Vengo a conoscenza solo adesso di questo interessantissimo Blog. Ho letto gli articoli ed i relativi commenti. Questo è il più datato ma oggi il più attuale per il momento “congressuale”. Colgo l’occasione per associarmi al commento dell’imprenditore Barabaschi che riporto in sintesi nei passaggi che mi hanno colpito di più: << … non ho mai gradito l’acronimo PDL, ….. come lei ricorda, la maggioranza degli italiani è di centro destra. Ben ritorni FORZA ITALIA: ….. stia il più possibile vicino al Presidente Berlusconi; c’è un estremo bisogno di Lei…….>> Ecco qui, caro On. martino. A presto Gianfranco Capillo – (Me)
Mi permetta di insistere:è il “qualcuno” che m’inquieta,giacchè ne abbiamo visti non pochi con relativi risultati sconfortanti.E temo(anzi spero,perchè la mia previsione è più pessimista) che questo sia l’ultimo treno,non per Forza Italia, ma per l’Italia.A forza di aspettare,invano, siamo tutti un po’ più “maturi” ma ,mi creda,pronti a scattare,anche arrancando, ad un suo fischio.
Scusi, caro Unknown, il ritardo con cui le rispondo. Le continue perdite di tempo connesse ai miei doveri di schiacciabottoni parlamentare mi lasciano poco tempo per il resto. Sono convinto che la pensiamo allo stesso modo e che, ognuno nei limiti delle sue possibilità, siamo entrambi pronti a rispondere “presente” quando sarà. Buone ferie. Cordialmente,
Pochi liberali, ma buoni per attuare finalmente la sospirata rivoluzione.Ma che non si ripeta cio’ che avvenne nel 94:l’avanzata dei mestieranti-che di liberale non avevano nulla-che in quattro e quattr’otto fecero terra bruciata.Perchè diavolo il Cav non affida a Lei la selezione della gente per bene-che non ha una lira in tasca e non l’avrà mai-invece di fidarsi di tutto quel democristianume di ritorno?Stiamo assistendo ad una tragicommedia surreale:ma il guaio è che ci siamo dentro fino al collo.Forza, Professore!Si mette alla testa di questo esiguo, ma ben intenzionato drappello.Con grande stima;Angela Piscitelli
Grazie, cara Angela, per l’attestazione di stima e per l’appello. Qualcuno farà quanto dice e potrà fare affidamento sul mio appoggio. Quanto a me, forse avrei provato a farlo in prima persona 20 o 30 anni fa; ormai sono troppo “maturo” per queste imprese. Ma condivido l’esigenza da lei sottolineata. Cordialmente,
Caro Antonio, il problema é tutto in questo SE: Se Forza Italia torna sulla scena, facendosi rappresentare da gente degna e che non ha bisogno di fare politica per campare, con un programma chiaro, coerente, credibile e calendarizzato per uscire dalla crisi che ci attanaglia può sperare di vincere le elezioni e di rifondare lo Stato, rendendo governabile il nostro Paese grazie a una radicale riforma istituzionale. Barlusconi con il PDL si é portato dietro troppi parlamentari con scheletri nell’armadio, ed ha allontanato così la “società civile”, quella sana che non fa carriera per denaro. Naturalmente gli scheletri li hanno anche gli altri partiti, ma quando governi e non concludi e non fai quanto promesso sei sotto i riflettori. E qualsiasi macchia, piccola o grande é visibilissima. E poi le alleanze si controllano e non si subiscono! Giuseppe BdL
Giustissimo ma più facile a dirsi che a farsi. I “politicani” (come li chiamava De Gaulle) saranno anche farabutti ma si muovono nel fango della politica meglio di chiunque altro. Ciao,
Gia’. Ma almeno in francia ogni tanto arriva un De Gaulle che apre l’acqua e manda fango e vermi che ci bazzicano giù per lo scarico. Un avvertimento del Del Debbio e per tutti quei giornalisti che deprecano la voglia di sangue che circola in Italia. Ogni tanto, bisogna tirare la catena.
Ma se neanche col porcellum ci si è riusciti figuriamoci con qualsiasi altra legge elettorale di tipo democratico. Sia Berlusconi che il PD hanno avuto la possibilità di far eleggere chi volevano. Hanno avuto la possibilità di buttare fuori chi li teneva ancorati a vecchie logiche. Se non l’hanno fatto è perchè ne subiscono chissà quale ricatto o convenienza perchè tranne qualche mosca bianca, di voti non ne hanno nessuno e ciò si è visto alle amministrative. Entrambi i poli sono messi sotto scacco proprio da quei farabutti di cui Lei parla. Non bisogna quindi meravigliarsi se poi l’elettore si prende una “pausa”. Un’ultima cosa: il discorso di Re Giorgio non mi è piaciuto.
Sperando di non causare involontariamente fastidiosi mal di pancia o pericolosi giramenti di wollare, segnalo un articolo pubblicato sul sito Von Mises, che necessiterebbe qualche commento correttivo del ns.prof. Martino:
Caro Onorevole Martino, non ho mai gradito l’acronimo PDL, anche perchè quel “popolo”, purtroppo, riecheggiava “avanti popolo”….., ma cionostante, come lei ricorda, la maggioranza degli italiani è di centro destra. Ben ritorni FORZA ITALIA: da imprenditore ho sempre preso atto che aveva in sé le caratteristiche fondamentali di un “marchio”; notevolissime forza di impatto, facilità a memorizzare, motivazione. E, perché no, patriottico. Mi permetto soltanto un modesto suggerimento: stia il più possibile vicino al Presidente Berlusconi; c’è un estremo bisogno di lei. Io, come lei ben sa, sono uno dei meno giovani a disposizione, per la mia libertà ed inintenzionalmente per quella di tutti. Coi più cordiali saluti. Pietro Barabaschi
Grazie, caro Barabaschi. Farò quanto posso nella direzione da lei auspicata. Giuseppe Moles la informerà nel prossimo futuro di una iniziativa che vorremmo lei considerasse attentamente in vista di un suo coinvolgimento. Cordialmente,
Ottima intervista professore ! Speriamo che con l’avv. Coppi Berlusconi venga fuori dalla buriana dei processi …insista per mantenere la radicalita’ del programma liberale … Una breve considerazione anche sul ruolo della Chiesa e dei cattolici liberali in Italia per vincere le elezioni : Jacques Garrello ,preofessore di storia delle Idee e dei fatti economici all’ Universita’ di Aix en Provence ( allievo di Daniel Villey e Jacques Rueff ) tra i piu’ prestigiosi rappresentanti del pensioro liberale in Francia , e ‘ persuaso della sicura convergenza tra pensiero liberale e cattolico grazie al lavoro di F. von Hayek ( citato positivamente anche nella tesi universitaria di Papa Wojtyła sull’ Etica Fenomenoligica di Max Scheler ). Forza Italia aveva coeso su diversi temi laici e cattolici … Speriamo davvero nel rilancio di “Forza Italia Liberale” … ed anche eurocritica , come da lei ho pututo capire
grazie per il suo blog , la saluto cordialmente giovannni
Caro Giovanni, Einaudi era un liberale Cattolico, Sturzo e Manzoni cattolici liberali. L’incompatibilità non consiste fra cattolicesimo e liberalismo, ma fra liberalismo e statalismo non importa se cattolico o ateo. Cordialmente,
Belle parole. Il problema è che il PDL, attualmente, è piu’ statalista del PD. Non a caso il PDL appoggia le proposte demenziali della Lega (quello che doveva essere il primo partito liberale di massa) di istituire una macro regione, id est un ulteriore livello di amministrazione come se non bastassero comuni, municipi, conssorzi di comuni, comunità montane e collinari e marittime mascherate da montane e province e consorzi di province e città metropolitane e regioni. Sembra quel film in cui Peppone, esasperato da un pistolotto in favore dei poveri, apstrofa Don Camillo dicendo: “reverendo, Lei bara. I comunisti siamo noi”. Saluti
Caro Onorevole, non chiedo di meglio -io elettore della prima ora – di tornare a Forza Italia. Ma, e lo ripeto allo sfinimento, ridando spazio a chi come Lei conosce i problemi e ha le ricette per cercare di risolverli. Altrimenti sarà solo una operazione di restyling che voterò solo perché dall’altra parte c’é la solita nomenklatura che purtroppo conosciamo. Lei ha fiducia in Berlusconi e anch’io, che di Lei mi fido, l’avrò. Un saluto
Caro Professore, come sempre, sono assolutamente d’accordo con Lei. L’Italia non è un Paese a maggioranza soviets ; questo tipo di maggioranza alberga solo e prepotentemente all’interno dei strati rocciosi che hanno anestetizzato le nostre istituzioni a beneficio della torbida struttura statale che si riconosce solo nel potere (per loro) “divino” dello statalismo, di una certa magistratura, di quasi tutta la stampa e di tutte le corporazioni varie a partire dal trust per eccellenza che è quello dei sindacati passando dalla Confindustria, la stessa legata alle aziende pubbliche e ad alcune aziende private guidate da imprenditori incapaci ma, foraggiati dal sottobosco politico, ecc..ecc.. E’ vero, la maggioranza degli italiani, si riconosce e si colloca all’interno del centrodestra nonostante il centrodestra abbia fatto di tutto, più della sinistra, per spingerla verso l’astensionismo o peggio ancora verso sinistra. Se davvero nascerà Forza Italia con Lei come nostro riferimento, una F.I. 2.0 che non tratterà più i liberali come nemici, io ci sarò e come sempre sarò in prima linea; Lei è l’unica persona che può ricompattare i liberali. L’Italia per bene, seppur sottovoce ma, da sempre maltrattata ha sempre gridato più o meno le stesse parole che l’eroica bambina pakistana Malala ha gridato all’Onu: i talebani non ci fermeranno ! Ed è proprio quello che vorremmo dire nuovamente noi dello Spirito del 94 ai talebani statalisti, cercando di ridare un sogno ai nostri figli ridisegnando finalmente un’Italia magari meno rossa, meno nera, meno azzurra, meno islamocristiana ma sicuramente e semplicemente, più Liberale.
Grazie, caro Claudio. Il discorso di Malala all’ONU è stato semplicemente fantastico: la libertà ha più forza persino nelle parole di una bambina di tutti gli armati del mondo. Dovrebbe essere ricordato specie da noi liberali in sofferenza: la Storia è con noi, da millenni, sia pure con retromarcia ed esitazioni, la libertà personale tende ad aumentare. Oggi sembrerebbe il contrario, ma basta pensare a come stavamo 30-40 anni orsono per capire che, se è vero che in alcuni campi le abbiamo prese, in altri e non secondari le abbiamo date alla grande. Un bacetto a Micol,
Orgogliosamente siciliano, mi occuperò dell’economia della mia regione d’origine, ma quanto dirò a proposito della Sicilia vale, anche se con qualche adattamento, per tutte le regioni meridionali. L’Italia sta attraversando un periodo di crisi che non ha precedenti dalla fine dell’ultima guerra mondiale. La crisi, com’era prevedibile, ha colpito più le regioni meridionali che il […]
Caro direttore, Leggo sempre con piacere gli articoli di Angelo Panebianco, trovandomi quasi sempre d’accordo con le sue tesi. Credo che il suo più recente editoriale superi i già elevati standard del suo illustre editorialista. In esso, Angelo ci ricorda una delle lezioni più importanti che la storia del XX secolo ci ha lasciato: il […]
“il 31 dicembre spegni il Presidente & manda in onda il Tricolore” Constatiamo con sconcerto e amarezza che le continue esternazioni del Capo dello Stato appaiono sempre più come il segno dell’abbandono del suo ruolo istituzionale di garanzia per porsi invece come paladino e tutore della sopravvivenza e delle istanze di una maggioranza e di […]
Vengo a conoscenza solo adesso di questo interessantissimo Blog.
Ho letto gli articoli ed i relativi commenti. Questo è il più datato ma oggi il più attuale per il momento “congressuale”.
Colgo l’occasione per associarmi al commento dell’imprenditore Barabaschi che riporto in sintesi nei passaggi che mi hanno colpito di più:
<< … non ho mai gradito l’acronimo PDL, ….. come lei ricorda, la maggioranza degli italiani è di centro destra.
Ben ritorni FORZA ITALIA: ….. stia il più possibile vicino al Presidente Berlusconi; c’è un estremo bisogno di Lei…….>>
Ecco qui, caro On. martino. A presto
Gianfranco Capillo – (Me)
Si! scusi per la replica anonima, dovuta allepastrocchie informatiche:sono sempre io, Angela Piscitelli: Presente!Buone vacanze anche a Lei!
Mi permetta di insistere:è il “qualcuno” che m’inquieta,giacchè ne abbiamo visti non pochi con relativi risultati sconfortanti.E temo(anzi spero,perchè la mia previsione è più pessimista) che questo sia l’ultimo treno,non per Forza Italia, ma per l’Italia.A forza di aspettare,invano, siamo tutti un po’ più “maturi” ma ,mi creda,pronti a scattare,anche arrancando, ad un suo fischio.
Scusi, caro Unknown, il ritardo con cui le rispondo. Le continue perdite di tempo connesse ai miei doveri di schiacciabottoni parlamentare mi lasciano poco tempo per il resto. Sono convinto che la pensiamo allo stesso modo e che, ognuno nei limiti delle sue possibilità, siamo entrambi pronti a rispondere “presente” quando sarà. Buone ferie.
Cordialmente,
am
Pochi liberali, ma buoni per attuare finalmente la sospirata rivoluzione.Ma che non si ripeta cio’ che avvenne nel 94:l’avanzata dei mestieranti-che di liberale non avevano nulla-che in quattro e quattr’otto fecero terra bruciata.Perchè diavolo il Cav non affida a Lei la selezione della gente per bene-che non ha una lira in tasca e non l’avrà mai-invece di fidarsi di tutto quel democristianume di ritorno?Stiamo assistendo ad una tragicommedia surreale:ma il guaio è che ci siamo dentro fino al collo.Forza, Professore!Si mette alla testa di questo esiguo, ma ben intenzionato drappello.Con grande stima;Angela Piscitelli
Grazie, cara Angela, per l’attestazione di stima e per l’appello. Qualcuno farà quanto dice e potrà fare affidamento sul mio appoggio. Quanto a me, forse avrei provato a farlo in prima persona 20 o 30 anni fa; ormai sono troppo “maturo” per queste imprese. Ma condivido l’esigenza da lei sottolineata.
Cordialmente,
am
Caro Antonio, il problema é tutto in questo SE:
Se Forza Italia torna sulla scena, facendosi rappresentare da gente degna e che non ha bisogno di fare politica per campare, con un programma chiaro, coerente, credibile e calendarizzato per uscire dalla crisi che ci attanaglia può sperare di vincere le elezioni e di rifondare lo Stato, rendendo governabile il nostro Paese grazie a una radicale riforma istituzionale.
Barlusconi con il PDL si é portato dietro troppi parlamentari con scheletri nell’armadio, ed ha allontanato così la “società civile”, quella sana che non fa carriera per denaro.
Naturalmente gli scheletri li hanno anche gli altri partiti, ma quando governi e non concludi e non fai quanto promesso sei sotto i riflettori. E qualsiasi macchia, piccola o grande é visibilissima.
E poi le alleanze si controllano e non si subiscono!
Giuseppe BdL
Giustissimo ma più facile a dirsi che a farsi. I “politicani” (come li chiamava De Gaulle) saranno anche farabutti ma si muovono nel fango della politica meglio di chiunque altro.
Ciao,
am
Gia’. Ma almeno in francia ogni tanto arriva un De Gaulle che apre l’acqua e manda fango e vermi che ci bazzicano giù per lo scarico. Un avvertimento del Del Debbio e per tutti quei giornalisti che deprecano la voglia di sangue che circola in Italia. Ogni tanto, bisogna tirare la catena.
Ma se neanche col porcellum ci si è riusciti figuriamoci con qualsiasi altra legge elettorale di tipo democratico.
Sia Berlusconi che il PD hanno avuto la possibilità di far eleggere chi volevano. Hanno avuto la possibilità di buttare fuori chi li teneva ancorati a vecchie logiche. Se non l’hanno fatto è perchè ne subiscono chissà quale ricatto o convenienza perchè tranne qualche mosca bianca, di voti non ne hanno nessuno e ciò si è visto alle amministrative.
Entrambi i poli sono messi sotto scacco proprio da quei farabutti di cui Lei parla.
Non bisogna quindi meravigliarsi se poi l’elettore si prende una “pausa”.
Un’ultima cosa: il discorso di Re Giorgio non mi è piaciuto.
Cordiali saluti
A.P.
Sperando di non causare involontariamente fastidiosi mal di pancia o pericolosi giramenti di wollare,
segnalo un articolo pubblicato sul sito Von Mises, che necessiterebbe qualche commento correttivo del ns.prof. Martino:
http://vonmises.it/2013/07/15/la-corruzione-del-capitalismo-in-america/
Caro Onorevole Martino,
non ho mai gradito l’acronimo PDL, anche perchè quel “popolo”, purtroppo, riecheggiava “avanti popolo”….., ma cionostante, come lei ricorda, la maggioranza degli italiani è di centro destra.
Ben ritorni FORZA ITALIA: da imprenditore ho sempre preso atto che aveva in sé le caratteristiche fondamentali di un “marchio”; notevolissime forza di impatto, facilità a memorizzare, motivazione. E, perché no, patriottico.
Mi permetto soltanto un modesto suggerimento: stia il più possibile vicino al Presidente Berlusconi; c’è un estremo bisogno di lei. Io, come lei ben sa, sono uno dei meno giovani a disposizione, per la mia libertà ed inintenzionalmente per quella di tutti.
Coi più cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Grazie, caro Barabaschi. Farò quanto posso nella direzione da lei auspicata. Giuseppe Moles la informerà nel prossimo futuro di una iniziativa che vorremmo lei considerasse attentamente in vista di un suo coinvolgimento.
Cordialmente,
am
Ottima intervista professore !
Speriamo che con l’avv. Coppi Berlusconi venga fuori dalla buriana dei processi …insista per mantenere la radicalita’ del programma liberale …
Una breve considerazione anche sul ruolo della Chiesa e dei cattolici liberali in Italia per vincere le elezioni :
Jacques Garrello ,preofessore di storia delle Idee e dei fatti economici all’ Universita’ di Aix en Provence ( allievo di Daniel Villey e Jacques Rueff ) tra i piu’ prestigiosi rappresentanti del pensioro liberale in Francia , e ‘ persuaso della sicura convergenza tra pensiero liberale e cattolico grazie al lavoro di F. von Hayek ( citato positivamente anche nella tesi universitaria di Papa Wojtyła sull’ Etica Fenomenoligica di Max Scheler ).
Forza Italia aveva coeso su diversi temi laici e cattolici …
Speriamo davvero nel rilancio di “Forza Italia Liberale” … ed anche eurocritica , come da lei ho pututo capire
grazie per il suo blog , la saluto cordialmente
giovannni
Caro Giovanni,
Einaudi era un liberale Cattolico, Sturzo e Manzoni cattolici liberali. L’incompatibilità non consiste fra cattolicesimo e liberalismo, ma fra liberalismo e statalismo non importa se cattolico o ateo.
Cordialmente,
am
http://www.thinknews.it/
am
Belle parole. Il problema è che il PDL, attualmente, è piu’ statalista del PD. Non a caso il PDL appoggia le proposte demenziali della Lega (quello che doveva essere il primo partito liberale di massa) di istituire una macro regione, id est un ulteriore livello di amministrazione come se non bastassero comuni, municipi, conssorzi di comuni, comunità montane e collinari e marittime mascherate da montane e province e consorzi di province e città metropolitane e regioni.
Sembra quel film in cui Peppone, esasperato da un pistolotto in favore dei poveri, apstrofa Don Camillo dicendo: “reverendo, Lei bara. I comunisti siamo noi”.
Saluti
Caro Onorevole, non chiedo di meglio -io elettore della prima ora – di tornare a Forza Italia. Ma, e lo ripeto allo sfinimento, ridando spazio a chi come Lei conosce i problemi e ha le ricette per cercare di risolverli. Altrimenti sarà solo una operazione di restyling che voterò solo perché dall’altra parte c’é la solita nomenklatura che purtroppo conosciamo. Lei ha fiducia in Berlusconi e anch’io, che di Lei mi fido, l’avrò. Un saluto
Caro Professore, come sempre, sono assolutamente d’accordo con Lei. L’Italia non è un Paese a maggioranza soviets ; questo tipo di maggioranza alberga solo e prepotentemente all’interno dei strati rocciosi che hanno anestetizzato le nostre istituzioni a beneficio della torbida struttura statale che si riconosce solo nel potere (per loro) “divino” dello statalismo, di una certa magistratura, di quasi tutta la stampa e di tutte le corporazioni varie a partire dal trust per eccellenza che è quello dei sindacati passando dalla Confindustria, la stessa legata alle aziende pubbliche e ad alcune aziende private guidate da imprenditori incapaci ma, foraggiati dal sottobosco politico, ecc..ecc..
E’ vero, la maggioranza degli italiani, si riconosce e si colloca all’interno del centrodestra nonostante il centrodestra abbia fatto di tutto, più della sinistra, per spingerla verso l’astensionismo o peggio ancora verso sinistra.
Se davvero nascerà Forza Italia con Lei come nostro riferimento, una F.I. 2.0 che non tratterà più i liberali come nemici, io ci sarò e come sempre sarò in prima linea; Lei è l’unica persona che può ricompattare i liberali.
L’Italia per bene, seppur sottovoce ma, da sempre maltrattata ha sempre gridato più o meno le stesse parole che l’eroica bambina pakistana Malala ha gridato all’Onu: i talebani non ci fermeranno !
Ed è proprio quello che vorremmo dire nuovamente noi dello Spirito del 94 ai talebani statalisti, cercando di ridare un sogno ai nostri figli ridisegnando finalmente un’Italia magari meno rossa, meno nera, meno azzurra, meno islamocristiana ma sicuramente e semplicemente, più Liberale.
Grazie, caro Claudio. Il discorso di Malala all’ONU è stato semplicemente fantastico: la libertà ha più forza persino nelle parole di una bambina di tutti gli armati del mondo. Dovrebbe essere ricordato specie da noi liberali in sofferenza: la Storia è con noi, da millenni, sia pure con retromarcia ed esitazioni, la libertà personale tende ad aumentare. Oggi sembrerebbe il contrario, ma basta pensare a come stavamo 30-40 anni orsono per capire che, se è vero che in alcuni campi le abbiamo prese, in altri e non secondari le abbiamo date alla grande.
Un bacetto a Micol,
am