lo scivolamento degli Stati Uniti verso lo statalismo fosse stato solo accelerato da Barack Hussein, ma fosse in corso da tempo.
Sul tema segnalo a Lei e a tutti gli ADAMs questo interessante articolo di Marco Respinti
http://www.lintraprendente.it/2015/06/perche-agli-imprenditori-usa-non-piace-il-matrimonio-gay/
che traspone sul piano della lesione alla libertà e ai diritti naturali quella che ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare solo tutela delle minoranze.
La Nuova Zelanda sta pian piano divenendo il mio modello di ottimo mondo possibile: pare tra l’altro che – assieme a Dubai, ma lì proprio non mi ci vedo – sia rimasta, dopo la capitolazione di Elvezia, l’ultimo baluardo del segreto bancario.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
l’articolo è interessante, ma mentirei se dicessi che il suo significato mi risulta chiaro fino in fondo. Quanto alla Nuova Zelanda, avendo avuto il piacere di conoscere sia Roger Douglas sia Ruth Richardson, lei sfonda una porta aperta. I “popoli di lingua inglese”, come li chiamava Churchill, siano neozelandesi, australiani, irlandesi, inglesi o canadesi stanno avendo successo grazie a politiche economiche liberali.
Cordialmente,
am
Caro Professore,
si parva licet…, siamo in due a non averlo capito fino in fondo, ma solo nelle sue linee generali. In realtà speravo che a Lei risultasse più chiaro perchè mi sembrava comunque un articolo, sempre limitatamente alle linee generali, interessante.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
confesso che la sua ammissione mi consola molto. Temevo fosse iniziato il processo di rimbambimento. Dato che siamo in due a non aver compreso i dettagli, possiamo sperare che la responsabilità sia di chi ha scritto, non di chi ha letto. 😉
am
Presidente Martino
Non è andata benissimo, ma tant’è sapevo dal principio di dover affrontare una battaglia persa.
Apprendo oggi che sarà Renzi l’ospite d’onore dell’ultima puntata della seguitissima trasmissione Mediaset : “Amici”.
Un programma seguito da 6/7 milioni di italiani.
Un regalone per il PD…
Probabilmente è ancora attuale il detto:”se non puoi batterli unisciti a loro ”
Saluti Matteo Napoletano
PS Forza Italia a Venezia non ha nemmeno un gazebo, così ho dovuto comprarne uno io a due settimane dal voto spero di non doverlo utilizzare in futuro per distribuire i santini di Renzi o di qualche altro PDiota…
Caro Matteo,
PDiota? Formidabile 😉 Augurissimi. Fare regali agli avversari non è fair play, è stupidità,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
la notizia pubblicata oggi sul sito de “il Giornale”
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/immigrati-ammutinati-protesta-dei-marinai-rischiamo-vita-sal-1136889.html
mi sembra troppo grossa per cui la riporto per esteso:
“Immigrati ammutinati, la protesta dei marinai: “Rischiamo la vita per salvarli”
Gli immigrati tentano di prendere il controllo della nave che li stava soccorrendo: rivolta sedata a fatica. Proteste dei militari: “Non siamo sicuri”
Giovanni Masini – Ven, 05/06/2015 – 14:13
Mille e diciannove migranti stipati su una nave con un equipaggio di appena sessanta uomini.
Ammassati su un ponte di volo di trecento metri quadrati, più di tre per ogni metro quadrato, quasi diciassette per ognuno dei sessanta uomini d’equipaggio. Che, naturalmente, non possono essere tutti impiegati nella sorveglianza dei “passeggeri”.
È la notte tra sabato e domenica, quando sul pattugliatore “Spica” della Marina Militare, in navigazione verso Pozzallo, scoppia un principio d’incendio innescatosi nella sala macchine. I migranti vedono il fumo e scoppia il panico. Si scatena una rissa da far west, con gli immigrati che assalgono i marinai e l’equipaggio che a stento riesce a domare la rivolta. La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, segretario del Partito dei Diritti dei Militari, che pone l’accento sulle scarse – per non dire inesistenti – condizioni di sicurezza del personale che opera in mare per il recupero e il salvataggio degli immigrati.
“Cosa sarebbe accaduto – domanda Comellini – se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra? Oppure in caso di incendio non controllato quanti morti ci sarebbero stati se si fosse reso necessario abbandonare la nave che, sicuramente, ha dotazioni di salvataggio calibrate in base alla consistenza dell’equipaggio?”
A chiarire la dinamica dell’accaduto penserà la procura militare di Napoli, che ha già aperto un fascicolo e a cui Comellini ha chiesto di intervenire.
Gli equipaggi, che lavorano su turni di quindici giorni, sono costretti a lavorare in condizioni precarie, con un carico di immigrati fino a dieci volte superiore alla capienza massima delle imbarcazioni. La sicurezza di uomini e mezzi viene assicurata solo dalla professionalità di marinai ed ufficiali, che ogni giorno in silenzio svolgono il proprio lavoro nonostante le difficoltà. Il governo sembra sordo alle loro rimostranze, ma il lavoro va svolto comunque. Come recita il motto dello “Spica”, “vigili attendono”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è una notizia francamente deprimente. Conosco i nostri marinai e so bene quanto valgono. Che debbano lavorare in queste condizioni è pericoloso segnale della indifferenza del governo nei confronti delle Forze Armate.
am
Caro Professore,
da ragazzo lessi con grande piacere la saga di Hornblower da guardiamarina a commodoro e Lord, per cui ritengo una nave da guerra (usiamola questa parola) quanto di più sacro uno stato possegga. Cuori di quercia.
Del resto un inno che è molto, ma molto politicamente scorretto citare dice “Navi d’Italia che ci foste tolte non in battaglia ma per tradimento…”.
Il “gallant” MdC mi deve aiutare a comprendere cos’abbiano fatto di così speciale quei GI in Normandia, in Sicilia, ad Anzio e a Salerno, se non fornire supporto logistico alle Brigate Garibaldi, alle Capponi, ai Bencivenga, Moranino, comandante Giacca ecc.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro e stimatissimo camerata Cattaneo, sarà stata la solita eterogenesi dei fini, fatto sta che gli stessi alleati giunti in Italia non si capacitavano del fatto che il regime fascista avesse potuto resistere 20 anni contro la resistenza di una popolazione totalmente composta da comunisti.
https://www.youtube.com/watch?v=pvlvPXuBgbE
a volte penso che tanto coraggio, valore e genio militare sarebbero stati degni di miglior causa, per esempio, ho pensato che sarebbe stato molto più “fascista” resistere in armi a AH nel 1938 e non dargli il benvenuto, mio nonno che aveva combattuto i crucchi 20 anni prima credo faticasse a capire come e perché questi adesso erano nostri alleati in guerra di fronte al mondo con uno “ridolini” , come lo definì Mussolini, alla loro testa.
Insomma gliele abbiamo suonate 20 anni fa posso possiamo farlo ancora! Forse quelli della X^ avrebbero almeno tentato, “memento audere semper”
Non sono un esperto di storia, mi dica cosa ne pensa, sono sinceramente curioso di conoscere il So pensiero sul tema.
eya eya
c mdc
Vede cosa tocca fare poi? E ci sono dovuti rimanere per altri 50 anni! Se l’ avessimo fatto noi 5 anni prima, molto probabilmente ci saremmo sbarazzati di comunisti neri e rossi in un sol colpo, ma forse sbaglio e poi la storia è andata diversamente, come si sa…
http://www.lintraprendente.it/2015/06/il-d-day-e-sempre/#comments
c mdc
Stimato medicodacombattimeno,A.H. non ci voleva sia come nemici che come alleati.Dopo il crollo della Francia del maggio ’40 gli inglesi realisticamente ci preferivano nemici e non alleati.Consulti il saggio, recentemente ristampato, di Franco Bandini “Tecnica di una sconfitta”e vedrà l’ultima guerra mondiale sotto una luce completamente nuova.Con grande stima Geometra67
Caro Corrado Mdc,
suo nonno aveva ragione, ma purtroppo non possiamo riscrivere la storia. Se vuole il mio parere, sono pienamente d’accordo con lei e con Franco.
Eye Eye, sir!
am
Caro Professore, cari ADAM, sempre a proposito di sbarchi, invasioni, marinai, coraggio e generosità vorrei ricordare commosso quanto fatto nei giorni 4-5-6 giugno 1944 dagli eroici colleghi commilitoni delle forze alleate, gli unici “giovani in età da combattimento” che sarei felice vedere sulle nostre coste europee ed Italiane!
AYE AYE SIR!
c mdc
PS risponderò presto al meravigliosa perla del Card. Colombo propostaci dall’ ADAM F. Cattaneo. Avevo iniziato poi non disponendo più della batteria ho dovuto staccare il PC e così ho perso il testo e il filo, zzz! mi scusi tanto Cattaneo.
Caro Corrado MdC,
scusarsi di che? Un suo commento a quel mio trovato è un dono gradito.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Mdc,
correggo lo svarione del mio precedente commento, Aye Aye, sir, and with knobs on ! 😉
am
Fa benissimo caro Professore a correggere qualsiasi minuzia. Dobbiamo stare sempre molto in guardia di questi tempi, sono così confusi… passare da un nobile “aye” ad un modestissimo “eya” è un attimo, come diceva il povero G. Falcone, “nella mafia non si entra, si scivola”, io sono convinto che valga anche per i peccati e l’ inferno per cui dovrebbe valere per lo statalismo ed il collettivismo. http://www.lintraprendente.it/2015/06/ecco-cosera-il-comunismo/
Tengo a precisare, se mai ve ne fosse bisogno, (dato il gioco di parole aye – eya), che tra i confusi non annovero assolutamente il “””””camerata”””””””/ADAM F.Cattaneo, per quel che può contare il mio giudizio, s’ intende.
cari saluti e buona Domenica
Corrado mdc
Egregio Professore, sarebbe così cortese di spendere due parole per una traduzione esatta ed un commento sulla frase in esame?
“Yes even so” dovrebbe significare “sì anche così” ma tale traduzione non combacia col significato di assenso fortemente assertivo della frase che parrebbe esse sì sicuramente o sì eseguiremo.
Anche and with knobs on non è del tutto chiaro.
Grazie e saluti
Caro TD,
Yes, even so non è fortemente assertivo, ma alquanto dubitativo: persino si. With knobs on può essere tradotto con i fronzoli.
am
Salve a tutti
Leggendo l’articolo concordo che è scandaloso permettere che i nostri uomini della difesa debbano lavorare i certe condizioni e che siano costretti ad assumersi certi rischi.
Onestamente mi rimane il dubbio circa le intenzioni degli immigrati, che probabilmente si sono lasciati prendere dal panico per l’incendio piuttosto che cercare deliberatamente di impossessarsi di una nave da guerra. Nella città siciliana dove vivo sono ospitati molti migranti in hotel e ostelli. Nei giorni scorsi un gruppo di loro hanno partecipato ad un torneo di calcio amatoriale e ci siamo divertiti con tanto di sorrisi e pacche sulle spalle, ma in altre sedi ed occasioni ci sono state delle risse violente tra di loro e si sono sono verificati tentativi di furto e anche un’aggressione ad una donna, per fortuna sventata. La maggior parte di loro è brava gente e mi rincresce che si rischi di demonizzarla, però stiamo correndo dei rischi da veri incoscienti.
Vorrei quindi soffermarmi sulla piaga peggiore di questa situazione, e per questo vi segnalo questo articolo (http://www.ilgiornale.it/news/politica/conflitto-interessi-governo-buonista-1136980.html) dove si può cogliere quello di cui già da tempo mi ero convinto, e che mi permetto di definire “la solidarietà dello sciacallo”.
Sono convinto, se non sicuro, che se non ci fossero enormi stanziamenti sull’accoglienza non ci sarebbe la solidarietà di tutta questa gente di sinistra, esponenti del governo compresi, che d’altro canto devono tutelare gli interessi dei loro sponsors. E non credo proprio sia un caso che quanti stanno attualmente beneficiando di questi fondi in piccolo o in grande, nel 90% dei casi che conosco siano aderenti alla sinistra. E qui preferisco auto censurarmi e non dire altro.
Cordialmente
Filippo Marcodi
Carissimo Professore,
scusi se riprendo il tema, a mio giudizio attualissimo ed importantissimo, della “imposta negativa sul reddito” proposto dal grandissimo Milton Friedman.
Ci ritorno perché sono alquanto sorpreso che Lei ne prenda le distanze, pur motivando con argomentazioni a prima vista ineccepibili. Le domando quindi se non sia dirimente sulla opportunità o meno della proposta il metodo e le regole di applicazione, piuttosto che la bontà del suo enunciato teorico che a mio giudizio rimane positivo.
Mi spiego: se in sostituzione di tutte le provvidenze assistenziali in essere (fonte di favoritismi, sprechi e corruzione) applicassimo una ragionevole “imposta negativa sul reddito” a livello di ” Famiglia Indigente” , ovviamente ad integrazione del reddito e proporzionale allo stesso, aggiungendovi una clausola per la quale tale integrazione diminuisce automaticamente nel tempo, otterremmo molteplici vantaggi.
Vantaggi in termini di giustizia ed equità sociale, eliminazione del parassitismo peloso di tante associazioni pseudo-benefiche, ripristino di un certo decoro urbano e civile con la eliminazione dell’accattonaggio e delle situazioni più degradanti, ecc. ecc.. Ma anche un notevolissimo risparmio per le casse statali, per le quali ricordo un Suo enunciato di anni fa, con il quale giustamente sosteneva che con le risorse statali destinate allo scopo distribuite direttamente al 10% degli italiani più poveri li si avrebbe resi tutti benestanti.
Caro Ivo,
continuo a credere che, se sostitutiva di scuole di Stato, sanità statale, pensioni statali usate per comprare consenso, ecc., l’imposta negativa sul reddito sarebbe un enorme passo avanti per le nostre libertà e per l’economia italiana. Ma nessun governo democratico, a mio parere, può avere la forza di scontrarsi con gli interessi organizzati di quanti lavorano nei suddetti schemi di assistenzialismo statale. Anche se avesse il coraggio di affrontarli, dubito che riuscirebbe a prevalere. In secondo luogo, per ragioni tecniche che preferisco non spiegare adesso, i beneficiari dell’imposta negativa non avrebbero incentivo a cercare un’occupazione retribuita, perché, al netto delle imposte, gli frutterebbe meno di quanto ricevono già. Resterebbero, quindi, permanentemente ingabbiati nello schema. Tuttavia, credo che per chiarirsi le idee dovrebbe leggere il volumetto dell’OCSE sul tema, con la mia prefazione. Alcuni dei suoi quesiti, infatti, mi fanno supporre che non le è del tutto chiaro il meccanismo della INR.
am
ha detto bene Prof. per mettere a regime il reddito di cittadinanza si dovrebbe resettare tutto il sistema. e questo attualmente non è possibile!
per fare le riforme la Politica deve riprendere il suo posto. attualmente guardo con grande speranza a ciò che accade in grecia. tifo in maniera spudorata contro la trojka non perchè mi stia simpatico tsipras ma perchè ho sempre ritenuto indegno lo strozzino. se notate tutti i giornali, dico tutti, anche quelli che si professano liberali, danno una visione del governo greco come composto da emeriti imbecilli. a detta loro un “fisiologo” non potrebbe mai essere un buon ministro degli esteri. io invece vedo la concreta possibilità che, finalmente, la politica si affranchi dal potere economico. ognuno deve fare la propria parte senza intrusioni. spero sempre che da questa situazione di stallo esca finalmente chiara l’idea che se l’europa non diventa un’identità politica è inutile continuare con la sola identità monetaria.
ap
Caro Alberto,
grazie per aver ricordato che anche un fisiiologo può essere un grande ministro degli Esteri. Quanto al resto, concordo
am
Prof.Martino bella questa analisi di zerohedge tradotta dall’inglese ottimo Francesco simoncelli.http://francescosimoncelli.blogspot.it/2015/06/nessuno-osa-chiamarla-frode-e-solo.html
Saluti Madmax
Caro MM,
buono l’articolo. Tema complesso ma ben trattato.
am
Caro Professore,
il grande (grande in tutto, anche nel suo essere figlio di madre allegra) Winston Churchill mi pare dicesse che la Camera dei Comuni rappresenta il modello di parlamento più efficiente al mondo: se ti addormenti, quando il tuo vicino ti sveglia per chiamarti ad una votazione, è assolutamente inutile sapere quale sia la materia del contendere, basta votare al contrario dei tuoi dirimpettai.
Mi permetto di estrapolare questa affermazione ed applicarla alla politica italiana: se vuoi essere nel giusto la tua opinione deve essere sempre e comunque opposta a quella dei comunisti.
E’ questa la lezione che SB, nella sua fregola di “moderatismo” non ha imparato, arrivando a votare leggi (Severino ad esempio) e uomini (Napolitano) fatti apposta per fregarlo.
Ecco un bell’articolo al riguardo di Maria Giovanna Maglie
http://www.lintraprendente.it/2015/06/fate-presto-2/
anche se il meccanismo delle primarie applicato alla situazione italiana mi lascia molto perplesso.
Mi piace anche l’articolo di Magdi Cristiano Allam
http://www.lintraprendente.it/2015/06/laffaire-roma-dimostra-che-la-vera-mafia-e-lo-stato/
che si conferma uno dei nostri.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
concordo su Churchill e su cosa fare in Parlamento. Concordo anche su SB. Sono in aula e non posso, quindi, leggere gli articoli segnalati, lo farò a casa.
am
Egregio Professore e cari ADAM
per la serie FAMOSE DU’ RISATE, riporto qui sotto la mia richiesta di delucidazioni inviata agli scoiattolini dell’ufficio informazioni del sito della UE. Argomento: uscita dall’Euro della Grecia.
QUOTE
Egregi Signori, leggo da più parti che una eventuale impossibilità della Grecia a rimborsare i debiti contratti provocherebbe necessariamente una sua uscita dalla moneta unica (Euro). Vorrei sapere in quale disposizione della vasta legislazione europea è previsto che uno stato inadempiente ai propri obblighi di debitore, venga estromesso dalla partecipazione alla moneta unica.
Preciso di essere un blogger e nel mio blog mi occupo di normativa sui mercati e gli intermediari finanziari.
Grazie e saluti.
Stefano D’ARCANGELIS
UNQUOTE
ed ecco risposta di quei teneroni
QUOTE
Gentile Signore
La ringraziamo per averci contattato.
L’irrevocabilità dell’appartenenza all’eurozona è una parte integrante del quadro dei trattati come espressa all’articolo 140(3) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Di conseguenza, l’adozione dell’euro è un passo irreversibile e non è prevista nessuna misura o cambiamento di valuta di un paese dell’eurozona. In quanto guardiana dei trattati, la Commissione rispetta pienamente questo principio e pertanto non commenta scenari teorici che possono mettere in discussione l’appartenenza all’eurozona.
Ci auguriamo che queste informazioni possano esserLe di aiuto. La preghiamo di contattarci nuovamente in caso avesse ulteriori domande.
Distinti saluti,
Il Centro di contatto EUROPE DIRECT
UNQUOTE
Saluti a tutti.
Caro TD,
gli eurocrati non cessano di stupire: la loro tracotanza riesce persino a superare la loro idiozia! 😉
am
Al Professore e agli ADAMs,
c’è una frase in cui è sintetizzato ciò che i condottieri che ci rappresentano dovrebbero avere nel loro cuore e nella loro mente:
“Per Tocqueville il vero conflitto si svolge tra quanti affermano la necessità di porre dei limiti all’esercizio del potere e coloro che invece – democratici o aristocratici, repubblicani o monarchici – ritengono che il fatto rilevante consista nell’acquisizione dello stesso potere da parte della propria fazione” (Lorenzo Infantino)
P.S.: Nuovo post sul sito-blog amatoriale Il Sogno Liberale Italiano intitolato “In cerca del Centro-Destra”, http://ilsognoliberaleitaliano.com/2015/06/03/in-cerca-del-centro-destra/#more-360
primo di una serie di post in cui cercherò di esporre alcune idee, alcuni ragionamenti.
Caro professore , le sottopongo un tema difficile: mi riferisco alla questione del “reddito di cittadinanza” e nello specifico se possa o meno essere compatibile con l’ideale liberale.
Da quel che ho approfondito personalmente, negli ultimi decenni del suo lavoro Hayek, soprattutto a seguito della pubblicazione del noto lavori di John Rawls “A Theory of Justice “(1971), tratta come suo nuovo bersaglio polemico il problema della giustizia sociale o distributiva.
( 1976 The Mirage of Social Justice ) .
Per farla breve , le conclusioni di Hayek sono la riformulazione della tradizione liberale sulla
“ neutralità” dello stato nei confronti delle concezioni del bene degli individui .
Immagina che la realta’ sociale sia orientata e unita da regole “ rule –governed” e “ rule- connected “ e non invece orientata e unita da fini specifici “ end- governed “ e “ end – connected “
Fino a qui la cosa mi pare abbastanza chiara : Hayek propone una teoria della giustizia distributiva di tipo “ strutturale” , in modo del tutto analogo a quanto fa Nozick ( 1974 Anarchy, State and Utopia ) .
Cio ‘ premesso , se ci poniamo la domanda : puo’ lo stato liberale garantire un minimo vitale a tutti ? la risposta che danno i due autori mi appare assai diversa .
Nozick ( posizione “ libertarista” replica che non si puo’ andare oltre uno Stato Minimo , che garantisca il funzionamento dell’ Ordine di mercato (il solo contributo possibile al fine di diminuire il numero di persone che stanno al disotto della soglia di poverta‘) ; Hayek ritiene invece che l’ ideale Liberale possa andare un po’ oltre lo Stato Minimo , ma tuttavia sua posizione prevalente e ‘ di non riconoscere agli individui alcun ” diritto positivo “ a determinati sevizi o aiuti .
Hayek non presenta una argomentazione sistematica per la fornitura di un reddito minimo, ma si limita ad alcune argomentazioni episodiche: in primo luogo sostiene che una societa’ liberale potrebbe fornire aiuto ai cittadini per ragioni di “ magnanimità” ( 1976 in “The mirage of Social Justice” o per ragioni di “ prudenza” per mantenere la pace sociale . Mi pare un liberalismo “ di tipo “ compassionevole “ o “ prudente” .
Per venire al dunque le chiedo a questo punto cosa ne pensa lei , e in particolare cosa ne pensasse il suo amico e ”faro” di pensiero economico Milton Friedman , sulla possibile compatibilità o meno del reddito di cittadinanza con l’ideale liberale .
La mia posizione personale , criticando per certi versi l ‘amato Hayek, e concedendo – con una mossa teorica più ‘ decisa – alcuni argomenti contrattualisti a Rawls , e’ che il reddito di cittadinanza ( a determinate condizioni ) non cozzi con l’ idea liberale di fondo .
Per farla breve forse si potrebbe forse pensare a una teoria liberale dello Stato che preveda due principi ( costituzionali )di fondo : un primo Principio sopra- ordinato che protegge un insieme di libertà negative individuali ; ed un secondo Principio sotto-ordinato che preveda una dotazione minima di base .
Il Primo si potrebbe chiamare Principio di Liberta ‘ , il secondo Principio di Sicurezza .
In tal modo per quanto subordinato ad alcuni “ diritti negativi fondamentali “ il titolo a disporre di una dotazione minima di base , diventerebbe – diversamente da quanto accadeva in Hayek – “un diritto positivo “ di ognuno .
ritiene possibile fare diventare questi argomenti temi politici di FI , per un nuovo programma elettorale
Cordiali Saluti e grazie a lei e a tutti gli Adam per il mitico e vitalistico blog
Giovanni , club FI Arcore
ps saluti anche da Elena
Caro Giovanni,
in Capitalismo e liberta’, Friedman propone l’imposta negativa sul reddito – in sostituzione di tutti i programmi di welfare statale. Essa garantirebbe a tutti un reddito minimo. L’Ocse studio’ la proposta e fece un libro a commento. Venne tradotto in italiano a cura della Biblioteca della liberta’ di Torino e pubblicato con mia prefazione. Allora ero favorevole alla proposta di Friedman, ora non piu’, per due ragioni. Anzitutto, l’imposta negativa verrebbe aggiunta ai programmi esistenti, con notevole aggravio di spese pubbliche. In secondo luogo, anche se introdotta in sostituzione ai programmi attuali, creerebbe una classe di persone permanentemente dipendenti dallo Stato. Questo secondo punto mi e’ stato fatto comprendere da uno studio pubblicato dalla George Mason University, che non riesco a trovare.
Cordialmente,
am
Grazie professore per la risposta , approfondiro’ il libro di Milton Friedman , con la sua prefazione dedicata .
Saluti Giovanni
Nel concordare pienamente col Professore sulla creazione di dipendenti cronici dello Stato, bisogna invece puntare e liberare risorse private per questo fine. D’altronde gli ospedali o le associazioni caritatevoli non le ha mica inventate lo Stato? I liberi individui dedicano tempo e denaro proprio su base volontaria (ripeto volontaria e non coercitiva e imposta dallo Stato con sottrazione di risorse per legge) a creare associazioni e aiuti ai più bisognosi. E’ e sarà in uno Stato completamete libero, la solidarità e la carità insite in ogni individuo e non lo Stato in quanto tale a occuparsi di chi ha meno.
Nel ricordare il nostro lume più grande Milton Friedman, suggerisco (perché appena riletto) il bellissimo libro Milton Friedman – Una biografia intellettuale scritta dal nostro Professore. Fantastico!
Professore si ricordi che siamo tutti con Lei!! Avanti tutta!
Saluti
Parrini
Caro Professore,
l’esito delle elezioni Regionali conferma il teorema per cui dare per morto politicamente Silvio Berlusconi non è mai una buona idea. All’alba dei suoi 80 anni porta a scuola, tuttora, tanti giovincelli della politica italiana. Tuttavia ho il timore di un centrodestra schiacciato nei prossimi mesi sulle posizioni leghiste. Sono alquanto allergico al grillismo, alla demagogia salviniana e ad uno statalismo di destra ritinteggiato coi colori pastello. Le idee liberali, oggi più che mai, necessitano di veder sollevato il loro vessillo.
Con la consueta stima,
Massimo B.
Caro Massimo,
concordo in toto,
am
Prof ed amici buongiorno,
Casomai Prof. “concorderà in Toti” :-)))
sono stato a Barcellona anche li proteste inpiazza per gli ennesimi disastri bancari BBVA assiema Bankia…
pero non manca il sorriso sulle labbra ,al entilezza e cortesia del popolo spagnolo,all’incontrario dell’Italiano perennemente incazzato, musi lunghi ,una brutta copia dell’Italiano anni ’60, ma nnvedo ne alternative ne scorciatoie. Leggo molto sui libertari tesia giuste ma la forza mediatica e di fare gruppo non c’e’.
Siamo proprio messi male.
Buenas tardes!
Buenas tardes anche a lei, caro MM!
am
Presidente Martino
E bravo Sarkozy che in un giorno trasforma il suo partito l’UMP in ” Les Republicains”
Cugini copioni!
Saluti Matteo Napoletano
PS La mia coscienza è salva, ho aiutato il partito in un momento difficile, il caro Furlan e soprattutto ho divulgato a chiunque mi venisse a tiro il verbo liberale di Antonio Martino e il Manifesto Rivoltalitalia.it di Moles, rischiando a volte lo sfinimento del mio malcapitato interlocutore…
Per il resto, in caso di elezione, chiedero’ il riconteggio delle schede…
Grande Matteo!
auguri di cuore,
am
Egregio Professore, La ringrazio per i complimenti e mi permetto di sottoporLe un quesito “sui massimi sistemi”.
Premetto che -come qui tutti sanno- per noi liberali gli USA sono sempère stati un faro, la stella polare verso cui dirigere la prora. Ma da un po’ di tempo le cose non stanno più così, almeno pare. Il fisco americano è uno dei più esosi. Giorni fa persona espertissima di “risparmio e fiscalità internazionale” mi diceva che oramai negli USA prima si pagano le tasse e poi si mangia. D’Altronde il fisco USA è uno dei più determinati a predare i capitali dei propri concittadini portati all’estero. FATCA è una mostruosità che fa impallidire Visco e soci, tanto è vero che le sue regole hanno portato molti con doppia nazionalità a rinunciare a quella americana. Alcuni attribuiranno la colpa al solo Obama, ma io lo ritengo ingiusto. Obama ha fornito un significativo contributo a questo processo di sovietizzazione dell’Americaa, ma sarebbe ingiusto dargli tutte le colpe, anche perché questo processo è partito ben prima dell’era Obama.
Lei che ne pensa? DObbiamo abbandonare gli USA come riferimento delle nostre vite? E questa sovietizzazione degli USA in cosa risiede e tornerà indietro?
Grazie e saluti.
Caro TD,
Obama ha solo accelerato un processo iniziato molti anni orsono. L’invasione della politica nella vita dei cittadini, con la possibile eccezione della Cina, e’ fenomeno universale. Altre, e piu’ significative eccezioni sono Canada, Nuova Zelanda e pochi altri paesi. Per questo concordo con Tocqueville sul fatto che il potere politico e’ preoccupante soprattutto in democrazia, ma non vedo come lo si possa neutralizzare.
am
Mah, come insegnano i francesi, ogni 30/50 anni una bella rivoluzione e un po’ di teste di potenti tagliate possono aiutare.
C è un a cosa che mi fa pensare. Depardieu per sfuggire al fisco ladresco è scappato in Russia ed accolto da un ex ufficiale del KGB, che ora guida un paese in cui la pressione fiscale pare sia minima. E si dice che la Serbia -ab immemorabili protetta dalla Russia- stia diventando un paradiso fiscale. Comincio a sentirmi vecchio come chiunque si vede cambiare totalmente il mondo sotto gli occhi.
Lei che ne dice?
Caro TD,
ha ragione. Se continua così, ci rifugeremo in Albania (flat tax = 10%)! 😉
am
Caro Professore, caro MdC,
ad un laicone come me è capitato di trovare uno scritto di presentazione del cardinale arcivescovo di Milano Giovanni Colombo al primo volume dell’opera omnia di Sant’Ambrogio che mi permetto di sottoporre loro, innanzitutto perché il cardinale Colombo è stato, almeno a mio giudizio, l’ultimo arcivescovo di Milano degno di tale cattedra (credo non a caso nella sua prima omelia un suo successore, Tettamanzi, ricordando i suoi predecessori ha omesso di nominarlo. Del resto è lo stesso che in una, non ricordo quale, delle tre celebrazioni solenni dell’anno liturgico ambrosiano è stato capace, secondo quanto riferirono le cronache dell’epoca, di parlare per più di mezz’ora di accoglienza e solidarietà senza nominare una volta il suo Datore di Lavoro, Gesù Cristo), inoltre perché lo scritto del cardinale Colombo pur risalendo al 1979, suo ultimo anno di episcopato, mi pare di straordinaria attualità.
“Il proposito di promuovere la presente edizione di tutti gli scritti di S. Ambrogio è nato nel nostro animo durante l’anno (1974) del XVI centenario della elevazione del santo Dottore alla cattedra episcopale di Milano. …..,
….Inoltre, e più profondamente, è maturata in noi la consapevolezza che oggi gli Italiani hanno bisogno dell’insegnamento di questo maestro in cui i valori della romanità e della rivelazione si sono fusi in modo originale e armonioso; egli è maestro di umanità, per un’epoca che si fa sempre più violenta e crudele; è maestro di libertà, che ammonisce a non vendere il bene massimo della coscienza a nessun principe, antico o nuovo che sia; è maestro di fede, che, con l’altissima ispirazione religiosa delle sue pagine, può reinfondere un’anima vigorosa e nuova a una società desolata dall’assenza dei valori, inaridita dalle prospettive secolaristiche.
Ci ha stimolato infine l’ansia pastorale di rispondere secondo un disegno ampio e meditato alle necessità della Chiesa di Milano in un difficile momento della sua storia. Milioni di persone, arrivate tra noi da ogni angolo della penisola nel breve arco di due decenni, hanno fatto della nostra terra un crogiuolo di stirpi, di tradizioni, di dialetti diversi. I problemi umani che ne derivano sono ardui, numerosi e certo non risolvibili a breve scadenza.
Di fronte a questo rivolgimento storico, qualcuno, mosso da una visione più generosa che illuminata, ritiene che la Chiesa di Milano debba attenuare le sue note caratteristiche, perché i nuovi arrivati possano adattarvisi più agevolmente. Il contrario è vero: quanto più è imponente l’ingresso tra noi di genti lontane tanto più la nostra Chiesa deve saper offrirsi con la sua inconfondibile identità, deve andar loro incontro col suo volto chiaro e riconoscibile: solo così potrà improntare e animare di sé il popolo nuovo che nascerà da questa lunga e travagliata fusione. Diversamente, accolti in una società anonima e grigia, tutti conserverebbero le proprie diversità e continuerebbero a sentirsi irreparabilmente stranieri e senza speranza.
Gli ospiti nuovi si accolgono non demolendo la nostra casa, ma irrobustendola, ampliandola e rendendola accogliente sì, ma nel rispetto della sua originaria architettura e della sua primitiva spiritualità.
In questo disegno assume una chiara significazione la rinascita – sempre più vigorosa e caratterizzata – della liturgia ambrosiana.
In questo disegno s’inquadra la salvaguardia e il rinnovamento delle nostre tipiche forme di pastorale.
In questo disegno il pensiero e la parola di S. Ambrogio – che stanno all’origine della nostra specifica identità ecclesiale – sono proposti alla lunga meditazione del clero e del laicato della Chiesa di Milano, perché il ritorno alle sorgenti ci aiuti a rispondere agli interrogativi del mondo di oggi con la forza interiore di chi sa di avere nella sua storia una ricchezza che non teme confronti.
Proprio perché siamo un albero molto cresciuto ed esposto a bufere, sentiamo il bisogno di avere radici robuste e profonde.”
Si parlava allora di immigrati provenienti dalle altre regioni d’Italia, non da altri continenti!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
A me miscredente e nato a oltre 1500 chilometri a sud di Milano, le parole del cardinale Colombo sembrano attualissime e illuminanti: una importante lezione per noi, oggi. Grazie per la segnalazione,
am
Presidente MARTINO
Lei ha pienamente ragione quando afferma che è sbagliato dare per finito SB rischiando poi di venir smentiti ancora una volta.
Ieri è bastata la sua presenza in Veneto per dare forza ed euforia ad un ambiente fino a poco prima deluso e rassegnato se non proprio depresso.
Ad un convegno sulla sicurezza svolto ieri a Mestre ho conosciuto la sua vicina alla Camera Renata Polverini.
Le ho raccontato che ha in questo Blog un grande estimatore nel nostro TD…
A me personalmente piace molto per la sua indole battagliera e genuina.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per le notizie che mi da. SB in forma? Ottimo! Renata Polverini non la pensa come noi, ma è simpatica e brava. Auguroni per la sua battaglia elettorale! TD, anche se a volte bersagliereggia, è persona non secondaria.
Cordialmente,
am
Professor, a Lei piacerebbe commentare qualcosa su John Nash recentemente scomparso?
Caro PM,
non lo conoscevo. So che è stato davvero un grande matematico e che il suo contributo alla teoria dei giochi è monumentale. Non sono in grado di dire altro e me ne scuso.
am
Grazie professor, chiedo scusa io, credo nella vita eterna perché Dio permette che persone come Lei e Nash svegliano nostra curiosità su cose interessantissime, ma il tempo è troppo limitato per conoscere come vogliamo.
Egregio professore, mi tocca romperLe le scatole ancora. Mi serve un commento su questo grafico in base al quale viene affermato che l’Inghilterra di Cameron non ha ridotto laspesa pubblica. Grazie in anticipo.
http://icebergfinanza.finanza.com/2015/05/12/grexit-o-brexit-questo-e-il-problema/
Cari ADAMs,
al Professore nel suo otium messinese potrebbe non dispiacere questa allegra rappresentazione:
http://www.lintraprendente.it/2015/05/sceneggiata-napoletana-2/
Simpatico anche il commento di Lorenzo con il ricordo di Gheddafi e delle sue amazzoni.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD,
nemmeno Thatcher ridusselaspesa pubblica. Questo non ne riduce l’importanza di grande statista. L’Inghilterra non cresce certoper la spesa pubblica, dipoco superiore al 40% de pil.. Sepoiguarda alla composizione del debito nelgraficosuccessivo, vedra’ che la quota imputabile alle pubbliche amministrazioni e’ modesta. Il suo amico keynesiano non vale piu’ delle sue teorie!
am
Caro Franco,
la veduta dal terrazzino della mia camera al San Domenico e’ spettacolare. Si avvicina l’ora del gin & tonic e non posso consentire a questa sceneggiata di rovinarmi la serata. Primum vivere, deinde filosofare!
am
Caro Professore,
La invidio. Non si può contaminare uno dei panorami più belli del mondo visto da uno degli alberghi più belli del mondo (che conserva ricordi della Conferenza di Messina) con le miserie terrene.
Io mi devo consolare osservando le mie rose di David Austin che si stanno riprendendo dal violentissimo temporale di una decina di giorni fa.
A proposito di San Domenico, non è disprezzabile neanche quello di Imola. Tra l’altro dispone di una cantina superba, una tra le migliori del mondo (ahime, per il 98% al di fuori della portata delle mie tasche, comunque anche il 2% che resta è di altissima qualità). Era il regno di Nino Bergese, che purtroppo, per ragioni anagrafiche, non ho potuto mettere alla prova, ma anche il suo successore Valentino Mercattillii è assolutamente degno della massima considerazione. Nino Bergese ha affidato i suoi tesori all’editore … Feltrinelli (pensi un po’ Lei). Il suo è l’unico libro, oltre a quelli di Pasternak, Tomasi di Lampedusa e Hannah Arendt e Andrè Schwartz-Bart, uscito da quella fucina del male cui ho consentito di varcare la soglia di casa mia.
Si goda fino in fondo il paradiso in questa vita.
Franco Cattaneo
Grazie, caro Franco, anche per il suggerimento. Questo San Domenico e’ assolutamente superbo e a me molto caro per mille ragioni, non ultima la riunione dei ministri della difesa di Nato, Russia, Israele e sei paesi arabi che organizzai il 9 e 10 febbraio 2006.
am
Egr Prof Antonio Martino. Le scrivo il presente messaggio sul suo blog per esprimerLe il mio profondo rammarico per il grave degrado che sta ammorbando l’Italia da circa venti anni. Spero che Lei possa guidare gli italiani e l’Italia verso un Rinascimento politico-culturale e socio-economico, prima che sia troppo tardi! La ringrazio del tempo dedicatomi, resto fiducioso in un Suo cortese e sollecito riscontro e Le invio i miei più Cordiali Saluti.
Dr Renato Crescenti, medico Ospedale Papardo di Messina, ideatore del gruppo Facebook Leoni di Messina.
PORRO E L’IMMIGRAZIONE (Virus di ieri sera).
Secondo me, anche ieri sono mancati al tema dell’immigrazione le uniche due argomentazioni importanti:
– LA LEGALITA': purtroppo, non ha senso quando la legge è assurda.
E la legge E’ assurda. Pretendere che per entrare “legalmente” si debba già avere un contratto di lavoro ed un contratto di affitto qui, è un’assurdità scritta nero su bianco. Perciò, non ha alcun valore morale, e non è un caso che la giurisprudenza la tratti come carta igienica, e che i cittadini siano favoreggiatori degli irregolari, che lavorino per loro o no.
Al contrario, le norme dovrebbero essere ben più severe nei confronti di stranieri criminali, per atti nel paese o fuori. Questo sì che sarebbe logico e condivisibile.
– L’EFFETTO ECONOMICO: la manodopera a basso costo è un regalo per ogni paese. La cosa assurda è che in questo paese, invece, sia vietata. L’assurdo sono cioè il salario minimo, e l’imposizione fiscale e contributiva nei confronti di redditi sotto la sopravvivenza. Sono queste impostazioni che fanno dell’immigrazione un problema , anziché una risorsa.
Invece, tutti parlano di fuffa. Anche Porro, in questo caso.
Caro professore, cosa pensa dell’iniziativa di Fitto?
Caro Michele,
bene l’adesione al gruppo dei conservatori. Poco comprensibile l’alleanza con Alfano, lapresentazione di un candidato anti-FI in Puglia e l’appoggio a Tosi (sempre in funzione anti-FI) in Veneto.
am
Egregio Professore, poiché sto litigando con un keynesiano mi abbisogna il Suo sostegno. Le risulterebbe che la “ripresa” della Gran Bretagna sotto Cameron sia “merito”:
a) della svalutazione della sterlina;
b) dell’intervento attivo della Banca d’Inghilterra che ha fatto allentamento quantitativo ben prima della BCE;
c) e, soprattutto del forte aumento della spesa pubblica!
Se avesse qualche dato al riguardo sarebbe gradito.
Cordiali saluti
Caro TD,
il suo amico conferma il mio convincimento che “si può portare un keynesiano ai fatti, ma non lo si può costringere ad accettarli”. La buona performance dell’economia inglese è dovuta, a parer mio, alla fiscalità contenuta e ad un ambiente favorevole agli investimenti. Il QE, la bassa quotazione della sterlina e la spesa pubblica sono tutti ostacoli allo sviluppo dell’economia britannica, come di qualsiasi altra. Ma non perda tempo a cercare di convincerlo: sono irredimibili!
Cordialmente,
am
Vorrei aggiungermi al sempre gradito imperversare dell’ ADAM Cattaneo e girndoVi la solita perla suggeritami dalla ADAM Gabriella consiglio con Lei nell’ ordina, blocco e penna, staccare telefoni e metter a letto moglie e figli, pop corn, cuscino ben posizionato, pipì e click che si parte
https://www.youtube.com/watch?v=wRoj4_6JqnM
Grazie Ronny, grazie Professore
C-Mdc
e grazie Dr Respinti e Dr Diaconale (bestia che sono).
c Mdc
Caro Mdc,
è stata una bella serata e la ringrazio per avermi segnalato il link. Sto andando in Sicilia per un weekend di riposo e, se non ho di meglio da fare, me la rivedrò.
Cordialmente,
am
PS Mi saluti Gabriella, per piacere.
Provvedo immediatamente, sarà lieta di ricevere i Suoi saluti, buon fine settimana in Trinacria, si goda il sole ed il mare anche per noi meschineddi
c Mdc
Leggetevi questi vecchi articoli e poi cominciamo a pensare come chiedere conto dei danni subiti dall’Italia a coloro che si schierarono subito con spagna e francia e inghilterra contro l’italia.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/17/immigrati-la-spagna-critica-italia-poi.html
http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/sicurezza-politica4/nuovo-attacco-spagna/nuovo-attacco-spagna.html
http://vistidalontano.blogosfere.it/2008/05/il-governo-berlusconi-dichiara-guerra-agli-immigrati-clandestini.html
http://fortresseurope.blogspot.it/2006/01/fortezza-europa-1502-migranti-e.html
http://www.agoravox.it/Zapatero-basta-romeni-in-Spagna.html
http://www.lemonde.fr/idees/article/2011/04/18/l-italie-les-immigres-et-l-union-europeenne_1509192_3232.html
Caro Professore, cari ADAMs,
sempre in tema di immigrazione e terrorismo, da qui
http://www.lintraprendente.it/2015/05/per-renzi-e-mattarella-la-guerra-al-terrorismo-si-fa-con-gli-sputi/
Matteo Renzi («Non mando i soldati in Libia a farsi sgozzare») mi dovrebbe spiegare perchè, abolito il servizio militare di leva (Antonio Martino consule) e passati alle forze armate professionali, i militari (professionisti) non dovrebbero essere impiegati in azioni militari, se così decide il legittimo – ammesso e non concesso che il governicchio Renzi lo sia – governo del paese.
L’irenico Sergio Mattarella («Il terrorismo non si combatte con la violenza») se definisce da buon lapiriano “violenza” l’azione delle Forze armate, di cui lui mi risulta essere capo supremo (che tempra di condottiero…), dovrebbe, per essere coerente, chiederne l’immediato scioglimento (con conseguente, peraltro modesto, data l’incidenza percentuale del loro costo sul bilancio dello stato, sollievo per l’erario) e la loro sostituzione con commandos di pie donne – Rosi Bindi, Mogherini, Boschi, magari anche Pinotti – che vadano a persuadere i terroristi che la violenza è male….
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è questa mentalità che, in un momento come questo, mi spaventa. Sono convinti che i problemi si risolvono con metodi politici, col dialogo, cioè con le chiacchiere. Non hanno imparato nulla dal XX secolo. Come Chamberlain con Hitler, credono che l’uso della forza sia inutile e barbaro e che basti dialogare per evitare i problemi. Incontrai Renzi anni addietro in una puntata di “Porta a porta”. Lamentavo la bassa spesa per la difesa e Renzi, che era in collegamento, disse “Il professor Martino è staliniano, si chiede quante divisioni abbia il Papa”. Risposi: “Staliniano lo dirai a tua sorella. Quanto a me, in caso di problemi, preferirei essere difeso dai marines degli USA che non dalle guardie svizzere del Papa”! 😉
am
Era la sera delle elezioni USA, ah ha ah
fu quella volta che temetti seriamente per le Sue coronarie ( ma molto più per la giugulare di Renzi, fortuna volle che fosse “collegato”, si fa per dire, da chissà dove, appunto
)
c Mdc
Caro Professore e caro Corrado,
credo di aver guardato “Porta a Porta” quattro o cinque volte in vita mia (una volta fu nel ’94 l’epica puntata del contratto con gli italiani di SB – poi disatteso in toto) e un’altra fu quella dello scontro del Professore con Renzi. Era la prima volta che vedevo e ascoltavo Renzi: dopo poche sue parole mi convinsi che fosse uno sbruffone ignorante e vuoto ma pericoloso perchè capace di incantare le anime semplici. Quando se ne uscì dando dello stalinista al Professore io urlai °#@§^#”* tanto forte che svegliai mia moglie…
Purtroppo la prima impressione è spesso la più fondata!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, Cari ADAMs,
mi vergogno di imperversare come Attila
Un articolo della solita, encomiabile Maria Giovanna Maglie:
http://www.lintraprendente.it/2015/05/eurocazzotti-per-pittibullo/
La chiusa: “è inutile piangerci sopra, non sarebbe cambiato niente. Il famoso strombazzato ricollocamento sarebbe infatti avvenuto solo dopo il riconoscimento dello status di rifugiato, le procedure italiane richiedono mesi contro le poche settimane degli standard europei. Lo status di rifugiati per asilo politico esclude naturalmente i clandestini o gli immigrati per motivi economici. Ovvero il novanta per cento di quelli che sbarcano da noi.” mi fa chiedere per quale motivo la burocrazia italiana non sia mai, ma proprio mai (tranne che quando si tratti di vessare i propri sudditi), in linea con i tempi di svolgimento delle pratiche del resto d’Europa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Cari ADAM,
Qui un po’ di chiarezza sulla frode pensionistica italiota/europea…cose a noi stranote grazie al Professore ma che fa bene rinfrescare.
http://www.linkiesta.it/verita-su-pensioni-riccardo-puglisi
A quando Professore il modello cileno anche da noi?
Grazie e avanti tutta.
Saluti,
Parrini
Caro Alberto,
purtroppo abbiamo perso troppo tempo e oggi, data la struttura per fasce d’età della popolazione, l’adozione di un sistema politico come quello cileno è difficile. Tuttavia, quanto illustrato nell’articolo coglie l’aspetto centrale della natura truffaldina del nostro sistema. Il fatto è che tutti sono implicitamente convinti che la pensione non appartenga al pensionato, ma sia solo una generosa elargizione della carità pubblica, che viene erogata solo se le pubbliche finanze lo consentono. I discorsi più diffusi vertono sul come togliere un pò di pensione (o tutta) a Tizio o Caio, in base ai criteri giudicati equi dai soloni di passaggio. Mi auguro che questa mentalità venga smascherata e condannata fermamente dalla pubblica opinione. Conviverci sarebbe pericoloso e degradante. Per quanto mi riguarda, mi rifiuto di effettuare riti sacrificali all’invidia e alla malevolenza della plebaglia, non importa di quale colore politico.
Cordialmente,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
segnalo questa intervista a Fitto:
http://www.lintraprendente.it/2015/05/fitto-piu-cameron-meno-merkel/
che comunque almeno una iniziativa buona l’ha avuta: andarsene dal gruppo PPE ed aderire a quello dei tories.
Naturalmente l’house organ del partito pascaliano (Blaise Pascal non c’entra nulla) l’ha subito bollato di ignominia “Fitto scappa da FI e dal PPE”.
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Franco,
l’idea di lasciare il PPE e aderire al gruppo dei Tories è giustissima. L’intervista è buona. In molte occasioni ho difeso Raffaele dalle cattiverie dei suoi (interessati) detrattori all’interno di FI. Ora sono perplesso: allearsi con Alfano, presentare un proprio candidato alla presidenza della regione Puglia, sostenere Tosi contro Zaia……sono tutte scelte che non sono certo di comprendere e che non riesco a condividere.
am
Caro Professore,
certamente il traditore cadreghinista, ministro degli interni che si limita al “facite a’ faccia feroce”, dovrebbe girare con un campanellino alla caviglia.
Zaia non mi pare da ministro dell’agricoltura abbia dato gran prova di sè, e poi, essendo salviniano, non dev’essere un gran liberalone. Però, neppure Tosi: ha certe uscite stataliste e, sotto sotto, filo renziane.
Detto questo, i pascaliani che sostengono una fascistella, che, in una vita passata, sarà stata magari anche una buona latinista e grecista, ma che alle precedenti regionali ci ha fatto perdere la Puglia…
Insomma sono tempi veramente tristi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Quanto è vero.caro Franco!
am
Caro Professore,
so di essere un laudator temporis acti, ma, visto cosa ci offre oggi la realtà italiana, mi sembra difficile inneggiare ai magnifici destini e progressivi.
Il reggitore dei nostri destini terreni sta mettendo in piedi un gran spettacolo, potendo contare sulla fattiva collaborazione di insegnanti e studenti, sulla (ennesima) riforma della scuola. Di sicuro c’è solo che ci troveremo centomila bocche in più da sfamare, tanto la scuola ormai serve solo a garantire stipendi, quasi sempre immeritati, ai dipendenti, non certo per assolvere al proprio compito istituzionale che è quello di insegnare ed educare gli allievi.
Mi chiedo se l’unica riforma sensata della scuola italiana non potrebbe essere fatta con una legge di un solo semplicissimo e chiarissimo articolo:
“Sono abrogate tutte le leggi sull’ordinamento scolastico promulgate dopo il 31 dicembre 1959″.
Cosa ne pensa?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lei conosce, suppongo, la mia proposta. Un articolo in Costituzione: “Ogni cittadino italiano, compiuto il 25° anno di età, è laureato. Può ritirare il diploma che preferisce presso qualsiasi ufficio postale, previo il pagamento di una tassa. L’entità di questa e il livello di reddito famigliare al di sotto del quale non si è tenuti a pagarla vengono fissati annualmente con devreto del ministro dell’Economia.” Se introdotto, questo articolo sgombrerebbe scuole e università da studenti che non vogliono studiare e docenti che npn sanno o non vogliono insegnare. Saremmo tutti laureati, il che porrebbe l’Italia al vertice delle classifiche mondiali sui livelli di istruzione. 😉
am
Caro Professore,
attesa la quasi assoluta inutilità (anzi, la quasi certa dannosità) della scuola italiana odierna, la Sua proposta di riforma costituzionale (che mi era nota) rappresenterebbe una riforma radicale.
Dato però che i dipendenti del Ministero della Pubblica Istruzione sono più numerosi di quelli dell’U.S. D.O.D., urge una ricerca di novelli Pol Pot, Hitler, Stalin, Mao o Bokassa per il taglio della… spesa.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Penso che Lei abbia il potere di leggere nella mente umana, visto che è quanto asserisco da una vita. Gentile avrà avuto le sue colpe con la sua opportunistica adesione al fascimo, ma rimane un genio. Cordiali saluti.
Cari amici, caro Professore una bella iniziativa de L’Intraprendente,
http://www.lintraprendente.it/2015/05/il-nostro-arsenale-per-la-liberta/
a presto.
c Mdc
Caro Mdc,
l’iniziativa è lodevole, ma non è la prima. Liberilibri da molti anni presenta ai lettori italiani i classici del liberalismo passato, presente e futuro. Il loro catalogo è formidabile. Detto questo, quanto più numerose le iniziative di divulgazione liberale, tanto meglio. 😉
am
Si esatto LiberLibri è da sempre un baluardo a difesa della Libertà!
Grazie caro MdC! Ho subito comprato il primo!
Qualche anno fa anche il Giornale, grazie all’ottimo Porro, aveva fatto una collana liberale con un bel numbero di titoli liberali, tra cui alcuni del nostro grandissimo Professore.
Che dire…speriamo che queste iniziative prendano sempre più campo per squarciare il velo dello statalismo tassassino! Ad oggi più che un velo è una coltre di nebbia fittissima che non si taglia nemmeno col macete…Che la fiamma ardente della Libertà la diradi definitivamente e brilli sempre più!
Avanti tutta caro Professore, siamo tutti con Lei!
Saluti
Parrini
Caro Professore,
quando vedo alla TV immagini delle odierne aule parlamentari vengo preso dallo sconforto: ora, non è che io pretenda la “white tie”, però il vedere parlamentari (soprattutto signore) vestiti come spettatori di un concerto rock, è deprimente. E quando li senti parlare …
I due presidenti rispecchiano l’infimo livello culturale ed intellettuale dei membri delle camere, che non sarebbe stato concepibile una trentina di anni or sono.
Come altrimenti giudicare il presidente del senato che per la commemorazione ufficiale del settecentocinquantesimo anniversario della nascita di Dante (eh si, Dante è nato tra maggio e giugno di 750 anni fa, anche se quasi nessuno se ne ricorda) ha pensato bene di invitare un guitto come Benigni, evidentemente, secondo l’ex PM, il massimo dantista italiano, allineandosi al suo predecessore Schifani che aveva invitato per il concerto natalizio tale Giovanni Allevi credendolo un pianista.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lei sparge sale sulle mie ferite. Sono scappato dalla Camera (e perderò la diaria :-() proprio per il disgusto che provavo vedendo persone mal vestite, incolte e rumorose occupare i banchi dove una volta sedevano persone composte, colte e in grado di parlare l’italiano in modo perfetto.
am
Caro Professore,
Nosferatu è uscito dalla cripta ed ha tuonato contro la corruzione: “La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. I giovani si allontanano perchè la politica si inaridisce”. Nella loro visione politica, tutto opere di bene e sovvenzioni statali, ai lapiriani sfugge che la politica è il fuochista della vaporiera della corruzione, con il suo continuo intromettersi ed ostacolare l’iniziativa economica, introducendo sempre maggiori vincoli ed assegnando alla burocrazia un potere sempre più debordante ed arbitrario che innesca infallibilmente il meccanismo della corruzione che è spesso una necessità difensiva e di sopravvivenza per chi produce ricchezza (e non la dilapida, come la quasi totalità degli inutili, e dannosi, dipendenti statali).
I giovani si allontanano dalla politica perchè i cattocomunisti hanno distrutto il tessuto produttivo del paese e non trovano lavoro (l’altro giorno vicino a casa mia ha chiuso una tessitura: 150 posti di lavoro perduti, ed è solo un caso tra tanti). Sarà un caso, ma a Cortina non risuona più il vociare del “cumenda”, ma solo il dialetto romanesco: si sa, Roma pullula di ex-operai divenuti industrialotti con la casa attaccata al capannone…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
una delle “leggi di Martino” è: “La corruzione è, sempre ed ovunque, fenomeno politico”. Esiste il caso dell’agente sleale ma, tra privati, dato l’interesse a non lasciarsi derubare, la corruzione è quasi inesistente. Può esistere solo in politica, quando si spendono soldi altrui a vantaggio di altri. Si può, quindi, verificare il caso di una spesa di 100.000 decisa al solo scopo di far intascare una tangente di 1.000. 😉
am
Carissimo Prof. Martino, questa è una delle Sue perle, con la forza lo stile e la lama degne di un Churchill o di una Thatcher! Ah! Se solo Lei potesse enunciare la Sua Legge Aurea in TV e successivamente sviluppare il concetto sotto l’ incalzare delle richieste di chiarimento da parte del Suo amico N. Porro, vi sarebbe un fenomeno di disintossicazione di massa e con gran beneficio dei molti ingenui narcotizzati dal wel-af-farismo e dalla Sua stomachevole propaganda. Al proposito avrei giusto, giusto un piccolo contributo del bravo Prof. Lottieri ed una controprova da parte di vari campioni e di uno in particolare un ineffabile catto-com di vaglia, di cui non faccio il Nome suggerendo solo voler avere la pazienza di leggere tra i 12 commenti.
http://www.lintraprendente.it/2015/05/bobo-vuol-morire-grillino/
e tanto per non infierire … http://www.lintraprendente.it/2015/05/e-tornato-il-minculpop-e-lo-guida-poletti/
Corrado Mdc
Carissimo Prof. Martino, questa è una delle Sue perle, con la forza lo stile e la lama degne di un Churchill o di una Thatcher! Ah! Se solo Lei potesse enunciare la Sua Legge Aurea in TV e successivamente sviluppare il concetto sotto l’ incalzare delle richieste di chiarimento da parte del Suo amico N. Porro, vi sarebbe un fenomeno di disintossicazione di massa e con gran beneficio dei molti ingenui narcotizzati dal wel-af-farismo e dalla Sua stomachevole propaganda. Al proposito avrei giusto, giusto un piccolo contributo del bravo Prof. Lottieri ed una controprova da parte di vari campioni e di uno in particolare un ineffabile catto-com di vaglia, di cui non faccio il Nome suggerendo solo voler avere la pazienza di leggere tra i 12 commenti.
http://www.lintraprendente.it/2015/05/bobo-vuol-morire-grillino/
Corrado Mdc
Caro Mdc,
ottimo il pezzo di Lottieri, allucinante la storia raccontata nel secondo pezzo. Grazie per la sua costante amicizia,
am
Salve Caro professore
Con la dovuta umiltà, mi permetto però di far presente che il fenomeno corruttivo è presente anche nel mondo dei privati e direttamente proporzionale alla dimensione della strutture. Mi viene in mente, per esempio, di tanti direttori acquisti nella gestione dei rapporti con i fornitori, o di manager che hanno tra i fornitori aziende a loro legate attraverso prestanome, familiari e affini.
Ovviamente ha ragione lei, “La corruzione è, sempre ed ovunque, fenomeno politico”, ed infatti nelle aziende molto grandi si fa carriera per meriti “politici”, a volte anche più che per meriti manageriali. Tuttavia mi chiedo se oltre la distinzione tra pubblico e privato, non occorra anche tenere conto della dimensione della struttura, o se possiamo definire “privato” una multinazionale, che onestamente è un privato che mi fa un po’ paura.
Cordialmente
Caro Filippo,
ho riconosciuto l’esistenza di agenti sleali nel privato. Ho anche sostenuto che, prima o poi, vengono scoperti. Lei ha ragione: le dimensioni della struttura sono importanti. Quanto piu’ grande e complessa, tanto meno facile scoprire i disonesti. Tuttavia, la politica e’ quasi sempre condizione sufficiente di corruzione e spesso necessaria.
am
Come sono le condizione per la esistenza di corruzione negli consoci per raccolta differenziate? In diversi luoghi fanno degli indagini per scoprire chi non segue esattamente loro complicate regole, con poteri equiparabili ai servizi segreti.
In più obbligano a mettere in sacchi trasparenti, una radiografia dei consumi delle famiglie, davanti a loro case. Informazioni sulle le quale il garante della privacy non si manifesta.
L’indotto comprende i produttori di sacchi omologati per non soffocare le tartarughe, e diversi enti/associazioni che fanno capo a Al Gore o simili.
Salve a proposito di QE Keynes e compagnia bella ecco un abella risposta alla Modern Money Theory (MMT)
http://scenarieconomici.it/mosler-economics/
slt
Caro MM,
credevo fosse mio amico! Perché mi infligge la lettura di queste scempiaggini? 😉
am
Certamente Professore Martino,volevo far solo notare le “pataccate” ostentate dal tipo…
saluti
@ Matteo Napoletano
Rispondo ai Suoi dubbi fornendole il seguente link
http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/alessandro-camilli-opinioni/auto-blu-pdl-abbruzzese-fiorito-lazio-regione-1344818/
in cui si parla di Fiorito e ABbruzzese. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il più esiziale risulta Abbruzzese e non il ladrone Fiorito, perché anche nei paesi liberali come gli USA esistono i ladri, ma non esistono i privilegiati, come appunto Abbruzzese.
Rifletta anche su quante volte ha visto in televisione la Polverini, mentre il nostro Martino restava in panchina. E pensi a che effetto può avere la Polverini su un liberale. Io personalmente sento più liberale Bertinotti.
Zuccherosi saluti a tutti
Carissimo
Sono storie passate che conosciamo tutti molto bene.
Il futuro invece, grazie al Presidente Berlusconi e sono convinto, soprattutto, al Presidente Martino ci riserva una grande novità nel Partito Repubblicano.
Visto che la politica è si sostanza ma soprattutto si nutre di forma, il solo pensiero di avere in Italia un partito che si ispira al Reaganismo mi sembra un motivo di orgoglio e gioia per chi come noi si considera liberale di destra.
Saluti Matteo Napoletano
PS M5S non avrà ladri ma abbonda di cialtroni…
Quanto a cialtroni, mi sembra che anche Forza Italia non scherzi. Sul partito si dovrebbe dire a Berlusca che non ce ne frega niente del nome. Lo puo anche chiamare “lampadario” o “zum zum” o “piripacchio”. L’unica cosa che ci interessa è che diminuisca le tasse e il peso dello stato. Quindi cominci a spiegarci come mai Berlusca ha votato l’IMU e le ganasce fiscali e il catasto elettrico e l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale agli autisti di autoblu. Cordiali saluti
PS Non chi dice “Signore Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma chi adempie la volontà del Padre mio.
Bravi. Anche io la penso come voi e mi fa piacere condividere lo stesso pensiero. Il Partito Repubblicano…mi sembra come fare il verso al Partito Democratico…e insieme scimmiottare gli Stati Uniti d’America…Il tutto mi sembra poco serio e invece noi abbiamo bisogno, oggi più che mai, di serietà.
A che serve cambiare il nome e poi reclutare le più variegate identità creando un guazzabuglio qualsiasi, quando invece abbiamo solo bisogno di ribadire le vecchie posizioni fissate dai fondatori di FI. Solo quelle e nulla più, non servono altre “nuove idee”. L’elettorato è già disorientato e creare un’altra identità politica secondo me non darebbe i risultati sperati ma semmai il suo contrario. Non dunque cambiare il nome al contenitore ma rimettergli dentro quello che c’era alle origini e che poi via via è andato perso. Abbiamo perso i migliori uomini e i migliori programmi. Adesso basterebbe resettare il tutto e parlare di flat tax, di liberalizzazioni, di riduzioni della spesa pubblica, cancellazioni di quelle scellerate tasse sugli immobili tanto odiate dagli italiani e che tanto danno hanno arrecato alla nostra economia e alla sicurezza sia emotiva che finanziaria della popolazione.
Perfetto, quindi Berlusca, se proprio gli va, cambi pure nome al partito, dopodiché -per usare un’espressione cara al Manzoni- si tolga alla svelta dai coglioni, magari conservando una carica onorifica come presidente onorario, affidando pieni poteri al professor Martino ovvero ad uno dei suoi discepoli come Moles.
Speriamo poi che Moles si svegli. In ogni caso, per svegliarlo, potete sempre contare su di me e sui miei miracolosi clisteri di caffé bollente.
Zuccherosi saluti a tutti.
Caro Professore, cari ADAMs,
Vi tedio con un’altro articolo (di Mauro Mellini)
http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5895&Itemid=1
che colpisce ed affonda il Berlusconi “moderatista”.
Ma SB non si stanca di fare il punching-ball? Ah dimenticavo che sta vendendo il 49% del Milan per tre fantastiliardi di miliardi al presidente cinese (che , essendo venuto dopo Deng Xiao Ping, manco so come si chiama).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
articolo impietoso, ma non del tutto infondato. Sale sulle ferite!
am
Caro Professore,
non sono mai stato un estimatore di Forlani, nè avrei mai votato in vita mia la Democrazia Cristiana. Tuttavia, la decisione di togliere la pensione ad un quasi novantenne, per un reato “immaginario”, non è altro che l’ennesimo scempio moralista e giustizialista, di un paese senza più ideali, una folla urlante ricca di odio e priva di pensiero. Forlani è stato condannato per un “non poteva non sapere”. Uno dei tanti scempi di Mani Pulite. Che gli venga tolta ora la pensione è qualcosa di orribile. Il grillismo di destra della Lega che spalleggia il grillismo sinistro dei Cinquestelle, sotto la regia occulta di Travaglio, mi ripugna profondamente, Non mi ripugna solo come elettore “eroico” di Forza Italia, ma soprattutto come uomo, come persona, come avvocato che ha studiato e oggi lavora credendo nelle idee garantiste e nel rispetto dell’uomo come valore fondamentale che parte dall’Umanesimo e che trova il suo alveo permeante nell’Illuminismo, per poi affondare le radici nel mondo contemporaneo. Mi capita sempre più spesso di definirmi “garantista”, ancor prima che “liberale”. Sono sinceramente dispiaciuto per Forlani e mi chiedo, troppe volte, che cosa abbiamo in comune noi liberali col socialismo e col veterogiustizialismo della Lega.
La saluto, ringraziandola per quest’oasi liberale che ha creato sul web. Appena posso ci passo per fare un bagno purificante. Con la consueta stima.
Massimo B.
Caro Professore,
lo scorso anno Le sottoposi alcuni interrogativi sul perchè nelle scuole (oddio, questa parola è ormai esagerata) italiane non si sia mai parlato di Adam Smith, di rivoluzione inglese o americana, ma sempre e solo (esaltandoli oltre ogni ragionevolezza e senza mai condannarli) di illuministi francesi e di rivoluzione francese: le pietre che ancor oggi ci portiamo al collo e ci faranno affogare.
Trovo ora un bell’articolo di Marco Respinti
http://www.lintraprendente.it/2015/05/il-vero-motivo-per-cui-litalia-non-ha-un-partito-repubblicano/
che conforta il mio (oso dire “nostro”, di tutti noi ADAMs) pensiero al riguardo e, attualizzando Edmund Burke, ci riporta ai vacui ed infondati (e peraltro in ritardo di vent’anni) vaneggiamenti senili di SB.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il pezzo è molto buono e l’autore è bravo e colto. Quanto ai “vaneggiamenti senili”, stendiamo un velo pietoso. 😉
am
Presidente Martino
Leggendo i risultati elettorali di oggi che vedono il partito sotto il 4% mi fa pensare che, oltre alle manchevolezze più o meno gravi dei dirigenti locali, ci sia ben altro.
Abbiamo difeso i nostri elettori dalle tasse di Monti e di Letta?
Ci è convenuta l’amicizia (amore) , peraltro mai ricambiata, con Renzi?
Giusto lasciare il monopolio del populismo a Salvini e Grillo?
Perché il ceto medio, massacrato dalla crisi, dovrebbe votarci?
Saluti Matteo Napoletano
PS Sto collaborando con Simone Furlan candidato in provincia di Venezia per la Regione, vorrei una sua opinione visto che certamente avrà avuto modo di conoscerlo.
C’è una formidabile battuta di un comico romano. La moglie, adirata, gli chiede polemica: ” ma perché ti ho sposato?”.
E lui di rimando: ” AH TE LO COMINCI A CHIEDE’ PURE TU!”
Caro Matteo,
la sua analisi mi sembra ineccepibile. FI fin dalla nascita è stato presentato come il partito del cambiamento, della “rivoluzione liberale”, non certo come il partito della conservazione dell’esistente o del compromesso. Tradendo la sua natura, presentandosi come il puntello del potere cattocomunista, ha disgustato i suoi elettori. Molti di essi non sono andati a votare, altri hanno votato per altri partiti. Non conosco Simone Furlan, almeno non credo. Potrei averlo conosciuto ed essermene dimenticato, nel qual caso me ne scuso. Comunque sia, faccio ad entrambi i miei più calorosi auguri.
am
Egregio Professore, spero che abbia avuto il tempo di vedere l’intervista a Cossiga de qua. In proposito, considerato che Lei ha un’esperienza di servizi segreti che non ha niente da invidiare a quella di Cossiga, perché non ci regala un commento alla citata intervista ed un suo parere su come andò il caso Moro (sedute spiritiche comprese) Cordiali saluti
Caro TD,
lo farò, spero, presto e con piacere. La mia esperienza dei rapporti con i servizi, fatta nel 2001-2006 da ministro della Difesa, mi ha liberato dei pregiudizi che la propaganda mi aveva fatto assorbire. Le persone che ci lavorano, con tutte le eccezioni possibili, sono dotate di professionalità e spirito di servizio. In quei cinque anni, molti dei nostri militari in missione devono la loro vita all’ottimo lavoro della nostra intelligence. Raccoglierò, quindi, il suo invito con piacere appena possibile. Forse, avrò così modo di mostrare la mia gratitudine agli uomini e alle donne dei nostri servizi.
am
A tutti gli ADAMs,
giovedì sono stato a Roma per il Convegno “Ronald Reagan e la Rinascita Conservatrice” in cui il Professor Antonio Martino era relatore.
Ho inserito vari interventi negli ultimi sei post della pagina Facebook raggiungibile al link
https://www.facebook.com/pages/Forza-Libertà-Perché-Si-Avveri-Il-Sogno-Liberale/677237452371247?ref=tn_tnmn
L’intervento principale del Professore si trova in due post
https://www.facebook.com/677237452371247/videos/vb.677237452371247/832188120209512/?type=1&theater
https://www.facebook.com/677237452371247/videos/vb.677237452371247/832189856876005/?type=1&theater
e nell’ultimo post interviene nuovamente
https://www.facebook.com/677237452371247/videos/vb.677237452371247/832201906874800/?type=1&theater
Edoardo Lucio
Egregio professore, affondiamo nei ricordi di famiglia. Potrebbe darci due parole di commento su quanto affermato da Cossiga in una famosa intervista “Gladio venne fondata da Moro, Taviani, Martino con l’appoggio tecnico di Mattei”? Grazie
Caro TD,
Francesco Cossiga era una persona straordinaria e un caro amico, ma era anche un pò pallonaro. Ebbe l’impudenza di dirmi che mio padre lo aveva consultato prima della Conferenza di Messina. Nel 1955 Cossiga era un giovanissimo democristiano sassarese, certamente sconosciuto a mio padre, che in genere non si consultava con nessuno quando doveva prendere una decisione, che riteneva di potere prendere da solo. Escludo che sia stato uno dei fondatori di Gladio. Lo dico perché lo conoscevo, certamente non perché abbia prove della cosa. Del resto, la prova di un negativo è impossibile!
am
Grazie professore, ma tengo a precisare che per me avere fondato Gladio costituisce un titolo di merito.
Caro TD,
anch’io lo riterrei un fatto positivo. Mi sono limitato a escludere tale possibilità soltanto perché non ci credo. Ma, se venisse provato, lo considerei un merito, non una colpa, di mio padre. Grazie, comunque, per la segnalazione. Dove ha pescato quell’intervista?
am
La può trovare su Youtube col titolo
ALDO MORO ED IO – Documentario 76 min.
usando il seguente link
https://www.youtube.com/watch?v=SNQuUiwA5mQ
Il pezzo che la interessa comincia al minuto 19 e 30 secondi
La saluto
Caro Professore e Presidente Martino,
La vittoria di Cameron in Inghilterra ha dimostrato che uno spazio per Liberali e conservatori esiste. Io direi anche di molti euro-critici e non fanatici. Un grosso errore come da lei sottolineato anche qui di SB di non appoggiarsi in Europa a Cameron invece che al PPE.
Tutto questo spero porti una riflessione. Se non la porterà andremo avanti lo stesso perchè le nostre ragioni verranno sempre fuori.
Lei cosa ne pensa di questo voto?
Con affetto e Stima immensa ,
Pierpaolo Sette
Caro Pierpaolo,
l’esito delle elezioni inglesi a) irride alle previsioni quasi unanimemente sbandierate dalla stampa italiana di un “testa a testa” (col sistema elettorale inglese è molto azzardato fare previsioni); b) dimostra che gli oltranzisti dell’antieuropeismo non possono avere un successo di lungo periodo (v. UKIP); c) che le critiche serie e fondate alla UE, prive di toni esapserati, alla lunga pagano elettoralmente. SB ne terrà conto? La sua opinione vale quanto la mia. 😉
am
Caro Professore, sperando di poter presto tornare ad imperversare sul Suo bel blog Le lascio un link dove si parla di Lei
http://www.lintraprendente.it/2015/05/se-il-requiem-lo-intona-antonio-martino/
a presto e un saluto ai cari ADAM
Corrado Mdc
Caro MdC,
grazie per la segnalazione. E’ un pezzo molto bello, anche se forse troppo benevolo nei miei confronti. Sono stato a Milano ma, non avendo avuto sue notizie, non ho avuto il piacere di rivederla. Torni a illustrare questo blog con i suoi commenti: oltre tutto, mi fanno bene alla salute. 😉
am
Ottimo articolo del giovane Sallusti come al solito e eccellente quanto credo piena di amarezza l’intervista del Professore alla Stampa di cui riporto il link:
http://www.lastampa.it/2015/04/30/italia/cronache/il-sole-tramonta-sullimpero-e-imperatore-non-torner-5W4JAyTcy8rDoJsTaSpKJJ/pagina.html
Concordo che non ci sarà resurrezione…ma la necessità di un soggetto politico che riprenda la rivoluzione liberale più forte che mai ce n’è un bisogno estremo…Quindi caro Professore portando un po’ di Lenin in questo blog…la domanda è CHE FARE?
Saluti a tutti e Professore si ricordi che siamo tutti con Lei,
Parrini
Cari ADAM,
Leggo della nascita di LIBERLAND.
http://liberland.org/en/about/
Che ne pensate?
Chissà come andrà ma se non altro ci fa un po’ sognare…/\/\ lo Stato ladro e i tassassini,
Saluti a tutti,
Parrini
Molto promettente, caro Alberto,
am
Presidente Martino
Abbiamo anche il nostro Saragozza candidato con gli amici di FdI-AN, come potete vedere in laguna non ci facciamo proprio mancare niente.
Venezia terra di ADAM
Saluti Matteo Napoletano
Grazie per la bella notizia, caro Matteo. Ero preoccupato per Claudio, non avendo sue notizie da tempo. Quando lo vede gli dia i miei saluti ed auguri, per piacere.
am
Caro Matteo Caro Professore e cari ADAM,
Davvero una bella notizia in bocca al lupo ad entrambi. Credo che vi farete certamente vale.
Un abbraccio a tutti ed un saluto affettuoso al Professore,
Pierpaolo Sette
Grandissimo in bocca al lupo per i nostri super-ADAM!
Come ha detto Pierpaolo vi farete sicuramente valere e andrete lontano con le idee liberali e la certezza che l’Italia così come è non può continuare perché sta morendo per asfissia da Stato ladro!
Dovete parlare un linguaggio di verità anche “crudele” per aprire gli occhi agli Italiani.
Una massima reganiana da usare per definire il ruolo Stato Ladro-parassita-burocratico nei confronti dei cittadini/imprese: “Se si muove, tassalo! Se si muove ancora, regolalo! Se sta fermo, SUSSIDIALO!”
Un abbraccio, un forte in bocca al lupo e saluto al Professore!
Parrini
Presidente Martino, cari amici
Leggendo casualmente La Repubblica di ieri, è data in omaggio a chi acquista La Nuova Venezia, mi ha fatto sorridere la loro definizione di Black Bloc: “Sono gruppi anarchici e libertari presenti in molti paesi (sic)”.
E ancora: “Hanno per ideologia il rifiuto di libero mercato, il rifiuto della proprietà privata e i suoi simboli”.
Scusate ma con questa ideologia a casa mia si chiamerebbero comunisti e non certo libertari!!!!
Nella prima pagina della Nuova Venezia invece Gianfranco Bettin, un politico veneziano di lunga data Verde Rosso e molto vicino agli ambienti dei centri sociali, giustifica i violenti scrivendo che semplicemente sono delle persone che combattono il neoLiberismo in maniera sbagliata, in poche parole dei compagni che sbagliano.
Infatti essere libertari e neo Liberisti per i giornali del gruppo L’Espresso è l’equivalente di una grave infamita’ morale.
Le vicende di Goldwater invece mi hanno ricordato il bravo Brunetta, sconfitto da Orsoni alle scorse elezioni comunali di Venezia, quando in campagna elettorale si accani contro gli statali fannulloni in una città dove i residenti sono per l’ 80% dipendenti pubblici…
Saluti Matteo Napoletano
PS Ho accettato la candidatura a consigliare comunale per Forza Italia perché quando gli amici ti chiamano si deve rispondere sempre e senza indugio!
Caro Matteo,
in realtà, i libertari americani si sono appropriati di un’etichetta che la sinistra voleva per sé. Da qui l’equivoco. Augurissimi per la campagna elettorale. Cosa farà se eletto, chederà il controllo delle schede?
am
No, darò le dimissioni 😉
Cosa fa, mi copia? Lusingato,
am
Cari ADAMs,
Sallusti il Giovane è d’accordo con il Professore: “La Colt è la garanzia della libertà”
http://www.lintraprendente.it/2015/05/fare-come-in-texas/
Scusandomi di aver monopolizzato lo spazio concessoci (la discussione in questi ultimi giorni langue)
Franco Cattaneo
Caro Franco,
non si scusi: ha tenuto vivo questo blog che davvero langue (colpa mia).
am
Caro Professore,
vorrei con Lei, che proviene da una terra che ci ha dato vari ministri dell’interno – Scelba, Restivo e, si parva licet…, Alfano, che è capace solo di fare la faccia feroce atteggiando la boccuccia a cul di gallina quando declama le sue giaculatorie per autoassolversi – tornare sullo stupro di Milano.
1. Mi sa Lei spiegare perchè i poliziotti a Milano hanno avuto ordine di non intervenire “per evitare il peggio” lasciando che devastassero una delle zone più belle, almeno per me, della città ed i beni dei cittadini, mentre a Bologna un centinaio di contestatori di Renzi, che al massimo gli avrebbero tirato in faccia qualche uovo marcio, sono stati caricati da poliziotti che, evidentemente per ordini superiori, pestavano come fabbri?
2. Cosa si deve pensare di un magistrato che
http://www.ilgiornale.it/news/politica/magistrati-complici-dei-black-bloc-ecco-tutte-carte-che-prov-1123501.html
in una sentenza che nega l’espulsione chiesta dalla polizia di tre ragazzotti venuti dalla Germania scrive che i passamontagna intendevano usarli semplicemente per fare qualche scritta qua e là senza respirare troppa vernice: dovevano essere «usati – scrive il giudice Guido Vannicelli – come rudimentali maschere a protezione del respiro dai vapori tossici della vernice spray, con la quale i cosiddetti writer hanno a che fare per ore intere».
A parte ogni altra considerazione, pare che per questo dipendente dello stato da noi retribuito sia la cosa più commendevole al mondo deturpare una proprietà privata altrui (che costerà al proprietario – che contribuisce a pagare lo stipendio al giudice Vannicelli – fior di quattrini ripulire) e che l’unica cosa di cui ci si debba preoccupare sia il tutelare la salute dei pittori che, non potendolo fare in Germania, vengono in Italia a dare sfogo al loro istinto artistico, per di più in occasione di una ampiamente preannunciata adunata terroristica.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
Scelba è stato il miglior ministro dell’interno della Repubblica. Restivo ha fatto bene. Su Alfano non mi pronuncio. Ma ha certamente ragione lei: uno Stato che si rifiuta di proteggere l’incolumità e i beni dei cittadini non ha titolo per esistere. Una “esatta amministrazione della giustizia” (A. Smith), la difesa e la protezione dalle violenze di altri cittadini sono i tre compiti essenziali dello Stato. L’Italia di oggi fallisce miseramente in tutti e tre. E’ uno Stato?
am
Caro Professore, cari ADAMs,
per riallacciarci al tema dell’Expo (manifestazione di cui poco o nulla mi interessa), un cattolico intelligente e tradizionalista come Antonio Socci fa delle considerazioni (ben documentate) di pretto stampo liberale perfettamente condivisibili:
http://www.antoniosocci.com/expo-e-linfame-capitalismo-non-carlo-petrini-o-jeffrey-sachs-a-nutrire-7-miliardi-di-persone-il-ruolo-fondamentale-del-cristianesimo/
Cordialità
Franco Cattaneo
Caro Franco,
strepitoso! Un Socci in gran forma. Credo di avere ricordato in un vecchio post il premio Nobel per la pace conferito a uno che, diffondendo l’impiego degli OGM nei paesi sottosviluppati, aveva salvato un miliardi di persone dalla morte per fame. Invece, l’expo ha come testimonial una signora che ha acquisito la sua fama sostenendo tesi insensate contro gli OGM. L’Expo non sarà, forse, uno spreco di quattrini, ma è certamente una grande kermesse delle baggianate dell’ecocatastrofismo, il vero nemico dell’umanità e dello sviluppo economico.
am
Stimato Onorevole,
ma che sta succedendo dentro Forza Italia?
Lo chiedo a lei perché, dopo alcune esternazioni di Tajani sul fatto che è bene riprendere i transfughi della prima e della seconda ora, dopo l’abbandono di Costa e il tradimento del figlio, ora come riferimento d’area di pensiero nel partito, m’è rimasto solo lei…
Adesso qui nelle Marche il suo collega Remigio Ceroni ci ha proposto una alleanza con questi Nuovi Cristiani Democratici che alle Europee, sulla cresta dell’onda, presero un misero 4%. Potevamo fargli fare la fine di Fini, invece forse li terremo ancora a galla! E con chi? Mettendo come candidato governatore (che quindi verrà rieletto sicuramente) uno del PD che ha già governato per due mandati col PD! Insomma io, tanto più che qua non esiste il voto disgiunto, non voterò per la prima volta Forza Italia e sopratutto mi sento anche molto sbandato e disorientato a livello nazionale.
Questo Renzi promette riforme interessanti che non fa, e intanto opera una politica economica da statalismo puro. Sarebbe facilissimo attaccarlo su questo campo, ricordando quando ‘Berlusconi diceva che il capitale degli italiani ci avrebbe salvato dalla crisi l’importante era creare situazioni favorevoli all’investimento’, invece tutti zitti. E oramai i soldi da investire ce li hanno rubati tutti, le industrie hanno tutte fallito grazie al nulla cosmico da Monti in poi!
Caro Giulio,
che dire? Condivido il suo sgomento, ma non so cosa si possa fare.
Cordialmente,
am
Caro Professore e Presidente Martino,
I fatti di Milano mi lasciano davvero sbigottito. Uno Stato lasciato in balia di delinquenti con un ministro dell’interno che si è rivelato davvero incapace. Chi ne chiede le dimissioni e l’allontanamento , tra cui anche io, non credo sbagli. D’altronde da un governo che non prende in considerazione la difesa delle Stato come detto da lei non è civile e nemmeno liberale. Si pensa solo a risparmiare sulle forze di polizia. Sono davvero rammaricato di vedere ancora una volta tali scene e vedere il Nostro Paese visto come un popolo di parolai a partire dal nostro Presidente del Consiglio.
Spero che presto tutto ciò finisca e che si possa riformare davvero uno Stato in senso liberale. In questi momenti si comprende che mancano persone come lei alla guida di un Paese.
Con affetto e Stima Immensa,
Pierpaolo Sette
Caro Pierpaolo,
grazie per le cortesi parole. Come sono certo lei sa, sono pienamente d’accordo con lei. E’ insensato che fatti come quelli di Milano possano accadere e i responsabili restare impuniti.
am
Caro Professore, ho letto con piacere quest’articolo di Giuseppe De Bellis
http://www.ilgiornale.it/news/politica/sogno-repubblicano-berlusconi-1120579.html
Cosa ne pensa?
Edoardo Lucio
Caro Lucio,
l’articolo è buono ma c’è un’omissione enorme. L’autore dimentica il ruolo che ebbe “the speech”, il discorso con cui Ronald Reagan appoggiava la candidatura di Goldwater. In quel discorso c’è il programma che, da presidente, Reagan ha realizzato. Senza volerne sminuire i meriti, Goldwater è stato soprattutto un eccentrico, causando talora imbarazzo ai repubblicani con le sue prese di posizione. JFK, che lo stimava, sosteneva che non sarebbe mai stato eletto perché “diceva quello che pensava”. Nelle presidenziali del 1964, in Florida (stato potenzialmente repubblicano e abitato in gran parte da pensionati) sostenne che avrebbe abolito la Social Security (il sistema pensionistico di Stato). Perse la Florida. In Tennessee sostenne che la TVA (Tennessee valley authority, carrozzone pubblico creato da FDR col New Deal) doveva essere abolita. Perse il Tennessee. La sua candidatura merita di essere ricordata solo per il discorso di Reagan, il resto è meglio dimenticarlo.
am
Cari ADAM,
Leggo della nascita di LIBERLAND. http://liberland.org/en/about/
Che ne pensate?
Chissà come andrà ma se non altro ci fa un po’ sognare…/\/\ lo Stato ladro e i tassassini,
Saluti a tutti,
Parrini
Caro Professore, cari ADAMs,
domani è San Marco.
A tutti gli ADAMs del Dogado tantissimi auguri.
Auguri anche a tutti gli ADAMs che, pur non essendo del Dogado, preferiscono festeggiare San Marco piuttosto che la sconfitta e la conseguente menzogna che i cattocomunisti hanno voluto fosse posta a fondamento della repubblica.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
SB continua a sproloquiare di “moderati”: «Siamo ancora qui e faremo un partito come il partito repubblicano americano: il partito dei moderati»
http://www.lintraprendente.it/2015/04/fuori-tempo-massimo/
Cosa c’entrino i moderati con il GOP spero che il Professore, miglior conoscitore di me degli USA, me lo possa spiegare. Io se fossi cittadino americano avrei sempre e comunque votato repubblicano, ma non mi sento moderato.
Il moderatismo è roba buona per il conte zio Gianni Letta (che infatti ha portato alla rovina Berlusconi) o per riempire la bocca tonitruante e declamatoria di Pierferdinando Casini, non per fare una seria e coerente politica liberale.
Credo poi che oggi i “moderati” (magari sarebbe meglio dire gli ignavi) si siano fatti tutti sedurre dal Dice.
Spero proprio che SB si convinca che, se vuole, come suo estremo atto politico, che possa rinascere un partito liberale (anche non di massa, ma neppure di Carrara), è meglio non si appropri di denominazioni che non gli competono (e che baratterebbe subito per un nazareno) e le lasci ad altri, non moderati, ma intransigenti sui principi liberali.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco Cattaneo, condivido totalmente.
Tra i “moderati – ignavi” includerei lo stesso Berlusconi. Anche lui sedotto dal Bullo di Rignano e pronto a rinnovare il patto del Nazareno non appena lo riterrà utile a se stesso.
Caro Ivo,
Sergio Ricossa anni addietro consigliò ai “moderati” di esserlo anche nella moderazione, astendosi dalla immoderata moderazione! 😉 Un vero liberale a volte deve sapere essere persino politicamente scorretto. Gliene do un esempio. Il nostro ineffabile presidente del Consiglio ha definito “schiavisti del XXI secolo” gli scafisti, e quasi unanimemente i mezzi di disinformazione si sono accodati criminalizzando gli scafisti ritenuti unici resposabili della migrazione di massa. E’ una sonora corbelleria: gli scafisti non rapiscono i migranti nelle loro case, portandoli poi in catene e contro la loro volontà sulle carrette del mare. Offrono loro, e a caro prezzo, un servizio da questi spontaneamente richiesto. Definirli schiavisti è da imbecilli. Se la parola fosse adeguata sarebbero schiavisti anche quelli della Costa crociere, che offrono trasporto a quanti lo chiedono e sono disposti a pagarlo. Toremar e simili sono organizzazioni di schiavisto oppure abbiamo come capo del governo un modesto cialtrone?
am
Caro Professore, mi ricollego alla sua risposta, per chiederle che tipo di interventi proporrebbe se Lei si trovasse in una posizione di governo al fine di risolvere questo problema dei migranti clandestini. Sarei molto curioso ed onorato di conoscere la sua opinione sul tema.
Cordialità,
Massimo B.
Caro Massimo,
il problema è complesso. Non credo, infatti, che la situazione in Libia lasci molto spazio ad accordi per impedire la partenza dei barconi. Tuttavia, è la prima strada da esplorare. Il controllo massiccio delle coste, reso ancora più efficace dai satelliti, è una scelta obbligata. Infine, bisogna studiare il modo di controllare l’identità dei migranti che sbarcano e come controllarne i movimenti in Italia, quando il rimpatrio sia sconsigliabile. Ma è certa una cosa: anche chi, come me, crede nella libertà di movimento delle persone, deve riconoscere che non possiamo permetterci una immigrazione massiccia e incontrollata. Soprattutto per ragioni di sicurezza. E’ vero che i terroristi viaggiano in aereo, ma è altrettanto vero che immigranti esposti all’ideologia islamista costituiscono un rischio che non possiamo permetterci.
am
Caro Professore, la libertà di movimento delle persone è un tesoro dell’umanità. Non condivido le posizioni reazionarie leghiste e mi trovo molto lontano dal loro modo di vedere l’immigrazione. Essa è un fenomeno, e come tale va gestito. In sè, l’immigrazione rappresenta un valore ma tutti i valori, portati all’estremo, producono inevitabilmente un disvalore. L’immigrazione clandestina e di massa, in un paese geograficamente “complesso” come l’Italia, rappresenta a mio avviso un disvalore che svilisce la portata valoriale del fenomeno migratorio. Questa è la mia posizione. Per tali motivi ho sempre trovato orribili i luoghi comuni buonisti della sinistra da salotto e non mi sono mai riconosciuto nelle posizioni della destra più reazionaria e becera. Trovo che la Boldrini e Salvini siano, a loro modo, due facce della stessa medaglia: quella dei luoghi comuni. La ringrazio per la lucidità della sua analisi. E’ sempre un piacere leggerla.
Massimo B.
Grazie, caro Massimo. Vedo che siamo, anche su questo, in piena sintonia.
am
Caro Franco,
questa storia dei moderati per indicare i non sinistri e’ fuorviante. La sinistra comprende coloro che difendono l’esistente, i conservatori. Noi siamo o dovremmo essere coloro che vogliono cambiare, i riformatori, non i moderati. Credo di averlo ripetuto ad nauseam anche su questo blog.
am
Caro Franco Cari ADAM e Caro Professore e Presidente Martino,
La storia dei moderati davvero ha stancato noi siamo giustamente Riformatori come dice il Professore e dobbiamo fare una Rivoluzione Liberale. Il termine moderati ormai da davvero la nausea!
Con affetto e Stima Professore e cari amici ADAM
Pierpaolo Sette
Grazie, caro Pierpaolo,
am
Amici suggerisco questo ritratto di Bruno Leoni.saluti e buona lettura
http://libertycorner.biz/2015/04/22/bruno-leoni-un-ritratto/
Ottima lettura. Peccato che il sito IBL che fa riferimento al grande Bruno Leoni sia usurpato da figure di dubbia liberalità.
Grazie et saluti
io voglio aderire allo stato di Liberland e voi?
http://liberland.org/en/about/
http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/11782675/Liberland–lo-Stato-senza-tassa.html
Caro Professore,
tanti anni fa, un parroco della campagna milanese a mio padre, suo amico, che gli contestava come la chiesa tenesse i contadini nell’ignoranza, rispondeva
“Lasi ingnurant che l’è meij”.
Del resto un modo di dire della classe alta milanese era “Men disum, men san, meij stem, meij stan”.
La Rai lo ha fatto proprio.
Vedevo ieri sera sul canale Rai Storia un programma dedicato all’incoronazione della Regina Elisabetta II (2 giugno 1953 – interessante perchè è stata la prima incoronazione ripresa in diretta TV) condotto da un tipo con una faccia da comunista, con la partecipazione di Francesco Perfetti (che comunista non mi pare affatto).
Bene, ad un certo punto si è parlato dei costi di Buckingham Palace e si è detto che le case reali dei Paesi Bassi e della Danimarca costano di più di Buckingham Palace, e che, in ambito repubblicano, l’Eliseo costa più del doppio.
Del fatto che noi italiani sosteniamo un costo quadruplo per la cripta di Nosferatu, neanche un cenno…
Lasi ingnurant che l’è meij!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
a me siciliano riesce difficile pronunciare quanto lei ha scritto, ma credo si tratti di solida saggezza popolare. Francesco Perfetti è uno storico liberale e amico mio. Quanto alla disinformatia del “servizio pubblico radiotelevisivo”, porta vasi a Samo, nottole ad Atene e carbone a Newcastle! 😉
am
Caro Professore,
conosco benissimo le simpatie ideologiche di Francesco Perfetti, perchè per anni ho acquistato ogni mese “Nuova Storia Contemporanea”, che però recentemente mi sembra scomparsa dalle librerie.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Peccato per loro che sul web oramai certe notizie siano costantemente rimandate. Le mie serate vengono allietate da YT iL problema è come dare il colpo di grazia a questo carognone agonizzante chiamata mamma rai
Caro Professore,
sono veramente ammirato!
Mi si ferma il respiro, come se mi trovassi ad ammirare il genio del Suo concittadino a Palazzo Abatellis!
Non so se ieri sera abbia avuto modo di vedere la trasmissione di Porro, ma cerco di raccontare, con parole del tutto inadeguate alla grandiosità del fatto, quanto ho visto.
Deve, prima di tutto, far mente locale sul fatto che nei fabbricati industriali macchine ed apparecchiature sono inghisate. Questo termine tecnico sta a significare che sono fissate al pavimento o, più propriamente, ai propri basamenti, per mezzo di bulloni (vite + dado) annegati nel cemento e di dimensioni adeguate alla massa della macchina o dell’apparecchiatura, tenuto anche conto della eventuale presenza ed entità delle vibrazioni generate dal funzionamento del macchinario stesso.
Funzionari del Catasto (Agenzia del Territorio) stanno da tempo battendo la provincia di Brescia per ispezionare i siti industriali e censire come “immobili” macchine ed apparecchiature fissate a terra.
Ne consegue, con ineccepibile logica cartesiana, che tali beni strumentali, in quanto immobili, vengono assogettati ad… IMU.
Un industriale dell’acciaio si è visto portare l’IMU, a parità di altre condizioni, da 210’000 a 293’000 €/anno.
Con gli 83’000 €/anno di differenza avrebbe potuto creare due posti di lavoro!
Si chiedeva l’imprenditore, e chiedeva al capo del governo pro (ahime longo) tempore, se si aveva intenzione di lasciarlo continuare a fare impresa o se si preferisse che migrasse, beni mobili ed immobili al seguito, verso più miti climi.
Se non è genialità questa!!!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
mi sono perso questa parte di Virus. E’ un peccato perché si tratta di una assurdità megagalattica. 😉 !!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
quest’articolo mi sembra meritevole di essere letto:
http://www.lintraprendente.it/2015/04/tortosa-manganellato-per-un-reato-dopinione/
Il caso del poliziotto scaricato dai suoi superiori fa il paio con quello dei Marò, di cui il capo supremo (pensa te..) delle FF.AA., il capo del governo, il capo del Ministero della difesa se ne sono strasbattute le balle.
Nell’articolo è scritto “… una Polizia con le armi spuntate, in cui i suoi uomini sono costretti a scendere in piazza, fra i violenti, con la preoccupazione che i loro atti possono essere interpretati come “antidemocratici” e “fascisti” e con la consapevolezza che nessuno, nemmeno i loro capi, li difenderanno, potrà ancora adempiere con efficacia al proprio compito? Potrà ancora difendere le nostre vite e la nostra libertà?…”
Lo stesso vale per i militari !!!
E ci stiamo avvicinando, temo, al momento in cui di qualcuno che ci difenda avremo purtroppo un estremo bisogno.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Non facciamoci sentire dal professore, ma Cromwell, che aveva problemi smili, pensò bene di difendersi da solo. Saluti
Caro Franco,
da anni stiamo disarmando e legando le mani alle persone oneste in modo da garantire l’incolumità ai delinquenti! Pensi al controllo delle armi: non si sono viste file di mafiosi e terroristi davanti ai commissariati per consegnare lupara e kalashnikov, ma ufficiali in pensione a portare la pistola d’ordinanza. Uno Stato che nega ai cittadini ll diritto a difendersi dagli aggressori non è liberale né civile.
am
Caro Professore e Presidente Martino,
Parole e frasi sagge ed inconfutabili. .Dovrebbero risuonare nelle orecchie di un inadeguato ministro dell’interno e di ogni capo di Governo.
Se si devono ascoltare persone degne e competenti come dice SB non si potrebbe prescindere da lei!
Con affetto e Stima immensa,
Pierpaolo Sette
Grazie, caro Pierpaolo,
am
Presidente Martino
Questi sinistri democratici che si trattengono i denari della beneficenza meriterebbero valanghe di insulti.
Il buonismo ( peloso) tanto fieramente ostentato da questi campioni di terzomondismo e di politicamente corretto cede davanti alla possibilità di potersi appropriare di qualche misero malloppo e rivela il vero volto dei soliti noti comunisti.
Saluti Matteo Napoletano
Gent.mo Prof. Martino,
ritornando al discorso di QE e Draghi cosa ne pensa di questa analisi? plausibile? leggevo ieri su FT che la Germania si sta preparando al default greco
http://scenarieconomici.it/debito-pubblico-record-e-deflazione-i-successi-di-renzi-e-delleurozona/
e di questa?
http://scenarieconomici.it/la-strategia-di-tsipras-anti-austerita-prendere-il-giro-la-germania-con-il-fine-di-farsi-buttare-fuori-dalleuro-il-resto-verra-di-conseguenza/
grazie e saluti
Caro MM,
quanto a Tsipras e la Grecia non sono in grado di giudicare se le tesi sostenute nel pezzo segnalato siano condivisibili. Quanto, invece, all’articolo sull’Italia, malgrado alcune affermazioni superficiali, mi sembra fondato. Il tasso d’interesse reale è la differenza fra il tasso nominale e quello d’inflazione. Quando i prezzi calano, com’è adesso, il tasso reale è maggiore di quello nominale. Il problema non è solo legato ai soldi salva-Stati che diamo alla UE, ma è soprattutto il risultato dell’enorme spesa pubblica per la sanità, gli enti locali e le mille altre uscite non giustificate. Fintantoché continueremo ad illuderci che tutto questo possa essere mantenuto invariato, non avremo sviluppo né piena occupazione. Questa ovvietà non è ancora stata compresa dal mondo politico e dall’opinione pubblica, purtroppo.
am
Caro Professore,
mi stupisco sempre quando penso che il direttore del Giornale è Alessandro Sallusti e non il fratellino Giovanni (ma poi, pensandoci bene, mi rendo conto che è giusto così :-)).
Un esempio:
http://www.lintraprendente.it/2015/04/la-russia-vende-missili-alliran-ma-tutto-va-bene/
Questo articolo, ed anche questo:
http://www.lintraprendente.it/2015/04/manifesto-per-un-berlusconismo-oltre-berlusconi/
non fanno che sprofondarmi sempre più nel baratro (“Cime abissali”) della depressione riguardo le sorti del centrodestra liberale, che vorrei GOP o Tory, non Toti (neanche in Rolls Royce).
Tra l’altro, ho beccato questa considerazione di John Kenneth Galbraith (ahime! un democrat):
“Quasi tutti i commenti sulla vita politica hanno origine a Washington.
Gli uomini politici di Washington, dopo avere ponderato le questioni tra di loro, forniscono delle informazioni errate ai giornalisti di Washington, i quali, dopo una ulteriore discussione tra loro, le stampano sui giornali dove saranno lette e ponderate dagli stessi uomini politici.
E’ il sistema più riuscito di riciclaggio della spazzatura mai inventato”.
Sostituendo Washington con Roma penso che la definizione si attagli perfettamente alla nostra situazione attuale.
Fuori tema, se è consentito un commento leggermente blasfemo di fronte a tre poveri morti: che magnifica lezione di stile i funerali privati della terza vittima (di serie C), il cittadino Giorgio Erba, la cui famiglia ha rifiutato i funerali di stato accanto al morto (di serie B) l’avvocato Lorenzo Claris Appiani ed alla vittima (Champions League!) Fernando Giampi, magistrato.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il primo pezzo conferma tutti i timori da me più volte manifestati anche su questo blog. Il secondo è semplicemente splendido: Rondolino conferma l’impressione che avevo avuto quando si occupò di quegli italiani che avevano portato i loro soldi in Svizzera. Scrive molto bene e da vero liberale. Mi fa venire in mente un altro ex-comunista diventato liberale doc: Renato Miei (padre di Paolo). Renato Mieli era uomo di grandissima cultura e raffinata intelligenza. Con il CESES ha contribuito a formare molti liberali, alcuni noti altri meno.
am
Caro Professore,
relata refero: a suo tempo qualcuno (attendibilissimo, ma che non posso nominare) mi disse che Renato Mieli considerasse il figlio Paolo non proprio una cima…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
mi piacerebbe sentire una posizione maggiormente incisiva da parte di Forza Italia, sul tema dei campi rom. E’ un errore politico lasciare il discorso in mano al “populista” Salvini. Il leader leghista, sul tema, non si sbaglia a mio modo di vedere. I campi rom sono degli autentitci laboratori delinquenziali. Violano la legge perchè l’occupazione di suolo pubblico è un reato e rappresentano un’autentica minaccia per quei cittadini che hanno la sfortuna di abitarvi vicino. I rom, e ne ho avuto mio malgrado conoscenza diretta, vivono vantandosi di non lavorare, chiedendo l’elemosina e rubando. Addestrano i loro figli al mestiere di “ladri”. Un’infamia giustificabile solo dal buonismo sinistro e fintamente altruista del peggior presidente della Camera (in coabitazione con Gianfranco Tulliani) della storia d’Italia.
Ora, io ritengo che il primo dovere di uno Stato sia quello di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Lo Stato italiano, tollerando questi autentici laboratori delinquenziali, non lo fa.
La mia visione della destra è molto laica e poco sociale, assolutamente in antitesi con quella di Salvini. Ritengo da sempre l’immigrazione controllata una ricchezza ed una necessità. Ma sui campi rom, il leader leghista ha ragione da vendere. Lo Stato non sta assolvendo la sua funzione primaria.
Con la consueta stima,
Massimo B.
Caro Massimo,
lei ha ragione: i campi degli zingari sono focolai di delinquenza e dovrebbero essere soppressi. Ma la sicurezza degli Italiani non sembra essere una priorita’ di questo governo. Chi vive di furti ha la comprensione dei cleptocrati!
am
Ben detto caro Professore!
Uno Stato maestro assoluto nel rubare , di nascosto o in modo trasparente, non può che appoggiare atteggiamenti simili! Ad ogni modo sono d’accordo anche io con Massimo, Salvini ha ragione da vendere sui rom e il silenzio di FI è baratrale…
Complimenti per la Sua intervista al Giornale, magari ci fosse Lei…non mi stanco mai di ripeterlo lo so.
Peccato che non ci sia stata una domanda sui Marò visto che si parlava di politica estera…ne avremmo lette delle belle!
Avanti tutta Professore, siamo tutti con Lei!
Parrini
P.s.
Per chi se la fosse persa qui il link:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/politica-estera-inconcludente-renzi-chiacchiera-e-non-fa-1116266.html
Grazie, caro Alberto! Anche per la segnalazione,
am
Caro Professore e Presidente Martino,
La sua intervista coglie come sempre nel segno e mette in luce l’incapacità di un governo non adatto a gestire situazioni oggi purtroppo attuali.
Noi siamo sempre con lei caro Professore e siamo fieri di sentire sempre una voce sapiente e preparata, che purtroppo solo chi ci governa non prende in considerazione.
Le persone dovrebbero imparare dal passato ma loro non vogliono e non sono in grado di farlo.
P.S : Grazie per la segnalazione di Alberto per il suo articolo.
Professore le chiedo un giudizio sul riordino delle forze armate paventato dal nostro presidente del consiglio. Credo che eliminare un corpo come la Forestale sia davvero una sciocchezza. Cosa ne pensa?
Con affetto e Stima Immensa,
Pierpaolo Sette
Caro Pierpaolo,
anzitutto, grazie per le cortesi parole. Le confesso che mi ha telefonato per farmi i complimenti persino un sottosegertario di questo governo! Quanto al “riordino delle FFAA” e all’abolizione della Forestale, sono terrorizzato dall’idea che questo governo ci metta mano. Con tutti i loro difetti, le FFAA sono la parte più sana del Paese e che vengano riordinate (sic) da un governo che tiene in non cale la sicurezza dei cittadini dovrebbe preoccupare un pò tutti. Speriamo siano “in tutt’altre faccende affaccendati” e che le lascino in pace!
am
Caro Professore e Presidente Martino,
Sono davvero lieto che un sottosegretario le abbia fatto i complimenti qualche persone di Buon Senso esiste anche in questo Governo!
Speriamo che desistano davvero sul riordino.
Con affetto e Stima immensa,
Pierpaolo Sette
Professore, ho letto la sua intervista con interesse.
Credo che Obama sia una disgrazia ogni giorno sempre di più, in politica estera ha pericolosamente cercato di trasformare i nemici in amici (non riuscendoci), e si è allontanato dagli amici. Disastri in Libia, Iraq, Siria e Ucraina, irritazione di importanti paesi come Russia, Turchia, Arabia Saudita. L’Isis avanza indisturbato e retrocede solo in Iraq dove finalmente il governo iracheno ha deciso di contrattaccare con l’aiuto degli iraniani e dei miliziani sciiti, ma questi ultimi non mi sembrano migliori dei miliziani dell’Isis…(potrebbero essere gli stessi che attaccavano i militari italiani a Nassirya ?).
Obama continua a negare l’esistenza del terrorismo islamico, temo che per i prossimi due anni la situazione non migliorerà, soprattutto in Siria.
Non volendo neanche pensare ad una vittoria elettorale della signora Clinton (sebbene la consideri meglio di Obama), le mie attenzioni sono indirizzate ai probabili sfidanti repubblicani: Jeb Bush, Ted Cruz, Rand Paul, Chris Christie, Marco Rubio e Scott Walker. Lei chi preferisce ?
Caro Giulio,
come sa, condivido il suo giudizio: Barack Hussein è il peggior presidente nella storia degli USA. Non conosco gli sfidanti repubblicani, ma mia moglie, che – per ovvie ragioni – segue con attenzione le vicende americane, li considera tutti validi. Tuttavia, è ancora troppo presto per pensarci. La situazione si chiarirà fra 10-12 mesi. Solo allora sapremo in che termini la questione si presenta davvero.
am
Caro Massimo, anche a me piacerebbe che mi riprendesse a tirare, ma devo prendere atto che oramai ho raggiunto la pace dei sensi ed attrezzarmi con la settimana enigmistica per passare le mie serate. La vecchiaia ha anche i suoi aspetti piacevoli. Ci si può ancora divertire a letto se non si pretende di andarci con una donna e ci si portano le parole crociate. E poi, diciamocelo francamente, il sesso è fonte di affanni e arrabbiature.
Per tornare alla politica, dobbiamo prendere atto che nel 1994 ci hanno tirato una sola e, a questo punto, Berlusca nemmeno tenta più di nasconderlo. Cerchiamo invece altri istituzioni che ci possano rappresentare.Saluti
Sabato grande manifestazione dei dipendenti delle province guidata dalla Camusso. Per i prossimi giorni si prevedono analoghe iniziative da parte di Pidocchi, Zecche e Peronospera della vite. Nei mesi a venire scenderanno in piazza gli altri parassiti.
Saluti
In una società autenticamente libera, una società nella quale vengano rispettati i diritti individuali della persona e della proprietà, lo Stato cesserebbe necessariamente di esistere. La sua miriade di attività invasive e aggressive, le sue incursioni contro i diritti della persona e della proprietà, scomparirebbero. Allo stesso tempo, quegli autentici servizi che esso svolge così male verrebbero affidati alla libera concorrenza e verrebbero acquistati volontariamente dai singoli consumatori
Murray Rothbard
Caro Matteo,
conosco il pensiero di Murray Rothbard, ma non credo che l’assenza di Stato sia possibile. Certamente la sua presenza a queste condizioni è un’autentica iattura, ma non vedo a) come ce ne possiamo liberare e b) come potremo provvedere alla nostra difesa su base esclusivamente volontaria. Lo Stato è un male, ma temo che sia inevitabile.
am
For centuries the State has robbed people at bayonet point and called it “taxation”
Murray Rothbard
Presidente Martino
Sembrerebbe che a livello cittadino FI soffra terribilmente, corrosa esternamente da PD e M5S ma soprattutto internamente dalla concorrenza della rivitalizzata Lega e da Liste pseudoCiviche.
Chi ama la Storia sa che tutti i grandi Imperi hanno iniziato la loro decadenza quando, per una ragione o per l’altra, hanno smesso di combattere.
La neutralità ad ogni costo non è mai pagante.
FI a mio parere viene pesata dall’elettorato come inutile visto il suo atteggiamento di blanda opposizione se non proprio di piccola collaborazione con il Governo FiorentinComunista.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
temo che, ancora una volta, lei abbia ragione. E’ triste doverlo riconoscere.
am
Caro Professor Martino,
abbia la bontà di scusarmi se l’ho infastidita col solo nominare la conduttrice di 8 1/2, che mi è insopportabile come lo è a lei. Desidero farle sapere tuttavia che, ora che non sono più un imprenditore operativo, passo le mie giornate a tentare di convincere avversari e nemici a rendersi conto che il liberalismo, con tutti gli inevitabili difetti, se non è il migliore dei sistemi politici, quanto meno è il meno peggio, per cui ascolto e leggo per poter convincere. Pensi che leggo perfino La Repubblica tutti i mesi, una volta al mese, col deliberato scopo di tenere vivi gli anticorpi…
Se i pochi liberali italiani impegnassero il loro tempo libero a difendere e riconquistare una sana libertà ( magnifico il suo pensiero “ESSERE LIBERALE” che mi tiene compagnia alle spalle nel mio studio, per stampare il quale un ex nemico tipografo mi offre il lavoro mentre io pago i costi di materiale e distribuzione ancorchè casereccia, forse potremmo ottenere qualcosa di positivo. sempre in attesa di potermi impegnare più a fondo. Comunque stasera ci rifaremo la bocca con VIRUS del bravo Nicola Porro. Coi più amichevoli saluti,
Pietro Barabaschi
Grazie, caro Barabaschi. In questo momento triste per tutti noi anti-sinistri è bello sapere di avere amici come lei e gli altri Adam!
am
Caro Professore, vorrei una sua opinione sulla modifica alla legge inerente il falso in bilancio. Sul punto io sono fortemente negativo. Credo sia una legge antimercato per come concepito tale inasprimento.
Massimo B.
Lo credo anch’io, ma non conosco a fondo la legge in questione,
am
Caro Professore,
in che mani siamo!
http://www.lsblog.it/index.php/interni/4591-il-magistrato-anti-br-che-difende-l-islam-e-condanna-i-cristiani
All’onnisciente PM propongo anzichè “cosiddetto terrorismo islamico” propongo la versione “terrorismo sedicente islamico” o “terrorismo anticoranico”.
Poichè a Tunisi, come dice l’articolo, sono stati ammazzati “i crociati sbarcati dalla nave da crociera” Costa Crociere potrebbe mutare denominazione sociale in “Costa Mezzalune”, le navi farebbero sbarcare non più crociati ma “mezzalunisti”.
Franco Cattaneo
Allucinante, caro Franco!
am
Carissimo Professor Martino,
ieri sera ho visto 8 1/2 di Lilli Gruber, ospiti Cantone e il mieloso…Mieli. Ove lo avesse visto anche lei mi interesserebbe un suo commento. scusandomi di essere fuori tema e sperando di poterla reincontrare, tanti cari saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
la Gruber supera la mia capacita’ di sopportazione,quindi mi astengo dal seguire la sua trasmissione. Non posso, quindi, esserle utile. Mi spiace,
am
Presidente Martino
Non entro in merito alla diatriba sul numero di baci che si scambiano i russi e a questo punto spero anche le russe per Pasqua.
La mia domanda è: non le sembra che dare l’ Atomica agli iraniano si possa considerare l’equivalente di dare un Airbus a Lubitz?
In entrambi i casi il lieto fine è da considerarsi un optional…
Saluti Matteo Napoletano
*Iraniani
Caro Matteo, lasci riposare in pace il povero Lubitz, che non si può difendere ed è finito nel tritacarne post mortem, capro espiatorio di una storia più grande di lui. Saluti
Caro TD
Se esiste Giustizia Divina allora credo che i pazzi criminali, siano essi tedeschi , iraniani o quant’ altro non riposino affatto molto in pace…
Saluti Matteo Napoletano
Confidiamo nella Giustizia Divina che arriva in tempi lunghi, ma arriva sempre, come insegna Manzoni.
Caro Matteo,
proprio così. Barack Hussein è un pericoloso imbecille.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
Mauro Maria Romano della Porta Rodiani Carrara Raffo Dandi Gangalandi di casa Savelli o, più brevemente, Mauro della Porta Raffo, soprannominato “il gran pignolo”, mi è particolarmente simpatico per la sua frequentazione di Piero Chiara, per essere stato con questi l’anima del PLI varesino negli anni ’70, per essere, si dice, un accanito ozioso e giocatore di carte e di biliardo, per essere un grande esperto del meccanismo delle elezioni presidenziali americane (al riguardo ha scritto un paio di preziosi libretti, che possiedo e raccomando a quanti vogliano seguire il prossimo certamen porrà finalmente termine alla barackata di Hussein e, si spera, riportare l’Elefante alla Casa Bianca).
Ho scoperto oggi che dispone di un suo sito su internet dal quale ricavo questa notizia,
https://www.maurodellaportaraffo.com/2015/03/09/il-nobel-per-leconomia-non-esiste/
che mi era ignota:
“E’ bene ribadirlo (per moltissimi, rivelarlo): il Premio nobel per l’Economia non esiste!
Viene così ingannevolmente definito un premio istituito nel 1969 (i Nobel ‘veri’ datano 1901) dalla Banca di Svezia, premio assegnato ‘in nome di Alfred Nobel’ e che, infilando il nome dell’inventore della dinamite nella, per così dire, ragione sociale, volutamente inganna i più.
L’economia è tutto meno che una scienza e, come autorevolmente sostenuto, si apparenta all’astrologia rivalutandola.”
Ho verificato sul sito ufficiale della fondazione Nobel ed è tutto vero: si chiama infatti
“The Sverige Riksbank Prize in Economic Sciences in Memory of Alfred Nobel° ed è stato istituito grazie ad una donazione fatta nel 1968, in occasione del suo trecentesimo anniversario, dalla Banca centrale di Svezia alla Fondazione Nobel .
Simpatica (e per molti versi veritiera) definizione dell’economia a parte, dispiace che tra i Nobel “veri” figuri quello per la pace (peraltro attribuito dal Parlamento norvegese) andato tra gli altri a gente come Arafat, Al Gore, e … Barack Hussein
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
anche a me Mauro della Porta Raffo sta simpatico, ma la frase da lei citata è una sonora corbelleria. L’economia è una scienza e solo un incolto fanfarone può negarlo. Quanto al premio Nobel per le scienze economiche è stato effettivamente creato molto dopo gli altri, grazie ad una donazione. Se, tuttavia, lei esamina i vincitori fino alla prima metà degli anni Ottanta, scoprirà che, con pochissime eccezioni, erano scienziati di tutto rispetto. Mi spiace che il Grande Pignolo sia sceso a questo livello di incultura. Ma è solo un’eccezione. 😉
am
Caro Professore, cari ADAMs,
auguri di buona Pasqua a tutti.
A Corrado MdP gli auguri li faccio con la tradizionale formula russa:
Христос воскрес! Khristos voskres! Cristo è risorto!
e mi aspetto che mi risponda, come previsto:
Воистину воскрес! Voistinu voskres! E’ veramente risorto!
esentandolo però dal христосование (khristosovanie), il triplice tradizionale bacio sulle guance.
E’ una formula (del resto comune a tutte le popolazioni cristiane) che è rimasta immutata dallo staroslavianskiy (il russo antico, ancora oggi lingua liturgica della chiesa ortodossa russa, a differenza, ahime!, del latino per la chiesa cattolica) anche nel russo moderno.
Franco Cattaneo
Grazie per gli auguri ortodosso-russi che ricambio sentitamente, caro Franco,
am
“Χριστός ἀνέστη! Ἀληθῶς ἀνέστη! ” Christos Anesti, alithos Anesti! Ecco direi che così come i Russi dopo la sbornia collettivista stanno a fatica recuperando la ragione e si salutano con l’ antico grido pasquale, così spero che anche i greci posino la bottiglia di rosso Syriza ad alta gradazione e rinsaviscano, ovviamente l’ augusto auspicio pur essendo vale urbi et orbi, vale vieppiù per noi (orbissimi) che siamo ormai ridotti alla cirrosi alcoolica dato che ce le siamo bevute tutte comprese la più terribile, il dossettismo, una vera pozione al metanolo che dopo avere inquinato i calici ha ammorbato i cuori e che come noto accieca le vittime prima di ucciderle.
Christus resurgens ex mortui jam non moritur!
a presto ADAM e Professor Martino
c Mdc
Caro MdP,
la miscela che può condurre l’Italia alla morte: comunismo, dossettismo (Prodi è vivo e lotta contro di noi) e azionismo!
Franco Cattaneo
Caro Corrado Mdp,
lei mi stupisce per la vastità del suo sapere! Anche a me da ragazzo avevano insegnato l’augurio pasquale dei greci. che trovo bello. Grazie per avermelo ricordato. Oltre al dossettismo dovrebbe ricordare il forse peggiore lapirismo. L’attuale inquilino di palazzo Chigi si considera, credo, erede del “sindaco santo”. 😉
am
Carissimo Prof. Martino quel poco di cultura che ho la devo alle fatiche extra e post scolastiche che ho sudato quando ero ancora un giovane (a dispetto degli anni) cacciatore raccoglitore, inesperto quanto famelico, ho avuto la fortuna di avere dei Maestri di caccia come Lei, e credo di essere sopravvissuto alla morte per inedia, ora vorrei dedicarmi all’ agricoltura stanziale che credo possa essere più redditizia e consona al mio stato, ma non ne ho il tempo, tuttavia la fame è ancora tanta e grazie a Dio ho Amici e Maestri come Lei
E’ vero! ce le abbiamo proprio bevute tutte! Per questo mi sale alto il grido W la pira! W la pira! 😉
W la pira
c- Mdc
PS ha notato il nick name?
ERRATA CORRIGE
“ce le siamo proprio bevute tutte”
Di quella pira l’orrendo fuoco..! 😉
am
Tutte le fibre m’arse avvampò!… Empi spegnetela, o ch’io tra poco! Col sangue vostro la spegnerò… 😉
ZAM ZAM
VABBE PUO’ BASTARE 😀
c Mdc
«Le tasse sono la sola eccezione tollerata alla legge di gravità formulata da Isaac Newton. Vanno cioè sempre verso l’alto, sia nei periodi buoni sia in quelli cattivi, sia nei momenti di prosperità sia nei momenti di recessione” (1975)
Ronald Reagan
Ottima citazione del grande RR, caro Matteo! Non la conoscevo, grazie per averla segnalata,
am
BUONA PASQUA!!
Caro Professore, ho letto con vivo interesse la sua intervista al Tempo. Personalmente, non ho mai avuto stima del “personaggio” Bondi, che negli anni ha raggiunto livelli caricaturali di comicità assoluta, confondendo la fedeltà a Berlusconi con la devozione. Che sia proprio lui oggi a criticare l’operato del Cav., mi appare un paradosso quasi insopportabile. Bondi è, mi permetta di dirlo, uno dei tanti beneficiati sulla via di Arcore, gente di poco spessore, illuminata da Berlusconi e scopertasi ingrata non appena quei bagliori di luce a cui si erano abituati, hanno iniziato a diminuire, se non ad abbassarsi. La devozione verso qualcuno non è mai un buon segno. E’ sintomatica di scarsa personalità. E’ una coperta di Linus senza la quale il Bondi di turno si sente nudo o quasi. E’ inspiegabile passare in pochi mesi da “devoto” a “critico”. Esattamente come è inspiegabile passare in pochi mesi dal Partito Comunista a Forza Italia. Misteri del creato. Colgo l’occasione per porgere a Lei ed alla sua famiglia, i migliori auguri di una serena Pasqua.
Massimo B.
Grazie per gli auguri, caro Massimo. Ricambio sentitamente. Quanto a Sandro Bondi e Manuela Repetto, non mi pronuncio, non ne ho gli elementi. Le sue considerazioni, tuttavia, mi sembrano plausibili.
am
Presidente Martino
Bondi abbandona FI, Bianconi parla di “Ridotta della Valtellina” per non parlare di Fitto e, purtroppo, dello stesso Capezzone ormai ipercritici ad oltranza.
Gli ultimi sondaggi parlano di 12,9 FI e di 13,5 per la Lega di Salvini.
Non mi sembra un bel momento,visto l’avvicinarsi di una nuova tornata elettorale, non le pare?
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
potrebbe essere peggiore, ma non di molto! 😉
am
Caro Professore e Presidente Martino e Cari ADAM,
Ho letto con interesse la sua intervista che ritengo pienamente condivisibile come sempre. Noi siamo sempre con lei.
Nell’occasione le faccio i miei migliori auguri per i 45 anni di matrimonio ed a le ed a lei tutti i suoi e tutti gli ADAM infiniti e sinceri auguri di Serene Festività Pasquali.
Con affetto e Stima immensa,
Pierpaolo Sette
Grazie, caro Pierpaolo. Ricambio sentitamente gli auguri,
am
Government is a health hazard. Governments have killed many more people than cigarettes or unbuckled seat belts ever have. – P.J. O’Rourke
Caro Matteo,
se fosse vero che il fumo uccide, i non-fumatori non dovrebbero morire! 😉 Quanto allle cinture di sicurezza, un mio amico americano è morto per colpa delle cinture. Finito con la macchina in un ruscello, è annegato perché non è riuscito a slacciare le cinture! Infine, lo Stato ha smesso da tempo di proteggerci dalla violenza degli altri, dedicandosi escusivamente a usarci violenza in mille modi diversi. /\/\ lo Stato!
am
Caro Professore e cari ADAM,
Auguro a tutti una felice Pasqua di Resurrezione. Che sia di buon auspicio non solo ad ognuno di voi (per fare un bilancio e resettarci, ripartendo più forti di prima!) ma anche per le nostre idee, che possa davvero essere un anno di svolta! Non so se il nostro cammino sarà ancora in FI o in altri lidi (personalmente credo che sia irrecuperabile…) ma indipendentemente da ciò, W la Libertà e /\/\ lo Stato ladro e i tassassini sempre!!
Sarò scontato ma complimenti vivissimi a Lei Professore per la meravigliosa intervista. Non so che meccanismo scateni in me, ma leggere le Sue parole mi fornisce sempre una forza, un entusiasmo e una volontà di fare incredibili! Grazie!
Qui il link per chi se la fosse persa:
http://www.iltempo.it/politica/2015/04/02/caro-silvio-il-guaio-e-il-gruppo-dirigente-1.1399470
Siamo tutti con Lei Professore, Avanti tutta!
Saluti
Parrini
P.s.
Auguri vivissimi per il Suo matrimonio. Anche lì, come in altri campi, Lei ha sempre raggiunto traguardi formidabili!
Grazie di cuore, caro Alberto, per le belle parole e per gli auguri che sentitamente ricambio,
am
Caro Professore,
leggendo la sua intervista al Tempo apprendo che oggi festeggia i 45 anni di matrimonio!
Felicitazioni sentite alla Sua Consorte ed a Lei ed auguri vivissimi per i prossimi numerosissimi anniversari.
Franco Cattaneo
Grazie, caro Franco. Quando funziona, il matrimonio è formidabile. Sono stato fortunato anche in questo.
am
Prof. Martino,
un doppio augurio per i Vs 45 anni di matrimonio e di una Serena Pasqua alla Sua famiglia.
Un cordiale saluto.
Mad Max
The end of law is not to abolish or restrain, but to preserve and enlarge freedom. – John Locke
BUONA PASQUA
Presidente Martino
Per altra casa intende un nuovo Partito Repubblicano stile GOP?
Sarebbe una giusta evoluzione verso un bipolarismo perfetto.
Saluti Matteo Napoletano
E’ una buona idea. Tuttavia, l’asino non portò fortuna ai sinistri. Ci penseremo. Grazie, caro Matteo.
am
Sull’intervista di oggi, sul Tempo: Io sono sempre più ammirata dalla misura e dalla lucidità del Professor Antonio Martino, ,oltre che dalla straordinaria signorilità nel suo modo di fare politica.Io sono persuasa che è lui, Martino con il suo pensiero ed il suo comportamento ad essere il”Padre” di tutti noi che credemmo nel 94 alla rivoluzione liberale(che era anche al tempo, la rivoluzione della gente per bene,e quanti! ne abbiamo disgustati via via…)e che ora non abbiamo una Patria politica.Rivolta l’Italia è la nostra casa naturale, da costruire, certo, minoritaria, forse, ma non per questo irrilevante i un deserto politico che si fa di giorno in giorno più disperante.Ritornare ad una politica “alta” è il nostro faro:una politica come servizio, e come passione.
Caro Professore, la discrezione è caratteristica dei gentiluomini.Pero’ Forza Italia è anche un po’ nostra e quindi, non dico che proprio bisogna assaltare il fortino,ma una breccetta, seppure “cortese” ma sempre con un bel trapano, no?Prima che tutto crolli?
Cara Angela,
grazie per le cortesi parole. Sono lieto che l’intervista le sia piaciuta. La breccia o breccetta è, temo, impossibile. Abbarbicati alle macerie, i superstititi difendono l’indifendibile. Prima o poi, dovremo rassegnarci e trovare altra casa. Spero, tuttavia, di sbagliarmi.
Con tutta la mia amicizia,
am
lo temo anch’io.E quando si metterà la prima pietra,sappia che nel mio piccolissimo, sono pronta ad indossare la vecchia tuta dell’ape operaia.
Un affettuoso saluto e buona Pasqua a Lei ed alla sua famiglia.
Egregio Professore, una domanda birichina. Tempo fa Ella ebbe ad affermare che la Sgrena non venne rapita, ma si fece rapire per far incassare il riscatto ai terroristi suoi amici.
Io mi sarei aspettato che lei fosse linciato a furor di stampa e invece ….. un silenzio assordante. La domanda sorge spontanea ……
La saluto cordialmente
Caro Matteo,
la mia era solo una congettura. Per fortuna, i frequentatori di questo blog sono amici e non sono molti, altrimenti avrei avuto grane anche giudiziarie per la mia ipotesi. 😉
am
La sua ipotesi è apparsa su organi di ben maggiore rilevanza di questo blog. Quindi, non può essere passata inosservata. Perché allora nessuno ha reagito? neanche quei giustizieri e fustigatori e tempo pieno che entrano in azione se solo si rammenta che Veltroni non è laureato. Eppure, qui che lei ha smerdato un icona sacra della sinistra tutti zitti. A me fa venire in mente qualcosa ….
(e penso che Cromwell sarebbe d’accordo con me: anche lui era sospettoso)
Caro TD,
anzitutto scusi se nella precedente risposta mi sono rivolto a lei chiamandola Matteo – semplice distrazione. Se la notizia è stata diffusa anche da altri senza provocare reazione alcuna, effettivamente concordo che .. gatta ci cova. Ma chi siamo noi per giudicare le reazioni o mancate tali dei sinistri? Un pò di umiltà da parte nostra non guasterebbe, credo. 😉
am
Ogni richiamo all’umiltà mi trova consenziente, ma il fatto è che a sinistra sono come gli squali e cioè prevedibili: reagiscono sempre allo stesso modo agli stessi stimoli. Anche quando è palesemente illogico.
Mmh, pescecani con riflesso pavloviano, sempre più interessanti questi fossili viventi…
c Mdc
C’è un sperimento degli anni 70 in cui buttavano un gatto della finestra del 10 piano con le spalle verso la terra 100 volte. Quando hanno buttato in piedi, il gatto non c’è la fatta.
Liberty lies in the hearts of men andwomen; when it dies there, noconstitution, no law, no court can save it; no constitution, no law, no court can even do much to help it.
Learned Hand
Cari amici:
BUONA DOMENICA
Presidente Martino
Il Governo Renzi ha il potere di deprimere persino un inguaribile ottimista come il sottoscritto.
Ieri ho sentito dire ,alla radio, da un esperto di Economia di area piddina che per combattere la deflazione sarebbe opportuno aumentare l’IVA cosi da ottenere finalmente una tanto necessaria (sic) inflazione (?)
Necessario sarebbe far ripartire la domanda interna con meno tasse e non certo aumentandole…
Ma tant’è.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
anzitutto grazie per la bella citazione. Quanto alle idee economiche dei piddini, non vale la pena prenderle in considerazione né tanto meno deprimersi. L’analfabetismo economico è molto diffuso, e non solo fra i sinistri purtroppo! 😉
am
salumieri mussulmani!!
Caro Matteo e Caro Professore e Presidente Martino,
Davvero se ne sentono di cose analfabete. Chi ama ed ha studiato l’economia ha continui brividi freddi nel sentire simili affermazioni.
Caro Professore meno male che c’è sempre lei almeno a sottolineare l’analfabetismo imperante di fantomatici esperti piddini.
Non sottolineo di economia perchè tale rispettabile ed amata materia non merita di essere associata a loro.
Con affetto e Stima Immensa,
Pierpaolo Sette
P.S : Matteo tantissimi in bocca al lupo se deciderai di candidarti in qualche modo per Venezia! Un Martiniano ed ADAM vero!
Grazie Pierpaolo, sei sempre molto gentile.
Non so, sono sempre molto impegnato (come molti italiani) contro la Crisi (con buoni risultati) e contro la burocrazia (con pessimi risultati) vedremo…
Saluti Matteo Napoletano (Liberale Martiniano).
Grazie, caro Pierpaolo. Dobbiamo, purtroppo, sopportare pazientemente le persone moleste.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
la mia impressione, non conoscendolo personalmente e a fondo, è che Mauro Mellini sia una persona per bene (in altri tempi si sarebbe detto “un galantuomo”) e sufficientemente credibile, oltre ad avere nel sangue un elevato tasso di liberalismo.
Sul suo sito “Giustizia Giusta”
http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=5864&Itemid=1
scrive quanto segue:
“… per non consentire a nessuno di pensare che queste mie considerazioni siano spese per quella parte politica (ammesso che questo N.C.D. sia una parte politica) vi faccio l’esempio del suo capo (e padre padrone) nonché Ministro dell’Interno e già vicepresidente del Consiglio: Angelino Alfano.
Su di lui, da diverso tempo, circolano voci assai poco piacevoli, non troppo diverse da quelle che hanno travolto Lupi.
Se non si tratta del figlio, si tratta della Moglie, l’avv. Tiziana Miceli, del fratello Alessandro, dell’amico tizio o del compare d’anello caio. E si tratta di voci bruttine, che riguardano modifiche legislative “ad personam” (e “ad mulierem”) per la gestione dei c.d. “centri di accoglienza” magari la collocazione del fratello alla direzione generale delle Poste Italiane.
Sono cose scritte sui siti internet in Sicilia. Ma non sui giornali. Articoli, però firmati (e, sembrerebbe, documentati fin troppo bene).
Ma non vengono dalle Procure. Anche se alle Procure arrivano, ma restano nei cassetti, a quel che sembra.
Ed allora? Ed allora chi “dice male” di Angelino non ha la “jus sputtanandi” non essendo nemmeno un pentito, un ladro di carte…”
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il nostro tempo non cessa di stupire: ogni giorno esempi di ordinaria follia ci vengo offerti da tutte le parti. Le voci da lei raccolte, se fondate, sono l’ennesima conferma che c’è del marcio … non solo in Danimarca. 😉 Quanto al suo giudizio su Mauro Mellini, pur non conoscendolo, sento di condividerlo.
am
Caro Professore, Cari ADAMs,
Importantissimo !!!!
Siccome penso siano pochi (ed io non sono tra questi pochi) tra noi i lettori di “Playboy”, vi rimando a questa fondamentale intervista a Dick Cheney, che non lesina stima e simpatia per Barack Hussein Obama
http://www.lintraprendente.it/2015/03/ma-lamerica-tornera/
Magari abbinatela a questo
http://www.lintraprendente.it/2015/03/la-paura-nostrana-di-dire-guerra/
e riflettete sul fatto che secondo un sondaggio (per quanto possa valere) il 90% degli studenti di terza media interpellati si è detto pronto a convertirsi in caso di invasione dell’Italia da parte dell’Isis.
Cordialità
Franco Cattaneo
Per agire bene bisogna pensare bene, ed ecco qui i nuovi maestri di catechismo con tanto di mitra (scarico) cosa insegnano: dei bigotti del politicamente corretto, i sedicenti laici ( anche la “c” è vicino alla “d” tutti sappiamo di che pasta sono fatti e per ora sorvoliamo, bene sentite qui cari ADAM:
“Sappiamo che avete celebrato la discesa celeste del Libro sacro del Corano, applicandovi a una lettura più intensa e pia della Parola di Dio e che avete offerto a Dio il sacrificio del vostro digiuno quotidiano. Grati della Vostra testimonianza, ci sentiamo in comunione di preghiera e di fede. Con stima, Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia».
http://www.corrispondenzaromana.it/il-vescovo-di-pavia-e-in-comunione-di-fede-con-i-musulmani/
non credo servano commenti,
PS dei bigotti del politicamente corretto, i sedicenti laici ( curiosamente anche la “c” è vicino alla “d”) tutti sappiamo di che pasta sono sfatti.
Saluti c-Mdc
Caro Corrado Mdp,
consenta a un miscredente di essere semplicemente sbalordito: certi vescovi mi farebbero diventare anticlericale (avendo una figlia monaca non me lo posso permettere). Chi è questo vescovo folgorato sulla via della Mecca?
Cordialmente,
am
Carissimo Prof. Martino, ho da tempo maturato la convinzione che Lei non sia propriamente un miscredente, bensi un Mr credente nelle cose Vere, (sebbene non ancora, forse, nell’ Unica Persona Vera, ma c’è tempo, siete piuttosto simili sa?), per intenderci Lei crede a quelle cose del tipo di quelle che ha letto da parte del compianto Venerabile Pio XII° a proposito dello stato, delle tasse, della Persona, del lavoro, della proprietà e della Famiglia. Cose che scuramente avranno fatto riecheggiare la voce di chissà quanti altri Titani del pensiero liberale classico (Roepke, Bastiat ecc.) per cui non può assolutamente accettare le panzane vaticanosecondine che da quasi sessantanni buoni ci vengono ammannite d’ oltretevere, insomma si ripropone quello che accade in economia, molte persone sanno e credono a cose molte sbagliate e/o false e non conoscono, per cui non credono, in quelle quattro cose vere e semplici che si devono sapere e che in teologia devono essere rivelate dagli uomini preposti prima e da Dio poi e oggi questo non accade più. Mala tempora currunt!
Nelle fattispecie il Vescovo in oggetto sarebbe il titolare della cattedra della Diocesi di Pavia.
con infinita stima e profonda simpatia
PS sappia che prego per Lei alle Sue spalle e senza il Suo consenso
c Mdc
Caro Corrado,
un mio amico francescano quando mi sente dire che sono miscredente dice che, invece, sono un santo. Credo che l’amicizia gli impedisca di essere obiettivo. Tuttavia, quando gli ho chiesto cosa pensasse di un gesuita biancovestito che ha l’impudenza di farsi chiamare Francesco, ha preferito non rispondere! 😉 Grazie per la costanza della sua preziosa amicizia.
am
Ah ah ah caro Professore, lo vede anche il Suo Dotto Amico Francescano conviene con me sulle Sue doti di buon cristiano. Ma il discepolo del Francesco Giusto non sarà mica Uno di quelli dell’ Immacolata che si sono dovuti sorbire la misericordina del Francesco sbagliato in varie somministrazioni? Mmh
PS Scusandomi se salto di palo in frasca, cortesemente, quando le riesce, ci potrebbe far sapere dove vuole che ci ritroviamo per la PRIMA CENA?
A presto caro Professore
c Mdc
Caro Franco,
grazie per la segnalazione: due pezzi ottimi!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
da un mese ormai Corrado-MdP non ci conforta con la Sua presenza.
Infatti, se non mi sono sbagliato nel fare i controlli, il Suo ultimo post risale al 19 febbraio!
Non si sarà mica convertito al “matteismo” (renziano o salviniano che dir si voglia)?
Cordialità,
Franco Cattaneo
A dire il vero l’ unico Matteo che mi convince è Quello che ha smesso di taglieggiare il Suo Popolo per conto terzi allorquando la Verità in Persona gli ha detto di smetterla con l’ inganno e forse anche con lo statalismo, eggià, perché come direbbe il Prof. W. Roepke da Schwartzstedt in Bassa Sassonia, che immagino sia l’ unico tedesco che il Ns Professore citi con sincera stima ed affetto :), “il Vangelo non è socialista” IBL con prefazione strepitosa di C. Lottieri. Prometto di riprendere assidua ma discreta frequentazione attiva nel Ns bel blog, chiedo scusa per aver ingenerato qualche apprensione, a domani amici, a presto Professore.
PS Caro Prof. Martino, domenica scorsa su “il Giornale” in una bella disquisizione sulla moneta unica euro, il prof. Lottieri citava una Sua opera biografica riguardante M. Friedman tra i libri consigliati, al momento non trovo il titolo del libro, ma avendo conservato copia dell’ articolo mi impegno a girarlo per domani a beneficio di tutti gli ADAM.
Cari saluti a tutti
c-mdp/c 😉
Caro Mdc (combattimento!),
il libro è stato originariamente pubblicato da Giunti e Lisciani, poi ripubblicato dall’IBL, e si intitola Friedman. Alcuni capitoli sono obsoleti, ma credo che sia ancora complessivamente buono. A presto,
am
PS Mi saluti Gabriella!
Carissimo Professore, La ringrazio per la precisazione, ne approfitterò per reperire il volume per poterlo leggere questa estate, ero convinto di avere ancora copia del Giornale, ma non lo trovo più, mmah, quindi ancora grazie. Per entrare in ambito militare circa il Mdc mi verrebbe da chiamarLa comandante se solo l’ appellativo non evocasse tristissime e sciagurate figure antistoriche del recente passato, per cui a scanso di equivoci ed a scopo beneaugurante ( ma solo per noi
immagino) sceglierei Sig. Presidente, la premessa testé inflitta unicamente per dirLe se intende che debba attivarmi per cambiare il nickname (appunto) da Mdp a Mdc, Lei lo sa un soldato obbedisce agli ordini quali che siano, fatto salvo quelli contro il diritto e/o contro l’ onore, tuttavia se posso parlare in libertà Le dirò che opterei per una firma Mdc pur lasciando Mdp come nickname, Mdpc direi proprio di evitarlo nevvero Sir? 😉
Aye, aye Sir!
PS ovviamente sarà mia premura assicurare i Suoi saluti a Gabriella che sicuramente gradirà dato la stima che Le porta, al proposito mi diceva di averLa trovata decisamente tonico a Bologna, la cosa ci ha fatto molto piacere, eravamo decisi a fermarci per cena, sarà per un’ altra volta, col Suo permesso avremmo deciso di starLe civilmente alle costole
.
PPS Date le mie infime attitudini telematiche mi affiderò alla preziosa collaborazione dell’ ADAM Gabriella sia per comprare il libro che per il nickname, porti pazienza
Caro Corrado,
scelga qualsiasi nickname, lei resta in ogni caso un amico prezioso. 😉 Il 19 aprile sarò a Milano per la prima comunione della mia nipotina Maria. Forse, arriveremo (mia moglie ed io) il venerdì. In tal caso, potremmo pensare alla cena o venerdì o, meglio (venerdì 17!), sabato.
A presto,
am
Professor Martino la Sua cortesia e la Sua amicizia sono davvero squisite e sapendo che peso hanno per Lei, spero di esserne sempre degno, di sicuro il Suo esempio mi sarà di sprone e di guida, grazie infinite.
Caro Prof., parlando invece della cena e tentando di interpretare il pensiero anche degli altri ADAM, sono/siamo onorati ed entusiasti del compiersi del tanto sognato progetto, ci dica dove preferisce se Milano o dintorni, e noi saremo lì certamente, fosse pure un ristorante da 1 o da 100 euri 😉 noi intanto stiriano ( o facciamo stirare ) il completino.
A presto e scusi il ritardo con cui Le rispondo, ma i cilindri del mio pc sono passati da 3 a 2, sto già provvedendo alla sostituzione.
Di nuovo grazie infinite e buona settimana!
Mdc
Caro Franco,
si rassicuri: ho visto Corrado sabato a Bologna ed era in ottima forma. Anch’io avevo cominciato a preoccuparmi, ma per fortuna senza motivo.
am
Caro Corrado,
Bentornato!
Anch’io avevo pensato a “quel” Matteo, ma il nominarlo vicino a quegli altri due mi ha fatto ritenere blasfema ogni citazione!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Carissimo Franco, eh eh noi ci intendiamo su mille e mille cose
e a proposito del Matteo giusto, avrei pensato che, in virtù della comunione dei santi e dell’ amicizia degli ADAM, essendo Lei “de Milàn” ed io, umili dintorni ( nemmeno arius
), potremmo fare conoscenza de visu incontrandoci una domenica alla Chiesa di S. Maria della Consolazione in p.zza Castello a Milàn, magari oltre ai, per me irrinunciabili, Sacri Riti delle ore 10:00, godendo un po’ di Gregoriano antico che riassetta anche la pressione, fare due chiacchere e berci un’ aperitivo, che poi se il Prof. fosse in zona potrebbe essere in bel Martini in clandestinità,
che ne dice?
A presto
C. Mdc
Carissimo Corrado MdP,
io sono nato e cresciuto a Milano, ma non vi abito ormai da più di dieci anni! Amo la Milano della mia giovinezza, ma questa di oggi la sento un po’ estranea, vedendola così svilita ed umiliata.
Il suo invito mi fa molto piacere e senz’altro (purtroppo non credo a brevissimo) verrò ad incontrarla per il piacere che ricaverò dal conoscerla di persona. Questo sito, messoci cortesemente a disposizione dal Professore, ci farà da “go-between” per concordare l’incontro.
A presto,
Franco
Guardi che la situazione a Roma non è diversa. Quindi, si consoli …. almeno voi non avete il continuo codazzo di autoblu che, quando guidate, vi fanno le prepotenze ed i cui autisti si comportano come esseri superiori, anche perché il “liberale” Berlusca ha attribuito loro la qualifica di pubblico ufficiale o giù di lì e penso che anche lui abbia continuato nell’andazzo di nominare i suddetti autisti -a fine carriera a guisa di buonuscita extra- direttori di divisione in qualch ministero o dirigenti in qualche banca.
Io -e qui rispondo a Moles il quale mi accusava di una presunta inerzia, quando io stigmatizzavo il suo torpore e manzanza di inziativa, dimenticando che io sono un soldato e lui un generale e, quindi, spettava a lui muoversi e trascinare- quattro o cinque volte sono stato lì lì per spaccare le ossa ad uno di questi parassiti. Con un buon risultato: se prima passavano sempre su una corsia riservata ai bus, poi hanno smesso. Saluti
Caro Professore,
uno che viene da noi pagato per svolgere un lavoro all’incirca come il Suo (non oso chiamarlo un Suo collega), tale Mario Risso – professore associato di Economia e gestione delle imprese a Tor Vergata – ha tenuto una lezione alla Lateranense nel corso della quale avrebbe affermato (secondo quanto riportato qui http://www.lintraprendente.it/2015/03/e-chi-le-ammazza-le-partecipate/ ):
«in fin dei conti, se questo Paese ha problemi così profondi nella politica industriale, nella pressione fiscale e nella burocrazia, la colpa è anche e soprattutto di quelle imprese che dovevano sostenere il sistema produttivo. Le quali, anziché massimizzare i profitti, avrebbero dovuto, potendo, distribuirne parte alla Comunità».
A me sembra che, se è stata data una cattedra universitaria ad uno che a lezione diffonde un tale pensiero, il futuro del paese non si prefiguri molto roseo.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
c’è di peggio, forse: un professore universitario ha presentato al rettore istanza di null’Aosta! 😉
am
E’ probabile l’ ipotesi che essendo la “i” vicino alla “o” qualche funzionario statale un po’ sbadato oppure, viceversa, un altro funzionario molto attento, come ad esempio quelli del KGB :), abbia di fatto camuffato le generalità del Mario in questione, il quale potrebbe essere in realtà più rosso che risso?
Dai postumi l’ ardua sentenza!
c- Mdc
Egregio Professore e cari ADAM,
purtroppo sabato non sono potuto essere a Bologna.
Comunque ne ho parlato con Gabriella e inserisco un link con intervista rilasciata dal Professore
http://www.e-tv.it/video/20706/politica-lex-ministro-martino-a-bologna-per-parlare-di-politica
Grazie, caro Lucio. Purtroppo, non sono riuscito ad aprire il video.
am
Caro Professore e Presidente Martino,
Parole da sottoscrivere a da condividere. I suoi interventi riportati da Gian Paolo sono da sottoscrivere. Mi auguro che in una Forza Italia del Futuro SB ascolti la sua voce in quanto unica speranza per il futuro dei liberali e della nostra forza. Noi sempre con lei caro Professore!!!
Con affetto e stima Immensa,
Pierpaolo Sette
Grazie, caro Pierpaolo!
am
Buongiorno Onorevole e grazie ancora della Sua presenza fra noi sabato scorso a Bologna per parlare d’Europa. Il Suo intervento è stato (come non poteva esserlo?) chiaro e illuminante.
Ho trovato particolarmente interessante il sintetico excursus sulla vicenda dell’Europa a partire dagli antefatti che consentirono a Suo papà, Gaetano Martino, di diventare ministro degli Esteri prima e, successivamente in tale veste, promuovere le conferenze di Messina e Taormina (1 e 2 giugno 1955) fra i 6 ministri della CECA. E come da qui si avviarono i negoziati che condussero alla firma del trattato di Roma del 1957 con la creazione della CEE e dell’EURATOM.
Riporto, a beneficio di tutti, alcune pillole annotate dai suoi interventi
– A proposito della Comunità Economica in alternativa all’Integrazione Politica: “IL COMMERCIO UNISCE, LA POLITICA DIVIDE”
– Antonio Martino ripetutamente definito euroscettico: “LO SCETTICISMO PRESUPPONE SENSO CRITICO. L’ALTRENATIVA E’ IL DOGMATISMO”
– La posizione di Antonio Martino oggi: “PER COME STANNO ORA LE COSE, DA EUROSCETTICO, OGGI MI DICHIARO FEROCEMENTE ANTIEUROPEISTA”
– Richiesta la Sua opinione sulla vicenda dei due Marò: “E’ UNA VICENDA SEMPLICEMENTE VERGOGNOSA! SE FOSSI IO MINISTRO DELLA DIFESA AVREI SENZA ESITAZIONE GIA’ FATTO INTERVENIRE UN’UNITA’ SPECIALE PER IL RECUPERO DI OSTAGGI E RIPORTATI TUTTI A CASA”
Mi scuso se non ho riportato le esatte parole e, in caso riscontrasse travisamenti, La prego di correggermeli.
Unico rammarico, quello di non aver potuto approfittare più compiutamente della Sua presenza, dati i tempi assai ristretti, per porLe più domande e, soprattutto, cercare di individuare quale potrebbe essere una più definita linea politica di Forza Italia al riguardo di qui in avanti.
Confidiamo in una prossima opportunità, magari con il tempo un po’ più amico.
Un saluto, un augurio, un abbraccio.
Caro Gian Paolo,
grazie per le cortesi parole e per l’attenzione. Ci saranno, spero, occasioni in futuro per stare assieme piu’ a lungo.
Am
Presidente Martino
Quando governano i comunisti:
Il vero volto del chavismo venezuelano.
I regimi totalitari, qualsiasi origine abbiano,si comportano sempre alla stessa maniera
Il regime chavista venezuelano, un misto di populismo autoritario e marxismo, ha colpito ancora. Cospirazione e associazione in attività sovversiva per il presunto coinvolgimento in un piano golpista sostenuto dagli Stati Uniti: questa l’accusa con la quale è stato convalidato l’arresto del sindaco di Caracas, Antonio Ledezma. Il cinquantanovenne oppositore del presidente Nicolás Maduro, rieletto nel 2013, è stato rinchiuso nel carcere militare di Ramo Verde, nella periferia della capitale, dove da un anno è detenuto anche Leopoldo López, un altro leader del movimento anti-chavista. Ledezma è stato arrestato in un blitz da un gruppo di agenti dei servizi segreti (Sebin) che hanno fatto irruzione nella sede del municipio di Caracas. Gli agenti hanno forzato l’ingresso, bloccato tutte le uscite e poi sono saliti nell’ufficio del primo cittadino. Quindi, tra lo stupore dei funzionari presenti, lo hanno portato via. Il presidente venezuelano Maduro ha giustificato l’irruzione e l’arresto citando una presunta cospirazione dell’opposizione finalizzata a un colpo di Stato, con «il chiaro contributo degli Stati Uniti che — ha spiegato il leader venezuelano — coordinano una serie di azioni secondo un’asse formato da Madrid, Bogotá e Miami». Ora — ha aggiunto il capo dello Stato — Ledezma «sarà giudicato dalla magistratura affinché risponda di tutti i delitti commessi contro la pace del Paese, la sicurezza, la Costituzione». La Casa Bianca ha risposto alle accuse di Maduro definendole false e senza fondamento. «Stigmatizziamo l’atteggiamento del Governo venezuelano» si legge in una nota della Casa Bianca. Maduro — p ro s e g u e il documento — «continua a incolpare gli Stati Uniti e altri membri della comunità internazionale per quello che accade all’interno del Venezuela», un Paese pesantemente colpito dalla crisi economica. Il portavoce dell’opposizione venezuelana, Jesús Chuo Torrealba, ha chiesto di sapere dove è stato portato il sindaco di Caracas e ha preteso garanzie nei suoi confronti. Il direttore del gabinetto del sindaco, Sergio Contreras, ha aggiunto: «Temiamo per la sua vita e per la sua sicurezza. Non sappiamo cosa gli può capitare. Non solo a lui ma a molti altri sindaci ed esponenti dell’opposizione». La moglie di Ledezma, Mitzy, ha scritto un tweet di protesta sull’account del marito: «Lo hanno picchiato e portato via senza alcun provvedimento giudiziario». Come riportano numerosi analisti internazionali, il sindaco di Caracas è stato l’autore, assieme alla deputata María Corina Machado e a Leopoldo López, di un manifesto pubblicato l’11 febbraio scorso su una pagina del quotidiano «El Nacional». Il documento proponeva un accordo nazionale per aprire una fase di transizione al governo. Si è trattato dell’epilogo politico della serie di rivolte che scandirono i primi sei mesi del 2014, quando mezzo Venezuela fu sconvolto da sommosse, scontri, barricate e piccoli attentati organizzati da un’opposizione frammentata su posizioni diverse.
Questo è dunque il volto autentico di un regime che continua a raccogliere le simpatie di molte sinistre europee: con il pretesto dell’anti-imperialismo e del rifiuto del liberismo si rafforza la sfida sudamericana alla civiltà democratica. Spesso con l’appoggio dei “teologi della liberazione” e senza che la chiesa di Bergoglio, così critica nei confronti del profitto capitalistico, faccia sentire adeguatamente la sua voce.
Caro Matteo,
quanto lei racconta suggerisce che dovremmo ritenerci fortunati: per quanto male vadano le cose in Italia, ancora non siamo arrivati alle follie venezuelane. Ma aspettiamo a stappare le bottiglie; se non ci diamo da fare, rischiamo di fare la fine dei venezuelani!
am
Caro Professore,
sono già otto volte che tento infruttuosamente di inviarle queste considerazioni. Spero di avere maggior fortuna oggi.
Ho finito di leggere la biografia politica di Suo Padre ad opera di Saija e Villani, da Lei indicatami, che, fortunatamente, fa seguire alla prefazione di re Giorgio (cosa avesse a spartire con Gaetano Martino, oltre ad esserne stato con lui alla camera per due legislature, non so) l’introduzione dell’ambasciatore Fulci…
Il libro è buono, ma l’ho trovato un po’ disomogeneo: la parte curata da Angela Villani (quella che più mi interessava) mi è sembrata più adatta ad una rivista accademica che ad un pubblico non specializzato (essendo trascorsi quasi sessant’anni dagli avvenimenti trattati penso siano rari tra i non specialisti quanti abbiano una chiara visione dei fattie , soprattutto, dei dettagli di contorno) .
Credo che, superato lo scoglio dei trattati di pace, nessun ministro degli Esteri del secondo dopoguerra si sia trovato di fronte ad un compito più immane (ritorno di Trieste all’Italia, rilancio – nei fatti – dell’idea europea dopo il fallimento della CED, conferenza di Messina e Trattati di Roma, ammissione dell’Italia all’ONU, questione alto-atesina) e comunque pochi o nessuno (a parte la successione familiare) tra coloro che si sono trovati a svolgere tale incarico sarebbero stati all’altezza del compito (per non parlare della Mogherini, Lady PE, visto che le hanno tolto anche la SC).
Leggendo il libro mi sono reso conto di quanto cambi in mezzo secolo la prospettiva storica: chi oggi, visti gli esiti, sarebbe disposto a dannarsi per essere ammesso all’ONU o per edificare l’Europa? Per la politica interna, pur tenuto conto della sicilianità del protagonista, sarebbe oggi così convinto fautore dell’ordinamento regionale o non avrebbe condiviso la posizione assunta successivamente dal PLI malagodiano?
Un’altra mia convinzione è stata corroborata dalla lettura: la Francia, in praticamente tutta la sua storia, è stata, da ben prima della rivoluzione, una palla al piede dell’occidente (per non andar troppo lontano: trattati di pace 1919 e costituzione dell’ircocervo cecoslovacco, fra le origini della seconda guerra mondiale, CED, crisi di Suez, foraggiamento di Khomeini, assalto alla Libia…). Dei veri rompiscatole i francesi con il loro spirito di grandeur.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Carissimo Cattaneo,
il suo commento, che pubblichiamo nuovamente, è presente tra quelli relativi al post “Economia reale e politica monetaria” dallo scorso 2 marzo, come può verificare seguendo il link appresso:
http://antoniomartino.org/economia-reale-e-politica-monetaria/
Buona serata
Caro Admin,
mi scuso, ma non l’avevo visto: non essendo comparso subito lo davo per perso.
Comunque, due successi su otto tentativi non è male come risultato
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Cattaneo, mi sembra strano che Lei non abbia compreso il significato della prefazione di re giorgio, che a me sembra tanto chiara.
Forse sbaglierò, ma:
1) GM fu paladino di una costruzione europeistica tesa a superare le barriere doganali, creando uno spazio aperto e libero;
2) col tempo la CEE, poi UE, è diventata l’opposto, id est un ammasso burocratico e mafioso sponsorizzato da alcuni politici di riferimento. Uno dei principali padrini à stato proprio regiorgio;
3) l’attuale UE comincia a stare sulle (bip) a parecchi;
4) contemporaneamente alcuni rimpiangono l’europa di GM;
5) e quindi re giorgio cerca di riallacciarsi alla tradizione martiniana per dire che in fondo questa europa e quella sono uguali e quindi che GM avrebbe benedetto la UE attuale nonché l’euro -che non ha tutte le colpe- e le direttive sulla curvatura delle banane.
Concludendo, si tratta di un comunissimo arruolamento di cadavere, nella miglior tradizione staliniana.
Saluti a tutti.
Caro Franco,
Quando gli dissi: “Ci lasci un cognome scomodo” rispose: “Anch’io ho ereditato un padre scomodo”!
grazie per il commento. Il volume è, come lei dice, disomogeneo e contiene anche alcuni errori. La responsabilità di questi è interamente mia. Essendo al governo, non ho avuto il tempo di rivedere le bozze, che mi erano state mandate. La disomogeneità è inevitabile quando il libro è a quattro mani. Ma a me sembra che complessivamente sia un’ottima biografia. Mio padre aveva già modificato la sua opinione sulle regioni ed era ad esse contrario, come tutto il Pli. Quanto all’Europa, essendo morto nel 1967, non aveva potuto vedere la degenerazione che noi conosciamo. L’avesse vista, ne sarebbe stato molto amareggiato e credo che la penserebbe come noi. Detto questo, è stato un Uomo straordinario; ancora oggi – a quasi mezzo secolo dalla sua morte – vengo identificato come “figlio di Gaetano Martino”!
am
Presidente Martino
Amici di FI mi hanno chiesto se volevo candidarmi alle elezioni comunali di Venezia, mi piacerebbe accettare così avrò la certezza e la soddisfazione di poter votare per un Martiniano Doc…me stesso.
Saluti Matteo Napoletano
PS Che stiano diventando Martiniani anche gli amici di Striscia?
Caro Matteo,
la sua decisione mi fa venire voglia di venire a Venezia per farle propaganda. Non credo che lo farò, ma la prego di considerarmi presente a sostenere la sua candidatura. 😉
am
Grazie, Presidente
A Venezia PD e Lega fanno da padroni, invece in FI si dichiarano tutti Brunettiani, mia unica soddisfazione che un pugno di questi ha abbracciato le idee di Rivoltalitalia.it , spero di continuare ad insidiare il tarlo neoliberale.
Saluti Matteo Napoletano
Grandissimo Matteo!!Che gioia!! Una bella notizia finalmente!! Anche se lontano Le sarò vicino!!
Mi raccomando smascheri questi socialistoidi brunettiani e i parolai renziani con la forza delle idee liberali e liberiste. Ne sono sicuro, attingerai alle mitiche perle di saggezza e humor del Professore! Vedrà chiunque non avrà scampo!! I veneti, grandi lavoratori, non potranno che convenire con quelle idee, per la libertà, per la libera iniziativa e per azzoppare il bradipo statale ladro e usurpatore!
Lo so, il Professore bisognerebbe clonarlo per usufruire di lui in tutti i comuni italiani…ne bastano 1000 perché tanto i comuni li vogliamo riorganizzare da 8000 a 1000… nessuno invece per regione o provincia perché tanto le vogliamo abolire! 1 come Ministro dell’Economia perché tanto il Presidente del consiglio non conta nulla (Berlusconi docet)…1 invece come Presidente della Repubblica Presidenziale!!Unico solo!!
Congratulazioni ancora e forza!!
Saluti
Parrini
Caro Professore, Cari ADAMs,
credo che questi due articoli (soprattutto quello di Maria Giovanna Maglie) vadano letti assolutamente:
http://www.lintraprendente.it/2015/03/il-cav-non-e-assolto-politicamente/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Completamente d’accordo con la Maglie!
“….La sinistra è anti italiana, ma la destra liberale e moderata dov’è? Utilizzo il termine moderato perché necessario in questo contesto, anche se lo aborro, sto male quando lo sento in bocca agli Alfano, ai Quagliariello, ai Rotondi, e anche ai Toti e alle Gelmini, per tacere di Passera, dico Passera. La destra repubblicana avrebbe bisogno di sana immoderazione per un tratto del futuro cammino, di un linguaggio fortemente evocativo. Se Salvini ha guadagnato tanti consensi, se anche i debolissimi Fratelli d’Italia sfiorano percentuali insperate del 4 per cento, qualcosa deve pur dire. La deriva, per usare un termine caro all’Intraprendente, o la argini con un altrettanto robusto richiamo che abbia però contenuti liberali liberisti e libertari, o la stai a guardare come inevitabile. Ricette? Zero, se non l’appello estremo ai Fitto e ai Tosi di dare battaglia. Sono fuori tempo massimo, si sono estenuati e ci hanno estenuato in tatticismi e attendismo. Scelgano di avere coraggio, hanno da perdere solo le loro catene. Noi pure.”
Basta con i moderati! Voglio persone liberali e immoderate! Rappresentanti che parlino e dicano giorno per giorno cosa un liberale pensa sul QE, sulla monetizzazione del debito, sullo tasse come furto, sullo Stato ladro, sui confini dello Stato e su quello che non deve fare e toccare che altrimenti diventa cancro, sulla libera iniziativa privata come unica fonte di sviluppo e ricchezza, etc…
Abbiamo bisogno di Lei Professore, e di persone pronte a dire tutto questo, stanche di aspettare e vogliose di far risollevare la nostra Patria soffocata da decenni di statalismo e assistenzialismo (anche di centrodestra purtroppo). Solo così potremmo sbaragliare il renzismo e il moderatismo alfanian-brunettiano! Se Berlusconi non lo vuole capire, spiace per lui, ma credo che il tempo stia passando veloce e bisogna prendere l’iniziativa!
Saluti
Parrini
Caro Alberto e caro Franco,
verissimo tutto, purtroppo. “La moderazione nella lotta per la libertà non è una virtù, è un vizio; l’estremismo nella difesa della giustizia non è un vizio, è una virtù”! (Barry Goldwater) Per vincere bisogna avere le idee giuste, il fegato per battersi irragionevolmente perché vengano comprese e tradotte in pratica, la determinazione inflessibile di persone in grado di essere guardate con rispetto dai potenziali elettori. Fra le cose di cui il centrodestra ha più bisogno è proprio l’ultima: i milioni di elettori nostri che disertano le urne non lo hanno deciso soltanto perché la promessa rivoluzione liberale non si è vista, lo hanno fatto anche perché le persone che avrebbero voluto rappresentarli erano in molti casi impresentabili. Nessuno dei problemi del centrodestra è risolto dalla giusta sentenze della Cassazione. Fa piacere che ci siano ancora “giudici a Roma”, ma i nostri guai non ne traggono necessariamento giovamento.
am
Altra perla di incommensurabile valore del Professore! Fantastico!
Ora che il Presidente Berlusconi è felice per l’assoluzione (strano ma vero!) lo rinchiuda in una stanza e gli faccia leggere questo articolo ad alta voce fino a che non l’ha imparato a memoria…visto che gli ho sentito dire sempre l’esatto contrario di quanto qui scritto!
Forza Professore siamo tutti con Lei, avanti tutta e W la Libertà e /\/\ lo Stato ladro!
Saluti
Parrini
Grazie, caro Alberto! Quanto al consiglio, credo che in questo caso valga il detto, caro ai keynesiani, “Si può portare un cavallo all’acqua, ma non lo può costringere a bere”! 😉
am
caro Professore, una breve divagazione: oggi su Libero il sottosegretario all’economia afferma che una flat tax irpef al 15% costerebbe 90mld di euro. per l’Ires 40. un’enormità, a suo dire. non era lei a sostenere il peso tutto sommato assai basso delle imposte dirette sull’entrate complessive ?? (16 – 17%…?). e da dove escono qsi numeri mostruosi, a parte la visione un po’ statica che non tiene conto dell’impulso che darebbe all’economia un deciso calo delle imposte ….
saluti
Fabio
Lezio magistralis professore ! Alla fine l’effetto inintenzionale perverso del Q.E. potrebbe verosimilmente essere l’inflazione , “la piu’ ignobile di tutte le tasse ” come la definiva Einaudi . Cordiali saluti Giovanni
Proprio così, caro Giovanni. Einaudi docet!
am
Caro Professore,
mi complimento per il post ed in particolare per la risposta del 7 marzo a Michele De Luca, dove credo che, indicando come massima spesa pubblica il 35/40% ha praticamente descritto la situazione della Svizzera.
Dubito degli effetti del QE riguardo al credito alle imprese: sono al corrente che già da tempo che una banca di medie dimensioni ha costituito un pool di funzionari dedicato alla ricerca di clienti (ovviamente solidi) ai quali offrire credito. Da quello che so queste banche hanno contemporaneamente molti crediti incagliati, molti clienti non meritevoli di credito, ma anche difficoltà ad emettere finanziamenti per mancanza di richieste serie di investimento.
Comunque le chiederei un parere su un effetto non commentato del QE: il forte aumento della massa monetaria si tradurrà inevitabilmente in svalutazione della moneta ed aumento della inflazione.
Non è forse questo il mezzo ( indolore solo per gli allocchi che applaudono ) di far pagare negli anni a risparmiatori e contribuenti i debiti dello Stato ed i crediti inesigibili delle banche ?
Caro Biavaschi,
era proprio questo il senso del mio post. Nell’immediato, quest’aumento della massa monetaria resterà nelle banchhe, perché con questa tassazione e regolamentazione pochi sono disposti a prendere a prestito per investire. In un secondo momento, quando finalmente si tornerà a investire, l’aumento della massa monetaria sarà benzina sul fuoco, innestando un processo inflazionistico. Da quello che scrive deduco che ha correttamente interpretato il mio post.
am
Caro Professore e Caro Presidente,
Il suo articolo è come sempre perfetto. Mette in luce la logica di breve periodo a cui molti economisti si rifanno in tempi di crisi, per mascherare come da lei sottolineato i problemi reali della nostra economia. L’ Europa sta perdendo la propria bussola ,se mai ne ha avuta una , rinnegando i trattati e le teorie giuste anche basate sulle arre valutarie ottimali in ragione solo di logiche improntate al breve periodo. Le confesso che avendo discusso la mia tesi sull’Unine ed al suo allargamento ora vedo solo tutto ed il contrario di tutto.
Fredman è stato il più grande economista e lei ha avuto la fortuna di essere suo allievo come noi siamo fieri si sentire lei come suo allievo.
Con affetto e Stima Immensa,
Pierpaolo Sette
Grazie, caro Pierpaolo!
am
Caro Professor Martino,
l’economia politica non è’ pane per i miei denti, conosco invece quella che definisco pratica avendo fatto per lunghi 40 anni l’imprenditore. Tuttavia, limitandomi all’operare di Draghi, lo trovo sterile teoria; io, ove non cambiasse radicalmente l’attuale bordello politico (a proposito non è’ proprio possibile chiuderlo in base alla legge Merlin tuttora vigente?) non chiederei nemmeno una lira da investire in attività’ che producano ricchezza oggettiva. A chi potrei vendere i miei prodotti se il consumatore ha le tasche semivuote, sopratutto a causa di una tassazione tirannica ( Piero Ostellino tempo addietro arrivo’ a definirla addirittura estorsione!). Lei termina il suo intervento con: Regole non Arbitrio! Aggiungerei tanta, tanta, tanta onesta liberta’.
Cordialmente,
Pietro Barabaschi
In effetti è ingeneroso prendersela con Draghi. Lui la sua parte l’ha fatta, ma non può assolutamente fare il resto, cioè ridurre le tasse. Anzi, pur non essendone tenuto, ha esortato a ridurre il carico fiscale, quando ha rammentato che la BCE può fare qualcosa ma se poi mancano le riforme … id est se l’acqua scarseggia la papera non galleggia.
Quindi prendiamocela con chi aumenta le tasse ed esortiamo i capi dello schieramento liberale a prendere iniziative acconce e meno consone ad una sala da the. Quindi Moles dovrebbe portarci in piazza. Fra poco è Pasqua. Chissà che il clima di resurrezione non faccia tornare il buon Moles
Caro Barabaschi,
come sempre, concordo appieno,
am
Come sempre, pienamente d’accordo, caro Barabaschi!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
aggiungiamoci anche questa edificante storia da soviet
http://www.lintraprendente.it/2015/03/salvate-il-viperetta-dallesproprio-di-marino/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
riallacciandomi al mio logorroico post di ieri,
http://www.lintraprendente.it/2015/03/i-kamikaze-del-centrodestra-cit/
Cordialità,
Franco Cattaneo
La politica di Draghi è giusta, ma è solo una parte della soluzione del problema come lo stesso Draghi -e bisogna dargliene atto- ha annunciato coram populo.
Tanti strillano che occorre fare gli investimenti, ma scordano che se uno fa un investimento e compra macchine tessili e fabbrica giacche, se poi nessuno gliele compra quelle giacche, il suo investimento se lo può anche mettere nel (bip).
Concludendo … diceva il buon Mike … se non calano le tasse facendoinmodoche la gente abbia più soldi in tasca il QE non servirà a una ceppa. Non lo dico io, lo disse Friedman che l’Italia dopravviveva grazie all’evasione fiscale.
Saluti a tutti.
PS Qualcuno disseppellisca Moles. Se c’è bisogno di un’altra pala per scavare io sono qui.
Caro TD,
giusto: immettere liquidità nelle banche non serve a molto se poi nessuno prende a prestito per effettuare investimenti. Finché la fiscalità resta questa, i potenziali investitori si guarderanno bene dal farlo, sapendo che, se hanno successo, la quasi totalità dei profitti berrà confiscata. Draghi ha detto che il QE da solo non risolve il problema, se non si fanno le riforme. Ha però omesso di dire che la massa di nuova moneta, una volta rientrata in circolo, si tradurrà in un pericolo per la stabilità monetaria.
am
Lezio magistralis professore ! Ci rivedo anche un po’ di Hayek nelle sue considerazioni : servono regole di cornice generali e astratte perche ‘ l’ Ordine spontaneo del mercato si autorganizzi , ” la rule of the law ” contraltare normativo del liberismo economico . Invece fanno solo interventi discrezionali di politica monetaria con regole direzionali che produrranno probabilmente effetti inintenzionali perversi e diversi dalle aspettative . L’Europa ha evaporato il diritto delle Regole nella pianificazione monetaria ……Riorganizzi Forza ITALIA ….prima che sia troppo tardi , lei e’ l’unico faro che abbiamo e credo uno dei pochi in grado di interpretare la realta’ economica attuale
Cordialmente Giovanni
Grazie, caro Giovanni,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
il precedente intervento dell’ADAM Pietro Barabaschi mi ha portato a considerare come l’idea liberale sia un fiore destinato a crescere in un ambiente ostile e, proprio per questo, dotato di straordinaria capacità di sopravvivenza.
Alle nostre latitudini è sempre stato accudito da pochi adepti, non tutti poi liberali fino in fondo.
Oggi da noi ha contro di sé tutti i nemici che sia possibile radunare: la scuola, le istituzioni, la chiesa (in particolare il peronista assiso sul soglio di Pietro), la macchina dello stato (magistratura compresa), i mezzi di comunicazione, l’ignoranza di gran parte della popolazione che si abbevera acriticamente di slogan quali il bene comune, il socializzare, la sostenibilità, il riscaldamento di origine antropica ed amenità di tal fatta. Neppure coloro che dovrebbero esserne i paladini osano difenderla e cercare di farla vivere, gli imprenditori: preferiscono la mammella statale.
Il guaio è che ormai l’idea liberale sopravvive in clandestinità, non ha più neanche organi di stampa di una qualche rilevanza che provino a sostenerla: sul quotidiano romano il Tempo non mi esprimo dato che non lo frequento (sono di Milano), anche se il vecchio proprietario Angiolillo mi era simpatico in quanto proprietario di cavalli da corsa (Mister X) ai tempi della direzione di Gianni Letta (si, il conte zio che tanto male ha fatto a SB), ma gli altri due, Libero (poca cosa e comunque più populista che liberale) ed il Giornale ormai ridotto (al netto di Porro e di Ostellino) ad house-organ di SB.
Ogni giorno annunci di risultati di sondaggi che danno FI in crescita (credo abbia ormai raggiunto l’847% delle intenzioni di voto) a scapito di Renzi e delle mirabolanti imprese di SB.
Fino all’elezione di Mattarella era abbastanza servile nei confronti del Dice, ora comincia blandamente a criticarlo (della cosa non si sono però accorti a Mediaset che continua a sfornare notiziari indistinguibili da quelli della Rai o della 7). Sul Giornale vi è sempre una benevola attenzione per Salvini, che tutto può essere tranne che liberale, e per …Putin. Ora che Putin sia stato provocato nel cortile di casa sua, in un paese che, per quieto vivere, avrebbe dovuto auto finlandizzarsi, da quel minus habens di Barack Hussein è vero, ma solo un cretino poteva non prevederne la reazione: sarebbe bastato conoscere un paio di vecchie barzellette sovietiche (Terza elementare, lezione di Geografia “Ivan, con chi confina l’Unione Sovietica?” “Con chi vuole” – Manifesto pubblicitario dell’Intourist “Visitate l’Unione Sovietica prima che l’Unione Sovietica visiti voi”). Ora il Giornale ci presenta il colonnello del KGB come un gran liberalone, peccato che conduca guerre (anche di sterminio) con una certa frequenza e che se esprimi un parere non allineato hai una elevatissima probabilità di finire ammazzato, anche sotto le mura del Cremlino, dove uno sputo non fa in tempo a raggiungere il selciato… Ah, dimenticavo, Putin è grande amico di SB.
Se è a questi che dobbiamo commettere la propaganda liberale, stiamo freschi e mettiamo a rischio le notevoli capacità di sopravvivenza del nostro fiore.
Mi scuso per la lunghezza del post.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
il suo post sarà forse lungo ma è anche vero. Tuttavia pensi a quanto peggiore era la situazione per il liberalismo nell’immediato dopoguerra. I fondatori della Mont Pelerin Society si riunirono nel 1947 per “salvare i libri”, tenere viva l’idea liberale in attesa di tempi migliori. Hayek, Friedman, Stigler, Mises, Coase, Rueff, Roepke, Einaudi e gli altri giganti intellettuali che fondarono la MPS non hanno soltanto “salvato i libri”, hanno anche ispirato i gradi statisti liberali del XX secolo – Reagan, Thatcher, Douglas – e i tantissimi giovali liberali e libertari che portano avanti la torcia della libertà (per usare un’immagine di Friedman). Su tutto il resto il suo pessimismo è giustificato.
am
Caro Professore,
c’è un altro MPS che ci costa 10 miliardi in 3 anni, ma quello è cosa loro.
Cordialità,
Franco Cattaneo
P.S. La nostra MPS è femmina!
Franco Cattaneo
Prof. Martino a proposito dei GRandi liberali di MPS Le sottopongo un ottima traduzione di francesco simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.com/2015/04/profeti-inascoltati-mises-hayek.html
Secondo Lei ci riusciremo a sbarazzarci (a breve?) delle banche centrali e del deleterio QE?
slt madmax
Presidente Martino
Non trova singolare che siano spuntate fuori mezza dozzina di intercettazioni telefoniche quando SB, dopo aver denunciato il Patto del Nazzareno, aveva timidamente iniziato un accenno di blanda opposizione al Regime cattocomunista?
E che siano riapparse “casualmente” il giorno in cui terminava di scontare la condanna ai servizi sociali.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
da 21 anni assisto senza divertirmi a queste ricorrenti strane coincidenze. Non mi stupiscono più, mi danno solo un pò di nausea. 😉
am
Fatto salvo che la politica di Draghi è sbagliata perché anticilica (cioè: a fronte di una diminuzione del PIL, lui aumenta la quantità di moneta),
ho sempre avuto dei dubbi sulla questione della modalità della regolazione monetaria.
Il dubbio è questo:
– i dati che giungono all’autorità monetaria arrivano in ritardo. Vero.
– Ma anche quelli che arrivano agli operartori che investono sono in ritardo. Mi sbaglio?
– Inoltre, la conseguenza delle loro operazioni (investimenti) raccoglierà i frutti, ovvero modificherà il mercato, nel futuro.
Cioè, se io osservo il mercato di 3 mesi fa, posso prevedere il mercato tra 9. Non serve che io conosca esattamente il presente. Che è figlio di un anno fa.
In altre parole: se intervengo ora con una politica monetaria basata sulla variazione del valore del PIL di 3 mesi fa, ebbene io so che questo valore riflette una necessità o meno di liquidità del mondo imprenditoriale tra 9 mesi, quando cioè dovrà restituire i prestiti contratti per l’investimento capitalistico.
Insomma: il ritardo dei miei dati sul PIL è compensato dal ritardo del mercato a rispondere agli stessi dati.
Nonché dal ritardo che è connesso alla stessa natura della moneta.
Il vantaggio della moneta, rispetto allo scambio diretto, è proprio che io posso dilazionare nel tempo il mio acquisto o pagamento.
Tale time lap è esaltato dalla funzione creditizia, su cui si basa il sistema capitalistico.
E’ così sbagliato il mio ragionamento?
Piuttosto, il calcolo del PIL o GDP contiene termini che possono essere errati. Questo è tanto più vero quanto più l’autorità pubblica ostacola le attività economiche con norme, burocrazia ed altri ostacoli (tipo: l’esportazione di valuta). Tali ostacoli non possono che aumentare la % di economica sommersa che a mio avviso rappresenta la componente meno precisa del PIL.
E, conseguentemente, dell’utilizzo del mezzo di scambio (moneta).
Presidente Martino
Draghi ha una soluzione concreta per aiutare la crescita economica Europea, la possiamo semplificare in tre fasi: Fase 1, dimettersi.
Fase 2 sciogliere la BCE. Fase 3 spargere del sale nel sito dove prima si ergeva la BCE.
Saluti Matteo Napoletano
Egregio Professore,
capisco che l’azione di Draghi non è risolutiva per la situazione attuale dei singoli Paesi in preda ormai ad una evidente deflazione che si sta
allargando a macchia d’olio in tutta Europa e chissà…
Ciascun Paese dovrebbe metter mano, alla propria organizzazione strutturale per creare dei benefici all’economia oggi asfittica e depressa.
Ma Draghi a questo punto cosa avrebbe dovuto fare, Professore, a parer Suo, visto che tutti sono fermi nelle proprie posizioni ?
Doveva stare fermo a guardare o doveva fare un’ azione diversa ?
Le chiedo Professore chiarimenti su come siamo messi e su cosa si dovrebbe fare per un’ Europa che funzioni.
Caro Michele,
rispondo a lei ma la mia risposta vale anche per Cacciari e Matteo. Draghi ha studiato economia a Yale sotto la guida di Tobin (premio Nobel), economista keynesiano di sinistra. Meriti di Tobin come studioso a parte, egli era convinto della possibilità di sconfiggere i cilci economici grazie all’impiego di politiche monetarie e di bilancio anticongiungturali ispirate al breve periodo. Personalmente, credo che i cicli economici non esistano, o megli che quelli misurati siano solo il risultato degli effetti composti di errori statistici. Ma, ammettendo che invece esistano, non credo, come non credeva Friedman, che possano essere eliminati con politiche economiche ispirate al breve periodo. Credo invece che il tentativo di farlo renda l’andamento ancora più instabile. L’affermazione di Keynes – “Nel lungo periodo siamo tutti morti” – è sbagliata. Noi, invece, viviamo sempre nel lungo periodo, nel senso che quanto accade oggi è conseguenza di decisioni assunte molto tempo addietro (mesi o anni). Dobbiamo porci un solo obiettivo: offrire ai mercati un quadro di regole prestabilite e non mutevoli. Potranno così effettuare previsioni scevre dal rischio dell’imprevedibilità delle scelte di politica economica. Questa è la posizione di chi non crede che la politica sia onnipotente e che le manovre monetarie o di bilancio curino tutti i nostri mali. Dobbiamo garantire un quadro di stabilità che consenta alla gente di guardare al futuro senza eccessive apprensioni. Alla lunga, tuttavia, come non mi stanco di ripetere, ciò che conta è il livello e la destinazione della spesa pubblica, il livello e la struttura della fiscalità, la quantità di restrizioni (ordini e divieti) che grava sull’economia. Se le spese non superano il 35-40% del pil e sono destinate ai compiti essenziali dello Stato, se le imposte sono strutturate su aliquote basse e se le restrizioni all’azione umana sono limitate a quelle irrinunciabili, l’economia crescerà, l’occupazione sarà alta e la povertà incolpevole eliminata. Altrimenti, nessun mago di moneta o bilancio potrà impedire recessione, instabilità, disoccupazione e miseria evitabile.
am