Quando, nel pomeriggio di giovedì 24, ho letto le dichiarazioni di Silvio Berlusconi con le quali annunciava di non volersi più candidare a premier e che il candidato sarebbe stato selezionato da primarie interne al Pdl, mi sono affrettato a chiamarlo. Ho avuto fortuna e ho potuto parlargli; gli ho chiesto: perché lasci? “Non lascio, mi ha assicurato, continueremo assieme tu ed io ma ora bisogna lasciare spazio ai più giovani e noi dobbiamo tirarci indietro, aiutarli, consigliarli e mettere la nostra esperienza a loro disposizione.”
Non un’uscita di scena, quindi, ma soltanto un arretramento, probabilmente ispirato dalla necessità di far crescere e consolidare una nuova classe dirigente che possa, anche grazie all’esperienza dei meno giovani, dare vita ad un’alternativa concreta e credibile all’arcipelago delle sinistre e ai movimenti anti-politici. Un arretramento fatto con stile che, comunque vada, segna la conclusione di un quasi ventennio caratterizzato dalla sua figura come protagonista della nostra vita pubblica.
Tutto e il suo contrario sono stati detti su Berlusconi, ma sono certo che anche i suoi acerrimi nemici converrebbero sul fatto che non ce n’è un altro; Silvio Berlusconi è quello che è, ma è anche l’unico Silvio Berlusconi che abbiamo. Molti miei amici mi chiedono perché continui a “stare con lui”; la risposta è molto semplice: non sono mai “stato con lui”. Ho sempre detto quello che penso, anche quando sapevo che non era d’accordo. Specie dal 1994 al 2001, ma anche dopo, sono stato sovente in disaccordo, non di rado da solo, e non ho mai tenuto nascosto il mio dissenso. Chi ne dubita guardi i giornali di quegli anni. Da ministro degli Esteri prima e della Difesa poi ho sempre fatto quello che ritenevo giusto e sempre senza consultarlo prima, ma ricevendone l’approvazione poi.
Capisco la delusione dei miei amici liberali: la rivoluzione liberale è rimasta largamente incompiuta e il “partito liberale di massa” non ha visto la luce. Mi permetterei, tuttavia, di chiedere loro se l’Italia oggi starebbe meglio o peggio se, invece di essere stata governata alternativamente dalle sinistre e da Berlusconi, avesse avuto sempre le sinistre al potere. Solo un fazioso potrebbe rispondere di sì. La delusione, però, è certamente motivata e cercherò di spiegare perché il sogno non si è materializzato.
Mi limiterò a quattro errori che spiegano in buona misura l’insuccesso. Il primo è stata Irene Pivetti: Berlusconi l’ha fatta eleggere presidente della Camera e il suo partito ha determinato il ribaltone prima, la sconfitta alle elezioni del 1996 poi. Pierferdinando Casini è stato fatto eleggere presidente della Camera da Berlusconi nel 2001, il suo partito ci ha impedito di governare dal 2001 al 2006 (imponendoci fra l’altro la cosiddetta “discontinuità”) e ha costretto Berlusconi a cambiare la legge elettorale, facendoci perdere le elezioni del 2006. Gianfranco Fini è stato fatto eleggere presidente della Camera da Berlusconi nel 2008 e la sua defezione ha impedito al governo di sfruttare la larga maggioranza ottenuta, col risultato che alla fine Berlusconi ha lasciato la presidenza del Consiglio. Tremonti, infine: nel 1994 fu un ministro delle Finanze creativo e capace ma, nel 2001 – 2006 contribuì, da ministro dell’Economia, alla mancata realizzazione delle riforme promesse; idem dal 2008 al 2011.
Non dico che Berlusconi sia da assolvere con formula piena ma, prima di pronunziare una sentenza inappellabile, bisognerebbe anche rendersi conto che con questo sistema istituzionale neanche il più grande leader politico avrebbe potuto fare molto meglio. Quando, nel 1994, la Thatcher, nel congratularsi per la mia elezione, mi esortò a fare “per l’Italia quanto io ho fatto per la Gran Bretagna”, le risposi: “Lei aveva molti vantaggi rispetto a noi: una maggioranza composta di un solo partito, una Costituzione non scritta sulla carta ma nella mente e nel cuore di quanti erano chiamati a rispettarla, una burocrazia efficiente ed onesta e un sistema giudiziario autenticamente indipendente e funzionante. Noi non abbiamo nessuna di queste cose, ma abbiamo qualcosa che lei non aveva”. “Che cosa?” “Il suo esempio”, risposi.
Al posto della Thatcher, Berlusconi avrebbe fatto lo stesso? Con tutta l’amicizia che mi lega a lui, devo dire che non lo vedo litigare per tre anni con i più potenti sindacati d’Europa né mandare la flotta dall’altra parte del mondo per fare rispettare la sovranità inglese a un dittatore avventuroso. Tuttavia, resto convinto che sia unico e che il suo arretramento lascerà un vuoto difficilmente colmabile. E questo a prescindere dal fatto che la nostra Costituzione non prevede la candidatura a presidente del Consiglio.
Però anche se arrivo tardi vorrei dire una cosa che traspare dal Blog di Antonio Martino:
Berlusconi avendo potuto scegliere il Presidente della Camera, visto che era decisivo l’apporto del PDL, perché ha sbagliato tutte e quattro le volte e quando ha scelto per la seconda volta Tremonti come ministro delle Finanze se ha sbagliato pure li, le cose sono due o lui non sa scegliere gli uomini (o donne ) a cui vuole dare incarichi politici di vertice oppure non crea un buon rapporto personale con l’interessato. Tranne che con la Pivetti con gli altri ha sempre avuto un rapporto conflittuale e di concorrenza per la poltrona di Presidente del Consiglio.
Rido di gusto con te e ti ringrazio in anticipo, anzi a prescindere, per ciò che riuscirai a dire in particolare a SERR SB :-), il pacato ma efficace Galan, il buon Moles, e l’ introvabile Crosetto.
A presto.
Ahahaha Prof.Martino,mi ha fatto ridere di gusto veramente!
Ovviamente e’ meglio godersi questi giorni di festa (per chi non lavora) eppoi rituffarsi nell’agone lavorativo e politico.
Un caro augurio per un ottimo 2013.
Per il medico di provincia,purtroppo no,qualcuno mi considera perche sono un gran rompiballe fin dalla notte dei tempi.Cmq girero’ questi suoi suggerimenti a chi di dovere.Ci puo’ contare.
Saluti MAd Max
Felice anno nuovo a tutti.
Caro Professore, come non raccoglere il Suo autorevole suggerimento? La consideri cosa già fatta. A presto.
Caro GN,
lei ha più ragione di quanto pensi: le corporazioni hanno influenza, gli interessi generali no. La costituzione economica è essenziale per contenere la rapacità dei gruppi d’interesse e costringere i politici a tutelare l’interesse generale anche contro gli interessi organizzati dei gruppi. Facile a dirsi, meno a farsi. Auguri,
am
Cari Mad Max e medico di provincia,
grazie ad entrambi per la partecipazione assidua a questo blog e per le cortesi parole. Per i prossimi giorni suggerirei di centellinare con gusto la fine del 2012, l’inizio del 2013 e le minchiate che ci verranno propinate la sera del 31. AUGURI!
am
Caro Prof. Buongiorno.
Mi auguro che anche Lei si diverta a fare qualche conto come me.
Entra Monti in lizza alle politiche. secondo me questa è una brutta notizia sia per grillo che per bersani. per grillo perchè inevitabilmente aumenteranno i votanti per cui il voto di protesta avrà una percentuale inferiore e per bersani perchè parte dell’elettorato di tipo governativo che non voleva più votare berlusconi perchè puttaniere ora ha trovato una sponda chic e può dirsi tranquillamente neutro.
Per cui ad oggi, supponendo una partecipazione del 66% mi butto così:
PD: 25%;
PDL:18%;
MONTI: 15%;
GRILLO:14%;
LEGA: 5%;
DI PIETRO: 2%;
ARANCIONI: 2%;
CENTRO DESTRA NAZIONALE: 3%;
LA DESTRA: 2%;
GRANDE SUD: 7%;
ALTRI: 7%.
QUESTO AD OGGI CAMMINANDO PER STRADA SENTENDO LA GGGGENTE E SOPRATTUTTO ASCOLTANDO I SILENZI.
IL TANTO VITUPERATO SILVIO A PARERE MIO QUALCHE PUNTO LO PUO’ RECUPERARE MA DEVE DIVENTARE “CATTIVO”. E PER QUESTO INTENDO CHE, POTENDO SCEGLIERE I CAVALLI DA PORTARE IN PARLAMENTO, IO SPOSTEREI QUELLI CHE ORA SONO I VARI COORDINATORI DI ZONA NEL MEZZO DEL LISTINO IN MANIERA TALE CHE ALZINO IL CULO DAL DIVANO E COMINCINO A LAVORARE SE VOGLIONO OTTENERE IL SEGGIO. COME CAPOLISTA SI DEVE METTERE SEMPRE LUI IN OGNI COLLEGIO PERCHE’ NON CE N’E’ PER NESSUNO. IN QUESTI VENT’ANNI HO CONOSCIUTO TANTE PERSONE (SOPRATTUTTO DONNE)CHE VOGLIONO AVERE IL PIACERE DI VOTARE LUI PUNTO E BASTA. SUBITO DIETRO METTA LE VARIE PERSONALITA’ CON CUI INTENDE FORMARE UN EVENTUALE GOVERNO. ANCHE LORO BEN DIVISI IN TUTTI I COLLEGI COSI’ AD ELEZIONI FINITE SA COME COMPORTARSI.AH, UN’ULTIMA COSA. IN SICILIA MI RACCOMANDO, COME ALLE REGIONALI CHE SIAMO ANDATI FORTISSIMI, PER CUI PREMIAMOLI TUTTI.
ANCORA TANTI AUGURI.
Caro MM, sono felice di sapere che hai cotante entrature. Mi faresti la cortesia di ricorgagli anche che semmai stessero pensando al Professore devono prima dimenticarsi il “commercialista verde” o almeno procedere allo spacchettamento del superministero E/F ed inoltre direi anche a non lasciarsi incantare dalle sirene sia d’ oltreTevere e d’ oltrePo. Insomma che si rivolgano a noi e ai Tea Party che siamo ben di più.
PS anch’ io nel mio piccolo sò dire le mie grandi minkiate
Preg.mo Prof. Martino,
leggendo i commenti al suo articolo, traspare netta l’impressione che l’unico problema del nostro paese sia la tassazione elevatissima.
Secondo me il problema deriva dal fatto che gli altri commentatori operano in settori che non godono di privilegi e sono più o meno aperti alla concorrenza.
Beninteso, ritengo anch’io che le imposte abbiano raggiunto, dal 1992 e non da oggi, un livello insostenibile e che occorrerebbe un serio programma di riforme per diminuire le spese di questo Stato ipertrofico.
Ciò nondimeno, credo che essere liberali, implichi anche profondi interventi di riforma della costituzione economica dell’Italia.
Io, ad esempio, sono un avvocato e vorrei sapere cosa ne pensa della, per me, PESSIMA riforma del nostro ordinamento professionale (approvata proprio prima di Natale, bel regalo), che di certo non aiuta i giovani, come me, ma sembra ritagliata su misura per i soliti Baroni in spregio ad ogni principio meritocratico e, soprattutto, non elimina alcuna barriera all’ingresso, anzi, ne aggiunge!
Peraltro, specialmente in questo periodo, il PDL sembra esser diventato il paladino delle corporazioni (Avvocati, Notai, Farmacisti, Taxisti, ecc. ecc.). Capisco che certe categorie votino tendenzialmente per il PDL, però, un vero partito liberale, dovrebbe avere il coraggio di andare anche contro una parte del proprio elettorato.
Rammento, infatti, che certe professioni, in Gran Bretagna o negli Stati Uniti sono pienamente aperte alla concorrenza.
Non comprendo, poi, tutte le critiche rivolte a Monti, non avrà certo brillato per i suoi interventi in materia fiscale (tuttavia, non credo potesse far molto con un esecutivo appoggiato dal PD) ma ha anche tentato alcune “timide” liberalizzazione che il PDL avrebbe dovuto appoggiare invece di osteggiarle.
Attendo il suo parere al riguardo.
Con profonda stima.
Salve TD,si magari sono inconcludenti ma sono verità su quello che succede all’estero ed in Italia.Quei fatti purtroppo li devo confermare.
Non so’, ma per me sia il PLI che il Tea party sono N.P. non pervenuti,che possibilità abbiamo oltre al PDL ,che cosi com’e’ intendiamoci non mi piace per niente?
Ci vuole una potenza di fuoco e mediatica,non indifferente.
Cmq Mi scuso pubblicamente con Lei e con chi ci ospita, per essere stato cosi irrispettoso:ok mi sono fatto prendere la mano,generalmente non sono cosi tranchant,militante si, fazioso no.
Cmq anch’io Le faccio i migliori auguri di un sereno 2013.
Mad Max
p.s. Prof.Martino,last news nella mia email dai piani Superaltissimi del PDL La stimano e la apprezzano tantissimo.Ho uno scambio epistolare con qualcuno lassu':si ricordi che io la sto sponsorizzando come ministro dell’Economia e mi hanno ringraziato del suggerimento!
Auguri di un buon 2013 anche a Lei Prof.Martino.
Egregio Mad Max, non è la prima volta che “subisco” i suoi rimproveri per aver espresso opinioni di segno contrario alle sue, peraltro in maniera assolutamente libera e civile. Le altre volte ho evitato di risponderle pro bono pacis. Stavolta ritengo di dover puntualizzare alcuni aspetti. Non ho mai sostenuto Bersani o Casini e, sia pur certo, mai li gratificherò del mio voto, a differenza di qualche camaleontico suo compare di coalizione. Le mie umilissime critiche esplicitate su questo BLOG hanno investito un pò tutti i notabili della casta politica e, perdoni la franchezza, le sue faziose, inconcludenti e stucchevoli argomentazioni il più delle volte si commentano da sole. I risultati fallimentari della pseudorivoluzione liberale targata SB(caratterizzata da un costante aumento della pressione fiscale) sono sotto gli occhi di tutti e non saranno certo le esternazioni di un militante a mutarne l’essenza. Prendo comunque atto della sua autorevolissima esortazione a “farla finita”, espressa con il tono civilissimo tipico dell’ortodossia liberale. Nell’augurarle un 2013 più sereno e rispettoso delle altrui opinioni, la saluto cordialmente.
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Salve Prof.Martino,
insista con SB a candidarsi come min.Economia,la aspettiamo tutti.
Per the Dreamer ognuno ha le proprie idee,nessuno e’ scevro da errori,ma si ricordi che all’estero,io lavoro col nord europa da 21 anni,non hanno la minima idea che cosa sia stata Forza Italia ed il PDL hanno una mentalità socialista e non sanno neanche cosa voglia dire la parola comunismo.La loro socialdemocrazia funziona molto bene perche’ c’e’ meritocrazia,c’e’ riconoscenza,basta vedere quanti manager ex fiat siano al cospetto di VW ecc. Ho un amico ingegenere meccanico che alla Ferrari aveva uno stipendio di 1.400.000 Lit alla toyota in Germania,gli offrirono un posto per 12 milioni di lire al mese….e Monteprezzemolo (antipatico e spocchioso,nonche’ nullafacente)sostenitore di Monti diceva che il prestigio la gloria…ad un ing.meccanico laureato col massimo dei voti.Questa e’ l’Italia. poi vogliamo affidare l’Italia a Giannino ahahah i 10 punti che FID mi fanno letteralmente CAGARE.Italia futura stracolma di ex-dc e politici falliti? Casini,no ripeto Casini ma si rende conto Casini in Caltagirone.Monti!! il Tassator cortese? guardi come va il commercio in Italia un pianto ,negozi chiusi, ha ridotto l’Italia sul lastrico della produttività e mi viene a parlare di crescita.Le dico che ho una Ass.ne sportiva dilettantistica ho dovuto pagare 100,00 Euro di bolli sul conto corrente,ma ci rendiamo conto dove siamo andati a finire? ma si rende conto della sproporzione? Che poi buona parte della rivoluzione liberale sia mancata sono d’accordo con lei,ma SB viene tacciato all’estero di populismo,quando non ne’ cosi,perche’ solo “informati ” da guarda caso tutti i giornali mass media di sx che hanno fatto una campagna antitaliana per decine di anni solo perchè SB ha sbaragliato tutta la marmaglia di sinistra,della kultura di sx ,i mass media,i giornali,i comici,gli attori,gli statali.Mi chiedo lei dove cavolo viva.Se la pensa cosi’ voti Bersani,ma la faccia finita di farci la ramanzina,non siamo nati ieri.
tanto guardi alla sx do’ tempo max due anni e andiamo a rivotare.
Cmq Auguri di buon anno On.Martino,io su di lei ci conto e come sempre la sponsorizzo.Ed auguri di buon anno a TD ed a tutti gli amici del blog.
Caro Professore, sono assolutamente certo che Ella abbia compreso la stima che nutro nei Suoi confronti, così come sono speranzoso che abbia colto il senso del mio profondo disappunto per la mancata esplosione di quella rivoluzione liberale che avevamo auspicato nel 1994 e per il decadimento dei valori etici e culturali a cui abbiamo assistito in questo infausto ventennio. Ma la cosa che mi fa veramente arrabbiare è l`ennesimo tentativo di prenderci per i fondelli, facendoci credere che il Paese è migliorato e che LUI, l`innominabile, non ha sbagliato NULLA…All`estero ci prendono per cretini e, paradossalmente, danno molto più credito a quello che, sulla carta, sarebbe il “comico“(Grillo). Un affettuoso augurio di buon anno a Lei, Professore, ed ai Suoi Cari.
Buon 2013 anche a lei, TD. Sia meno pungente nelle sue osservazioni, per altro condivisibili, e mi iscriverò al partito “TD santo subito”!
am
Un augurio di buon anno a tutti i frequentatori del Blog ed all`On. Martino che ospita le nostre opinioni. Un augurio speciale alla Nazione, affinchè la tornata elettorale prevista a febbraio rappresenti un momento di reale rinnovamento del panorama politico, con definitivo allontanamento dei parassiti che ci hanno preso in giro e spolpato giorno dopo giorno, anno dopo anno, fino a condurci ai margini della rovina. Buon anno ai giovani, affinché il loro futuro sia regolamentato da un Legislatore finalmente depurato da insensibili ed incapaci politicanti vecchi all`anagrafe e conservatori dei loro sporchi privilegi. Buon anno ai poveri cristi che si ritrovano senza lavoro dopo anni di sacrifici, oppure a dover pagare centinaia di migliaia di euro per ottenere la ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali già versati, grazie a una legge indegna voluta dall`incantatore di serpenti che vule abolire l`IMU dopo averla creata ed approvata in Parlamento. Buon anno quelli che,non avendo i soldi per pagarsi un avvocato, tentavano di far valere i loro diritti con il cosiddetto ricorso dei poveri, il ricorso straordinario al Capo dello Stato, ignobilmente tassato con 600 euro dal solito incantatore di serpenti che i suoi avvocati li gratifica perfino con un seggio parlamentarena spese dei contribuenti.Buon anno a quelli che, oltre alla speranza, hanno perso il palliativo dell`illusione, perchè a volte basta veramente poco per cambiare le sorti di un futuro che appare nefasto ed incontrovertibile. Cordialità, TD.
Sgarbi è stato tropo impreciso, non si tratta di 60 volte, ma ordine di grandezza… ricordando la matematica googolplex di googolplex. Grazie per tutti buone idee dal riscaldamento globale al fresco gin tonica. Buon natale!
Caro Prof,
stasera tutti a casa mia, ma io sarò solo a brindare con Lei. C’è tanta sfiducia in giro.
In compenso pescestocco ‘a ghiotta, pepata di cozze ecc.
P.S.
Lei in tanti articoli ha scritto della famosa sfilata dei 40000 a Torino contro i sindacati che bloccavano la Fiat. Lei ha sempre ricordato che inizialmente sembrava una battaglia persa per cui forse non valeva la pena farla e invece da allora si è capito che c’è una maggioranza silenziosa che alle urne grida.
Per questo le chiedo come gli altri di sciogliere la riserva. Non solo per noi che stasera brinderemo da soli ma soprattutto per noi che ci viene l’orticaria sentendo dire che Monti è il novello Reagan o Thatcher (fonte Camusso).
La vita è una sola perchè sprecarla.
Auguri Prof.
Tanti auguri professore. Spero che l’anno nuovo la faccia riflettere sulla necessita’ di abbandonare il pdl sempre piu’ egemonizzato da brunetta e dalle sue analisi keynesiane farlocche (berlusconi oggi ha citato addirittura krugman) e unirsi all’unico movimento liberale presente in italia, vale a dire fermare il declino di giannino e zingales.
Ancora tanti auguri,
Luca.
Auguro in primis al Prof.Martino e poi a tutti gli Adams del sito un sereno natale 2012 ed un migliore anno 2013,nel segno del liberalismo.
Mad Max
p.s .la sua sponsorizzazione in seno al PDL continua….Forza Martino!
Mi associo agli auguri al prof. Martino, a tutti gli Adam di questo sito e a tutta l’Italia liberale (che è l’unica che può realizzare la speranza di un migliore 2013)
Mala tempora currunt… quindi auguri più fervidi!
Grazie di cuore a Claudio, al medico di provincia e agli altri per gli auguri, che sentitamente ricambio per Natale e per un 2013 meno illiberale degli anni che lo hanno preceduto,
am
Buon Natale di cuore a tutti gli adam ed a Lei caro Professor Martino! Brinderò alla Sua salute per il nuovo anno. A presto!
Cari Adam,
anche se è off-topic ne approfitto di questo spazio e presumo interpretando il pensiero di tutti noi, per fare gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo al nostro caro Professor Martino e a tutta la sua famiglia.
In questo particolare momento circondati come siamo da questo mare di mediocrità e di imbecilli masanielli da quattro soldi che si spacciano come cavalieri bianchi, credo che un’eccellenza come quella che noi abbiamo la fortuna di avere in Italia sia il regalo più bello che l’Italia stessa poteva darci : Martino, l’unico e inimitabile!!
Buon Natale e Felice Anno Nuovo caro professor Martino!!!!
Ma come no? La proposta di Sgarbi ha senso caro onorevole. Una figura, la sua, che sicuramente non dispiace in Europa (vorrei vedere criticare il figlio naturale di uno dei padri dell’Unione che però ha molto da ridere a questo fallimentare Euro! Forse così come uno dei leader del PPE farà bene al futuro dell’UE) quindi anche una figura che è capace di riunire tutte le realtà che si stanno muovendo attorno al centrodestra: dai leghisti, ai casinisti, ai presunti fuoriusciti ex-an. Questo avverrà se avrà da subito un appoggio pubblico di Berlusconi che lo propugna come candidato premier di fronte al rifiuto di Monti; un appoggio da dietro di Monti che così faccia smuovere i montiani (penso Casini, Montezemolo, e quelli dell’attuale governo); sarà la figura che non dispiacerà ai leghisti. Penso che neppure quella mina vagante ruba-voti di Giannino avrà da ridire.
Certo essere premier e liberale nell’Italia di oggi è una cosa difficile (praticamente imbrigliatamente inutile) per essere anche riformatore, ma è una soluzione valida contro Bersani e Grillo e, come ho già detto, una utile voce fuori dal coro nel PPE.
Auguro per lei, e per noi, che le acque si smuovano così!
Chieda aiuto ai suoi amici politici vicini (penso anche che sia ora di riesumare Raffaele Costa), visto che era così acceso a Sgarbi “consigliere del cavaliere, e dica al suo amico Monti che se non ha intenzione di candidarsi lui gliele toglie lei, Martino, le castagne dal fuoco! Ora o mai più per una Italia liberale.
Ma cosa significa oggi “liberalismo”?
A parte il fatto che “The right to swing my fist ends where the other man’s nose begins” la nozione di liberalismo oggi non può essere la medesima di due secoli, o anche solo cinquant’anni fa.
E’ “liberale” che le Banche retail siano “libere” di fare le stesse cose che una volta facevano le Banche “d’affari”?
Ricambio gli auguri di Buone Feste a tutti e in particolare all’On. Martino che così cortesemente ci ospita.
Antonello
Confermo la mia immutabile stima per il Prof. Martino economista, ammiro la sua coerenza e comprendo la sua signorile impossibilità umana di abbandonare Berlusconi al suo misero destino politico.
Ciò detto mi sarà impossibile votare per qualsiasi formazione che si presenti con Berlusconi, con Monti, od in appoggio ad uno dei due. Idem per eventuali fantomatiche liste elettorali promosse da parlamentari ex-AN che non mi possono far credere di essersi improvvisamente convertiti al liberalismo.
Non c’è più nulla da salvare, né la Costituzione né il sistema istituzionale che sono e rimangono gli immutati insormontabili ostacoli a qualsiasi tentativo di riforma liberale (ancorché al governo ci sia qualcuno che la proponga).
Rimane solo la possibilità di mantenere accesa la fiammella del liberalismo come testimonianza di un altra Italia possibile. E questa fiammella la posso identificare (con qualche riserva) solo nel movimento “Fermare il declino”.
Chissà, dopo il disastro economico e sociale che ci aspetta con la prossima legislatura tutto può accadere, anche che le ricette liberali vengano finalmente comprese da una ampia parte della popolazione.
P.S. Vorrei rassicurare gli amici di questo blog: il mio totale pessimismo per l’immediato futuro non deriva da qualche strano trauma. Sono un tranquillo pensionato che si ritiene, anche per professione, profondo conoscitore del mondo del lavoro ed altrettanto conoscitore dei meccanismi perversi della burocrazia e della politica (sono, senza tessere, vicesindaco e assessore in una Comunità Montana).
La situazione mi preoccupa e mi rattrista per l’impietoso raffronto tra come l’Italia potrebbe essere e come purtroppo è, per i miei figli e per il futuro delle mie nipotine.
Buone Feste a tutti, Ivo Biavaschi
Caro TD mi sono perso SB, ma mi sono potuto allietare un pò ascoltando GC a IN ONDA, tra le varie cose ha parlato anche lui di “seminare il liberalismo” ma, alla domanda come avrebbe conciliato la dx sociale della GM con il suo liberalismo docg, non ha prorpio risposto, per quel che mi riguarda credo abbia fatto più che chiarezza il Prof. AM più sopra, mi sto preparando ad un biennio rosso o azzurro, immagino che sempre di biennio si tratterà, nel secondo caso però spero solo non a scapito del liberalismo, al proposito sarei felice di sapere che il Professore farà due chiacchere con GC, in ogni caso vedremo cosa accadrà, un saluto… (-4)
Non e’ vero solo in italia… in occidente e’ in corso dappertutto, e gia’ in larga parte compiuta, anche nei paesi a tradizione piu’ liberale, la riduzione dell’umanita’ a numero, con risposta a incentivi e disincentivi, in un immenso laboratorio di Pavlov di stimolo/risposta, in ossequio alle stupide e meccanicistiche teorie della psicologia comportamentistica di scuola americana di decenni fa, che hanno permeato senza che nessuno se ne renda conto tutte le scuole di economia, politica e non, sedicenti liberali o meno. E la Bocconi, quella universita’ per figli di papa’ in cui all’iscrizione, pagando, e’ garantita la laurea, e’ uno dei covi di questa visione meccanicistica e disumana della societa’, il cui preside, per somma ingiuria, e’ presidente del consiglio.
Caro Winston Diaz, quello che tu dici, però, è vero solo in Italia, e Paesi simili, governato da decenni e decenni da un’oligarchia dei partiti, la partitocrazia, che ha portato a preferire lo stallo della ingovernabilità, tecnicamente riuscita per meglio incassare il potere, che l’efficienza. Se un organismo è marcio, si preferisce che funzioni male piuttosto funzioni bene. Solo che non si fa attenzione a un piccolo particolare: per definizione, e non per accidente, l’organismo marcio DEVE funzionare male.
Onestamente, e a titolo di provocazione intellettuale, dico che questo sia uno “straw man argument”. Un parlamento efficiente e con massima potenza, e licenza, legislativa fatto di italiani porterebbe la nazione al tracollo in due anni, riducendo alla pazzia fin l’ultimo dei concittadini. (non ci manca molto, e cio’ forse sarebbe un bene, almeno finirebbe questa agonia)
Ben venga invece un parlamento unico organo legislativo e bloccato dalle sue varie componenti, in cui _tutti_ siano rappresentati con il proporzionale semplice senza sbarramenti, e in cui le decisioni vengano prese non a maggioranza bensi’ solo all’unanimita’.
Cosi’ sarebbe bloccato sia nelle leggi di incasso che di spesa, e lo stato diverrebbe cio’ che e’ giusto che sia, il massimo comune denominatore della cittadinanza, cioe’ il poco che tutti abbiamo in comune, e non il minimo comune multiplo, cioe’ il tutto di cui ognuno di noi e’ solo un’insignificanza.
Dal ’70 in poi, che io ricordi, i periodi migliori sono stati quelli in cui causa litigi interni alla classe politica si stava per mesi senza governo ne’ parlamento, e governava solo la legge, che almeno per qualche mese restava stabile e prevedibile. Il resto e’ stato solo follia di uno schizofrenico, che continua a galoppare imbizzarrito sempre di piu’, e piu’ si agita piu’ sprofonda nelle sabbie mobili.
Nella mia insignificanza, approvo.
Forse, a seguito del periodo di tentata rivoluzione, siamo nel periodo di tentata restaurazione, che _se_ le nostre idee sono quelle giuste, e’ predestinato al fallimento.
La nostra societa’ attuale e’ _gia’_ quella degli incubi di kafka e orwell.
Certo che chi e’ con l’acqua alla gola, o sta trascorrendo gli ultimi anni utili della sua vita, e non ha quindi speranza di vivere la rinascita se mai ci sara’, e’ il vero, disgraziato martire dei tempi attuali.
Alcuni “selvaggi” del nordamerica, quando la loro societa’ si complica troppo e si appesantisce con troppa “roba”, praticano un rito, il potlatch, nel quale distruggono pacificamente tutto, per poi ricominciare, liberi.
Noi, che siamo civilizzati e le cose le facciamo in grande, periodicamente, per uno scopo inconfessabilmente simile, facciamo una guerra, possibilmente mondiale.
Saremo stavolta capaci di liberarci davvero e quindi non a spese di quel capro espiatorio che altro non e’ che la nostra immagine riflessa dallo specchio?
Ho ascoltato l’intervista di Barbara D’Urso a Silvio Berlusconi.
Tra le tante cose da lui dette, politicamente, quella che ritengo la più importante è stata quando ha svolto un’analisi puntigliosa dell’estrema difficoltà di un Governo nello svolgere la sua funzione a causa di una Costituzione che di fatto ne impedisce l’azione.
Per questo motivo, per cambiare la Costituzione, ha invitato gli italiani a non disperdere il loro voto nei piccoli partitini ma di indirizzarlo a quello più grande affinché non sia ricattato poi politicamente e quindi rendere incisiva e possibile l’azione di cambiamento.
Bene per quanto riguarda la parte destruens, cioè la parte critica, negativa, male secondo me, per quanto riguarda la parte costruens, cioè quella positiva.
Berlusconi non ha compreso, o non so perché non lo vuol comprendere, che non è per cattiva volontà o ingenuità che gli italiani frazionano il loro voto, ma per l’attuale sistema elettorale.
Se ci fosse l’uninominale senza ballottaggio si attuerebbe automaticamente quello che lui auspica: eliminazione dei piccoli partiti, concentrazione in due al massimo tre partiti, e i giochi sarebbero fatti.
Spero abbia avuto il privilegio di ammirare la performance di SBerl a “domenica LIVE”, ovviamente senza contraddittorio, impreziosita dai nauseanti assist dell’addomesticata conduttrice ed i compiacenti sorrisi del fido Bonaiuti sullo sfondo…L’onnipotente SBerl, tra le tante prodezze, ha decantato la propria infallibilità, asserendo di NON aver SBAGLIATO NULLA al GOVERNO della Nazione. On Martino, ma Lei si sente veramente di continuare a spalleggiare questo individuo che ci prende per i fondelli per due decenni???
Caro Medico di provincia e cari amici,
grazie di cuore per i vostri commenti, sempre graditi sia quando elogiano sia quando criticano. Quello che lei, caro medicodiprovincia, dice in questo commento è per me molto importante. Se dovessi combattere la mia ultima (o penultima) battaglia, preferirei farlo per alzare la bandiera liberale e consegnarla a chi verrà dopo anziché per ottenere un’investitura a capo del governo. Il nuovo presidente del Consiglio, infatti, e non importa chi sia, non potrà fare nulla di serio né in un senso né nell’altro, perché quasi certamente avrà una maggioranza eterogenea, un’armata brancaleone di incompatibili fra loro e finirà vergognosamente per dover gettare la spugna. Possiamo sperare solo nel dopo, ma solo perché non è vietato.
Cordialmente,
am
Scusate, intendo dire SBATTERE ADESSO I PUGNI SUL TAVOLO POLITICO E CULTURALE e non in faccia a SBerl, come fanno tutti, anzi, sfilarsi da tutto ciò, nemmeno rispondere agli avversari politici, parlare schietto e dritto in faccia ai nostri concittadini offrendogli la proposta di questa visione liberale, CON TANTO DI DIRITTI DOVERI E COSTI E BENEFICI. Ma czz! non lo fa più nessuno, stamattina ad OMNIBUS, ho sentito solo L. Amicone parlare di liberalismo e socialismo, di oportunità contro protezione per legge da deficenti e allora si che il vecchio Cardinal Sansonetti s’é risvegliato, ma l’ Amicone é andato dritto e ha parlato “a me” mantenendo ferma la visione culturale ed operativa liberale ( almeno in ambito economico, sò già che qualcuno si starà grattando in preda all’ orticaria a sentire nominare cotanto Amicone, haimè ho proprio finito tutte le pomate… massì la pelle guarisce presto, il cuore per fortuna é ancora sano ed il cervello ben ossigenato, piuttosto mettiamo dentro qualcosa di nutriente). Un saluto a tutti.
Domanda: e pensare ad una candidatura “elettoralmente kamikaze” in termini di vittoria, ma che consenta di piantare un seme di visione, o meglio rigenerare questo seme e farlo davvero germinare nel roveto politico, in modo da poter affrontare le prossime future elezioni politiche, dopo il biennio o bimestre/semestre rosso con visione e uomini guidati dal Prof Martino ad esempio G. Moles ed altri? Coagulare un vero e preciso nucleo liberale (forza 94)?
Mi raccomando, ragazzi, piano che ho finito il lasonil
NEVER QUIT!
Sottoscrivo al 100% il commento di Winston Diaz, anche in merito ai 4 gatti nascosti sotto un fienile che percepisco molto pericolante….Si salvi chi può!!
Se ci fosse una realistica possibilità di vedere all`opera Martino nell`ambito del prossimo Governo, magari al dicastero dell`economia e con la libertà di manovra goduta da Tremonti, faremmo tutti i salti di gioia. Il guaio è che il vento è cambiato e nessun personaggio legato a Berlusconi può pensare di vincere le elezioni. Quando provo ad imbastire discorsi di politica economica, sento quasi tutti gli interlocutori rispondere alla Winston Diaz… come dare torto a costoro?? Ormai chiunque abbia trascorso più di una legislatura in parlamento viene percepito come un parassita nullafacente che gioca a fare il frocio col sedere dei più deboli, dall`alto di vitalizi e pensioni plurime che i comuni mortali vedranno col binocolo. In un contesto così degradato e incattivito, è impossibile che la ex tessera nr. 2 di Forza Italia possa avere anche solo una possibilità su un milione di vincere le elezioni politiche. Lo dico con grandissimo rammarico perchè avrei dato 10 anni di vita per ammirare per una legislatura Martino alla guida del Governo.
Da vecchio estimatore di AM di cui ricordo con grande nostalgia i colti, spiritosi e brillanti discorsi che ascoltavo ritrasmessi di notte su radio radicale ai tempi ormai preistorici della agognata, millantata, e ormai definitivamente accantonata “rivoluzione liberale”, credo di ricordare che allora fu lui a non voler fare il ministro dell’economia, perche’ ben conscio che con i vincoli cui avrebbe dovuto sottostare avrebbe in breve tempo perso tutta la reputazione guadagnata in una intera vita di teorica coerenza liberale.
Se e’ cosi’ (sara’ lui gentilmente a correggermi se sbaglio) aveva purtroppo ragione, e’ la fine ingloriosa che, al governo, hanno fatto in brevissimo tempo sia Padoa-Schioppa che Monti, con l’estremo contrappasso di essere oltretutto additati dagli avversari come esempi della inconsistenza, impossibilita’, o dannosita’ estrema del liberismo.
In ogni caso, mi pare che ci sia un invalicabile problema di tempo che passa e generazioni che si succedono, io che non ho la televisione e quindi vedo solo raramente i volti dei politici, a rivedere i volti invecchiati e ingrigiti di coloro i quali vent’anni fa avevano dato a molti tante speranze, poi miseramente fallite non solo nell’inconsistenza, ma nello svolgersi dell’esatto contrario di cio’ in cui si sperava, con una tassazione, una burocrazia, una vessazione tributario-poliziesca da far rimpiangere il fascismo quello vero o almeno il comunismo, in cui lo Stato dopo averti tolto tutto almeno ti mantiene, credo che riproporre le stesse ricette con gli stessi volti sia un inutile esercizio nostalgico da casa di riposo, con la complicazione che le ultime bizzarrie senili dell’ex premier possono dare l’impressione che si tratti di una casa di riposo per ex-prostitute. Insomma una casa di tolleranza per anziani.
No, non credo si possa fare.
Direi anzi di mettere per un momento a parte le false riverenze mediterranee che si sprecano in questo blog, parlarsi da uomo a uomo, e dire la amara verita': chi porta la responsabilita’ del fallimento di quelle promesse (non Martino che per sua fortuna ha avuto la saggezza di restarne quasi fuori, lasciandoci pero’ d’altra parte nel dubbio che sia stato il suo tirarsene fuori a far fallire il progetto) e ha cosi’ ingannato la speranza di tanti nonche’ insozzato le idee che noi tutti qui credo riteniamo valide, porta un grave fardello di cui dovra’ rendere conto ai posteri.
La situazione gravissima che stiamo vivendo e’ conseguenza anche di quel fallimento.
Non si puo’ mettere indietro l’orologio della storia, il tempo scorre inesorabile per tutti.
Comunque se Martino avesse la possibilita’ e la compiacenza di partecipare ad un futuro governo, stavolta battendo i pugni sul tavolo, tirando fuori le palle invece di estraniarsi a giocare con le uniformi e dimettendosi immediatamente in caso di inaccettabilita’ della rotta, gliene sarei grato.
Ma non e’ che ormai siamo rimasti quattro gatti nascosti sotto un fienile, mentre fuori infuria la tempesta?
Questa sera a “In Onda” endorsement (va di moda, ormai)di Sgarbi in favore di Martino come candidato presidente del Consiglio dell’area moderata. Ma sono le motivazioni quelle che convincono di più. “Ma come”, ragiona Sgarbi, “abbiamo Martino che vale 60 volte Monti, e noi ci battiamo per convincere Monti a guidarci?” Il ragionamento non fa una grinza. Per la verità Sgarbi ha anche aggiunto che Martino è stato maestro di Monti ma è meglio sorvolare vista la riuscita dell’allievo.
Incomprensibile Quagliariello ex radicale convertitosi al “montismo” (che come corrente di pensiero non esiste perché Monti non ha espresso una sola idea originale, un’idea sua, oltre al rigore di origine germanica).
Caro Professore questa sera guardando “IN ONDA” su LA7 l’On. V.Sgarbi dipingendo il quadro paradossale e surreale secondo me efficacemente dipinta secondo quel modo tipico del Nostro, se n’è uscito con una battuta, ma forse era qualcosa di più, dicendo che l’ unica soluzione reale, credibile, sarebbe la Sua candidatura, di Lei Professore. Tutto il racconto mi é sembrato studiato per voler rappresentare il marasma in cui ci troviamo e farne quindi uscire come logica scelta, dopo aver mostrato quanto siano impossibili e/o inutili o ingiuste tutte le soluzioni fin’ ora presentate direttamente da SB, o dal consesso europeo. Berlusconi avrebbe agito candidando se stesso e/o Monti e/o Alfano ecc. solo per dire che tutto ciò é perdente, vecchio, inutile e sopratutto non rappresentativo di cio che é il cuore del “94”, diciamo così, cioè di tutto quel popolo di cittadini (mpi, professionisti, clase media ecc.)che nessuno può pensare di prendere in giro, tanto meno ci pensa SB, facendoli votare per uno dei suddetti, lui stesso compreso e Monti incluso. Fatta quindi la scrematura e stanati tutti i “gonzi” ne esce una sola persona, che é e rimane quindi la vera titolare di quello spirito, che ne porta l’ ostinata passione bruciante, esattamente come coloro e aspettano solo di potersi unire ad essa per dare corpo alla rivoluzione liberale che questa persona ha di fatto materialmente scritto. E’ ora di fare sul serio, e venuto il Suo momento! Lei ha il cuore, la forza, il cervello, l’ autorevolezza, la tenacia, il coraggio il know how, per mettere in pratica quel Suo programma meraviglioso. Io sono sicuro che non ci stà più nella pelle a vedere lo scempio che ci sta davanti e sapere che lei con il Suo programma, fatto di tutto ciò che la storia ha distillato come vero e vincente, può fare la differenza. Io sono con Lei, noi siamo con Lei. E’ ora di fare sul serio, e Lei é l’ uomo serio che ci vuole. E, con tutto il rispetto, non mi dica che che lei non vede un reagan o una Thatcher… Si guardi allo specchio della Sua coscienza e vedrà Lei stesso con il Suo esimio maestro, Suo padre e chissà quanti altri oltre ai milioni di noi! Dio la benedica e la ispiri.
PS caro Professore ho scritto di getto, mi perdoni l’ ardire. Chiedo agli adam, che saluto, di sostenere il mio sforzo se lo sentono loro e non lo ritengano un’ ingenuità da inesperto, mettendo un SI’ MARTINO SI’!
Concordo nell’analisi.
La totalita’ dell’informazione e’, direttamente (corriere della sera), o indirettamente (il resto della stampa nazionale), sotto scacco del sistema bancario, che attraverso la politica dell’indebitamento generale ormai controlla tutto, persone, aziende, stati.
In Italia, paese in cui notoriamente il potere e’ abituato ad agire con arroganza ben sapendo di essere davanti ad una massa di “polli di renzo”, il sistema bancario ha messo direttamente i suoi uomini, sguaiatamente, provocatoriamente, al governo, col placet di una classe dirigente politica fisicamente vecchia, mentalmente imbelle, piena di scheletri nell’armadio, e che non sa e non capisce nulla del mondo attuale.
E chi non si e’ indebitato perche’, come me, ha preferito vivere nella miseria pur di restare libero, viene spogliato di tutto cio’ che ha con le patrimoniali.
Non ci deve essere scampo per nessuno.
Signori, non sappiamo ancora come e sotto quali spoglie, ma il giorno del giudizio prima o poi arriva, cominciate a tremare, avete tirato troppo la corda, tutto il male che avete commesso vi si rivoltera’, moltiplicato, contro.
Caro Diaz,
la capisco perfettamente. Credo non la rincuori sapere che non è il solo a vivere veramente la crisi. Crisi che colpisce non solo il portafoglio ma soprattutto i rapporti umani.
Siamo nella jungla. Lo hanno capito perfettamente, ma se voglio essere cattivo, lo hanno cercato e voluto per coprirsi il culo. Mi spiego e vorrei conforto da tutti Voi.
Nel 2008 scoppia la bolla speculativa che al confronto quella di nagasaki era un petardo. Tutto all’improvviso diventa chiaro e qui parte la fase due. sembra fantapolitica ma non lo è perchè i fatti sono lì e non si possono confutare. Fino al 2008 uno entrava in banca chiedeva un mutuo per acquisto casa e qualsiasi cifra chiedeva veniva concesso con buste paga di poco superiore ai 1000,00 euri (si al plurale). Lo stesso veniamo a sapere dopo, dopo il 2008, hanno fatto con stati ed enti regionali e locali. Ci hanno volutamente indebitato. Per renderci schiavi. Anche i politici sono caduti nella loro trappola. Fateci caso: guarda caso si scopre solo ora che Bossi ha preso soldi dal partito. Fuori uno, Solo ora si scopre che a berlusconi piace la fica. fuori due. Dopo anni Che Facci grida al vento, si scopre che di pietro si fa i cazzi suoi con i nostri soldi. fuori tre. solo ora si scopre che tutti i partiti si dividono tanti soldi come gruppi parlamentari e i tesorieri si fanno i cazzi loro. Pensate a rutelli, detto anche il marito della palombelli, gli fottono diversi milioni di euri dal c/c e lui non si era accorto di nulla. e voleva fare il presidente del consiglio. Fini e la casa di montecarlo. i sinistrorsi con le banche insomma tutto l’emiciclo è sotto scacco. non c’è più la politica.
finalmente siamo nelle mani dei famosi poteri forti che prima, agivano nell’ombra. ma gli ultimi avvenimenti hanno costretto ad uscire a viso scoperto. per cui ritorno alla mia teoria: i due B sono sulle barricate a difendere i propri interessi ma contemporaneamente non possono difendere anche i nostri. solo un pazzerello che non ha nulla da perdere può farlo scompaginando le carte del mazzo. Voglio vivere abbastanza per vederlo impiccato dopo averci salvato.
Volevo suggerire anch’io il cambiamento, per umana pieta’, del titolo del presente post.
Aggiungerei una cosa che passa inosservata, trattandosi di un’accusa tipicamente di sinistra da cui siamo stati rintronati non negli ultimi anni, ma decenni: il conflitto di interessi.
Il berlusca, non dimentichiamo, oltre ad alfiere a parole del liberismo con l’aiuto di persone come il da me nella teoria stimato prof. Martino, e’ oligopolista in quel settore di oligopolio, totalmente artificiale con la tecnologia attuale, che e’ l’informazione televisiva, e lo e’ grazie alle leggi dello stato, che centellinano o proibiscono l’ingresso di nuovi operatori.
Non si fa parte di quella cerchia di oligopolisti senza scambio, fra oligopolisti e stato, di una bella cifra di favori, potere e SOLDI.
Berlusca, ora estremamente debole, forse sta solo tentando di mettere il cappello sul prossimo governo nella speranza di avere da questo un trattamento di favore per il suo anacronistico impero, arrivando al punto di svendere come si faceva un tempo al mercato degli schiavi il suo elettorato di riferimento di piccolissimi attori economici, che e’ stato ormai letteralmente gia’ assassinato dalle politiche economiche del Monti (chiamarlo, nel suo caso, professore ha senso solo come offesa, e non merita tanta attenzione).
Martino, ne abbiamo le le scatole piene di chiacchere di gente con la pancia strapiena, il mio reddito da quest’anno, con le patrimoniali e la crisi, che prima pagate le innumerevoli e spropositate tasse era di meno di 400 euro al mese residui, da ora e’ abbondantemente sotto zero, per sopravvivere spendo 100 euro al mese di cibo del discount, ma contemporaneamente devo andare ogni tre mesi in banca a prelevare da cio’ che mi e’ rimasto migliaia e migliaia di euro da buttare nella voragine dello stato cialtrone e della sua classe politica da nodo scorsoio. Non ho piu’ la macchina, non vado ne’ in ferie ne’ in pizzeria ne’ al cinema, non compro piu’ nemmeno un libro in un anno, mi muovo solo in bicicletta, mi scaldo a legna, pero’ devo pagare allo stato un affitto di 1000 euro al mese per poter vivere da barbone a casa mia. Occhio che quando partiranno le ghigliottine non andranno per il sottile. Le chiacchere stanno a zero. Dica al suo amico che gli conviene chiedere asilo politico e andare a raccontare le sue barzellette da deficienti in qualche paesello sudamericano, se ne esistono ancora disposti a prendersi gente cosi’.
La reputazione di Martino è fuori discussione, anche se io citerei per danno erariale chi lo ha sottratto dalle aule universitarie per portarlo a vegetare in Parlamento per tanti anni…
Egregio Pilato, ovviamente i grotteschi e contraddittori atteggiamenti di Berlusconi non sono ascrivibili in via esclusiva a problematiche neuropsichiatriche, quanto piuttosto alla consapevolezza di andare incontro a una bocciatura elettorale personale senza appello. Trascinando Monti a capo della coalizione dei cosiddetti moderati, potrà furbescamente attribuire la responsabilità della sconfitta allo stesso Monti e alle sue politiche recessive, mentre Lui conserverà la nomea di Cavaliere senza macchia e senza peccato…Secondo voi Monti sarà così fesso da cadere nel tranello? Chissà, tutto è possibile in questo Paese di politica ti senza scrupolo, vergogna e…memoria!!
Se il Prof. tace non vuol dire forse che la mia “affascinante analisi” sia vera?
rullo di tamburi in lontananza. Arrivano!
comunque buon fine(-6) settimana.
Dimenticavo infatti di dire che non mi fido affatto di chi riporta le Sue parole (di SBer)e seguendo l’ affasccinante analisi di A.Pilato credo proprio che i prossimi giorni saranno inevitabilmente decisivi. Intanto vado a mettermi una pomata per la pelle… A ri-sperèm…
alla neuro devono essere ricoverati in molti. Cominciamo da Vittorio Zucconi che nel suo blog scrive che se si togliessero dai c…i Berlusconi e la Lega, Monti potrebbe guidare una Destra thatcheriana e reaganiana contro una sinistra riformista e roosveltiana.
Mi dite cosa c’entra Monti con la Thatcher per non parlare di Reagan. Pur di andare contro il Silvio riescono a santificare il vecchio nemico. Se non sono pazzi questi chi?.
Riguardo al silenzio di AM lo abbiamo notato tutti ma lo aveva anticipato mesi fa quando scrisse “abbiate pazienza”.
Se guardate da lontano le varie mosse politiche di questi mesi non potete non accorgervi che mai come in questo momento sia ber che ber si stanno muovendo all’unisono per eliminare la concorrenza e giocarsela loro due.
Guarda caso la legge elettorale non è cambiata. Chissà perchè. Mi dite voi chi riuscirà ad oggi a superare la soglia minima? E vuoi che in questo momento il ber di destra non stia facendo selezione con queste pseudo sparate.
Stanno giocando, sulla nostra pelle beninteso, ma visto che non vedono altro in giro che li possa contrastare, al posto loro lei che farebbe?
“… del Professor Martino mi fido ciecamente, di SB sempre meno…” e con oggi i giorni rimasti sono circa “9”, sperem… Saluti cari a tutti.
Il Prof. Martino non posta più nulla che riguardi il Cavaliere ed io penso di comprendere il Suo stato d’animo..Poche settimane dopo aver postato “un’uscita con stile”, gli sarebbe toccato dissertare di un “rientro poco ortodosso” e, infine, dopo l’annuncio di essere pronto ad abbandonare la candidatura personale e ad appoggiare l’eventuale candidatura di Monti (al quale non ha votato la fiducia l’ultima volta in Parlamento, dicendone peste e corna) di un “abbandono senza stile e da ricovero alla NEURO>>… Cordialità, TD
ADDENDUM: nella scrematura che mi attendo che siano compresi anche certi cardinali di SRC (e se occorre anche il Vaticano al gran completo) i quali farebbero bene a dedicarsi urgentemente alla predicazione delle Verità Eterne dando a Dio ciò che é di Dio e non attardarsi in altre cose di cui non hanno né titolo né vocazione!
Caro MM, talora “oportet ut scandalia eveniant”, devo dire che mi fido ciecamente di AM, un pò meno di SB, assolutamente no di chi riporta le Sue parole. Vedremo che cosa accadrà nei prossimi dieci giorni, (non credo ce ne siano altri) e nè che ne servano molti di più per una scrematura che è quantomai opportuna anche per fare chiarezza una volta per tutte su chi e per che cosa! (In questo seguo da vicino in bravo G. Crosetto anche se mi piace poco la Sua vicinanza con La G.M.)soprattutto ha ragione quando dice “per fare che cosa” perché penso che ciò sia centrale per chi non ha intenzione di fare sconti a nessuno e a niente riguardo alla riforma liberale che l’ Italia attende da un pò prima del 1994. Un saluto agli adam ed a Lei Professor Martino.
NO MARTINO NO PARTY!
Buonasera a tutti,
non avevo visto i commenti! Oggi leggo su internet le notizie e rimango basito.Mauro capogruppo del PDL in UE appoggia Monti,Albertini appoggia Monti si sente un Montino,Formigoni sempre di CL ha rapporti freddi con SB e pensa di fare un gruppo con Alemanno e Formigoni Mauro ecc. Stracquadanio Bertolini fanno gruppo a se escono dal PDL,Frattini & c. che appoggiano Monti.Insomam rimango esterefatto,Monti sembra colui che ha “salvato” l’Italia,mentre ha impoverito l’Italia e gli indicatori lo dicono freddamente.Capisco che SB non sia esente da “colpe”,addirittura la Merkel non si fa gli affaracci suoi e vuole mettere becco negli affari Italiani.A questo punto capisco i poteri forti quali sono.
Forse ha ragione Ferrara,SB torna in campo ma stavolta sbatterà contro un muro,anche i simpatizzanti del PDL molti sono stati contro la sfiducia a Monti da parte del PDL,questa volta ha una brutta gatta da pelare.Sicuramente SB e’ uno che si preoccupa degli italiani,gli altri pensano al loro tornaconto a iniziare da LCDM i vari politicucci.L’unica soluzione e’ fare riforme liberali rendere il PDL liberale con a capo Martino e tutti quelli del 94 abbiamo almeno opzioni reali alternative al conosciativismo di tutte le persone elencate qui sopra.
Sempre con Silvio e martino.no Martino no Party!
Grazie infinite caro ilmedicodiprovincia;sono il primo a brindare con voi, con tutti gli Adam e con il nostro unico Professor Martino!!!
Un abbraccio di cuore e grazie ancora.Uniti si vince!
A presto.
Claudio
Anch’io mi associo a Mad Max e sono pronto a sponsorizzarLa.
Caro MM, oggi pomeriggio ho avuto il piacere di poter assistere al video della riunione Agenda Italia, del settembre scorso, alla quale ha partecipato un bel gruppo di liberali, Moles, Martino, Galan ed altri( compreso l’On. Morando e che a sinistra potrebbe fare la Sua parte), te lo dico perchè gli uomini, lo spirito e la forza ci sono esattamente come ci sono le persone in attesa di votare queste proposte. Ma io dico se i compagni non si vergognano di proporre ancora oggi politiche assurde e leggi come la patrimoniale perchè non possiamo/DOBBIAMO noi parlare fuori dai denti e dire ciò in cui crediamo e che la storia ha mostrato essere vero e vincente?! Per esempio no INPS, no sostituto d’ imposta, flat tax 20%, 2000 comuni e riforma sanitaria! Siamo proprio così certi che ciò sia così impopolare? Credo che la domanda superi l’ offerta e l’ asta non andrà deserta.
Detto questo, caro Professore, lascio alla Sua esperienza ed alla Sua passione di guidarLa per il meglio nelle scelte che vorrà compiere e si ricordi che siamo in milioni con lei, coraggio!
NO MARTINO NO PARTY!
Alzo il calice e brindo all’ impresa e invitando il Mad Max, propongo, Cartizze di bentornato per l’ indomito CS, uno Scotch Aberlour Glenlivet 12 yrs old alla salute del Professor Martino futuro ministro dell’ Economia e una birretta alla faccia del compagno PLB.
Avrei anche una bottiglietta di Barolo 1999 per il buon G. Crosetto, ma bisogna che qualcuno lo chiami, io non so dove trovarlo, é sempre in TV.
No martino no party!
Ben detto Mad Max.Mi associo.Monti fortunatamente come Tremonti ce lo siamo tolto di mezzo; adesso mettiamoci a lavorare duramente per riportare lo spirito del 94 e rendere il nostro futuro più liberale senza dimenticare di fermare e difenderci da eventuali futuri carnefici o ancora peggio, da idioti in cerca d’autore.
Prof. Martino siamo tutti con Lei!!!
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La sceneggiata dell’astensione sul voto di fiducia è patetica ed evidenzia la meschinità e l’opportunismo del personaggio. Far cadere il Governo che lui stesso ha appoggiato e sostenuto fino a poche ore fa, ad un paio di mesi dalla scadenza naturale della legislatura e, per giunta, alla vigilia dei voti riguardanti la riduzione delle spese della politica, la dice tutta sulle qualità morali e sull’onestà intellettuale di questo inqualificabile soggetto, che io stesso avevo votato e sostenuto con convinzione in passato. Forse questo voltafaccia gli farà riguadagnare qualche voto tra le massaie poco scolarizzate orfane di Emilio Fede, ma chi ha un minimo di sale in zucca ormai ha preso per benino le misure e, alla prossima tornata elettorale, saprà regolarsi di conseguenza. Non me ne vogliano i militanti e gli inguaribili sognatori e, soprattutto, non me ne voglia il Prof. Martino, al quale indirizzo i saluti più cordiali. TD
e quando mai e’ stata infangata la reputazione del Prof????
Prof. Martino se non vuole farsi infangare nuovamente la reputazione, abbandoni definitivamente Berlusconi e i falsi liberisti del PDL e si unisca a dei veri liberali come Giannino, Zingales e Boldrin. Questo è l’unica maniera per combattere una battaglia per meno Stato e più libertà contro i conservatorismi di destra e sinistra.
Con affetto e ammirazione,
LUCA PANICO
Prof.Martino,
e’ arrivata l’ora di tornare per Lei in campo,come Ministro dell’economia,con le sue leggi liberali ricominciamo a correre-Meno stato,Meno tasse,eliminare 127.000 leggi riduzione a 6.000 massimo,riforma drastica della giustizia,possibilita di fare impresa aprendo con 10 euro e tre aliquote irpef,eliminazione di tasse superflue che non servono,eliminazione IMU,liberarsi dal giogo di Equitalia,Agenzia Entrate,No all’INPS.
io La sponsorizzo.Slt Mad Max
Bando alle ciance, io sto con Prof. Martino,Moles ed i liberali e con Silvio e sono anche contento che Monti vada a casa. ha massacrato famiglie,pmi, tutto il ceto medio e produttivo,poi viene visto bene dalle “stituzioni” ! machissefrega sono tutti banchieri e lui come Schaeubele e Samaras sono di Goldman Sachs…
Bisogna riprovare con Martino all’Economia.
E meglio Silvio di Rosy Bindi Bersani D’alema.
saluti
Caro Claudio,
non avevo dubbi: io potrei, per stanchezza e disgusto, forse piantare baracca e burattini. Lei no: avendola conosciuta, so che non potrebbe farlo anche se lo volesse. Si prenda tutto il riposo che vuole (io sono a New York per una riunione all’ONU, mi sto rimpinzando di ostriche e me la spasso), poi ne riparleremo. La vita va goduta ma senza mai dimettersi dalle proprie idee e dai propri valori. Scrivendole mi è venuta un’idea: vado a bermi un gin tonic alla sua salute.
Cordialmente,
am
Carissimo Professore,
grazie delle sempre puntuali ed intelligenti risposte. Mi confermano l’opinione che ho da sempre sul suo lato umano: troppo signore e troppo galantuomo per accompagnarsi e/o sopportare la gentaglia che in massima parte popola la politica italiana.
Tanti auguri per le prossime Feste, Ivo Biavaschi
Caro Professor Martino, Lei può tutto. Per me è un onore.
Ha ragione Lei e me ne scuso con tutti gli amici se ho manifestato la mia stanchezza. Il mio senso del dovere e la stima che provo per Lei sono di gran lunga superiori alla fiducia che in questo momento provo per il nostro futuro. Non mi tiro indietro; ci sono e ci sarò sempre, anche se per ora, sento il bisogno di prendermi qualche giorno di riposo.
A presto e sempre in prima linea. A Sua disposizione.
Claudio
Caro Claudio (posso?),
NO, non ci credo, non lei. La politica si occupa di noi anche quando noi non ci curiamo di lei, siamo condannati a occuparcene per legittima difesa. Non può lasciarci soli proprio ora. Ci ripensi.
Cordialmente,
am
Caro Biavaschi,
FI votò sempre contro il governo Dini e, forse, fu un errore, perché, così facendo, regalammo un governo “tecnico” di destra alle sinistre. Quanto a me, non ho mai dato il mio voto né al governo Dini né a quello guidato dal mio amico Monti. La Thatcher aveva l’enorme vantaggio che era inglese, dove cioè vige il quasi-bipartitismo e, quindi, l’idea di un governo della Regina (o tecnico) è impensabile. Quanto al futuro, vedremo. Può darsi che le cose stiano come le descrive, ma potrebbero anche essere diverse.
Cordialmente,
am
Caro Prof. Martino, sottoscrivo i quattro errori di Berlusconi da Lei indicati, ma ne aggiungerei altri due capitali, perché indicativi dell’indole volubile e compromissoria del personaggio: l’appoggio ai governi del ribaltone di Dini del ’95 ed a quello odierno di Monti.
La Thatcher (e credo anche Lei) non l’avrebbe mai fatto !!!
Mi permetta quindi di chiederle cosa intende fare nei prossimi mesi, alla luce di alcune premesse che ritengo almeno parzialmente condivisibili:
– con l’ormai scontato “porcellum” avremo un governo Bersani-Vendola che, proseguendo in peggio l’azione di Monti, ci porterà nel baratro economico e sociale.
– il riscatto dell’Italia potrà avvenire solo attraverso una vera e profonda rivoluzione liberale, che purtroppo potrà attendersi solo (e non è detto) in conseguenza di un trauma profondissimo tipo situazione greca. Situazione verso la quale ci stiamo incamminando con la deindustrializzazione in corso.
– la futura eventuale rappresentanza liberale in Parlamento non potrà essere incarnata da Berlusconi, ma nemmeno da Alfano o dalla Meloni che non ne hanno le credenziali.
– per contro una pur piccola formazione autenticamente liberale potrebbe testimoniare una rigorosa opposizione durante la prossima legislatura per poi presentarsi come soluzione credibile, anche elettoralmente, alla successiva.
Scusi la franchezza, ma tra Alfano/Meloni e Giannino/Zingales (con tutte le riserve del caso) non ho dubbi sul tasso di liberalismo a favore dei secondi.
Con affetto ed ammirazione, Ivo Biavaschi
Cari Adam, oggi ho deciso che il mio impegno in politica finisce qua.
Ho buttato troppi anni, soldi e tempo per non vedere nulla di buono.
Vi seguirò sempre e come sempre manterrò alta la mia passione per la politica ma, oltre no.Sono stanco dell’immobilismo generale.
Grazie a tutti.
Claudio
Caro Franco, chi si propone di rendere efficiente l’Italia e ridurre quindi la vasta area di parassitismo che la infetta, si trova sistematicamente la strada sbarrata proprio dai parassiti che dispongono di tutti gli apparati e organi dello Stato per farlo e, inoltre, trovano sempre aspiranti parassiti o utili idioti che li aiutano.
Solo Grillo mi sembra l’abbia capito e agisca di conseguenza, però infiltreranno(i parassiti) dentro il M5S tanti agenti dei servizi segreti da interdirne ogni azione.
Io non voterò il M5S, anche se sono un po tentato, ma da liberale vorrei vedere sorgere qualche novità nell’area di centrodestra. Al momento le novità sembrano recalcare il vecchio schema delle solite promesse, senza mai evidenziare il motivo per cui in Italia non si riesce mai a mantenerle (come dicevo prima), anzi deridono chi ha tentato di mantenerle, segno evidente che non hanno capito nulla e, conseguentemente,falliranno.
Io, caro Franco,ritengo che in Italia chi riceve più fango, meno ne merita, perchè giornaloni e giornalini, media, commentatori e tuttologi vari spesso sono parassiti o aspiranti tali o utili idioti che montano campagne mediatiche-giudiziarie sul nulla per interdire volta a spazzare via i parassiti che, appunto, infettano l’Italia.
Come spieghi altrimenti la demonizzazione di Berlusconi e di tutto il centrodestra e la santificazione del centrosinistra? Come spieghi ancora il comportamento di Casini prima e di Fini poi e Monti fatto santo subito?
Come spieghi inoltre la situazione di pressione e di ricatto in cui viene a travarsi oggi Berlusconi da parte di quella moltitudine di individui, che ha avuto oltre un anno per rinnovare il PDL e nulla ha fatto? L’incapacità totale di che ha vissuto all’ombra di Berlusconi ha agevolato i parassiti che, in tanti anche dentro il PDL, ripropongono il il Monti bis.
Caro Franco, forse è ancora presto per dirlo, ma a me sembra che l’Unico che ha le idee chiare e sa bene con chi dovrà scontrarsi(i parassiti appunto) sia l’Avv. Samorì che Ti invito a conoscere, nella speranza che possa aggregare forze liberaldemocratiche con l’obbiettivo prioritario di spazzare via i parassiti e poi rendere finalmente efficiente il sistema Italia.
Resistenza Liberale Luciano Sturaro
Anche io, per le ragioni espresse in maniera così divertente dallo scrittore americano Bill Bryson in “Notes from a Small Island”……
Anche se devo dire che l’Inghilterra odierna, grazie allo smodato uso del politically correct, non è più quella Imperiale: sulle navi di Nelson a Trafalgar al giorno d‘oggi sventolerebbe il messaggio “England expects every person to do his or her duty, regardless of race, gender, sexual orientation, religious persuasion or disability.’……..
Ricambio gli auguri
ar
Caro Antonello,
più che anglofilo, sono anglomane. Capisco benissimo i suoi sentimenti.
Auguri,
am
La gente che vota contro la sinistra è maggioranza, e alla base delle vittorie passate, esiste un piano economico liberale mai implementato. Forze non si ha bisogno di un solo soggetto politico, ma questa base economica liberale innegoziabile è indispensabile per la fare votare questa maggioranza.
Egregio onorevole Martino
Si, in effetti mi devo scusare per aver inserito nel mucchio, trascinato dalla foga, i due Presidenti da Lei citati, esempi di specchiata onestà e grande capacità politica.
Ma loro erano uomini dell’800, educati con ben altra mentalità, quando anche il linguaggio seguiva determinate regole formali…..per esempio, non si diceva allora, per definire una situazione come quella connotante la politica italiana di oggi “Ma questo è un cas…..”, ma si diceva più sommessamente “Ma questa è una repubblica….”
Anni fa partecipai ad una riunione in un Club privato in Inghilterra.
La riunione si chiuse cantando la prima strofa del loro Inno nazionale.
Alla cena che segui venni avvicinato dall’ultraottantenne Assistente del Presidente, persona compassatissima e uno degli ultimi uomini rimasti del British Empire il quale mi disse:
“We have seen you sang our national Anthem with us. Your gesture has been greatly appreciated.”
Al che risposi:
“Probably you don’t know how fortunately you are to have an Anthem beginning with the words “God save the Queen…….”
“Yes, we know that…..” fu la pensosa risposta.
Egregio Onorevole, mi perdoni la digressione personale…..
Cordialmente
Antonello
Caro Antonello,
lei dimentica Enrico De Nicola (1946-48) e Luigi Einaudi (1948-55), ma per il resto temo proprio che abbia ragione.
Cordialmente,
am
P.S. Grazie a tutti gli intervenuti.
Che in Italia, già a partire dal 10 giugno 1940, quando venne dichiarata una guerra per la quale il Paese era totalmente impreparato e a fianco della nazione sbagliata, si siano gettate le premesse per arrivare alla situazione attuale non v’è dubbio, e la colpa non è certamente di SB, il quale, semmai, ha sottovalutato la forza d’inerzia della conservazione: se si cerca di fermare un volano che gira vorticosamente senza avere gli strumenti adatti ci si fa sicuramente male.
Partendo dall’introduzione delle Regioni negli anni ‘60, passando per la sciagurata riforma della giustizia del 1989, che diede al magistrati la possibilità di demolire lo stesso sistema politico che l’aveva pensata o la pessima abolizione dell’immunità parlamentare che ha lasciato nel 1992 l’Italia zoppa, per non parlare dell’altrettanto sciagurata riforma del Titolo V della Costituzione ( ma nel 2001 Berlusconi era da tempo in Parlamento, e la riforma venne compiutamente regolamentata con la legge La Loggia nel 2003 – Governo Berlusconi II) non sono certo idea sua.
Ed è altrettanto vero che gli Italiani, a tutt’oggi, non si sono resi conto, o non hanno ancora voluto rendersi conto, che il mondo dopo il crollo del Muro di Berlino non è più lo stesso e che oggi occorre mettersi seriamente a lavorare, tutti.
Ed è altrettanto vero che governare un Paese moderno avendo a fianco un Bossi che pensa solo alla salute dei vitelli padani e un Fini che pensa solo ad annusare ferormoni femminili, per non parlare del finto baciapile Casini ( chi si ricorda oggi di un tale Marco Follini, il quale è il vero responsabile del c.d. Porcellum: gli Italiani hanno pochissima memoria) è impossibile: la Thatcher era fortunatamente per la Gran Bretagna “una donna sola al comando”…….
Personalmente, nel 1994 ho votato SB innanzitutto perché le sue idee di modernizzazione dello stato coincidevano con le mie, ma anche perché ritenevo che per realizzarle occorresse un serpente, le cui strategia e tattica, dalle colonne di un articolo di fondo de “Il Giornale” immediatamente dopo la vittoria del ’94, lo stesso Vittorio Feltri gli aveva caldamente consigliato di assumere: mi ritrovo un personaggio che, stando perlomeno ai racconti della stampa, racconta compulsivamente barzellette nei momenti meno adatti e che tiene ostentatamente le mani in tasca quando parla con il Capo dello Stato, perlomeno da quanto mi è sembrato di vedere dalle immagini di un TG, forse trasmesse a bella posta.
Non che io stimi molto i Capi dello Stato che si sono succeduti dal ’46 ad oggi ( ma per carità…..) ma la forma, in certi casi tra cui la Politica, è sostanza.
“La crisi non esiste, i ristoranti sono pieni e gli Italiani hanno il SUV…”
Ma è soprattutto vero
“E pertanto mi sembra che già possa stabilire per regola generale, che tutte le cose che noi concepiamo molto chiaramente e molto distintamente sono vere.”
(R. Descartes, Meditazioni metafisiche, Terza meditazione
Opere, Laterza, Bari, 1967, vol. I, pagg. 215-216).
che SB, pur rendendosi conto (sperabilmente……… ma alla luce di quanto capitato non ne sarei troppo sicuro) di avere tutti contro, anche e soprattutto i c.d. Alleati ( dagli Amici mi guardi Iddio…..) non ha messo in campo nessuna strategia per contenerli anzi, con la sua verve, diciamo, cabarettistica, ha fornito una enorme quantità di combustibile per il suo stesso rogo.
Purtroppo.
Saluti
Antonello
The Dreamer, lungi da me l’idea di una difesa d’ufficio di Berlusconi; se legge con attenzione quello che ho scritto sottolineo come una delle sue grandi colpe è quella di essersi circondato da socialisti e democristiani che tutto avevano in mente fuorché lo spirito del 94 se non quello, di anestetizzare la componente liberale di F.I.
Lo stesso errore però lo hanno commesso anche quei liberali che non hanno permesso l’ingresso in F.I. di altri liberali. Se lo avessero fatto di certo li avrebbe aiutati a non auto isolarsi e rendersi inutili come alla fine è successo.
Come esempio le cito quello di Galan: per anni abbiamo tentato (noi, liberali con la I finale) di costruire e consolidare una forte componente liberale all’interno del Pdl perché a differenza del Re avevamo capito che l’incidenza dei vari Galan non aveva peso perché inebriati da un finto potere divino, perché distratti e soprattutto perché isolati da vari fascistelli e demosocialisti. Per anni però siamo stati snobbati e abbiamo ricevuto porte in faccia dallo stesso Galan mentre i suoi vice con grande pragmatismo aprivano le cancellate e le stanze dei bottoni del Pdl locale a socialisti e democristiani.
Riassumo: certo la colpa è di Berlusconi (anche del candido popolino..), senza dubbio dei vari Galan che non hanno permesso il ricambio ma, non per questo il popolino pseudo liberale può sentirsi pulito: ogni popolo ha il governo che si merita. Forse non è il suo caso ma tanti amici miei liberali, ripeto, per anni hanno ostacolato e deriso dai loro blog e salotti (altro non erano capaci di fare) ogni iniziativa liberale del gov. Berlusconi e dello stesso On. Martino facendo da sponda( Stalin li avrebbe chiamati utili idioti) alla sinistra statalista solo perché animati dal naftalico antiberlusconismo o perché con Berlusconi non hanno avuto carriere spianate.
Concludo. Al momento in Italia non vedo nulla di liberale e nessuna soluzione se non quella di espatriare verso altri lidi perché il popolino non è migliore di chi li governa, li ha governati e li governerà.
Le due argomentazioni più gettonate sui blog politici sono: Berlusconi ha promesso e non ha fatto, Berlusconi ha sbagliato.
Ma in Italia si sbaglia da 65 anni altrimenti non saremmo alla canna del gas. E prima ancora di chi fa politica, sbaglia chi osserva e commenta la politica, immaginandosi il Premier come un tiranno con poteri illimitati che può tutto ciò che vuole.
Il capo di un governo democratico è come un utensile da lavoro in mano ad una squadra di ministri che sono i meccanici del potere. Quindi il Premier è un buono o cattivo utensile, nella misura in cui tale è la squadra dei ministri che lo utilizzano.
In altre parole, ci accaniamo tutti contro il Premier, ma in una democrazia il politico che ha meno potere e quindi meno colpe è proprio chi viene designato come capo super potente e omiresponsabile di uno Stato.
Le vittime di questo modo distorto di vedere la politica sono i cittadini, perchè i Premier trovano comunque un modo criminale di sfuggire dal rotto della cuffia, se di legale non vi è uno.
Le colpe dei Premier vanno cercate nei soggetti che li mandano al potere, (leggi Fini, Casini, Bossi, ecc.) ma poi gli revocano il consenso se non si lasciano usare da burattini, da stupidi utensili meccanici.
Ma gli utensili promettono e non fanno? E gli utensili sbagliano?
Per certi versi e da altre angolazioni, potrei essere d’accordo con Lei, Adriano.
Un solo esempio di cosa SB avrebbe, IMOHO; of course, a mio parere dovuto fare e non ha fatto.
“Liberalizzare” in Italia, al giorno d’oggi, significa soprattutto “liberare” l’Italia dal giogo imposto dagli Enti Locali, abolendo le Regioni, gran parte delle Province e limitando al massimo le competenze dei Comuni.
Ho trascorso vent’anni facendo anticamera dietro alla porta dell’ufficio di Assessori Regionali, Provinciali e Comunali in una Regione a Statuto Speciale, e so perfettamente di cosa parlo: i fatti di questi mesi benissimo hanno messo in luce quanto le Regioni siano inutili e quali siano gli sprechi.
Una volta di più, ringraziamo l’Europa che in tutti i modi ha favorito tutti questi localismi: gli Enti locali sono il vero freno burocratico che è ormai è la garrota al collo dell’economia italiana, altro che l’eccessivo costo delle pensioni, che rappresentano per i nostri governanti solo la “borsetta di Mammà” dove il figlio scioperato va a prendersi i soldi per le sigarette…….: qualcuno ha l’idea di quanto tempo ci voglia per ottenere un permesso per costruire un albergo in Sardegna? Chiedetelo all’Aga Khan e a Tom Barrack……se ne renderà presto conto anche l’Emiro del Qatar…….
Abolizione e ridimensionamento non solo estremamente impopolari, data la pletora di funzionari regionali, provinciali e comunali che pullulano in migliaia e migliaia di metri quadri di uffici, che hanno famiglia e che votano, ma come realizzare questo obbiettivo fondamentale alleandosi con un partito che nel localismo ha la propria bandiera?
Guarda caso la Spagna ha gli stessi problemi, e li avrebbe anche la Germania se i Tedeschi, con incredibile faccia tosta degna di un personaggio della Commedia dell’Arte, non nascondessero sotto il tappeto i debiti dei loro Lander….
Per cui mi dà l’impressione che SB, una volta arrivato al potere e rendendosi finalmente conto “di che lagrime gronda, e di che sangue…” e avendo fatta propria la considerazione di un altro Primo Ministro che non stava a Palazzo Chigi ma a Piazza Venezia e che affermava che “governare gli italiani non è difficile, è inutile” abbia pragmaticamente applicato il famoso “Postulato di Orietta Berti”, che impone che “quando la barca va, lasciala andare….”
Ma i nodi sono venuti al pettine e l’inerzia nell’affrontare le vere riforme liberali che servono al Paese, in paio con i suoi comportamenti privati ( e pubblici: il cucù alla Merkel? ma quando mai…… l’hai trovata la persona di spirito….la figlia di un Pastore Protestante laureata in Fisica e educata nella Germania Est….) che lo hanno fatto diventare in Europa una specie di Ridolini, lo hanno fatto scoppiare, con buona pace di chi, come il sottoscritto, aveva avuto fiducia in lui e gli aveva dato il voto….
L’on. Martino avrà la bontà di scusarmi per la prolissità…..
Cordialità
Antonello
Purtroppo è facile trovare i problemi, assai meno le soluzioni.
Se ammettiamo, ma non è detto che sia così…, (quantomeno io non me la sentirei di metterci realmente la mano sul fuoco) che SB sia e sia stato sempre animato da propositi di riforma liberale e non invece (anche) da altri meno nobili e/o personali fini, allora io oserei dire che gli è mancato il coraggio di “perdere”.
Mi spiego meglio.
Nel ’94 l’italia lo ha prima mandato al governo è poi, per paura della medicina amara che era NECESSARIO prendere (vedi riforma pensioni), gli ha girato le spalle.
Quello che a mio modesto parere andava fatto era semplicemente continuare lungo la stessa rotta, con Martino ed altri liberali VERI a tirare la carretta. Insomma bisognava coerentemente dire agli italiani: “Guardate che noi abbiamo ragione e voi avete torto. Votate pure per chi vi pare ma prima o poi vi dovrete rendere conto che le nostre proposte sono le uniche sensate”.
Berlusconi è invece sceso a compromessi più e più volte pur di raggiungere una “massa critica” che gli consentisse di vincere le elezioni di turno pur sapendo che certe riforme non sarebbero state possibili per le contraddizioni interne della sua stessa maggioranza.
Ora, come osava dire qualcuno, la domanda sorge spontanea: Perché?
E, per favore, non tirate fuori la solita menata del complotto comunista-giudiziario-salotto finanziario.
Cercherò di chiarire ancora di più con una citazione, che Martino conosce senza dubbio meglio di tutti noi:
“Only a crisis — actual or perceived — produces real change. When that crisis occurs, the actions that are taken depend on the ideas that are lying around. That, I believe, is our basic function: to develop alternatives to existing policies, to keep them alive and available until the politically impossible becomes politically inevitable.”
Onestà intellettuale mi impone dunque, pur NON condividendone gran parte di obiettivi e fini, di toglirmi tanto di cappello per Beppe Grillo, il quale ha battuto l’italia palmo a palmo per più di 10 anni contro tutto e contro tutti.
Spiace dirlo ma la frase di Friedman in questo caso sembra tagliata su misura per lui…
E’ proprio vero…la colpa è tutta del popolino! L’ho spedito io, mica Berlusconi, un economista come Martino a passare in rassegna i picchetti militari, per poi congelarlo negli ultimi cinque anni…L’ho piazzato IO, mica Berlusconi, un personaggio impresentabile come Romani allo sviluppo economico e un certo Cosentino al dicastero dell’Economia, assieme al buon Tremonti…E’ tutta colpa del popolino, ma le cose si rimetteranno presto a posto: basterà cambiare il nome del partito e i voti, grazie alla promessa di abolire l’IMU (creata e votata in parlamento da me, non da Berlusconi e dai leghisti) torneranno in massa….Abbasso il popolino, viva Berlusconi!
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Perdonate la franchezza.
E’ vero , Berlusconi ha commesso diversi errori, in primis , da una parte quello di aver dato potere alle corporazioni socialiste e democristiane e dall’altra isolato quelle liberali. Però.
Gran colpa di tutto il fallimento della cosiddetta rivoluzione liberale è nostra, del popolino che non si è opposto alla violenza dei sindacati,magistratura,.. , mi riferisco al popolino liberale che mi appartiene, quello che non si è mai sporcato le mani, non è mai sceso in piazza contro le corporazioni stataliste che tentavano di bloccare ogni riforma liberale. Tutti li bravi a deridere ma ad aspettare che qualcuno risolvesse tutto.
Vorrei chiedere come spesso chiedo ai miei amici quanti di loro che oggi dicono di sentirsi traditi da Berlusconi lo abbiano mai votato o sostenuto; molti di loro guarda casa lo avevano sempre contrastato, deriso e combattuto appoggiando di volta in volta, il fu PLI, l’UDC o peggio ancora il PD come stanno facendo ora. Sono le stesse persone che oggi da diversi altarini a cominciare da quello di FID o I.F dichiarano di sentirsi tradite, loro, proprio loro che la rivoluzione liberale la lasciarono nelle mani degli ex democristiani , socialisti ed ex fasciocomunisti. L’unica colpa di Berlusconi semmai è quella di non aver mai ascoltato i liberali di “fede” berlusconiana, quelli che da decenni ricevono fatwe da parte non solo della sinistra ma dagli stessi fascioliberali che hanno sostituito l’anticlericalismo con l’antiberlusconismo: muffa liquida.
Dico questo perché se è vero che Berlusconi deve farsi un’autocritica quella per primi dovremo iniziare a farla anche noi. Noi che continuiamo a credere che essere liberale è incompatibile con la cultura statalista di sinistra come invece stanno facendo quelli che si sentono traditi da Berlusconi: Giannino in primis.
Il discorso è ovviamente molto lungo e non so se sia possibile affrontarlo in questa sede.
Mi consenta…..di ricordare qualche verso latino che mi è venuto in mente nonostante abbia lasciato il Liceo Classico da più di quaran’anni:
Ou. met.
II 846-850
“Non bene conueniunt nec in una sede morantur
maiestas et amor; sceptri grauitate relicta,
ille pater rectorque deum, cui dextra trisulcis
ignibus armata est, qui nutu concutit orbem
induitur faciem tauri mixtusque iuuencis
mugit et in teneris formosus obambulat herbis……..
“Quindi, l’errore unico e solo di Berlusconi è stato scambiare la sua notevole intelligenza imprenditoriale per potere politico.”
le sembra un errore da poco?
Cordialità
Antonello
Sig. Antonello, Berlusconi non “ha commesso troppi, troppi errori”, ma quello di sentirsi potente, nella stessa misura in cui nel mercato si era dimostrato capace. Ma in politica serve il potere non la capacità. Perchè i poteri forti non sono altro che una dittatura che non si lascia insidiare o indebolire il potere da una democrazia rissosa e un imprenditore prestato alla politica e sorretto da una maggioranza inconciliabile.
Quindi, l’errore unico e solo di Berlusconi è stato scambiare la sua notevole intelligenza imprenditoriale per potere politico.
Berlusconi ha commesso veramente troppi, troppi errori.
Lo dico ovviamente con grande amarezza, avendolo votato sin dal ’94.
E purtroppo gli errori si pagano, soprattutto quando hai “Poteri Forti”, Carta Stampata e TV contro.
Saluti
Antonello
Stim.mo prof. Martino, condivido pienamente il suo pensiero, tranne un piccolo neo nelle ultime due parole: “difficilmente colmabile”, che sostituirei con INCOLMABILE.
Berlusconi si è infilato a cuneo nella dittatura finanziaria comunista italiana, anzi europea, tentando di convertirla in democrazia. Ma da Don Chisciotte non poteva che fallire; perchè in Europa la dittatura comunista è inossidabile.
Se nemmeno un supermiliardario è riuscito a darci la liberal democrazia, è da ingenui pensare che una armata brancaleone di straccioni possa riuscirci. Tantè che senza Berlusconi, il PDL è evaporato come una bottiglia di alcool puro stappata.
“Il suo arretramento” ha già lasciato “un vuoto” incolmabile.
Cordiali Saluti fl
Grazie, caro MM.
Cordialmente,
am
Gent.mo Prof. tra Tremonti e RSM ho il dente avvelenato con tutti e due.il primo lo sa’,il secondo e’ perchè col buco di bilancio che (non mi chieda l’entità) si e’ accordato subito per T A S S A R E i frontalieri Italiani dal 2011 e 2012,ca 6050 persone che ogni giorno si recano a lavorare in quello stato,ca il 10% della busta paga! Ma il brutto e’ che il frontaliere non ha nessun diritto o copertura sanitaria come avviene in Italia per qualsiasi disperato che venga da noi ed in più ha sul capo una ghigliottina che una volta ogni anno,puo abbattersi sul malcapitato,il famoso Nulla Osta.Ed ancora lo Stato Sammarinese che assorbe non so numericamente quante, ma tante migliaia di residenti con stipendi da favola e almeno 40-45 gg ferie annue con tutte le feste annesse e connesse(e sono almeno una ogni mese se non di più) non ha toccato minimamente le buste paga di chicchessia.Una vera ingiustizia il triste articolo 56,definita da tutti noi la Tassa etnico razzista.Vede qual’e’ la cosa brutta e’ che:noi frontalieri siamo visti male dai Sammarinesi,dai sindacati loro (perche rubiamo i posti di lavoro…)ma anche dai ns sindacati e dai lavoratori Italiani perche guadagniamo di più in virtù della piu’ bassa tassazione alla fonte(oggi il divario oramai e’ quasi nullo).Una situazione ridicola.E le diro di più se dovessimo andare via noi 6.050 frontalieri l’economia sammarinese cadrebbe veramente in basso.Da un parte Tremonti ha comunque fatto bene con RSM perche’ cmq cronache degli ultimi cinque anni sono stati scovati milioni di euro frutto di riciclaggio di denaro sporco ecc.i giornali sono pieni di queste cronache.
Pero’ sicccome non amo le tasse ritengo che una valvola di sfogo per qualsiasi imprenditore come uno stato Sovrano Sammarinese male non sarebbe ,visto che Falli-Tassa-Monti ecco si…mi ha capito,vero?
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Monti e Nuovi circuiti monetari:
cosa ne pensa Prof. di questo sito? http://www.wallstreetitalia.com/article/1464994/crisi-euro/il-fallimento-numeri-alla-mano-dell-agenda-monti.aspx
eppoi anche di questo qui servirebbe un parere di un megaesperto come lei:
http://www.economiafelice.it/
+
questo: http://vitasuprema.net/wiki/index.php?title=Nuova_Moneta#MANUALE_di_utilizzo_della_nuova_moneta_Cyclos
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ed in ultimo La informo che al ns Presidente SB lo sto’ martellando via email per tornare a scommettere su di Lei e la pattuglia dei liberali sulla nuova FI 2.0.
e cosi anche su spazio azzurro.
Mi scusi se ho rubato spazio,tempo con le mie elucubrazioni mentali ma quando si parla di denaro siamo tutti sensibili!
Attendiamo Sue buone news.
e……Forza Italia!
Cordialmente,
Mad Max
Grazie, caro MM,
San Marino mi è molto cara. Sono amico di diversi suoi esponenti politici e ho cercato di proteggerla all’epoca del commercialaio sondriasco dalle vessazioni ingiustificate. Non seguirono il mio consiglio quando cercai di dissuaderli dall’adottare l’euro, né quando a più riprese ho cercato di indurli a fare uso della loro sovranità. Peccato, hanno perso alcune occasioni storiche.
Cordialmente,
am
Gent.mo On.Martino,
grazie per le risposte.Mi chiedo solo come Alfano faccia ad appoggiare ancora Mister Tassamonti,mah! non capisco ,cosi come i vari Marchionne (che non vive ed abita in Italia e che ha,giustamente per il ruolo che ricopre, stipendio da nababbo) e tutti i vari Casini (di nome e di fatto) che sono li ad idolatrare MM. I dati generali mi sembra che indichino un grave peggioramento dello stato economico delle famiglie,una crisi determinata dall’Euro (forte all’interno), un egemonia franco-tedesca, ed un appecoronamento purtroppo di tanti soggetti politici e non all’Europa, questo Moloch,o Bicefalo che comanda la vita degli Europei….sostanzialmente una Cricca di commissari NON eletti dal Popolo,espressione delle più potenti lobbies.Basta vedere la composizione del board dell’EFSA (European Food safety autorithy)composta da “ricercatori” che siedono nei boards di Kraft,mc Donald’s ecc.
il punto 3 e 4 mi sembrano un’ottima base di partenza.Io sto martellando “sponsorizzandola” sia su spazio azzurro che sulle email di deputati quali SB & c.
Eppoi un’ultima considerazione che ribadisco con forza:con FI e lo spirito del 94 avevate veramente dato voce a tutto il popolo ed ai piccoli e medi imprenditori stufi di essere vessati da uno stato Socalcomunista cannibale e autoritario nei confronti di chi lavora,costretto quel popolo, ad essere il capro espiatorio di coloro che lavorano sotto lo stato.
Notizia di questi giorni che abbiamo fatto il record nel debito pubblico:sempre per colpa dei “servizi pubblici” e degli statali.
Eppoi in ultimo,mi permetta Professore,sinceramente i controlli da stato di polizia fiscale,redditest non si e’ mai visto nei paesi dell’est quando c’era ancora la cortina di ferro.
Pensi che io lavoro a RSM (san Marino) come dipendente e due anni fa,siccome scelsi nel 92 che il mio stipendio fosse accreditato nelle casse di una banca sammarinese,mi son visto dedurre 27,00 Euro (un nulla),per lo scudo fiscale: MA NON ERA ASSOLUTAMENTE DOVUTO,perche io non avevo Capitali da scudare:questo grazie a Tremonti l’amico di Monti!
Come principio e’ un’ingiustizia.
Ecco perche’ invoco un ritorno vero a Forza italia ai suoi progetti:ho piu volte ribadito che il logo di FI ,l’inno,le parole dell’inno ,sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo anche in quello di sinistra e a me farebbe tanto piacere rivedere un ritorno a FI.
Un cordiale saluto e buona domenica e grazie per il Suo impegno
Mad Max
Caro MM (da non confondere col preside del Consiglio),
risponderò al punto 1) un’altra volta. Quanto agli altri quesiti: 2) le primarie sono una pagliacciata (non esiste nella nostra Costituzione l’elezione diretta del primo ministro); l’idea fu di Berlusconi, che scrisse sotto Forza Italia Berlusconi presidente, criticata aspramente prima, poi copiata dal Pd, e ora riciclata da Alfano. 3) Credo che Berlusconi abbia la cosa in mente e mi ha detto “faremo tutto insieme e ci divertiremo”. 4) Se i propositi di Berlusconi sono quelli che ho capito, ci starò, altrimenti vedremo. Intanto ieri ho avuto un incontro di due ore con una ventina di giovani impegnati in politica dai tempi di FI e il loro entusiasmo e la loro intelligenza mi hanno scaldato il cuore.
Cordialmente,
am
GEnt.mo On.Martino,
gradiremmo avere un post su:
1)le elezioni americane: ci aspettavamo un commento,prospettive a lungo termine e perche le hanno perse.
2) cosa ne pensa delle primarie del PDL
3) Rifonderemo Forza Italia,solo coi liberali lei in primis?
4) o quale sara il suo futuro politico?
cordialmente Mad Max
Caro Cacciari,
il Congresso era a maggioranza democratica fino al 1994, quando Hillary terrorizzò l’America minacciando la riforma sanitaria. Le mid-term elections del 1994 punirono la sciagurata e il suo partito e la maggioranza passò ai repubblicani. Obama è stato senatore democratico dal 1996 al 2000. Clinton decise il provvedimento nel 1999, senza essere influenzato da Obama. Le è chiaro? Mi auguro di sì.
Cordialmente,
am
Carissimo A.M,
apprezzerei un chiarimento su quanto da lei illustrato su Clinton e Obama. Non per contestare, ma per approfondire il sistema americano.
Durante la presidenza Clinton, il congresso fu sempre a maggioranza Repubblicana. Di questo congresso, Obama non faceva parte, in quanto non era senatore a WDC, bensì nell’Illinois.
Come è possibile che abbia avuto una qualche influenza sulle riforme Clintoniane (immagino approvate dal congresso repubblicano)?
Che tipo di “insistenza” esercitò?
Ringrazio anticipatamente
G.C.
Abolizione dell`ICI? Con l`IMU si son ripresi tutto con gli interessi…Abolizione tassa di successione? Con l`aumento delle spese di giustizia, contributo unificato e tassazione ricorso straordinario al Capo dello Stato hanno compensato alla grande…Per non parlare delle straordinarie prerogative atttribuite a Equitalia da TreMonti e delle ricongiunzioni onerose delle contribuzioni previdenziali, una rapina che grida vendetta…contenti voi!
Egregio Professone, seguo con vivo interesse sia i suoi scritti che i suoi interventi pubblici.
Sono stato elettore della Casa delle Libertà nel 2001, nel 2006 e del PDL nel 2008.
Ritengo che l’attuale crollo dei consensi nel centro-destra sia riferibile sostanzialmente a 3 fattori: la mancata attuazione del programma liberale, l’appoggio sconsiderato ed incomprensibile al Governo Monti ed una mancanza di leadership olte la figura di Silvio Berlusconi.
Stimo profondamente l’uomo Berlusconi, il quale non credo abbia nulla da dimostrare per i grandi successi ottenuti nella sua vita e per il tentativo, seppur vano, di realizzare una rivoluzione liberale in Italia.
Leggevo qualche tempo fa un Suo articolo nel quale rivendicava l’eredità che lasciava l’esperienza del berlusconismo.
Mi permetto, nei limiti del mio umile punto di vista, di segnalarne un altro.
Sia nel 2001 che nel 2008 i primi atti del Governo Berlusconi sono stati di grande impatto liberale. Rammento l’abolizione della tassa di successione e donazione nel 2001, nonchè l’abolizione dell’ICI nel 2008.
Certamente è stato poco, di sicuro si doveva fare di più, ma quegli input iniziali me li tengo stretti, perchè ritengo che Berlusconi abbia avuto il merito indiscusso di far entrare, prepotentemente, nell’opinione pubblica italiana, il tema della riduzione del carico fiscale.
La saluto caramente e la ringrazio per questo Blog che offre l’occasione per idee e confronti.
Massimo
Grazie della risposta.
Un ottimo esempio di come un dialettico navigato riesca a svicolare il più accorato appello ad alzare le nobili terga, per allacciare le briglie dei liberali dispersi ai fini culturali e costituzionali.
Con immutata stima e simpatia,
gc
Caro Giuseppe,
grazie per questo tuo intervento. Sei riuscito a mascherare perfettamente le tue nostalgie borboniche e fare credere che il presente ti interessi. Se ci fosse un pretendente credibile, chi lo sa forse potrei prendere parte anch’io alla Restaurazione! (Lo so, non mi credi e hai ragione).
Ciao,
am
Egr. Onorevole Martino, le segnalo le proposte del Dr. Alberto Forti, costituzionalista residente in Svizzera, che mi sembra intellettualmente molto lucido ed attivo.
– SANITA': http://noisefromamerika.org/articolo/sistema-sanitario-nazionale-proposta-riforma-sistema-rimborso-costi
– PREVIDENZA: http://noisefromamerika.org/articolo/previdenza-riforma-radicale
– FEDERALISMO: http://noisefromamerika.org/articolo/vero-federalismo-5
Caro Cacciari,
il liberale sa che il maggiore pericolo per le nostre libertà e i nostri diritti viene dall’abuso del potere politico e che, a baluardo e tutela delle nostre libertà, è necessaria una Costituzione. Non a caso Giolitti chiamava il suo “partito costituzionale”. Economia e diritto costituzionale sono fondamentalmente due discipline liberali.
Cordialmente,
am
La strada, a mio avviso, l’aveva tracciata Maranini con la sua Alleanza Costituzionale, che purtroppo morì con lui.
Mi rendo conto che l’economia politica, in teoria, non coincida con il diritto costituzionale. Ma questo non dovrebbe valere per un liberale, per cui il diritto rimane il punto di riferimento in entrambe gli argomenti. E gli intevrenti dell’on. martino su tutte le questioni di diritto e di costituzionalismo ne sono la prova.
L’importante è che i contruibuti intellettuali non provengano da chi, sedicente liberale o meno, abbia convenienza o connivenza con i partiti politici. Lo spirito di appartenenza potrebbe (condizionale, perché l’On. Martino dimosta l’esistenza di eccezioni) prevalere sull’onestà intellettuale.
Attendo fiducioso un commento . . .
Quante buone idee e soluzione in questo blog¸ forze se la informazione fosse messa anche in contenitore con gestione di indici tipo google, adesso offrono loro machine gratuitamente o a basso costo – dipende dal uso per fare “prediction” – uno mette una serie de dati al caso e loro macchine e software, masticano dando significati ai dati. Questo sarebbe un primo passo per mettere un bel programma in un supporto Hypertext.
La risposta su inizio della crisi del mutuo nel USA sarebbe sempre facilmente accessibile anche se uno non cercasse esplicitamente le parole crise del mutuo ecc…
Su conoscenza, domando: Secondo mi ha spiegato un funzionario di poste Italiane dal 2006 uno non può più scaricare gratuitamente il database dei codici postali di Italia, può consultare gratuitamente se prova che è un essere umano, ma se vuoi comprarlo deve pagare (i prezzi degli licenze iniziano da 1000 Euro) questo principio era in linea con l’europa. Ma in casi che il governo detenga grossi basi di dati esempio: topografia, statistiche ecc. Dati che a volte solo l’stato ha accesso, in questo caso non dovrebbero disponibili gratuitamente per uso dalla libera iniziativa?
Da quello che dice il mio amico On. Martino Berlusconi ha sbagliato le alleanze politiche ed ha dovuto governare con Presidenti del Consiglio indicati dai Partiti con cui era alleato. Per tenere l’alleanza di governo ha poi condiviso il Mattarellum e poi il Porcellum rifilato dalla Lega. Chiamato dallo stesso Calderoni “la porcata”. Ha permesso una decentralizzazione delle attribuzioni di uno Stato centrale che ha avuto come conseguenza la moltiplicazione ad infinitum delle cariche politiche. Ricordo quì l’indicazione arrivata dalla Unione Europea del 5 agosto 2011 con il consuglio di ridurre gli stipendi pubblici ed il numero degli incarichi politici.
Non é mai stato fatto quello di portare gli eletti da 965 alla metà e cioé a 480 tra deputati e senatori. Meno sono meno costano e meno ci coinvolgono con le loro beghe di partito
. Ma allora lo sbaglio é di un solo uomo o di tutti.
La nostra cultura é cambiata negli ultimi trenta anni Da una morale liberale ma corretta dello stato siamo passati al furto legalizzato.E’mancata una gestione di governo in cui il diritti dei cittadini sono equilibrati dai doveri che loro hanno verso la comunità, ma sostituiti da da diritti astratti, eretti a valori assoluti davanti ai quali noi tutti ci doviamo piegare e che sono ” i diritti dell’uomo”.
Nascita il Grillo parlante.
Tutto è dovuto tranne l’onestà.
Ma dov’é la visione politica che doveva portarci a creare una visione nuova dello Stato nel 1994? Se non arriveremo alla scadenza di aprile, per cominciare, con una buona legge elettorale nella quale ci siano degli eletti rappresentati (e la metà) e non quelli voluti dal capo dell’Azienda o dal Segretario del partito non mi meraviglierei che l’antipolitica preferisca un governo tecnico che amministri lo Stato piuttosto che un governo decadente e non propositivo. Giuseppe Bonanno
Ma è veramente il caso di perdere tempo a parlare di Renzi e Bersani? Di Fini e Casini? E anche di Berlusconi e di Alfano?
Capisco l’amicizia del ns. Martino con SB, ma tutti questi personaggi fanno parte della classe politica e quindi della cultura partitocratica.
Chiunque faccia parte di un sistema o di una associazione o di un gruppo, tende a preservarlo. Guardate come Berlusconi ha tradito se stesso ed il suo elettorato (anche me) con il suo “Porcellum”.
Che calpestando il referendum da lui stesso appoggiato, ha cancellato la “seconda repubblica” degli eletti diretti ri-imponendo il ritorno alla prima repubblica degli eletti dai partiti.
In conclusione, nessuna speranza può arrivare dalle lezioni. L’unico segnale di speranza potrebbe provenire dal dato sull’astensionismo, che misura la temperatura del consenso al sistema.
Onorevole Martino, sù, riunisca i suoi delfini, chiami gli intellettuali liberali a collaborare in una associazione culturale che dissipi la nebbia demagogica ed indichi le vie di uscita.
Immagino non sia semplice, e soprattutto che sia faticoso. Ma almeno qual’è la sua opinione in merito?
Premesso che se a dx abbiamo da sempre avuto una classe politica inetta e impresentabile a sx che sono più furbi, al contrario, hanno una base elettorale inetta e impresentabile. Ci sono però da sottolineare alcune eccezioni ed errate posizioni del nuovo che avanza a sx e che andrebbero analizzato, ovvero dei nuovi sacerdoti 2.0 :
Renzi è da considerarsi a tutti gli effetti un furbo democristiano di dx: ripete quello che diceva Berlusconi 20 anni fa spacciandolo per nuovo con l’aggravante di non sapere quello che dice.
Grillo idem. Tra l’altro ha anche l’aggravante (per usare un termine a lui tanto caro), di essere un “ verme “ antisemita e soprattutto di aver capito che in Italia per raccogliere consensi bisogna trasformare la politica in religione come sta facendo con la sua setta. Anche qui, la base elettorale guarda caso è sempre la stessa, quella di sx, ottusa e forcaiola alla quale si sta inserendo e mettendo in fila la base statalista e opportunista di dx.
Giannino peggio ancora. E’Grillo e Renzi messi insieme solo che a differenza di quest’ultimo sa quello che dice ma non dice alla sua base quello che purtroppo farà: il suddito del chierico e torbido Casini che dice a sua volta di non volere fare, guarda caso, il suddito di Bersani, prendendo in giro in perfetto stile Giannino, l’elettorato liberal (quello senza la E finale) raccolto in preghiera dentro quella specie di contenitore(Fid)ad uso e beneficio di Don Caltagirone alias Casini..
Alfano? Per carità. Come i suoi colonnelli ha solo un obiettivo a lui ancora sconosciuto: liquidare il Pdl come Monti sta liquidando l’Italia.
Montezemolo ?La sua I.F. che ricorda la ex F.I. è una stalla piena di ex trombati leghisti, democristiani e socialisti che sul territorio non hanno alcun appeal anzi sono detestati dalla gente comune che li conosce bene e che al contrario della vecchia F.I. al suo interno ha poco di liberale.
Bersani? Ecco su questo, pur essendo io un’anticomunista e anti islamista doc devo riconoscere che se in Italia, dalle banche alle assicurazioni si è fatto qualcosa, un minimo di liberale, quello verrà ricordato solo come la legge Bersani. Non vi nascondo che il solo fatto di opporsi seriamente e credibilmente ad un nuovo futuro governo Monti me lo rende ancor più simpatico.
Conclusione:
A parte Martino e Moles, in Italia non vedo nulla di serio e autenticamente liberale: di loro mi fido ciecamente.
Purtroppo però nel cdx abbiamo un vecchio democristiano come Alfano che tutto capisce fuorché la realtà e non ascoltando Martino e Moles finirà con quel poco del Pdl che resterà, suddito anch’esso di Casini e Don Caltagirone, il suocero di Casini..
Mmh, come i democratici USA? Capisco cosa vuole dire, ma i democratici USA attuali mostrano i segni di un tasso di marxismo un tantino elevato, almeno per i livelli tollerabili in quel Gran Paese mio avviso e il grimaldello della Medicina di Stato La dovrebbe insospettire assai. Infatti come spiega Ron Paul tale riforma é alquanto anticostituzionale per la Carta Americana e non conta che una maggioranza possa magari volerla, questa mistificazione che trasforma la Repubblica costituzionale liberale americana in una democrazia intesa come dittatura della maggioranza sta corrompendo le fondamenta stesse della struttura di pensiero giudeocristiano originario minacciando così anche la Costituzione. Credo che le reazioni saranno severe, (preghiamo per il Presidente BHO… a volte mi sembra una frase sibillina).
Ora, se Renzi non sà o scherza facendo le sue solite battute su argomenti basilari, anzi esiziali come ruolo dello stato e del suo apparato di difesa e avanza di fatto, ancora, come tutti i trinariciuti, la retorica del pacifismo e dello statalismo ( spese per scuola, sanità ecc.) o ci é o ci fà e il Martino non può tacere “gli stati non hanno sempre avuto un welfare, ma hanno sempre avuto una difesa, che la ragione per cui sussistono gli stati. Caro GiulioB1, non si fidi.
PS sono convinto che i compagni sono gli unici umani capaci essercie farci al contempo perchè vivere di alienazione uucide. Digli di smettere.
Salutissimi a tutti!
Gentile Martino, nostro onorevole,
volevo un attimo portare alcune considerazioni da me che sono un elettore tradizionalmente di destra, conservatore e liberale sul suo “Viva Bersani!”, reputo, nato dopo la diatriba avuta con Renzi su PaP.
Sebbene non voterò sicuramente PD alle prossime legislative, io parteciperò alle primarie del PD perché spero, chissà mai che ci riesca, che Renzi, se vincerà, faccia finalmente fuori dal parlamento fronte PD i tanti trinariciuti che con le menzogne si erano fatti avanti da giovani e riciclandosi da vecchi vendono oggi altre menzogne.
Partecipo anche perché molti sondaggi dicono che chi vince sarà facilmente il nostro Primo Ministro e spero che la patrimoniale di Bersani che vuole mettere, mentre Renzi no, non avvenga e che non ci sia la legge sulla cittadinanza promossa con forza da Bersani. Non un problema da poco (o inutile come dice Grillo), ma sarà davvero un problema in questa penisola se verrà ammessa una legge del genere.
Inoltre Bersani è un uomo che seppure faccia effettivamente simpatia come tutti i bonari emiliani, ma politicamente non gli si può perdonare la sua totale mancanza di rispetto dell’Italia (certo non è una novità avendo una narice abituata a respirare per i nostri nemici) mancando di serietà nel momento del bisogno.
Mi spiego: durante il periodo di crisi col governo Berlusconi, come capo dell’opposizione non ha mai assunto nessuna posizione di apertura, ma è sempre stato ottuso e chiuso nel distruggere la figura dell’allora nostro premier e nel cassare ogni proposta di apertura con il suo ripetitivo “possiamo parlare solo se si dimette Berlusconi!” o “Berlusconi si deve dimettere!” poi va su Monti (uno non eletto dal popolo diversamente da Berlusconi) e appoggia cose ben più gravi e gravose rispetto a quelle proposte dal governo precedente (Riforma delle pensioni ne è una).
Renzi s’è dimostrato aperto (basta vedere che cercava un colloquio con Berlusconi premier), coerente (cosa rarissima a sinistra ad esempio col referendum quando disse che era vergognoso voler far abrogare una delle poche leggi fatte con l’ultimo governo Prodi solo per dare fastidio a Berlusconi), intelligente, istruito e vuole mandare a casa i dinosauri trinariciuti che vogliono provare ad essere Democratici, ma proprio non ce la fanno. Ad esempio un aneddoto che ho trovato divertente del fondatore PD Veltroni che ho ascoltata alla Feltrinelli di Firenze l’altro giorno. Mentre presentava il suo ultimo romanzo ha dichiarato “Non bisogna sempre assecondare il popolo, ogni tanto bisogna andare contro le loro scelte per il loro bene” mi chiedevo così su quale base democratica allora si appoggi quello che alcuni dovranno considerare il bene e il male… sono proprio ridicoli quanto a lezioni di democrazia come lo erano ai tempi che difendevano i carri armati sovietici.
Insomma capisco che è vi siete scontrati su un aspetto importante come la visione di difesa dello Stato, no perché è vero che i liberali sono contrari alle spese dello Stato ma nella visione liberale gli stati sono nati per volere dei privati cittadini per essere difesi dalle angherie e dagli attacchi di ladri e invasori quindi le spese di Stato per la difesa sono indispensabili anche in uno stato liberale, ma dopotutto quella di Renzi era una battuta che capisco bene che Lei non accetti, però per una cosa così… altroché fra quelli lì insomma W Renzi!
Infine spero che Renzi ce la faccia in tutto quel che dice almeno dentro il PD: chissà forse diverrà un partito vero dell’alternanza di tutti gli italiani come i democratici USA.
Con una barca a vela siamo partiti da Capo Spartivento all’imbrunire e all’alba della mattina seguente, con una notte di brezza da maestrale, eravamo in vista delle coste della Tunisia.
L’Algeria non è molto più distante.
Le Forze Armate Italiane fortunatamente esistono….
L’interessante scontro dialettico, che ho seguito in replica, tra Antonio Martino e Renzi, ha riguardato il concetto di difesa di uno Stato e della sua importanza attuata attraverso una politica di spesa militare. E’ curiosa la sinistra italiana: ci ammorba con i pistolotti morali sulla sacralità dei valori e poi trova sospetto che li si voglia difendere anche con le armi. Mi viene da pensare che in realtà non creda veramente in quello che dice di credere e trovi del tutto lecito che qualcuno possa impunemente calpestare i propri valori senza opporre difesa che non sia quella delle solite retoriche chiacchiere.
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Bhé, Professore, sono lusingato umanamente e professionalmente e se mi permette questa é un tacchetta che resterà incisa sul mio album dei precordi. A presto.
PS Ho avuto un’ idea che vorrei proporLe a breve.
Buonaserata a Lei e Famiglia.
Carissimo medico di provincia,
lei più che un medico è una medicina, le sue parole sono preziose per le mie coronarie e non solo. Grazie!
am
E.C.:
non 10% ma, 100%! Vabbè facciamo 94 che é meno bulgaro
Carissimo Professor Martino, anch’ io ieri sera ho avuto il piacere di seguirLa nel programma di B.V., voglio per il momento esprimerLe il mio ringraziamento per le cose che ha detto ed anche per come le ha dette (a dire il vero ho temuto in alcuni istanti per le Sue preziose coronarie e forse anche B.V…), ma poi mi sono rasserenato pensando che di sicuro avranno sopportato ben altri cimenti. Ho molto apprezzato quelle poche coordinate di politica estera ed economica che ha dato con la solita chiarezza e colta semplicità, dimostrando nel contempo in quale iperuranio vagolino i pretendenti al trono del governo italiano; nullità solo nullità, mi consenta. Ottimo, tuttavia, se posso dire, il passaggio di palla che Le ha offerto il dott. On. Alfano quando L’ ha invitata, en passant, a spiegare come si sia ingenerato il gran guaio economico americano poi mondiale, se avesse risposto sarebbe passato dal 6 al 10%! A presto Sig. Presidente della Confederazione Italica On. Prof. A. Martino! PS scusi la sfacciataggine, Suo aff.mo c.g. ilmedicodi provincia
Caro Giulio.
un “nano maledetto, che non sarà mai rieletto”! Renzi mi ha molto deluso: dovendo trattare col sinistrume, preferisco quello trinariciuto e becero ai finti riformisti (W Bersani)!
Cordialmente,
am
Professore, ieri sera ho seguito i suoi interventi a Porta a Porta, è stato molto combattivo ed ha finalmente squarciato il clima obamiano che si respira da anni in Italia. Anche io faccio parte di quel 6% di italiani che avrebbero votato per Romney, ma la cosa che mi da più fastidio sono quei mascalzoni che definiscono il Tea Party come un movimento estremista, quando invece vuole semplicemente risvegliare il sentimento che è stato alla base della nascita e dell’indipendenza degli USA.
Renzi e il proprietario di Eataly mi sono sembrati due sempliciotti ingenui e retorici in confronto a lei. Addirittura Renzi le ha dato dello staliniano… A causa della confusione in studio mi è sfuggito in parte solo l’appellativo che ha rivolto a Sarkozy, “nano”…e qualcos’altro.
Obama è di nuovo presidente, ma con un margine inferiore rispetto a quattro anni fa e soprattutto ha ri-perso la maggioranza alla Camera come due anni fa. Il potere legislativo è in gran parte sotto controllo repubblicano, speriamo che questo basti ad evitare l’allontanamento degli Stati Uniti dal percorso originario.
Saluti ed ancora complimenti.
Ma cosa significa oggi “liberalismo”?
Un noto imprenditore dell’acciaio, certo non noto per simpatie socialiste, subito dopo la privatizzazione delle Banche disse a un giornalista: “Ma quale liberalizzazione del credito…. prima, quando le Banche erano statali e dovevo negoziare un prestito, avevo la Commerciale, il Credito Italiano, la Banca Nazionale del Lavoro, il Banco di Napoli …. oggi ce ne sono solo due o tre. E si occupano di tutt’altro che di occuparsi di prestiti agli imprenditori.”
Questo è forse un sistema liberale?
Caro Biavaschi,
anch’io sono relativamente scettico circa queste iniziative. Quanto ad un autentico partito liberale e la sua funzione di “seminatore” di idee, credo che lei abbia ragione. Il partito socialista americano non ha mai avuto, credo, rappresentanti, ma il suo programma è stato adottato e poi realizzato da FD Roosevelt. Il partito libertario sta svolgendo molto bene lo stesso ruolo. Credo anch’io, quindi, che alla lunga siano le idee e la loro diffusione che cambiano il mondo. Questo è vero anche per le idee sbagliate, ma nella concorrenza dovrebbero prevalere quelle giuste. Inoltre, abbiamo ciò che i nostri predecessori non avevano: la possibilità di diffonderle quasi a costo zero (Internet). Speriamo qualcuno si dia da fare in questo senso e ci sono già tanti giovani volenterosi che si stanno adoperando.
Cordialmente,
am
Caro Prof. Martino, solo Lei mi può illuminare. Le faccio subito la domanda: cosa pensa di “Fermare il declino” e dei suoi promotori ?
Li seguo con prudente scetticismo, ma il loro recente “no” ad un accordo con Montezemolo e Bonanni mi ha positivamente sorpreso.
E già che ci siamo è proprio impossibile in Italia una formazione autenticamente liberale ?
Mi rendo conto che sarebbe molto minoritaria, quindi quasi ininfluente sull’assetto politico della prossima legislatura a guida PD, ma almeno potrebbe essere utile a seminare le idee indispensabili ad uscire dal baratro nel quale ci sta portando Monti ed il suo prossimo successore Bersani/Renzi/Vendola.
Molte grazie, Ivo Biavaschi
Credo che l’articolo citato da LP si riferisse, senza per altro spiegarlo per bene, ad una cosa un po’ diversa: http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/9623863/IMFs-epic-plan-to-conjure-away-debt-and-dethrone-bankers.html
Attenzione: non affermo che la condivido, anche perche’ il documento originale del IMF devo ancora leggerlo.
Dovra’ attendere perche’ dopo mille peripezie a riconfigurare il mio account kindle sono finalmente riuscito a comprare il libro citato di Martino (con l’account australiano non c’era verso) e credo proprio leggero’ prima quello!
Un errore politico che ha avuto come terapia, aumento d’interventi e regole politiche su la finanza. Nel mio piccolo in tutte occasioni che troverò, racconterò questi fatti. Grazie mille.
Caro PM,
Nel 1999 Clinto esentò gli incrementi di valore immobiliare inferiori ai $500.000 da qualsiasi imposta. Questo rese l’investimento in immobili più conveniente delle alternative, facendo aumentare il prezzo delle case. Qualche tempo dopo, su insistenza del senatore Obama, si consentì alle banche di far credito anche a chi non lo meritava per consentire a tutti l’acquisto della casa. Nascono così la bolla immobiliare e il problema dei mutui subprime. Finché il prezzo delle case aumentava e i tassi d’interesse restavano bassi, tutto andava a meraviglia. Non appena, tuttavia, il prezzo delle case prese a calare e i tassi a salire, la bolla immobiliare si sgonfiò e scoppiò la crisi dei mutui subprime. Quella del 2007 è l’ennesima conferma che le crisi economiche sono sempre e ovunque prodotte da errori di politica economica.
Cordialmente,
am
Gli articoli e comenti del professor Martino sono di un valore inestimabile, auguro che la sua azione in Internet cresca e forme e informe a un pubblico ogni volta più grande. E’ la tavola di salvezza in mezzo al pantano.
Ci sono tante cose che uno sente, e sarebbe interessante avere un luogo autorevole come questo blog dove potesse confermare. Per esempio: E’ vero che tra le principali cause de la crisi dei mutui nell’USA, c’era una legge antidiscriminatoria da quando Clinton era presidente, che limitava la verifica di capacità di pagamento delle persone che chiedevano prestiti?
Caro Cacciari,
lo strumento migliore sono le operazioni di mercato aperto, l’acquisto o la vendita di titoli. Poi ci sono le variazioni delle riserve obbligatorie (la percentuale che le banche devono detenere in riserva a fronte degli impieghi) e altri ancora. Ma le OMO (open market operations) restano il migliore strumento.
Cordialmente,
am
Egr. Prof. Martino, una cosa che mi sono sempre chiesto: al di là delle restrizioni quantitative, quali sarebbero le modalità (pratiche) migliori per attuare questa crescita controllata di quantità di moneta? Stampa di denaro per investimenti pubblici in infrastrutture? O vi sono modalità migliori?
Grazie, caro Lord P.,
la politica monetaria discrezionale è, a parer mio, dannosa (non abbiamo sufficienti informazioni per stabilizzare il ciclo), quella espansiva, essenziale in fase di recessione, prima o poi si traduce in inflazione, infine quella restrittiva è quasi sempre dannosa (serve solo per combattere l’inflazione). Per questo, seguendo l’insegnamento di Friedman, toglierei discrezionalità alle banche centrali e imporrei loro di seguire una regola predeterminata e nota agli operatori per la crescita della quantità di moneta.
Cordialmente,
am
Grazie..! Quindi la boccia completamente? Pensavo che da monetarista fosse come dire, più possibilista in materia. Se si sommasse ad un taglio delle tasse, nn sarebbe recuperata (ho appena letto il suo libro semplicemente liberale)…
Saluti
Francesco
Prof.Martino,Lei è uno dei pochissimi ascoltati da SB.Lo chiami insista al ritorno di Forza italia,con il gruppo dei liberali,almeno diamo una speranza agli Italiani.Bisogna rischiare nuovamente,non possiamo tornare ai 3Monti ed ai Bossi.Lei e’ l’unica speranza assieme a Crosetto Galan.Bergamini Moles ed altri liberali.
La prego faccia qualcosa.grazie Mad Max
Caro Lord Perfidia,
l’acquisizionne di debito da parte delle banche centrali – in gergo monetizzazione del debito – ha rappresentato nel XX secolo e non solo la causa prima d’inflazione. Per questo sono contrario da sempre, seguendo in questo Einaudi, Friedman e quasi tutti gli economisti monetari. In Italia lo si comprese solo tardi, quando all’inizio degli anni Ottanta si decise per il “divorzio” fra Banca d’Italia e Tesoro.
Cordialmente,
am
Professore, possiamo (o semplicemente posso) avere da lei un parere su questa notizia http://www.linkiesta.it/debito-pubblico-banche-deficit
circa la possibilità di acquisizione di debito da parte delle banche centrali?
Caro PM,
Concordo: un programma Chiaro, Concreto, Coerente, Condiviso e Calendarizzato rappresenta la sola via d’uscita dal pantano. Lo chiedo, invano, dal 1996. Speriamo che, prima o poi, lo avremo.
Cordialmente,
am
La caduta del governo tecnico può essere un segnale de discontinuità, perché si deve applicare discontinuità soltanto contro SB?
Una struttura calcolata per un ingegnere moderato può spaventare chi è sopra. Il calcolo strutturale tiene in conto: funzionalità, economia e sicurezza. Su questi riferimenti la moderazione non va bene.
Un piano economico chiaro (condiviso e indiscutibile nel senso che è usata la matematica in ingegneria) potrebbe servire di base solida su cui persone con idee diversi in altre sfere possono camminare.
Io sogno per esempio liberali, piccoli imprenditori e altre persone come per esempio Magdi Allan, che usufruiscono questa base comune in materia di economia. E’ come una calcolatrice che non sbaglia che serve tanto a un medico quanto a un avvocato.
Si è dimenticato di ricordare quei FARABUTTI del PDL che occupano, truffando gli elettori, i loro posti. Io ho 31 anni seguo da sempre FI e potrei enunciare a memoria quali sono le cose da fare per il futuro dell’Italia. Non c’è bisogno di essere un Giannino per fare questo. Dal 1994 si parla di tagli e tagli i quali sembravano finalmente dovessero arrivare (l’anno scorso all’indomani della “lettera dell’UE”) e invece a quel punto che succede? sono arrivate defezioni, malpancisti e tanti altri codardi che a votare per alzare i balzelli al popolo erano pronti, a mandare a casa amici o toccare stipendi ai loro sodali (e loro stessi) purtroppo no.
Ho un diavolo per capello, sono arrabbiatissimo. So i nomi di qualcuno di questi, se li dovessi incontrare non li gambizzo perché sono un uomo libero e democratico, ma sto valutando per le prossime elezioni (tanto più che la legge elettorale sicuramente rimarrà questa e comunque dubito che diverrà uninominale) di evitare di mettere la mia croce su uno dei partiti che ha dentro certi nomi! Non voglio più vedere chi pensa più ai loro mal di pancia piuttosto che quelli dei cittadini. Vincerà Bersani (o Renzi) non mi importa, ma la destra italiana non può diventare solo becera populista o parcheggio di democristiani che poi nei momenti che contano (quelli che si promettevano da 20 anni!) si dileguano.
Il Sistema si sta (anzi, si è) strozzato da solo.
Oltre al furto e alla ruberia puri e semplici, di per sé deprecabili, ma che da soli non sarebbero riusciti a far collassare il sistema, l’enorme incremento della burocrazia e dello spostamento di carte, necessario per dare qualcosa da fare all’enorme numero di assunti nei palazzi regionali, ha letteralmente bloccato l’economia della Nazione, oltreché costituire una forma di stretto controllo sull’imprenditoria.
Sei un amico? Bene, puoi andare avanti, ma stai attento che se cambiano le cose dal punto di vista politico torni alla casella zero, come nel gioco dell’oca.
Sei un avversario? Il permesso di ampliare la fabbrica non lo avrai mai.
Quanti anni occorrono per avere il permesso di costruire un albergo in Italia oggi, anche con gli “amici degli amici giusti”, naturalmente?
Un tempo talmente lungo da essere improponibile per un imprenditore.
La marcescenza del sistema Italia è conclamata, l’exitus scontato.
La cosa più curiosa è la sortita di Sabato, post sententia.
SB avrebbe deciso di dedicarsi nei prossimi anni alla riforma della giustizia.
Ricordo che nel 2001, all’indomani della vittoria politica di SB, ridendo con un amico – vecchio principe del foro – delle storture del sistema giudiziario, gli suggerii la possibilità di una prossima riforma del sistema da parte di un agguerrito neo premier.
Mi rispose: “quelli li (i giudici, ndr)? Guarda, neanche se SB diventasse Re e Papa riuscirebbe a scalfirli.”
Purtroppo è vero, e sempre lo sarà.
E’ curioso come la classe politica oggi sia costituita da giudici e banchieri. Del tutto autonomi dal potere esecutivo e giuridico. Al massimo, possono farsi la guerra tra loro.
Che intenzioni avrebbe Berlusconi? E’ ancora così ingenuo?
Probabilmente è stato solo uno sfogo.
Una freccia di nulla, scagliata contro il nulla, nata da una mente in fiamme . . .
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A proposito di rottamatori, autorottamatori. Ieri ho ascoltato un’intervista di un noto deputato della Repubblica italiana in una trasmissione radiofonica. La domanda principe che si fa in questo momento: cosa ne pensa di questo e di quello che hanno deciso di rottamarsi? Il nostro deputato infastidito risponde che non è giusto invocare il ricambio per un politico anziano perché lui ha esperienza, saggezza, e simili. Poi ha anche criticato il ricambio di genere, come si dice oggi, cioè avere una robusta rappresentanza femminile in Parlamento, a prescindere. Tutte queste critiche, che ho ritenute giuste, senza però prendere minimamente in considerazione il principio del ricambio come metodo liberale. A me pare cosa patetica e puerile che sia i critici che i sostenitori incanalino il ricambio solo su questioni anagrafiche, di sesso, di moralità, e altre caratteristiche particolari, ma che pochissimi sollevano la questione che il ricambio deve essere un principio che prescinde da queste particolarità ma che ha in sé il suo valore politico, in senso liberale.
P.S.Mi fanno poi sorridere certi politici che accusano altri di doversi rottamare o autorottamare quando poi sono politici di lungo corso. Nemmeno un po’ di coerenza. Lo stesso Renzi lega il suo principio al merito, quasi come se, per ipotesi, un politico si fosse comportato in modo appropriato avesse un diritto a vita della sua carica. Grillo e Di pietro fanno lo stesso, solo che più aggressivamente aggiungono l’aspetto morale e/o giustizialista.
Insomma: mala tempora currunt
Caro Dentista di Provincia, il Tuo intendimento è condivisibile, così come appaiono incontestabili la profonda onestà intellettuale e la coerenza delle opinioni che hai espresso su questo Blog.
Nel merito, anche io ho sempre apprezzato tantissimo il MARTINO studioso, esprimendo di converso perplessità sull’incisività dell’azione politica del Professore, francamente non adeguata alle aspettative, pur con tutte le attenuanti del caso (una rondine non può far primavera)…
In bocca al lupo, caro Dentista, di cuore.
Caro Dentista di provincia,
la sua delusione molto mi rattrista, ma l’amicizia deve essere basata sull’esistente, nel rispetto reciproco. Non ho visto né sentito SB da molto tempo.
Cordialmente,
am
Ahimè, professore. Abbiam bisogno non di aghi, ma di ghigliottine…
Ha parlato ancora con il buon Silvio dopo l’ultima sparata?
Forse non le scriverò più, perché mi ha abbandonato anche la spes….
Sappia che ha sempre la mia stima come persona e come studioso del liberalismo.
Rem acu tetigisti! L’Italia ha bisogno di riforme che cambino l’esistente, non di manovre volte a gestirlo.
Cordialmente,
am
La malattia politica, specie italiana, più perniciosa è secondo me quella di voler essere alla fine solo degli AMMINISTRATORI dell’ESISTENTE che per quieto vivere procrastinano ogni riforma. Solo che accade cosa paradossale: si fallisce miseramente. La faccende è che l’esistente non si può veramente amministrarlo senza continuamente riformarlo.
Prof. Martino,
In bocca al lupo e grazie di averci provato (a fare un partito liberale).
Non ho nulla di rimproverarle e il suo senso di lealtà nei confronti del presidente Berlusconi le fanno onore.
Siamo stati sconfitti …. Sono sconfitto e alle prossime elezioni salto il giro voglio che l’attuale classe dirigente del pdl mangi la polvere e venga spazzata via.
Se c’è una cosa che non posso sopportare, sono quelli che per tanti anni hanno adulato Berlusconi, hanno fatto i lecchini, hanno ottenuto cariche prima insperate, e adesso in un momento di difficoltà sparano a zero contro di lui o parlano di esperienza fallimentare come se si potesse ridurre l’esperienza berlusconiana parlando di “olgettine” o barzellette.
Certo le cose non sono andate come speravo, ma comunque non posso che essere enormemente grato a Silvio Berlusconi, a cominciare dal 1994 con quella salutare vittoria contro i comunisti post-sovietici e fino a tutta la durata di questi quasi due decenni per avere tenuto assieme coloro che si opponevano alla sinistra, per le vittorie, per aver tirato su una classe dirigente che amministra tanti enti locali, per non aver consegnato l’Italia intera alla solita retorica delle politiche collettiviste della sinistra con cui sarebbe andata enormemente peggio.
Una importante riforma costituzionale era stata fatta, nel 2005 e poi abolita con uno scellerato referendum nel 2006. Era prevista l’elezione diretta del presidente del consiglio, la fine del bicameralismo perfetto, la riduzione dei parlamentari. Certo non era il presidenzialismo, ma sarebbe andata comunque enormemente meglio.
Per concludere, dico di non condividere affatto il pessimismo generale in vista delle prossime elezioni politiche perché la sinistra in Italia è sempre minoritaria. L’ipocrita sinistra che accusa Berlusconi e il libero mercato del disastro (!), la stessa sinistra che per quasi 20 anni ha sistematicamente votato contro tutte le riduzioni di spesa pubblica, contro le riforme delle pensioni, contro i servizi offerti dalla libera iniziativa privata, per l’abolizione del gradone che ci avrebbe fatto risparmiare decine di miliardi in questi anni, e che adesso si vuole rifare una verginità scaricando tutta la responsabilità sugli altri.
Maybe you’re right, Sir…Perhaps I’m barking up the wrong tree…Sincerely, TD
caro Antonio Martino, dal momento che hai la possibilità di parlare con Silvio Berlusconi, mi piacerebbe che tu gli rivolga, da parte mia, la seguente domanda: perché non hai mai tentato di attuare una riforma elettorale in senso uninominale senza ballottaggio che unica avrebbe potuto semplificare il numero dei partiti, due, massimo tre, ti avrebbe permesso di attuare le riforme liberali che ti proponevi di realizzare con più facilità, senza essere ostaggio di alleati finto riformisti, tra cui quella della giustizia, anche senza dover subito modificare le leggi fondamentali dello Stato che ancora molti considerano essere di immacolata Costituzione?
Caro TD,
temo (come direbbe un MP inglese) di trovarmi nell’impossibilità d’essere d’accordo con lei. O, come direbbe un membro del Congresso americano, “You’re wrong!”
Cordialmente,
am
Gentile Professore, premetto che non ho pensato neppure per un istante che Berlusconi avesse intenzione di rinunciare al seggio parlamentare e ai connessi residui brandelli di immunità. Pertanto, la scelta di compiere il famoso “passo indietro”, vale a dire di non ripresentarsi quale candidato premier, è palesemente riconducibile alla piena consapevolezza di andare incontro a un insuccesso sicuro. Ciò premesso, leggendo il Suo post provo una sincera delusione per la mancanza di una più ampia disamina sulle ragioni del clamoroso insuccesso del movimento liberale promosso da Berlusconi nel 1994. Attribuire le responsabilità del totale ed inappellabile insuccesso dell’esperienza politica del Cavaliere all’architettura costituzionale, alle scelte sbagliate dei presidenti della Camera dei Deputati o alle infelici esperienze di un paio di ministri appare francamente miope e riduttivo. In quanto poi alla fatidica domanda, come sarebbe il Paese oggi se lo avessimo lasciato nelle mani della sinistra, io ho una risposta diversa dalla Sua. In particolare, ritengo che il Paese sarebbe nelle stesse identiche condizioni di sfacelo e sa perché?? Perché alla prova dei fatti, avete dimostrato di attuare più o meno le medesime strategie, da destra e sinistra, (Grillo parlerebbe di PDL e PDmenoELLE, per descrivere la “saldatura” ricorrente tra schieramenti e compagini parlamentari solo fittiziamente avversi), senza promuovere i processi riformatori di cui avevamo un disperato bisogno per metterci in condizioni di migliorare la qualità della vita degli italiani e le prospettive delle giovani generazioni. La nostra Costituzione e le nostre istituzioni avranno tanti difetti, ma se i partiti politici hanno miseramente fallito la propria missione e demolito con reiterate ruberie e degrado morale i valori etici di una Nazione, mi permetta di dire che la colpa del disastro deve essere integralmente assunta dagli attori protagonisti. In conclusione, dubito che la Signora Thatcher gratificherebbe il ventennio Berlusconiano e, più in generale, il modo di gestire la cosa pubblica dei partiti politici nostrani, di un giudizio lusinghiero: basterebbe che qualcuno le spiegasse in che modo i gruppi parlamentari italiani nominano i membri delle autorità di garanzia per farla inorridire. Con la consueta cordialità, TD
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