Caro Volani,
Scusi il ritardo con cui rispondo alla sua mail datata 23 novembre e inviata al mio indirizzo della Camera. Sono stato lontano dall’ufficio per varie ragioni e solo ora posso risponderle. Lei mi chiede di chiarire, inserendo la risposta sul blog, la mia opinione sul ruolo della BCE come prestatrice di ultima istanza.
Una banca centrale viene creata per svolgere appunto quel ruolo: in presenza di una temporanea crisi di liquidità delle banche, determinata per esempio da panico bancario (i depositanti, avendo dubbi sulla solvibilità della loro banca, si presentano in massa a ritirare i loro depositi e la banca, non avendo la liquidità necessaria, rischia di fallire), fornire alle banche il contante necessario a restare solvibili fino a quando la situazione non si sia normalizzata.
Ma non è a questo che fanno riferimento quanti vogliono che la BCE funga da prestatrice di ultima istanza. Vorrebbero che la BCE salvi le banche che hanno acquistato titoli pubblici diventati carta straccia per l’insolvenza dello Stato emittente, oppure che addirittura monetizzi direttamente il debito degli Stati insolventi, acquistando i loro titoli.
Mentre la prima interpretazione, quella tradizionale, è assolutamente coerente con la natura della BCE, le altre due non lo sono affatto e, se venissero adottate (direttamente o indirettamente), incentiverebbero l’irresponsabilità nella gestione delle finanze degli Stati nazionali e inonderebbero l’Europa di quantità crescenti di euro, minandone la stabilità.
L’introduzione dell’euro, come ho più volte scritto, è stata viziata da tre errori gravissimi, che vanno corretti se non vogliamo la fine della moneta comune e/o quella dell’Europa. Se si vuole andare avanti, si deve tornare indietro e riscrivere dal principio i Trattati. Le alternative sono tutte gravissime o addirittura catastrofiche.
Antonio Martino, 17 dicembre 2011
On.le Prof. Martino,
Volevo semplicemente farle sinceramente gli auguri per un buon 2012, sono peraltro un ex studente d’Università, la seguo quando posso nei dibattiti e nelle conferenze, con discrezione.
Personalmente credo che per fare una manovra come quella del prof. Monti, realizzata mediante aumento della pressione fiscale, non occorreva certo il l’ex-rettore della Bocconi.
Da economista quale sono ho rispetto per i colleghi e per le persone di differenti opinioni, ma credo che una manovra del genere offenda anche un po’ la nostra professione, non occorre infatti essere rettore della Bocconi per aumentare le tasse indiscriminatamente come ha fatto l’attuale governo.
Mia piace continuare a pensare che la politica sia l’arte del possibile…
Con i migliori saluti
Andrea Vicini
Ringrazio degli auguri e li ricambio, appena dentro al tempo massimo per Natale e con poco anticipo per l’Anno Nuovo (quanto bisogno ne abbiamo!)
Felici e spensierate feste a tutti, ricominceremo a preoccuparci quest’altr’anno…
Buon natale a tutti e ancora una volta mille grazie all’onorevole Martino per le sue giustissime battaglie.
Caro Saragozza,
mi unisco a lei per augurare a tutti i frequentatori di questo blog un felice Natale e un 2012 meno disastroso per la libertà del 2011,
Antonio Martino
@ Saragozza
a questo governo illegittimo piacciono le tasse,a quello che l’ha preceduto invece no???
Molto interessante , però, non abbiateme se esco fuori tema e mi lancio in cose più leggere.
Vorrei augurare all’On. Martino, alla Sua famiglia e a tutti i simpatizzanti di questo blog,e a tutti i liberali con la I finale un sereno e felice Buon Natale e un Buon Anno all’insegna dei tagli e non più all’insegna delle tasse come piace fare a questo governo illegittimo.
Auguri a tutti.
Claudio Saragozza
Il ragionamento è curioso: da una parte si nega la possibilità di uno Stato federativo giudicando irreale che Stati membri possano unirsi tra loro data la diversità linguistica e culturale, dall’altra si vuole però privare gli stessi Stati di notevoli porzioni di sovranità nazionale per un’unione burocratica egemonizzata dal Direttorio franco-tedesco, dall’altra ancora si spera che venga accordata “benevolmente” dallo stesso Direttorio, tramite la BCE, di farsi garante delle debolezze economiche causate dalla debolezza politica di fondo che si vuole però mantenere.
Signor Volani, l’annoso problema del debito pubblico, come lei non sa’, diversamente sarebbe un disinformatore per usare un eufemismo come si suol dire, e’ causato dall’arrogarsi la BCE del diritto reale di proprieta’ su tutto il denaro che viene posto in circolazione, e cio’ si evidenzia, com’e’ ben noto a tutti, tranne che a lei, dal fatto che quel denaro sia prestato agli stati, sebbene non direttamente, cosa del resto desumibile anche dai “compiti istituzionali” della BCE, basta andare sul suo sito per convincersene. E basterebbe semplicemente leggere i giornali per vedere come le banche si approvvigionino di liquido, operazione meglio nota col nome di ricapitalizzazione, ottenuta vendendo alla BCE, in cambio di moneta sonante, guarda caso, titoli del debito pubblico, è infatti notizia proprio di ieri che 35 Mld di euro in titoli di stato siano stati posti sul mercato per essere comprati dalla BCE, probabilmente in previsione dell’inevitabile corsa agli sportelli prima che serpico cominci a controllare, e ficcare il naso, in ogni movimento di denaro da e per i CC di noi poveri pennuti. Le ricordo inoltre che la BCE nulla puo’ per frenare l’inflazione causata dalle banche mediante la tecnica della moltiplicazione creditizia, tant’e’ vero che i prezzi non hanno fatto che crescere. Il giochetto non durera’ in eterno, si faccia un giro su internet!
@Adriano
Sì lo conoscevo già.Schlichter è un economista di scuola austriaca che da tempo denuncia le conseguenze nefaste del sistema monetario attuale basato sul fiat-money con moneta a corso forzoso e sistema bancario a riserva frazionaria.Nel suo libro “paper money collapse” egli evidenzia come un sistema monetario basato su asset reali come oro o argento sia preferibile rispetto ad un sistema di fiat money in quanto quest’ultimo è inerentemente instabile ed è causa pricipale dei continui cicli economici di “boom e bust” (espansione e recessione).
Personalmente più che ad un ritorno alla moneta aurea,sarei favorevole ad un sistema di free-banking con monete private in concorrenza tra loro.Ad ogni modo, qualsiasi sistema monetario che ponga un freno alle follie inflazionistiche e di esapnsione della spesa pubblica dei governi e delle banche centrali rappresenta comunque un ottima soluzione.
@Manuel
Grazie per il link. Conoscevo Paul ma non avevo mai visto questo video.
Individuare la verità è difficile se non impossibile e ho sempre dei dubbi con me stesso se quello che credo sia la verità lo sia veramente.
Diverso è il discorso relativo alle tante fesserie che si sentono dire di questi tempi: quelle si capisce subito che sono “vere” stupidaggini!
Cambiando discorso, hai mai sentito quello che dice ‘sto tizio?
http://www.youtube.com/watch?v=jC1zFmiCsxs
Forse lo conosci già…
@Adriano
Bè, come diceva Orwell “In un momento di menzogne universali, dire la verita’ e’ un atto rivoluzionario”.Comunque, parlando di pazzoidi che ne dici di questo tipo?
http://www.youtube.com/watch?v=NwHdSl1ASbA
@Manuel
Sono della tua stessa opinione.
Adesso però lasciami scherzare: io e te siamo dei pazzi furiosi! Ci sbatteranno in gattabuia un giorno o l’altro perchè, con le nostre scemenze, miniamo la stabilità dei mercati finanziari!!!
Che dire poi di questo “pazzoide” qui:
http://www.youtube.com/watch?v=JL3FT0O4kYg
Se fosse ancora vivo sarebbe a rischio pure lui…
Gentilissimo Prof. Martino
Sono a disturbarla con una domanda.
Apprendo dalle ultime notizie che l’UE contribuirà per 150 miliardi di euro all’aumento delle risorse del FMI. Sembra che la mossa debba servire per dotare lo stesso di una maggior “potenza di fuoco” per arginare la crisi del debito sovrano dell’eurozona. Il contributo parte dell’Italia sarà di 23,49 miliardi di euro.
Mi chiedo: l’ultima “manovra o morte” del governo Monti non dovrebbe servire per raccogliere più o meno la stessa cifra per ridurre il deficit pubblico? Da dove tirerà fuori il governo le (ulteriori) risorse per questo contributo?
Devo confessare di essere ignorante in materia e di non capire una benemerita mazza di questo tipo di alchimie finanziarie. Non avendo ancora sentito levarsi urla di indignazione e/o minacce di scioperi generali, tutto mi lascia pensare si tratti di qualche sorta di “trucco contabile” non destinato ad apparire come passività nel bilancio dello stato. In questo caso non mi spiego il perché gli Inglesi si siano rifiutati di contribuire mandando tutti a quel paese.
Potrebbe aiutare un comune mortale a capire come stanno le cose?
La ringrazio anticipatamente.
@Sergio Rizzitiello
Non sarebbe meglio fare a meno di un prestatore di ultima istanza?
Egregio Antonio Martino, ma la BCE è centrale, nonché banca, in cosa? Mi spiego: una cosa è centrale, è cioè al centro, quando è il cuore di un organismo a lui unito. Ora nella UE ( che è più onomatopeica napoletana che altro) vi sono Nazioni autonome che hanno deciso, non si sa quanto consapevoli delle conseguenze, di formare un Congresso a carattere puramente economico cedendo parti via via sempre più considerevoli di sovranità politica. Questa assurda ambiguità ha creato un mostro che non ha nessuna base di democrazia liberale. O si forma uno Stato federale( si avrà mai il coraggio e l’interesse?) che diventi esso vero “Prestatore di ultima istanza” oppure non vedo proprio altre soluzioni che non siano balbettii e oppressioni. Un caro saluto.
@Diego
Premetto che personalmente giudico le tue domande molto intelligenti e non direi proprio da ignorante.
Devo solo fare una precisazione a scanso di equivoci: quando nel mio post ho detto “accettando titoli spazzatura come collaterali”, mi riferivo al caso realmente accaduto quando, dopo che i bond greci erano stati declassati a titoli “spazzatura”, la BCE disse che avrebbe continuato ad accettare tali titoli dalle banche come collaterali in cambio di prestiti.
Non mi riferivo ai titoli di stato italiani il cui rating internazionale al momento non li classifica certo come “junk bond”.
Mi scuso per il malinteso.
Fermo restando l’assoluta e totale condanna per la tenuta “spensierata” delle finanze pubbliche del nostro paese negli ultimi 30 anni, vorrei fare una semplice e umile osservazione da un ultra ignorante nella materia come me.
Le banche italiane hanno acquistato titoli di stato italiani.
I titoli di stato italiani sono da considerarsi titoli spazzatura? Le banche italiane hanno agito in maniera irresponsabile comprando titoli di stato italiani? E i cittadini italiani che, anche nelle ultime settimane, sono corsi a comprare titoli di stato del nostro paese sono degli irresponsabili? L’attuale pressione dei mercati finanziari sui nostri titoli sarebbe la stessa se l’Italia avesse una moneta propria? Qual’è la differenza tra grandi investitori finanziari che per panico decidono di sbarazzarsi dei titoli di stato di un paese e i piccoli investitori che sempre per panico ritirano i loro risparmi da una banca? E inoltre qual’è il sottile confine tra un avvenimento “previsto” e uno “imprevisto”?…Chi lo stabilisce?…
@ Adriano
Caro Adriano,
lei ha ragione … fino a un certo punto. La banca centrale NON deve intervenire per salvare banche in difficoltà per cattiva gestione. Se hanno commesso la sciocchezza di acquistare titoli da Stati ora insolventi devono sopportare, senza aiuti di sorta, le conseguenze delle loro scelte sbagliate. La BCE, come lei osserva, invece….
Il caso classico (il primo dei miei tre) è quello in cui per una ragione imprevista i depositanti si presentano in massa a ritirare i loro depositi da una banca altrimenti sana. In questo caso, la banca centrale deve fornire la liquidità necessaria a che la banca possa fare fronte all’improvvisa richiesta di contanti. Finito il panico, i depositanti ridepositano quanto avevano prelevato, la banca ripaga la banca centrale, e tutto torna normale.
Dove lei ha ragione (forse anche più di quanto lei stesso creda) è che il caso classico, peraltro ormai rarissimo, fornisce il pretesto per gli interventi impropri, con le conseguenze di cui dicevo.
Non so se la mia risposta la convince, mi auguro di sì, la ringrazio per l’attenzione assidua e le faccio i migliori auguri per le prossime feste.
am
Gentilissimo Prof. Martino,
desidererei muoverle un piccolo appunto, non una critica. Prenda le mie parole come quelle di un imbecille qualunque, come tale capacissimo di dire stupidaggini.
Lei fa riferimento a tre interpretazioni del ruolo di ultimo garante di una banca centrale.
La mia domanda è questa: nel caso la crisi attuale degenerasse in una crisi di panico generalizzato, con la gente in fila agli sportelli per ritirare i risparmi (come cominciò a succedere dopo il collasso della L.B.) non sarebbe la BCE autorizzata, secondo la prima interpretazione, ad intervenire per garantire alle banche la necessaria liquidità?
Ora, siccome le banche sono nella situazione attuale per avere concesso “prestiti” a soggetti a quel punto ritenuti insolventi dal mercato, il suo intervento non sarebbe agli effetti pratici del tutto equivalente alle altre due “interpretazioni”?
A meno che… la BCE agisca solo come una “cassaforte” di liquidità per le banche, utilizzando cioè solo le sue (eventuali) riserve monetarie senza ricorrere al privilegio di cui gode di stampare nuova moneta.
Il mio appunto in sostanza è che, nella situazione attuale, sebbene le tre interpretazioni siano distinte dal punto di vista teorico esse si rivelino essere del tutto equivalenti dal punto di vista del risultato pratico: salvare le banche stampando nuova moneta.
Per altro, nonostante il finto sbraitare dei tedeschi, mi pare che la BCE stia già da tempo operando secondo le ultime due metodologie:
1) Garantendo prestiti al sistema bancario a tassi “ridicoli” e/o accettando come collaterali titoli spazzatura.
2) Acquistando direttamente sul mercato “secondario” titoli di stato sotto pressione con lo scopo di limitarne la salita dello spread a livelli giudicati insostenibili.
PS: un grazie per il suo operato in Parlamento.