288 Commenti su “Ferocia islamista e libertà personali”
Pietro M.
L’avevo gia’ scritto tempo fa, e lo ripeto. Se non annientiamo l’islam, saremo presto o tardi annientati.
Quindi:
– Favorire fiscalmente le famiglie cristiane a fare figli.
– Abrogare (temporaneamente) il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, favorendo i cristiani (lo stesso accade a parti invertite nei paesi musulmani). Quindi legislazione asimmetrica.
– Contaminare gli acquedotti con carne di maiale cotta.
Costo dell’operazione vicino allo zero.
Moralita’ forse dubbia, ma visti gli effetti positivi giustificabilissima.
E ricordiamoci che i musulmani NON sono risorse, ma bombe ad orologeria pronte a esplodere quando gli fara’ piu’ comodo.
Ogni giorno che passa e’ un giorno perso per noi, e guadagnato per loro.
Caro Professore, mi permetto di chiederle una sua opinione sulle primarie del Partito Repubblicano negli Usa. Ritiene anche lei pericolosa la figura di Donald Trump e, soprattutto, l’Antonio Martino americano, oggi, per quale candidato voterebbe?
Caro Professore, cari ADAMs,
oggi imperverso come la grandine (e me ne scuso) ma sarebbe interessante conoscere la vostra opinione sulle ultime prodezze di don Chichì Peron, che dopo essere andato al confine di uno stato sovrano ad auspicarne, lui capo di stato, l’invasione da parte dei “migranti” affibbia patenti di “non cristianità” a chi non ha paura di rilevare come il suo sia un comportamento da politicantastro.
A mio modestissimo parere è un’ennesima bergoglionata (copyright Antonio Socci).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
le bergoglionerie non mi stupiscono più. Come fece la Bindi con De Luca, il gesuita ecc. ecc. ha fatto un magnifico spot eletttorale pro-Trump!
Caro Professore, cari ADAMs,
apprendo solo ora la notizia della scomparsa di Piero Buscaroli.
Uomo di grandissima cultura e scrittore elegante e cristallino, di cui ho condiviso quasi tutte le idee.
Se mi sono avvicinato con entusiasmo (e con una certa cognizione di causa) lo debbo solo a Lui.
Proprio la settimana scorsa ho cercato “Il libro di Didone” scritto dal padre Corso, cui Lui era molto affezionato.
Per il mondo conservatore (anche se Lui era di simpatie fasciste) una grave perdita.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
anche se non lo conoscevo, ricordo quando scriveva per il Giornale (anni ’70), sotto pseusonimo e con finta foto perché … era fascista! Un uomo colto, grande esperto di musica e coraggioso. Ci mancherà!
Caro Professore,
Piero Buscaroli non perdonò mai a Montanelli di avergli, nei primi tempi del Giornale, imposto di apparire sotto lo pseudonimo di Piero Santerno.
Il dubbio che Montanelli nei fatti fosse molto meno controcorrente di quanto volesse apparire è qui palpabile.
Di Buscaroli posseggo quasi tutti i libri, e tra essi quello che forse prediligo è una raccolta (credo) di articoli di politica estera “Paesaggio con Rovine” pubblicato da una piccola casa editrice, Camunia se non erro.
In campo musicale roventi sono state le sue polemiche con il gran visir della critica musicale politicamente corretta, il comunista Massimo Mila: lo accusava tra l’altro di voler pontificare su Mozart senza conoscere il tedesco (cosa che per un musicologo mi pare limitazione non da poco) e, quindi, senza aver mai potuto leggere il monumentale, e fondamentale, epistolario di Wolfgang Amadeus.
Dagli scritti di Buscaroli sono stato iniziato al culto di Furtwängler.
Un altro grande merito di Buscaroli è stato quello di aver portato al Giornale l’altro grande musicologo (e gran conservatore) Paolo Isotta, che passò poi al Corriere, dove fu ostracizzato a lungo dal critico musicale “titolare” Curir (comunista) e da tutta la redazione. Di Isotta è uscito or non è molto per Marsilio il bel “Altri Canti di Marte” (congiuntivo esortativo).
L’ultima opera di Buscaroli a vedere la luce (2010) è stata il bellissimo “Dalla Parte dei Vinti – Memorie e Verità del Mio Novecento”. Era un Buscaroli ormai malato, tanto che non ha potuto pubblicare il promesso seguito e nemmeno il saggio sul Suo amatissimo Bruckner.
Mi perdoni la lunghezza e la un po’ spocchiosa “pedagogia” di questo mio intervento, ma ho troppo amato Buscaroli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
segnalo, per chi fosse interessato a capirne di più, che il fondatore del “Fronte di Liberazione Fiscale” Claudio Bizzozero (che scopro essere riuscito a farsi eleggere Sindaco di Cantù a capo di una lista civica battendosi contro sinistra, lega e centro-destra) sarà presente a “La Gabbia”, trasmissione condotta da Gianluigi Paragone, questa sera, mercoledì 17, alle ore 21.00 su La7.
Io sono curioso e perciò per la prima volta in vita mia guarderò una trasmissione politica di questa rete.
Cordialità.
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
ho saputo che ieri il sindaco di Cantù ha presentato il neonato (15.12.2015) “Fronte di Liberazione Fiscale”, nuova formazione politica che ha come obiettivo dichiarato la riduzione della pressione fiscale e contributiva al di sotto del 40% complessivo, la riduzione della spesa pubblica improduttiva e la gestione diretta da parte dei comuni del grosso delle finanze pubbliche. http://www.fronteliberazionefiscale.org/
Enunciato in questi termini il programma sembrerebbe interessante, inoltre il simbolo del partito richiama la bandiera elvetica e già questo particolare fa ben sperare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
sono sempre stato convinto che il Risorgimento, contrariamente a quanto pensano gli “storici” cattolici (alla Agnoli e Pellicciari) e marxisti, sia stato il più alto momento della storia d’Italia e che Cavour sia il maggior uomo di stato che, anche se confinato al Piemonte, l’Italia abbia avuto (apprezzandone anche i dubbi sulla desiderabilità dell’unione dell’intera penisola).
La presente triste situazione italiana mi porta però a sentirmi, da lombardo, sempre più un nostalgico fedele suddito di Sua Maestà Imperial Regia, Dio guardi, ed a piangere il suicidio di Kakkonia (Bella gerant alii, tu, felix Austria, nube).
Mi dica: è grave?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Giuseppe,
sulla fama si può tutti essere d’accordo; non mi è chiaro però cosa intenda per “soldi”, dato che di sicuro personalmente non si è arricchito, essendo morto 82 giorni dopo la proclamazione del Regno d’Italia. Se intende che il misero Piemonte (assieme alla Lombardia) si sarebbero arricchiti depredando le ricchezze del florido e avanzato Regno delle Due Sicilie, come affermano da qualche anno in qua alcuni storici neoborbonici, ci sarebbe molto (o molto poco) da discutere.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco, Ma di quali storici neo borbonici dobbiamo parlare. Ci siamo venduti per un piatto di lenticchie, anzi pare con una sorta di assegno scoperto. Poi se ida un lato i Borbone erano incapaci non è che i Savoia brillassero , è che per loro fortuna hanno avuto Cavour che gli ha risolto i problemi due volte: i soldi e le tecnologie più la sua morte perché così non ha messo ombra al grande re così come Peppino.
Caro Giuseppe,
mi perdoni ma il suo eloquio a me, poeur fioeu de campagna, sembra molto criptico e non riesco a comprendere sino in fondo i suoi ragionamenti.
I Savoia erano degli ingordi provincialotti abbastanza stolidi, per di più neanche italiani, e, paragonati a loro, i Borbone di Napoli mi riescono (ma questo importa niente) più simpatici e per giunta con un tratto più signorile. Non sarà un caso che alcune delle menti migliori (Lagrange, per esempio) se ne siano andate dal Piemonte, ma quella era forse comunque un’Europa, fatte le debite proporzioni, molto più cosmopolita ed aperta di quella di oggi.
Se poi mi vuole parlare delle grandi ricchezze e dell’astronomico PIL del Regno delle Due Sicilie, nonchè della sempre citata ferrovia Napoli-Portici (7.25 km all’inaugurazione), della siderurgia di Mongiana e delle pur notevoli officine di Pietrarsa (1840, però la genovese Ansaldo è di solo un decennio posteriore), non credo che qui i Savoia abbiano trovato tecnologie (del resto quasi tutte, come per il resto d’Italia, importate dalla Francia e dall’Inghilterra e gestite nella maggior parte dei casi da società straniere) molto all’avanguardia: basti dire che alla proclamazione del Regno d’Italia sui poco più di 2’000 km di strade ferrate vi erano più di 800 km di linee in Piemonte, più di 500 km nel Lombardo-Veneto (la sola Lombardia faceva però parte del Regno), 300 km in Toscana, 120 km nel Regno delle Due Sicilie (tutte attorno a Napoli), 100 km negli Stati Pontifici.
Non vedo quindi che grande affare abbiano fatto i Savoia, a parte il potersi pavoneggiare per avere 22 milioni di sudditi anzichè 4.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sig. Giuseppe,
veda, io sono di intelligenza un po’ limitata e pertanto molto spesso faccio fatica a comprendere ciò che mi viene detto.
Deve pertanto perdonarmi se ho capito poco di quanto da lei scritto.
Prima mi dice che Cavour si è preso soldi e fama. Non ho avuto difficoltà ad essere d’accordo sulla fama, ma non mi era chiaro quali soldi potesse aver preso Cavour con l’unificazione italiana, perchè non mi risulta (ma posso non essere correttamente informato, cosa vuole, discendo da una famiglia di gente meccanica e di piccolo affare) si sia personalmente arricchito in quanto, anche volendolo, non ne avrebbe avuto la materiale possibilità. Ho allora avanzato l’ipotesi che lei concordasse con le tesi degli storici neoborbonici che sostengono i retrogradi piemontesi abbiano rapinato il ricco e progredito Regno delle Due Sicilie.
Mi ha risposto che gli storici neoborbonici non c’entrano e che “ci siamo venduti per un piatto di lenticchie”: il “ci” sono portato a credere si riferisca ai borbonici. La “sorta di assegno a vuoto” cui lei accenna potrebbe essere la lettera di credito falsificata che sarebbe stata rifilata da Garibaldi (quindi non da Cavour) al generale Landi.
Lei dice che i piemontesi hanno rubato soldi e tecnologie. Per quanto riguarda i soldi potrebbe anche essere, ma non credo che nella storia si siano verificati casi in cui, quando viene conquistato un regno, si consegnino al deposto sovrano le casse del regno dissolto. E non mi parte che tali ricchezze venissero dal deposto sovrano spese per il progresso civile e materiale del proprio regno, ma piuttosto per soddisfare i propri capricci o per investimenti di carattere militare.
Quanto poi alle tecnologie non credo che il reame borbonico avesse istituti operanti nel campo cosiddetto R&D che fossero fecondi di trovati originali e novità: dappertutto in quell’Italia le tecnologie venivano importate da Inghilterra e Francia (e più tardi Germania) e venivano quasi sempre gestite da società in cui la maggior parte del capitale era straniera. Come se le era comprate Francesco quelle tecnologie se le poteva comprare anche Vittorio Emanuele.
Non capisco quindi di cosa mi debba scusare nei suoi confronti.
Franco Cattaneo
Solo dell’ultima frase , non vedo quindi che grande affare abbiano fatto i Savoia, a parte il potersi pavoneggare per avere 22 milioni di sudditi anziché 4.
Io sarò criptico, lei invece è stato chiarissimo
Cordialità
Gs
am
Caro Franco,
concordo in pieno sul giudizio su Cavour e comprendo i suoi rimpianti.
Cordialmente,
Caro Professore,
in un articolo apparso ieri Piero Ostellino definisce genialmente il nostro stato “post-fascista e pre-sovietico”.
Non Le pare però che quel “pre” sia molto ottimista?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professor Martino,
mi scusi se utilizzo il titolo del suo ultimo articolo: lo uso unicamente per trarne due argomenti. il primo , la ferocia islamista (parlo delle stragi delle quali ormai si è costretti ad ascoltare, leggere se non addirittura vedere scene, non cinematografiche, che fanno accapponare la pelle) porta a pensare: che gli islamici siano non una sub razza ma una sub specie? Ma pensando che secoli orsono la “civile” popolazione del continente europeo non era poi tanto differente, era ed è sessualmente compatibile, la domanda non regge. Perché allora tanta “ferocia” in una teocrazia che non solo spinge ad uccidere, con sofferenza, il diverso e opprime la popolazione colla religione che azzera il “libero Stato”? Temo che le mie domande siano destinate a restare senza risposta, oppure ne esista una sola, riportata da Indro Montanelli, la storia è scritta col sangue.
Il secondo, le libertà personali, è già profondamente limitato , non solo ascoltando amici e non dall’esprimersi circa il terrorismo per paura. sìi paura, di essere ascoltato e divenirne bersaglio , ma anche dalla quasi mancanza di controllo del territorio, come lei fa ben notare, di forze dell’ordine e militari a difesa dei cittadini.
Ma, cosa inaudita, il timore che queste forze , ripeto a difesa dei cittadini, debbano agire colla paura di essere poi giudicati eccessivi nell’espletamento del loro dovere.
Cosi come l’idiozia sublime emerge da condanne del cittadino, che, difendendosi , IN CASA PROPRIA, uccide l’aggressore la motivazione è PER ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA!!! Ma se una azione è legittima come può essere eccessiva? Non è per caso una aberrante contraddizione in termini?
Termino senza più speranza e con molta rabbia, ma pronto alla difesa.
Coi più cari e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
siamo sempre d’accordo. La cosa mi fa molto piacere e la ringrazio per il solievo che mi dà la sua frequente partecipazione su questo blog,
Caro Professore, cari ADAMs,
pare che Nosferatu sia uscito dalla cripta quirinalizia e, sfidando i raggi del sole, si sia recato in visita di stato a Washington.
Per l’occasione perfino un mr. Bean come Renzi non si è fidato a mandarlo solo e l’ha fatto accompagnare, come si usava nel buon tempo antico, dal Ministro degli Esteri.
Al suo arrivo alla base aerea di Andrews è stato ricevuto con tutti gli onori dovuti ad un capo di stato (si fa per dire) dal…. Comandante del Distretto Militare di Washington D.C., tale Bradley Backer!!!
Beh, certo che se per l’erede di La Pira e per il rappresentante della Comunità di Sant’Egidio un Barack Hussein non si scomoda, non dico di persona, ma neanche manda il suo droide protocollare Biden o uno dei tanti sottopancia dell’Amministrazione, vuol dire che l’Italia renziana è proprio tenuta in altissima considerazione negli U.S.A.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD, ecco cosa risposi ad una domanda del Borghese nel 2010:
Sono stato criticato e insolentito da più parti quando, dai primi anni Settanta ad oggi, ho espresso le mie riserve sul modo in cui si intendeva creare una moneta unica per l’Europa. I fatti continuano a confermare la fondatezza dei miei rilievi. Continuo a non riuscire a comprendere come persone apparentemente sensate e informate potessero davvero credere che un pezzo di carta che non era mai stato usato come moneta, una volta immesso in circolazione, potesse avere un potere d’acquisto pari esattamente a 1936,27 lire al momento della sua introduzione e per il resto dei secoli. Né mi è chiaro come qualcuno potesse davvero ritenere che economie diverse, caratterizzate da dinamiche interne disparatissime, potessero restare indissolubilmente unite, affidando gli aggiustamenti alle variabili interne (prezzi, redditi e tassi d’interesse) senza problemi di sorta. Né risulta chiaro come si potesse pensare che ciò che non era riuscito a due piccoli Paesi molto simili (Belgio e Lussemburgo) potesse essere a portata di mano di un gran numero di Paesi divisi da lingue, culture e legislazioni differenti. L’unione monetaria belga-lussemburghese, basata com’era su un’unica moneta per due Paesi dotati di sovranità in materia di bilancio ebbe vita grama. Perché mai Italia e Germania, Francia e Spagna e così via avrebbero dovuto fare meglio?
Nel 1955 mio padre convocò a Messina i sei ministri degli esteri della CECA per rilanciare l’europeismo. Fu lì e a Taormina che si decise che, non essendo i tempi maturi per l’unione politica, si doveva puntare sull’integrazione economia, sia perché desiderabile in se, sia perché avrebbe favorito la pace in Europa, sia infine perché, quando i tempi fossero stati maturi, avrebbe condotto all’unione politica. Un nobile ideale!
L’UE lo ha tradito, rischiando di screditarlo. Ecco perché non sono solo euroscettico, sono ferocemente anti-UE!
Presidente Martino
La frase di Alfano: “Tutti devono aver paura dello Stato” puzza di tirannia. Infatti è tirannia quando il cittadino ha paura dello Stato viceversa è democrazia quando è lo Stato ad aver paura del cittadino….
Burocrati e Statalisti sono sempre pronti a togliere libertà ai cittadini giustificandosi inequivocabilmente che lo stanno facendo esclusivamente per il nostro bene..
In questo caso l’orribile minaccia è rappresentata dai terribili sedicenni italiani!
Una vera emergenza nazionale….
Alfano, sii serio!
Saluti Matteo Napoletano
Presidente Martino
Dice Mario Draghi che poteri occulti internazionali complottano per non far alzare l’inflazione.
E ringraziamo Dio che ci sono!
Ci mancherebbe solo la stagflazione.
Che idiozia, come se il ministro della Salute si lamentasse che ci sono troppo poche malattie…..
Saluti Matteo Napoletano
Buonasera Prof,
Sono d’accordo con lei sui tagli alla Difesa ma credo che con gli F-35 si stia dando una mano a coloro che li vogliono aumentare(i tagli). Pare che detti aerei abbiano tanti problemi e che tali problemi ,pur constatati dalla stessa casa costruttrice, si debbano risolvere con i NS soldini. Lei che ne pensa?
Grazie e buona convalescenza
GS
Tra l’altro senza F 35 non avrebbe senso nemmeno la portaerei Cavour, ammiraglia della MMI, e visto l’imminente pensionamento degli AV8 Sea Harrier per raggiunti limiti di anzianità’ sarebbe l’unica portaerei al mondo senza aerei……
D’accordo ma la mia domanda è un’altra, la ripropongo in maniera diversa: per prendere un appalto negli USA la Beretta ha dovuto dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio di essere la migliore noi invece stiamo comprando degli aerei di cui si conoscono i tanti difetti che la casa costruttrice né è conscia ma per risolvere i problemi dell’aereo i soldi li deve uscire l’Italia. A me sembra un trattamento da bingo bongo con anelli al naso
Egregio Professore e Caro Moles, è partita la campagna di predazione su canone TV. So già che ci sono organismi che stannno preparandoun ricorso di costituzionalità. Sarebbe il caso di prendere contatto con loro e anche preparare altre azioni legali per ottenere il risarcimento del costo della raccomandata e del tempo perso per redigerla.
Cordiali saluti.
PS Mi sono perso l’intervista al professore. Qualcuno mi puo’ dare l’indirizzo internet su cui ritrovarla?
Presidente Martino
I Governi Monti, Letta e Renzi applicando senza vergogna le catastrofiche misure economiche europee , condite dalle solite politiche di sinistra basate sull’aumento sconsiderato della pressione fiscale, sull’aumento degli sprechi pubblici e della burocrazia hanno provocato danni permanenti alla nostra economia.
Questi cialtroni hanno causato quattro segni più che certificano la loro incapacità: +Tasse, +povertà, +disoccupazione, +debito pubblico.
Quante banche dovranno ancora fallire?
Quale mostruosa cifra dovrà raggiungere il debito pubblico
prima che questi incapaci smettano di fare danni?
Saluti Matteo Napoletano
Carissimo Professor Martino,
ho appena letto su Libero di oggi la sua intervista rilasciata a Giancarlo Perna. Non posso trattenermi dal gioire e dirle che (ne sutor supra crepidam, cioè io) le mie piccole idee concordano colle sue. In toto. Specialmente sul disastro dell’UE. che non è ill sogno di semplici (veri) Statisti, come quelli che lei cita e che forse
lo avrebbero realizzato, ma un trogolo per maiali.
Sempre a sua disposizione per ciò che io possa fare ed i più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
COME POSSO AVER COMMENTATO UNA INTERVISTA POCHI MINUTI FA? SAREBBE ESTREMAMENTE GRADITA UNA RISPOSTA
Carissimo Professor Martino,
ho appena letto su Libero di oggi la sua intervista rilasciata a Giancarlo Perna. Non posso trattenermi dal gioire e dirle che (ne sutor supra crepidam, cioè io) le mie piccole idee concordano colle sue. In toto. Specialmente sul disastro dell’UE. che non è ill sogno di semplici (veri) Statisti, come quelli che lei cita e che forse
lo avrebbero realizzato, ma un trogolo per maiali.
Sempre a sua disposizione per ciò che io possa fare ed i più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Magnifico anche su la libertà in Europa riportato nel “Il Foglio”. Siamo tutti ansiosi in sapere più dettagli della riunione di Messina negli anni 50.
A Suo parere sarebbe meglio per gli USA Cruz o Trump?
Caro Professore,
le discussioni degli ultimi giorni sul ddl Cirinnà sono diventate ormai materie per parapsicologici. La mia opinione è molto particolare e ci terrei ad avere il parere di tutti, in particolare il suo. Personalmente sono più che favorevole a che due soggetti, maturi, liberi e consenzienti, possano contrattualmente determinare presupposti e regole della loro convinvenza. Il family day, da sempre, mi fa orrore. Un manipolo di signori che vorrebbe imporre le proprie convizioni etiche ad altri cittadini. Assurdo. Tanto come trovo assurda la pretesa sulle adozioni da parte degli omosessuali. La genitorialità non è un diritto. E’ solo ed esclusivamente un dono ed una responabilità. Oggi gli adolescenti vanno in crisi perchè sono grassi e perchè vengono presi in giro. Figuriamoci che tipo di conseguenze mentali potrebbero avere se un giorno scoprissero di essere figli di una madre che ha affittato il suo utero. Per la lobby gay questa è libertà. A mio parere, il desiderio che chiede di essere normato, svilisce il concetto di libertà per sfociare nel libertinismo. Perchè la mia libertà va tutelata fino a quando non nuoce a quella degli altri. E sui bambini, non avendo certezze, preferisco affidarmi al principio precauzionale.
Caro Professor Martino,
il mio lungo silenzio è stato causato la una emorragia gastrica da farmaci che mi ha costretto, data la sua pericolosità, alla ospedalizzazione. Ora, passato il pericolo, seppur lentamente sto tornando alla normalità colla stessa grinta di sempre.
Leggo che anche lei ha sofferto per una frattura ad un gomito; auguri di veloce e totale guarigione.
Nel leggere i commenti persi ne commento uno che tratta di Confindustria; non si meravigli l’amico che la critica: è uno dei tanti “palazzacci” ove la caccia al potere personale è la caratteristica principale. Parola di chi l’ha frequentata da presidente di Confindustria Teramo poi Abruzzo poi come membro del Comitato per il Mezzogiorno, per oltre quindici anni.
E ci meravigliamo di recenti uscite che fanno rimanere basiti?
A risentirla presto i miei più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
i miei più fervidi auguri di rapida e completa guarigione. Sono, come sempre, d’accordo con lei su Confindustria. Speriamo che entrambi possiamo rimetierci presto,
Caro TD,
lei sa come la penso e non capisco proprio perché Confinduustria intigni a dire sciocchezze. Forse, il “dagli all’evasore” è fumo negli occhi per coprire evasori amici! Ma davvero resto sbalordito da tanta tracotante idiozia. 😉
Propendo fortemente per l’opzione numero 2.
Del resto tutti i tassassini e idolatri dello Stato ladro credono di essere più intelligenti e pensano che gli altri siano scemi!E devo dire che fino ad oggi l’hanno avuta vinta…la nostra riduzione in schiavitù dallo Stato è la rappresentazione plastica della loro vittoria!
Ovviamente Confidustria che non ha mai accettato lo scambio IRAP-INCENTIVI…non è solo uno dei tanti approfittatori e sfruttatori della mucca da mungere!
Come procede la guarigione?Spero si ristabilisca presto! Forza Professore, siamo tutti con Lei, che ci guidi alla Libertà e alla Vittoria sui tassassini!
Dunque finora siamo al 50%. Perfetta parità fra chi (il professore) pensa che ci troviamo ad uno scemo e chi (Alberto) ritiene che il nostro eroe “ce fa”.
Mandate le vostre oppinioni. Si vincono ricchi premi
Propendo per la opzione 2 anche se una quota di stupidità ed ignoranza è indispensabile per tale articolo.
Aggiungerei una notevole dose di servilismo e di opportunismo: se non si canta nei cori delle lodi al Renzismo si rischia il posto nei media asserviti.
Caro TD,
parole sante! Ottima segnalazione: dovremmo indire su questo blog il premio “bischero d’oro” da attribuire annualmente alle sciocchezze più grosse. Che ne dice?
Presidente Martino
La stupida guerra veneziana ai souvenir: Sovrintendenza ai beni artistici e Italia Nostra Venezia vogliono che il Comune chiuda i negozietti di souvenir(!?)
Da liberale trovo assurda la pretesa di Italia Nostra Venezia di decidere quale tipo di merce sia politicamente corretto vendere e quale no.
I souvenir visti come nemici del popolo.
Solamente le menti bacate dei sinistri radical chic completamente ignari alle regole del mercato che ogni imprenditore conosce sulla propria pelle possono partorire simili idiozie.
È la domanda che crea l’offerta!
Il consumatore è “libero” di scegliere cosa, come e dove spendere i propri denari!
Se un negozio è brutto e la sua merce è scadente è il libero mercato che lo farà chiudere o fallire e non certo le opinioni di ricchi moralisti comunisti auto proclamatosi difensori del buon decoro.
Se questi moralizzatori desiderano avere una città di negozi Gucci e Armani possono facilmente e liberamente aprire loro codeste attività sobbarcandosi oneri ed onori, rinunciando magari a comodi e pigri posti fissi….
Saluti Matteo Napoletano
Matteo Napoletano
Secondo me sono battaglie che dovrebbero essere di tutti, non solo ns. Giusto professore? Visto che è in parlamento, faccia qualche interrogazione…
PS: intanto si rimetta in forma!
Caro Professore tanti auguri per una pronta guarigione.
Ma mi permetta di esortarla a sfruttare la convalescenza per ponderare un suo intervento sulle attuali crisi bancarie. Una sua spiegazione dettagliata sarebbe gradita da tutti.
Cordiali saluti
Caro TD e caro Matteo,
grazie per gli auguri e per l’amicizia. Sono nuovamente a casa: non posso radermi, pettinarmi, lavarmi e rispondervi è una tortura (il gomito mi fa impazzire)! Appena tornato in sesto, mi occuoerò di quanto suggerisce TD: è un tema ahimé vitale. Grazie ancora,
Tantissimi auguri di buona guarigione caro Professore.
Mi scuso per la mia assenza dal blog, ma vi leggo e seguo sempre con immenso piacere e immutata stima.
Forza Professore e si ricordi che siamo tutti con Lei!
Caro Professore, cari ADAMs,
sarà cosa di poco conto http://www.lintraprendente.it/2016/01/la-guerra-della-schiscetta-per-la-sinistra-e-diseducativa/
ma ci fornisce la prova di quanto siano cretini e pericolosi i comunisti con le loro fissazioni sul “collettivo” sul “socializzare”, sulla “fruizione in comune”.
“libertà” è una categoria che nel loro, già di per sé minuscolo cervello, non trova proprio posto. Pazienza per loro, non me ne importa nulla, il guaio è che la vogliono seppellire anche per noi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Egregio Professore, Le auguro che tutto vada per il meglio.
Rimettetevi subito, perché senza l’appuntamento quotidiano con le Sue
riflessioni ed analisi ci sentiamo orfani e smarriti.
In bocca al lupo e… al più presto…!
Esimio prof.Martino,
un augurio di pronta guarigione e buona convalescenza. La faccio meditare un po’ con questo scritto che non e’ mio ma tratto da European school of Economics ,cosa ne pensa?
“L’universo è totalmente abbondante, è una cornucopia traboccante di tutto quello che il tuo cuore può desiderare, sia sul piano materiale che su quello mentale, emozionale e spirituale. Ogni cosa di cui c’è bisogno o di cui si ha desiderio è già qui, per chi chiede.
Hai solo bisogno di desiderarla veramente, di crederlo veramente e di volerla o poterla accettare, infine. Quelli che non percepiscono il mondo come ricco e abbondante sono leali ad una pianificazione della scarsità piuttosto che dell’abbondanza. Essi alimentano l’antico pregiudizio che la povertà sia inevitabile. Per questo un uomo non potrà accedere al mondo delle idee, al sogno, senza abbandonare il vecchiume di sempre, le convinzioni e i pregiudizi radicati dall’infanzia. L’accesso al mondo delle soluzioni, del “sogno”, significa l’abbandono di paure, dubbi, pregiudizi, concetti obsoleti, comportamenti meccanici, significa che: alcune idee devono essere abbandonate, altre acquisite.
Le Università di economia e le Scuole di Business hanno dimenticato le leggi della ricchezza, esse hanno dimenticato che dietro la ricchezza di un uomo, di un paese, di una civiltà c’è sempre una invisibilità, un’idea, una filosofia, un sistema di valori che ne sono la vera origine. La ricchezza è sempre preceduta da una coscienza di prosperità. La convinzione che le risorse siano limitate, come erroneamente pensano e continuano ad insegnare gli economisti classici, è una millenaria profezia di sventura che si avvera per il fatto stesso di crederci ed è la causa stessa della povertà.
La psicologia ordinaria, dell’uomo manca di unità interiore, è un essere irascibile, suscettibile, agitato internamente da una legione di emozioni, pensieri e desideri contrastanti che tirano in direzioni opposte e lo lacerano, creando esternamente conflitti, divisioni, criminalità e guerre. La politica e l’ambiente sono il suo specchio. La vera malattia del mondo, la causa delle cause, che è dietro ogni problema, ogni male dell’umanità è il pensiero conflittuale dell’uomo e la sua mancanza di unità.
Anche la nostra conoscenza è il prodotto di opposizioni concettuali, e l’avanzamento della nostra scienza coincide spesso con il potenziamento dell’industria bellica e un aumento della nostra capacità distruttiva Il mondo è il riflesso, l’esatta proiezione del nostro modo di pensare e di sentire. La radice, la causa prima di tutti i problemi del mondo, della povertà endemica, della conflittualità permanente e della criminalità, è che l’umanità pensa e sente negativamente. Per cambiare il destino dell’umanità bisogna cambiarne la psicologia.
L’economia del futuro, un’economia del benessere deve essere fatta da uomini che amano, che hanno superato gli antagonismi, una visione fatta di opposti. Per lottare e vincere la povertà nel mondo bisogna arricchire l’intelligenza, nutrire l’essere dell’individuo, elevarlo. La povertà e la criminalità sono malattie dell’essere. Bisogna rovesciare l’individuo come un guanto: estirpare il conflitto dalla sua psicologia, la paura dalle sue emozioni, la povertà dalla sua coscienza. Questa è la rivoluzione individuale: una rivoluzione dell’essere in cui il più piccolo innalzamento della coscienza sposta montagne nel mondo dell’economia e della finanza; rimuove popolazioni ed intere civiltà dalla loro povertà storica; trasferisce ere di guerre, di abominio, di paure, verso la pace.”
Mille scuse al prof Martino se entro in tackle scivolato, ma mi prudono le mani: questa roba di pare dirigismo da apprendisti stregoni.
“Per cambiare il destino dell’umanità bisogna cambiarne la psicologia”: i liberali dovrebbero sapere che non esiste l’umanità, ma gli uomini; e io non desidero affatto, come uomo, che qualcuno si permetta di pensare che sia utile cambiare la mia psicologia!
Mi unisco agli unanimi auguri di pronta guarigione per il prof Martino.
Luciano
PS. Vedete a quali gravi conseguenze conduce il voler ricordare, “dandogli di gomito”, al catafratto Berlusconi che esisterebbe un certo programma liberale del 1994…
Sig. Luciano non concordo. Fa parte di un discorso piu complesso. Era inteso in un altro senso,non quello che pensa lei.Cmq S legga il Libro La Scuola degli Dei del Prof. Stefano D’anna.saluti
Mille grazie, ma mi permetto di restare della mia opinione: hanno scritto quel che hanno scritto. La vagheggiata costruzione dirigistiga di splendidi paradisi ha sempre condotto alla nascita di ragguardevoli inferni. Non mi dispiacerebbe un parere del prof. Martino, sempre che ne abbia voglia e braccio permettendo.
Cordialità.
9/2/2016 A Madmax. Mille grazie, ma mi permetto di restare della mia opinione. La vagheggiata costruzione di paradisi in terra ha sempre portato alla nascita di ragguardevoli inferni.
Pianificazione della scarsità Vs. pianificazione dell’abbondanza? Il fallimento delle pianificazioni, tutte, è sotto i nostri occhi. E la scarsità è un dato di fatto perché il mondo è finito. Se mi consente, cerchi Sergio Ricossa La fine dell’economia. Saggio sulla perfezione”, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006.E poi quale psicologia dell’UOMO? Questa è ipostatizzazione bella e buona.
Non mi dispiacerebbe un parere del prof. Martino, sempre che ne abbia voglia; e braccio permettendo.
Cordialità
Caro Professore,
non so quale giudizio Lei dia su Giancarlo Pagliarini (che ebbe collega nel primo gabinetto Berlusconi); a me ha sempre dato l’impressione di una persona per bene e preparata (per quanto – molto poco – io possa capire di economia) e che sa esporre in modo semplice e chiaro le sue opinioni (rem tene…). Forse su questo mio giudizio incide il fatto che io vidi di persona, per la prima ed ultima volta in vita mia, Pagliarini su un tram (un mitico meraviglioso T28) il martedì mattina in cui furono resi noti i trionfali risultati delle elezioni politiche del ’94 (io ero rientrato in Italia, sostenendo una spesa non indifferente, con tutta la famiglia per poter andare a votare con la segreta speranza che la tanto attesa “rivoluzione liberale” potesse affermarsi. Abbiamo poi visto come è finita. Credo tra l’altro di averle anche dato il mio voto – e indicato a mia moglie di fare altrettanto – perchè, se non ricordo male, Lei era candidato nel mio collegio). Pagliarini aveva appena vinto le elezioni, stava per diventare ministro e girava per Milano in tram, non in taxi o auto blu (di cui ancora, ovviamente, non disponeva): ciò mi fece un’ottima impressione.
E vengo al punto.
Il nostro scrive un, per me , interessante articolo sul Monte dei Boschi: http://www.lintraprendente.it/2016/01/crac-banca-etruria-datato-2013-lo-dice-banca-etruria/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Non vorrei passare per grillista o peggio per moralizzatore.
Sono anch’io garantista, supergarantista ma non cieco e sordo…
Leggendo il Corriere della Sera di oggi con il dettaglio degli affari tra la società Party srl di cui è amministratore unico la madre di Renzi e socio il padre Tiziano Renzi e le delibere di Banca Etruria firmate dal vicepresidente ossia il padre della Boschi che accordavano fiumi di denaro a fondo perso con un sottofondo di disperazione e suicidi causati dalla bancarotta dell’istituto, mi lascia molto amareggiato il nostro assordante silenzio!
Forse FI è solamente molto buona e gentile con i bancarottieri PDioti?
Ma da noi in Veneto si dice: “Tre volte bon= cojon!”
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo, mi permetto umilmente di anticipare il Professore su questo tema. Per me essere garantista è un vanto. Essere garantista verso gli avversari politici è un dovere morale. Le sue congetture hanno fondamento e suscitano identico sospetto in me. Ma il sospetto non può diventare la bussola dell’azione politica; pena la deriva giustizialista, giocobina e travaglista della forza politica che ne sposa la parvenza.
Mi scuso per aver anticipato il Professore sul tema. Ma, da avvocato, non sono in grado di non essere garantista. E mi causa dolore il clima giacobino che vige in Italia dopo 20 anni di travaglismo viscido.
Caro Professore,
ho visto ieri sera, al cinema, il film di Checco Zalone. Mi permetto di consigliarne la visione a tutti i liberali. In 90 minuti, con sapiente ironia, Zalone mette in luce tutte le porcate dello statalismo italico nella Prima Repubblica e descrive sapientemente la follia del posto fisso in cui si mettevano solo timbri e si stampavano fotocopie.
Il fatto che, inoltre, il protagonista del film sia un comico non schierato a sinistra che ha lasciato infastiditi tutti i radical chic cattocomunisti per il successo avuto, è stato il motivo che mi ha spinto a vedere Quo Vado. Mai scelta fu più azzeccata.
Caro Massimo,
non vado al cinema da quando portai le mie figlie a vedere ET! Non poter funare e stare seduto con accanto gente che detesta il sapone mi fa stare male, ma, avendo letto di Zalone sul Foglio, credo che finirò con andare a vedere il suo film.
Caro Professore,
ho letto questa mattina che prima di Natale Lei ed il Presidente Berlusconi avete avuto una lunga telefonata e che presto Vi vedrete.
Scusi la curiosità, possiamo sperare in buone nuove?
Edoardo Lucio
Presidente Martino
Fa riflettere come Berlusconi abbia sofferto di un opposizione durissima da parte della sinistra, che non si è fatta scrupoli di arrecare danni alla Nazione pur di riuscire nei suoi intenti.
E mentre i comunisti hanno ordito con potenze straniere ed hanno usato parte della magistratura (rossa) per organizzare golpe clamorosi ecco che la Destra debole ed inconcludente non riesce nemmeno ad ottenere la testa di un ministro invischiato fino al collo con vicende di bancarottieri, truffatori e volgari ladri venuti alla luce con lo scandalo di Banca Etruria.
Tutto già dimenticato?
Archiviato?
La moralità politica della Boschi è indirettamente proporzionale alla sua bellezza e noi non dovremmo aver pace finché non se ne vada a quel paese lei e la sua famiglia di disonesti.
Saluti Matteo Napoletano
PS Augurissimi di buon compleanno a Giuseppe Moles!
Caro Matteo,
trasmetterò i suoi auguri a Giuseppe. Quanto alla vicenda di Banca Etruria, pur condividendo la sua opinione, da garantista non mi sento di condannare il ministro Boschi in base a quanto finora sappiamo. Può darsi che nuovi elementi mi inducano a mutare parere ma per il momento resto fedele al principio “In dubio pro reo”.
Caro Professore,
deve sapere che sin da bambino, anche per ragioni familiari (i primi calci ad un pallone li ho dati assieme ad uno che, a diciott’anni, era stato volontario della X Mas, aveva combattuto contro il IX Corpus titino, e questo lo rende molto più stimabile ed utile all’Italia della quasi totalità dei “partigiani”, era stato ferito in battaglia ed ha poi soggiornato a Coltano: Benito Lorenzi detto “Veleno” – per inciso, il nome Benito non testimonia simpatie fasciste, tutt’altro, della famiglia), sono interista. Sarò anche un interista un po’ anomalo, infatti non ho mai apprezzato Mourinho. Devo però riconoscere che il portoghese si dimostra un genio della comunicazione quando definisce i pennivendoli come dediti alla “prostitussione intellettuale”. E credo che nel caso delle banche popolari fallite lo abbiano ampiamente dimostrato. Lo scandalo più grande dell’azione governativa in questo frangente mi pare sia stato passato in secondo piano dai mezzi di informazione, tutti presi dal caso del povero pensionato Luigino, un maggiorenne dotato di normali facoltà intellettive che ha fatto un investimento sbagliato, magari concedendo eccessiva fiducia a chi ha dimostrato di non meritarla, ma comunque sempre responsabile delle proprie azioni ed omissioni. E qui si viene alla responsabilità. Una norma dell’ordinamento italiano stabilisce la responsabilità degli amministratori sui quali i proprietari danneggiati possono rivalersi. Renzi ha, per decreto, concesso indulgenza plenaria e tombale, stravolgendo il vigente ordinamento, a ben individuati amministratori, tra cui il proprio suocero, permettendo che il patrimonio personale dell’amministratore, e della di lui figlia, non vengano neppur minimamente scalfiti. Lo scandalo è del sedicente governo tutto, ma, poichè il giovin ministro ne trae indirettamente vantaggio, buon gusto avrebbe voluto che ne traesse le debite conclusioni (anche se le sue dimissioni non avrebbero minimamente influito sulle conseguenze dell’enorme scandalo).
Forse però sono in errore.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
sono, da oltre 50 anni, laureato in legge. Ho sempre ammirato il diritto romano, anche se i nostri insegnanti si soffermavano su i suoi aspetti meno importanti. Per me il principio “caveat emptor” è fondamentale. Se, sperando di arricchirsi facilmente, alcune migliaia di gonzi si sono fidati della parola di bancari disonesti, subendo perdite enormi, la responsabilità è ANCHE dei bancari disonesti, ma SOPRATTUTO dei risparmiatori avventati. Avessero realizzato gli utili sperati, non si lamenterebbero. Non avendoli ottenuti, non si vede perché la loro dabbenaggine debba tradursi in danni per terzi inconsapevoli (i contribuenti)). Non crede?
Caro Professore,
sono perfettamente d’accordo con Lei e la sua posizione è quella che ho espresso anch’io qui sopra scrivendo “tutti presi dal caso del povero pensionato Luigino, un maggiorenne dotato di normali facoltà intellettive che ha fatto un investimento sbagliato … ma comunque sempre responsabile delle proprie azioni ed omissioni”. Forse mi sono espresso male e non mi sono fatto capire. Tra l’altro ho scritto “il povero pensionato Luigino” con l’intenzione di dare una connotazione ironica alla frase (non volendo, per carità!, fare ironia alcuna sulla vicenda umana, tragica ed insondabile, del suicidio) per l’uso che di tale vicenda, di fronte alla quale si deve solo tacere, ne è stato fatto dai pennivendoli, che hanno così evitato di dare risalto all’altro, secondo me molto più grave aspetto, della questione.
E’ vero che se io divengo proprietario di una società, acquistandone le azioni, o la finanzio, prestandole denaro mediante l’acquisto di obbligazioni, mi assumo il rischio conseguente nella speranza di realizzare un guadagno, di cui non intendo certo condividere i benefici con la collettività (rapina fiscale a parte). Non posso pertanto mettermi a “caragnare” e invocare che la collettività mi risarcisca se il mio investimento va a finire male.
Però…c’è un però: se le vigenti leggi consentono a me proprietario di rivalermi sugli amministratori della mia società nel caso questi l’abbiano mandata in malora gestendola, per colpa o dolo, in maniera sconsiderata, non puoi tu governo privarmi per decreto di questo mio diritto e fare ciò solo in questo caso specifico!!! Per di più in un caso in cui si conoscono, pare, per nome e cognome coloro ai quali potrebbe essere richiesto conto del danno procurato ad un bene di mia proprietà loro affidato affinchè lo gestissero con la cura del buon padre di famiglia.
Per limitarci ai cognomi, cognomi che compaiono anche nella compagine governativa.
Poi, quando scoppia lo scandalo, tu governo prometti che verranno indennizzati a spese di Pantalone coloro i quali hanno incautamente investito nell’impresa.
Se l’impresa è stata gestita in maniera scellerata, per colpa o dolo, per beneficare gli amici o per arricchimento personale, sono gli amministratori, non Pantalone, a doverne rispondere, nei confronti della proprietà, sino all’ultimo bottone!
Come vede, credo che le nostre posizioni coincidano perfettamente: io intendevo solo sottolineare come la prostituzione intellettuale imperante praticamente in tutti i mezzi di informazione, ormai lacchè di questo comitato d’affari chiamato governo, abbia messo a tacere lo stravolgimento del diritto operato a danno di tutti ed a vantaggio di pochissimi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
FAMOSE DU’ RISATE
Rubrica a cura dei libbberali romani
1) laura boldrini (@lauraboldrini) 18 Ottobre 2015
A Colonia vincono accoglienza e lungimiranza.Buon lavoro alla neo sindaca Henriette Reker,eletta dopo essere stata accoltellata da xenofobo
2) 31 dicembre 2015 (praticamente il giorno dopo)
La Germania sotto shock per le violenze scatenate la notte di capodanno contro le donne, soprattutto nelle città di Colonia e Amburgo. “Una nuova e inedita dimensione del crimine” dicono le autorità tedesche, riferendosi a gang di circa mille persone che alla stazione di Colonia hanno cercato di assalire le donne che vi si trovavano. Almeno una di esse sarebbe stata stuprata, le altre hanno subito violenze, rapine e aggressioni di vario tipo. Non solo alla stazione, ma anche nei pressi della Cattedrale, che si trova nelle vicinanze della stazione stessa, in pieno centro cittadino. La polizia che si trovava sul posto per prevenire possibili attacchi terroristici non si sarebbe accorta di quanto accadeva tra il gran numero di persone presenti per le strade a festeggiare la fine dell’anno. Secondo le testimonianze gli aggressori, quasi tutti ubriachi, erano arabi o nordafricani.
Una ragazza ha raccontato a Euronews la sua esperienza nella notte di capodanno.
“Ho sentito un rumore nel cappuccio del mio cappotto – ha raccontato davanti alle telecamere, mostrando le ferite riportate – Ho cercato di tirare fuori il petardo che mi avevano infilato dentro, ma è caduto all’interno della giacca e ha preso fuoco”. A quel punto il contatto della miccia del petardo con il tessuto della giacca le ha causato delle lesioni gravi. “Le cicatrici sono permanenti”, aggiunge mostrando le ferite.
3) subito dopo capodanno con invidiabile tempismo degno di un ghepardo della savana …
… La Reker consiglia alle donne di tenere gli sconosciuti “a un braccio di distanza”.
4) Commento di uno sconosciuto “oggi avrei voluto derubare e stuprare una donna … ma non ci sono riuscito perché c’era un braccio di distanza fra me e lei”
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA: PASSI PER LA REKER CHE PER RIUSCIRE A DIMOSTRARE DI ESSERE DECEREBRATA HA DOVUTO ASPETTARE IL FATTO COMPIUTO, MA COME FA CERTA GENTE COME LA BOLDRINI AD AVERE UN INTUITO COSI’ MOSTRUOSO OVVEROSIA UN SEST SENSO CHE LE PERMETTE DI DIRE LA CAZZATA SBAGLIATA NEL MOMENTO SBAGLIATO OVVEROSIA UN ATTIMO PRIMA DI ESSERE SMENTITI???
Avete presente le gag dei film di paolo villaggio??? “ACQUA” chiede uno e subito dopo il soffitto crolla sotto il peso di uno tsunami derivante dalla rottura di una tubatura?
Caro TD,
anche stavolta concordo con lei: l’idiozia non conosce limiti! Appena credi di aver sentito la più clamorosa corbelleria di tutti i tempi, apre la bocca un altro che fa sembrare sensato il predecessore. 😉
Caro TD,
non infierisca, la prego! Almeno non in un giorno quasi festivo, quando si devono fare i conti con gli eccessi alimentari delle vecanze natalizie. 😉
Mattarella ci vorrebbe far credere che se 60 miliardi di euro uscissero dalle nostre tasche per entrare nelle casse dello Stato, staremmo tutti meglio.
Nel discorso di fine anno ci mancavano solo le sirene dell’ambulanza…
Caro Professore, Cari ADAMs,
da far leggere al Nosferatu lapiriano http://www.lintraprendente.it/2016/01/ribellarsi-al-fisco-e-da-cristiani/
anche se il risultato sarà nullo: tutti i cattocomunisti vivono alla grande e ingrassano con i soldi dello stato che altro non sono se non soldi rubati ai cittadini (sempre meno) produttori di ricchezza (sempre meno).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie per l’ottima segnalazione. Molti anni addietro, tenni un corso di “Economia in dieci lezioni” ai Legionari di Cristo. Un’esperienza straordinaria! Un giorno il superiore, padre Ximenes, mi chiese di fornirgli un’argomentazione da dare ai suoi fedeli sul perché evadere era peccato. Gli chiesi se sapesse mentire. Avendo ricevuto un cenno di assenso, gli suggerii: “Dica loro che, se evadono, qualcun altro dovrà pagare al loro posto e, probabilmente, si tratterà di persona dotata di minore reddito di loro. Quindi non evadere è una forma di carità verso i più poveri”. Una balla pazzesca, ma soddisfece il buon padre.
.A proposito di “evasione fiscale” ecco un articolo di Massimo Introvigne pubblicato sul sito La Nuova Bussola Quotidiana. E’ giusto reagire contro la ?persecuzione fiscale?
di Massimo Introvigne
05-01-2016
Il discorso di Capodanno del Presidente della Repubblica, che ha indicato nell’evasione fiscale il
principale problema della nostra economia, ha suscitato molteplici reazioni: non tutte favorevoli, per
usare un eufemismo. Al di là delle polemiche, l’occasione è buona per chiedersi da una parte se
davvero l’evasione fiscale italiana è anomala rispetto ai dati internazionali, dall’altra che cosa ha da
dire la dottrina sociale della Chiesa sui problemi sollevati dal Presidente. Ovviamente, le due
questioni sono collegate.
Le statistiche sull’evasione fiscale riferite a singoli anni sono influenzate da fattori contingenti. Molto più eloquenti sono le serie
statistiche di lungo periodo. Uno studio autorevole è quello di due professori di economia pubblica, Andreas Buehn di Utrecht e Friedrich
Schneider di Linz, pubblicato nel 2012 (clicca qui). Lo studio prende in esame 38 Paesi dell’area Ocse e costruisce, per la prima volta, un
modello di lungo periodo che va dal 1999 al 2010. Ne emerge che la media dell’evasione fiscale sul prodotto interno lordo (Pil) nell’area Ocse
è del 3,2%. Buehn e Schneider mostrano anche come stime che citano percentuali molto superiori sono basate su metodologie non attendibili
o mettono insieme evasione fiscale e problemi diversi.
Il Paese Ocse con la minore percentuale di evasione fiscale sul Pil sono gli Stati Uniti (0,5%). L’Italia si situa al di sotto della media
Ocse: nel periodo considerato la percentuale dell’evasione sul Pil è stata in media dell’1,5%. Certo, il triplo degli Stati Uniti. Ma l’evasione
fiscale ha pesato di più in Paesi che nel nostro immaginario siamo abituati a considerare modelli di senso civico: Danimarca 1,7%, Svezia
1,7%, Norvegia 1,7%. Il Paese con la più forte crescita economica dell’area Ocse, l’Estonia, ha un’incidenza dell’evasione fiscale sul Pil del
2,5%. Le statistiche sulle cifre assolute sono ingannevoli. Gli Stati Uniti sono il Paese con la più alta cifra assoluta di evasione fiscale, oltre
trecento miliardi di dollari di media nell’ultimo decennio. Ma questo deriva dalle dimensioni di un’economia come quella americana, dove
invece l’evasione fiscale è una realtà percentualmente modesta. Citando valori assoluti anziché percentuali, anche il discorso del Presidente
rischia di indurre qualche equivoco. Inoltre, alcune cifre che corrono mettono insieme evasione fiscale ed evasione contributiva, che sono
fenomeni diversi. La Confindustria, per esempio, menziona una percentuale 2015 di evasione del 7,5% sul Pil (clicca qui) ma in questa
percentuale l’evasione Inps (34,4 miliardi) persa molto di più dell’evasione Irpef (23,4 miliardi). Aggiungendo all’evasione fiscale e contributiva
le attività attribuite alla criminalità organizzata si può arrivare anche a percentuali fra il 20 e il 30 per cento del Pil. Ma, a parte l’incertezza delle
stime, si esce dal campo dell’evasione fiscale propriamente detta.
La conclusione è che l’evasione fiscale in Italia è certamente un fenomeno serio. Se però ci limitiamo all’evasione fiscale in senso
tecnico, e consideriamo le percentuali e non i valori assoluti – che ovviamente per un Paese grande come l’Italia sarebbero comunque più alti
rispetto a Paesi più piccoli – le nostre serie storiche dell’evasione danno valori più bassi della media Ocse e minori della celebrata
Scandinavia. Mentre l’esempio dell’Estonia dimostra che una forte crescita economica è compatibile con livelli di percentuale di evasione
fiscale sul Pil storicamente più alti dell’Italia. C’è un’altra faccia della medaglia, di cui non si può non tenere conto. Come tutti sanno, la politica
fiscale è un gatto che si morde la coda. L’eccessiva pressione fiscale stimola l’evasione fiscale. I governi sono tentati di reagire all’evasione
aumentando ancora la pressione, il che fa aumentare l’evasione, e così via. L’Italia è uno dei Paesi del mondo dove si pagano più tasse. Non
lo dicono oppositori del nostro governo ma la banca mondiale (clicca qui e vedi tabella a pagina 156). Il carico fiscale complessivo – che deve
tenere conto anche delle imposte indirette, comprese le accise sulla benzina – in Italia è del 65,4%. In Europa è peggiore solo in Francia
(66,6%), ma è stato calcolato che questo vale per un single. In Francia le deduzioni familiari funzionano meglio che da noi e per una famiglia
con due figli il carico fiscale italiano è il maggiore in Europa (circa il 68%) e tra i maggiori del mondo. Non siamo abituati a riflettere sul dato
reale, ma è tecnicamente spaventoso: se guadagniamo mille euro e siamo sposati e con figli, alla fine ne daremo 680 direttamente o
indirettamente al fisco. E se lavoriamo cento giorni, di questi 68 saranno destinati unicamente a soddisfare il fisco e solo 32 a guadagnare per
noi e i nostri figli.
Negli anni 1980, Alleanza Cattolica – di cui faccio parte – lanciò diverse campagne contro la “persecuzione fiscale” in corso in Italia.
L’espressione non era stata inventata da noi ma dal noto giornalista economico Mario Salvatorelli (1920-1997). E non era esagerata. Un
sistema fiscale che preleva il 68% del reddito delle famiglie perseguita i cittadini. Ci sono sistemi che aggrediscono le famiglie per favorire le
imprese. Non è il nostro caso. Un recente studio dell’International Business Times definisce l’Italia l’«inferno d’Europa» per le imprese con una
pressione fiscale del 64,8%, anche qui naturalmente calcolando tutte le imposte e non solo quelle dirette (clicca qui).
La dottrina sociale della Chiesa insegna che esiste un dovere di pagare le tasse e di «far fronte agli oneri fiscali, per quanto gravosi e
sgraditi essi possano apparire» (Benedetto XVI, Udienza generale del 31-10-2007). Tuttavia – come precisa la voce «Politica fiscale» del
Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, pubblicato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 2004, e che ordina in forma di
dizionario il «Compendio di dottrina sociale della Chiesa» – «il diritto dello Stato a riscuotere le tasse non è illimitato». Già il 2 ottobre 1948,
ricevendo i partecipanti al Congresso dell’Istituto Internazionale di Finanze Pubbliche, il venerabile Pio XII aveva denunciato le tasse
eccessive derivanti da una crescita incontrollata delle attività dello Stato «dettata troppo spesso da ideologie false o malsane». L’
Instrumentum laboris per la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi, presentato da Benedetto XVI nel suo viaggio in
Africa del 2009, afferma con chiarezza che «le tasse eccessivamente alte [sono], a volte, illecite». Dunque, a fronte del dovere dei cittadini di
pagare le tasse sta il dovere dello Stato di non imporre tasse così alte da essere moralmente “illecite”.
Il Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, a differenza di certi governanti, sa pure che la pressione fiscale eccessiva impedisce lo
sviluppo dell’economia e «stimola l’evasione fiscale». La pressione fiscale sulle famiglie in Italia è la più alta d’Europa e del mondoindustrializzato, ed è arrivata – secondo i dati della Banca Mondiale – a livelli che non è esagerato definire inauditi e di «persecuzione fiscale».
L’Italia ha molti problemi, ma la “persecuzione fiscale” non è il minore. Nell’agenda di una “buona politica” al servizio del bene comune
dovrebbe prendere posto una seria meditazione sul carattere intollerabile di questa persecuzione. Prendersela soltanto con l’evasione fiscale,
magari sulla base di statistiche discutibili, non risolve il problema. C’è però una parte di ragione nella critica agli evasori.
L’evasione fiscale spesso è un’evasione individualistica dai problemi. Se ciascuno pensa di reagire alla “persecuzione fiscale” da solo,
cercando di evadere come può, il sistema non cambierà mai. Lo stesso Dizionario della dottrina sociale della Chiesa insegna che cosa fare: i
cittadini si uniscano, afferma, per «contestare le tasse che essi considerano ingiuste». Non serve rifugiarsi nel privato: occorre tornare a fare
politica, chiamando la persecuzione fiscale con il suo nome e operando perché cessi.
Ottimo articolo, caro JC! Grazie per la segnalazione; le cifre hanno sorpreso anche me. Inutile dire, tuttavia, che sono pienamente d’accordo con la tesi dell’autore.
Presidente Martino
Mi sono permesso di pubblicare, nella mia pagina Facebook (Liberali Forza Italia), la sua risposta a TD in merito al concetto espresso da Mattarello(a) a proposito delle tasse, allegandola ad una sua immagine recente.
Ho ricevuto da subito una valanga di attestazioni di stima e affetto nei suoi confronti.Tra i più simpatici un signore ha scritto che lei non è un professore ma “IL PROFESSORE, un altra persona ha scritto che probabilmente se FI avesse usato queste argomenti oggi non sarebbe al 9%…
La sua risposta, se non ricordo male, non si discosta molto da un affermazione di Milton Friedman a proposito dell’economia sommersa italiana negli anni 90.
Interessanti i buoni propositi di Confindustria, esilarante però il fatto che la più grande industria italiana oggi ha la sua sede legale ad Amsterdam e la sede fiscale a Londra, mentre la maggior parte degli industriali italiani sono scappati (“delocalizzati”) in fuga dal sistema criminal- fiscale italiano.
Le tasse sono sempre belle quando a pagarle sono gli altri!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
anzitutto grazie per aver diffuso la mia risposta a TD. Come sa, il tema dell’economia sommersa è da oltre 40 anni uno dei miei preferiti. Nel 1979, credo, scrissi un articolo per il Giornale dal titolo “L’economia sommersa ci ha salvati dal baratro” e l’anno successivo scrissi una relazione per il congresso della Mont Pélerin Society a Stanford sullo stesso tema. Ho continuato, anche se molto salturiamente, ad occuparmene. Continuo a credere che se l’Italia si salverà non sarà certo per merito delle buone intenzioni degli altruisti dentro e fuori il governo, ma per l’avidità degli egoisti elusori, erosori ed evasori! 😉
Appproposito di esternazioni presidenziali, il buon Mattarella ha affermato coram populo televisivo che le tasse sono alte (bontà sua) e potrebbero essere minori se tutti le pagassero.
Vogliamo fare una bella interrogazione parlamentare per chiedere le prove scientifiche di questa affermazione?!?!?
Saluti
Caro TD,
quel passo dello sproloquio di fine anno è ispirato ai risultati di un rapporto di Confindustria, secondo i quali, se si dimezzasse l’evasione, il PIL crescerebbe di tre punti! Solo pura farneticazione demenziale: quello che ha salvato l’Italia dal baratro è l’economia sommersa, il lavoro nero e l’evasione. Se si dimezzasse l’evasione, si dimezzerebbe anche l’economia sommersa. Anche se usati per ridurre la fiscalità, del che è lecito dubitare, non credo che compenserebbero il danno prodotto dal dimezzamento del sommerso. Nella migliore delle ipotesi, l’effetto dell’operazione sarebbe nullo, ma è più probabile che sarebbe negativo. Sto elogiando gli evasori? Niente affatto, mi limito a cercare di capire cosa accadrebbe a seguito di un dimezzamento dell’evasione!
Cari ADAMs,
sarebbe troppo banale rispondere a questi statolatri che se le tasse diminuissero drasticamente (assieme alla spesa pubblica di cui gli statolatri cattocomunisti vivono e prosperano) non ci sarebbero evasori?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Il PD di Renzi perde il pelo ma non il vizio e si conferma essere, oggi come ieri, il PARTITO DELLE TASSE! La banda Renzi si comporta come un Robin Hood all’incontrario, ruba ignominiosamente agli italiani vessandoli di tasse e poi regala milioni ai banchieri truffatori, tra l’altro già ben rappresentati all’interno del suo Governo. E mentre avviene questo scempio eclatante ai danni dei cittadini, per sindacati e rappresentanti di categorie solo silenzio, nessuna protesta, evidentemente avevano lavorato troppo durante i Governi Berlusconi….
Saluti Matteo Napoletano
Questa impressione era profonda soprattutto quando vivevamo sotto governi usurpatori
che, senza essere forti, erano vessatori, assurdi nei loro principi, miserabili nell’azione; governi che
avevano per movente l’arbitrio, per fine l’abbrutimento del genere umano e che certuni osano vantare
ancor oggi come se potessimo dimenticare mai di essere stati testimoni e vittime della loro ostinazione,
della loro impotenza e della loro rovina.
Chiedo lumi: qualcuno sa dirmi se Benjamin Constant ha conosciuto Matteo Renzi? Buon anno al professor Martino e agli ADAM
Buon anno anche a lei, caro Luciano. Non credo Benjamin Constant abbia avuto l’impareggiabile fortuna di conoscere Renzi e la cosa non mi turba. Ciò che penso è che sia il sullodato presidente del Consiglio a non sapere chi fosse Benjamin Constant! 😉
Caro Professore, cari ADAMs,
poiché incombe l’apparizione dalla cripta quirinalizia del Nosferatu lapiriano (a tal riguardo Sallusti il Giovane, tessendo l’elogio del discorso natalizio ai sudditi della Regina Elisabetta II, tenuto in piedi – e non seduta su poltrona dorata – davanti all’albero di Natale, ha avuto modo di osservare che la Sovrana ha mostrato “un’agilità di pensiero e di parola che un Sergio Mattarella probabilmente non ha conosciuto nemmeno a vent’anni”), spero mi perdoniate se vi sottopongo un paio di aneddoti sui suoi mai abbastanza deprecati predecessori.
Il pio Oscar Luigi Scalfaro ha sempre molto tenuto a sfoggiare il titolo baronale sin dalla sua prima elezione alla Costituente, anche se molti esperti di araldica ne rigettavano le pretese ritenendo non potesse fregiarsene in quanto il titolo non poteva essere trasmesso ai rami cadetti della famiglia, ad uno dei quali apparteneva O.L.. In una intervista rilasciata al Foglio quando era ancora leggibile, l’arguto Filippo Mancuso, non più ministro per volontà comunista cui non era estraneo O.L., raccontò come, destandosi ad ore antelucane, si dedicasse ad eruditi studi storici. Mancuso scoprì come un avo di Scalfaro, già magistrato borbonico, fosse creato barone da Gioachino Murat al cui servizio si era posto. Del resto lo stesso Oscar Luigi, dopo aver giurato fedeltà, quale uditore giudiziario e poi magistrato, alla R.S.I. (evitando così l’arruolamento) passò poi a recitare la parte di Foquier-Tinville nei processi messi in scena dai partigiani contro i repubblichini a gerra finita (meritandosi così l’elezione alla Costituente). Fu poi lo stesso avo Scalfaro, passato nuovamente ai Borboni, a presiedere il processo intentato contro Murat (che la aveva elevato alla baronia) ed a farlo fucilare. Buon sangue non mente! Il pio Oscar Luigi faceva visita ai fascisti da lui fatti condannare a morte la notte precedente la loro fucilazione, accompagnando le preghiere del cappellano per la salvezza delle anime dei morituri.
Il 28 agosto 2008 Giorgio Napolitano, dopo aver rassicurato il presidente della provincia autonoma di Bolzano Dürnwalder (un altro che, benché probissimo südtiroler, non si fece mancare lussi sardanapaleschi a spese della collettività) che, Napolitano vigilante, mai e poi mai i biechi fascisti berlusconiani, toprnati al potere da un paio di mesi, avrebbero potuto attentare alle autonomie dei baldi freischützen, passò al momento clou della cerimonia di inaugurazione dei lavori per la costruzione del traforo ferroviario di base del Brennero: premette il pulsante per avviare la gigantesca “talpa” che avrebbe iniziato a scavare la roccia.
La talpa, però, non ne volle sapere di avviarsi sino a che, un quarto d’ora dopo, intervenne il parroco di Vizze, benedicendo il macchinario: dopo la benedizione l’operaio incaricato la mise in moto al primo colpo!
Quel genio di Giovannino Guareschi aveva previsto tutto mezzo secolo prima: racconta infatti Guareschi come il trattore, prodigio della tecnologia sovietica, dono di un kolchoz russo ai contadini di Brescello, si fosse ostinatamente rifiutato di mettersi in moto durante la cerimonia pubblica di presentazione alla cittadinanza e che, nonostante il sindaco-meccanico Peppone ci si fosse dannato sopra nella sua officina per una intera settimana, partisse solo dopo che il parroco don Camillo l’ebbe benedetto.
Di sicuro Peppone era un comunista molto migliore (e più simpatico) di Giorgio Napolitano.
Sperando di aver degnamente sostituito il melenso discorso di circostanza, invio a tutti (ed in particolare, sperando ci legga, a Corrado Mdc) i migliori auguri di buon anno.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie per questi aneddoti formidabili, alcuni a me noti, altri no! Buon 2016 e si ricordi che peggio di “vecchio sciavpone” c’è stato un altro- 😉
Caro Professore,
Stuzzicato dalle sue considerazioni sui presidenti che ci hanno, la gran parte di loro, resa più difficile la vita, ho ipotizzato due corse di cavalli:
Gran Premio dei Peggiori (con arrivo strettissimo, in fotografia)
1. Napolitano (in Inghilterra sarebbe stato condotto alla Torre e decapitato)
2. Ciampi (talmente incapace e dannoso come banchiere – giunto al governatorato per grazia sindacale CGIL ricevuta – e subdolo ed infingardo nei comportamenti da risultare estremamente pericoloso)
3. Scalfaro (massimo esempio di malvagità e doppiezza clericale sotto la mielosa scorza buonista)
4. Gronchi (al betting prima della corsa era il favorito, è crollato però sotto gli attacchi in retta d’arrivo dei tre iscrittisi per ultimi)
5. Pertini (col suo alto livello culturale ha fatto l’andatura per Renzi, che si è però iscritto ad un’altra corsa)
Distanze: cortissimo muso – testa – corta incollatura – ½ lunghezza
Gran Premio dei Migliori (finiti dispersi per la pista)
1. Einaudi (oltre a tutto il resto, produceva anche ottimo vino e lo serviva – a sue spese – agli ospiti del Quirinale)
2. De Nicola (ha goduto del vantaggio di essere stato poco sfruttato in carriera)
3. Segni (una corsa onesta, si è bloccato, stronco, in retta)
4+. Leone (su distanza e terreno non adatti si è battuto al meglio delle sue, non eccelse, possibilità)
4+. Cossiga (chiamato troppo tardi allo spunto. Se meglio impiegato, con la sua classe, avrebbe potuto finire più avanti)
6. Saragat (per correre ha dovuto accettare di portare un peso proibitivo: la grazia a Moranino)
Distanze: 15 lunghezze – 3 lunghezze – 1 lunghezza – parità – 3 lunghezze
Mattarella non partente (per ora): penso però verrà iscritto al Gran Premio dei Peggiori, o a nessuna delle due corse, mancando dei requisiti necessari (mancanza di prestazioni).
Ordini d’arrivo e distanze (così come i commenti alle prestazioni) sono mie personali interpretazioni.
Se Lei o qualche ADAM volesse esprimere i propri personali convincimenti al riguardo li studierò con interesse.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino
Tra venti giorni scadrà il permesso concesso dall’India a Massimiliano Latorre.
Mi auguro che la banda Renzi non decida per la deportazione in India del nostro militare.
In tal caso credo che dovremmo pensare ad una manifestazione pacifica che si opponga affinché non si concretizzi questa sciagurata ipotesi.
Molti dei nostri si sono da sempre impegnati a favore dei nostri maro’, tra questi i più attivi sono stati il nostro Giuseppe Moles, ma anche il presidente della commissione Difesa on Elio Vito, e poi Simone Furlan oltre che all’ex ministro Giulio Terzi.
Saluti Matteo Napoletano
L’uomo politico che piu’ si è battuto ed esposto per la liberazione dei nostri marò -nonostante non fosse minimamente coinvolto nella vicenda- è stato Vladimir Vladimirovic PUTIN.
Che poi quel pernacchietto di TERZI DI SANT’AGATA si sia impegnato anche solo a chiacchiere in una simile battaglia mi sembra strano, non foss’altro perché esponente di un governo di traditori.
Mah … forse su questo blog non si nota, perché qui siamo tutti piu o meno liberali. Gli è che il liberale spesso passa per essere un uccello del malaugurio, considerato che non da’ retta alle favolette che spesso allietano la vita degli statalisti di ogni oprdine e grado e tipo e famiglia. Mi ricordo gli anni settanta quando venne approvata la riforma sanitaria, che affidava la vita degli italiani alla politica, e quando si fece notare che a politici forchettoni non si poteva affidare tale bene supremo, a sinistra si affermo’ sdegnati che grazie al PCI stava per arrivare una nuova classe di politici onesti e disinteressati.
Caro TD,
i liberali, come Cassandra, hanno spesso visto giusto. Sulle regioni, sul SSN, sulle nazionalizzazioni, sulla proliferazioni di amministrazioni locali di ogni livello, sul monopolio statale della scuola, e così via. Il fatto che avessero (avessimo) ragione non necessariamente significa che portiamo nella! 😉
Caro PM,
grazie per le cortesi parole e per l’indicazione. Giordano è, come sempre, molto brillante. Non sono certo di essere del tutto d’accordo stavolta. L’aumento del numero di morti, forse, è dovuto all’invecchiamento della popolazione. E’ solo una congettura, ma se fossi un demografo la controllerei.
Caro Professore,
un incremento di 46’000 decessi nei primi otto mesi dell’anno (circa 70’000 in proiezione annua) temo non possa essere spiegato con l’invecchiamento della popolazione i cui effetti penso si manifestino gradualmente e non in maniera così marcata e repentina, da un anno all’altro. Ai demografi la sentenza.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Ben detto, caro Franco! La mia era solo una congettura che, forse, spiega in parte il fenomeno. Se non l’ha letto, c’è un romanzo della giallista inglese P. D. James (o Dorothy Sayers?) che racconta di un mondo dove non nasce più nessuno. E’ talmente angosciante che, pur avendo provato molte volte, non sono riuscito ad andare oltre il primo capitolo!
Già … come tutti gli stipendi dei funzionari di organizzazioni internazionali che godono dell’esenzione fiscale (a qualcuno ricorda qualcosa dagli studi scolastici del periodo feudale????) …. sul tipo di una certa BOLDRINI, sempre pronta a scagliarsi contro gli evasori fiscali nel silenzio di FI e con i soli attacchi del M5S (mesa’ che quelli hanno pure esagerato, ma sai quando il feudalesimo crolla … vedi Allons enfants de la patrie ……)
Caro professore Martino , vividi Auguri di Buon Natale 2015
a lei , famiglia ed a tutti gli ADAM .
Nonostante abbiamo intorno un mondo che non ci accoglie molto :
“ Ti ride negli occhi la stranezza di un mondo che non è il tuo “ ( Cesare Pavese ) ,
abbiamo negli occhi la felicità di un sogno che prima o poi si avvererà .
Liberale “sub specie eterniate” : su tanto , su moltissimo , su quasi tutto
si potrebbe migliorare molto . Che il La Madonna ci benedica noi e nostre idee .
Giovanni Arrigoni _ Urbanista Liberale
Caro Professore, Cari ADAMs,
permettetemi di aggiungere un augurio di buon Natale “ad personam” per il caro Corrado MdC, di cui non abbiamo il piacere di leggere alcunchè ormai da qualche mese.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è vero: da mesi non abbiamo più notizie del MdC e la cosa mi preoccupa. Speriamo ci legga e ci rassicuri scrivendo un commento sul blog. Augurissimi ancjhe a lei,
Caro Professore,
auguri di buone feste a Lei e ai suoi cari. Grazie per la sua cortesia e per i contributi importanti di idee ed opinioni che troviamo in questo blog.
Caro TD,
grazie per gli auguri che ricambio sentitamente. MI auguro che il colloquio telefonico con Giuseppe sia stato soddisfacente e abbia, almeno in parte, dissipato il suo giudizio negativo.
Caro Professore, cari ADAMS,
auguri di buon Natale a tutti!
Con voi non occorre specificare che il festeggiato è Gesù, perchè l’Annunziata (che non è quella di Antonello da Messina, ma la mascelluta comunista) si è tutta emozionata (penso si sia fatta la pipì nelle mutandine) nel farci sapere che quest’anno l’ultrascientifico calendario islamico fa cadere il maulid, nascita niente di meno che del profeta dell’islam, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre! E ciò dopo che il rozzo calendario gregoriano utilizzato dagli infedeli se ne era discostato, somma ignominia, per ben 457 anni!
Franco Cattaneo
Caro Professore,
intervengo per inviarLe gli auguri di buon compleanno, dopo mesi in cui ho solo letto le Sue parole (che non hanno bisogno di commento)
Edoardo Lucio Jannelli
Caro Franco,
grazie per gli auguri! Colgo l’occasione per fare a lei e a tutti i frequentatori di questo blog i migliori auguri per Natale e per un 2016 sereno e, sperabilmente, più libero,
Colgo anche io l’occasione caro Professore per farLe tanti auguri per il Suo genetliaco (è così che si dice per le alte cariche giusto?Beh per noi Lei è il comandante supremo quindi…)!
Auguro inoltre a Lei e tutti gli ADAM un felice Santo Natale di Gesù (lo sottolineo visto che ormai per laicistico-boldriniano rispetto per l’altrui diverso non si può parlare di Natale come natività di Gesù ma solo di un albero con delle palline colorate…) e un 2016 pieno di soddisfazioni!
Presidente Martino
Felice compleanno.
Cari amici del Blog, buon Natale
Aveva ragione lei, dietro la maschera di novità del M5S si cela il volto del peggior vecchio comunismo, altro che sindaci liberali a me sembra che inciucino con il PD come scaltri dorotei democristiani dei tempi andati.
Saluti Matteo Napoletano
Buona domenica a tutti.
Ho sempre pensato che la mia città fosse il centro del mondo. Adesso ne ho la conferma. Messina infatti ha un sindaco fuori dagli schemi. Non è un pentastellato ma il suo movimento si chiama cambiamo Messina dal basso. La sua notorietà è pari a quella di Michele ‘u babbu, anche questi divenuto famoso su you tube . Michele, era presente a tutti i funerali della città e cantava e pregava per il caro estinto. Il nostro sindaco invece è famoso in città per aver fondato il comitato no al ponte. Questa battaglia in una città come Messina mi fa venire in mente mio nonno che era contro l’auto però piaceva farsi accompagnare in giro con la stessa. Infatti per chi non conosce la città di Messina questa è una striscia di terra che confina col mare e con i monti peloritani. Da questi scendono a mare le fiumare. Ce ne sono tante di queste fiumare . circa 14. Bene molte di queste sono attraversate da ponti ed altre totalmente coperte da un manto stradale chiamato ponte americano. Ebbene l’idiota è contro il ponte ma vive in una città che senza ponti sarebbe al neolitico. Andiamo dai nostri veri politici. Ieri hanno festeggiato l’entrata di genovese in forza italia . ad accoglierlo c’era lo zampognaro, micciche’,gli ex PD e poi beninati che il NS. Prof. Conosce bene. Questi è cognato di Basilio germana’ già senatore forzista, il cui figlio Nini è deputato a Roma eletto con FI è passato con gli alfaniani. Lo stesso beninati è stato per diverse legislature deputato alla regione. Tutto questo per confermare che moriremo democristiani. E che Messina è il centro del mondo. Ora mezza con panna e brioche che tanto non cambia nulla.
Caro Giuseppe,
condivido con grande rammarico le sue amare riflessioni. La Messina che ho lasciato nel 1964 era una delle cità più vivibili d’Italia; la Messina di oggi non è nemmeno abitabile. Lei è troppo buono col suo primo cittadino, egli è anche noto in tutto l’orbe terracqueo per la gestione illuminata dell’acquedotto e per aver festeggiato il 60° della conferenza di Messina invitando, a quanto mi è stato riferito, Giuliana Sgrena, ma non il sottoscritto! Si goda anche per me la mezza con panna e brioche e passi un felice Natale e un sereno 2016.
Caro Professore, cari ADAMs,
Corrado Passera mi è sempre stato sullo stomaco sia per i suoi trascorsi debenedettiani sia per le sue attività parastatali.
Mi pare però che questo suo articolo http://www.lintraprendente.it/2015/12/hanno-massacrato-milano-di-tasse-spesa/
sia assolutamente da applaudire.
(tra l’altro, per dar soddisfazione alle mie fisime lombrosian-antropologiche, guardate tale balzani: non ha forse la faccia da comunista?)
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
condivido sia la sua approvazione del contenuto dell’articolo sia la sua valutazione lombrosiana dell’assessore Balzani: oltre a essere fisicamente riconoscibile come comunista, mi sembra anche che mostri autocompiacimento, spocchia e non elevatissima intelligenza!
Tempo fa Befera rilascio’ una dichiarazione in cui si diceva preoccupato dello stato di salute delle imprese italiane. Qualcuno osservo’ che se la zecca inizia a preoccuparsi dello stato di salute del cane su cui vive -paventando il momento in cui il cane sarà morto e non avrà più sangue da succhiare- allora la situazione è grave.
Penso che la dichiarazione di Passera debba essere letta in tale ottica.
Saluti a tutti.
PS Attendo sempre un commento sulla sfiducia alla ministra (si fa per dire) BOSCHI. Mi sembra che qui qualcuno sia convinto che FI abbia votato per la sfiducia e il M5S la abbia invece salvata. Giusto???
Caro TD,
credo che la sfiducia individuale ad un singolo ministro oltre ad essere illegittima (in quanto non prevista, mi pare, da nessuna legge – ricordiamoci che fu proposta per la prima volta dai comunisti per sbarazzarsi di Filippo Mancuso) è anche una gran pirlata: si ottiene l’effetto contrario, rafforzando la posizione del ministro. L’unica sfiducia praticabile (e legittima) penso sia quella al governo nel suo insieme: tenga conto che se passasse la sfiducia al governo vorrei vedere cosa si potrebbe inventare il nosferatu lapiriano per impedirci di votare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Io intanto meno al ministro. Se poi si manifestera la possibilita di menare all’intero governo sono qui e penso che anche il M5S non si irera indietro. La fuga di FI mi fa ancora pensare invece.
Matteo Napoletano
Presidente Martino
Ecco i giovani rivoluzionari del M5S che in cambio di qualche poltrona salvano i banchieri truffatori cattocomunisti votando compatti con il PD.
Nulla di nuovo all’orizzonte.
Ricambio gli auguri di Buone Feste
Matteo Napoletano
Oggi si à votata la sfiducia alla Boschi. In base a quanto Lei dice M5S dovrebbe avere votato per tenere la Boschi a ministro e FI per cacciarla. E’ giusto?
Presidente Martino
Non capisco tutto questo esagerato amore che i nostri quotidianamente sfornano nei confronti di Lepenisti e Putin(ieri) vari.
Non credo che i nazionalisti francesi e tanto meno i russi siano la giusta soluzione ai nostri problemi.
Non condivido tutte queste morbose attenzioni esterofile verso la LePen e non mi fido per niente dei russi.
Se poniamo tutte le nostre speranze sui Russi allora siamo proprio disperati.
Lei cosa ne pensa?
Saluti Matteo Napoletano
PS Non credo che Lei possa lasciare FI per il semplice motivo che Lei è FI!
Caro Matteo, gli è che dobbiamo liberarci della UE, della Merkel e di tutta la casta italiana tutta gente infinitamente peggiore di Le Pen e soprattutto di Putin, il quale, nonostante certe ruvidità del sistema politico russo (teniamo conto che fino a l’altro ieri stavano col comunismo in casa) ha dimostrato di essere un galantuomo e soprattutto di avere rispetto del sistema democratico molto più delle carogne purtefatte che conosciamo, visto che ci ha ricordato che veniamo governati da gente mai eletta.
Ho l’impressione che Lei si sia fatto fuorviare dalla lurida propaganda di regime che spara menzogne contro persone degnissime, tipo un certo Farage che ha esploso un fragoroso j’accuse in sede Parlamento UE contro il mai eletto Monti e i suoi lacché mentre qui giornalisti prezzolati e anche il Berlusca (ricordiamocelo) facevano la fila per baciare il sacro loden.
Caro Matteo, Lei soffre della mia stessa malattia: io chiamo ancora bambini i miei figli (22 e 19 anni) e Lei si ostina a credere in un mondo diviso fra democrazie a ovest e dittature rosse a est. Le cose sono diverse e cominci a domandarsi se gli USA siano ancora lo stato guida delle democrazie, quegli USA dove esiste il FATCA e dove è così facile per il fisco espropriare i cittadini.
Per ulteriori approfondimenti mi contatti.
Saluti cari
Caro TD
In parte ha ragione.
Non posso darle torto, d’altronde lei assomiglia al dottor Jekil/mr Hyde: È dottor Jekil quando è il bersagliere liberale che noi tutti ammiriamo, viceversa, a volte, si trasforma nel mister Hyde grillista 5stellato che ,nel blog, aborriamo con orrore e sgomento.
Nel libro, se non ricordo male, il dottore trovava l’antidoto…le auguro di trovarlo anche lei.
Saluti Matteo Napoletano
Quale antidoto? A Livorno il grillino Nogarin ha fatto qualcosa di liberale che nessun sedicente liberale prima aveva fatto. Io guardo ai fatti e i fatti fatti sono come dice una grande liberale come Boldrin.
Caro Franco,
lo credo anch’io. Tenga però presente che la decisione non era priva di motivazioni: un Paese come il nostro non può impegnarsi a fare qualcosa e poi esimersi dal farla. Cordialmente,
Caro Professore,
purtroppo tutta la gestione del problema è stata demenziale sin dall’inizio, quando si sono spediti i marò nella bocca del leone. Se è vero che uno stato deve mantenere gli impegni che si assume (anche se, nel caso specifico, quel carnevalesco governo illegittimo già, e per primo, era venuto meno ai propri impegni d’onore tradendo scientemente i militari che lui stesso aveva inviato in missione) è pur vero che ai furfanti indiani si sarebbe potuto replicare usando gli stessi metodi furfanteschi: tu hai mentito per poter imprigionare i miei militari ed anch’io mento non rimandandoteli indietro, con la scusa di processarli in Italia, giustificato dal fatto che qui non esiste la pena di morte.
Tanto la figura da cioccolatai l’avevamo già fatta.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
la questione è stata gestita malissimo fin da subito. Si sarebbe dovuto impedire che la nave lasciasse le acque internazionali e entrasse in quelle indiane. Si sarebbe dovuto mandare le forze speciali a prelevare i marò e riportarli in Italia, e si sarebbe dovuto usare la voce grossa per impedire che, per beghe di politica interna (screditare Sonia Gandhi), si combinasse questo ridicolo pasticcio. Sul resto, ognuno la pensa come crede. Cordialmente,
Caro Professore,
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta sulla situazione francese. In seconda battuta mi preme fare una considerazione su quanto detto dall’amico di Messina nel suo precedente intervento. Io vivo a Reggio Calabria, città in mano alla sinistra da un anno, sia per l’incapacità del centrodestra, sia per tanti altri motivi. Ho sempre votato FI alle nazionali ma la gestione locale del partito non l’ho mai particolarmente condivisa. Non mi sento politicamente rappresentato dai tanti, troppi, politicanti, che bazzicano da tempo nel partito di Berlusconi. Tuttavia, mi sia consentito dire che continuando con i distinguo, il centrodestra in Italia finirà per non esserci più. Berlusconi ha dimostrato in questi ultimi 20 anni che la maggioranza degli italiani non è di sinistra. Ha dovuto prendere atto però che la maggioranza delle persone di centrodestra non è liberale. Da quì, la mancata riforma liberale. Il problema è convincere gli italiani di centrodestra della bontà delle nostre idee e dell’insensatezza dei loro statalismi celebrali. Di partitini liberali del 3 o del 4% non ne sento nè l’esigenza nè la voglia. Penso e credo che la follia mirata di Giannino dovrebbe insegnare qualcosa. Oggi, senza quella minchiata (mi si perdoni la parola), avremmo un presidente della Repubblica non di sinistra. Personalmente, se il Professore dovesse lasciare FI, rispetterò la sua scelta ma continuerò a votare per questo partito pur turandomi il naso. Dei liberali in salsa purista non ho simpatia. Preferisco quelli che si sporcano le mani e, magari, ottengono l’1% di un programma liberale.
Sono io che ringrazio Lei, caro Professore. Questo blog è una meravigliosa oasi liberale nel deserto statalista italiano. Grazie per averlo creato e per essere così disponibile nelle risposte e negli interventi.
Caro Massimo,
qui non si tratta di essere più o meno puri ed in quanto a sporcarsi le mani per quello che mi concerne ho già dato. Ma nel mio post mettevo in rilievo che per motivi esclusivamente politici il nome Martino non può stare accanto al nome Genovese-Gullotti come rappresentanti entrambi della città di Messina sotto la stessa Bandiera. A mio parere non fa bene a Martino , non fa bene a Genovese, non fa bene soprattutto alla Politica, almeno come l’hanno insegnata a me. Sempre per quel poco che ne sò di politica inoltre spinge gli elettori a non andare al voto (tanto dx o sx sono la stessa cosa). Ed è qui che il M5S stravince come lo stesso Accorinti, perchè il loro messaggio è semplice e vincente: votate noi tanto che avete da perdere, saremo incompetenti ma rispetto a questi “competenti” di certo non possiamo fare peggio. E’ per questo che invito ulteriormente il Ns. a farsi fuori perchè non mi va di vederlo tacciato come gli altri.
Non me ne voglia
GS
Carissimo amico, non condivido nel merito la tua opinione ma apprezzo i motivi sottesi ad essa. Mi permetto anzi di farti i miei complimenti sinceri per il tuo impegno e la tua passione liberale, un valore da salvaguardare e da custodire in questi tempi. Credo tuttavia che, negli anni, il numero di impresentabili in FI sia sempre stato molto alto. E, da elettore disilluso, trovo che dopo aver “digerito” gli Scilipoti e i Verdini, sia un pò arduo trovare di peggio. Anche se al peggio, si dice, non c’è mai fine.
Cari Massimo e Giuseppe,
la sua posizione, caro Giuseppe, sarebbe molto importante se io “militassi” in FI. Ma non ho mai militato in alcun partito: nel PLI facevo parte di una minoranza costituita da una sola persona. Non ho rinnovato la tessera a FI, né penso che la rinnoverò. Sono deputato nel gruppo di FI e vi resterò fino al termine di questa legislatura. Non ho intenzione di ricandidarmi più. Da cosa devo prendere ulteriori distanze? Quanto al successo del M5S e l’elezione a sindaco di uno squallido figuro, la vergogna ricade per intero su coloro che così hanno votato. Anni addietro mi trovai nello stesso comitato per il maggioritario di cui faceva parte Antonio Di Pietro. Gli chiesero cosa provasse a stare assieme a me e rispose: “E’ un onore stare assieme ad Antonio Martino”! Fecero anche a me la stessa domanda e, con minore eleganza, risposi: “Chi si fa certi scrupoli non dovrebbe fare politica, né tanto meno sedere in Parlamento”!
Caro Professore,
che non avesse intenzione di ricandidarsi l’avevo da tempo prefigurato. Del resto cosa ci farebbe in un’aula di questo livello, che elegge la presidenta, piena di rozzi ignoranti senza il minimo stile? In FI, sempre che SB si compiaccia di preferirla a qualcuno della sua ormai squallida corte, alla Lele Mora o Emilio Fede, non immagino cosa potrebbe incidere. Gli alleati poi che SB sarà costretto a scegliere, il giovane comunista padano ammiratore della Corea del Nord e Gollum Meloni (a proposito, ultimamente si è un po’ degollumizzata – credo abbia cambiato sarta e parrucchiere – ma rimane inesportabile al di là delle borgate romane) sono assolutamente incompatibili con l’idea liberale. Presentarsi da soli? Non se n’abbia a male, ma non avremmo speranze: qual’è la densità di popolazione liberale dispersa sul territorio dopo anni di cattocomunismo statalista sempre più pervasivo, e come raggiungerla ed aggregarla?
Ci aspettano tempi sempre più bui.
Mi perdoni il pessimismo, ma mi considero un ottimista che purtroppo conosce la situazione.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Pienamente d’accordo con Franco, un po’ meno col Prof. Riguardo al popolo che ha votato Accorinti. Io non l’ ho votato. Faccio parte della maggioranza degli astenuti. E mi è dispiaciuto rinunciare ad un mio diritto. Ma avevo scelta? lei ricorda i nomi dei candidati ed i loro programmi? Solo una grande delusione che porta a questi risultati. Anzi peggio perché stiamo scoprendo che questo sindaco non è peggio di altri. Stiamo assistendo al trionfo della mediocrità. Vogliamo confrontare l’operato del sindaco Genovese con quello di Accorinti? Quest’ultimo vince alla grande. Ma il raffronto si fa più pesante se si pensa che Genovese portava con sé il potere economico e politico mentre Accorinti una maglietta. È come se Berlusconi eletto Sindaco di Milano non fa nulla per la sua città. Cosa vuoi che voti il popolo? E di chi è la colpa?
Scusate per la lungaggine ma sono molto deluso.
GS
Forse il sindaco M5S a Messina sara’ uno squallido figuro, ma il sindaco sempre M5S di Livorno si e’ dimostrato per tabulas un vero liberale e ha dovuto anche mettersi contro certi poteri forti per attuare le sue misure -ripeto- liberali.
Egr, Prof. buongiorno, la seguo sempre anche se è un pò di tempo che non Le scrivo. Ma oggi non ne posso fare a meno.
Come Lei sicuramente ricorderà io scrivo dalla Sicilia. Bene credo che la misura sia colma. Parliamoci chiaro: Lei non ha mai avuto bisogno di Forza Italia per vivere ma semmai FI ha preso Le sue idee, le nostre idee, per darsi una finta anima liberale che i fatti hanno smentito clamorosamente. La sua permanenza in essa per dovere di amicizia nei confronti di SB Le fa onore ma , in tutta onestà, credo che il buon Sivio, sempre generoso con tutti/e, con Lei sia stato un pò avaro. Pertanto alla luce dei recenti fatti messinesi di cui Lei è sicuramente a conoscenza (il passaggio di Francantonio Genovese & C dal PD a FI con il beneplacito del venditore di pubblicità GFM), non ritiene che, dal punto di vista strettamente politico,e per rispetto alle proprie idee, la Sua esperienza Politica in FI dovrebbe terminare oggi stesso? E non perchè Genovese è indagato ma per la storia politica della famiglia, in netto contrasto con le sue, nella sua città.
Con sincero affetto,
Giuseppe Sinatra
Caro Giuseppe,
anche altri amici messinesi mi hanno contattato per manifestare la loro delusione e il loro rammarico. Comprendo benissimo la sua, e loro, posizione. Non credo di lasciare FI, anche perché ho l’impressione che FI abbia lasciato me! Tuttavia, come ho già detto loro, ricordi che esiste Rivolta l’Italia, che fa capo a Giuseppe Moles e anche a me. Non si tratta, quindi, di restare in FI o lasciarla; siete, siamo, in Rl’I, fra amici, e prenderemo assieme le necessarie decisioni a tempo debito. Ripeto: la comprendo perfettamente e sono convinto che lei sappia che, quanto a delusione, dubito che qualcuno lo sia più di me. Aspettiamo e poi decideremo assieme il da farsi.
Caro Massimo,
non seguo molto la politica francese ma, a lume di naso, mi sembra che il FN abbia le caratteristiche giuste per attirare voti in questa situazione di paura del terrorismo, mista a un pizzico di xenofobia. A me sembra un fatto positivo, perché potrebbe mandare un segnale forte anche alle altre forze politiche, e non solo in Francia.
Caro Massimo,
devo correggere la mia risposta. Mi sono lasciato influenzare dai giornali che, quasi unanimemete, attribuivano alla paura del terrorismo il successo della Le Pen. Avevo ignorato che, nei sondaggi precedenti agli episodi di terrorismo, il FN aveva già altissime percentuali di gradimento, non inferiori a quello che è poi stato il risultato elettorale.
Presidente Martino
Venezia è stata devastata oggi dai sinistri comunistoidi dei centri sociali, vetrine di negozi e soprattutto le banche cittadine sono state fatte oggetto di efferati vandalismi.E’quantomeno curioso che tra l’altro se la siano presa con il MPS, evidentemente ignoravano che si trattasse della banca del PCI/PD……..
Simpatico anche l’abbondare di falce e martello unito con il simbolo dell’anarchia praticamente stampato su ogni dove , infatti mi sembra di ricordare che nei regimi comunisti gli anarchici fossero considerati dei nemici del popolo da abbattere senza pietà, ma tant’è..
Saluti Matteo Napoletano
So di dare un dispiacere al Professore, ma ritengo utile dare il link ad un articolo di BLONDET. http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/anche-se-in-mutande-quello-dei-parassiti-e-totalitarismo.html
Auspicherei che il Professore, anziché lanciare strali contro BLONDET, si chiedesse come mai nessuno dei suoi numerosi amici liberali ha scritto quel che scrive BLONDET, come sarebbe stato loro dovere. A cominciare da quella certa consigliera comunale forzitaliota di Livorno che si è schierata nettamente contro il sindaco liberale NOGARIN colpevole di essersi rifiutato di riririririfinanziare il deficit della municipalizzata locale con 11 miliardi presi dalle tasche dei cittadini ma la ha spedita in tribunale con tutti i libri e con conseguente licenziamento di dirigenti e consulenti e perdita dei crediti erogati da parte delle banche …. le quali banche dovrebbero spiegare come cazzo hanno fatto ad erogare crediti ad un carrozzone dissestato e perennemente in deficit e ritardo di pagamenti, loro banche che invece rifiutano i crediti ad un imprenditore perché nel 1991 ha sforato di 50mila lire il plafond del fido.
Presidente Martino
Ho partecipato oggi, forzando la mia convalescenza dopo un intervento chirurgico per un ernia inguinale, al meeting del PPE organizzato da Elisabetta Gardini presso l’Hotel Hilton di Mogliano Veneto.
Era presente praticamente tutta FI e una presenza di pubblico davvero notevole.
Ho potuto così constatare il ringiovanimento di SB che mi è apparso in forma smagliante!
Si è parlato molto di libertà e di rivoluzione liberale nel discorso del Presidente, ed è sempre un buon segno.
Questo mi fa sperare in un altro miracolo berlusconiano che possa liberare l’Italia dalla forma più subdola del becero cattocomunismo italiano rappresentato oggi da Matteo Renzi.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
certo che se si organizza un “meeting del PPE” per avviare la rivoluzione liberale significa che si sta partendo a marcia indietro!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco
Concordo in parte con lei.
Presumo dipenda dal fatto che la signora Gardini oltre che ad essere eurodeputata sia anche una dirigente del PPE (?)
Ad ogni modo meglio non fare troppo gli schizzinosi in tempi di crisi e carestia…..
Saluti Matteo Napoletano
Caro TD, grazie per i link. Ovviamente approvo l’operato del Sindaco di Livorno sul caso specifico.
Rimane comunque vero che di liberali nei 5 stelle non ne conosco, ma questo vale anche per Forza Italia (con la illustre eccezione che ci ospita).
Si è perso il miracolo Berlusconiano?
Impossibile!
Evidentemente era rintanato in qualche dove munito di sconvenienti riviste licenziose!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Professore, cari ADAMs,
Bellissimo, oserei dire poetico, ringraziamento di Sallusti il Giovane all’America in occasione del Thanksgiving Day (a proposito, pare che la storia, così come consacrata dalla tradizione, sia un po’ artefatta: sembra che in realtà i Padri Pellegrini, assolutamente imbranati come agricoltori, stessero facendo la fame e che siano stati gli Indiani, invitati al banchetto, a portare la gran parte delle vettovaglie e ad insegnar loro come coltivare la terra) http://www.lintraprendente.it/2015/11/buon-ringraziamento-america/
cui mi associo di tutto cuore come, sono sicuro, faranno tutti gli ADAMs.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sono costretto ad interrompere la crescente simpatia (per la mia stoica resistenza ai Teneri Dolcissimi apprezzamenti del vostro Tenerone Dolcissimo) del caro Luciano nei miei confronti, ma visto che, per il caro Tenerone Dolcissimo, ora sono diventato Giuseppina (che prima cuciva il corredo che ora ha avuto il posto fisso e cerca marito), che prima sarei stato in bagno in cui mi sarei chiuso mesi fa in compagnia di giornaletti licenziosi, che ancor prima ignoravo o mi rifiutavo di vedere come si costruisce una società liberale, che mi sono dimostrato non solamente non all’altezza del compito, ma addirittura renitente al combattimento, che dovevo riaprire i miei occhioni di fata, che ero troppo impegnato a cucire le lenzuola che porterò in dote, che con che le rosee manine reggevo l’ombrellino parasole, che “me stavo a fà n’artro sonno”, che passeggio intorno al laghetto di villa borghese, riparandomi dal sole con l’ombrellino di seta saldamente tenuto dalle manine coperte da bianchi guantini di filo, e che – udite udite – non sono in grado di rispondere da solo per ripararmi sempre sotto la gonna della mamma, mi vedo costretto a dare anche io il mio saluto al TD. Innanzitutto non era mia intenzione nascondermi sotto la gonna della mamma, anche perché questa gonna della mamma, come è evidente, è non solo poco ampia ma giustamente superiore a tali bazzecole, volevo solo evitare che le elevate discussioni di questo blog fossero inquinate da una disputa da bar; in secondo luogo sono stanco di sentire che la colpa è sempre degli altri: se non volete apparire, oltre che essere, codardi, assumetevi le vostre responsabità; disprezzo tutti questi liberali alle vongole che ancora osservano dall’alto (o dal basso) e criticano chiunque…. o ti metti in gioco o stai zitto e subisci fino alla fine in silenzio!! Quindi la provocazione finale: visto che, caro Tenerone Dolcissimo, dici di essere di Roma, liberale, combattivo e pronto alla rivoluzione, oltre a cacciare le auto blu dalla preferenziale, perché non sollevi il tuo nobile e combattivo deretano dalla sedia e, magari accompagnato dalle tue dolci manine spesso adibite a pigiare la tua rabbia sulla tastiera del computer, non vieni a darmi/darci una mano per Rivolta l’Italia ed a preparare le tante battaglie che ti dici pronto a combattere? Sono certo che non farai mancare il tuo apporto decisivo; a tale proposito 333/5683460 è il numero a cui potrai chiamarmi per offrire tutto te stesso…. Sono certo che ti precipiterai a dare il tuo aiuto, non foss’altro per smentire me ed il caro Luciano, sono certo che sarà un vero piacere conoscerti. Mi impegno fin da ora ad informare immediatamente tutti gli amici e frequentatori di questo Blog dell’avvenuto incontro/scontro tra me ed il Tenerone (chissà, se son rose fioriranno, e magari troverò finalmente marito dopo aver trovato il posto fisso…)
Concludo salutando il caro De Lucia, che latineggia simpaticamente per criticare usi e costumi del presente Moles, che finalmente ha trovato in questo blog contenuti alla sua altezza (Moles escuso ovviamente), ad maiora; ringrazio Matteo per i complimenti che il Professor Martino ha effettivamente trasmesso a Moles; saluto infine tutti gli ADAM, che ovviamente – qualora potessero e volessero – potranno anche loro darmi una mano contattandomi a quel numero di cellulare.
Giuseppe (o Pina) Moles
Caro Moles, Ti chiamerò quanto prima e fra l’altro ho già qualche ideuzza in testa.
In ogni caso spero che non Ti sia offeso, ma sinceramente quando si prende la guida di una rivolta e poi si latita non ci si deve meravigliare delle critiche.
Io per esempio ho una voce estremamente stonata, ma mai nessuno mi ha ciriticato e questo semplicemente perché mi sono ben guardato di partecipare a uno dei tanti concorsi per voci nuove che pullulano per il paese.
Da te come minimo ci si sarebbe aspettata una manifestazione sotto equitalia.E invece niente, salvo poi criticare i grillini che almeno qualche vaffanculo glielo hanno mandato.
Cordiali saluti
E’ in errore, egregio prof. Moles, sia per il mio nome che non è De Lucia, sia per l’interpretazione
della mia battuta in latino.
Non ho mai criticato, né potevo farlo non conoscendola, i suoi usi e costumi; altrimenti avrei scritto:
” O tempora, o mores Moli ” oppure ” O tempora, o mores of Moles “…
La mia battuta, prendendo a prestito la citazione di Cicerone, riferita alla decadenza dei tempi,
voleva dire : i tempi sono questi, decadenti sia sul piano politico che economico, ergo, la nostra
unica speranza è ” Rivolita l’ Italia “, quindi Moles…
Mi dispiace di essere stato equivocato e di aver ottenuto un risultato opposto a quello da
me ricercato.
Evidentemente, non sono sufficientemente all’altezza…oltre ad essere un liberale alle
vongole ( cit. )…probabilmente sarò anche un umorista all’ amatriciana…
Chiedo umilmente scusa se per un probabile malinteso senso dell’umorismo, ho potuto,
anziché rendere più lieve il clima culturale di questo blog, offendere, senza volerlo,
la sensibilità di qualcuno.
Non lo si è fatto apposta.
Caro Michele De Luca,
Chiarito l’equivoco, e chiedo io scusa sia per il refuso (ingiustificabile) sul Suo cognome, sia per la mia reazione “a caldo”… e il liberale alle vongole non era a Lei indirizzato…. In più, vista la parziale disponibilità mostrata dal caro Tenerone Dolcissimo, a questo punto rilancio: perchè non ci sentiamo e ci dà una mano?
Cordiali saluti
Giuseppe Moles
Caro Professore,
mi domando per quali tremende colpe debba essere punito col vivere nell’epoca del Putto di Rignano, Barack Hussein e don Chichì Peron, che non hanno nemmeno la tragica colossale grandezza di Baffone e Baffino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino, cari amici
Happy Thanksgiving day, buon giorno del Ringraziamento!
Solamente adesso la sinistra si accorge che le sanzioni alla Russia sono deleterie per la nostra economia, evidentemente siamo governati da dei ciechi, visto che SB lo sta ormai ripetendo da anni.
Ma tant’è……
Saluti Matteo Napoletano
PS Ancora complimenti per il suo intervento a Virus, la frase:” mi vergogno del mio sospetto” è stata un grande
coup de théâtre!
Caro Matteo,
grazie per gli auguri che ricambio sentitamente, e anche per il complimento. Quanto alla sinistra e ai suoi ritardi nel comprendere le cose, non se ne curi: è così da sempre! 😉
Squalificante l’operato di Obama durante tutto il suo mandato, ma ulteriormente e altamente
squalificante la sua dichiarazione di ieri, a proposito dell’abbattimento dell’aereo russo,
dicendo che Ankara ha diritto di difendere i suoi confini.
…A discapito anche di chi combatte dalla stessa parte ?
Caro Professore, Cari ADAMs,
a volte sui giornali di provincia si trovano notizie interessanti: http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/truffa-milionaria-ai-francescani-indagini-in-svizzera_1153391_11/
Anche se l’articolo non lo dice, parrebbe trattarsi della “Direzione Generale” dei frati minori con sede in Italia o nello Stato della Città del Vaticano.
Due domande sorgono spontanee:
1. ma non sono i poverelli cui si ispira don Chichì Peron?
2. se hanno sede in Italia vuol dire che i poverelli se ne fanno un baffo delle leggi italiane (anche se liberticide sono pur sempre leggi vigenti) e le procure di Roma e Milano, presso le quali è stata presentata denuncia, fanno finta di nulla.
In ogni caso è un bell’esempio quello che ci viene fornito da questi nemici giurati del capitalismo (degli altri)…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
per i francescani la povertà è una virtù, la ricchezza un vizio. La tesi è lungi dall’essere convincente: chiunque è in grado di diventare povero, se vuole, ma non molti sono capaci di diventare ricchi. Non si vede, quindi, cosa ci sia di ammirevole nell’essere poveri, né di vizioso nell’essere ricchi. Quanto poi al fatto che i “poverelli” sono in realtà pieni di soldi, non stupisce: un conto è lodare la povertà altrui, altra cosa è essere poveri! 😉
Caro TD,
l’affermazione del tipo appare insensata ma, se si riflette che Erdogan sta dalla parte dei sunniti (ISIS) mentre Putin da quella degli sciiti (Iran), diviene comprensibile.
Ancor piu’ comprensibile se si presta fede che la Turchia (e il figlio di Erdogan in particolare) commercino il pretrolio rubato dall’ISIS e che Putin ha distrutto centinaia di autobotti con cui tale petrolio viene commerciato (autobotti che percorrono una strada nella quale molti mesi di bombardamento USA e soci non sono riusciti ad aprire nemmeno una buca)
Suggerisco la lettura del seguente articolo: http://www.gazzettadellasera.com/putin-italia-paese-governato-da-incapaci-schiavo-delleuropa-oggi-non-vale-nulla/
Come vedete, la difesa dei nostri orgoglio ed interesse nazionale è affidato a stranieri come già accadde ai tempi di Monti con Farage
Che volete, qui le organizzazioni finalizzate alla rivolta sono guidate da gente come Moles che piu’ che alla rivolta pensa a guadagnarsi l’incarico di partito come la De Girolamo. E passi per la De Girolamo -di cui immaginiamo i metodi- ma è una delusione Giuseppina, che finora sapevamo dedita a cucirsi il corredo di nozze.
Saluti
Come risultante dei commenti dei sinistrosi, approfittando del principale attacco è stato in un concerto rock , la stampa di sinistra presenta come un l’attacco dei fanatici contro un modo di essere post rivoluzione di 68.
Un simbolo usato spesso è a la torre Eiffel facendo parte del simbolo hippie pace e amore.
Chiedo se questo non è un modo di creare una falsa bandiera liberale, mettendo la sinistra come la migliore opposizione ideologica ai terroristi, e quando avranno più potere con le restrizioni di libertà dei cittadini, potranno puntare contro qualsiasi persone o gruppo come nemico della libertà ?
Gli avvenimenti di Parigi e le sue conseguenze, tra cui la reazione con una risposta militare unilaterale,
mette ancor più in evidenza, quello che era diventato chiaro a tutti ormai, che l’Europa non c’è.
Attaccata Parigi, quindi il cuore dell’Europa…
E allora, la risposta non doveva essere europea ?
L’Europa tutta, non doveva stringersi intorno all’attuale Presidente della Commissione Europea Junker ?
E invece no; nessuna strategia comune, unitaria…
Sembrano solo problemi di Hollande e lui, soltanto lui, deve prendere le decisioni che avranno
ripercussioni in tutto l’ambito europeo: bombardamenti, chiusura delle frontiere in barba al
trattato di Schengen, espansione delle spese militari con conseguente inadempienza dei
vincoli al deficit.
E allora, ripeto, dov’è l’Europa ?
Caro Professore, cari ADAMs,
l’interlocutore del Professore che l’altra sera a Virus faceva tanto il moderato e ragionevole, senza però mai indicare nel modo corretto la guerra scatenata dai musulmani contro l’Occidente (dopo avere nella stessa sede due sere prima accusato di apostasia Magdi Cristiano Allam), è l’organizzatore di questa bella manifestazione contro l’islamofobia (sic!) http://www.lintraprendente.it/2015/11/quelli-che-il-problema-e-lislamofobia/
per la gioia di Renzi, Gentiloni, presidenta, don Chichì Peron, etc.
Cordialità,
Franco Cattaneo
FI: BERLUSCONI NOMINA NUOVI COMMISSARI REGIONALI
(9Colonne) Roma, 20 nov – “Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi – si legge in una nota – ha nominato l’on. Elisabetta Gardini commissario in Trentino Alto Adige, l’on. Nunzia De Girolamo commissario in Molise, l’on. Giuseppe Moles commissario in Basilicata e l’on. Gianfranco Miccichè
commissario in Sicilia. Il senatore Vincenzo Gibiino, a cui vanno i
ringraziamenti per l’eccellente ed appassionato lavoro svolto nell’incarico di Coordinatore di Forza Italia in Sicilia, è chiamato ad una collaborazione
diretta con il Presidente Berlusconi”.
(PO / red)
Complimenti Moles, Le auguro un felice futuro da bravo funzionario di partito. E siccome Hegel -non a caso filosofo base dei marxisti- diceva che quando si ha un posto fisso e una donna si ha tutto, Le auguro, Cara Giuseppina di trovare presto un marito.
Caro Professore, cari ADAMs,
Mauro Mellini descrive bene l'”armiamoci e partite” della guida politica italiana http://www.lintraprendente.it/2015/11/in-guerra-con-questi/
“Combatteremo senza entrare in una dinamica di conflitto” come, con sommo sprezzo del ridicolo afferma il portavoce della Comunità di Sant’Egidio.
Mi sa che gli inglesi, che dopo il proclama “la guerra continua” inventarono il verbo “to badogliate” adesso inventeranno il verbo “to gentilonate”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Io sto con le vittime non con lo Stato francese.
Vivendo a Parigi percepisco il contraccolpo del violento e efferato attacco di questi giorni e la mia vicinanza alle vittime e ai parenti è totale, potevo esserci anche io a passeggiare per quelle strade…ma fortunatamente quel weekend ero in Italia.
E’ assolutamente vero che siamo in guerra e non perché lo vogliamo noi, ci dobbiamo difendere da una minaccia grande e subdola (doppiezza dell’ISLAM che condanna a parole ma predica in moschea all’opposto) e da una minaccia concreta e numericamente formata che è ISIS, anche se in termini di numeri è poca roba…basterebbe un contingente meccanizzato di forze speciali per spazzarli via!
Vorrei fare però una riflessione su quanto ci abbiamo messo di nostro per lasciar fare al fondamentalismo specie in Francia e in Belgio…e più in generale di come la rinuncia della Libertà avviene in primis nei confronti dello Stato.
In particolare la Libertà in Francia è molta meno di quella che blaterano nei loro motti o nelle interviste…c’è uno Stato oppressivo, iper-laicista e quasi divinizzato (molto più che in Italia) che ha reso ormai schiavi compiacenti e felici i suoi sudditi cittadini francesi.
Non avrei potuto scrivere meglio di questa ragazza di cui vi allego l’articolo (anche se come ho scritto sopra ho una posizione più dura e netta rispetto all’ISLAM e al pericolo che la sua doppiezza può portare). E’ stato scritto all’indomani dell’attentato a Charlie Hebdo quindi non contempla gli ultimi fatti.
Caro Alberto,
l’articolo conferma in modo assai triste quanto già sapevo. I miei amici francesi mi hanno detto che “liberale” in Francia è quasi un insulto, per ragioni opposte a quelle che in USA rendono un insulso il termine “liberal”. Forse, aveva ragione Schopenhauer quando diceva: “Nel resto del mondo vivono le scimmie, in Europa i francesi”! 😉 Aggiungerei una postilla alla geroce battuta del filosofo tedesco: “Solo perché il resto del mondo ha scelto per primo”!
Caro Professore,
La battuta di Schopenhauer con aggiunta la Sua postilla è magnifica! Me la rivenderò sicuramente!
Purtroppo sì la situazione in Francia è questa e non solo…i loro servizi segreti e i loro metodi d’indagine fanno pena come hanno ampiamente dimostrato pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Per non parlare del Belgio che è un clone della Francia ma che come tutte le copie sono sempre peggio dell’originale…che accoppiata, poveri noi!
Caro Professore,
mi conforta sapere che anche Lei non stravede per i nostri vicini d’Oltralpe.
Da grande ammiratore del mondo anglosassone (e, ovviamente, da liberale) non ho mai molto apprezzato l’illuminismo francese e tutto quanto di deleterio ha portato al mondo. Non dimentico poi che la creazione dello stato cecoslovacco (senza che lo desiderassero i popoli coinvolti, come poi si è visto) oltre all’esosità delle sanzioni imposte alla Germania ha contribuito a portare Hitler al potere con tutto quello che ne è seguito. Anche il favoreggiamento dell’ayatollah Khomeini e il golpe in Libia sono un altro esempio dello scriteriata albagia gallica.
Della Francia si può dire che apprezzo incondizionatamente solo lo champagne. Quanto alla cucina francese, Paolo Monelli (non ricordo se in “Il Ghiottone Errante” o in “O.P. Optimus Potor”) scrisse “sono riusciti a costruirsi una reputazione su un’oca cirrotica e su una patata nera”. Circa la patata nera non val nemmeno la pena di parlare del tartufo d’Alba, riguardo l’oca cirrotica basti ricordare che il fegato grasso era noto già ai romani che, per averlo particolarmente dolce, nutrivano le oche di soli fichi e lo chiamavano “ficatum” , nome sommamente poetico che richiama tutte le delizie della vita…
Il re dell’oca, Gioachino Palestro, a Mortara (capitale italiana delle oche sub specie culinaria) alla sua “Corte dell’Oca” ripropone la miglior qualità di fegato grasso con il nome che gli avevano dato i romani, e che lui ha provveduto a brevettare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
In relazione all’illuminismo francese, sarei daccordo con lei se incorressi nell’errore di includere nell’illuminismo Rousseau e “compagni”.
Poiché questi era invece avversario e zimbello dei veri illuministi come Voltaire, mi sento di riabilitare l’illuminismo francese, salvo approvare la classificazione di Rousseau esclusivamente come primo “scrittore romantico”.
Caro Professore, ho ascoltato con piacere il suo intervento nella trasmissione di Porro ieri sera. Ho apprezzato, come al solito, la lucidità delle sue analisi e la chiarezza delle sue opinioni. Tuttavia non mi sono trovato d’accordo con una sua simpatica espressione, in cui esprimeva “vergogna per il sospetto”. Io, nel mio piccolo, non ho il sospetto, bensì la fondata certezza che la stragrande maggioranza degli islamici accetti l’idea di una doppia verità, quella classica, da recitare davanti agli occidentali, e quella reale, da esprimere solo fra di loro. Non credo all’Islam moderato e non mi vergogno di pensare tali cose. Non ho simpatia alcuna per gente che entra nel nostro paese e odia l’Occidente, vorrebbe modificare i nostri costumi, la nostra mentalità, le nostre vite. Sono razzista? Se lo sono ne sono orgoglioso. Perchè quì siamo ad un bivio e si possono scegliere solo due strade. Mai come oggi serve nettezza di opinioni.
Caro Massimo,
la mia ipocrisia era strumentale: volevo indurre gli ascoltatori a reagire come lei e arrivare alle sue stesse conclusioni. Non ho vergogna alcuna per i miei pregiudizi, anche perché non mi hanno mai portato a arrecare danno a nessuno. Grazie per l’attenzione e le cortesii parole.
Non penso che in momenti simili siano produttivi simili espedienti retorici strumentali. Confesso che stavo ascoltandola e arrivato al punto segnalato da Massimo B, ho cambiato, mi scusi Professore, canale. La taqqiya (la menzogna necessitata, ad extram) è codificata nel corano: è scritto, basta leggere. Per l’islam: taqqiya; per noi: il vostro dire sia “sì sì, no no”. Pacelli, quand’era nunzio in Baviera, lesse il Mein Kampf e, soprattutto, lo comprese e lo prese sul serio. Un cordiale saluto. Luciano
Devo dire che anche quel tale Sayed o come si chiama non è stato poi così male come altre volte…anche se la sua domanda su “come mai ISIS non attacca Israele?” beh credo che Lei Professore non abbia risposto per pietà…
ISIS non attacca Israele perché sa benissimo che Israele ci metterebbe 5 minuti a spazzarli via dalla faccia della Terra! Magari, dovremmo sperarlo che ISIS attacchi Israele così almeno ci toglieremmo questo cancro velocemente! Ovviamente non mi sto augurando delle vittime israeliane…
Ad ogni modo complimenti ancora e consiglio a tutti gli ADAM di rivedere la performance del Professore ieri sera!
Caro Professore e cari ADAM, vi copio quanto detto dal primo ministro australiano, cose per me ovvie ma si vede che al mondo d’oggi inculcati dal laicismo relativista/nichilista dei sinistrorsi comunisti è necessario ribadire…bisogna riscoprire l’acqua calda!
Saluti
Parrini
AUSTRALIA DA’ LEZIONE DI CIVILTA’ A TUTTO L’OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.
Mi scuso per l’errore, l’ho ripreso da un blog senza controllare…si tratta di un discorso non odierno ma del vecchio primo ministro dopo gli attentati alle torri gemelle nel 2001.
Diciamo che il concetto rimane sempre valido. Scusate ancora.
Caro Professore, cari ADAMs,
pensate che fino a qualche tempo fa ero convinto sostenitore dell’ingresso della Turchia in Europa!!! http://www.lintraprendente.it/2015/11/sentite-lislam-moderato/
Nell’articolo viene anche linkato l’articolo di Magdi Cristiano Allam che racconta quanto accaduto nella trasmissione di Porro in edizione straordinaria.
Il musulmano moderato, che tanto stima le donne da aver donato parte del fegato alla madre, aveva un solo problema: la costruzione di due grandi moschee a Milano su terreni che gli dovrebbero essere regalati dal Comune, come promessogli da Pisapia. Poi ci ha mostrato come il corano sia un vero manuale delle giovani marmotte ed Allam un apostata che non ha diritto di parola (per ora, poi si vedrà…).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Ottimo articolo caro Professore come sempre condivido in toto.
Riporto qui l’articolo di Magdi Allam sul Corano di cui parla il Sig. Cattaneo, giusto per chi se lo fosse perso. Così la prossima volta che sentirete un musulmano dire che nel Corano c’è scritto che “chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera”, sapete come rispondere per le rime.
Caro Professore, approfitto del suo blog per un ricordo sentito di Mario Cervi, un grande giornalista, grazie al quale iniziai a leggere “Il Giornale” negli anni 90 (amavo la sua penna dorata che rendeva semplici i concetti) e grazie al quale scoprii gli articoli mirabili di Antonio Martino, che mi fecero appassionare alla causa liberale.
Caro Professore,
Condivido le sue considerazioni sulla paventata restrizione della nostra libertà. La prospettiva mi spaventa perché in Europa siamo (forse con la solita lodevole eccezione dell’Inghilterra, a parte qualche nazione minore) più o meno tutti nelle mani di governi socialisti. A noi italiani è toccato il peggio del peggio: un governo cattocomunista guidato da un bulletto di periferia che ha ripetutamente mostrato di essere capace di una sola cosa: fare strame delle regole democratiche.
Riguardo la pericolosità dei governi socialisti per la libertà si era espresso, come avevo ricordato, prima dei fatti di Parigi, in uno dei miei post finiti nel magno gorgo del sistema, il grande Sir Winston Churchill.
Si era già conclusa vittoriosamente la guerra in Europa con la resa incondizionata della Germania ed era ancora in corso la campagna del Pacifico ma i laburisti tolsero il sostegno al governo dell’uomo che aveva guidato l’Impero Britannico a sostenere per lungo tempo da solo l’assalto delle forze naziste. Furono indette nuove elezioni.
Il l 4 giugno 1945 Sir Winston Churchill tenne il suo primo discorso radiofonico politico da leader del Partito Conservatore da quando, il 10 maggio 1940, era divenuto Presidente del Consiglio, nell’ambito della campagna elettorale che lo avrebbe visto sconfitto e sostituito da Clement Attlee. Tra le altre pronunciò queste frasi (che traggo da ”Churchill: the Power of Words” di Martin Gilbert – pg. 360):
“…Socialism is, in its essence, an attack … upon the right of the ordinary man or woman to breathe freely without having a harsh, clumsy, tyrannical hand clapped across their mouths and nostrils…. Socialist Government conducting the entire life … of the country …would have to fall back on some form of Gestapo, no doubt very humanely directed in the first instance… would gather all the power to the supreme party and the party leaders, rising like stately pinnacles above their vast bureaucracies of Civil Servants, no longer servants and no longer civil.
…there can be no doubt that Socialism is inseparably interwoven with Totalitarianism and the abject worship of the State.”
Ecco che con la scusa della Guerra al “terrorismo internazionale” (chiamarlo islamico la presidenta non lo permette) gli si presenta una magnifica occasione per introdurre – temporaneamente, come no – qualche legge eccezionale (d’emergenza incontra la riprovazione della presidenta). E noi ci ritroviamo, come se già non fossimo abbastanza servi, con “some form of Gestapo”, tanto il popolo italiano è, nella sua grande maggioranza, un adepto dell’” abject worship of the State”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
“Caro Professor Martino,
IFESAse prima del suo articolo e dei relativi commenti avevo le idee confuse ora sono in piena notte. Seguo le sue considerazioni per tentare di non essere insensato.
Siamo tutti “animali” ma BESTIE come i nazi-islamisti non se incontrano molte, anche se sono anni che lei (e nel mio piccolo anche io)li additiamo. E BESTIE sono anche coloro che non le vogliono vedere. Siamo in pieno caos che spinge a rinunciare a parte di libertà e privacy. Questo MAI, finiremmo schiavi. Che fare? Tutto ciò che è possibile per rimpatriare Animali e BESTIE, selezionare, riammettere…
Allestire un mega esercito pronto a tutti gli usi…sarebbe possibile? Penso proprio di no, ma tentar non nuoce. È comunque non temere di fare guerra; come ben dice lei – si guerra! –
E sopratutto poderosi servizi, senza bizantinismi del tipo “ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA”.
Ma il costo sarebbe enorme; sarebbe sufficiente il taglio del welfare? O ci vedremmo ulteriormente violentati come ben teme lei?
Ove la strage efferata di Parigi non aprirà gli occhi al maggior numero di Paesi che “ci stanno” per ridurre al l’impotenza la bestialita, non resta secondo me, nient’altro che una orrenda soluzione: la bomba atomica, usata nella maniera più “umana” possibile ad evitare inutili stragi di civili innocenti.
RICORDIAMO COMUNQUE LE PAROLE DI ORIANA FALLACI: NON TUTTI I MUSSULMANI SONO TERRORITI, MA TUTTI I TERRORISTI SONO MUSSULMANI.
Coi più amichevoli saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
grazie per questo suo commento. Come al solito, siamo d’accordo. Quanto a reperire risorse per le FFAA, se si modificasse il SSN, passando dal sistema universale (per tutti pagato da tutti) a uno selettivo (ai meno abbienti pagato da tutti), credo si risparmierebbero circa 100 miliardi all’anno. Con quella cifra ci doteremmo largamente di capacità di difesa. Quello che preoccupa non è il reperimento delle risorse finanziarie, ma l’incomprernsibile incapacità dei nostri governanti di vedere il pericolo e agire in conseguenza. Contro i nazi-islamisti, l’atomica non serve; servono servizi di intelligence adeguati e militari bene addestrati e ben equipaggiati. Ma, soprattutto, serve una leadership politica risoluta e coraggiosa. Da qui il mio pessimismo.
Cordialmente,
Caro Professor Martino,
grazie di avermi risposto facendomi ragionare. Le sue argomentazioni sono ineccepibili. Le condivido in toto, compreso il suo pessimismo.
Cordialmente,
Pietro Barabaschi
Sì, daccordo, ma ripeto la domanda:
“Perché i pozzi di petrolio e di gas e le centrali elettriche dell’ISIS sono ancora in piedi”?
Anzi, perché NESSUNO ha ancora neanche PROVATO ad attaccarli?
Dobbiamo proprio credere alla teoria della salvaguardia internazionale delle fonti energetiche anche se in mano a dei folli?
O a quella dell’incapacità intellettuale congenita dei generali e dei capi di stato?
Non so. Qualcuna ha una risposta diversa?
Non e’ farina del mio sacco, ma infatti CITO:
la strada che collega Mossul – conquistata dal Califfo nel 2012, sorprendendo gli americani – alla raffineria di Batman in Turchia. Sono 344 chilometri, non pochi. Ebbene: per questa trafficatissima strada passa, su un gran traffico di camion, il greggio che Daesh succhia dai pozzi iracheni in suo possesso. Almeno 20 mila barili al giorno, il 10 per cento della produzione irachena, che vengono convogliati alla raffineria turca per la raffinazione. L’arteria che garantisce l’autonomia finanziaria, anzi la prosperità del Califfo.
“In piena guerra, il balletto dei camion cisterna non ha mai rallentato, avendo il governo turco deciso di chiudere gli occhi su questo traffico a grande scala, una complicità che assicura ai jihadisti un introito regolare e inesauribile”: non m’invento niente, sto citando un bel reportage della tv ARTE trasmesso il 10 febbraio e poi ancora il 23 giugno. Titolo « Daech, naissance d’un État terroriste », fatto bene, con esperti pronti a spiegare i meravigliosi successi dello Stato Islamico in Irak.
Nel video, un trafficante turco, a volto scoperto, spiega pure: “Tutti lo sanno…quelli (Daesh) sbolognano il barile a 30 o 32 dollari…possono guadagnare 10 milioni di dollari al giorno”. La voce fuori campo la spara grossa: “…più di 35 miliardi di euro, l’equivalente del bilancio militare di un paese come la Francia. Mai Al Qaeda né Bin Laden hanno avuto una simile forza d’urto”. L’esperto Jen Charles Brisard, già attaché militare francese, laurea alla Georgetown University di Washington (diciamo, la Cia), conferma. Anzi rincara: “Se lo Stato Islamico si quotasse in Borsa, varrebbe 2 mila miliardi di dollari!”. Eh sì, sospira la voce fuori campo:
“Daesh è diventata una multinazionale. Dispone di denaro, di armi, di 40 mila combattenti e del controllo totale del territorio conquistato sulle rovine di Siria e Irak”. Tutto per dire che Daesh è invincibile, molto più di quanto fosse Al Qaeda, o il terribile Bin Laden.
Qui interviene la nostra modesta proposta, che osiamo presentare ai Comandi americani:
Perché non bombardare la strada Mossul-Batman? Perché non hanno pensato ad obliterare l’arteria, ben visibile dall’alto, lunga 344 chilometri e piena di camion?
Forse i camion sollevano troppa polvere ed accecano il vigile occhio dei satelliti militari americani – specie il WCSF4 e USA234, lanciati in orbita nel 2012 proprio per sorvegliare la zona del Medio Oriente in fiamme e ricchissima di greggio, ma ahimé destabilizzata dagli errori di Obama. Perchè allora non usare i droni, che volano basso? Armati magari? Qualche superbomba a penetrazione che aprisse un cratere profondo alcuni metri, rovinerebbe gli affari di Daesh.
Questa è una zona che gli Usa controllano da decenni, come minimo da quando hanno invaso l’Irak. Una zona in cui sono stati capacissimi di imporre una “zona di esclusione aerea” anche quando non avevano, come si dice, gli stivali sul terreno: la imposero a Saddam tra il 1993 e il 2003, con la motivazione di proteggere i curdi, povera minoranza perseguitata…bastava che un aereo di Saddam entrasse nella zona, e veniva fulminato. E adesso, come mai lasciano passare i camion cisterna che Daesh riempie con i petrolio rubato al governo iracheno, rendendosi prospero e trionfante sugli infedeli?
Anche paesi che possono non esserci simpatici, inclusi Russia,
***
Penso anche io che certe valutazioni vadano riviste. Perché la Russia non è piu’ quella di una volta. E nemmeno gli USA (FATCA docet).
Poveri francesi, ma …
1) Gli islamici sono arrivati a due passi id est in libia. Come mai? Fino a qualche tempo fa c’era un certo Gheddafi che teneva la zona sotto controllo, ma poi i francesi hanno pensato bene di sbolognarlo con i bei risultati sotto i nostri occhi: libici alla fame, donne del loco recluse in casa, terroristi che scorrazzano a rondemà, disperati che partono e vengono a romperci le scatole.
Sarebbe il caso di dire : vabbeh solidarietà con i cugini d’oltr’alpe, ma perfavore smettetela di occuparvi di problemi islamici e lasciate fare ai russi, che sembrano più preparati.
2) Ancora: sono felice di vedere tanti italiani scodinzolare davanti all’ambasciata francese, portando la loro solidarietà, ma vorrei ricordare che proprio per ammazzare Gheddafi la Francia buttò giu’ un nostro aereo con 81 passeggeri che passarono a miglior vita senza alcuna lacrima dalle parti degli Champs Elysees.
Incidentalmente, i nostri militari, che avrebbero dovuto difenderci, non solo non tutelarono il nostro aereo, ma coprirono i colpevoli. E la nostra destra, invece di chiedere la fucilazione alla schiena di questi traditori, li coprì, con il bel risultato di lasciare alla sinistra il monopolio dell’amor di patria.
3) Qualcuno vuole fare un’inchiesta sulla campagna di stampa per screditare la visita di Gheddafi in Italia, comprese battute sugli occhi bistrati del dittatore e servilismo berlusconiano, alla luce di quel che dopo è successo? A posteriori si ha tanto l’impressione non di una sana indignazione, ma di un manovra ben preordinata verso fini poco commendevoli.
I sorrisetti di Sarkozy erano forse fuori luogo, anche perché impressionano le polemiche su Gheddafi se paragonate al precedente silenzio su quel tenero scoiattolone di Bokassa, amorevolmente tutelato dai francesi che non perdevano l’occasione di lisciarlo dal verso del pelo, quel Bokassa di fronte al quale Gheddafi era sobrio come un frate francescano, quel Bokassa cui vennero trovati nel frigo diversi cadaveri di uomini che il cuoco “imperiale” -perché Bokassa si era anche proclamato imperatore- avrebbe dovuto preparargli alla cacciatora
Per ogni europeo che subisce violenza in nome di religioni professate principalmente da stranieri, si può rinviare a loro origine 7.000 immigrati fino a 3 generazioni, scelte solo per fortuna, tra i maschi in età di combattimento?
Presidente Martino
Complimenti per l’ottimo articolo che condivido totalmente anche se ho l’impressione che i cittadini di Pianosa non saranno dello stesso avviso.
Ho la sensazione che ogni situazione, ogni piccolo o grande fatto diventi un ottima scusa per i i governi sinistri Occidentali di limitare, nella migliore delle ipotesi, oppure annullare le sacre libertà individuali.
E quello che più mi addolora è il constatare l’ingenua approvazione dell’opinione pubblica a queste leggi liberticide, agnelli che si rallegrano per l’avvento della Pasqua!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per le cortesi parole. Pianosa è stata afffidata alla Lega Ambiente, il carcere è, credo, vuoto, e le barche si devono tenere a un miglio di distanza dalla costa. L’utilizzo ottimale sarebbe di affidarla a una qualche organizzazione turistica perché ne faccia un centro di vacanze ma, dato che questo non si è fatto, potrebbe essere per noi quello che Long Island è stata per gli USA fra la fine dell’Ottocento e i primi decenno del Novecento.
Caro Professore, cari ADAMs,
finalmente qualcuno (non però le ireniche anime candide cattocomuniste che ci governano) comincia a parlare di guerra, perchè di questo si tratta.
In guerra non si può essere troppo schizzinosi nella scelta degli alleati (come già ebbi modo di chiarirmi con il nostro anfitrione, ben più esperto di me in relazioni internazionali) e, tanto meno, nell’attitudine verso il nemico.
Al riguardo mi sorge spontanea una domanda.
Siccome nessuno vuol veder tornare migliaia di sacchi neri dalla Siria o dalla Libia o da dove altro si dovranno impegnare truppe sul terreno (perchè questo è comunque imprescindibile ed è l’unica misura veramente risolutrice), questo impiego di truppe (“boots on the ground”) dovrà per forza essere preparato da bombardamenti devastanti sul nemico, il cui territorio dovrò, secondo me essere letteralmente spianato. Per fare ciò non bastano i 12 (dodici!!!) caccia-bombardieri impiegati oggi dalla Francia.
Ora se Arthur “Butcher” Harris non si è fatto scrupolo di spianare Dresda, Hannover, Colonia, Berlino e gli Americani di sganciare due bombe atomiche sul Giappone, causando centinaia di migliaia di morti, quasi tutti civili, uomini, donne, bambini, vecchi e giovani di nazioni che pure combattevano impiegando eserciti regolari, per quale motivo i nostri compassionevoli (ma non era il dio dei musulmani il misericordioso e compassionevole?) capi politici non prendono le conseguenti decisioni ? 12 caccia-bombardieri non servono a nulla! Certo, adesso non vedo in giro troppi Churchill, Roosevelt e Truman (e infiliamoci pure Stalin – anche se lui una buona controfigura ce l’ha – che con questi, dopo qualche errore di gioventù, fu costretto ad allearsi).
Un italiano, il Generale Douhet, è stato il teorizzatore della moderna guerra aerea, ma pare tutti se ne siano dimenticati. La “legge di Douhet” rimane comunque valida in eterno “Il rincoglionimento è direttamente proporzionale al quadrato dell’età ed al cubo del grado”.
Abbiamo poi don Chichì Peron ed i suoi sottopancia alla Galantino che condiziona tutta la politica dell’Italia, diletta figlia della Chiesa, non nominando mai gli islamici e ripetendo che le guerre non risolvono nulla. Se lo facciano spiegare dal caporale austriaco quando lo incontreranno.
E per raccattare qualche quattrino ti indice un Giubileo – in casa nostra – nel momento più opportuno…
Ho l’impressione che i russi siano meno parchi nell’elargire mezzi. Anche perché, anche spendendo piu’ in armamenti, ne avranno un ritorno. Pare che ci sia bisogno di 25mila lavoratori per costruire oleodotti in siberia e, nonostante le alte paghe, pochi siano disposti a lavorare nella tundra gelata. E sembra anche che i foreign fighters catturati verranno spediti a fungere da schiavi in siberia.
Così accontenteremo molte anime candide critiche su Guantanamo. In Siberia, infatti, non si soffre lo stesso caldo appiccicoso ed asfissiante che ha tormentato i prigionieri nella base cubana. La vigilanza sarà meno oppressiva, anche perché se uno vuole scappare e farsi minimo 300 km deserto ghiacciato prima di arrivare ad un villaggio è padrone di farlo. E non penso che i russi butteranno il corano nei cessi, se ho capito bene come ragionano glielo infileranno direttamente nel deretano, lasciando poi la scelta ai prigionieri di dove espellerlo.
Caro Franco,
la legge di Douhet è terrificante! Quanto al biancovestito gesuita argentino, ha avuto la brillante idea di indire un Giubileo straordinario a partire dal prossimo 8 dicembre, rendendo Roma ancor più appetibile come bersaglio di terroristi islamici! ;-(
Il gesuita forse avrà agito con leggerezza, e vabbeh, ma lui fa il Papa. Ma diamo a Cesira quel che è di Cesira: chi ha messo Angiolina agli interni e soprattutto chi non lo ha cacciato a pedate dopo l’affare uzbeko, come avrebbe ben meritato???
Alcuni dati recenti suggeriscono l’opportunità di una riflessione sul ruolo della politica monetaria europea e americana. E’ di pochi giorni orsono la notizia che il tasso di sviluppo del reddito nazionale in USA nel quarto trimestre del 2014 ha raggiunto un rispettabile 5%. I soloni italici (e non solo), specie se digiuni di economia, hanno […]
La fine dell’embargo americano a Cuba si presta a due ordini di considerazioni, di carattere generale, relative all’efficacia delle sanzioni, e di carattere specifico, attinenti al caso cubano di oggi. Cominciamo dalle prime. Le sanzioni internazionali ai danni di un paese sono inefficaci e quasi sempre controproducenti, rafforzano anziché indebolire il governo del paese. Con […]
Antonio Martino, 3 gennaio 2014 L’anno comincia bene, allietato da una notizia che ci fa scompisciare dalle risate. La racconta un bell’articolo di Piero Vietti sul Foglio (3 gennaio). L’autore si occupa della tragicomica vicenda della nave rimasta incagliata nei ghiacci dell’Antartide e dell’atteggiamento dei “Climatomani quattrinari in preda a una crisi moralista”. Il sociologo […]
L’avevo gia’ scritto tempo fa, e lo ripeto. Se non annientiamo l’islam, saremo presto o tardi annientati.
Quindi:
– Favorire fiscalmente le famiglie cristiane a fare figli.
– Abrogare (temporaneamente) il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, favorendo i cristiani (lo stesso accade a parti invertite nei paesi musulmani). Quindi legislazione asimmetrica.
– Contaminare gli acquedotti con carne di maiale cotta.
Costo dell’operazione vicino allo zero.
Moralita’ forse dubbia, ma visti gli effetti positivi giustificabilissima.
E ricordiamoci che i musulmani NON sono risorse, ma bombe ad orologeria pronte a esplodere quando gli fara’ piu’ comodo.
Ogni giorno che passa e’ un giorno perso per noi, e guadagnato per loro.
Caro Professore, cari ADAMs,
il più bell’articolo di Piero Ostellino da che ha lasciato il Corriere!!!
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bassa-efficienza-alta-fiscalit-e-troppe-parole-1226326.html
… anche se io rimpiango “il liberalismo che ha governato in modo elitario l’Ottocento”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
ottimo! Grazie per la segnalazione,
am
P.S, Domani dovrebbe uscire un mio post che spero vi piacerà.
Caro Professore, mi permetto di chiederle una sua opinione sulle primarie del Partito Repubblicano negli Usa. Ritiene anche lei pericolosa la figura di Donald Trump e, soprattutto, l’Antonio Martino americano, oggi, per quale candidato voterebbe?
Con la consueta stima,
Massimo B.
No, caro Massimo, Trump non è pericoloso, ma non è il mio preferito, perché non credo potrebbe essere eletto.
Caro Professore, cari ADAMs,
oggi imperverso come la grandine (e me ne scuso) ma sarebbe interessante conoscere la vostra opinione sulle ultime prodezze di don Chichì Peron, che dopo essere andato al confine di uno stato sovrano ad auspicarne, lui capo di stato, l’invasione da parte dei “migranti” affibbia patenti di “non cristianità” a chi non ha paura di rilevare come il suo sia un comportamento da politicantastro.
A mio modestissimo parere è un’ennesima bergoglionata (copyright Antonio Socci).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
le bergoglionerie non mi stupiscono più. Come fece la Bindi con De Luca, il gesuita ecc. ecc. ha fatto un magnifico spot eletttorale pro-Trump!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
apprendo solo ora la notizia della scomparsa di Piero Buscaroli.
Uomo di grandissima cultura e scrittore elegante e cristallino, di cui ho condiviso quasi tutte le idee.
Se mi sono avvicinato con entusiasmo (e con una certa cognizione di causa) lo debbo solo a Lui.
Proprio la settimana scorsa ho cercato “Il libro di Didone” scritto dal padre Corso, cui Lui era molto affezionato.
Per il mondo conservatore (anche se Lui era di simpatie fasciste) una grave perdita.
Franco Cattaneo
Al secondo capoverso ho dimenticato “alla musica classica, io che non sopporto la musica delle canzonette,”
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
anche se non lo conoscevo, ricordo quando scriveva per il Giornale (anni ’70), sotto pseusonimo e con finta foto perché … era fascista! Un uomo colto, grande esperto di musica e coraggioso. Ci mancherà!
am
Caro Professore,
Piero Buscaroli non perdonò mai a Montanelli di avergli, nei primi tempi del Giornale, imposto di apparire sotto lo pseudonimo di Piero Santerno.
Il dubbio che Montanelli nei fatti fosse molto meno controcorrente di quanto volesse apparire è qui palpabile.
Di Buscaroli posseggo quasi tutti i libri, e tra essi quello che forse prediligo è una raccolta (credo) di articoli di politica estera “Paesaggio con Rovine” pubblicato da una piccola casa editrice, Camunia se non erro.
In campo musicale roventi sono state le sue polemiche con il gran visir della critica musicale politicamente corretta, il comunista Massimo Mila: lo accusava tra l’altro di voler pontificare su Mozart senza conoscere il tedesco (cosa che per un musicologo mi pare limitazione non da poco) e, quindi, senza aver mai potuto leggere il monumentale, e fondamentale, epistolario di Wolfgang Amadeus.
Dagli scritti di Buscaroli sono stato iniziato al culto di Furtwängler.
Un altro grande merito di Buscaroli è stato quello di aver portato al Giornale l’altro grande musicologo (e gran conservatore) Paolo Isotta, che passò poi al Corriere, dove fu ostracizzato a lungo dal critico musicale “titolare” Curir (comunista) e da tutta la redazione. Di Isotta è uscito or non è molto per Marsilio il bel “Altri Canti di Marte” (congiuntivo esortativo).
L’ultima opera di Buscaroli a vedere la luce (2010) è stata il bellissimo “Dalla Parte dei Vinti – Memorie e Verità del Mio Novecento”. Era un Buscaroli ormai malato, tanto che non ha potuto pubblicare il promesso seguito e nemmeno il saggio sul Suo amatissimo Bruckner.
Mi perdoni la lunghezza e la un po’ spocchiosa “pedagogia” di questo mio intervento, ma ho troppo amato Buscaroli.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, cari ADAMs,
segnalo, per chi fosse interessato a capirne di più, che il fondatore del “Fronte di Liberazione Fiscale” Claudio Bizzozero (che scopro essere riuscito a farsi eleggere Sindaco di Cantù a capo di una lista civica battendosi contro sinistra, lega e centro-destra) sarà presente a “La Gabbia”, trasmissione condotta da Gianluigi Paragone, questa sera, mercoledì 17, alle ore 21.00 su La7.
Io sono curioso e perciò per la prima volta in vita mia guarderò una trasmissione politica di questa rete.
Cordialità.
Franco Cattaneo
Grazie della segnalazione.
Peccato che da due anni non sia più un amministratore pubblico. Avrei ben volentieri aderito alla iniziativa.
Caro Professore, cari ADAMs,
ho saputo che ieri il sindaco di Cantù ha presentato il neonato (15.12.2015) “Fronte di Liberazione Fiscale”, nuova formazione politica che ha come obiettivo dichiarato la riduzione della pressione fiscale e contributiva al di sotto del 40% complessivo, la riduzione della spesa pubblica improduttiva e la gestione diretta da parte dei comuni del grosso delle finanze pubbliche.
http://www.fronteliberazionefiscale.org/
Enunciato in questi termini il programma sembrerebbe interessante, inoltre il simbolo del partito richiama la bandiera elvetica e già questo particolare fa ben sperare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
d’accordo! Se son rose………
am
Caro Professore,
sono sempre stato convinto che il Risorgimento, contrariamente a quanto pensano gli “storici” cattolici (alla Agnoli e Pellicciari) e marxisti, sia stato il più alto momento della storia d’Italia e che Cavour sia il maggior uomo di stato che, anche se confinato al Piemonte, l’Italia abbia avuto (apprezzandone anche i dubbi sulla desiderabilità dell’unione dell’intera penisola).
La presente triste situazione italiana mi porta però a sentirmi, da lombardo, sempre più un nostalgico fedele suddito di Sua Maestà Imperial Regia, Dio guardi, ed a piangere il suicidio di Kakkonia (Bella gerant alii, tu, felix Austria, nube).
Mi dica: è grave?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Con la scusa dell’unità d’Italia Cavour ha preso due piccioni con una fava, soldi e fama. Al resto ci hanno pensato i nostri conterranei
Caro Giuseppe,
sulla fama si può tutti essere d’accordo; non mi è chiaro però cosa intenda per “soldi”, dato che di sicuro personalmente non si è arricchito, essendo morto 82 giorni dopo la proclamazione del Regno d’Italia. Se intende che il misero Piemonte (assieme alla Lombardia) si sarebbero arricchiti depredando le ricchezze del florido e avanzato Regno delle Due Sicilie, come affermano da qualche anno in qua alcuni storici neoborbonici, ci sarebbe molto (o molto poco) da discutere.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco, Ma di quali storici neo borbonici dobbiamo parlare. Ci siamo venduti per un piatto di lenticchie, anzi pare con una sorta di assegno scoperto. Poi se ida un lato i Borbone erano incapaci non è che i Savoia brillassero , è che per loro fortuna hanno avuto Cavour che gli ha risolto i problemi due volte: i soldi e le tecnologie più la sua morte perché così non ha messo ombra al grande re così come Peppino.
Caro Giuseppe,
mi perdoni ma il suo eloquio a me, poeur fioeu de campagna, sembra molto criptico e non riesco a comprendere sino in fondo i suoi ragionamenti.
I Savoia erano degli ingordi provincialotti abbastanza stolidi, per di più neanche italiani, e, paragonati a loro, i Borbone di Napoli mi riescono (ma questo importa niente) più simpatici e per giunta con un tratto più signorile. Non sarà un caso che alcune delle menti migliori (Lagrange, per esempio) se ne siano andate dal Piemonte, ma quella era forse comunque un’Europa, fatte le debite proporzioni, molto più cosmopolita ed aperta di quella di oggi.
Se poi mi vuole parlare delle grandi ricchezze e dell’astronomico PIL del Regno delle Due Sicilie, nonchè della sempre citata ferrovia Napoli-Portici (7.25 km all’inaugurazione), della siderurgia di Mongiana e delle pur notevoli officine di Pietrarsa (1840, però la genovese Ansaldo è di solo un decennio posteriore), non credo che qui i Savoia abbiano trovato tecnologie (del resto quasi tutte, come per il resto d’Italia, importate dalla Francia e dall’Inghilterra e gestite nella maggior parte dei casi da società straniere) molto all’avanguardia: basti dire che alla proclamazione del Regno d’Italia sui poco più di 2’000 km di strade ferrate vi erano più di 800 km di linee in Piemonte, più di 500 km nel Lombardo-Veneto (la sola Lombardia faceva però parte del Regno), 300 km in Toscana, 120 km nel Regno delle Due Sicilie (tutte attorno a Napoli), 100 km negli Stati Pontifici.
Non vedo quindi che grande affare abbiano fatto i Savoia, a parte il potersi pavoneggiare per avere 22 milioni di sudditi anzichè 4.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sto ancora aspettando le sue scuse sig. Cattaneo
Sig. Giuseppe,
veda, io sono di intelligenza un po’ limitata e pertanto molto spesso faccio fatica a comprendere ciò che mi viene detto.
Deve pertanto perdonarmi se ho capito poco di quanto da lei scritto.
Prima mi dice che Cavour si è preso soldi e fama. Non ho avuto difficoltà ad essere d’accordo sulla fama, ma non mi era chiaro quali soldi potesse aver preso Cavour con l’unificazione italiana, perchè non mi risulta (ma posso non essere correttamente informato, cosa vuole, discendo da una famiglia di gente meccanica e di piccolo affare) si sia personalmente arricchito in quanto, anche volendolo, non ne avrebbe avuto la materiale possibilità. Ho allora avanzato l’ipotesi che lei concordasse con le tesi degli storici neoborbonici che sostengono i retrogradi piemontesi abbiano rapinato il ricco e progredito Regno delle Due Sicilie.
Mi ha risposto che gli storici neoborbonici non c’entrano e che “ci siamo venduti per un piatto di lenticchie”: il “ci” sono portato a credere si riferisca ai borbonici. La “sorta di assegno a vuoto” cui lei accenna potrebbe essere la lettera di credito falsificata che sarebbe stata rifilata da Garibaldi (quindi non da Cavour) al generale Landi.
Lei dice che i piemontesi hanno rubato soldi e tecnologie. Per quanto riguarda i soldi potrebbe anche essere, ma non credo che nella storia si siano verificati casi in cui, quando viene conquistato un regno, si consegnino al deposto sovrano le casse del regno dissolto. E non mi parte che tali ricchezze venissero dal deposto sovrano spese per il progresso civile e materiale del proprio regno, ma piuttosto per soddisfare i propri capricci o per investimenti di carattere militare.
Quanto poi alle tecnologie non credo che il reame borbonico avesse istituti operanti nel campo cosiddetto R&D che fossero fecondi di trovati originali e novità: dappertutto in quell’Italia le tecnologie venivano importate da Inghilterra e Francia (e più tardi Germania) e venivano quasi sempre gestite da società in cui la maggior parte del capitale era straniera. Come se le era comprate Francesco quelle tecnologie se le poteva comprare anche Vittorio Emanuele.
Non capisco quindi di cosa mi debba scusare nei suoi confronti.
Franco Cattaneo
Solo dell’ultima frase , non vedo quindi che grande affare abbiano fatto i Savoia, a parte il potersi pavoneggare per avere 22 milioni di sudditi anziché 4.
Io sarò criptico, lei invece è stato chiarissimo
Cordialità
Gs
Caro Franco,
concordo in pieno sul giudizio su Cavour e comprendo i suoi rimpianti.
Cordialmente,
am
Caro Professore,
in un articolo apparso ieri Piero Ostellino definisce genialmente il nostro stato “post-fascista e pre-sovietico”.
Non Le pare però che quel “pre” sia molto ottimista?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
proprio così!
am
FEROCIA ISLAMISTA E LIBERTA° PERSONALI
Caro Professor Martino,
mi scusi se utilizzo il titolo del suo ultimo articolo: lo uso unicamente per trarne due argomenti. il primo , la ferocia islamista (parlo delle stragi delle quali ormai si è costretti ad ascoltare, leggere se non addirittura vedere scene, non cinematografiche, che fanno accapponare la pelle) porta a pensare: che gli islamici siano non una sub razza ma una sub specie? Ma pensando che secoli orsono la “civile” popolazione del continente europeo non era poi tanto differente, era ed è sessualmente compatibile, la domanda non regge. Perché allora tanta “ferocia” in una teocrazia che non solo spinge ad uccidere, con sofferenza, il diverso e opprime la popolazione colla religione che azzera il “libero Stato”? Temo che le mie domande siano destinate a restare senza risposta, oppure ne esista una sola, riportata da Indro Montanelli, la storia è scritta col sangue.
Il secondo, le libertà personali, è già profondamente limitato , non solo ascoltando amici e non dall’esprimersi circa il terrorismo per paura. sìi paura, di essere ascoltato e divenirne bersaglio , ma anche dalla quasi mancanza di controllo del territorio, come lei fa ben notare, di forze dell’ordine e militari a difesa dei cittadini.
Ma, cosa inaudita, il timore che queste forze , ripeto a difesa dei cittadini, debbano agire colla paura di essere poi giudicati eccessivi nell’espletamento del loro dovere.
Cosi come l’idiozia sublime emerge da condanne del cittadino, che, difendendosi , IN CASA PROPRIA, uccide l’aggressore la motivazione è PER ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA!!! Ma se una azione è legittima come può essere eccessiva? Non è per caso una aberrante contraddizione in termini?
Termino senza più speranza e con molta rabbia, ma pronto alla difesa.
Coi più cari e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
siamo sempre d’accordo. La cosa mi fa molto piacere e la ringrazio per il solievo che mi dà la sua frequente partecipazione su questo blog,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
pare che Nosferatu sia uscito dalla cripta quirinalizia e, sfidando i raggi del sole, si sia recato in visita di stato a Washington.
Per l’occasione perfino un mr. Bean come Renzi non si è fidato a mandarlo solo e l’ha fatto accompagnare, come si usava nel buon tempo antico, dal Ministro degli Esteri.
Al suo arrivo alla base aerea di Andrews è stato ricevuto con tutti gli onori dovuti ad un capo di stato (si fa per dire) dal…. Comandante del Distretto Militare di Washington D.C., tale Bradley Backer!!!
Beh, certo che se per l’erede di La Pira e per il rappresentante della Comunità di Sant’Egidio un Barack Hussein non si scomoda, non dico di persona, ma neanche manda il suo droide protocollare Biden o uno dei tanti sottopancia dell’Amministrazione, vuol dire che l’Italia renziana è proprio tenuta in altissima considerazione negli U.S.A.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro TD, ecco cosa risposi ad una domanda del Borghese nel 2010:
Sono stato criticato e insolentito da più parti quando, dai primi anni Settanta ad oggi, ho espresso le mie riserve sul modo in cui si intendeva creare una moneta unica per l’Europa. I fatti continuano a confermare la fondatezza dei miei rilievi. Continuo a non riuscire a comprendere come persone apparentemente sensate e informate potessero davvero credere che un pezzo di carta che non era mai stato usato come moneta, una volta immesso in circolazione, potesse avere un potere d’acquisto pari esattamente a 1936,27 lire al momento della sua introduzione e per il resto dei secoli. Né mi è chiaro come qualcuno potesse davvero ritenere che economie diverse, caratterizzate da dinamiche interne disparatissime, potessero restare indissolubilmente unite, affidando gli aggiustamenti alle variabili interne (prezzi, redditi e tassi d’interesse) senza problemi di sorta. Né risulta chiaro come si potesse pensare che ciò che non era riuscito a due piccoli Paesi molto simili (Belgio e Lussemburgo) potesse essere a portata di mano di un gran numero di Paesi divisi da lingue, culture e legislazioni differenti. L’unione monetaria belga-lussemburghese, basata com’era su un’unica moneta per due Paesi dotati di sovranità in materia di bilancio ebbe vita grama. Perché mai Italia e Germania, Francia e Spagna e così via avrebbero dovuto fare meglio?
Nel 1955 mio padre convocò a Messina i sei ministri degli esteri della CECA per rilanciare l’europeismo. Fu lì e a Taormina che si decise che, non essendo i tempi maturi per l’unione politica, si doveva puntare sull’integrazione economia, sia perché desiderabile in se, sia perché avrebbe favorito la pace in Europa, sia infine perché, quando i tempi fossero stati maturi, avrebbe condotto all’unione politica. Un nobile ideale!
L’UE lo ha tradito, rischiando di screditarlo. Ecco perché non sono solo euroscettico, sono ferocemente anti-UE!
Complimenti vivissimi per la confermata preveggenza e per la solita chiarezza.
Grazie, caro Ivo
Presidente Martino
La frase di Alfano: “Tutti devono aver paura dello Stato” puzza di tirannia. Infatti è tirannia quando il cittadino ha paura dello Stato viceversa è democrazia quando è lo Stato ad aver paura del cittadino….
Burocrati e Statalisti sono sempre pronti a togliere libertà ai cittadini giustificandosi inequivocabilmente che lo stanno facendo esclusivamente per il nostro bene..
In questo caso l’orribile minaccia è rappresentata dai terribili sedicenni italiani!
Una vera emergenza nazionale….
Alfano, sii serio!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
giusto!
am
Presidente Martino
Dice Mario Draghi che poteri occulti internazionali complottano per non far alzare l’inflazione.
E ringraziamo Dio che ci sono!
Ci mancherebbe solo la stagflazione.
Che idiozia, come se il ministro della Salute si lamentasse che ci sono troppo poche malattie…..
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
lei ha ragione. la sagra delle idiozie impazza!
am
Non si era mai visto un medico che cura il tifo con la peste
Proprio caro Matteo,
am
Buonasera Prof,
Sono d’accordo con lei sui tagli alla Difesa ma credo che con gli F-35 si stia dando una mano a coloro che li vogliono aumentare(i tagli). Pare che detti aerei abbiano tanti problemi e che tali problemi ,pur constatati dalla stessa casa costruttrice, si debbano risolvere con i NS soldini. Lei che ne pensa?
Grazie e buona convalescenza
GS
Caro Giuseppe,
quegli aerei sono il massimo per la nostra aeronautica! Dobbiamo prenderli,
am
Tra l’altro senza F 35 non avrebbe senso nemmeno la portaerei Cavour, ammiraglia della MMI, e visto l’imminente pensionamento degli AV8 Sea Harrier per raggiunti limiti di anzianità’ sarebbe l’unica portaerei al mondo senza aerei……
D’accordo ma la mia domanda è un’altra, la ripropongo in maniera diversa: per prendere un appalto negli USA la Beretta ha dovuto dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio di essere la migliore noi invece stiamo comprando degli aerei di cui si conoscono i tanti difetti che la casa costruttrice né è conscia ma per risolvere i problemi dell’aereo i soldi li deve uscire l’Italia. A me sembra un trattamento da bingo bongo con anelli al naso
Egregio Professore e Caro Moles, è partita la campagna di predazione su canone TV. So già che ci sono organismi che stannno preparandoun ricorso di costituzionalità. Sarebbe il caso di prendere contatto con loro e anche preparare altre azioni legali per ottenere il risarcimento del costo della raccomandata e del tempo perso per redigerla.
Cordiali saluti.
PS Mi sono perso l’intervista al professore. Qualcuno mi puo’ dare l’indirizzo internet su cui ritrovarla?
Caro TD,
l’intervista è uscita su Libero lunedì. Quanto alla sua ottima proposta, ne parli a Giuseppe.
am
http://www.pressreader.com/italy/libero/20160201/281672548973131/TextView
Presidente Martino
I Governi Monti, Letta e Renzi applicando senza vergogna le catastrofiche misure economiche europee , condite dalle solite politiche di sinistra basate sull’aumento sconsiderato della pressione fiscale, sull’aumento degli sprechi pubblici e della burocrazia hanno provocato danni permanenti alla nostra economia.
Questi cialtroni hanno causato quattro segni più che certificano la loro incapacità: +Tasse, +povertà, +disoccupazione, +debito pubblico.
Quante banche dovranno ancora fallire?
Quale mostruosa cifra dovrà raggiungere il debito pubblico
prima che questi incapaci smettano di fare danni?
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
parole sante!
am
Carissimo Professor Martino,
ho appena letto su Libero di oggi la sua intervista rilasciata a Giancarlo Perna. Non posso trattenermi dal gioire e dirle che (ne sutor supra crepidam, cioè io) le mie piccole idee concordano colle sue. In toto. Specialmente sul disastro dell’UE. che non è ill sogno di semplici (veri) Statisti, come quelli che lei cita e che forse
lo avrebbero realizzato, ma un trogolo per maiali.
Sempre a sua disposizione per ciò che io possa fare ed i più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
COME POSSO AVER COMMENTATO UNA INTERVISTA POCHI MINUTI FA? SAREBBE ESTREMAMENTE GRADITA UNA RISPOSTA
Grazie, caro Barabaschi, per le cortesi parole e per la generosa offerta di aiuto. La sua amicizia è tutto l’aiuto di cui ho bisogno,
am
Grazie, caro Barabaschi. Scusi se non avevo risposto prima,
am
Carissimo Professor Martino,
ho appena letto su Libero di oggi la sua intervista rilasciata a Giancarlo Perna. Non posso trattenermi dal gioire e dirle che (ne sutor supra crepidam, cioè io) le mie piccole idee concordano colle sue. In toto. Specialmente sul disastro dell’UE. che non è ill sogno di semplici (veri) Statisti, come quelli che lei cita e che forse
lo avrebbero realizzato, ma un trogolo per maiali.
Sempre a sua disposizione per ciò che io possa fare ed i più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Magnifico anche su la libertà in Europa riportato nel “Il Foglio”. Siamo tutti ansiosi in sapere più dettagli della riunione di Messina negli anni 50.
A Suo parere sarebbe meglio per gli USA Cruz o Trump?
Caro PM,
grazie, seguirò il suo consiglio appena il braccio sarà migliorato,
am
Egregio Professore, ho appena letto la Sua intervista su Libero. Combattivo e lucido come sempre. Complimenti e buon lavoro
Grazie, caro Michele! Io non l’ho ancora vista,
am
Grazie, caro Michele!
am
Caro Professore,
le discussioni degli ultimi giorni sul ddl Cirinnà sono diventate ormai materie per parapsicologici. La mia opinione è molto particolare e ci terrei ad avere il parere di tutti, in particolare il suo. Personalmente sono più che favorevole a che due soggetti, maturi, liberi e consenzienti, possano contrattualmente determinare presupposti e regole della loro convinvenza. Il family day, da sempre, mi fa orrore. Un manipolo di signori che vorrebbe imporre le proprie convizioni etiche ad altri cittadini. Assurdo. Tanto come trovo assurda la pretesa sulle adozioni da parte degli omosessuali. La genitorialità non è un diritto. E’ solo ed esclusivamente un dono ed una responabilità. Oggi gli adolescenti vanno in crisi perchè sono grassi e perchè vengono presi in giro. Figuriamoci che tipo di conseguenze mentali potrebbero avere se un giorno scoprissero di essere figli di una madre che ha affittato il suo utero. Per la lobby gay questa è libertà. A mio parere, il desiderio che chiede di essere normato, svilisce il concetto di libertà per sfociare nel libertinismo. Perchè la mia libertà va tutelata fino a quando non nuoce a quella degli altri. E sui bambini, non avendo certezze, preferisco affidarmi al principio precauzionale.
Massimo B.
Caro Massimo,
la penso come lei!
am
Caro Professor Martino,
il mio lungo silenzio è stato causato la una emorragia gastrica da farmaci che mi ha costretto, data la sua pericolosità, alla ospedalizzazione. Ora, passato il pericolo, seppur lentamente sto tornando alla normalità colla stessa grinta di sempre.
Leggo che anche lei ha sofferto per una frattura ad un gomito; auguri di veloce e totale guarigione.
Nel leggere i commenti persi ne commento uno che tratta di Confindustria; non si meravigli l’amico che la critica: è uno dei tanti “palazzacci” ove la caccia al potere personale è la caratteristica principale. Parola di chi l’ha frequentata da presidente di Confindustria Teramo poi Abruzzo poi come membro del Comitato per il Mezzogiorno, per oltre quindici anni.
E ci meravigliamo di recenti uscite che fanno rimanere basiti?
A risentirla presto i miei più amichevoli e cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
i miei più fervidi auguri di rapida e completa guarigione. Sono, come sempre, d’accordo con lei su Confindustria. Speriamo che entrambi possiamo rimetierci presto,
am
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-01-11/evasione-fiscale-i-contribuenti-prova-tv-075755.shtml?uuid=ACJwPY7B
Vorrei che, partendo dal Professore, leggiate questo articolo e poi forniate i vostro responso de vexanda quaestione:
1) l’autore è scemo
2) l’autore ci prende per il (bip) pensando che noi siamo scemi
Grazie Saluti
Caro TD,
lei sa come la penso e non capisco proprio perché Confinduustria intigni a dire sciocchezze. Forse, il “dagli all’evasore” è fumo negli occhi per coprire evasori amici! Ma davvero resto sbalordito da tanta tracotante idiozia. 😉
am
Caro TD,
Propendo fortemente per l’opzione numero 2.
Del resto tutti i tassassini e idolatri dello Stato ladro credono di essere più intelligenti e pensano che gli altri siano scemi!E devo dire che fino ad oggi l’hanno avuta vinta…la nostra riduzione in schiavitù dallo Stato è la rappresentazione plastica della loro vittoria!
Ovviamente Confidustria che non ha mai accettato lo scambio IRAP-INCENTIVI…non è solo uno dei tanti approfittatori e sfruttatori della mucca da mungere!
Come procede la guarigione?Spero si ristabilisca presto! Forza Professore, siamo tutti con Lei, che ci guidi alla Libertà e alla Vittoria sui tassassini!
Saluti,
Parrini
Dunque finora siamo al 50%. Perfetta parità fra chi (il professore) pensa che ci troviamo ad uno scemo e chi (Alberto) ritiene che il nostro eroe “ce fa”.
Mandate le vostre oppinioni. Si vincono ricchi premi
Propendo per la opzione 2 anche se una quota di stupidità ed ignoranza è indispensabile per tale articolo.
Aggiungerei una notevole dose di servilismo e di opportunismo: se non si canta nei cori delle lodi al Renzismo si rischia il posto nei media asserviti.
P.S. Tanti auguri caro Professore.
Salve
Posso votare per la stupidità dell’autore che comunque, ritenendo stupidi la maggioranza dei lettori, ci ha preso?
Cordialmente
Caro Alberto,
prprio così! Sto lentamente migliorando,
am
ITALIANI CONSOLIAMOCI (2)
Non siamo proprio gli ultimi
i bischeri li hanno anche all’estero
http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/qualunque-imbecille-puo-inventare-e-imporre-tasse-anche-in-germania-130370.html
Caro TD,
parole sante! Ottima segnalazione: dovremmo indire su questo blog il premio “bischero d’oro” da attribuire annualmente alle sciocchezze più grosse. Che ne dice?
am
ITALIANI CONSOLIAMOCI (1)
Non siamo proprio gli ultimi
i bischeri li hanno anche all’estero
http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/stiglitz-ha-unidea-per-la-crescita-piu-spesa-pubblica-e-piu-tasse-129686.html
Presidente Martino
La stupida guerra veneziana ai souvenir: Sovrintendenza ai beni artistici e Italia Nostra Venezia vogliono che il Comune chiuda i negozietti di souvenir(!?)
Da liberale trovo assurda la pretesa di Italia Nostra Venezia di decidere quale tipo di merce sia politicamente corretto vendere e quale no.
I souvenir visti come nemici del popolo.
Solamente le menti bacate dei sinistri radical chic completamente ignari alle regole del mercato che ogni imprenditore conosce sulla propria pelle possono partorire simili idiozie.
È la domanda che crea l’offerta!
Il consumatore è “libero” di scegliere cosa, come e dove spendere i propri denari!
Se un negozio è brutto e la sua merce è scadente è il libero mercato che lo farà chiudere o fallire e non certo le opinioni di ricchi moralisti comunisti auto proclamatosi difensori del buon decoro.
Se questi moralizzatori desiderano avere una città di negozi Gucci e Armani possono facilmente e liberamente aprire loro codeste attività sobbarcandosi oneri ed onori, rinunciando magari a comodi e pigri posti fissi….
Saluti Matteo Napoletano
Matteo Napoletano
Caro Matteo,
lei ha ragione, ma potrebbe anche aggiungere che il divieto farebbe nascere un fiorente mercato clandestino di suovenir! 😉
am
Vorrei far notare questa petizione sacrosanta su Change.org: “Fermiamo la illegittima applicazione “IVA sulle imposte” nelle nostre Bollette!”.
Credo che solo in Italia esistano certe aberrazioni….
Link: https://www.change.org/p/fermiamo-la-truffa-dell-applicazione-iva-sulle-imposte-nelle-nostre-bollette-enelgroup
Stesso discorso vale per le accise sulla benzina: “Benzina, basta accise: non voglio più pagare la guerra d’Etiopia quando faccio il pieno”
https://www.change.org/p/benzina-basta-accise-non-voglio-pi%C3%B9-pagare-la-guerra-d-etiopia-quando-faccio-il-pieno-matteorenzi
Secondo me sono battaglie che dovrebbero essere di tutti, non solo ns. Giusto professore? Visto che è in parlamento, faccia qualche interrogazione…
PS: intanto si rimetta in forma!
Le auguro di ristabilirsi presto caro Professore. Un caro saluto.
Massimo B.
Caro Professore tanti auguri per una pronta guarigione.
Ma mi permetta di esortarla a sfruttare la convalescenza per ponderare un suo intervento sulle attuali crisi bancarie. Una sua spiegazione dettagliata sarebbe gradita da tutti.
Cordiali saluti
Presidente Martino
Auguri di pronta guarigione e se mi è concesso:
“FORZA MARTINO!”
Saluti Matteo Napoletano
Caro TD e caro Matteo,
grazie per gli auguri e per l’amicizia. Sono nuovamente a casa: non posso radermi, pettinarmi, lavarmi e rispondervi è una tortura (il gomito mi fa impazzire)! Appena tornato in sesto, mi occuoerò di quanto suggerisce TD: è un tema ahimé vitale. Grazie ancora,
am
Tantissimi auguri di buona guarigione caro Professore.
Mi scuso per la mia assenza dal blog, ma vi leggo e seguo sempre con immenso piacere e immutata stima.
Forza Professore e si ricordi che siamo tutti con Lei!
Saluti,
Parrini
Caro Professore, cari ADAMs,
sarà cosa di poco conto
http://www.lintraprendente.it/2016/01/la-guerra-della-schiscetta-per-la-sinistra-e-diseducativa/
ma ci fornisce la prova di quanto siano cretini e pericolosi i comunisti con le loro fissazioni sul “collettivo” sul “socializzare”, sulla “fruizione in comune”.
“libertà” è una categoria che nel loro, già di per sé minuscolo cervello, non trova proprio posto. Pazienza per loro, non me ne importa nulla, il guaio è che la vogliono seppellire anche per noi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco e carii Adam,
soon in clinica e stopper essere. operato, frattura del Gomito. Tornero’ in attivita’ fra UN paio.di sett image,
am
Caro Professore,
tantissimi auguri di perfetta guarigione!
Franco Cattaneo
Egregio Professore, Le auguro che tutto vada per il meglio.
Rimettetevi subito, perché senza l’appuntamento quotidiano con le Sue
riflessioni ed analisi ci sentiamo orfani e smarriti.
In bocca al lupo e… al più presto…!
Prof, tanti auguri di pronta guarigione
gs
Esimio prof.Martino,
un augurio di pronta guarigione e buona convalescenza. La faccio meditare un po’ con questo scritto che non e’ mio ma tratto da European school of Economics ,cosa ne pensa?
Mille scuse al prof Martino se entro in tackle scivolato, ma mi prudono le mani: questa roba di pare dirigismo da apprendisti stregoni.
“Per cambiare il destino dell’umanità bisogna cambiarne la psicologia”: i liberali dovrebbero sapere che non esiste l’umanità, ma gli uomini; e io non desidero affatto, come uomo, che qualcuno si permetta di pensare che sia utile cambiare la mia psicologia!
Mi unisco agli unanimi auguri di pronta guarigione per il prof Martino.
Luciano
PS. Vedete a quali gravi conseguenze conduce il voler ricordare, “dandogli di gomito”, al catafratto Berlusconi che esisterebbe un certo programma liberale del 1994…
Sig. Luciano non concordo. Fa parte di un discorso piu complesso. Era inteso in un altro senso,non quello che pensa lei.Cmq S legga il Libro La Scuola degli Dei del Prof. Stefano D’anna.saluti
Mille grazie, ma mi permetto di restare della mia opinione: hanno scritto quel che hanno scritto. La vagheggiata costruzione dirigistiga di splendidi paradisi ha sempre condotto alla nascita di ragguardevoli inferni. Non mi dispiacerebbe un parere del prof. Martino, sempre che ne abbia voglia e braccio permettendo.
Cordialità.
9/2/2016 A Madmax. Mille grazie, ma mi permetto di restare della mia opinione. La vagheggiata costruzione di paradisi in terra ha sempre portato alla nascita di ragguardevoli inferni.
Pianificazione della scarsità Vs. pianificazione dell’abbondanza? Il fallimento delle pianificazioni, tutte, è sotto i nostri occhi. E la scarsità è un dato di fatto perché il mondo è finito. Se mi consente, cerchi Sergio Ricossa La fine dell’economia. Saggio sulla perfezione”, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006.E poi quale psicologia dell’UOMO? Questa è ipostatizzazione bella e buona.
Non mi dispiacerebbe un parere del prof. Martino, sempre che ne abbia voglia; e braccio permettendo.
Cordialità
Un altro esempio che il grillini spesso portano avanti battaglie liberali. Nogarin a Livorno ha avuto un comportamento eroico ricordo.
Caro Professore,
non so quale giudizio Lei dia su Giancarlo Pagliarini (che ebbe collega nel primo gabinetto Berlusconi); a me ha sempre dato l’impressione di una persona per bene e preparata (per quanto – molto poco – io possa capire di economia) e che sa esporre in modo semplice e chiaro le sue opinioni (rem tene…). Forse su questo mio giudizio incide il fatto che io vidi di persona, per la prima ed ultima volta in vita mia, Pagliarini su un tram (un mitico meraviglioso T28) il martedì mattina in cui furono resi noti i trionfali risultati delle elezioni politiche del ’94 (io ero rientrato in Italia, sostenendo una spesa non indifferente, con tutta la famiglia per poter andare a votare con la segreta speranza che la tanto attesa “rivoluzione liberale” potesse affermarsi. Abbiamo poi visto come è finita. Credo tra l’altro di averle anche dato il mio voto – e indicato a mia moglie di fare altrettanto – perchè, se non ricordo male, Lei era candidato nel mio collegio). Pagliarini aveva appena vinto le elezioni, stava per diventare ministro e girava per Milano in tram, non in taxi o auto blu (di cui ancora, ovviamente, non disponeva): ciò mi fece un’ottima impressione.
E vengo al punto.
Il nostro scrive un, per me , interessante articolo sul Monte dei Boschi:
http://www.lintraprendente.it/2016/01/crac-banca-etruria-datato-2013-lo-dice-banca-etruria/
Cordialità,
Franco Cattaneo
Pagliarini e’ persona seria. Non lo vedo dd anni. Nel 1994 ero capolista di FI anche in Lombrdia 1.
am
Lo ebbi professore in un corso di analisi finanziaria e posso confermare che è persona molto preparata e, soprattutto, molto concreta.
Presidente Martino
Non vorrei passare per grillista o peggio per moralizzatore.
Sono anch’io garantista, supergarantista ma non cieco e sordo…
Leggendo il Corriere della Sera di oggi con il dettaglio degli affari tra la società Party srl di cui è amministratore unico la madre di Renzi e socio il padre Tiziano Renzi e le delibere di Banca Etruria firmate dal vicepresidente ossia il padre della Boschi che accordavano fiumi di denaro a fondo perso con un sottofondo di disperazione e suicidi causati dalla bancarotta dell’istituto, mi lascia molto amareggiato il nostro assordante silenzio!
Forse FI è solamente molto buona e gentile con i bancarottieri PDioti?
Ma da noi in Veneto si dice: “Tre volte bon= cojon!”
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo, mi permetto umilmente di anticipare il Professore su questo tema. Per me essere garantista è un vanto. Essere garantista verso gli avversari politici è un dovere morale. Le sue congetture hanno fondamento e suscitano identico sospetto in me. Ma il sospetto non può diventare la bussola dell’azione politica; pena la deriva giustizialista, giocobina e travaglista della forza politica che ne sposa la parvenza.
Mi scuso per aver anticipato il Professore sul tema. Ma, da avvocato, non sono in grado di non essere garantista. E mi causa dolore il clima giacobino che vige in Italia dopo 20 anni di travaglismo viscido.
Massimo B.
Caro Matteo,
anch’io, leggendo i giornal,i ho visto vacillare il mio garantismo!
am
Caro Professore,
ho visto ieri sera, al cinema, il film di Checco Zalone. Mi permetto di consigliarne la visione a tutti i liberali. In 90 minuti, con sapiente ironia, Zalone mette in luce tutte le porcate dello statalismo italico nella Prima Repubblica e descrive sapientemente la follia del posto fisso in cui si mettevano solo timbri e si stampavano fotocopie.
Il fatto che, inoltre, il protagonista del film sia un comico non schierato a sinistra che ha lasciato infastiditi tutti i radical chic cattocomunisti per il successo avuto, è stato il motivo che mi ha spinto a vedere Quo Vado. Mai scelta fu più azzeccata.
Massimo B.
Caro Massimo,
non vado al cinema da quando portai le mie figlie a vedere ET! Non poter funare e stare seduto con accanto gente che detesta il sapone mi fa stare male, ma, avendo letto di Zalone sul Foglio, credo che finirò con andare a vedere il suo film.
am
Caro Professore,
ho letto questa mattina che prima di Natale Lei ed il Presidente Berlusconi avete avuto una lunga telefonata e che presto Vi vedrete.
Scusi la curiosità, possiamo sperare in buone nuove?
Edoardo Lucio
Caro Lucio,
la speranza non è, ancora, tassata. Ce la possiamo, quindi, permettere. Come lei sa, tuttavia, chi di speranza campa……..
am
Presidente Martino
Fa riflettere come Berlusconi abbia sofferto di un opposizione durissima da parte della sinistra, che non si è fatta scrupoli di arrecare danni alla Nazione pur di riuscire nei suoi intenti.
E mentre i comunisti hanno ordito con potenze straniere ed hanno usato parte della magistratura (rossa) per organizzare golpe clamorosi ecco che la Destra debole ed inconcludente non riesce nemmeno ad ottenere la testa di un ministro invischiato fino al collo con vicende di bancarottieri, truffatori e volgari ladri venuti alla luce con lo scandalo di Banca Etruria.
Tutto già dimenticato?
Archiviato?
La moralità politica della Boschi è indirettamente proporzionale alla sua bellezza e noi non dovremmo aver pace finché non se ne vada a quel paese lei e la sua famiglia di disonesti.
Saluti Matteo Napoletano
PS Augurissimi di buon compleanno a Giuseppe Moles!
Caro Matteo,
trasmetterò i suoi auguri a Giuseppe. Quanto alla vicenda di Banca Etruria, pur condividendo la sua opinione, da garantista non mi sento di condannare il ministro Boschi in base a quanto finora sappiamo. Può darsi che nuovi elementi mi inducano a mutare parere ma per il momento resto fedele al principio “In dubio pro reo”.
am
Caro Professore,
deve sapere che sin da bambino, anche per ragioni familiari (i primi calci ad un pallone li ho dati assieme ad uno che, a diciott’anni, era stato volontario della X Mas, aveva combattuto contro il IX Corpus titino, e questo lo rende molto più stimabile ed utile all’Italia della quasi totalità dei “partigiani”, era stato ferito in battaglia ed ha poi soggiornato a Coltano: Benito Lorenzi detto “Veleno” – per inciso, il nome Benito non testimonia simpatie fasciste, tutt’altro, della famiglia), sono interista. Sarò anche un interista un po’ anomalo, infatti non ho mai apprezzato Mourinho. Devo però riconoscere che il portoghese si dimostra un genio della comunicazione quando definisce i pennivendoli come dediti alla “prostitussione intellettuale”. E credo che nel caso delle banche popolari fallite lo abbiano ampiamente dimostrato. Lo scandalo più grande dell’azione governativa in questo frangente mi pare sia stato passato in secondo piano dai mezzi di informazione, tutti presi dal caso del povero pensionato Luigino, un maggiorenne dotato di normali facoltà intellettive che ha fatto un investimento sbagliato, magari concedendo eccessiva fiducia a chi ha dimostrato di non meritarla, ma comunque sempre responsabile delle proprie azioni ed omissioni. E qui si viene alla responsabilità. Una norma dell’ordinamento italiano stabilisce la responsabilità degli amministratori sui quali i proprietari danneggiati possono rivalersi. Renzi ha, per decreto, concesso indulgenza plenaria e tombale, stravolgendo il vigente ordinamento, a ben individuati amministratori, tra cui il proprio suocero, permettendo che il patrimonio personale dell’amministratore, e della di lui figlia, non vengano neppur minimamente scalfiti. Lo scandalo è del sedicente governo tutto, ma, poichè il giovin ministro ne trae indirettamente vantaggio, buon gusto avrebbe voluto che ne traesse le debite conclusioni (anche se le sue dimissioni non avrebbero minimamente influito sulle conseguenze dell’enorme scandalo).
Forse però sono in errore.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
sono, da oltre 50 anni, laureato in legge. Ho sempre ammirato il diritto romano, anche se i nostri insegnanti si soffermavano su i suoi aspetti meno importanti. Per me il principio “caveat emptor” è fondamentale. Se, sperando di arricchirsi facilmente, alcune migliaia di gonzi si sono fidati della parola di bancari disonesti, subendo perdite enormi, la responsabilità è ANCHE dei bancari disonesti, ma SOPRATTUTO dei risparmiatori avventati. Avessero realizzato gli utili sperati, non si lamenterebbero. Non avendoli ottenuti, non si vede perché la loro dabbenaggine debba tradursi in danni per terzi inconsapevoli (i contribuenti)). Non crede?
am
Caro Professore,
sono perfettamente d’accordo con Lei e la sua posizione è quella che ho espresso anch’io qui sopra scrivendo “tutti presi dal caso del povero pensionato Luigino, un maggiorenne dotato di normali facoltà intellettive che ha fatto un investimento sbagliato … ma comunque sempre responsabile delle proprie azioni ed omissioni”. Forse mi sono espresso male e non mi sono fatto capire. Tra l’altro ho scritto “il povero pensionato Luigino” con l’intenzione di dare una connotazione ironica alla frase (non volendo, per carità!, fare ironia alcuna sulla vicenda umana, tragica ed insondabile, del suicidio) per l’uso che di tale vicenda, di fronte alla quale si deve solo tacere, ne è stato fatto dai pennivendoli, che hanno così evitato di dare risalto all’altro, secondo me molto più grave aspetto, della questione.
E’ vero che se io divengo proprietario di una società, acquistandone le azioni, o la finanzio, prestandole denaro mediante l’acquisto di obbligazioni, mi assumo il rischio conseguente nella speranza di realizzare un guadagno, di cui non intendo certo condividere i benefici con la collettività (rapina fiscale a parte). Non posso pertanto mettermi a “caragnare” e invocare che la collettività mi risarcisca se il mio investimento va a finire male.
Però…c’è un però: se le vigenti leggi consentono a me proprietario di rivalermi sugli amministratori della mia società nel caso questi l’abbiano mandata in malora gestendola, per colpa o dolo, in maniera sconsiderata, non puoi tu governo privarmi per decreto di questo mio diritto e fare ciò solo in questo caso specifico!!! Per di più in un caso in cui si conoscono, pare, per nome e cognome coloro ai quali potrebbe essere richiesto conto del danno procurato ad un bene di mia proprietà loro affidato affinchè lo gestissero con la cura del buon padre di famiglia.
Per limitarci ai cognomi, cognomi che compaiono anche nella compagine governativa.
Poi, quando scoppia lo scandalo, tu governo prometti che verranno indennizzati a spese di Pantalone coloro i quali hanno incautamente investito nell’impresa.
Se l’impresa è stata gestita in maniera scellerata, per colpa o dolo, per beneficare gli amici o per arricchimento personale, sono gli amministratori, non Pantalone, a doverne rispondere, nei confronti della proprietà, sino all’ultimo bottone!
Come vede, credo che le nostre posizioni coincidano perfettamente: io intendevo solo sottolineare come la prostituzione intellettuale imperante praticamente in tutti i mezzi di informazione, ormai lacchè di questo comitato d’affari chiamato governo, abbia messo a tacere lo stravolgimento del diritto operato a danno di tutti ed a vantaggio di pochissimi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
FAMOSE DU’ RISATE
Rubrica a cura dei libbberali romani
1) laura boldrini (@lauraboldrini) 18 Ottobre 2015
A Colonia vincono accoglienza e lungimiranza.Buon lavoro alla neo sindaca Henriette Reker,eletta dopo essere stata accoltellata da xenofobo
2) 31 dicembre 2015 (praticamente il giorno dopo)
La Germania sotto shock per le violenze scatenate la notte di capodanno contro le donne, soprattutto nelle città di Colonia e Amburgo. “Una nuova e inedita dimensione del crimine” dicono le autorità tedesche, riferendosi a gang di circa mille persone che alla stazione di Colonia hanno cercato di assalire le donne che vi si trovavano. Almeno una di esse sarebbe stata stuprata, le altre hanno subito violenze, rapine e aggressioni di vario tipo. Non solo alla stazione, ma anche nei pressi della Cattedrale, che si trova nelle vicinanze della stazione stessa, in pieno centro cittadino. La polizia che si trovava sul posto per prevenire possibili attacchi terroristici non si sarebbe accorta di quanto accadeva tra il gran numero di persone presenti per le strade a festeggiare la fine dell’anno. Secondo le testimonianze gli aggressori, quasi tutti ubriachi, erano arabi o nordafricani.
Una ragazza ha raccontato a Euronews la sua esperienza nella notte di capodanno.
“Ho sentito un rumore nel cappuccio del mio cappotto – ha raccontato davanti alle telecamere, mostrando le ferite riportate – Ho cercato di tirare fuori il petardo che mi avevano infilato dentro, ma è caduto all’interno della giacca e ha preso fuoco”. A quel punto il contatto della miccia del petardo con il tessuto della giacca le ha causato delle lesioni gravi. “Le cicatrici sono permanenti”, aggiunge mostrando le ferite.
3) subito dopo capodanno con invidiabile tempismo degno di un ghepardo della savana …
… La Reker consiglia alle donne di tenere gli sconosciuti “a un braccio di distanza”.
4) Commento di uno sconosciuto “oggi avrei voluto derubare e stuprare una donna … ma non ci sono riuscito perché c’era un braccio di distanza fra me e lei”
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA: PASSI PER LA REKER CHE PER RIUSCIRE A DIMOSTRARE DI ESSERE DECEREBRATA HA DOVUTO ASPETTARE IL FATTO COMPIUTO, MA COME FA CERTA GENTE COME LA BOLDRINI AD AVERE UN INTUITO COSI’ MOSTRUOSO OVVEROSIA UN SEST SENSO CHE LE PERMETTE DI DIRE LA CAZZATA SBAGLIATA NEL MOMENTO SBAGLIATO OVVEROSIA UN ATTIMO PRIMA DI ESSERE SMENTITI???
Avete presente le gag dei film di paolo villaggio??? “ACQUA” chiede uno e subito dopo il soffitto crolla sotto il peso di uno tsunami derivante dalla rottura di una tubatura?
Caro TD,
anche stavolta concordo con lei: l’idiozia non conosce limiti! Appena credi di aver sentito la più clamorosa corbelleria di tutti i tempi, apre la bocca un altro che fa sembrare sensato il predecessore. 😉
am
Le magnifiche sorti, e progressive… Se questa è la terza carica dello stato, cosa dobbiamo pensare del fondo classifica?
C’est magnifique! Lisez Je vous ena prie
http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/mattarella-ama-le-vostre-tasse-lui-e-la-casta-vivono-di-quelle-128266.html
Caro TD,
non infierisca, la prego! Almeno non in un giorno quasi festivo, quando si devono fare i conti con gli eccessi alimentari delle vecanze natalizie. 😉
am
Mattarella ci vorrebbe far credere che se 60 miliardi di euro uscissero dalle nostre tasche per entrare nelle casse dello Stato, staremmo tutti meglio.
Nel discorso di fine anno ci mancavano solo le sirene dell’ambulanza…
Caro Professore, Cari ADAMs,
da far leggere al Nosferatu lapiriano
http://www.lintraprendente.it/2016/01/ribellarsi-al-fisco-e-da-cristiani/
anche se il risultato sarà nullo: tutti i cattocomunisti vivono alla grande e ingrassano con i soldi dello stato che altro non sono se non soldi rubati ai cittadini (sempre meno) produttori di ricchezza (sempre meno).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie per l’ottima segnalazione. Molti anni addietro, tenni un corso di “Economia in dieci lezioni” ai Legionari di Cristo. Un’esperienza straordinaria! Un giorno il superiore, padre Ximenes, mi chiese di fornirgli un’argomentazione da dare ai suoi fedeli sul perché evadere era peccato. Gli chiesi se sapesse mentire. Avendo ricevuto un cenno di assenso, gli suggerii: “Dica loro che, se evadono, qualcun altro dovrà pagare al loro posto e, probabilmente, si tratterà di persona dotata di minore reddito di loro. Quindi non evadere è una forma di carità verso i più poveri”. Una balla pazzesca, ma soddisfece il buon padre.
am
.A proposito di “evasione fiscale” ecco un articolo di Massimo Introvigne pubblicato sul sito La Nuova Bussola Quotidiana. E’ giusto reagire contro la ?persecuzione fiscale?
di Massimo Introvigne
05-01-2016
Il discorso di Capodanno del Presidente della Repubblica, che ha indicato nell’evasione fiscale il
principale problema della nostra economia, ha suscitato molteplici reazioni: non tutte favorevoli, per
usare un eufemismo. Al di là delle polemiche, l’occasione è buona per chiedersi da una parte se
davvero l’evasione fiscale italiana è anomala rispetto ai dati internazionali, dall’altra che cosa ha da
dire la dottrina sociale della Chiesa sui problemi sollevati dal Presidente. Ovviamente, le due
questioni sono collegate.
Le statistiche sull’evasione fiscale riferite a singoli anni sono influenzate da fattori contingenti. Molto più eloquenti sono le serie
statistiche di lungo periodo. Uno studio autorevole è quello di due professori di economia pubblica, Andreas Buehn di Utrecht e Friedrich
Schneider di Linz, pubblicato nel 2012 (clicca qui). Lo studio prende in esame 38 Paesi dell’area Ocse e costruisce, per la prima volta, un
modello di lungo periodo che va dal 1999 al 2010. Ne emerge che la media dell’evasione fiscale sul prodotto interno lordo (Pil) nell’area Ocse
è del 3,2%. Buehn e Schneider mostrano anche come stime che citano percentuali molto superiori sono basate su metodologie non attendibili
o mettono insieme evasione fiscale e problemi diversi.
Il Paese Ocse con la minore percentuale di evasione fiscale sul Pil sono gli Stati Uniti (0,5%). L’Italia si situa al di sotto della media
Ocse: nel periodo considerato la percentuale dell’evasione sul Pil è stata in media dell’1,5%. Certo, il triplo degli Stati Uniti. Ma l’evasione
fiscale ha pesato di più in Paesi che nel nostro immaginario siamo abituati a considerare modelli di senso civico: Danimarca 1,7%, Svezia
1,7%, Norvegia 1,7%. Il Paese con la più forte crescita economica dell’area Ocse, l’Estonia, ha un’incidenza dell’evasione fiscale sul Pil del
2,5%. Le statistiche sulle cifre assolute sono ingannevoli. Gli Stati Uniti sono il Paese con la più alta cifra assoluta di evasione fiscale, oltre
trecento miliardi di dollari di media nell’ultimo decennio. Ma questo deriva dalle dimensioni di un’economia come quella americana, dove
invece l’evasione fiscale è una realtà percentualmente modesta. Citando valori assoluti anziché percentuali, anche il discorso del Presidente
rischia di indurre qualche equivoco. Inoltre, alcune cifre che corrono mettono insieme evasione fiscale ed evasione contributiva, che sono
fenomeni diversi. La Confindustria, per esempio, menziona una percentuale 2015 di evasione del 7,5% sul Pil (clicca qui) ma in questa
percentuale l’evasione Inps (34,4 miliardi) persa molto di più dell’evasione Irpef (23,4 miliardi). Aggiungendo all’evasione fiscale e contributiva
le attività attribuite alla criminalità organizzata si può arrivare anche a percentuali fra il 20 e il 30 per cento del Pil. Ma, a parte l’incertezza delle
stime, si esce dal campo dell’evasione fiscale propriamente detta.
La conclusione è che l’evasione fiscale in Italia è certamente un fenomeno serio. Se però ci limitiamo all’evasione fiscale in senso
tecnico, e consideriamo le percentuali e non i valori assoluti – che ovviamente per un Paese grande come l’Italia sarebbero comunque più alti
rispetto a Paesi più piccoli – le nostre serie storiche dell’evasione danno valori più bassi della media Ocse e minori della celebrata
Scandinavia. Mentre l’esempio dell’Estonia dimostra che una forte crescita economica è compatibile con livelli di percentuale di evasione
fiscale sul Pil storicamente più alti dell’Italia. C’è un’altra faccia della medaglia, di cui non si può non tenere conto. Come tutti sanno, la politica
fiscale è un gatto che si morde la coda. L’eccessiva pressione fiscale stimola l’evasione fiscale. I governi sono tentati di reagire all’evasione
aumentando ancora la pressione, il che fa aumentare l’evasione, e così via. L’Italia è uno dei Paesi del mondo dove si pagano più tasse. Non
lo dicono oppositori del nostro governo ma la banca mondiale (clicca qui e vedi tabella a pagina 156). Il carico fiscale complessivo – che deve
tenere conto anche delle imposte indirette, comprese le accise sulla benzina – in Italia è del 65,4%. In Europa è peggiore solo in Francia
(66,6%), ma è stato calcolato che questo vale per un single. In Francia le deduzioni familiari funzionano meglio che da noi e per una famiglia
con due figli il carico fiscale italiano è il maggiore in Europa (circa il 68%) e tra i maggiori del mondo. Non siamo abituati a riflettere sul dato
reale, ma è tecnicamente spaventoso: se guadagniamo mille euro e siamo sposati e con figli, alla fine ne daremo 680 direttamente o
indirettamente al fisco. E se lavoriamo cento giorni, di questi 68 saranno destinati unicamente a soddisfare il fisco e solo 32 a guadagnare per
noi e i nostri figli.
Negli anni 1980, Alleanza Cattolica – di cui faccio parte – lanciò diverse campagne contro la “persecuzione fiscale” in corso in Italia.
L’espressione non era stata inventata da noi ma dal noto giornalista economico Mario Salvatorelli (1920-1997). E non era esagerata. Un
sistema fiscale che preleva il 68% del reddito delle famiglie perseguita i cittadini. Ci sono sistemi che aggrediscono le famiglie per favorire le
imprese. Non è il nostro caso. Un recente studio dell’International Business Times definisce l’Italia l’«inferno d’Europa» per le imprese con una
pressione fiscale del 64,8%, anche qui naturalmente calcolando tutte le imposte e non solo quelle dirette (clicca qui).
La dottrina sociale della Chiesa insegna che esiste un dovere di pagare le tasse e di «far fronte agli oneri fiscali, per quanto gravosi e
sgraditi essi possano apparire» (Benedetto XVI, Udienza generale del 31-10-2007). Tuttavia – come precisa la voce «Politica fiscale» del
Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, pubblicato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 2004, e che ordina in forma di
dizionario il «Compendio di dottrina sociale della Chiesa» – «il diritto dello Stato a riscuotere le tasse non è illimitato». Già il 2 ottobre 1948,
ricevendo i partecipanti al Congresso dell’Istituto Internazionale di Finanze Pubbliche, il venerabile Pio XII aveva denunciato le tasse
eccessive derivanti da una crescita incontrollata delle attività dello Stato «dettata troppo spesso da ideologie false o malsane». L’
Instrumentum laboris per la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi, presentato da Benedetto XVI nel suo viaggio in
Africa del 2009, afferma con chiarezza che «le tasse eccessivamente alte [sono], a volte, illecite». Dunque, a fronte del dovere dei cittadini di
pagare le tasse sta il dovere dello Stato di non imporre tasse così alte da essere moralmente “illecite”.
Il Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, a differenza di certi governanti, sa pure che la pressione fiscale eccessiva impedisce lo
sviluppo dell’economia e «stimola l’evasione fiscale». La pressione fiscale sulle famiglie in Italia è la più alta d’Europa e del mondoindustrializzato, ed è arrivata – secondo i dati della Banca Mondiale – a livelli che non è esagerato definire inauditi e di «persecuzione fiscale».
L’Italia ha molti problemi, ma la “persecuzione fiscale” non è il minore. Nell’agenda di una “buona politica” al servizio del bene comune
dovrebbe prendere posto una seria meditazione sul carattere intollerabile di questa persecuzione. Prendersela soltanto con l’evasione fiscale,
magari sulla base di statistiche discutibili, non risolve il problema. C’è però una parte di ragione nella critica agli evasori.
L’evasione fiscale spesso è un’evasione individualistica dai problemi. Se ciascuno pensa di reagire alla “persecuzione fiscale” da solo,
cercando di evadere come può, il sistema non cambierà mai. Lo stesso Dizionario della dottrina sociale della Chiesa insegna che cosa fare: i
cittadini si uniscano, afferma, per «contestare le tasse che essi considerano ingiuste». Non serve rifugiarsi nel privato: occorre tornare a fare
politica, chiamando la persecuzione fiscale con il suo nome e operando perché cessi.
Ottimo articolo, caro JC! Grazie per la segnalazione; le cifre hanno sorpreso anche me. Inutile dire, tuttavia, che sono pienamente d’accordo con la tesi dell’autore.
am
Presidente Martino
Mi sono permesso di pubblicare, nella mia pagina Facebook (Liberali Forza Italia), la sua risposta a TD in merito al concetto espresso da Mattarello(a) a proposito delle tasse, allegandola ad una sua immagine recente.
Ho ricevuto da subito una valanga di attestazioni di stima e affetto nei suoi confronti.Tra i più simpatici un signore ha scritto che lei non è un professore ma “IL PROFESSORE, un altra persona ha scritto che probabilmente se FI avesse usato queste argomenti oggi non sarebbe al 9%…
La sua risposta, se non ricordo male, non si discosta molto da un affermazione di Milton Friedman a proposito dell’economia sommersa italiana negli anni 90.
Interessanti i buoni propositi di Confindustria, esilarante però il fatto che la più grande industria italiana oggi ha la sua sede legale ad Amsterdam e la sede fiscale a Londra, mentre la maggior parte degli industriali italiani sono scappati (“delocalizzati”) in fuga dal sistema criminal- fiscale italiano.
Le tasse sono sempre belle quando a pagarle sono gli altri!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
anzitutto grazie per aver diffuso la mia risposta a TD. Come sa, il tema dell’economia sommersa è da oltre 40 anni uno dei miei preferiti. Nel 1979, credo, scrissi un articolo per il Giornale dal titolo “L’economia sommersa ci ha salvati dal baratro” e l’anno successivo scrissi una relazione per il congresso della Mont Pélerin Society a Stanford sullo stesso tema. Ho continuato, anche se molto salturiamente, ad occuparmene. Continuo a credere che se l’Italia si salverà non sarà certo per merito delle buone intenzioni degli altruisti dentro e fuori il governo, ma per l’avidità degli egoisti elusori, erosori ed evasori! 😉
am
Appproposito di esternazioni presidenziali, il buon Mattarella ha affermato coram populo televisivo che le tasse sono alte (bontà sua) e potrebbero essere minori se tutti le pagassero.
Vogliamo fare una bella interrogazione parlamentare per chiedere le prove scientifiche di questa affermazione?!?!?
Saluti
Caro TD,
quel passo dello sproloquio di fine anno è ispirato ai risultati di un rapporto di Confindustria, secondo i quali, se si dimezzasse l’evasione, il PIL crescerebbe di tre punti! Solo pura farneticazione demenziale: quello che ha salvato l’Italia dal baratro è l’economia sommersa, il lavoro nero e l’evasione. Se si dimezzasse l’evasione, si dimezzerebbe anche l’economia sommersa. Anche se usati per ridurre la fiscalità, del che è lecito dubitare, non credo che compenserebbero il danno prodotto dal dimezzamento del sommerso. Nella migliore delle ipotesi, l’effetto dell’operazione sarebbe nullo, ma è più probabile che sarebbe negativo. Sto elogiando gli evasori? Niente affatto, mi limito a cercare di capire cosa accadrebbe a seguito di un dimezzamento dell’evasione!
am
Cari ADAMs,
sarebbe troppo banale rispondere a questi statolatri che se le tasse diminuissero drasticamente (assieme alla spesa pubblica di cui gli statolatri cattocomunisti vivono e prosperano) non ci sarebbero evasori?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Infatti il buon Friedman ne parlò in un suo memorabile articolo di metà anni 90.
Presidente Martino
Il PD di Renzi perde il pelo ma non il vizio e si conferma essere, oggi come ieri, il PARTITO DELLE TASSE! La banda Renzi si comporta come un Robin Hood all’incontrario, ruba ignominiosamente agli italiani vessandoli di tasse e poi regala milioni ai banchieri truffatori, tra l’altro già ben rappresentati all’interno del suo Governo. E mentre avviene questo scempio eclatante ai danni dei cittadini, per sindacati e rappresentanti di categorie solo silenzio, nessuna protesta, evidentemente avevano lavorato troppo durante i Governi Berlusconi….
Saluti Matteo Napoletano
Questa impressione era profonda soprattutto quando vivevamo sotto governi usurpatori
che, senza essere forti, erano vessatori, assurdi nei loro principi, miserabili nell’azione; governi che
avevano per movente l’arbitrio, per fine l’abbrutimento del genere umano e che certuni osano vantare
ancor oggi come se potessimo dimenticare mai di essere stati testimoni e vittime della loro ostinazione,
della loro impotenza e della loro rovina.
Chiedo lumi: qualcuno sa dirmi se Benjamin Constant ha conosciuto Matteo Renzi? Buon anno al professor Martino e agli ADAM
Buon anno anche a lei, caro Luciano. Non credo Benjamin Constant abbia avuto l’impareggiabile fortuna di conoscere Renzi e la cosa non mi turba. Ciò che penso è che sia il sullodato presidente del Consiglio a non sapere chi fosse Benjamin Constant! 😉
am
Caro Matteo,
d’accordo, come sempre,
am
Caro Professore, cari ADAMs,
poiché incombe l’apparizione dalla cripta quirinalizia del Nosferatu lapiriano (a tal riguardo Sallusti il Giovane, tessendo l’elogio del discorso natalizio ai sudditi della Regina Elisabetta II, tenuto in piedi – e non seduta su poltrona dorata – davanti all’albero di Natale, ha avuto modo di osservare che la Sovrana ha mostrato “un’agilità di pensiero e di parola che un Sergio Mattarella probabilmente non ha conosciuto nemmeno a vent’anni”), spero mi perdoniate se vi sottopongo un paio di aneddoti sui suoi mai abbastanza deprecati predecessori.
Il pio Oscar Luigi Scalfaro ha sempre molto tenuto a sfoggiare il titolo baronale sin dalla sua prima elezione alla Costituente, anche se molti esperti di araldica ne rigettavano le pretese ritenendo non potesse fregiarsene in quanto il titolo non poteva essere trasmesso ai rami cadetti della famiglia, ad uno dei quali apparteneva O.L.. In una intervista rilasciata al Foglio quando era ancora leggibile, l’arguto Filippo Mancuso, non più ministro per volontà comunista cui non era estraneo O.L., raccontò come, destandosi ad ore antelucane, si dedicasse ad eruditi studi storici. Mancuso scoprì come un avo di Scalfaro, già magistrato borbonico, fosse creato barone da Gioachino Murat al cui servizio si era posto. Del resto lo stesso Oscar Luigi, dopo aver giurato fedeltà, quale uditore giudiziario e poi magistrato, alla R.S.I. (evitando così l’arruolamento) passò poi a recitare la parte di Foquier-Tinville nei processi messi in scena dai partigiani contro i repubblichini a gerra finita (meritandosi così l’elezione alla Costituente). Fu poi lo stesso avo Scalfaro, passato nuovamente ai Borboni, a presiedere il processo intentato contro Murat (che la aveva elevato alla baronia) ed a farlo fucilare. Buon sangue non mente! Il pio Oscar Luigi faceva visita ai fascisti da lui fatti condannare a morte la notte precedente la loro fucilazione, accompagnando le preghiere del cappellano per la salvezza delle anime dei morituri.
Il 28 agosto 2008 Giorgio Napolitano, dopo aver rassicurato il presidente della provincia autonoma di Bolzano Dürnwalder (un altro che, benché probissimo südtiroler, non si fece mancare lussi sardanapaleschi a spese della collettività) che, Napolitano vigilante, mai e poi mai i biechi fascisti berlusconiani, toprnati al potere da un paio di mesi, avrebbero potuto attentare alle autonomie dei baldi freischützen, passò al momento clou della cerimonia di inaugurazione dei lavori per la costruzione del traforo ferroviario di base del Brennero: premette il pulsante per avviare la gigantesca “talpa” che avrebbe iniziato a scavare la roccia.
La talpa, però, non ne volle sapere di avviarsi sino a che, un quarto d’ora dopo, intervenne il parroco di Vizze, benedicendo il macchinario: dopo la benedizione l’operaio incaricato la mise in moto al primo colpo!
Quel genio di Giovannino Guareschi aveva previsto tutto mezzo secolo prima: racconta infatti Guareschi come il trattore, prodigio della tecnologia sovietica, dono di un kolchoz russo ai contadini di Brescello, si fosse ostinatamente rifiutato di mettersi in moto durante la cerimonia pubblica di presentazione alla cittadinanza e che, nonostante il sindaco-meccanico Peppone ci si fosse dannato sopra nella sua officina per una intera settimana, partisse solo dopo che il parroco don Camillo l’ebbe benedetto.
Di sicuro Peppone era un comunista molto migliore (e più simpatico) di Giorgio Napolitano.
Sperando di aver degnamente sostituito il melenso discorso di circostanza, invio a tutti (ed in particolare, sperando ci legga, a Corrado Mdc) i migliori auguri di buon anno.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie per questi aneddoti formidabili, alcuni a me noti, altri no! Buon 2016 e si ricordi che peggio di “vecchio sciavpone” c’è stato un altro- 😉
am
Caro Professore,
Stuzzicato dalle sue considerazioni sui presidenti che ci hanno, la gran parte di loro, resa più difficile la vita, ho ipotizzato due corse di cavalli:
Gran Premio dei Peggiori (con arrivo strettissimo, in fotografia)
1. Napolitano (in Inghilterra sarebbe stato condotto alla Torre e decapitato)
2. Ciampi (talmente incapace e dannoso come banchiere – giunto al governatorato per grazia sindacale CGIL ricevuta – e subdolo ed infingardo nei comportamenti da risultare estremamente pericoloso)
3. Scalfaro (massimo esempio di malvagità e doppiezza clericale sotto la mielosa scorza buonista)
4. Gronchi (al betting prima della corsa era il favorito, è crollato però sotto gli attacchi in retta d’arrivo dei tre iscrittisi per ultimi)
5. Pertini (col suo alto livello culturale ha fatto l’andatura per Renzi, che si è però iscritto ad un’altra corsa)
Distanze: cortissimo muso – testa – corta incollatura – ½ lunghezza
Gran Premio dei Migliori (finiti dispersi per la pista)
1. Einaudi (oltre a tutto il resto, produceva anche ottimo vino e lo serviva – a sue spese – agli ospiti del Quirinale)
2. De Nicola (ha goduto del vantaggio di essere stato poco sfruttato in carriera)
3. Segni (una corsa onesta, si è bloccato, stronco, in retta)
4+. Leone (su distanza e terreno non adatti si è battuto al meglio delle sue, non eccelse, possibilità)
4+. Cossiga (chiamato troppo tardi allo spunto. Se meglio impiegato, con la sua classe, avrebbe potuto finire più avanti)
6. Saragat (per correre ha dovuto accettare di portare un peso proibitivo: la grazia a Moranino)
Distanze: 15 lunghezze – 3 lunghezze – 1 lunghezza – parità – 3 lunghezze
Mattarella non partente (per ora): penso però verrà iscritto al Gran Premio dei Peggiori, o a nessuna delle due corse, mancando dei requisiti necessari (mancanza di prestazioni).
Ordini d’arrivo e distanze (così come i commenti alle prestazioni) sono mie personali interpretazioni.
Se Lei o qualche ADAM volesse esprimere i propri personali convincimenti al riguardo li studierò con interesse.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
perfetto!
am
Caro Professore e cari ADAMs,
tanti auguri per un anno che sia di svolta.
Edoardo Lucio
Presidente Martino, cari amici del Blog
Tanti auguri per un grandioso, nonostante Renzi, 2016!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Lucio & Matteo,
grazie per gli auguri che ricambio sentitamente,
am
Presidente Martino
Tra venti giorni scadrà il permesso concesso dall’India a Massimiliano Latorre.
Mi auguro che la banda Renzi non decida per la deportazione in India del nostro militare.
In tal caso credo che dovremmo pensare ad una manifestazione pacifica che si opponga affinché non si concretizzi questa sciagurata ipotesi.
Molti dei nostri si sono da sempre impegnati a favore dei nostri maro’, tra questi i più attivi sono stati il nostro Giuseppe Moles, ma anche il presidente della commissione Difesa on Elio Vito, e poi Simone Furlan oltre che all’ex ministro Giulio Terzi.
Saluti Matteo Napoletano
L’uomo politico che piu’ si è battuto ed esposto per la liberazione dei nostri marò -nonostante non fosse minimamente coinvolto nella vicenda- è stato Vladimir Vladimirovic PUTIN.
Che poi quel pernacchietto di TERZI DI SANT’AGATA si sia impegnato anche solo a chiacchiere in una simile battaglia mi sembra strano, non foss’altro perché esponente di un governo di traditori.
Caro TD,
credo, o forse temo, che abbia ragione!
am
Ho l’impressione di stare procurandomi una solida fama di jettatore
Caro TD,
non vedo perché!
am
Mah … forse su questo blog non si nota, perché qui siamo tutti piu o meno liberali. Gli è che il liberale spesso passa per essere un uccello del malaugurio, considerato che non da’ retta alle favolette che spesso allietano la vita degli statalisti di ogni oprdine e grado e tipo e famiglia. Mi ricordo gli anni settanta quando venne approvata la riforma sanitaria, che affidava la vita degli italiani alla politica, e quando si fece notare che a politici forchettoni non si poteva affidare tale bene supremo, a sinistra si affermo’ sdegnati che grazie al PCI stava per arrivare una nuova classe di politici onesti e disinteressati.
Caro TD,
i liberali, come Cassandra, hanno spesso visto giusto. Sulle regioni, sul SSN, sulle nazionalizzazioni, sulla proliferazioni di amministrazioni locali di ogni livello, sul monopolio statale della scuola, e così via. Il fatto che avessero (avessimo) ragione non necessariamente significa che portiamo nella! 😉
am
Caro Matteo,
concordo appieno. Ne parlerò a Giuseppe, forse già domani.
am
l’analise della evoluzione demografica é centrale, come il professor brillantemente ci spiega in diversi post. Mi permetto di indicare un link in cui Mario Giordano fa una relazione tra tassa mortalità e politica economica: http://www.milanopost.info/2015/12/27/mario-giordano-che-cosa-ci-uccide-come-in-guerra/
Caro PM,
grazie per le cortesi parole e per l’indicazione. Giordano è, come sempre, molto brillante. Non sono certo di essere del tutto d’accordo stavolta. L’aumento del numero di morti, forse, è dovuto all’invecchiamento della popolazione. E’ solo una congettura, ma se fossi un demografo la controllerei.
am
Caro Professore,
un incremento di 46’000 decessi nei primi otto mesi dell’anno (circa 70’000 in proiezione annua) temo non possa essere spiegato con l’invecchiamento della popolazione i cui effetti penso si manifestino gradualmente e non in maniera così marcata e repentina, da un anno all’altro. Ai demografi la sentenza.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Ben detto, caro Franco! La mia era solo una congettura che, forse, spiega in parte il fenomeno. Se non l’ha letto, c’è un romanzo della giallista inglese P. D. James (o Dorothy Sayers?) che racconta di un mondo dove non nasce più nessuno. E’ talmente angosciante che, pur avendo provato molte volte, non sono riuscito ad andare oltre il primo capitolo!
am
L’anno finisce bene ….. per alcuni
http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/parassiti-e-regali-di-natale-55-000-eurocrati-si-aumentano-lo-stipendio-127537.html
Caro TD,
come se non bastasse, i loro emolumenti sono esentasse perché, grazie a Dio, l’UE non ha potestà impositiva! 😉
am
Caro Prof. Martino,cari Adams,
un sincero augurio di un Sereno Natale 2015 ed un 2016 ricco di armonia e autenticità
saluti carissimi a tutti,
mad max
p.s.: Vi lascio due post in regalo sul nostro “amato “Presidente BHO 😉
http://www.americanthinker.com/articles/2015/03/obamas_mental_health_a_checklist.html
http://moralmatters.org/barack-obamas-mental-illness/
Caro MM,
grazie per gli auguri, che sentitamente ricambio, e per i due post interessanti.
am
Già … come tutti gli stipendi dei funzionari di organizzazioni internazionali che godono dell’esenzione fiscale (a qualcuno ricorda qualcosa dagli studi scolastici del periodo feudale????) …. sul tipo di una certa BOLDRINI, sempre pronta a scagliarsi contro gli evasori fiscali nel silenzio di FI e con i soli attacchi del M5S (mesa’ che quelli hanno pure esagerato, ma sai quando il feudalesimo crolla … vedi Allons enfants de la patrie ……)
Caro professore Martino , vividi Auguri di Buon Natale 2015
a lei , famiglia ed a tutti gli ADAM .
Nonostante abbiamo intorno un mondo che non ci accoglie molto :
“ Ti ride negli occhi la stranezza di un mondo che non è il tuo “ ( Cesare Pavese ) ,
abbiamo negli occhi la felicità di un sogno che prima o poi si avvererà .
Liberale “sub specie eterniate” : su tanto , su moltissimo , su quasi tutto
si potrebbe migliorare molto . Che il La Madonna ci benedica noi e nostre idee .
Giovanni Arrigoni _ Urbanista Liberale
Caro UL,
“sono solo e sperduto in un mondo che non ho costruito io”! Grazie per gli auguri che ricambio.
am
Caro Professore, Cari ADAMs,
permettetemi di aggiungere un augurio di buon Natale “ad personam” per il caro Corrado MdC, di cui non abbiamo il piacere di leggere alcunchè ormai da qualche mese.
Franco Cattaneo
Caro Franco,
è vero: da mesi non abbiamo più notizie del MdC e la cosa mi preoccupa. Speriamo ci legga e ci rassicuri scrivendo un commento sul blog. Augurissimi ancjhe a lei,
am
Caro Professore,
auguri di buone feste a Lei e ai suoi cari. Grazie per la sua cortesia e per i contributi importanti di idee ed opinioni che troviamo in questo blog.
Massimo B.
Grazie, caro Massimo, ricambio sentitamente,
am
Caro Professore auguri di un felice Natale e di Buon Anno a Lei ed al buon Giuseppe Moles, che ho sentito telefonicamente.
Caro TD,
grazie per gli auguri che ricambio sentitamente. MI auguro che il colloquio telefonico con Giuseppe sia stato soddisfacente e abbia, almeno in parte, dissipato il suo giudizio negativo.
am
Caro Professore, cari ADAMS,
auguri di buon Natale a tutti!
Con voi non occorre specificare che il festeggiato è Gesù, perchè l’Annunziata (che non è quella di Antonello da Messina, ma la mascelluta comunista) si è tutta emozionata (penso si sia fatta la pipì nelle mutandine) nel farci sapere che quest’anno l’ultrascientifico calendario islamico fa cadere il maulid, nascita niente di meno che del profeta dell’islam, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre! E ciò dopo che il rozzo calendario gregoriano utilizzato dagli infedeli se ne era discostato, somma ignominia, per ben 457 anni!
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie degli auguri e della segnalazione. Buon Natale!
am
Caro Professore,
intervengo per inviarLe gli auguri di buon compleanno, dopo mesi in cui ho solo letto le Sue parole (che non hanno bisogno di commento)
Edoardo Lucio Jannelli
Grazie, caro Lucio, per gli auguri e le cortessi parole! Buon Natale,
am
Buon Natale anche a Lei e ai Suoi cari
Edoardo Lucio
Caro Professore,
buon Compleanno!
Franco Cattaneo
Caro Franco,
grazie per gli auguri! Colgo l’occasione per fare a lei e a tutti i frequentatori di questo blog i migliori auguri per Natale e per un 2016 sereno e, sperabilmente, più libero,
am
Colgo anche io l’occasione caro Professore per farLe tanti auguri per il Suo genetliaco (è così che si dice per le alte cariche giusto?Beh per noi Lei è il comandante supremo quindi…)!
Auguro inoltre a Lei e tutti gli ADAM un felice Santo Natale di Gesù (lo sottolineo visto che ormai per laicistico-boldriniano rispetto per l’altrui diverso non si può parlare di Natale come natività di Gesù ma solo di un albero con delle palline colorate…) e un 2016 pieno di soddisfazioni!
Saluti,
Parrini
Grazie, caro Alberto! Non esageriamo, è solo il mio compleanno. Anche a lei i migliori auguri,
am
Presidente Martino
Felice compleanno.
Cari amici del Blog, buon Natale
Aveva ragione lei, dietro la maschera di novità del M5S si cela il volto del peggior vecchio comunismo, altro che sindaci liberali a me sembra che inciucino con il PD come scaltri dorotei democristiani dei tempi andati.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per gli auguri di compleanno e per quelli di Natale, che sentitamente ricambio,
am
Tanti auguri Prof.
Gs
Grazie, caro Giuseppe!
am
Buona domenica a tutti.
Ho sempre pensato che la mia città fosse il centro del mondo. Adesso ne ho la conferma. Messina infatti ha un sindaco fuori dagli schemi. Non è un pentastellato ma il suo movimento si chiama cambiamo Messina dal basso. La sua notorietà è pari a quella di Michele ‘u babbu, anche questi divenuto famoso su you tube . Michele, era presente a tutti i funerali della città e cantava e pregava per il caro estinto. Il nostro sindaco invece è famoso in città per aver fondato il comitato no al ponte. Questa battaglia in una città come Messina mi fa venire in mente mio nonno che era contro l’auto però piaceva farsi accompagnare in giro con la stessa. Infatti per chi non conosce la città di Messina questa è una striscia di terra che confina col mare e con i monti peloritani. Da questi scendono a mare le fiumare. Ce ne sono tante di queste fiumare . circa 14. Bene molte di queste sono attraversate da ponti ed altre totalmente coperte da un manto stradale chiamato ponte americano. Ebbene l’idiota è contro il ponte ma vive in una città che senza ponti sarebbe al neolitico. Andiamo dai nostri veri politici. Ieri hanno festeggiato l’entrata di genovese in forza italia . ad accoglierlo c’era lo zampognaro, micciche’,gli ex PD e poi beninati che il NS. Prof. Conosce bene. Questi è cognato di Basilio germana’ già senatore forzista, il cui figlio Nini è deputato a Roma eletto con FI è passato con gli alfaniani. Lo stesso beninati è stato per diverse legislature deputato alla regione. Tutto questo per confermare che moriremo democristiani. E che Messina è il centro del mondo. Ora mezza con panna e brioche che tanto non cambia nulla.
Caro Giuseppe,
condivido con grande rammarico le sue amare riflessioni. La Messina che ho lasciato nel 1964 era una delle cità più vivibili d’Italia; la Messina di oggi non è nemmeno abitabile. Lei è troppo buono col suo primo cittadino, egli è anche noto in tutto l’orbe terracqueo per la gestione illuminata dell’acquedotto e per aver festeggiato il 60° della conferenza di Messina invitando, a quanto mi è stato riferito, Giuliana Sgrena, ma non il sottoscritto! Si goda anche per me la mezza con panna e brioche e passi un felice Natale e un sereno 2016.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
Corrado Passera mi è sempre stato sullo stomaco sia per i suoi trascorsi debenedettiani sia per le sue attività parastatali.
Mi pare però che questo suo articolo
http://www.lintraprendente.it/2015/12/hanno-massacrato-milano-di-tasse-spesa/
sia assolutamente da applaudire.
(tra l’altro, per dar soddisfazione alle mie fisime lombrosian-antropologiche, guardate tale balzani: non ha forse la faccia da comunista?)
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
condivido sia la sua approvazione del contenuto dell’articolo sia la sua valutazione lombrosiana dell’assessore Balzani: oltre a essere fisicamente riconoscibile come comunista, mi sembra anche che mostri autocompiacimento, spocchia e non elevatissima intelligenza!
am
Tempo fa Befera rilascio’ una dichiarazione in cui si diceva preoccupato dello stato di salute delle imprese italiane. Qualcuno osservo’ che se la zecca inizia a preoccuparsi dello stato di salute del cane su cui vive -paventando il momento in cui il cane sarà morto e non avrà più sangue da succhiare- allora la situazione è grave.
Penso che la dichiarazione di Passera debba essere letta in tale ottica.
Saluti a tutti.
PS Attendo sempre un commento sulla sfiducia alla ministra (si fa per dire) BOSCHI. Mi sembra che qui qualcuno sia convinto che FI abbia votato per la sfiducia e il M5S la abbia invece salvata. Giusto???
Caro TD,
la storia della zecca e del cane è formidabile! Quanto al suo quesito, non le ho risposto per la semplice ragione che non lo ho capito!
am
Il quesito era rivolto a Matteo Napoletano, su cui mi diverto ignominiosamente a maramaldeggiare.
Caro TD,
è bello sentirglielo ammettere! 😉
am
Sì, vabbeh …. ma anche Matteo Napoletano se la va cercando …. e anche col lanternino.
Caro TD,
credo che la sfiducia individuale ad un singolo ministro oltre ad essere illegittima (in quanto non prevista, mi pare, da nessuna legge – ricordiamoci che fu proposta per la prima volta dai comunisti per sbarazzarsi di Filippo Mancuso) è anche una gran pirlata: si ottiene l’effetto contrario, rafforzando la posizione del ministro. L’unica sfiducia praticabile (e legittima) penso sia quella al governo nel suo insieme: tenga conto che se passasse la sfiducia al governo vorrei vedere cosa si potrebbe inventare il nosferatu lapiriano per impedirci di votare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Io intanto meno al ministro. Se poi si manifestera la possibilita di menare all’intero governo sono qui e penso che anche il M5S non si irera indietro. La fuga di FI mi fa ancora pensare invece.
Presidente Martino
Ecco i giovani rivoluzionari del M5S che in cambio di qualche poltrona salvano i banchieri truffatori cattocomunisti votando compatti con il PD.
Nulla di nuovo all’orizzonte.
Ricambio gli auguri di Buone Feste
Matteo Napoletano
Oggi si à votata la sfiducia alla Boschi. In base a quanto Lei dice M5S dovrebbe avere votato per tenere la Boschi a ministro e FI per cacciarla. E’ giusto?
Presidente Martino
Non capisco tutto questo esagerato amore che i nostri quotidianamente sfornano nei confronti di Lepenisti e Putin(ieri) vari.
Non credo che i nazionalisti francesi e tanto meno i russi siano la giusta soluzione ai nostri problemi.
Non condivido tutte queste morbose attenzioni esterofile verso la LePen e non mi fido per niente dei russi.
Se poniamo tutte le nostre speranze sui Russi allora siamo proprio disperati.
Lei cosa ne pensa?
Saluti Matteo Napoletano
PS Non credo che Lei possa lasciare FI per il semplice motivo che Lei è FI!
Caro Matteo,
condivido le sue perplessità Molti auguri per le prossime feste,
am
Caro Matteo, gli è che dobbiamo liberarci della UE, della Merkel e di tutta la casta italiana tutta gente infinitamente peggiore di Le Pen e soprattutto di Putin, il quale, nonostante certe ruvidità del sistema politico russo (teniamo conto che fino a l’altro ieri stavano col comunismo in casa) ha dimostrato di essere un galantuomo e soprattutto di avere rispetto del sistema democratico molto più delle carogne purtefatte che conosciamo, visto che ci ha ricordato che veniamo governati da gente mai eletta.
Ho l’impressione che Lei si sia fatto fuorviare dalla lurida propaganda di regime che spara menzogne contro persone degnissime, tipo un certo Farage che ha esploso un fragoroso j’accuse in sede Parlamento UE contro il mai eletto Monti e i suoi lacché mentre qui giornalisti prezzolati e anche il Berlusca (ricordiamocelo) facevano la fila per baciare il sacro loden.
Caro Matteo, Lei soffre della mia stessa malattia: io chiamo ancora bambini i miei figli (22 e 19 anni) e Lei si ostina a credere in un mondo diviso fra democrazie a ovest e dittature rosse a est. Le cose sono diverse e cominci a domandarsi se gli USA siano ancora lo stato guida delle democrazie, quegli USA dove esiste il FATCA e dove è così facile per il fisco espropriare i cittadini.
Per ulteriori approfondimenti mi contatti.
Saluti cari
Caro TD
In parte ha ragione.
Non posso darle torto, d’altronde lei assomiglia al dottor Jekil/mr Hyde: È dottor Jekil quando è il bersagliere liberale che noi tutti ammiriamo, viceversa, a volte, si trasforma nel mister Hyde grillista 5stellato che ,nel blog, aborriamo con orrore e sgomento.
Nel libro, se non ricordo male, il dottore trovava l’antidoto…le auguro di trovarlo anche lei.
Saluti Matteo Napoletano
Quale antidoto? A Livorno il grillino Nogarin ha fatto qualcosa di liberale che nessun sedicente liberale prima aveva fatto. Io guardo ai fatti e i fatti fatti sono come dice una grande liberale come Boldrin.
Caro Professore, cari ADAMs,
temo che quanto dichiarato dall’ex Ministro degli Affari Esteri
http://www.ilgiornale.it/news/politica/monti-fece-pressioni-sui-pm-rispedire-i-mar-india-1202426.html
sia, purtroppo, credibile.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
lo credo anch’io. Tenga però presente che la decisione non era priva di motivazioni: un Paese come il nostro non può impegnarsi a fare qualcosa e poi esimersi dal farla. Cordialmente,
am
Caro Professore,
purtroppo tutta la gestione del problema è stata demenziale sin dall’inizio, quando si sono spediti i marò nella bocca del leone. Se è vero che uno stato deve mantenere gli impegni che si assume (anche se, nel caso specifico, quel carnevalesco governo illegittimo già, e per primo, era venuto meno ai propri impegni d’onore tradendo scientemente i militari che lui stesso aveva inviato in missione) è pur vero che ai furfanti indiani si sarebbe potuto replicare usando gli stessi metodi furfanteschi: tu hai mentito per poter imprigionare i miei militari ed anch’io mento non rimandandoteli indietro, con la scusa di processarli in Italia, giustificato dal fatto che qui non esiste la pena di morte.
Tanto la figura da cioccolatai l’avevamo già fatta.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
la questione è stata gestita malissimo fin da subito. Si sarebbe dovuto impedire che la nave lasciasse le acque internazionali e entrasse in quelle indiane. Si sarebbe dovuto mandare le forze speciali a prelevare i marò e riportarli in Italia, e si sarebbe dovuto usare la voce grossa per impedire che, per beghe di politica interna (screditare Sonia Gandhi), si combinasse questo ridicolo pasticcio. Sul resto, ognuno la pensa come crede. Cordialmente,
am
Uno come monti, eletto da nessuno, non puo’ prendere impegni per nessuno.
Sarebbe interessante leggere questo articolo
http://www.gazzettadellasera.com/putin-minaccia-lindia-riportate-i-maro-in-italia/
Voi avete letto qualcosa di simile sulla stampa italiana … CdS, lR, Stampa, Fessaggero …. ???????????????
Caro TD,
che dire? Allucinante, forse, non basta. Ma non trovo termine adeguato.
am
A cosa si riferisce con ALLUCINANTE?
Ala presa di posizione di Putin o al silenzio della stampa prezzolata?
Ad entrambi,
am
Caro Professore,
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta sulla situazione francese. In seconda battuta mi preme fare una considerazione su quanto detto dall’amico di Messina nel suo precedente intervento. Io vivo a Reggio Calabria, città in mano alla sinistra da un anno, sia per l’incapacità del centrodestra, sia per tanti altri motivi. Ho sempre votato FI alle nazionali ma la gestione locale del partito non l’ho mai particolarmente condivisa. Non mi sento politicamente rappresentato dai tanti, troppi, politicanti, che bazzicano da tempo nel partito di Berlusconi. Tuttavia, mi sia consentito dire che continuando con i distinguo, il centrodestra in Italia finirà per non esserci più. Berlusconi ha dimostrato in questi ultimi 20 anni che la maggioranza degli italiani non è di sinistra. Ha dovuto prendere atto però che la maggioranza delle persone di centrodestra non è liberale. Da quì, la mancata riforma liberale. Il problema è convincere gli italiani di centrodestra della bontà delle nostre idee e dell’insensatezza dei loro statalismi celebrali. Di partitini liberali del 3 o del 4% non ne sento nè l’esigenza nè la voglia. Penso e credo che la follia mirata di Giannino dovrebbe insegnare qualcosa. Oggi, senza quella minchiata (mi si perdoni la parola), avremmo un presidente della Repubblica non di sinistra. Personalmente, se il Professore dovesse lasciare FI, rispetterò la sua scelta ma continuerò a votare per questo partito pur turandomi il naso. Dei liberali in salsa purista non ho simpatia. Preferisco quelli che si sporcano le mani e, magari, ottengono l’1% di un programma liberale.
Massimo B.
Caro Massimo,
la penso esattamente come lei. Grazie per questo commento,
am
Sono io che ringrazio Lei, caro Professore. Questo blog è una meravigliosa oasi liberale nel deserto statalista italiano. Grazie per averlo creato e per essere così disponibile nelle risposte e negli interventi.
Massimo B.
Caro Massimo,
qui non si tratta di essere più o meno puri ed in quanto a sporcarsi le mani per quello che mi concerne ho già dato. Ma nel mio post mettevo in rilievo che per motivi esclusivamente politici il nome Martino non può stare accanto al nome Genovese-Gullotti come rappresentanti entrambi della città di Messina sotto la stessa Bandiera. A mio parere non fa bene a Martino , non fa bene a Genovese, non fa bene soprattutto alla Politica, almeno come l’hanno insegnata a me. Sempre per quel poco che ne sò di politica inoltre spinge gli elettori a non andare al voto (tanto dx o sx sono la stessa cosa). Ed è qui che il M5S stravince come lo stesso Accorinti, perchè il loro messaggio è semplice e vincente: votate noi tanto che avete da perdere, saremo incompetenti ma rispetto a questi “competenti” di certo non possiamo fare peggio. E’ per questo che invito ulteriormente il Ns. a farsi fuori perchè non mi va di vederlo tacciato come gli altri.
Non me ne voglia
GS
Carissimo amico, non condivido nel merito la tua opinione ma apprezzo i motivi sottesi ad essa. Mi permetto anzi di farti i miei complimenti sinceri per il tuo impegno e la tua passione liberale, un valore da salvaguardare e da custodire in questi tempi. Credo tuttavia che, negli anni, il numero di impresentabili in FI sia sempre stato molto alto. E, da elettore disilluso, trovo che dopo aver “digerito” gli Scilipoti e i Verdini, sia un pò arduo trovare di peggio. Anche se al peggio, si dice, non c’è mai fine.
Con tanta stima,
Massimo B.
Cari Massimo e Giuseppe,
la sua posizione, caro Giuseppe, sarebbe molto importante se io “militassi” in FI. Ma non ho mai militato in alcun partito: nel PLI facevo parte di una minoranza costituita da una sola persona. Non ho rinnovato la tessera a FI, né penso che la rinnoverò. Sono deputato nel gruppo di FI e vi resterò fino al termine di questa legislatura. Non ho intenzione di ricandidarmi più. Da cosa devo prendere ulteriori distanze? Quanto al successo del M5S e l’elezione a sindaco di uno squallido figuro, la vergogna ricade per intero su coloro che così hanno votato. Anni addietro mi trovai nello stesso comitato per il maggioritario di cui faceva parte Antonio Di Pietro. Gli chiesero cosa provasse a stare assieme a me e rispose: “E’ un onore stare assieme ad Antonio Martino”! Fecero anche a me la stessa domanda e, con minore eleganza, risposi: “Chi si fa certi scrupoli non dovrebbe fare politica, né tanto meno sedere in Parlamento”!
am
Caro Professore,
che non avesse intenzione di ricandidarsi l’avevo da tempo prefigurato. Del resto cosa ci farebbe in un’aula di questo livello, che elegge la presidenta, piena di rozzi ignoranti senza il minimo stile? In FI, sempre che SB si compiaccia di preferirla a qualcuno della sua ormai squallida corte, alla Lele Mora o Emilio Fede, non immagino cosa potrebbe incidere. Gli alleati poi che SB sarà costretto a scegliere, il giovane comunista padano ammiratore della Corea del Nord e Gollum Meloni (a proposito, ultimamente si è un po’ degollumizzata – credo abbia cambiato sarta e parrucchiere – ma rimane inesportabile al di là delle borgate romane) sono assolutamente incompatibili con l’idea liberale. Presentarsi da soli? Non se n’abbia a male, ma non avremmo speranze: qual’è la densità di popolazione liberale dispersa sul territorio dopo anni di cattocomunismo statalista sempre più pervasivo, e come raggiungerla ed aggregarla?
Ci aspettano tempi sempre più bui.
Mi perdoni il pessimismo, ma mi considero un ottimista che purtroppo conosce la situazione.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
purtroppo, lei ha pienamente ragione!
am
Pienamente d’accordo con Franco, un po’ meno col Prof. Riguardo al popolo che ha votato Accorinti. Io non l’ ho votato. Faccio parte della maggioranza degli astenuti. E mi è dispiaciuto rinunciare ad un mio diritto. Ma avevo scelta? lei ricorda i nomi dei candidati ed i loro programmi? Solo una grande delusione che porta a questi risultati. Anzi peggio perché stiamo scoprendo che questo sindaco non è peggio di altri. Stiamo assistendo al trionfo della mediocrità. Vogliamo confrontare l’operato del sindaco Genovese con quello di Accorinti? Quest’ultimo vince alla grande. Ma il raffronto si fa più pesante se si pensa che Genovese portava con sé il potere economico e politico mentre Accorinti una maglietta. È come se Berlusconi eletto Sindaco di Milano non fa nulla per la sua città. Cosa vuoi che voti il popolo? E di chi è la colpa?
Scusate per la lungaggine ma sono molto deluso.
GS
Forse il sindaco M5S a Messina sara’ uno squallido figuro, ma il sindaco sempre M5S di Livorno si e’ dimostrato per tabulas un vero liberale e ha dovuto anche mettersi contro certi poteri forti per attuare le sue misure -ripeto- liberali.
Egr, Prof. buongiorno, la seguo sempre anche se è un pò di tempo che non Le scrivo. Ma oggi non ne posso fare a meno.
Come Lei sicuramente ricorderà io scrivo dalla Sicilia. Bene credo che la misura sia colma. Parliamoci chiaro: Lei non ha mai avuto bisogno di Forza Italia per vivere ma semmai FI ha preso Le sue idee, le nostre idee, per darsi una finta anima liberale che i fatti hanno smentito clamorosamente. La sua permanenza in essa per dovere di amicizia nei confronti di SB Le fa onore ma , in tutta onestà, credo che il buon Sivio, sempre generoso con tutti/e, con Lei sia stato un pò avaro. Pertanto alla luce dei recenti fatti messinesi di cui Lei è sicuramente a conoscenza (il passaggio di Francantonio Genovese & C dal PD a FI con il beneplacito del venditore di pubblicità GFM), non ritiene che, dal punto di vista strettamente politico,e per rispetto alle proprie idee, la Sua esperienza Politica in FI dovrebbe terminare oggi stesso? E non perchè Genovese è indagato ma per la storia politica della famiglia, in netto contrasto con le sue, nella sua città.
Con sincero affetto,
Giuseppe Sinatra
Caro Giuseppe,
anche altri amici messinesi mi hanno contattato per manifestare la loro delusione e il loro rammarico. Comprendo benissimo la sua, e loro, posizione. Non credo di lasciare FI, anche perché ho l’impressione che FI abbia lasciato me! Tuttavia, come ho già detto loro, ricordi che esiste Rivolta l’Italia, che fa capo a Giuseppe Moles e anche a me. Non si tratta, quindi, di restare in FI o lasciarla; siete, siamo, in Rl’I, fra amici, e prenderemo assieme le necessarie decisioni a tempo debito. Ripeto: la comprendo perfettamente e sono convinto che lei sappia che, quanto a delusione, dubito che qualcuno lo sia più di me. Aspettiamo e poi decideremo assieme il da farsi.
am
Caro Professore, mi piacerebbe conoscere la sua opinione sulla vittoria del FN in Francia.
Massimo B.
Caro Massimo,
non seguo molto la politica francese ma, a lume di naso, mi sembra che il FN abbia le caratteristiche giuste per attirare voti in questa situazione di paura del terrorismo, mista a un pizzico di xenofobia. A me sembra un fatto positivo, perché potrebbe mandare un segnale forte anche alle altre forze politiche, e non solo in Francia.
am
Caro Massimo,
devo correggere la mia risposta. Mi sono lasciato influenzare dai giornali che, quasi unanimemete, attribuivano alla paura del terrorismo il successo della Le Pen. Avevo ignorato che, nei sondaggi precedenti agli episodi di terrorismo, il FN aveva già altissime percentuali di gradimento, non inferiori a quello che è poi stato il risultato elettorale.
am
Presidente Martino
Venezia è stata devastata oggi dai sinistri comunistoidi dei centri sociali, vetrine di negozi e soprattutto le banche cittadine sono state fatte oggetto di efferati vandalismi.E’quantomeno curioso che tra l’altro se la siano presa con il MPS, evidentemente ignoravano che si trattasse della banca del PCI/PD……..
Simpatico anche l’abbondare di falce e martello unito con il simbolo dell’anarchia praticamente stampato su ogni dove , infatti mi sembra di ricordare che nei regimi comunisti gli anarchici fossero considerati dei nemici del popolo da abbattere senza pietà, ma tant’è..
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
la follia impazza. Questi sono anarchici fasulli, mascalzoni autentici!
am
So di dare un dispiacere al Professore, ma ritengo utile dare il link ad un articolo di BLONDET.
http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/anche-se-in-mutande-quello-dei-parassiti-e-totalitarismo.html
Auspicherei che il Professore, anziché lanciare strali contro BLONDET, si chiedesse come mai nessuno dei suoi numerosi amici liberali ha scritto quel che scrive BLONDET, come sarebbe stato loro dovere. A cominciare da quella certa consigliera comunale forzitaliota di Livorno che si è schierata nettamente contro il sindaco liberale NOGARIN colpevole di essersi rifiutato di riririririfinanziare il deficit della municipalizzata locale con 11 miliardi presi dalle tasche dei cittadini ma la ha spedita in tribunale con tutti i libri e con conseguente licenziamento di dirigenti e consulenti e perdita dei crediti erogati da parte delle banche …. le quali banche dovrebbero spiegare come cazzo hanno fatto ad erogare crediti ad un carrozzone dissestato e perennemente in deficit e ritardo di pagamenti, loro banche che invece rifiutano i crediti ad un imprenditore perché nel 1991 ha sforato di 50mila lire il plafond del fido.
Presidente Martino
Ho partecipato oggi, forzando la mia convalescenza dopo un intervento chirurgico per un ernia inguinale, al meeting del PPE organizzato da Elisabetta Gardini presso l’Hotel Hilton di Mogliano Veneto.
Era presente praticamente tutta FI e una presenza di pubblico davvero notevole.
Ho potuto così constatare il ringiovanimento di SB che mi è apparso in forma smagliante!
Si è parlato molto di libertà e di rivoluzione liberale nel discorso del Presidente, ed è sempre un buon segno.
Questo mi fa sperare in un altro miracolo berlusconiano che possa liberare l’Italia dalla forma più subdola del becero cattocomunismo italiano rappresentato oggi da Matteo Renzi.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per la buona notizia e fervidi auguri per il suo ristabilimento.
am
Caro Matteo,
certo che se si organizza un “meeting del PPE” per avviare la rivoluzione liberale significa che si sta partendo a marcia indietro!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco
Concordo in parte con lei.
Presumo dipenda dal fatto che la signora Gardini oltre che ad essere eurodeputata sia anche una dirigente del PPE (?)
Ad ogni modo meglio non fare troppo gli schizzinosi in tempi di crisi e carestia…..
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo Napoletano, legga queste due notizie e Le passerà subito la speranza su un “altro miracolo berlusconiano che possa liberare l’Italia dalla forma più subdola del becero cattocomunismo italiano rappresentato oggi da Matteo Renzi”
A proposito se Lei usa “altro” vuole dire che c’è stato un miracolo. Forse me lo sono perso.
Cordiali saluti a tutti
http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/a-livorno-si-e-scatenato-linferno-mediatico-perche-e-passato-un-principio-le-banche-non-le-paga-pantalone.html
http://www.rischiocalcolato.it/2015/11/liberali-a-5-stelle-lo-strano-caso-del-sindaco-di-livorno.html
Caro TD, grazie per i link. Ovviamente approvo l’operato del Sindaco di Livorno sul caso specifico.
Rimane comunque vero che di liberali nei 5 stelle non ne conosco, ma questo vale anche per Forza Italia (con la illustre eccezione che ci ospita).
NOGARIN mi sembra sia provato per tabulas che è liberale.
Si è perso il miracolo Berlusconiano?
Impossibile!
Evidentemente era rintanato in qualche dove munito di sconvenienti riviste licenziose!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Professore, cari ADAMs,
Bellissimo, oserei dire poetico, ringraziamento di Sallusti il Giovane all’America in occasione del Thanksgiving Day (a proposito, pare che la storia, così come consacrata dalla tradizione, sia un po’ artefatta: sembra che in realtà i Padri Pellegrini, assolutamente imbranati come agricoltori, stessero facendo la fame e che siano stati gli Indiani, invitati al banchetto, a portare la gran parte delle vettovaglie e ad insegnar loro come coltivare la terra)
http://www.lintraprendente.it/2015/11/buon-ringraziamento-america/
cui mi associo di tutto cuore come, sono sicuro, faranno tutti gli ADAMs.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Sono costretto ad interrompere la crescente simpatia (per la mia stoica resistenza ai Teneri Dolcissimi apprezzamenti del vostro Tenerone Dolcissimo) del caro Luciano nei miei confronti, ma visto che, per il caro Tenerone Dolcissimo, ora sono diventato Giuseppina (che prima cuciva il corredo che ora ha avuto il posto fisso e cerca marito), che prima sarei stato in bagno in cui mi sarei chiuso mesi fa in compagnia di giornaletti licenziosi, che ancor prima ignoravo o mi rifiutavo di vedere come si costruisce una società liberale, che mi sono dimostrato non solamente non all’altezza del compito, ma addirittura renitente al combattimento, che dovevo riaprire i miei occhioni di fata, che ero troppo impegnato a cucire le lenzuola che porterò in dote, che con che le rosee manine reggevo l’ombrellino parasole, che “me stavo a fà n’artro sonno”, che passeggio intorno al laghetto di villa borghese, riparandomi dal sole con l’ombrellino di seta saldamente tenuto dalle manine coperte da bianchi guantini di filo, e che – udite udite – non sono in grado di rispondere da solo per ripararmi sempre sotto la gonna della mamma, mi vedo costretto a dare anche io il mio saluto al TD. Innanzitutto non era mia intenzione nascondermi sotto la gonna della mamma, anche perché questa gonna della mamma, come è evidente, è non solo poco ampia ma giustamente superiore a tali bazzecole, volevo solo evitare che le elevate discussioni di questo blog fossero inquinate da una disputa da bar; in secondo luogo sono stanco di sentire che la colpa è sempre degli altri: se non volete apparire, oltre che essere, codardi, assumetevi le vostre responsabità; disprezzo tutti questi liberali alle vongole che ancora osservano dall’alto (o dal basso) e criticano chiunque…. o ti metti in gioco o stai zitto e subisci fino alla fine in silenzio!! Quindi la provocazione finale: visto che, caro Tenerone Dolcissimo, dici di essere di Roma, liberale, combattivo e pronto alla rivoluzione, oltre a cacciare le auto blu dalla preferenziale, perché non sollevi il tuo nobile e combattivo deretano dalla sedia e, magari accompagnato dalle tue dolci manine spesso adibite a pigiare la tua rabbia sulla tastiera del computer, non vieni a darmi/darci una mano per Rivolta l’Italia ed a preparare le tante battaglie che ti dici pronto a combattere? Sono certo che non farai mancare il tuo apporto decisivo; a tale proposito 333/5683460 è il numero a cui potrai chiamarmi per offrire tutto te stesso…. Sono certo che ti precipiterai a dare il tuo aiuto, non foss’altro per smentire me ed il caro Luciano, sono certo che sarà un vero piacere conoscerti. Mi impegno fin da ora ad informare immediatamente tutti gli amici e frequentatori di questo Blog dell’avvenuto incontro/scontro tra me ed il Tenerone (chissà, se son rose fioriranno, e magari troverò finalmente marito dopo aver trovato il posto fisso…)
Concludo salutando il caro De Lucia, che latineggia simpaticamente per criticare usi e costumi del presente Moles, che finalmente ha trovato in questo blog contenuti alla sua altezza (Moles escuso ovviamente), ad maiora; ringrazio Matteo per i complimenti che il Professor Martino ha effettivamente trasmesso a Moles; saluto infine tutti gli ADAM, che ovviamente – qualora potessero e volessero – potranno anche loro darmi una mano contattandomi a quel numero di cellulare.
Giuseppe (o Pina) Moles
Caro Moles, Ti chiamerò quanto prima e fra l’altro ho già qualche ideuzza in testa.
In ogni caso spero che non Ti sia offeso, ma sinceramente quando si prende la guida di una rivolta e poi si latita non ci si deve meravigliare delle critiche.
Io per esempio ho una voce estremamente stonata, ma mai nessuno mi ha ciriticato e questo semplicemente perché mi sono ben guardato di partecipare a uno dei tanti concorsi per voci nuove che pullulano per il paese.
Da te come minimo ci si sarebbe aspettata una manifestazione sotto equitalia.E invece niente, salvo poi criticare i grillini che almeno qualche vaffanculo glielo hanno mandato.
Cordiali saluti
E’ in errore, egregio prof. Moles, sia per il mio nome che non è De Lucia, sia per l’interpretazione
della mia battuta in latino.
Non ho mai criticato, né potevo farlo non conoscendola, i suoi usi e costumi; altrimenti avrei scritto:
” O tempora, o mores Moli ” oppure ” O tempora, o mores of Moles “…
La mia battuta, prendendo a prestito la citazione di Cicerone, riferita alla decadenza dei tempi,
voleva dire : i tempi sono questi, decadenti sia sul piano politico che economico, ergo, la nostra
unica speranza è ” Rivolita l’ Italia “, quindi Moles…
Mi dispiace di essere stato equivocato e di aver ottenuto un risultato opposto a quello da
me ricercato.
Evidentemente, non sono sufficientemente all’altezza…oltre ad essere un liberale alle
vongole ( cit. )…probabilmente sarò anche un umorista all’ amatriciana…
Chiedo umilmente scusa se per un probabile malinteso senso dell’umorismo, ho potuto,
anziché rendere più lieve il clima culturale di questo blog, offendere, senza volerlo,
la sensibilità di qualcuno.
Non lo si è fatto apposta.
Caro Michele De Luca,
Chiarito l’equivoco, e chiedo io scusa sia per il refuso (ingiustificabile) sul Suo cognome, sia per la mia reazione “a caldo”… e il liberale alle vongole non era a Lei indirizzato…. In più, vista la parziale disponibilità mostrata dal caro Tenerone Dolcissimo, a questo punto rilancio: perchè non ci sentiamo e ci dà una mano?
Cordiali saluti
Giuseppe Moles
Caro Professore,
mi domando per quali tremende colpe debba essere punito col vivere nell’epoca del Putto di Rignano, Barack Hussein e don Chichì Peron, che non hanno nemmeno la tragica colossale grandezza di Baffone e Baffino.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Presidente Martino, cari amici
Happy Thanksgiving day, buon giorno del Ringraziamento!
Solamente adesso la sinistra si accorge che le sanzioni alla Russia sono deleterie per la nostra economia, evidentemente siamo governati da dei ciechi, visto che SB lo sta ormai ripetendo da anni.
Ma tant’è……
Saluti Matteo Napoletano
PS Ancora complimenti per il suo intervento a Virus, la frase:” mi vergogno del mio sospetto” è stata un grande
coup de théâtre!
Caro Matteo,
grazie per gli auguri che ricambio sentitamente, e anche per il complimento. Quanto alla sinistra e ai suoi ritardi nel comprendere le cose, non se ne curi: è così da sempre! 😉
am
Squalificante l’operato di Obama durante tutto il suo mandato, ma ulteriormente e altamente
squalificante la sua dichiarazione di ieri, a proposito dell’abbattimento dell’aereo russo,
dicendo che Ankara ha diritto di difendere i suoi confini.
…A discapito anche di chi combatte dalla stessa parte ?
Caro Michele,
la prego, lasci stare Barack Hussein O., mi dà la nausea!
am
Caro Professore, Cari ADAMs,
a volte sui giornali di provincia si trovano notizie interessanti:
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/truffa-milionaria-ai-francescani-indagini-in-svizzera_1153391_11/
Anche se l’articolo non lo dice, parrebbe trattarsi della “Direzione Generale” dei frati minori con sede in Italia o nello Stato della Città del Vaticano.
Due domande sorgono spontanee:
1. ma non sono i poverelli cui si ispira don Chichì Peron?
2. se hanno sede in Italia vuol dire che i poverelli se ne fanno un baffo delle leggi italiane (anche se liberticide sono pur sempre leggi vigenti) e le procure di Roma e Milano, presso le quali è stata presentata denuncia, fanno finta di nulla.
In ogni caso è un bell’esempio quello che ci viene fornito da questi nemici giurati del capitalismo (degli altri)…
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
per i francescani la povertà è una virtù, la ricchezza un vizio. La tesi è lungi dall’essere convincente: chiunque è in grado di diventare povero, se vuole, ma non molti sono capaci di diventare ricchi. Non si vede, quindi, cosa ci sia di ammirevole nell’essere poveri, né di vizioso nell’essere ricchi. Quanto poi al fatto che i “poverelli” sono in realtà pieni di soldi, non stupisce: un conto è lodare la povertà altrui, altra cosa è essere poveri! 😉
am
http://www.rischiocalcolato.it/2015/11/terza-guerra-mondiale-capo-dei-servizi-segreti-turchi-dichiara-la-nato-deve-aiutare-lisis-a-combatter-linvasione-russa-cosa.html
Egregio Professore, considerati i Suoi trascorsi diplomatici e di politica interazionale, anche connessa alla difesa, penso che sia utile un Suo commento sulla parole di questo simpatico scoiattolino di professione gestore dei servizi segreti turchi.
La saluto cordialmente.
Caro TD,
l’affermazione del tipo appare insensata ma, se si riflette che Erdogan sta dalla parte dei sunniti (ISIS) mentre Putin da quella degli sciiti (Iran), diviene comprensibile.
am
Ancor piu’ comprensibile se si presta fede che la Turchia (e il figlio di Erdogan in particolare) commercino il pretrolio rubato dall’ISIS e che Putin ha distrutto centinaia di autobotti con cui tale petrolio viene commerciato (autobotti che percorrono una strada nella quale molti mesi di bombardamento USA e soci non sono riusciti ad aprire nemmeno una buca)
E, tanto per rimanere in tema……
http://www.gazzettadellasera.com/putin-minaccia-lindia-riportate-i-maro-in-italia/
Suggerisco la lettura del seguente articolo:
http://www.gazzettadellasera.com/putin-italia-paese-governato-da-incapaci-schiavo-delleuropa-oggi-non-vale-nulla/
Come vedete, la difesa dei nostri orgoglio ed interesse nazionale è affidato a stranieri come già accadde ai tempi di Monti con Farage
Che volete, qui le organizzazioni finalizzate alla rivolta sono guidate da gente come Moles che piu’ che alla rivolta pensa a guadagnarsi l’incarico di partito come la De Girolamo. E passi per la De Girolamo -di cui immaginiamo i metodi- ma è una delusione Giuseppina, che finora sapevamo dedita a cucirsi il corredo di nozze.
Saluti
Completamente d’accordo, soprattutto sul cambio di mentalità necessario.
http://www.lintraprendente.it/2015/11/quelli-che-il-problema-e-lislamofobia/
Saluti,
Parrini
Come risultante dei commenti dei sinistrosi, approfittando del principale attacco è stato in un concerto rock , la stampa di sinistra presenta come un l’attacco dei fanatici contro un modo di essere post rivoluzione di 68.
Un simbolo usato spesso è a la torre Eiffel facendo parte del simbolo hippie pace e amore.
Chiedo se questo non è un modo di creare una falsa bandiera liberale, mettendo la sinistra come la migliore opposizione ideologica ai terroristi, e quando avranno più potere con le restrizioni di libertà dei cittadini, potranno puntare contro qualsiasi persone o gruppo come nemico della libertà ?
Caro PM,
“Non ti curar di lor, ma guarda e passa”!
am
Gli avvenimenti di Parigi e le sue conseguenze, tra cui la reazione con una risposta militare unilaterale,
mette ancor più in evidenza, quello che era diventato chiaro a tutti ormai, che l’Europa non c’è.
Attaccata Parigi, quindi il cuore dell’Europa…
E allora, la risposta non doveva essere europea ?
L’Europa tutta, non doveva stringersi intorno all’attuale Presidente della Commissione Europea Junker ?
E invece no; nessuna strategia comune, unitaria…
Sembrano solo problemi di Hollande e lui, soltanto lui, deve prendere le decisioni che avranno
ripercussioni in tutto l’ambito europeo: bombardamenti, chiusura delle frontiere in barba al
trattato di Schengen, espansione delle spese militari con conseguente inadempienza dei
vincoli al deficit.
E allora, ripeto, dov’è l’Europa ?
Caro Michele,
l’Europa è sulla carta geografica, certamente non a Brusselles!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
l’interlocutore del Professore che l’altra sera a Virus faceva tanto il moderato e ragionevole, senza però mai indicare nel modo corretto la guerra scatenata dai musulmani contro l’Occidente (dopo avere nella stessa sede due sere prima accusato di apostasia Magdi Cristiano Allam), è l’organizzatore di questa bella manifestazione contro l’islamofobia (sic!)
http://www.lintraprendente.it/2015/11/quelli-che-il-problema-e-lislamofobia/
per la gioia di Renzi, Gentiloni, presidenta, don Chichì Peron, etc.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
proprio vero!
am
FI: BERLUSCONI NOMINA NUOVI COMMISSARI REGIONALI
(9Colonne) Roma, 20 nov – “Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi – si legge in una nota – ha nominato l’on. Elisabetta Gardini commissario in Trentino Alto Adige, l’on. Nunzia De Girolamo commissario in Molise, l’on. Giuseppe Moles commissario in Basilicata e l’on. Gianfranco Miccichè
commissario in Sicilia. Il senatore Vincenzo Gibiino, a cui vanno i
ringraziamenti per l’eccellente ed appassionato lavoro svolto nell’incarico di Coordinatore di Forza Italia in Sicilia, è chiamato ad una collaborazione
diretta con il Presidente Berlusconi”.
(PO / red)
Congratulazioni al professor On. Giuseppe Moles per la nomina a Commissario di Forza Italia per la Basilicata.
Matteo Napoletano
Caro Matteo,
Rispondo a entrambi i suoi commenti: grazie per i complimenti, li farò avere a Moles. Buone notizie per cambiare.
am
Complimenti Moles, Le auguro un felice futuro da bravo funzionario di partito. E siccome Hegel -non a caso filosofo base dei marxisti- diceva che quando si ha un posto fisso e una donna si ha tutto, Le auguro, Cara Giuseppina di trovare presto un marito.
Caro Professore, cari ADAMs,
Mauro Mellini descrive bene l'”armiamoci e partite” della guida politica italiana
http://www.lintraprendente.it/2015/11/in-guerra-con-questi/
“Combatteremo senza entrare in una dinamica di conflitto” come, con sommo sprezzo del ridicolo afferma il portavoce della Comunità di Sant’Egidio.
Mi sa che gli inglesi, che dopo il proclama “la guerra continua” inventarono il verbo “to badogliate” adesso inventeranno il verbo “to gentilonate”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
al grottesco non ci sono limiti!ù
am
Io sto con le vittime non con lo Stato francese.
Vivendo a Parigi percepisco il contraccolpo del violento e efferato attacco di questi giorni e la mia vicinanza alle vittime e ai parenti è totale, potevo esserci anche io a passeggiare per quelle strade…ma fortunatamente quel weekend ero in Italia.
E’ assolutamente vero che siamo in guerra e non perché lo vogliamo noi, ci dobbiamo difendere da una minaccia grande e subdola (doppiezza dell’ISLAM che condanna a parole ma predica in moschea all’opposto) e da una minaccia concreta e numericamente formata che è ISIS, anche se in termini di numeri è poca roba…basterebbe un contingente meccanizzato di forze speciali per spazzarli via!
Vorrei fare però una riflessione su quanto ci abbiamo messo di nostro per lasciar fare al fondamentalismo specie in Francia e in Belgio…e più in generale di come la rinuncia della Libertà avviene in primis nei confronti dello Stato.
In particolare la Libertà in Francia è molta meno di quella che blaterano nei loro motti o nelle interviste…c’è uno Stato oppressivo, iper-laicista e quasi divinizzato (molto più che in Italia) che ha reso ormai schiavi compiacenti e felici i suoi sudditi cittadini francesi.
Non avrei potuto scrivere meglio di questa ragazza di cui vi allego l’articolo (anche se come ho scritto sopra ho una posizione più dura e netta rispetto all’ISLAM e al pericolo che la sua doppiezza può portare). E’ stato scritto all’indomani dell’attentato a Charlie Hebdo quindi non contempla gli ultimi fatti.
http://www.movimentolibertario.com/2015/01/la-liberta-in-francia-non-esiste-nessun-cittadino-e-libero/
Buona Lettura,
Parrini
Caro Alberto,
l’articolo conferma in modo assai triste quanto già sapevo. I miei amici francesi mi hanno detto che “liberale” in Francia è quasi un insulto, per ragioni opposte a quelle che in USA rendono un insulso il termine “liberal”. Forse, aveva ragione Schopenhauer quando diceva: “Nel resto del mondo vivono le scimmie, in Europa i francesi”! 😉 Aggiungerei una postilla alla geroce battuta del filosofo tedesco: “Solo perché il resto del mondo ha scelto per primo”!
am
Caro Professore,
La battuta di Schopenhauer con aggiunta la Sua postilla è magnifica! Me la rivenderò sicuramente!
Purtroppo sì la situazione in Francia è questa e non solo…i loro servizi segreti e i loro metodi d’indagine fanno pena come hanno ampiamente dimostrato pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Per non parlare del Belgio che è un clone della Francia ma che come tutte le copie sono sempre peggio dell’originale…che accoppiata, poveri noi!
Saluti,
Parrini
Caro Professore,
mi conforta sapere che anche Lei non stravede per i nostri vicini d’Oltralpe.
Da grande ammiratore del mondo anglosassone (e, ovviamente, da liberale) non ho mai molto apprezzato l’illuminismo francese e tutto quanto di deleterio ha portato al mondo. Non dimentico poi che la creazione dello stato cecoslovacco (senza che lo desiderassero i popoli coinvolti, come poi si è visto) oltre all’esosità delle sanzioni imposte alla Germania ha contribuito a portare Hitler al potere con tutto quello che ne è seguito. Anche il favoreggiamento dell’ayatollah Khomeini e il golpe in Libia sono un altro esempio dello scriteriata albagia gallica.
Della Francia si può dire che apprezzo incondizionatamente solo lo champagne. Quanto alla cucina francese, Paolo Monelli (non ricordo se in “Il Ghiottone Errante” o in “O.P. Optimus Potor”) scrisse “sono riusciti a costruirsi una reputazione su un’oca cirrotica e su una patata nera”. Circa la patata nera non val nemmeno la pena di parlare del tartufo d’Alba, riguardo l’oca cirrotica basti ricordare che il fegato grasso era noto già ai romani che, per averlo particolarmente dolce, nutrivano le oche di soli fichi e lo chiamavano “ficatum” , nome sommamente poetico che richiama tutte le delizie della vita…
Il re dell’oca, Gioachino Palestro, a Mortara (capitale italiana delle oche sub specie culinaria) alla sua “Corte dell’Oca” ripropone la miglior qualità di fegato grasso con il nome che gli avevano dato i romani, e che lui ha provveduto a brevettare.
Cordialità,
Franco Cattaneo
In relazione all’illuminismo francese, sarei daccordo con lei se incorressi nell’errore di includere nell’illuminismo Rousseau e “compagni”.
Poiché questi era invece avversario e zimbello dei veri illuministi come Voltaire, mi sento di riabilitare l’illuminismo francese, salvo approvare la classificazione di Rousseau esclusivamente come primo “scrittore romantico”.
Caro Professore, ho ascoltato con piacere il suo intervento nella trasmissione di Porro ieri sera. Ho apprezzato, come al solito, la lucidità delle sue analisi e la chiarezza delle sue opinioni. Tuttavia non mi sono trovato d’accordo con una sua simpatica espressione, in cui esprimeva “vergogna per il sospetto”. Io, nel mio piccolo, non ho il sospetto, bensì la fondata certezza che la stragrande maggioranza degli islamici accetti l’idea di una doppia verità, quella classica, da recitare davanti agli occidentali, e quella reale, da esprimere solo fra di loro. Non credo all’Islam moderato e non mi vergogno di pensare tali cose. Non ho simpatia alcuna per gente che entra nel nostro paese e odia l’Occidente, vorrebbe modificare i nostri costumi, la nostra mentalità, le nostre vite. Sono razzista? Se lo sono ne sono orgoglioso. Perchè quì siamo ad un bivio e si possono scegliere solo due strade. Mai come oggi serve nettezza di opinioni.
Massimo B.
Caro Massimo,
la mia ipocrisia era strumentale: volevo indurre gli ascoltatori a reagire come lei e arrivare alle sue stesse conclusioni. Non ho vergogna alcuna per i miei pregiudizi, anche perché non mi hanno mai portato a arrecare danno a nessuno. Grazie per l’attenzione e le cortesii parole.
am
Non penso che in momenti simili siano produttivi simili espedienti retorici strumentali. Confesso che stavo ascoltandola e arrivato al punto segnalato da Massimo B, ho cambiato, mi scusi Professore, canale. La taqqiya (la menzogna necessitata, ad extram) è codificata nel corano: è scritto, basta leggere. Per l’islam: taqqiya; per noi: il vostro dire sia “sì sì, no no”. Pacelli, quand’era nunzio in Baviera, lesse il Mein Kampf e, soprattutto, lo comprese e lo prese sul serio. Un cordiale saluto. Luciano
Caro Professore!
La sto guardando su Raidue da Porro, MAGNIFICO!! Complimenti!
Saluti,
Parrini
Grazie, caro Alberto!
am
Si figuri caro Professore!
Devo dire che anche quel tale Sayed o come si chiama non è stato poi così male come altre volte…anche se la sua domanda su “come mai ISIS non attacca Israele?” beh credo che Lei Professore non abbia risposto per pietà…
ISIS non attacca Israele perché sa benissimo che Israele ci metterebbe 5 minuti a spazzarli via dalla faccia della Terra! Magari, dovremmo sperarlo che ISIS attacchi Israele così almeno ci toglieremmo questo cancro velocemente! Ovviamente non mi sto augurando delle vittime israeliane…
Ad ogni modo complimenti ancora e consiglio a tutti gli ADAM di rivedere la performance del Professore ieri sera!
Saluti
Parrini
Caro Alberto,
parole sante le sue! Grazie,
am
Caro Professore e cari ADAM, vi copio quanto detto dal primo ministro australiano, cose per me ovvie ma si vede che al mondo d’oggi inculcati dal laicismo relativista/nichilista dei sinistrorsi comunisti è necessario ribadire…bisogna riscoprire l’acqua calda!
Saluti
Parrini
AUSTRALIA DA’ LEZIONE DI CIVILTA’ A TUTTO L’OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.
Mi scuso per l’errore, l’ho ripreso da un blog senza controllare…si tratta di un discorso non odierno ma del vecchio primo ministro dopo gli attentati alle torri gemelle nel 2001.
Diciamo che il concetto rimane sempre valido. Scusate ancora.
Saluti,
Parrini
Caro Professore, cari ADAMs,
pensate che fino a qualche tempo fa ero convinto sostenitore dell’ingresso della Turchia in Europa!!!
http://www.lintraprendente.it/2015/11/sentite-lislam-moderato/
Nell’articolo viene anche linkato l’articolo di Magdi Cristiano Allam che racconta quanto accaduto nella trasmissione di Porro in edizione straordinaria.
Il musulmano moderato, che tanto stima le donne da aver donato parte del fegato alla madre, aveva un solo problema: la costruzione di due grandi moschee a Milano su terreni che gli dovrebbero essere regalati dal Comune, come promessogli da Pisapia. Poi ci ha mostrato come il corano sia un vero manuale delle giovani marmotte ed Allam un apostata che non ha diritto di parola (per ora, poi si vedrà…).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Ottimo articolo caro Professore come sempre condivido in toto.
Riporto qui l’articolo di Magdi Allam sul Corano di cui parla il Sig. Cattaneo, giusto per chi se lo fosse perso. Così la prossima volta che sentirete un musulmano dire che nel Corano c’è scritto che “chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera”, sapete come rispondere per le rime.
http://www.lintraprendente.it/2015/11/e-il-corano-a-non-essere-moderato/
Saluti,
Parrini
Caro Professore, approfitto del suo blog per un ricordo sentito di Mario Cervi, un grande giornalista, grazie al quale iniziai a leggere “Il Giornale” negli anni 90 (amavo la sua penna dorata che rendeva semplici i concetti) e grazie al quale scoprii gli articoli mirabili di Antonio Martino, che mi fecero appassionare alla causa liberale.
Massimo B.
Grazie, caro Massimo. Mario Cervi era un grande giornalista e il Giornale di quegli anni un formidabile quotidiano.
am
Caro Professore,
Condivido le sue considerazioni sulla paventata restrizione della nostra libertà. La prospettiva mi spaventa perché in Europa siamo (forse con la solita lodevole eccezione dell’Inghilterra, a parte qualche nazione minore) più o meno tutti nelle mani di governi socialisti. A noi italiani è toccato il peggio del peggio: un governo cattocomunista guidato da un bulletto di periferia che ha ripetutamente mostrato di essere capace di una sola cosa: fare strame delle regole democratiche.
Riguardo la pericolosità dei governi socialisti per la libertà si era espresso, come avevo ricordato, prima dei fatti di Parigi, in uno dei miei post finiti nel magno gorgo del sistema, il grande Sir Winston Churchill.
Si era già conclusa vittoriosamente la guerra in Europa con la resa incondizionata della Germania ed era ancora in corso la campagna del Pacifico ma i laburisti tolsero il sostegno al governo dell’uomo che aveva guidato l’Impero Britannico a sostenere per lungo tempo da solo l’assalto delle forze naziste. Furono indette nuove elezioni.
Il l 4 giugno 1945 Sir Winston Churchill tenne il suo primo discorso radiofonico politico da leader del Partito Conservatore da quando, il 10 maggio 1940, era divenuto Presidente del Consiglio, nell’ambito della campagna elettorale che lo avrebbe visto sconfitto e sostituito da Clement Attlee. Tra le altre pronunciò queste frasi (che traggo da ”Churchill: the Power of Words” di Martin Gilbert – pg. 360):
“…Socialism is, in its essence, an attack … upon the right of the ordinary man or woman to breathe freely without having a harsh, clumsy, tyrannical hand clapped across their mouths and nostrils…. Socialist Government conducting the entire life … of the country …would have to fall back on some form of Gestapo, no doubt very humanely directed in the first instance… would gather all the power to the supreme party and the party leaders, rising like stately pinnacles above their vast bureaucracies of Civil Servants, no longer servants and no longer civil.
…there can be no doubt that Socialism is inseparably interwoven with Totalitarianism and the abject worship of the State.”
Ecco che con la scusa della Guerra al “terrorismo internazionale” (chiamarlo islamico la presidenta non lo permette) gli si presenta una magnifica occasione per introdurre – temporaneamente, come no – qualche legge eccezionale (d’emergenza incontra la riprovazione della presidenta). E noi ci ritroviamo, come se già non fossimo abbastanza servi, con “some form of Gestapo”, tanto il popolo italiano è, nella sua grande maggioranza, un adepto dell’” abject worship of the State”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
“Caro Professor Martino,
IFESAse prima del suo articolo e dei relativi commenti avevo le idee confuse ora sono in piena notte. Seguo le sue considerazioni per tentare di non essere insensato.
Siamo tutti “animali” ma BESTIE come i nazi-islamisti non se incontrano molte, anche se sono anni che lei (e nel mio piccolo anche io)li additiamo. E BESTIE sono anche coloro che non le vogliono vedere. Siamo in pieno caos che spinge a rinunciare a parte di libertà e privacy. Questo MAI, finiremmo schiavi. Che fare? Tutto ciò che è possibile per rimpatriare Animali e BESTIE, selezionare, riammettere…
Allestire un mega esercito pronto a tutti gli usi…sarebbe possibile? Penso proprio di no, ma tentar non nuoce. È comunque non temere di fare guerra; come ben dice lei – si guerra! –
E sopratutto poderosi servizi, senza bizantinismi del tipo “ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA”.
Ma il costo sarebbe enorme; sarebbe sufficiente il taglio del welfare? O ci vedremmo ulteriormente violentati come ben teme lei?
Ove la strage efferata di Parigi non aprirà gli occhi al maggior numero di Paesi che “ci stanno” per ridurre al l’impotenza la bestialita, non resta secondo me, nient’altro che una orrenda soluzione: la bomba atomica, usata nella maniera più “umana” possibile ad evitare inutili stragi di civili innocenti.
RICORDIAMO COMUNQUE LE PAROLE DI ORIANA FALLACI: NON TUTTI I MUSSULMANI SONO TERRORITI, MA TUTTI I TERRORISTI SONO MUSSULMANI.
Coi più amichevoli saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Barabaschi,
grazie per questo suo commento. Come al solito, siamo d’accordo. Quanto a reperire risorse per le FFAA, se si modificasse il SSN, passando dal sistema universale (per tutti pagato da tutti) a uno selettivo (ai meno abbienti pagato da tutti), credo si risparmierebbero circa 100 miliardi all’anno. Con quella cifra ci doteremmo largamente di capacità di difesa. Quello che preoccupa non è il reperimento delle risorse finanziarie, ma l’incomprernsibile incapacità dei nostri governanti di vedere il pericolo e agire in conseguenza. Contro i nazi-islamisti, l’atomica non serve; servono servizi di intelligence adeguati e militari bene addestrati e ben equipaggiati. Ma, soprattutto, serve una leadership politica risoluta e coraggiosa. Da qui il mio pessimismo.
Cordialmente,
am
Caro Professor Martino,
grazie di avermi risposto facendomi ragionare. Le sue argomentazioni sono ineccepibili. Le condivido in toto, compreso il suo pessimismo.
Cordialmente,
Pietro Barabaschi
Troppo cortese, caro Barabaschi.
am
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pazze-idee-banchieri-americani-inglesi-si-fa-strada-idea-che-113043.htm
Penso che si stia avvicinando il momento di mandare a fare in culo gli amici USA
Sì, daccordo, ma ripeto la domanda:
“Perché i pozzi di petrolio e di gas e le centrali elettriche dell’ISIS sono ancora in piedi”?
Anzi, perché NESSUNO ha ancora neanche PROVATO ad attaccarli?
Dobbiamo proprio credere alla teoria della salvaguardia internazionale delle fonti energetiche anche se in mano a dei folli?
O a quella dell’incapacità intellettuale congenita dei generali e dei capi di stato?
Non so. Qualcuna ha una risposta diversa?
Non e’ farina del mio sacco, ma infatti CITO:
la strada che collega Mossul – conquistata dal Califfo nel 2012, sorprendendo gli americani – alla raffineria di Batman in Turchia. Sono 344 chilometri, non pochi. Ebbene: per questa trafficatissima strada passa, su un gran traffico di camion, il greggio che Daesh succhia dai pozzi iracheni in suo possesso. Almeno 20 mila barili al giorno, il 10 per cento della produzione irachena, che vengono convogliati alla raffineria turca per la raffinazione. L’arteria che garantisce l’autonomia finanziaria, anzi la prosperità del Califfo.
“In piena guerra, il balletto dei camion cisterna non ha mai rallentato, avendo il governo turco deciso di chiudere gli occhi su questo traffico a grande scala, una complicità che assicura ai jihadisti un introito regolare e inesauribile”: non m’invento niente, sto citando un bel reportage della tv ARTE trasmesso il 10 febbraio e poi ancora il 23 giugno. Titolo « Daech, naissance d’un État terroriste », fatto bene, con esperti pronti a spiegare i meravigliosi successi dello Stato Islamico in Irak.
Nel video, un trafficante turco, a volto scoperto, spiega pure: “Tutti lo sanno…quelli (Daesh) sbolognano il barile a 30 o 32 dollari…possono guadagnare 10 milioni di dollari al giorno”. La voce fuori campo la spara grossa: “…più di 35 miliardi di euro, l’equivalente del bilancio militare di un paese come la Francia. Mai Al Qaeda né Bin Laden hanno avuto una simile forza d’urto”. L’esperto Jen Charles Brisard, già attaché militare francese, laurea alla Georgetown University di Washington (diciamo, la Cia), conferma. Anzi rincara: “Se lo Stato Islamico si quotasse in Borsa, varrebbe 2 mila miliardi di dollari!”. Eh sì, sospira la voce fuori campo:
“Daesh è diventata una multinazionale. Dispone di denaro, di armi, di 40 mila combattenti e del controllo totale del territorio conquistato sulle rovine di Siria e Irak”. Tutto per dire che Daesh è invincibile, molto più di quanto fosse Al Qaeda, o il terribile Bin Laden.
Qui interviene la nostra modesta proposta, che osiamo presentare ai Comandi americani:
Perché non bombardare la strada Mossul-Batman? Perché non hanno pensato ad obliterare l’arteria, ben visibile dall’alto, lunga 344 chilometri e piena di camion?
Forse i camion sollevano troppa polvere ed accecano il vigile occhio dei satelliti militari americani – specie il WCSF4 e USA234, lanciati in orbita nel 2012 proprio per sorvegliare la zona del Medio Oriente in fiamme e ricchissima di greggio, ma ahimé destabilizzata dagli errori di Obama. Perchè allora non usare i droni, che volano basso? Armati magari? Qualche superbomba a penetrazione che aprisse un cratere profondo alcuni metri, rovinerebbe gli affari di Daesh.
Questa è una zona che gli Usa controllano da decenni, come minimo da quando hanno invaso l’Irak. Una zona in cui sono stati capacissimi di imporre una “zona di esclusione aerea” anche quando non avevano, come si dice, gli stivali sul terreno: la imposero a Saddam tra il 1993 e il 2003, con la motivazione di proteggere i curdi, povera minoranza perseguitata…bastava che un aereo di Saddam entrasse nella zona, e veniva fulminato. E adesso, come mai lasciano passare i camion cisterna che Daesh riempie con i petrolio rubato al governo iracheno, rendendosi prospero e trionfante sugli infedeli?
Grazie TD
Anche paesi che possono non esserci simpatici, inclusi Russia,
***
Penso anche io che certe valutazioni vadano riviste. Perché la Russia non è piu’ quella di una volta. E nemmeno gli USA (FATCA docet).
Poveri francesi, ma …
1) Gli islamici sono arrivati a due passi id est in libia. Come mai? Fino a qualche tempo fa c’era un certo Gheddafi che teneva la zona sotto controllo, ma poi i francesi hanno pensato bene di sbolognarlo con i bei risultati sotto i nostri occhi: libici alla fame, donne del loco recluse in casa, terroristi che scorrazzano a rondemà, disperati che partono e vengono a romperci le scatole.
Sarebbe il caso di dire : vabbeh solidarietà con i cugini d’oltr’alpe, ma perfavore smettetela di occuparvi di problemi islamici e lasciate fare ai russi, che sembrano più preparati.
2) Ancora: sono felice di vedere tanti italiani scodinzolare davanti all’ambasciata francese, portando la loro solidarietà, ma vorrei ricordare che proprio per ammazzare Gheddafi la Francia buttò giu’ un nostro aereo con 81 passeggeri che passarono a miglior vita senza alcuna lacrima dalle parti degli Champs Elysees.
Incidentalmente, i nostri militari, che avrebbero dovuto difenderci, non solo non tutelarono il nostro aereo, ma coprirono i colpevoli. E la nostra destra, invece di chiedere la fucilazione alla schiena di questi traditori, li coprì, con il bel risultato di lasciare alla sinistra il monopolio dell’amor di patria.
3) Qualcuno vuole fare un’inchiesta sulla campagna di stampa per screditare la visita di Gheddafi in Italia, comprese battute sugli occhi bistrati del dittatore e servilismo berlusconiano, alla luce di quel che dopo è successo? A posteriori si ha tanto l’impressione non di una sana indignazione, ma di un manovra ben preordinata verso fini poco commendevoli.
I sorrisetti di Sarkozy erano forse fuori luogo, anche perché impressionano le polemiche su Gheddafi se paragonate al precedente silenzio su quel tenero scoiattolone di Bokassa, amorevolmente tutelato dai francesi che non perdevano l’occasione di lisciarlo dal verso del pelo, quel Bokassa di fronte al quale Gheddafi era sobrio come un frate francescano, quel Bokassa cui vennero trovati nel frigo diversi cadaveri di uomini che il cuoco “imperiale” -perché Bokassa si era anche proclamato imperatore- avrebbe dovuto preparargli alla cacciatora
Per ogni europeo che subisce violenza in nome di religioni professate principalmente da stranieri, si può rinviare a loro origine 7.000 immigrati fino a 3 generazioni, scelte solo per fortuna, tra i maschi in età di combattimento?
Presidente Martino
Complimenti per l’ottimo articolo che condivido totalmente anche se ho l’impressione che i cittadini di Pianosa non saranno dello stesso avviso.
Ho la sensazione che ogni situazione, ogni piccolo o grande fatto diventi un ottima scusa per i i governi sinistri Occidentali di limitare, nella migliore delle ipotesi, oppure annullare le sacre libertà individuali.
E quello che più mi addolora è il constatare l’ingenua approvazione dell’opinione pubblica a queste leggi liberticide, agnelli che si rallegrano per l’avvento della Pasqua!
Saluti Matteo Napoletano
Caro Matteo,
grazie per le cortesi parole. Pianosa è stata afffidata alla Lega Ambiente, il carcere è, credo, vuoto, e le barche si devono tenere a un miglio di distanza dalla costa. L’utilizzo ottimale sarebbe di affidarla a una qualche organizzazione turistica perché ne faccia un centro di vacanze ma, dato che questo non si è fatto, potrebbe essere per noi quello che Long Island è stata per gli USA fra la fine dell’Ottocento e i primi decenno del Novecento.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
finalmente qualcuno (non però le ireniche anime candide cattocomuniste che ci governano) comincia a parlare di guerra, perchè di questo si tratta.
In guerra non si può essere troppo schizzinosi nella scelta degli alleati (come già ebbi modo di chiarirmi con il nostro anfitrione, ben più esperto di me in relazioni internazionali) e, tanto meno, nell’attitudine verso il nemico.
Al riguardo mi sorge spontanea una domanda.
Siccome nessuno vuol veder tornare migliaia di sacchi neri dalla Siria o dalla Libia o da dove altro si dovranno impegnare truppe sul terreno (perchè questo è comunque imprescindibile ed è l’unica misura veramente risolutrice), questo impiego di truppe (“boots on the ground”) dovrà per forza essere preparato da bombardamenti devastanti sul nemico, il cui territorio dovrò, secondo me essere letteralmente spianato. Per fare ciò non bastano i 12 (dodici!!!) caccia-bombardieri impiegati oggi dalla Francia.
Ora se Arthur “Butcher” Harris non si è fatto scrupolo di spianare Dresda, Hannover, Colonia, Berlino e gli Americani di sganciare due bombe atomiche sul Giappone, causando centinaia di migliaia di morti, quasi tutti civili, uomini, donne, bambini, vecchi e giovani di nazioni che pure combattevano impiegando eserciti regolari, per quale motivo i nostri compassionevoli (ma non era il dio dei musulmani il misericordioso e compassionevole?) capi politici non prendono le conseguenti decisioni ? 12 caccia-bombardieri non servono a nulla! Certo, adesso non vedo in giro troppi Churchill, Roosevelt e Truman (e infiliamoci pure Stalin – anche se lui una buona controfigura ce l’ha – che con questi, dopo qualche errore di gioventù, fu costretto ad allearsi).
Un italiano, il Generale Douhet, è stato il teorizzatore della moderna guerra aerea, ma pare tutti se ne siano dimenticati. La “legge di Douhet” rimane comunque valida in eterno “Il rincoglionimento è direttamente proporzionale al quadrato dell’età ed al cubo del grado”.
Abbiamo poi don Chichì Peron ed i suoi sottopancia alla Galantino che condiziona tutta la politica dell’Italia, diletta figlia della Chiesa, non nominando mai gli islamici e ripetendo che le guerre non risolvono nulla. Se lo facciano spiegare dal caporale austriaco quando lo incontreranno.
E per raccattare qualche quattrino ti indice un Giubileo – in casa nostra – nel momento più opportuno…
(lo chiamo don Chichì per i motivi che ha qui spiegato Antonio Socci
http://www.antoniosocci.com/cosi-bergoglio-manipola-anche-don-camillo-ma-lui-e-un-prete-cattolico-non-e-come-don-francesco-chichi/ )
Cordialità,
Franco Cattaneo
Ho l’impressione che i russi siano meno parchi nell’elargire mezzi. Anche perché, anche spendendo piu’ in armamenti, ne avranno un ritorno. Pare che ci sia bisogno di 25mila lavoratori per costruire oleodotti in siberia e, nonostante le alte paghe, pochi siano disposti a lavorare nella tundra gelata. E sembra anche che i foreign fighters catturati verranno spediti a fungere da schiavi in siberia.
Così accontenteremo molte anime candide critiche su Guantanamo. In Siberia, infatti, non si soffre lo stesso caldo appiccicoso ed asfissiante che ha tormentato i prigionieri nella base cubana. La vigilanza sarà meno oppressiva, anche perché se uno vuole scappare e farsi minimo 300 km deserto ghiacciato prima di arrivare ad un villaggio è padrone di farlo. E non penso che i russi butteranno il corano nei cessi, se ho capito bene come ragionano glielo infileranno direttamente nel deretano, lasciando poi la scelta ai prigionieri di dove espellerlo.
Caro Franco,
la legge di Douhet è terrificante! Quanto al biancovestito gesuita argentino, ha avuto la brillante idea di indire un Giubileo straordinario a partire dal prossimo 8 dicembre, rendendo Roma ancor più appetibile come bersaglio di terroristi islamici! ;-(
am
Il gesuita forse avrà agito con leggerezza, e vabbeh, ma lui fa il Papa. Ma diamo a Cesira quel che è di Cesira: chi ha messo Angiolina agli interni e soprattutto chi non lo ha cacciato a pedate dopo l’affare uzbeko, come avrebbe ben meritato???