Vorrei fare il punto della situazione alla luce degli ultimi, tragici, eventi. Anzitutto l’immigrazione. Gli scafisti non sono “mercanti di schiavi”, sono trasportatori che forniscono, dietro lauto pagamento, il servizio che viene loro richiesto. Gli immigranti non sono schiavi, sono passeggeri volontari e paganti. Nessuno li ha dovuti costringere a imbarcarsi, l’hanno fatto volontariamente. L’industria dell’”accoglienza” creata dalla pelosa carità pubblica è fonte di lauti profitti per un considerevole numero di furbastri. Sono questi gli unici disonesti dell’intera storia. Sono loro che dovrebbero essere puniti, e severamente; certamente non gli scafisti, né tanto meno i migranti.
Date le tendenze demografiche prevalenti in Europa, l’opposizione all’ingresso di persone che desiderano vivere e lavorare nei nostri paesi è poco giustificata. Secondo i demografi, sono trenta le nazioni europee moribonde, che hanno cioè un tasso di fertilità pari o inferiore a 1,5. Comprendo senza difficoltà le preoccupazioni che l’afflusso d’immigranti suscita nell’opinione pubblica europea. Sono di due ordini, culturale e relativo alla sicurezza.
Si teme che il massiccio ingresso di persone di lingua, religione e cultura diverse dalla nostra finisca col trasformare le nostre società e cancellarne l’identità. E’, tuttavia, un timore fondato sulla scarsa fiducia nei nostri valori, nel nostro modo di vivere. Non credo proprio che, se un paio di milioni d’immigranti venissero a stabilirsi in Italia, invece di assorbire loro la nostra lingua e la nostra cultura, sarebbero i sessanta milioni d’italiani a smettere di esserlo.
Il problema della sicurezza è più serio. Molti dei potenziali immigranti proverrebbero da paesi mussulmani e alcuni fra loro potrebbero essere indottrinati dall’ideologia nazi-islamista. E’ un pericolo grave che, alla luce di quanto accaduto in questi giorni, deve essere attentamente preso in considerazione. Tuttavia, per i giovani che vogliono stabilirsi in Italia per trovarvi lavoro una soluzione ci sarebbe.
Non è per niente nuova, risalendo all’impero romano, ma potrebbe credo funzionare. Agli inizi del mio periodo alla Difesa incombeva il problema dell’afflusso di albanesi che volevano venire a vivere in Italia. Proposi che avremmo dovuto lasciarli entrare e arruolarli in un’apposita brigata albanese. Avrebbero servito per cinque anni, durante i quali avrebbero imparato la nostra lingua, la nostra storia, le nostre leggi e un mestiere. Al termine dei cinque anni, avrebbero potuto diventare cittadini italiani.
Per l’Italia quest’operazione sarebbe stata decisamente conveniente: avremmo avuto a basso costo una brigata di militari di religione mussulmana, utilizzabili molto efficacemente nelle missioni internazionali in paesi islamici e, al termine dei cinque anni, persone che, grazie a un rigoroso addestramento militare, sarebbero diventate cittadini utili alla società e rispettosi delle leggi.
La mia non è, come potrebbe sembrare, una proposta, è soltanto una riflessione dettata dalla stanchezza nei confronti degli insensati slogan che sull’argomento impazzano. Mi piacerebbe conoscere l’opinione dei frequentatori di questo blog sul tema.
Caro MM,
BHO non è pazzo, ma filo-islamico, incompetente e di estrema sinistra. Per fortuna, dall’anno prossimo ce ne libereremo. Speriamo che, dopo di lui, ci sia un presidente che non faccia traballare il nostro filo-americanismo.
am
Fate arrestare quel pazzo islamista di BHO,leggere please: http://www.lintraprendente.it/2015/08/dite-a-obama-che-una-guerra-con-liran-ce-gia/
Caro Fabrizio,
la sua è una domanda cui rispondere non è facile. Non credo affatto che debbano “diventare come noi”, ma sono convinto che debbano parlare la nostra lingua, rispettare le nostre leggi e il nostro modo di vivere e concorrere, col loro lavoro, alla produzione di reddito. Il problema è che la libertà di accesso al welfare non si concilia con la libertà di immigrazione. E’ l’assistenzialismo statale e l’ideologia dell’accoglienza che rendono quasi insolubile il problema. Negli USA, fra il 1870 e il 1926, si seguì una politica di “porte aperte” che trasformò un continente vuoto nella più grande potenza economica al mondo. Ma non esisteva assistenzialismo statale: gli immigrati, dopo i controlli sanitari, venivano lasciati a se stessi e alle comunità di loro compatrioti. Imparavano l’inglese, lavoravano e contribuivano allo sviluppo economico e sociale del paese. Dovevano rispettare le leggi e, se non lo facevano, venivano sottoposti a giudizio e, se condannati, severamente puniti. Nel 1870 l’Australia aveva il più alto reddito pro capite al mondo ed era un continente vuoto. Ha seguito una politica di rigido controllo dell’immigrazione e nel 1926 continuava ad essere un continente vuoto.
am
Caro Franco,
ottimo come sempre Ostellino. Sono curioso di sapere perché ha lasciato il Corriere per il Giornale. Glielo chiederò quando lo vedo.
am
Grazie, caro Pierpaolo.Buona estate anche a lei,
am
Caro Prefessore e Presidente Martino e CAR ADAM ,
I miei auguri a tutti di una buona estate di cuore. Ostellino sempre un grande liberale l’unico che ha descritto per bene il nostro presidente del consiglio e come il nostro professore le imprese del nostro gesuita ahimè .
Caro Professore condivido tutto nel mio piccolo su Krugman ho dovuto sorbirmelo durante la tesi e’ stata dura insieme alle sue teorie alcune davvero banali come sulla geopolitica .
La saluto con affetto e stima immensa ed auguro di nuovo a tutti una buona estate ,
Pierpaolo Sette
Cari ADAMs,
grande Ostellino sul gesuita che si autodefinisce vescovo di Roma
http://www.ilgiornale.it/news/politica/dubbio-1160023.html
Buona sera, buon appetito e buone vacanze.
Franco Cattaneo
Gentile Professore, trovo interessanti le sue osservazioni. I dati reali che lei propone ci fanno capire che l’immigrazione è un tema su cui si può ancora ragionare e che gli allarmismi sono sbagliati. Il nostro paese dovrebbe definire percorsi più chiari per l’integrazione, tali da mettere nella condizione, chi lo desidera, di “concorrere al progresso materiale o spirituale della società” (art. 4) nella quale ha deciso di vivere: si diventa cittadini così. Quindi ben vengano tutte le soluzioni utili a tal fine, servizio militare compreso. Circa l’adesione ai principi di democrazia (intesa come premessa per l’acquisizione della cittadinanza) ho l’impressione che si sottovalutino quegli aspetti legati alla diffusione della cultura attraverso internet, così simile ad un vento fortissimo che in realtà ha già spazzato via i valori delle società tradizionali un po’ ovunque, anche da noi. L’emigrazione, concordo sul suo ragionamento, quando è libera scelta (credo nella maggioranza dei casi) è proprio la prova che la testa di molti giovani è ormai altrove. Attraverso la rete vedono il mondo com’è e ad esso non rinunciano. Vengo alla domanda: devono proprio diventare “come noi” quando noi stessi, soprattutto i giovani, vivono, anche se in misura diversa, lo stesso conflitto fra il loro modo di essere, l’educazione ricevuta e le esigenze della cosiddetta “società globale”? Quando parliamo di “emigrazione”, siamo sicuri di usare la parola giusta? Perché non chiamarla “mobilità globale”?Penso che certe battaglie per vivere nel migliore dei modi il nostro tempo dovremmo condurle tutti insieme: un sistema scolastico all’altezza dei tempi, un aggiornamento del tema dei diritti (esiste il diritto al lavoro, ma prima ancora esiste il dovere di formarsi per poterlo fare), il diritto di voto in una società in cui la gente tende sempre di più a muoversi, ecc.
Cordialità.
Fabrizio Dei (Lerici, SP)
Caro TD,
quanno ce vò ce vò! 😉
am
Caro Franco,
Krugman è un vincitore del premio Nobel per le scienze economiche ma, date le tesi che sostiene, direi che il suo caso conferma la decadenza anche di questo premio. Lo dico non perché sia in disaccordo con lui, e lo sono, ma perché la qualità delle sue argomentazioni è molto bassa. Non credo che supererebbe gli esami di primo anno a Chicago.
am
Caro Professore,
mi duole strapparla ai suoi “otia” ma il fatto è che di economia so e capisco poco (sono rimasto ad Einaudi, Zappulli, Ricossa e. ovviamente, Martino) e desiderei capire chi e cosa diavolo sia questo Krugman di cui ho appreso solo quanto riportato in questo articolo a firma Corrado Ocone, cui, al grosso anatide intendo, a naso sarei portato a dare ragione su tutta la linea:
http://www.lintraprendente.it/2015/08/krugman-e-gli-statalisti-interessati/
Buon riposo,
Franco Cattaneo
Caro Franco,
ancora una volta siamo d’accordo, ma stavolta mi ha preceduto! 😉
am
Caro Matteo,
Feltri ha ragione, ma dimentica persone molto peggiori dei semplici comunisti: i catto-comunisti. Sono stati loro a creare regioni e servizio sanitario nazionale e sono sempre loro quelli che hanno consentito ai comunisti di governare l’Italia facendo finta di essere all’opposizione. Ricambio i saluti più cordiali e si goda l’estate: il caldo è vita, il freddo morte.
am
Caro Matteo,
Feltri ha ragione, ma dimentica di menzionare un fattore importante: i preti (a cominciare dall’attuale sedicente vescovo di Roma) ed i cattocomunismi (di ascendenze dossettian-lapiriane, come Romano Prodi e l’attuale presidente della repubblica) che sono peggio della casa madre originale di osservanza moscovita.
Non so se qualcuno degli ADAMs abbia seguito in questi giorni i campionati mondiali di nuoto: io ne ho tratto presagi disperanti. Sarà una piccolezza, ma un paese i cui cittadini (e tra essi gli atleti) ostentano la bandiera nazionale regolarmente (tranne un’isolata eccezione) capovolta, con il rosso a sinistra al posto del verde, non mi riesce di immaginare quale futuro possa avere.
Al riguardo segnalo questo articolo dal sito di Magdi Cristiano Allam
http://www.ioamolitalia.it/blogs/il-polemista-polemologo/solo-una-rivoluzione-civile-ci-riscattera-dalla-dittatura-europea-e-ci-fara-uscire-dalla-crisi.html
che propone alcuni motivi di riflessione a parer mio interessanti sulle possibilità di risveglio del paese.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Cari amici,
perdonatemi se ho messo i saluti a metà articolo, probabilmente anche a causa degli odierni 37 gradi.
Queste di Feltri sono le parole che vorremmo sempre sentire dai nostri, altro che Nazzareno..
Feltri: maledetti comunisti, avete reso l’Italia un inferno
8 agosto 2015 .
Maledette zecche, avete rovinato l’Italia. E’ l’anatema di Vittorio Feltri su quel quarto di italiani che per anni, secondo il fondatore di Libero, è stato la zavorra del Paese. Un Paese, dicono i dati economici, sempre più in calo tra quelli industriali, superato anche dal Brasile. “E la marcia del gambero ci porterà ancora più in basso in futuro”, è la profezia di Feltri sul Giornale. Il perché è presto detto: i nostri imprenditori “non sono stupidi” ma soffrono le conseguenze di una “campagna anti-capitalistica iniziata quarant’anni fa e portata avanti con tenacia fino ad oggi da coloro i quali consideravano il denaro lo sterco del demonio oppure, peggio ancora, uno strumento per opprimere il proletariato”. In una parola: la sinistra italiana.
VF.
Saluti Matteo Napoletano
Dalla politica ai sindacati rossi – “Gli stessi comunisti si vergognano di esserlo stati – prosegue Feltri – ma la mentalità pauperistica è rimasta e non ha cessato di provocare danni”. Risultato: in Italia è impossibile fare impresa o artigianato, aprire un’azienda, essere liberi professionisti senza essere considerati “sfruttatori, evasori fiscali se non addirittura ladri”. E anche lo Stato, influenzato da alcuni partiti di ispirazione marxista, non aiuta con tutta una serie di vincoli burocratici, lacci e lacciuoli. E i sindacati “hanno completato l’opera, contribuendo ad avvelenare i rapporti tra datore di lavoro e dipendenti”, trasformando le fabbriche in “luoghi d’odio e di lotta violenta”, per “umiliare i padroni e il personale non ideologizzato”. Il combinato disposto di questo attacco continuo da parte di politica e sindacati di sinistra da un lato e crisi economica globale dall’altro è la bandiera bianca alzata da molti imprenditori italiani, costretti a chiudere bottega. L’Italia, dunque, è “un inferno” per i volenterosi. “Serve una rivoluzione culturale opposta a quella di Mao – è l’appello conclusivo di Feltri -, per rieducare gli italiani. Finora siamo stati bravi soltanto a distruggere le fabbriche, è assurdo avere la velleità che dal cimitero industriale si ricavino stipendi, benessere e stabilità sociale”.
Caro Professore,
Vittorio Zucconi è veramente ineffabile: quand’era corrispondente da Mosca ha raccontato del rientro delle bare dei caduti dell’Armata Rossa in Afghanistan con corteo notturno sul Sadovoe Kol’zo che aveva visto solo lui (anche perchè figuriamoci se i sovietici avrebbero mai ammesso perdite in Afghanistan).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Alberto,
il giovanotto è in gamba; ha fatto pelo e contropelo all’ineffabile Zucconi. Grazie per la segnalazione.
am
Professore io sono romano e se non faccio una battuta quando viene mi sento male. Ma mi sembra che anche Lei non scherzi .. e anche il buon MF quando gli veniva ….
Caro TD,
lei non se ne fa sfuggire nemmeno una di tanto in tanto! 😉
am
Lo conoscevo anche se in summa. Che dire ….. e’ di una preveggenza disarmante. Buona gita
PS se Moles è con Lei in barca si accerti attentamente che sia sveglio prima di fargli fare il bagno.
Bell’articolo del giovane Sallusti su Reagan in risposta al sinistroide Zucconi:
http://www.lintraprendente.it/2015/08/due-cose-a-rep-su-un-certo-reagan/
Saluti
Parrini
Infatti sospettavo…grazie per aver sbloccato il commento.
Lo terrò presente la prossima volta!
Saluti
Parrini
Caro TD,
lo farei volentieri, ma sto per uscire in barca. Mi limito a dirle che MF detestava le banche centrali e ne aveva proposto l’abolizione. Su questo era in linea con una tradizione che risaliva alla prima scuola di Chicago, quella di Knight, Simon, Viner, Mints, di cui MF era stato studente. Se, Dio non voglia, il tempo si mette al brutto, posterò un pezzo sul tema, che resta affascinante tutt’oggi, a quasi un secolo dalla sua origine. Cosa pensa dell’articolo di MF di cui ho postato il link?
am
Egregio Professore, è estate: tempo di rimembranze. CI potrebbe intrattenere sul pensiero di MF sulle banche centrali, di cui pensava male mi pare. Grazie
Caro Alberto e Cari ADAM,
il problema dei link multipli è una delle piaghe dei blog: per evitare che si insinuino fastidiosissimi spam, occorre fissare delle regole automatiche, una delle quali è proprio quella di mettere “in attesa” commenti che presentino più di un link al loro interno.
Rimuovere la regola significherebbe purtroppo aprire la porta a tante, troppe immondizie digitali…
Buona serata
Caro Alberto,
grazie per aver rispolverato questo pezzo, di cui mi ero dimenticato. E’ ispirato a una splendida colonna di Friedman su Newsweek degli anni ’70 “In defense of destabilizing speculation”. In quegli anni valeva la pena abbonarsi alla rivista che ospitava pezzi di Milton Friedman e di Paul Samuelson, fra gli altri.
am
Caro Alberto,
non ne ho la più pallida idea e non so cosa significhi “in attesa di moderazione”!
am
Caro Professore,
Ho risposto sotto al Suo magnifico link su Friedman, postando 3 link ad altrettanti articoli… ma il mio commento è in attesa di moderazione.
Ho visto che questo succede quanto si posta nel messaggio più di un link internet. Forse è un limite automatico per evitare spam?
Non vorrei che il commento in attesa di moderazione blocchi gli altri utenti del blog dal postare a loro volta.
Mi scuso già da ora qualora ciò accada.
Saluti
Parrini
Cari tutti,
La speculazione è brutta sudicia e cattiva?
Uno scritto/perla del Professore del 2008 ci spiega magistralmente come stanno effettivamente le cose:
http://politici.openpolis.it/dichiarazione/357186
Saluti a tutti,
Parrini
Caro Professore, cari ADAM,
Grazie per questa perla del Suo (e di tutti noi) Maestro Milton Friedman. Come non essere d’accordo.
Sarebbe interessante sapere cosa avrebbe scritto oggi il grande Milton, a proposito della convenienza o meno dell’uscita dall’euro alle condizioni attuali. Perché un conto è il non entrare, un conto è uscire oggi.
Io, come ho più volte scritto qui su questo blog, uscirei ad una sola condizione: che ci sia il Ns. Professore a guidarci. Altrimenti NO grazie, dei politicanti stampatori ne ho avuto già abbastanza!
Propongo altri 3 articoli del medesimo sito:
http://www.project-syndicate.org/commentary/no-third-way-to-the-market
http://www.project-syndicate.org/commentary/exchange-rate-regimes-and-east-asia
http://www.project-syndicate.org/commentary/milton-friedman-s-magical-thinking
Saluti e grazie ancora Professore,
Parrini
Caro Alberto e cari Adam,
Milton Friedman aveva previsto18 anni fa cosa sarebbe accaduto in Europa. http://www.project-syndicate.org/commentary/the-euro–monetary-unity-to-political-disunity .
am
Caro Cacciari, concordo totalmente con quanto lei scrive.
Ovvio che il tema è complesso e non esauribile in poche righe, ma l’approccio semplicistico dello stimato Prof. Lottieri (ed anche del ns. stimatissimo Prof. Martino) prescindono dalla conoscenza di molte implicazioni, in particolari quelle psicologiche, e degli effetti che anche le droghe cosiddette “leggere” hanno o possono avere su moltissimi individui.
Forse il punto debole di queste tesi libertarie è la presunzione che ogni individuo sia sempre perfettamente cosciente e consapevole delle proprie azioni, delle conseguenze delle stesse, di perfetto autocontrollo tramite carattere deciso e fortissimo senso di responsabilità verso famigliari e società.
Purtroppo così non è, ho conosciuto una madre con pargoletto appresso che confessava la sua assoluta dipendenza da spinelli che fumava giornalmente in quantità tali da renderle la vita impossibile. Senza contare le decine di migliaia di giovani (e non) che partendo dallo spinello imboccano vie senza ritorno.
Non ho una ricetta, se non quella di maggiore attenzione ad una “educazione a vivere” fin dai primi anni dell’infanzia, che è forse la migliore prevenzione.
Diffido comunque da qualsiasi droga di Stato, ed auspico i forti deterrenti ben espressi da Cacciari: ritiro della patente di guida, esclusioni da molte mansioni pericolose per altri, riconoscibilità dei soggetti più pericolosi, ecc. ecc.
Secondo me, la chiave è: proibire NO – sorvergliare SI – difendere gli altri SI – informare gli altri SI.
Il mercato nero prolifera per la proibizione, che tiene alti i prezzi. Rimuoviamo la proibizione, debelliamo il nero.
Fatto questo, ovvero salvaguardata la libertà di chiunque a fare quello che gli pare, veramente vogliamo:
– lasciare un’arma micidiale (la vettura) in mano a chi sappiamo già che non potrà che farne un uso pericoloso?
– impedire a chi (familiari) è possibile oggetto di violenze, di conoscere l’origine delle stesse?
– impedire a chi deve assumere un soggetto, di informarsi sulla sua affidabilità?
Ovvio che ciò deve essere fatto oltre certi limiti quantitativi (facilmente identificabili) che manifestano la dipendenza.
Il vantaggio collaterale è anche quello di ostacolare lo spaccio (acquisto io e rivendo in altri paesi a 100 volte tanto).
Potremmo chiamarla “teoria controllista”. Mi sembra che fosse stata proposta, in maniera simile, da Taradash anni fa.
Caro Alberto,
il passo fondamentale al riguardo è, a mio parere, quello in cui Adam Smith indica i tre doveri del sovrano in una società libera. Difendere i sudditi dalla violenza dei cittadini di altre società indipendenti. DIFESA. Difenderli dalla violenza di altri sudditi e garantire una “esatta amministrazione della giustizia”. GIUSTIZIA E ORDINE PUBBLICO. Erigere quelle opere che, pur essendo utili per tutti, non è interesse dei privati costruire. INFRASTRUTTURE. Su questo terzo compito ho i miei dubbi, perché si tratterebbe del classico vaso di Pandora, consentendo allo Stato di espandersi a suo piacimento. Ma, anche lasciando da parte i miei dubbi sul terzo dovere del sovrano, a me sembra che il Grande Scozzese avesse elencato bene i compiti dello Stato. E’ passata molta acqua sotto i ponti e la saggezza smithiana è andata smarrita. Dovremmo sforzarci di recuperarla.
am
Cari Cacciari e MdC,
molto interessanti i vostri commenti! Anche io mi ero posto questo tipo di interrogativi.
Interessante sarebbe sentire la posizione del Ns. incommensurabile Professore.
Credo però che alla fine dell’articolo anche il Prof. Lottieri faccia Sue queste considerazioni (anche se in maniera veloce):
“…Invece che pretendere che due adulti non commercino tra loro qualche spinello, va difesa con forza l’autorità familiare, perché è giusto che un padre pretenda che nessuno ceda al proprio figlio (minore) sostanze che egli non vuole che consumi. È un po’ il confine che esiste tra la facoltà – riconosciuta in ogni società libera – di liberi rapporti sessuali tra adulti consenzienti e la proibizione, invece, dell’adescamento di minori e della pedofilia.
In fondo, la lotta dello Stato al libero consumo della droga muove dalla dimenticanza del principio fondamentale della cultura liberale, e non solo di quella: l’idea che l’altro va rispettato e che solo la necessità di impedirgli che aggredisca qualcuno ci autorizza a usare la violenza nei suoi riguardi. …”
Il Prof. Lottieri ben sottolinea e indica (seppure genericamente) un ruolo dello Stato: difendere l’individuo e la famiglia dall’aggressione altrui!
Certo condivido che bisogna poi vedere come questo possa essere implementato per un’effettiva protezione dagli abusi.
Ma credo che l’intento dell’articolo fosse criticare lo Stato odierno che opprime i suoi sudditi indicando e insegnando nelle scuole cosa sia moralmente giusto e cosa no.
Buona domenica a Voi tutti!
Parrini
Qui ottimo articolo sulla deleteria e distorcente influenza dello Stato ladro sui mercati e iniziativa privata:
http://www.leoniblog.it/2015/06/16/cosi-stati-e-banche-centrali-hanno-distorto-il-mercato-intervista-a-enrico-colombatto/
Buona domenica a tutti!
Parrini
La suggestione di Lottieri è molto pertinente da un lato e mi sento di condividere la preoccupazione della deriva statalista assoluta, epperò la critica del Cacciari ( quello giusto, l’ ADAM) lo è altrettanto, io ne avrei una terza in appendice, mi chiedo ingenuamente come sia possibile “controllare” da parte del Medico (nel contesto statalista attuale poi!!!) l’uso/abuso di sostanze stupefacenti che di per se, essendo a questo concepite, portano all’ abuso, vedasi il problema dell’ uso analgesico, quindi non voluttuario, della morfina ed il problema dell’ assuefazione-dipendenza che si crea nel breve periodo. Lo stesso nell’ ambito della prostituzione, una volta istituite “la case di tolleranza” come potremmo no eventualmente impedire ad una prostituta affetta da patologia trasmissibile di non più “esercitare”? Con quali istituti giuridici, sanitari, coercitivi ecc.? Credo si creerebbe inevitabilmente un secondo mercato (nero) e ciò potrebbe accadere nell’ ambito delle sostanze stupefacenti, vi sarebbe comunque la richiesta di droghe alternative, marjuana od altro geneticamente modificata più efficace quanto più pericolosa? Cosa dovremmo fare dunque? Soluzione non facile. Forse una via d’ uscita sarebbe appunto da una parte sanzionare chi fa uso di sostanze e ( ti levo la patente, il brevetto di volo, non ti assumo in ospedale, in cantiere ecc., ti rompo solo le ossa, se ti va bene, se la dai a mio figlio ecc.), insomma implementare una cultura diametralmente opposta attraverso le agenzie naturali, famiglia, scuola ( di stato mmmh), in modo da far tormare l’ uomo ad essere “una canna flessibile che pensa all’ infinito” e non uno finito che pensa alla canna, si sa di canna in canna si arriva a quella del gas.
Bel problema e bella discussione, davvero, però nel frattempo, tra una canna e l’ altra, non scordiamoci l’ immigrazione ed il terrore islamista.
Buona Domenica amici!
c mdc
A mio avviso, il Prof. Lottieri dimentica uno terzo approccio, quello giusnaturale, che vede l’autorità pubblica vigilare ed intervenire (solo) per impedire alla libertà individuale di pregiudicare quella altrui.
In questa ottica, va da se che comportamenti pericolosi per la vita altrui indotta da sostanze stupefacenti vada impedita.
Salvo quindi il diritto di chiunque di suicidarsi od ottenebrarsi come meglio creda, è necessario che, se lo fa, venga messo in condizioni di non ledere.
Ecco perché le sostanze stupefacenti dovrebbero essere vendute, OK, ma sotto controllo pubblico (ad esempio dalla ASL), che senza impedire il consumo personale, lo mantenga monitorato ai fini preventivi.
Oltre certi livelli sarebbe quindi corrette certe misure, ad esempio la sospensione della patente, e comunque, in barba alla privacy, i dati dovrebbero essere disponibili al pubblico: avvocati, giudici, imprenditori, impiegati, parenti prossimi e chiunque potrebbe soffrire di comportamenti incoscienti da parte di soggetti dipendenti da stupefacenti, per permetterne l’autodifesa.
E non crediamo che la marjuana sia così innocente: sia il suo effetto cerebrale che di dipendenza, esattamente come quelli del semplice tabacco e dell’alcool, variano da individuo ad individuo. Se a qualcuno non fa semplicemente nulla, ad un mio amico ha provocato la dipendenza e la conseguente rovina: economica, familiare, fisica. Salvato solo dalla comunità di recupero e dai farmaci.
Ma Lottieri non è un giusnaturalista, e perciò neanche un liberale.
E’ un libertario, e come tale ritiene inutile qualunque funzione pubblica.
Anche quelle volta alla difesa del diritto naturale: vita, libertà individuale, proprietà privata.
Caro Alberto,
grazie per la segnalazione: un Lottieri magistrale! Buona estate,
am
Altro articolo estivo…posizioni molto simili a quelle del Professore!Scritto dal grande Prof. Lottieri!
http://blog.ilgiornale.it/lottieri/2015/07/30/letica-dell-liberalizzazione-delle-droghe/?repeat=w3tc
Buone vacanze e risposo a tutti.
Saluti,
Parrini
Caro Giuseppe,
da molto tempo, anche su questo blog, denuncio il rischio dell’estremismo islamico e auspico che ci si attrezzi, sia materialmente sia mentalmente, ad affrontarlo. Tuttavia, quanto al malgoverno attuale, gli immigrati non ne sono la causa né offrono una soluzione. Abbiamo bisogno di immigrati disposti a vivere e lavorare in Italia, rispettandone le leggi, anche per le ragioni che ho indicato nella mia risposta ad Attilio Sacco.
am
Caro Attilio,
i suoi timori sono comprensibili ma, a mio parere, non altrettanto fondati. Gli USA hanno assorbito decine di milioni di immigrati e, pur non avendo una forte connotazione culturale, ne hanno fatto americani. L’influenza culturale non è stata dei nuovi venuti su quelli che c’erano prima, è stato il contrario. Inoltre, e più importante, se non consentiamo agli immigranti di venire a lavorare in Italia, chi manterrà la nostra popolazione, che invecchia rapidamente? Ci avviamo a diventare un Paese di vecchi, destinati a vivere sempre più a lungo ma incapaci di provvedere al proprio sostentamento lavorando.
am
Caro Professore, cari ADAMs,
questa non ve la lascio scappare!
Ipse dixit
Quote
Abbiamo un’altissima percentuale di cittadini che sono proprietari della casa in cui abitano e da questo il passaggio logico è “Quindi la casa è sacra come la famiglia, quindi non va tassata”.
Conseguenze di questo modo di pensare:
1. Siamo un paese con un altissimo debito pubblico e un altissimo patrimonio privato, cominciamo a togliere un pezzo rilevante di questo patrimonio dalla sola possibilità di essere tassato;
2. Una famiglia, se investe nella casa, fa sicuramente una cosa bella, spesso questo investimento è a scapito dell’investimento nell’educazione dei figli; per creare una maggior occupabilità nel mercato del lavoro delle nuove generazioni, l’investimento dell’educazione è quello più importante; quando c’è la casa di proprietà, c’è meno mobilità nel paese, il mercato del lavoro è meno mobile.
Se noi vogliamo continuare ad avere una scarsa mobilità attraverso il paese dei lavoratori, se vogliamo continuare ad avere i giovani (ed è bellissimo) che vivono a lungo con i genitori, se vogliamo avere tutte queste caratteristiche che sono poi quelle che contribuiscono a fare dell’Italia un paese poco competitivo, allora andiamo avanti a dare un trattamento privilegiato fiscale sulla casa.
Unquote
Tralasciamo l’italiano zoppicante (ah si, l’investimento nell’educazione è quello più importante: “una scarsa mobilità attraverso il paese dei lavoratori”, va bene che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, però era forse più corretto dire “una scarsa mobilità dei lavoratori attraverso il paese”; è più chiaro dire “un trattamento fiscale privilegiato sulla casa” piuttosto che “un trattamento privilegiato fiscale sulla casa”), ed entriamo nel merito.
Al punto 1, nell’italiano non proprio esemplare del nostro, “togliere un pezzo rilevante di questo patrimonio dalla sola possibilità di essere tassato” (forse voleva dire “togliere un pezzo rilevante di questo patrimonio anche dalla sola possibilità di essere tassato”) ci fa sentire tutti dei vermi e dei profittatori che avrebbero la pretesa di sottrarre agli artigli del fisco “un pezzo rilevante di questo patrimonio”, la casa di proprietà, acquistata con redditi su cui già erano state pagate le tasse. Che poi il motivo di scandalo sta tutto in quella parola blasfema “proprietà” (non importa che l’aspirazione alla proprietà della casa abbia tenuto in piedi l’industria edilizia e tutto l’infinito indotto – i chiodi di Adam Smith – e comporti il pagamento di continui balzelli e servitù allo stato e fornisca lauti guadagni alle banche con cui si stipulano i mutui).
Al punto 2, meglio investire nell’educazione (la scuola, si fa per dire, di stato, gabbia per l’indottrinamento dei futuri schiavi, tanto ignoranti da essere inoccupabili, ma fabbrica di stipendi per i riconoscenti elettori), poi, avendo con leggi espropriatrici azzerato il mercato (ahi ahi, parola immonda) delle locazioni, bisognerà andare ad abitare in una casa popolare, di quelle progettate da un architetto comunista che, seguendo il dettato dell’architetto comunista miliardario le Corbusier, devono essere squallide ed invivibili così che il lumpen proletariat, vivendo nella fogna, prenda contezza dello stato di sfruttamento in cui viene tenuto a forza dai “padroni”. A no, mi sbagliavo: le case popolari per gli italiani non esistono più, essendo sopravanzati nelle graduatorie per l’assegnazione da chi è arrivato ieri in Italia. Ci sono però delle belle roulottes…
Non so voi, ma io preferisco non esprimere il mio giudizio sul geniale cervello che è riuscito a partorire tali profondi pensieri e manifestare la mia ammirazione per il coraggio, o la faccia di tolla, che gli ha consentito di renderli pubblici: non vorrei doverne rispondere davanti a un giudice penale (che sarebbe comunque un tifoso del nostro) e, soprattutto, mettere nei guai il nostro ospite.
Mi scuso per la lunghezza,
Cordialità,
Franco Cattaneo
Per quanto esecrabile, Renzi sta tentando ciò che nessuno, aveva avuto il coraggio neanche di nominare: la legge sulla regolamentazione dello sciopero.
Prevista dalla Costituzione, ovvia secondo il buonsenso, esistente ovunque nel mondo, ma innominabile secondo qualunque premier italiano, dall’esistenza della Repubblica fino ad oggi.
Le domande sono:
– la montagna partorirà un topolino?
– Come reagirrà la “classe intellettuale” italiana? E’ ancora compattamente ultra marxista o più variegata?
l’Utopia tutte le teste porta via
:))
c mdc
Egr.Prof.On. Antonio Martino
potrei condividere la Sua proposta, integrazione dei clandestini musulmani in Italia, se non ci fosse già un tasso di disoccupazione elevato. circa 6 milioni di persone, di cui 1 milione sono immigrati a fronte di una popolazione straniera di ben 5milioni di persone. La debolezza dell’Italia é ben nota, la Giustizia non funziona, chi delinque é meno perseguito degli innocenti, sempre piu’ immigrati, regolari e non, spacciano, rubano, rapinano, ecc.. Questo perché l’Europa e l’Italia sono in crisi. Quindi al momento attuale non c’é bisogno di nuovi immigrati. Condivido le politiche di contenimento dell’immigrazione attuate dal Governo Conservatore australiano, che si avvicinano a quelle del Vaticano, dell’Ungheria, Bulgaria, ed in misura minore di Spagna e Regno Unito.
Per quanto riguarda la natalità europea, ed italiana, da 30 anni procreare un figlio é un lusso, non abbiamo piu’aiutato le famiglie, ad esempio con asili nido nelle aziende, non diamo incentivi reali (solo ridicoli), e i governi preferiscono “importare” merce, pardon immigrati, già adulti. Questo perché da decenni il tasso di natalità é molto basso.
Da liberale (sempre votato PLI e Forza Italia, grazie pochi superstiti liberali di cui Lei fa parte, mi trovo sconcertato dalle politiche arrendevoli di tutte le Nazioni europee che non difendono piu’ le frontiere, arrivano persone senza la nostra cultura di origine greco-romana-giudaico-cristiana, e che considero estrenee all’Europa, che ci hanno lasciato i nostri Avi. Mi permetta di rimpiangere l’Europa del 1914, quando era forte e potente, e quanto rammarico per le due guerre civili del XX secolo, che stiamo amcora scontando.
Per ritornare all’integrazione dei musulmani in Italia ed in Europa, a parte gli albanesi, considerati fino a poco tempo fa musulmani moderati, si é visto che i veri musulmani moderati sono quelli non praticanti, come la Shura del Bottino insegna, chi prende letteralmente il Corano come fonte di vita, non puo’ accettare le nostri leggi, la parità dei sessi, la non discriminazione sessuale e religiosa, la non discriminazione delle razze ed etnie, come da Dichiarazione dei Diritti Islamici insegna, detta dichiarzione é stata firmata dalle Nazioni islamiche al posto della Dichiarazione dei Diritti Umani. E con questa mancata firma abbiamo capito tutto . Finché l’Islam non si riformerà e accetteranno la separazione tra Stato e religione, gli estremisti islamici vinceranno, i rari esempi di laicità sono quasi sempre imposti (tranne in Tunisia), in Turchia con Kemal Ataturk(anche se negli ultimi anni si sta radicalizzando), in Iran abbiamo visto soccombere alla sanguinaria teocrazia islamica iraniana, la Monarchia dello Scià Reza Pahlavi, Sovrano autocrate ma laico. Cosi’ come é stata destituita la Monarchia in Afganistan del defunto Re Mohammed Zahir Shah, un grande Sovrano, moderato e laico. Mahmoud Mohamed Taha, politico e teologo sudanese aveva tentato di riformare l’Islam, ma é stato dichiarato apostata e impiccato dal governo sudanese. Lo stesso Presidente egiziano, Abd al-Fattah al-Sisi, ha auspicato una riforma dell’Islam, per una Pace dei Popoli.
Mentre noi ci mostriamo deboli, gli islamici ne aprofittano, nelle nostre città (la Sharia é legge in mole città europee), delle donne, delle leggi e qui mi viene in mente il discorso di Boumedienne nel 1974, con il quale affermava che grazie alle nostre leggi verranno in Europa, e grazie alle donne islamiche la conquisteranno. Dio non voglia che possa accadere, ma non vorrei che si ripetesse la Storia degli anni ’30, con l’ascesa di Hitler ed i governi pacifisti di Gran Bretagna e Francia.
In Italia, non siamo piu’ abituati a fare rispettare le leggi, ad esempio il velo islamico, o anche il niqab era proibito, ora ammesso. Se gli immigrati islamici vogliono venire in Europa per avere un opportunità di lavoro e di vita civile, é giusto che venga a loro concessa, ma si devono adattare alla nostra Civiltà e alla nostra Democrazia, quindi, per fugare ogni dubbio sul rispetto nelle nostre leggi devono giurare non solo sulla Costituzione ma anche sul Corano che rispetteranno la legge italiana (o delle altre Nazioni europee). Perché questo? Perché nella dichiarazione dei Diritti Islamici c’é scritto che nessuna legge é superiore al Corano, che si esercita attraverso la Sharia, ed inoltre che le donne sono meno libere (o inferiori) all’uomo. Cio’ contraddice con i nostri principi, cosi’ come si puo’ leggere nella Shura el Bottino.
La nostra Democrazia é bella ma fragile, e bisogna difenderla, basta poco per farla cadere, una crisi economica, o il 5% dei musulmani presenti in Europa che sono estremisti.
Mai avrei pensato, 10 o 20 fa, di scrivere queste parole. Pensavo veramente dopo il 1989, in un Mondo migliore, ma dopo la scomparsa del pericolo comunista ci troviamo di fronte ad un pericolo ancora maggiore, quello islamico. Ricordiamoci che Hitler, durante la II G.M. era alleato al Gran Mufti’ di Gerusalamme, in funzione anti-britanica, ma anche perché Islam e Nazionalsocialismo erano uniti in una particolare alleanza, due “religioni” strane, che hanno seminato odio e morte nel XX secolo, ma che l’Islam lo attua dal VII secolo d.Cristo. Gli europei hanno perso la memoria storica delle invasioni islamiche, tutti presi da un falso buonismo, e da un arricchimento di certe organizzazioni cooperative in Italia, da tenere presente che si preferiscono spendere 3 miliardi di Euro l’anno (e 6 miliardi in Germania) per foraggiare le cooperative e di conseguenza gli immigrati clandestini che non aiutare i pensionati minimi, gli imprenditori che sempre piu’ subiscono la crisi economica con centinaia di suicidi l’anno, i dipendenti licenziati. I veri profughi sono il 10% e dovrebbero essere accolti dalle Nazioni vicine nell’attesa che la situazione della loro Nazione si calmi, il tutto sotto la supervisione ed il mantenimento dovrebbe spettare all’ONU.
Saro’ all’antica, ma se fossi al governo penserei prima agli italiani.
Codiali saluti
Giuseppe Braggion
concordo in pieno, e poi l’Italia ha fatto molto per le nostre colonie, tutte le infrastrutture somale ed eritree sono state costruite durante il periodo coloniale, e cosi’ anche per le infrastrutture in Libia, la nostra cara vecchia Lybia.
l’ Utopia tutte le teste porta via
:))
c mdc
l’ Utopia tutte le teste porta via
:))
c mdc
Caro Franco,
Arturo è un liberale e un amico e l’editoriale è, come sempre, buono. Quanto all’articolo di Gallino, ha fatto bene a non sprecare tempo e soldi per leggerlo. Può interessare solo uno psichiatra!
am
Caro Professore, cari ADAMs,
per tornare all’argomento introdotto dal Professore, Arturo Diaconale, sicuramente un liberale anche se, per i miei gusti, un pochino troppo perbenista, ha scritto qualcosa di interessante:
http://www.opinione.it/editoriali/2015/07/25/diaconale_editoriale-25-07.aspx
Circa l’articolo di tale Gallino che non ho letto perchè non spreco il mio tempo su fogliacci come Repubblica (e questo sin dalla sua nascita, nel ’79 credo), il voler far passare un movimento in Italia purtroppo quasi catacombale per la Spectre della vita italiana e mondiale richiede che il nostro Corrado MdC indichi il nominativo di un bravo psichiatra per un urgente TSO, a meno che, come è quasi certo, trattandosi, a quanto dice il nostro Matteo Napolitano, di un comunista, non menta sapendo di mentolo (calunniate, calunniate, nel popolo manzo qualcosa resterà).
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Matteo,
ho letto il farneticante articolo: non merita di essere preso sul serio. E’ lo sfogo isterico di chi, prigioniero della propria ideologia, rifiuta di accettare la realtà. L’autore deve essere compatito, non criticato. 😉
am
Presidente Martino
Su La Repubblica di oggi il compagno Luciano Gallino dipinge la Mont Pellerin Society come mandante e causa dell’attuale Crisi Economica nonché di tutti i mali del mondo.
Poi insiste con modi che rasentano la diffamazione chiedendosi come sia possibile che questi folli non capiscano che il liberismo sia una iattura per l’umanità.
Lei viene citato come suo ex Presidente, poi conclude affermando che l’attuale UE impoverisca le Nazioni perché segue scrupolosamente le politiche ultraliberali (sic ) del MPS.
Saluti Matteo Napoletano
CENTRODESTRA: NASCE MOVIMENTO ‘RIVOLTA ITALIA’, LA FIRMA DAL NOTAIO =
Nominati Moles presidente nazionale e Martino presidente onorario
Roma, 14 lug. (AdnKronos) – Nasce ufficialmente il movimento politico
‘Rivolta l’Italia’. Oggi, davanti al notaio, è stato firmato a Roma
l’atto costitutivo. I soci fondatori hanno eletto l’ex deputato di Fi
Giuseppe Moles presidente nazionale e l’attuale parlamentare azzurro
ed ex ministro degli Esteri, Antonio Martino presidente onorario.
Questo passaggio formale è “l’atto conclusivo del costruttivo processo
di trasformazione e crescita grazie al quale l’Appello di ‘Rivolta
l’Italia’, lanciato esattamente un anno fa e sottoscritto da migliaia
di adesioni, diventa oggi un vero e proprio movimento aggregatore del
centro-destra. Un centro-destra inclusivo, unito, aperto, competitivo,
innovativo, rappresentato da persone che non vivono di politica ma per
la politica”, si legge in una nota.
(Vam/AdnKronos)
14-LUG-15 18:16
Caro Pierpaolo,
grazie per la sua amicizia e le cortesi parole. Si goda l’estate!
am
Grazie, caro Matteo, ricambio sentitamente,
am
Presidente Martino
Nicola Porro su Il Giornale di oggi attacca lo Stato Paternalista burocratico e tassatore citando Milton Friedman.
In attesa di un ” 25 luglio” Renziano le auguro buone vacanze.
Saluti Matteo Napoletano
Caro Alberto,
Sony appena arrivato al mare. Lo faro’ nei prossimi giorni.
am
Propongo degli articoli ben fatti per letture estive:
http://www.lintraprendente.it/2015/07/altro-che-europa-per-tagliare-le-tasse-basta-tagliare-la-spesa/
http://www.lintraprendente.it/2013/06/tutto-ma-non-la-spesa-il-dogma-statalista-che-ci-sta-uccidendo/
http://www.lintraprendente.it/2015/07/anche-in-spiaggia-il-privato-e-meglio-del-pubblico/
Buon riposo a tutti voi ADAM e a Lei caro Professore!
Saluti
Parrini
Caro Professore e Presidente Martino,
Altra intervista perfetta che ci dice cose chiarissime e corrette. Il nostro giovin fiorentino sarà mai in grado di comprendere queste cose?
Con affetto e stima immensa,
Pierpaolo Sette
caro Prof, ora qualche parola sulla Grecia la potrebbe anche dire. sia dal punto di vista strettamente professionale che da quello politico.
grazie
ap
Caro Mdc,
non la prenda troppo sul serio; col caldo che fa nuoce gravemente alla salute, come lei sa bene per professione. 😉
am
Questa befana mi fa dire che “l’ utopia tutte le teste porta via” Ueh Basaglia, ha visto la sua kompagna presidenta cosa dice? Adesso dove la mettiamo col caldo che fa? Faccia qualcosa perché questa sta male sul serio!!!
c mdc
:-s
Gentile Professore,
Innanzitutto complimenti per l’articolo che condivido totalmente.
Credo che il peggiore danno che il papa poteva fare era quello di dare attorno a questo fenomeno un taglio moralistico ed emotivo alla vicenda. La conseguenza è che tutte le fazioni in campo ragionano pochissimo e senza razionalità. Esse sono vittime delle loro paure e anche della eterna convinzione che siamo un paese ricco.
Le scrivo perchè vivo una sorta di conflitto interno tra il mio innato istinto liberale ed il timore che proprio per questi principi a trovarne convenienza siano tutti tranne noi italiani.
Sono sicuro che nel breve periodo gli immigrati siano realmente un problema ma che nel lungo periodo potrebbero essere una salvezza.Temo per le nostre tradizioni, la nostra cultura che seriamente verrebbe messa all’angolo in nome di un multiculturalismo fallito laddove già esiste da decenni e propinato da disertori che credono che la nostra religione, la nostra cultura e la nostra identità siano solo dei vetusti segni di un passato ormai remoto.
Ma che attendersi da una prospettiva liberale ?
Perchè un’organizzazione statale mi dovrebbe impedire di entrare a far parte di una società? fossimo 1 10 oppure 1 milione che cambierebbe da una prospettiva liberale? e se a questo concetto di principio aggiungessi il fatto che questo milione potrebbe portare maggiore produttività al sistema economico? un minore costo del lavoro ? minore sindacalizzazione? un aumento della base produttiva che consentirebbe di diminuire il peso delle pensioni, incessantemente crescenti sia di numero ( pensionati) che di costo ?
Cordialmente
Attilio Sacco
Caro Franco,
ogni organismo ha la presidenza che si merita. La presidente Boldrini ne spara di enormi, ma la Camera, purtroppo, non è da meno.
am
Caro Professore,
accolgo l’auspicio della presidenta del consesso cui Lei appartiene, e mi dichiaro PROFUGO CLIMATICO
http://www.ilgiornale.it/news/politica/boldrini-ne-inventa-unaltra-ospitiamo-anche-i-rifugiati-clim-1153885.html
Buona Estate,
Franco Cattaneo
Ottime segnalazioni, caro Franco. Buona estate!
am
Caro Matteo,
l’intervista è venuta abbastanza bene. Il caldo e la stanchezza, tuttavia, mi hanno fatto dire male il testo del 140° articolo della Costituzione. A me piacerebbe che recitasse: “La legge non impedisca ATTI DI CAPITALISMO fra adulti consenzienti”! 😉
am
Caro Professore, cari ADAMs,
torno dalle ferie cui sono stato inviato (siamo stati inviati) dal nostro ospite e stella fissa, solo perchè questo discorso di Cameron (un tory che sembra voler raccogliere l’eredità dei Right Honourables Sir Winston Churchill e Baroness Margaret Thatcher) mi sembra troppo importante
http://www.ilgiornale.it/news/politica/che-errore-dire-che-lislam-non-centra-col-terrorismo-1154132.html
Al riguardo un bel commento qui
http://www.lintraprendente.it/2015/07/la-crociata-di-cameron/
Fuori tema, ma importante per noi liberali
http://www.lintraprendente.it/2015/07/caprotti-e-indagato-qui-si-tifa-sempre-caprotti/
Torno in ferie.
Cordialità,
Franco Cattaneo
https://www.radioradicale.it/scheda/448730/intervista-ad-antonio-martino-su-patto-con-gli-italiani-su-renzi-e-su-unioni-civili
“La legge non può opporsi ai liberi accordi tra adulti consenzienti”
“Reagan portò le aliquote massime dal 70 al 30% innescando il più lungo periodo di espansione economica della storia USA”
“I peggiori nemici? Tra i nostri!”
Saluti Matteo Napoletano
Caro Alberto,
no, sognare non è tassato né vietato. Mi auguro che Giuseppe trovi il tempo di darci notizie di Rl’I su questo blog. Buona estate anche a lei e a tutti gli Adam,
am
Condivido Professore, un Panebianco al top della forma. Veramente un’ottima lettura!
Saluti e buone vacanze a tutti!
Saluti
Parrini
P.s.
Al ritorno dall’estate mi piacerebbe trovare una Rivolta Italia al centro del dibattito degli immoderati italiani (aborro il termine moderati). Forse sogno troppo? Sognare ancora non è tassato quindi…lasciatemelo fare!
Cari Matteo e Mdc,
me l’ero perso, perché quel giorno non ho avuto il tempo di leggere il Corriere. E’ un Panebianco al meglio della sua forma e vi sono grato per avermelo fatto leggere. Buona estate!
am
http://www.corriere.it/editoriali/15_luglio_20/lezioni-inascoltate-storia-panebianco-88af50fe-2e9f-11e5-820a-d82a668b1363.shtml?refresh_ce-cp
et voila mon ami
c mdc
Cari amici,
Vi segnalo l’ottimo articolo di Angelo Panebianco sulla prima pagina del Corriere della Sera di oggi dal titolo: ” le lezioni inascoltate della storia”
Saluti Matteo Napoletano
Caro Franco,
grazie per gli auguri. Quanto al futuro, chiederò a Giuseppe di dare tempestiva informazione su questo blog. Buone ferie,
am
Caro Professore,
il 16 luglio “Rivolta l’Italia” ha spento la sua prima candelina sulla torta.
Auguri vivissimi, ma si hanno informazioni circa il fiato del bebè?
Cordialità,
Franco Cattaneo
Grandi il Cardinale Biffi ! Era stimato E molto amico di Don Giussani . Non era liberale in senso stretto , ma almeno dice a spesso ” piu’ Società e E Stato .” A questo papa andrebbe almeno spiegato il principio di Sussiedarieta’. ..e anche alla Merkel …basterebbe questo
Anche la mia.
E dire che, prima di incontrarmi, votatava democratico!
Caro Gianpiero,
ero convinto di averle risposto, ma non trovo più la risposta. La tesi è lungi dall’essere condividibile. E’ pia illusione credere che – fermo restando il livello di spesa pubblica e prelievo fiscale – si possa avere sviluppo inondando le economie europee di moneta. Quanto al New Deal, la Grande Depressione finì grazie allo scoppio della guerra non alle politiche di Roosevelt. Purtroppo le tesi sbagliate sono esenti da imposte.
am
Caro Michele,
le sarei grato se volesse astenersi da queste esagerazioni! 😉
am
Caro Mdc,
avevo già risposto a questi suoi due commenti, ma – chissà perché – la mia risposta è stata cancellata! Con tutto il rispetto e l’ammirazione per l’eminente autore di queste tesi, non sono certo di condividerle. Per me la libertà basta e avanza. Molta gente, tuttavia, ha bisogno di un appoggio, confermando che “La religione, come il lampione per l’ubriaco, fornisce più sostegno che illuminazione”! 😉 Prego l’admin di astenersi dal censurare questa risposta.
am
Caro Cacciari,
ne so poco, ma mia moglie, che segue la politica americana, sostiene che non è affatto male.
am
Grazie caro Professore per la Sua attenzione.
Sembra strano anche a me che alzando le tasse si risolva la situazione…anche se magari può apparire come una toppa temporanea!
Grazie,
Parrini
Caro Giuseppe,
per favore non accostiamo nemmeno la parola liberale con Brunetta! Sono come se tentasse di avvicinare una coppia di protoni o una coppia di elettroni…si respingerebbero!
Il piano che propone è degno di un Fassina qualsiasi…lascio la discussione tecnica sul surplus al Professore…anche se credo che la Germania ha un surplus non per grazia divina ma soprattutto per la sua incrementata produttività dopo riforme 2003-2004.
Aumentare l’inflazione è contro ogni teoria liberale che lo considera giustamente un furto!
Il New Deal è quanto di più socialistoide statalista ci sia stato…e riproporlo definisce il proponente!
L’Europa deve agire come la confederazione elvetica, lasciando liberi gli stati di concorrere tra loro e non armonizzando le politiche fiscali (ciò che alla fine chiede il buon Brunetta!).
D’altra parte Brunetta viene dalla tradizione socialista! Quindi non ci sono sorprese! Si definisce lui stesso un lib-lab neo-keynesiano e quindi lontano chilometri dalla cultura liberale, che rifiuta (o minimizza) il ruolo dello Stato interventista nella vita economica e delle persone.
Saluti,
Parrini
Io personalmente referisco il padre!Il figlio non lo ritengo un granché…certo meglio di altri sicuramente!
Saluti,
Parrini
Proprio così, caro Mdc!
am
Caro Mdc,
con tutto il rispetto e l’ammirazione per il cardinale, non sono affatto sicuro di condividere la sua tesi. Tuttavia, mi rendo conto che la libertà, valore supremo, non basta a molta gente. Hanno bisogno di un sostegno. La fede, come il lampione per l’ubriaco, fornisce più appoggio che illuminazione! 😉
am
Caro Michele,
non esageri, please!
am
Caro Gianpiero,
la tesi non mi convince per nulla. Una massiccia espansione monetaria – lasciando invariata o addirittura aumentando la spesa pubblica – mi sembra una ricetta per il disastro, non certo per la crescita. Quanto poi al New Deal, Brunetta ha torto: dovrebbe leggersi la analisi serie di quella politica. Fu lo scoppio della guerra, non il New Deal, a far diminuire la disoccupazione e porre fine alla Grande Depressione.
am
Proprio così, caro Mdc! Acqua davanti e vento di dietro. 😉
am
…Chissà perché quando sento parlare di liberale TOUT COURT…
il mio pensiero va subito a Brunetta…!
Presidenza USA 2016: che ne pensate di Rand Paul?
Splendida citazione, caro PM!
am
Caro TD,
raddrizzare le gambe ai cani non mi diverte molto ormai. Il numero di stupidaggini al minuto secondo tende ormai ad infinito. Lei ha ragione ma ho smesso di insegnare e riprendere a farlo gratis non mi alletta.
am
Professore, adesso me li hannno fatti a quadrelli. Poco dopo il referendum greco un fregnacciara del PD si è peritata di raccontarci che il problema dell’Europa è di non avere istituito una unica politica fiscale e di bilancio e che da questo dipendevano i problemi dell’Euro, senza chiarire come mai i 50 stati USA se ne sbattono di una simile regola eppure hanno una moneta comune (in effetti non hanno neanche un’unica banca centrale comune visto che il N Dakota non partecipa alla FED). Vorrebbe Lei fare un intervento pubblico e chiedere chiarimenti a questi cialtroni? Saluti cordiali
https://www.youtube.com/watch?v=jAYPN-1Yjt0
e così è stato firmato l’ atto notarile di nascita di RIVOLTA L’ ITALIA
AYE AYE SIR!!!
c mdc
Ho visto scritto in una maglietta per ingegneri civili: “ we do precision guess work based on unreliable data provided by those of questionable knowledge”. Esperienza giusta per lavorare nella BCE !
cari amici siamo salvi. grazie a tsipras. dovremmo fargli un monumento. grazie a lui abbiamo ancora la possibilità di lottare per la vittoria del liberalismo e del liberismo. per fortuna si è rivelato il solito comunista cialtrone.
però che culo che ha la troika.
è confermato che viviamo l’era dei mediocri.
visto che Lei è stato Ministro della Difesa Le posso fare una domanda?
Grazie. Eccola.
Supponendo che Tsipras avesse avuto gli attributi si alzava dalla sedia e se ne andava, tornava in patria, rifondava la banca nazionale ecc ecc, i creditori che mezzi avevano per riavere i soldi? dichiaravano guerra?
e ammesso che ciò accadeva e vincevano che cosa pignoravano? il partenone, le isole, o deportavano come schiavi gli ellenici facendoli magari sfilare sotto la porta di brandeburgo?
mi viene da ridere solo al pensiero ma poi penso ai forni e subito mi passa perchè sarebbero capaci di farlo davvero.
cordiali saluti
ap
Caro prof. ci sarebbe un commento Illustre quanto Eminente sul tema del t-errore islamista da Lei proposto, me ne faccio deferente e commosso latore
http://www.ilgiornale.it/news/politica/1150811.html
Gli chiesero: «Ritiene anche Lei che l’Europa sarà cristiana o non sarà?». Rispose: «Io penso che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’Islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’ “avvenimento cristiano” come unica salvezza per l’uomo – e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa – potrà offrire un esito diverso»
Prosegue …
e poi un bella serie di risposte intelligenti a domande stupide dando così sommo esempio di edificante carità, dottrina, doti di governo, assolutamente imperdibile. Questi Uomini ( e Lei fa parte di questa Nobile schiera) sono stati, sono e saranno la nostra ispirazione e ci diranno sempre dove guardare per dirigere i nostri passi, piantare i nostri alberi,, costruire le nostre Case e le nostre Chiese e dove all’ occorrenza puntare i nostri fucili per difendere la vita e libertà dei nostri Figli.
https://www.youtube.com/watch?v=EQnQDj6JlSE
c mdc
Caro prof. ci sarebbe un commento Illustre quanto Eminente sul tema del t-errore islamista da Lei proposto, me ne faccio deferente e commosso latore
http://www.ilgiornale.it/news/politica/1150811.html
Gli chiesero: «Ritiene anche Lei che l’Europa sarà cristiana o non sarà?». Rispose: «Io penso che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’Islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’ “avvenimento cristiano” come unica salvezza per l’uomo – e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa – potrà offrire un esito diverso».
e poi un bella serie di risposte intelligenti a domande stupide dando così sommo esempio di edificante carità, dottrina, doti di governo, assolutamente imperdibile. Questi Uomini ( e Lei fa parte di questa Nobile schiera) sono stati, sono e saranno la nostra ispirazione e ci diranno sempre dove guardare per dirigere i nostri passi, piantare i nostri alberi,, costruire le nostre Case e le nostre Chiese e dove all’ occorrenza puntare i nostri fucili per difendere la vita e libertà dei nostri Figli.
https://www.youtube.com/watch?v=EQnQDj6JlSE
c mdc
Cara Gabriella,
Benedetto XVI è ancora vivo, grazie a Dio! Continueremo a rimpiangere la sua decisione di dimettersi ancora per molti anni, temo.
Con viva cordialità,
am
Caro Professore, è vero che morto un papa se ne fa un altro, ma Benedetto XVI è ancora vivo, grazie a Dio, eppure ce l’hanno tolto…
Cordiali saluti
Egregio professore,
questa mattina ho letto su ‘il Giornale’ un pezzo firmato da Renato Brunetta dove si sostiene che “il surplus dell`economia tedesca è il killer dell`Europa”. Nel dettaglio il suo collega di Forza Italia dice che “il surplus delle partite correnti della bilancia dei pagamenti (netta prevalenza delle esportazioni sulle importazioni) dell`economia tedesca, che ha cominciato a essere tale con l`avvento del l`euro, e che da allora ha avuto un andamento crescente, in particolare nella crisi. In un`unione monetaria, il surplus di uno o più Paesi produce più danni dell`eccesso di deficit di altre economie”, pertanto “Se la Germania reflazionasse da subito, questo creerebbe un virtuoso clima di crescita, aumenterebbe di quel tanto che basta il tasso di inflazione, e si ridurrebbe lo spread. Tutta l`economia dell`area euro tornerebbe sostenibile. Anche quella greca. Se alla reflazione tedesca, che vuol dire diminuzione della pressione fiscale, aumento della domanda interna, quindi dei consumi, degli investimenti, dei salari, delle importazioni e, di conseguenza, della crescita, per la Germania e per gli alti Paesi, si affiancasse un grande piano di investimenti, un New deal europeo da almeno mille miliardi, approfittando dei bassi tassi di interesse e utilizzando la garanzia della Banca europea degli investimenti (Bei), l`Europa non solo uscirebbe finalmente dalla crisi, ma troverebbe uno slancio che dalla creazione della moneta unica non ha mai avuto, diventando competitiva anche rispetto alle altre economie mondiali, e migliorerebbero anche le performance della Bce, con i suoi quantitative easing, in quanto la politica monetaria tornerebbe a trasmettersi all`economia reale”.
Non sono molto convinto che questa tesi possa corrispondere al pensiero di un vero liberale. Qual è la sua opinione? La soluzione prospettata da Brunetta è una proposta che un liberale autentico può sposare? E perchè?
Caro Mdc,
non sia troppo indulgente, la prego! Non lasci correre queste manifestazioni di rozza incultura e vergognosa arroganza. Se si lascia andare al buonismo, siamo finiti. 😉
am
Prego tutti giorni che San Francesco in persona abbia un colloquio personale con l’omonimo non santo.
PS a proposito aridatescepapasangregorio!
rorate caelis de super!
c mdc
😉
c mdc
Caro MM,
anche il mio forte filoamericanismo talvolta traballa, specie quando alla Casa Bianca c’è un democratico. Fu così nel 1979 quando Jimmy Carter diede un duro colpo al prestigio degli USA. Tuttavia, se confrontato col presente, quella crisi non sembra poi così grave. Almeno Carter, anche se un mediocre presidente, era realmente americano. Lo stesso non può dirsi di Barack Hussein, che è riuscito a far sembrare Jimmy un autentico gigante al suo confronto.
Quanto al caso da lei citato, è l’ennesimo esempio delle nefaste conseguenze del pensiero liberal.
am
Caro Professore,
fidarsi di Internet: per pigrizia ho fatto copia e incolla, ma quell’accusativo “lucem” ad una mi è sembrato molto da buona scuola di renziana, si spera, memoria.
Ho controllato la “Vulgata Clementina”
Dixitque Deus : Fiat lux. Et facta est lux. (Gen. 1.3)
Non riesco però a inserire la citazione dalla “Settanta”.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore,
il suo augurio mi rincuora
Dixitque Deus fiat lux et facta est lucem.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Grandissimo Prof.Martino,che dire tante spanne sopra tutti.
per quanto riguarda le azioni degli Usa e della Nato mi fanno preoccupare io che amo gli USA mi devo ricredere e di tanto .Il pensiero debole obamiano e la voglia di dominare ha dei connotati che a me nn piacciono proprio per nulla.
Vedo molto piu rispetto per le tradizioni nella Madre Russia che oggi negli States:
http://www.rischiocalcolato.it/2015/07/la-guerra-dellinformazione-fra-occidente-russia.html
slt madmax
Caro TD,
a furia di esaltarlo, me lo sta rendendo quasi simpatico! 😉
am
Caro Franco,
ogni epoca ha il suo papa. Oggi siamo, come lei suggerisce, molto sfortunati. Tuttavia, morto un papa se ne fa sempre un altro. Lo stesso vale per i leader politici. Ci è toccato in sorte un periodo nero, ma “è di notte che è bello crredere alla luce”!
am
Commento perfetto. Oserei sottolineare il particolare che Zipras è stato eletto, pur sapendo che per Bruxelles questi sono dettagli insignificanti. Almeno finché non arriverà un Cromwell a chiarire loro le idee. Saluti
PS non fate legggere questo post al Professore. Lui Cromwell non lo sopporta.
errata Quaesiti corrige Quaesita
Caro Professore, cari ADAMs,
da laico sento la necessità che il soglio di Pietro sia occupato da un Papa e non dal gesuita Bergoglio (tristo connubio di Peron e Che Guevara), che dei gesuiti non ha nemmeno la raffinatezza di pensiero, ma che si rivela sempre più un volgare ignorante
http://www.lintraprendente.it/2015/07/papa-francesco-guevara/
che gira il mondo biancovestito ma senza calzare le babbucce rosse (simbolo della crocifissione), bensì ordinarie scarpacce, forse più adatte a coprire gli zoccoli fessi del capro.
E rammento il Decreto 3865 del Santo Uffizio (28 giugno 1949)
Quaesiti
1. Utrum licitum sit, partibus communistarum nomen dare vel eisdem favorem praestare (cf. DS 3930).
2. Utrum licitum sit edere, propagare vel legere libros, periodica diaria vel folia, quae doctrinae vel actioni communistarum patrocinantur, vel in eis scribere;
3. Utrum christifideles, qui actus, de quibus in n.1 et 2, scienter et libere posuerint, ad sacramenta admitti possint
4. Utrum christifideles, qui communistarum doctrinam materialisticam et antichristianam profitentur, et in primis qui eam defendunt vel propagant, ipso facto, tamquam apostatae a fide catholica, incurrant in excommunicationem speciali modo Sedi Apostolicae reservatam.
Responsae (confirmatae a Sancto Pontefice)
Ad 1. Negative: Communismus enim est materialisticus et antichristianus; communistarum autem duces, etsi verbis quandoque profitentur se religionem non oppugnare, re tamen, sive doctrina sive actione, Deo veraeque religioni et Ecclesiae Christi sese infensos esse ostendunt.
Ad 2. Negative: Prohibentur enim ipso iure (cf. CdIC 1399).
Ad 3. Negative, secundum ordinaria principia de sacrarnentis denegandis iis, qui non sunt dispositi.
Ad 4. Affirmative.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Alberto,
ho dato un’occhiata al bilancio statale della California ed effettivamente le entrate previste superano le spese preventivate. Può darsi, quindi, che il suo amico avesse ragione. Ma prima di dargliela vorrei verificare, consultando qualche amico americano.
am
Grazie, caro Massimo. Scegliere fra due mali non è mai semplice.
am
Caro TD, la “biga” in argomento è quella senza “r” e con le ruote guidata da Ben Hur
c mdc
Caro Professore,
ho letto la sua intervista al Giornale e la condivido in toto. E’ arduo, oggi, dover scegliere fra due statalismi: il comunismo puro di Tsipras e il socialismo illuminato dei burocrati europei. Turandomi il naso, guardo con simpatia alle rivolte greche, esclusivamente per due ragioni: quel governo, almeno, è democraticamente eletto e, soprattutto, imporre “aiuti” ad un paese indebitato appare più una pratica da usuruai che un atteggiamente da buoni samaritani. Tuttavia, la mia simpatia si ferma quì. L’abbraccio comunista non è contemplato nel mio dna.
Massimo B.
Caro Alberto,
non ne so nulla, ma dubito fortemente che alzando le tasse i conti dello stato siano stati messi in ordine. Mi informerò e, se il suo amico avesse ragione, modificherò il mio esempio.
am
Grazie, caro Corrado Mdc!
am
Superbo! Ho notato con piacere il seguito che ha tra i commentatori e devo dire che il pensiero va immediatamente al progetto RIVOLTA L’ ITALIA che se manterrà questo carattere diretto, schietto tipicamente liberale ( mi sovvengono le interviste a Lady Thatcher ed a R. Reagan) avrà sicuramente fortuna anche perché avendo Lei come portavoce non vi sarà spazio ad equivoci.
AYE DAYE SIR!!! E buon lavoro!
PS simpatica la foto uno che ha la faccia pulita, sorride un po’ sornione sapendo cosa sta per dire senza timore alcuno
c mdc
Eccellente caro Professore…come al solito!
Ho una domanda: Lei nomina spesso il confronto Texas, California.
Un mio collega statunitense (fervente Democrat) mi dice che la California era in uno stato non buono di conti pubblici…ma che da 1 anno e mezzo a questa parte è in ottima salute! Lui dice che i democratici sono riusciti finalmente ad ottenere una maggioranza numerica sui repubblicani tale da permettergli di modificare alcune norme fiscali (alzare le tasse per incassare più introiti e coprire i buchi di bilancio) che prima non potevano fare a causa del mancato numero di voti e dell’opposizione ottusa (a suo dire…) dei repubblicani stessi…Le risulta che ultimamente la situazione della California sia migliorata?
Grazie,
Parrini
Grazie, caro PM,
am
Brillante: http://www.ilgiornale.it/news/politica/lex-ministro-tsipras-comunista-troika-anche-peggio-1149539.html
Propongo di non nominare qui in questo blog il tal Borghi Aquilini dalle tesi strampalate e dalla competenza economica minore della mia… il che è tutto dire…
Anche perché qui di Professore ce n’è solo UNO!!
Siamo tutti con Lei Professore!!Avanti tutta!
Saluti
Parrini
Sono un paio di miei interventi inerenti all’ Illustre Tizio descamisado di biancovestito che Lei non vuole si nomini sul Suo blog pubblicati nel post DRAGHI ED IL QE in cui l’ ADAM Giulio suggeriva un post BER… ed il QI, ebbene non erano stati pubblicati ed ora lo sono, immagino anche altri commenti di altri ADAM siano ora disponibili per la lettura
24 giugno 2015 alle 3:22 am
Caro Professor Martino e chi lo nomina? Per carità!
Se il tizio che dice di essere il vescovo di Roma e non si sa se si ritenga anche papa, che ha scritto tutte quelle fesserie in quella che quindi non si sa se sia una vera enciclica,* avesse studiato almeno il catechismo, saprebbe che tra i 10 comandamenti vi è espresso il concetto di proprietà privata, difeso in altre vere encicliche, da papi veri.
* per la verità pare che la minuta di tutta sta sbobba marxista-miserabilista gli sia stata girata da un altro compagno di banco, tale Jeffrey Sachs (altro somaro) oltre ad un tale Ban ki(?) Moon (un altro Moonie ha stregato un vescovo), speriamo che qualcuno scomunichi anche questo.
Quindi cari amici in espiazione e riparazione propongo la lettura de “il Vangelo non è socialista” di W. Roepke il quale, figlio di un pastore Luterano avrebbe scomunicato il VDR prima ancora del Ven. papa Pio XII° di cui Albertob e Milton su l’ intraprendente riportano alcune quanto mai opportune giaculatorie
http://www.lintraprendente.it/2015/06/santita-solo-il-capitalismo-ci-puo-salvare/#comment-1471969
Rorate caeli de super!
c mdp
//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
Caro Professore cari ADAM lo sgomentevole VDR descamisado peronista, non perde occasione per dire castronerie colossali, sto leggendo un libro di W. Roepke “IL VANGELO NON E’ SOCIALISTA”, beh, credo che la scomunica per questi ed altri temi più strettamente teologici, Gli sarebbe stata appioppata non solo e sicuramente dall’ Illustrissimo Predecessore detto “Pastor Angelicus”, ma perfino dal mite figlio di un pastore luterano della Bassa Sassonia tale Roepke appunto.
Un virile abbraccio, a presto!
c mdc
Caro Professore, premettendo che non voglio che si prenda la biga per rispondere
***
Caro MdC, rischi la censura come gli autori della famosa canzone anni 50 intitolata
“Ai romani piaceva la biga”
Caro Mdc,
di quali interventi pubblicati si tratta?
am
Caro MdC,
ho sentito la testa pensante economica della lega di Salvini, il professor (!!!) Borghi Aquilini pronunciare queste parole:
“Oggi dei clandestini sono stati sbarcati in Sicilia da una nave lussemburghese! Lussemburghese avete sentito bene! Ma ce l’ha una flotta il Lussemburgo? Saranno scesi lungo i fiumi da Vaduz”
Il professore (!!!) non è molto ferrato in geografia, ma neanche nella sua materia, l’economia: nel 2007 le navi sotto bandiera del Lussemburgo erano 150 per un milione di tonnellate di stazza lorda. Nel 2014 le navi registrate in Lussemburgo erano 264 (in Italia 668) per 2,3 milioni di tonnellate. L’età media di queste navi è inferiore ai nove anni. La maggior parte delle unità (64) sono rimorchiatori d’altura, ma in termini di stazza lorda sono le porta-container (due milioni di tonnellate per 36 unità a costituire il grosso della flotta. Sono invece 45 per 488 mila tonnellate le draghe. Come mai?
Il registro lussemburghese offre tassazione sullo stipendio dei marittimi al 10% (se non residenti in Lussemburgo), esenzione dell’Iva su noleggio, acquisto o rivendita delle navi registrate, deprezzamento accelerato delle navi, facilitazioni per l’imbarco di contractors a bordo in aree a rischio pirateria. Molti armatori italiani stanno pensando a immatricolare le proprie navi nel registro lussemburghese!
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Professore, premettendo che non voglio che si prenda la biga
per rispondere ai miei interventi (quelli sull’ innominabile) del precedente Suo post (Draghi e QE con 393 commenti), volevo appunto informare gli ADAM che sono stati pubblicati gli interventi anche nella precedente discussione.
a presto e grazie della Sua squisita cortesia
c Mdc
Caro Parrini, sono io che ricambio la Sua cortesia agevolando/Le un altro C.L. di buona fattura, acuminato quanto apparentemente fuori tema rispetto ai discorsi che stiamo tenendo, ma essendo l’ articolo molto succoso e suggestivo lo volevo proporre comunque in nome della campagna contro i C.L. SBAGLIATI 😉 ecce http://www.ilgiornale.it/news/cultura/non-ci-sar-l-apocalisse-i-veri-anticristo-sono-chiesa-1149086.html
come dice W. Roepke nel Suo bellissimo ” il vangelo non è socialista” IBL, un calo del tono morale-valoriale nella società si solito dovuto ad errori di analisi filosofica, morale, economica, ha sempre un risvolto economico negativo prima o poi, perché secondo il Suo pensiero l’ economia è assolutamente materia di filosofia morale.
un caro saluto
c mdc
Lussemburgo che, solo accidentalmente, vedi l’ ironia della realtà, è l’ unico paese liberista d’ europa? Più della Conf. Elvetica e del R. Unito?
😉 mmalimort…loro!!!
c mdc
Caro Buccelletti,
tornerò sull’argomento a breve, sperando di chiarire meglio il mio parere e soddisfare la sua richiesta.
am
Caro Mdc,
la Germania barò sui conti pubblici anche al momento dell’introduzione dell’euro, spostando alcune spese fuori bilancio per “rispettare” il limite al disavanzo. Allora, un solo Paese europeo rispettava veramente tutti i parametri di Maastricht: il Lussemburgo! 😉
am
Caro TD,
vero: non ci sono più quelli di una volta ma almeno io non li rimpiango affatto! 😉
am
PS A lei e a tutti i frequentatori del blog le mie scuse. Dopo che il problema del sistema è stato risolto, sono affluiti molti commenti cui non sono ancora riuscito a dare risposta.
Eccellente articolo del grandissimo C.L. .
Grazie caro MdC per la segnalazione!
Saluti
Parrini
Ooops: volevo dire i titoli dello “Stato Greco”, non della “Banca Nazionale Greca”. Peccato che i post non siano correggibili (almeno prima delle repliche), come avevo auspicato.
Forse bisognerebbe inquadrare il problema in modo più approfondito di come lo fano i giornalacci locali, che ritengono che il lettore (ormai un fantasma) necessiti di titoli-slogan per svegliare la pigrizia intellettuale.
Penso (ma mi posso sbagliare – chiedo lumi all’economista) che il meccanismo di finanziamento del debito greco funzioni così:
la BCE permette che le banche (di qualunque paese, ma tipicamente le più interessate sono quelle collegate alla banca centrale greca) possano chiedere una certa quantità di liquidità in cambio (a garanzia) dei titoli di stato tossici (cioè impagabili) che la banca nazionale greca si accingerà ad emettere.
In questo giro, il default greco sembrerebbe colpire esclusivamente la BCE. Per quanto concerne le banche che hanno usufruito della liquidità, mi aspetto nulle conseguenze: la BCE (di cui le banche sono azioniste) non le penalizzerà in alcun modo.
Anche le conseguenze per la BCE sarebbero semoplicemente formali: una cifra di segno rosso permanente in bilancio.
I pochissimi investitori-suicidi privati potranno invece realizzare il loro sogno (suicida). Personalmente, non me ne dolgo.
Le conseguenze generale dell’aumento sconsiderato di liquidità sono un altro discorso, e le vediamo già nel cambio e nella stagflazione.
Potrei però essere stato anche io inesatto, poco aggiornato o anche completamente sbagliato. Nel caso, sarei veramente felice di una correzione da parte del nostro illuminatissimo prof. Martino.
Arrivo un po’ tardi per commentare il post, comunque ci provo:
La proposta dell’On. Martino mi sembra brillante, anche perché indipendente, fuori dal coro e dalla facile demagogia, nonché indirizzata in modo corretto:
– sia per la visione dell’immigrazione come risorsa, anziché come calamità.
– sia per l’approccio alla difesa dal terrorismo, mediante infiltrazioni ed intelligence.
Si scontrerebbe solo col diritto del lavoro italiano, che vieta sia i salari bassi che le distinzioni per etnia o religione. Per non parlare dell”intelligence” locale. Ma su quest’ultimo punto, l’ex ministro potrebbe illuminarci abbondantemente.
Per quanto concerne il post di Matteo Napoletano sulla decadenza dell’impero romano, ritengo che questa non fosse dovuto all’arruolamento dei “barbari” (il mezzo con cui riuscirono a romanizzare il mondo), bensì alla relativa fragilità del sistema politico e giuridico rispetto alle dimensioni raggiunte.
Ma una bella inchiesta della magistratura sul fatto che i crediti delle banche tedesche verso la grecia -fatti per dare liquidità per acquisti di prodotti tedeschi- sono diventati crediti dei contribuenti europei e anche italiani???? Come la vedete????
Carissimi ADAM,
un aggiornamento del sistema ha rallentato la pubblicazione dei post nelle ultime 72 ore.
Al momento tutti i commenti sono stati tutti pubblicati, con la sola eccezioni di quelli ripetuti.
Scusandomi per il disguido, vi auguro una buona giornata
Admin
Caro Professore e cari ADAM è dei nostri anche il C.L. giusto, http://www.lintraprendente.it/2015/07/avercelo-il-liberismo-in-europa/
E’ mia convinzione, ma chiedo conferme, che la Germagna,-magna, statalista e dirigista, intrisa anch’essa, anzi per prima, di Rousseau, Hegel, Marx, Keynes, ecc. attualmente a Merkel-Traczion abbia una fifa blu della fine dell’ attuale assetto europeo essendo essa stessa molto più in rosso di quello che ci si immagini, millantando ( more solito, i crucchi mentono sapendo di mentina) un virtuosismo economico nei conti assolutamente tutto da verificare.
buona torrida serata a tutti
c mdc
Caro Professor Martino,
grazie mille della sua risposta, come sempre precisa e ad un tempo tranquillizzante, e buone ferie estive anche a lei.
Pietro Barabaschi
Caro Alberto,
grazie per le cortesi parole. Condivido appieno le sue considerazioni.
am
Bè, mi permetto di esprimere il mio disaccordo nei confronti di una imposta sugli scapoli.
Se è vero che non ci si moltiplica per ragioni economiche, bastonare ancor di più chi non si può permettere il privilegio mi sembra scorretto.
Al contario, le facilitazioni fiscali per chi si riproduce hanno un senso.
Che però dovrebbe essere inquadrato secondo la tradizione giusnaturale: se è vero che le imposte servono alla funzione pubblica a garantire i diritti dei cittadini, dalle imposte dovrebbe essere esclusa quella parte di reddito che garantisce il diritto più importante: la sopravvivenza degli individui. Cioè, tutti quegli individui (tipicamente: i figli) che da quel reddito dipendono.
Allargando il discorso: non è necessaria l’imposta negativa sul reddito, né incentivi una tantum per questo o quello. Basta che dal reddito imponibile (e contribuibile) possa essere esclusa (=dedotta) quella parte di spesa (magari: calcolata di anno in anno) di “sopravvivenza” per l’individuo singolo o del nucleo familiare (che non è una somma di individui) in ragione della composizione.
Stessa cosa per le spese sulla salute (altro diritto mancante): che senso ha “detrarre” dall’Irpef il 19% (meno “franchigia”), quando è ovvia la correttezza della semplice “deduzione” dall’imponibile di tutta la spesa?
Be’ a mio avviso la decadeza dell’impero romano non è dovuto all’arruolamento dei “barbari”.
Al contrario, questo fu il mezzo con cui riuscirono a romanizzare il mondo.
Ritengo la decadenza abbia avuto ben altre origini, più legate al sistema politico e giuridico che a quello militare.
La proposta dell’On. Martino mio sembra invece brillante, anche perché indipendente, fuori dal coro e dalla facile demagogia, nonché indirizzata in modo corretto.
Sia per la visione dell’immigrazione come risorsa, anziché come calamità.
Sia per l’approccio alla difesa dal terrorismo, mediante infiltrazioni ed intelligence.
Si scontrerebbe solo col diritto del lavoro italiano, che vieta sia i salari bassi che le distinzioni per etnia o religione. Per non parlare dell”intelligence” locale. Ma su quest’ultimo punto, l’ex ministro potrebbe illuminarci abbondantemente.
Ottimo ed istruttivo racconto. Molto apprezzato.
Caro Professore, cari ADAM,
Si credo anche io che il default greco non sarebbe catastrofico dal punto di vista economico (se non per i greci) bensì sarebbe preoccupante dal punto di vista geo-politico. Credo che in prospettiva (avamposto sud europeo/situazione Turchia+ISIS) tenere unito il blocco europeo serva. Certo il sogno degli Stati Uniti d’Europa non è certo questo… che si debba quindi rifondare completamente le istituzioni europee e il concetto europeo odierno… fuori di dubbio!
Riguardo al ritorno alle monete nazionali…anche io sarei d’accordo ad un ritorno ma se e solo se il Professore fosse al comando!
Scusate ma non mi fido di nessun altro! Di svalutazioni competitive per non fare le riforme e di spesa pubblica a gogo tanto possiamo stampare e fare debito…ne dovremmo tutti avere le scatole piene!
Usare la sovranità monetaria per fare spesa e debito (come qualunque governo a parte il Professore farebbe) no grazie! Noi abbiamo i falsi invalidi, lo schema PONZI dell’INPS, le partecipate, gli 8000 comuni, le regioni, il SSN, i forestali siciliani, il 53% sul PIL di spesa pubblica da incrementare e i 2194mld€ di debito da accrescere sempre più…Non siamo mica l’Inghilterra!
Riformiamo,spesa pubblica, tasse, burocrazia e Stato ladro —> diventiamo l’Inghilterra…solo dopo parliamo di uscire dall’euro!
Avanti tutta Professore, siamo tutti con Lei!
Saluti
Parrini
Caro Barabaschi,
il default greco non sarebbe catastrofico, come vogliono farci credere. Il ritorno alle monete nazionali non è impossibile, anche se non facile, ma a mio parere sarebbe desiderabile. Siamo, come sempre, in piena sintonia. Buone ferie estive,
am
Ho anch’io la stessa reazione!
am
ma mi sembra ideologicamente strano e moralmente ingeneroso che uomini di sinistra infierischino contro i burocrati dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche d’Europa, id est contro coloro che sono i veri eredi dei piani quinquennali di baffonesca memoria e gloriosi epigoni della gloriosa razza degli apparatcik.
Insomma … non ci sono più i comunisti di una volta … o anche … pure i comunisti non sono più quelli di una volta
Saluti al glucosio
A margine del referendum greco.
Sono disgustato dal feroce astio che si nutre a sinistra verso i comunisti di Bruxelles così ligi al modello sovietico!
E’ naturale che a me -che sono di destra liberale e, quindi, anarcoide- siino piu’ simpatici i comunisti “MOVIMENTISTI” di Atene, cosi’ casinari e spontanei
A margine del referendum greco.
Sono disgustato dal feroce astio che si nutre a sinistra verso i comunisti di Bruxelles così ligi al modello sovietico!
E’ naturale che a me -che sono di destra liberale e, quindi, anarcoide- siino piu’ simpatici i comunisti “MOVIMENTISTI” di Atene, cosi’ casinari e spontanei, ma mi sembra ideologicamente strano e moralmente ingeneroso che uomini di sinistra infierischino contro i burocrati dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche d’Europa, id est contro coloro che sono i veri eredi dei piani quinquennali di baffonesca memoria e gloriosi epigoni della gloriosa razza degli apparatcik.
Insomma … non ci sono più i comunisti di una volta … o anche … pure i comunisti non sono più quelli di una volta
Saluti al glucosio
Caro professore, a me sembra che si tratti di una scontata sconfitta del liberismo e un’ulteriore affermazione del social/COMUNISMO che domina l’Europa o perlomeno l’Europa meridionale e mediterranea. Questo a prescindere da tutte le colpe e i difetti di un’ Unione europea costruita al contrario e da ciarlatani (vedi Prodi). Gradirei un su commento esaustivo, ho già letto una sua breve intervista che conforta la mia visione.
Caro Professor Martino,
la prego scusarmi se esco dal tema ma ritengo che, in mezzo a tanta confusione, oggettiva e voluta strumentalmente, la sua voce autorevole potrebbe chiarirci lo stato effettivo dell’arte.
Si è detto fino alla nausea che la Grecia, piccolissimo stato, fallisse o meno, rinunciasse o meno all’euro, eccetera, non avrebbe creato praticamente alcun disturbo. Allora perché tanto scalpore tanto tremore?
Lei ha più volte ripetuto che se negli USA uno Stato fallisce lo lasciano fallire. Poi eventualmente agiscono per aiutarlo a risollevarsi. E’ come il tentare di salvare un naufrago dall’annegamento: si finisce per affogare in due. E’ per questo antico sapere che io penso che sia meglio lasciar fallire la Grecia.
Per quanto poi concerne l’Euro, questo maledetto “tetto” senza fondamenta e muri che lo sostengano, sono sempre più convinto che sarebbe meglio tornare alle proprie valute. Si sente tuttavia che ci sarebbero enormi perdite. Ebbene un conto è subire delle perdite misurabili sapendo cosa fare preventivamente che trovarsi in uno tsunami incontrollabile.
Beata Inghilterra, e qualche altra Nazione, che hanno optato per il mantenimento della propria valuta!
Mi rendo conto infine di aver toccato un argomento, meglio, un oceano di argomenti tutti interconnessi, rispondere ai quali solo una persona come lei può fare, per cui riassumo in due brevi domande:
Sarebbe meglio lasciar fallire la Grecia o meno?
Sarebbe meglio tornare ognuno alla propria valuta o continuare con l’Euro, gestito, sembra, da alcune potenze che, naturalmente, fanno i propri interessi?
Non sarebbe più che sufficiente assicurare una semplicemente efficace libera circolazione di Persone, Capitali, Merci e/o Servizi e nel frattempo tentare di ricostruire Una Europa del tipo di quella desiderata da persone di valore, tipo suo Padre, Adenauer, Schumann?…
Ringraziandola sin d’ora ove vorrà rispondermi, la prego gradire i miei più cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Caro Professore,
mi permetto di esporLe brevemente il mio punto di vista sulla vicenda. Premetto di non essere economista. Quel che so di economia, l’ho studiato all’Università (ho fatto Giurisprudenza, ma mi appassionai quasi subito all’Economia grazie ai suoi bellissimi articoli su Il Giornale) e l’ho approfondito poi da autodidatta. Sono tutto meno che un esperto. Ma ho la presunzione di saper qualcosa in più di tanti poppanti dalla mammella statale (comunisti e socialisti di destra).
In quanto paese incapace di onorare i propri debiti, la Grecia andrebbe lasciata fallire. Senza troppe discussioni. Un liberale, che crede nel mercato, non può riconoscersi negli eurosauri della troika. Ma non può riconoscersi nemmeno nel comunista Tsipras. L’idea dei fautori della moneta comune, era quella di porre fine alla monetizzazione del debito. Di fatto, oggi, l’UE compra titoli pubblici. L’UE fa ciò, violando apertamente le previsioni dei trattati. Gli aiuti del 2011 ad un paese moribondo sono stati un pazzesco autogol (o un favore a banche tedesche e francesi se la leggiamo in altra maniera). Trovo sia assurdo esaltare un paese che non paga i propri debiti. Ma trovo sia altrettanto assurdo parteggiare per un’UE che ha tradito il trattato di Maastricht ed i più alti ideali europei.
Con la consueta stima,
Massimo B.
Caro Massimo,
sarei propenso a condividere la sua opinione.. Tuttavia, molto dipenderà da quanto verrà fatto nei prossimi giorni. La partita è solo iniziata, bisogna aspettare per sapere come andrà a finire.
am
Anche io gradirei leggere un suo commento sul referendum greco, tenendo anche conto del suo libro – intervista insieme all’ex presidente Ciampi, degli anni novanta, dove metteva in guardia (fra l’altro) dal fatto che l’Euro non prevedeva una strategia di uscita. O funzionava o funzionava. Rileggere quel testo oggi, sembra di leggere un testo profetico, non sto scherzando. Invito tutti a farlo (forse sarebbe il caso di ristamparlo…).
Caro Professore,
vorrei una sua opinione sulla vittoria del no al referendum in Grecia. Personalmente, credo sia una botta tremenda per gli eurosauri. Gradirei tuttavia, un suo parere motivato sugli sviluppi futuri.
La ringrazio anticipatamente.
Massimo B.
Caro Professore e cari ADAMs,
non posso trattenermi dal raccontare il mio aneddoto (altamente volgare e non in sintonia con questo salotto frequentato da homines ingenui).
Estate 1990, subito dopo la fine dei Campionati Mondiali di Calcio in Italia.
Debbo andare in Ucraina a visitare un impianto fornito dalla società per cui lavoravo e in fase di montaggio.
Avevo già visitato più volte lo stabilimento, sito in una cittadina (per i parametri sovietici) oggi di circa 200’000 abitanti, la cui popolazione alla fine del XIX secolo era per il 54% israelita (circa 22’000) ma che in seguito ad alcuni pogrom – letteralmente devastazione, scompiglio – ad opera degli ucraini bianchi e poi dell’instaurarsi del potere dei soviet (gli ebrei erano principalmente artigiani e commercianti di granaglie) si ridusse a circa 9’000 (20%) all’inizio della seconda guerra mondiale per poi essere sterminata dai nazisti, con la volonterosa collaborazione degli ucraini, nel 1941. Di questi trascorsi i maggiorenti sovietici, sempre prodighi di notizie per gli ospiti stranieri di riguardo, non mi avevano mai fatto alcun cenno.
La caratteristica saliente della cittadina, che non poteva sfuggire al mio occhio esperto di cose sovietiche, era che quasi tutti i negozi recavano nell’insegna la dicitura “MO SSSR” (Ministerstvo Oborony SSSR = Ministero della Difesa dell’URSS): la città era infatti una munitissima base militare al centro di un immenso poligono addestrativo che faceva parte del sistema di difesa antiaerea ed antimissilistica di Kiev (dalla finestra del mio albergo una notte d’estate ho assistito, al di là delle colline, ad una esercitazione di attacco al suolo a supporto di operazioni presumo di carri e fanteria rientrati in città all’alba, durata tutta la notte con un consumo di carburante per i caccia bombardieri – alcune centinaia – e di munizioni tale che le forze armate italiane non se lo sono potute permettere, immagino, nell’intero dopoguerra sino a tutt’oggi).
Tornando alla mia visita allo stabilimento, devo dire che ero accompagnato da alcuni tecnici venuti dall’Italia. Uno in particolare, pur essendo una bravissima persona era irrimediabilmente democristiano e apparteneva a CL: chiamava tutti “amici” – il mio amico Stakanov, il mio amico Pavlik Morozov, il mio amico Ezhov…- ed io a cercare di fargli capire che, nel mondo del lavoro, raramente si trovano “amici” ma al massimo fornitori, clienti, e collaboratori.
Conoscendo bene lo stabilimento – immenso, 11’000 operai – un giorno non mi sono trattenuto dal dirgli che anche lì in fabbrica vi era una sede di CL. Ho accompagnato l’incredulo ma speranzoso collega fin sulla soglia dei cessi di un reparto: un vasto stanzone con una lunga banchina rialzata di due o tre gradini in cui erano praticati dei fori nel pavimento ed in cui regnava una sporcizia ed un fetore difficile da immaginare.
Lo stanzone veniva utilizzato sia dai maschi che dalle femmine e non vi era la benché minima separazione tra un buco nel pavimento e l’altro: “Vedi, Comunione e Liberazione!”.
Ingemisco tamquam reus, culpa rubet vultus meus….
Piccola considerazione finale: cosa abbiamo rischiato e cosa rischiamo tuttora avendo di fronte un popolo in grado di adattarsi a simili condizioni di vita! C’è solo da sperare che il modesto benessere che comincia stentatamente a diffondersi colà, assieme al lento ma inarrestabile propagarsi delle idee liberali, valga a temperare la loro indole nazionalista e guerrafondaia.
Mi scuso per la lunghezza e le divagazioni del racconto.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Professor, ma se siamo alla frutta, è il momento di diffondere delle buone idee, gli morti interrano i morti e si uccidono con i suoi catastrofismi e errori. Le sole cose che veramente crescono provengono di buone idee.
Caro Franco,
il pezzo è ben scritto e pieno di notizie importanti. Conferma la mia ammirazione per Benedetto XVI, che ho sentito, quando era cardinale, ad una conferenza al Senato. La sua logica, la profondità del suo pensiero e l’eleganza del suo dire mi fecero una grande impressione. Grande papa, grande uomo. Le notizie relative a CL e alla Chiesa confermano un’altra mia impressione: siamo alla frutta! 😉
am
Caro Professore, caro MdC, cari ADAMs,
sottopongo loro questo interessantissimo (almeno secondo me) articolo di Antonio Socci
http://www.antoniosocci.com/sprofondo-rosso-per-cl-il-meeting-2015-diventa-festa-dellunita-e-benedetto-xvi/
interessante non tanto per quel che riguarda CL (sulla quale mi riservo di raccontare un mio gioco di parole, magari non felicissimo e veramente poco raffinato) ma per le considerazioni sulla musica, la civiltà occidentale e Benedetto XVI, il Santo Padre e le censure vatican-peroniste.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Buona segnalazione, caro Mdc!
am
Caro Alberto,
il mio professore di storia e filosofia al liceo un giorno ci disse: “Se avete ragione continuerete ad averla anche se tutti vi danno torto. Se avete torto continuerete ad averlo anche se tutti vi danno ragione.”! Con ciò voleva insegnarci due cose: 1) avere torto o ragione non dipende dal numero delle persone che sostiene quella tesi, 2) difendete le opinioni in cui credete, se necessario, anche contro tutti. Era un grand’uomo e non dimenticherò mai quelle parole.
am
Caro Professore e cari ADAM, oggi 4 luglio e che ve lo digo a’fffa’,
«Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità».
“Nel carteggio tra John Adams e la moglie Abigal, il futuro secondo presidente degli Stati Uniti d’America scriveva: «Sono incline a credere che [questa giornata] sarà celebrata dalle generazioni successive come una grande festa. Dovrebbe essere commemorata con grandi festeggiamenti e parate, spettacoli, giochi, sport, suoni di campane, falò e luminarie, da un capo all’altro del continente, da questo momento in poi, oggi e per sempre».
http://www.lintraprendente.it/2015/07/il-4-luglio-ci-riguarda-tutti-god-bless-america/
Bhe, dalle campane allo sport, ce n’è per tutti, ma alla fine ci si trova tutti in famiglia, si dice ringrazia la D. Provvidenza e si canta l’Inno e vai col BBQ e i botti! Non sarà il Paradiso terrestre, ma nemmeno l’ inferno terrestre!
PS e pensare che non hanno nemmeno l’Italia)
c mdc
prof. buonasera, certo questa volta ci ha voluto provocare, l’idea degli scafisti liberi professionisti è grandiosa. forse ho imparato da lei. a volte a tavola mentre tutti bevono quello che dice il tg io me ne spunto e dico esattamente l’opposto e argomentando pure. lo faccio per non annoiarmi e lo stesso credo faccia Lei.
sono convinto che se tutti quanti dicessero che gli scafisti sono persone integerrime Lei li vorrebbe inforcare.
insomma si è voluto divertire. e fa bene perchè di questi tempi è meglio sdrammatizzare per non prenderci sul serio.
una sola domanda: ma non le fa schifo la campagna anti-tsipras a prescindere? come se il debito greco lo avessero creato loro. mi spiace solo che dei comunisti beceri stiano combattendo la nostra battaglia.
con stima
alberto pilato
Caro professore ,
La sua proposta di una Brigata Musulmana integrata nelle nostre Forze Armate e’ un idea brillantemente antiprovinciale e liberista DOC . Non verrebbe tuttavia compresa dalla maggioranza degli Italiani . Qui in Brianza FI ha ripreso 8 amministrazioni , alcune importanti . Meglio puntare su Flat Tax , sul Reddito di Cittadinanza , limitato alla soglia della ” Povertà Assoluta ” ( pari al 1,5% in Lombardia) , non ho i dati per le altre Regioni .
Cordiali Saluti Giovanni
Caro professore ,
trovo che sua idea della Brigata Musulmana integrata nelle nostre Forze Armate , sia brillantemente antiprovinciale e liberale . Tuttavia non verrebbe capita dal 99% degli Italiani . In Brianza FI ha ri-conquistato 8 Comuni con 8 Sindaci , meglio puntare su Flat Tax e Reddito di cittadinanza limitato al 1,5 % dei “poveri assoluti’ , che purtoppo esistono .
Mi considererà ‘ forse liberal -populista , ma credo che vada intercettato il consenso , anche tra cattolici ed ex socialisti di FI . Diversamente le idee liberali vengono ancor piu’ fraintese e incomprese e non hanno spazio di dialogo
anche in FI stessa .
Fossimo in Texas ….ma purtroppo non e’ cosi ….
Cordiali saluti
Giovanni
Caro professore , trovo che la sua proposta , di integrare nelle nostre forze armate dei musulmani , nonostante ci toglierebbe dal provincialismo attuale e nonostante sia ineccepibilmente ” semplicemente liberale ” , non sarebbe capita dal 99% dell’ Italiano medio . Meglio la Flat Tax o reddito di cittadinanza limitato al 2% della popolazione Italiana che rientra nella soglia della “poverta’ assoluta” . Ci capitebbe forse anche papa Francesco e le liberali non sarebbero fraintese , come attualmente accade , tra gli Italiani del blocco catto-comunista ed anche ex socialista di FI. cordiali saluti
Giovanni
Grazie, caro Alberto. Un pò ti invidio: vedi le cose dal di fuori, il che forse ti consente una migliore prospettiva. Buona estate!
am
Che dire caro Professore, cari ADAM,
Ennesima perla di ragionevole saggezza del Nostro Professore, per cui ho già finito appellativi e definizioni da tempo.
Condivido anche qualche dubbio dei nostri ADAM sull’integrazione dei suddetti nelle nostre FFAA. Convengo con Lei che non rappresenterebbero un pericolo dal punto di vista numerico, ma forse dal punto di vista simbolico e patriottico sì. Non sarebbe meglio forse Professore metterli a pulire parchi strade muri etc? Almeno gli diamo in mano una scopa e non un AR70/90…
Ad ogni modo più sono all’estero e più mi rendo conto di quanto potenziale inespresso o espresso ma stoppato sul nascere dallo Stato Ladro ci sia in Italia….se solo si potesse tagliare dita mani braccia e gambe al Leviatano!
Contiamo sempre su di Lei Professore e siamo sempre a Sua disposizione!
Avanti tutta!/\/\ lo Stato ladro, W la Libertà,
Saluti,
Parrini
La nostra classe politica ha un solo scopo: riempisse la panza finché c’è da gratta’.
Credo non ci sia nulla di peggio che affidare la sicurezza e il potere delle armi a della gente che e’ percepita come estranea (giustamente, perche’ lo e’) dal cittadino comune che oltretutto si vede a questa soggetta.
Lo vedo utile solo dal punto di vista anarchico: farebbe odiare ancora di piu’ lo Stato a tutti.
Oltretutto, e’ un dejavu’.
“Quattro o diecimila mussulmani inquadrati in una unità militare non rappresentano certo un pericolo.”
Secondo me una brigata di soli musulmani non si integrerebbe mai, non imparerebbero nemmeno l’italiano, e rivedremmo, enormemente amplificato, quel fenomeno per cui il cittadino italiano di alcune regioni che gia’ adesso vede quasi sempre lo Stato impersonato da gente pur della stessa nazione ma di altre regioni/lingue-madri, lo percepisce prima come estraneo e poi come acerrimo nemico.
“Durante il fascismo esisteva l’imposta sugli scapoli”
C’e’ anche “durante il fascismo” di adesso, una non trascurabile quota delle imposte di chi non ha figli serve a finanziare i servizi pubblici dei figli degli altri. In ogni caso il fascismo, se forse e’ stato nonostante tutto liberale per qualcosa, di certo non lo e’ stato per questo.
“Se aspettiamo che lo sciopero lo organizzi Moles stiamo freschi”
E stiamo ancora piu’ freschi se speriamo che alla fine non saremo colpiti con multe, more e sanzioni peggio che usurarie da impiccagione che ci porteranno al definitivo suicidio personale.
Armiamoci e partite.
Gia’ visto, no, grazie.
Caro Pierpaolo,
grazie per le cortesi parole e per la costanza della sua amicizia.
Cordialmente,
am
Caro Professore e Presidente Marino,
Trovo come sempre una sua proposta saggia e sensata. La politica dell’accoglienza è il vero male di questo Paese. La penuria di forze ormai potrebbe essere risolta con questa sua idea. Mi domando il perchè i nostri governanti non hanno un un briciolo di cervello tale da minimamente comprendere o pensare ad idee sagge come la sua.
Pensano solo a sfruttarli per pochi ed a non difendere la sicurezza degli italiani ( primo dei valori di uno Stato).
Oggi abbiamo ancora più da imparare da Statisti Liberali come lei. L’Europa e l’Italia avrebbero una speranza.
Con affetto e Stima immensa,
Pierpaolo Sette
Ma il loro è un servizio illegale. E non rispondono affatto per quanto riguarda i “disservizi” alla “clientela”. Non sono Alitalia o Costa . Penso che ognuno di noi rimarrà sulle proprie convinzioni. Sia chiaro, comunque che io non reputo gli scafisti responsabili esclusivi del traffico di esseri umani. Gli scafisti sono un anello della catena organizzativa. Cordialmente.John
Sbagliato: trasportano persone su loro richiesta, esattamente come le compagnie aeree e quelle di navigazione. Producono il servizio di trasporto.
am
Insomma, caro John, io la vedo così, il core business per taluni sarebbe rappresentato da sbandati, criminali, fanatici religiosi ecc. materiale bellico grezzo in attesa di finitura e comunque pagante, di contorno i disgraziati veri cacciati a bordo a calci, magari cristiani (che ponno pure morì), poi bambini con più o meno mamme al seguito, ma che poi sompaiono a milgiaia, (ma va?!) intanto tutta roba fa tanta gola alla stampa accattocomunista italiota. A Bruxelles, figurati, peggio l’ Italia sta tanto meglio è, perché un’ Italia forte, prospera e libera potrebbe diventare leader e rompere i …(le uova nel paniere) ai caporioni franco-tedeschi e anche Inglesi per altri versi ( ma potrei sbagliarmi), e poi un bella propaganda scatocomunista antioccidentale, tutta welfare e miserabilismo con tutto il portato di richiesta di aiuti allo stato ( affari sporchi a parte) chi non la farebbe se volesse demolire il tessuto quel che rimane del sociale economico liberale di mercato culturale e religioso Italiano, sarà anche questa un’ utopia o cose dell’ altro mando come si usa dire oggi dai balconi, ma di cos’ altro vivono da sempre le boldrine & friends? Di fatto si sta facendo esattamente questo, dal basso coi barconi e dall’ alto dei balconi.
gombloddo gombloddo!
epperò … SB votato e vomitato, MM(quello sbagliato) promosso e piazzato, poi EL piazzato e spiazzato, MR ancora sulle croste e tutto ad opera di un vecchio comunista che si vocifera massonissimo
Gombloddo aldro ghe!
cari saluti con stima e simpatia
c mdc
Sicuramente, mischiati con i disgraziati ci sono un folto numero di delinquenti. E forse anche terroristi o aspiranti tali. E siccome il traffico e gestito da organizzazioni criminali ( o da criminali organizzati ) le probabilità che aumentino sono altissime.
Mi chiedo se talora a far fuggire attraverso il deserto sfidando poi i marosi su barche di fortuna non possa essere anche la voglia di libertà e tranquilla agiatezza di chi magari, avendo compiuto qualche crimine o malefatta di sorta, tenti solo di sfuggire alla vendetta del vicino, clan, della tribù, dello sciamano (che poi magari telefona per dire che per “estinguere il debito” bisogna picconare qualcuno per strada o cosine così), o anche dallo stato più o meno islamicamente corretto dove se rubi ti tagliano la mano, se va bene. Una volta qui giunto il giovane munito di iphone ( magari con foto imbracciando kashnikov) e nike ai piedi, potrebbe accadere che trovandosi nel paese del bengodi e dei balocchi, trovi difficile trovare stimoli a cambiare stile di vita, sia per abitudine che per necessità, (ripagare il debito di viaggio/fuga?) e allora intanto me la batto, poi un po’ di spaccio qua, qualche lavoretto sulla spiaggia là, eeeh uno deva campare, massì, facciamo valere i nostri diritti davanti a questi ricconi europei che ci hanno sempre sfruttato, anzi quasi quasi vado a sentirmi un bella predica che mi tira su e poi vediamo.
Ovvio che si tratta di poche (migliaia) su centinaia di migliaia di persone.
c mdc
Non capisco. Gli scafisti non sono produttori. Sono solo dei parassiti. Quanto alla tassazione delle castronerie, concordo. Con immutata stima. John.
Gli scafisti hanno certamente la responsabilità delle vergognose condizioni in cui sono costretti i loro “passeggeri”, sia in “sala d’attesa”, sia durante la “crociera”. John
Caro TD,
sul colonialismo lei ha più ragione di quanto pensi. Le potenze coloniali non si sono arricchite con le colonie. Salvo poche eccezioni, ci hanno rimesso. Il paese più povero in Europa è il Portogallo, che è stato l’ultimo a mollare le colonie. Il paese più ricco è la Svizzera, che non ne ha mai avute! 😉
am
Tutti i produttori guadagnano “sfruttando” (rectius soddisfacendo) i bisogni altrui. Le castronerie, purtroppo, non sono ancora tassate.
am
ieri avevo mandato un commento che non è stato pubblicato. spero che questo arrivi.
mi spiace di deluderLa ma non sono d’accordo con Lei sugli scafisti.
Gli scafisti vanno arrestati e multati per i seguenti motivi:
non credo siano in possesso della patente nautica o dell’abilitazione a comandante;
hanno una società di navigazione?
sono dipendenti di una società di navigazione?
in ogni caso manca la copertura contributiva e assicurativa.
Con le norme di sicurezza siamo messi male;
della ricevuta di pagamento dei migranti non vi è traccia per cui è un pagamento in nero e soggetto al reato di evasione fiscale.
credo sia inutile continuare.
per loro basterebbe usare la tecnica usata contro al capone. guarda come finirebbero subito.
per quanto riguarda gli immigrati la colpa è degli stati accoglienti come il nostro.
le faccio un esempio: vicino casa mia davanti ad un supermercato si ferma a cercare l’elemosina una bellissima ragazza (una bambola) di chiare origini est-europee. ovviamente fa tenerezza e la sua bellezza fa si che molti si prodigano a darle non solo soldi ma vestiti e cibo. qualcuno ha pure provato a offrirgli un lavoro onesto con tanto di messa in regola e contributi e lei ha rifiutato. certo sarà poverina ma non è cretina. quello del bar che a fine giornata cambia i soldi dice che guadagna oltre 100 euri al giorno
saluti
gs
Gli scafisti non hanno alcuna responsabilità delle condizioni economiche e politiche e sociali degli stati di provenienza dei migranti. Incidentalmente, esorterei ad una attenta riflessione sulle responsabilita’ di noi occidentali che -giusta una vulgata imperversante- avremmo depredato quei paesi e sulla taciuta circostanza che tali paesi sono diventati indipendenti troppo in fretta. Per carità, il colonialismo è stata una barbarie, ma una barbarie che ha avuto effetti anche positivi e d una barbarie finita con eccessiva fretta spinta da qualcuno che sembrava avere una tremenda fretta a sgombrare l’Africa dai vecchi colonizzatori.
Si potrebbe aprire il dibattito magari mediante un convegno. Moles potrebbe organizzare tutto, compresi the e pasticcini, visto che le manifestazioni violente non sono il suo forte.
Saluti
Continuo a restare dell’opinione che gli scafisti sono dei profittatori delle disgrazie altrui. Le persone che trasportano non intraprendono quei viaggi per libera scelta, ma sotto costrizione degli eventi che accadono nei loro paesi. Pagano per essere trasportati. Non per essere deportati. E molti non arrivano a destinazione. Cordialmente. John.
Ha torto marcio: gli scafisti trasportano persone che pagano per essere trasportate. Nessuno costringe i migranti a salire sui barconi, anzi pagano per salirvi.
am
Caro Mdc,
temo che sull’islam abbia ragione lei. Tuttavia, poche migliaia di mussulmani inquadrati in una formazione militare non credo porrebbero seri problemi.
am
Caro TD,
stavolta ha ragioni da vendere!
am
Sarebbe gradoto un approfondimento da parte della magistratura. L’ultimo governo Berlusconi comincio’ con i rimpatrii. Prontamente organi di stampa esteri (principalmente inglesi e spagnoli) insorsero accusandoci di barbarie. Ancor piu’ prontamente a casa nostra le anime belle insorsero a difesa di tali organi. Strano: gli spagnoli cacciavano a fucilate i migranti alle porte. Gli inglesi poi … Berlusca, invece di controbattere e chiamare il popolo a difesa, ammorgio’ e tento’ di bypassare il problema con il concorso di Gheddafi. Le anime belle insorsero ancora contro il dittatore dagli occhi di rimmel. A sistemare il dittatore ci pensarono inghilterra e francia. E le anime belle approvarono ancora. Ovviamente a fare le spese della guerra di Libia fummo noi.
Non sarebbe il caso di andare a vedere cosa ha mosso le anime durante questi anni???
Zuccherosi saluti
“CONVERSAZIONI SUL CRISTIANESIMO ” ED. STUDIO DOMENICANO – DI NAPOLEONE BUONAPARTE CON PREFAZIONE DEL AER CARD. G.BIFFI
Dove ho trovato il passaggio di Napoleone B. che ho trascritto, pag. 35, trattasi di un diario delle conversazioni sul tema della fede, politica, storia, filosofia intrattenute sa Sua Maestà Imperiale NB con i suoi generali durante l’ esilio a S. Elena
a presto amici
c Mdc
Caro Prof. Martino, associandomi agli ADAM nell’ apprezzamento sia dell’ articolo che dell’ invito squisitamente liberale di voler esprimere la nostra opinione vorrei salire sulle spalle di un grande della storia che dal lontano ‘800 fa eco ad alcune analisi di Magdi Cristiano Allam ed anche alla Sua, il quale in merito alla questione maomettana, uno dei due veri problemi del problema immigrazione (clandestina a marca accattocomunista per associazione a delinquere), credo abbia una visione forse cruda per orecchie liberal, ma ad altre, liberali ET occidentali, suona semplicemente schietta, alla faccia del nemico che cerca di confonderci giocando al poliziotto buono e cattivo. Così come la democrazia non è di per se garanzia di libertà, così forse potrebbe dirsi di certo liberalismo 2.0 che non vede il rischio da parte di chi usa la libertà per ucciderla ed uccidere i suoi abitanti. Nel nostro caso alcuni nazi 2.0 starebbero attuando quello che Napoleone diceva già a metà dell’ 800 in alcuni discorsi con i suoi generali durante l’ esilio a S. Elena, secondo il grande sulla cui spalla stiamo assisi ” il corano è un sistema ardito di dominazione e di penetrazione politica” è ciò che mi pare colga Lei ed è anche il tema di un approfondito articolo di MCA sul suo blog, da qui forse i nostri dubbi sul rischio di impiegare personale di fede maomettana nelle Ns FFAA.
PS so bene che ultimamente non riesce molto a capire/digerire il buon Magdi ma credo che all’ epoca del Suo incarico MDD foste in accordo su molte cose e probabilmente anche sulla questione FFAA, sarebbe bello sentire anche l’ opinione di MCG.
un caro saluto
c Mdc
Carissimo Antonio Martino, concordo praticamente su tutto quello hai scritto. Ma non accetto la definizione che dai degli scafisti: “fornitori di servizi”. Forse volevi scrivere Fornitori di Sevizie. Gli scafisti fanno parte anche loro di quella congrega di farabutti che organizzano questo schifoso traffico con complicità a tutti i livelli. Fornitori di un servizio (a loro rischio e pericolo) erano coloro che trasportavano quanti volevano fuggire dai paesi dell’Est comunista. Chi scappa non lo fa per libera scelta ma perché costretto. Cordialmente. John.
Caro Barabaschi,
come sempre, concordo pienamente. I suoi dubbi sulla integrazione nascono dalla scarsa considerazione che, correttamente, lei ha dei nostri politici. Negli USA del secolo XVIII, dopo i controlli a Long Island, gli immigrati erano lasciati a loro stessi, senza provvidenze statali di sorta. Erano costretti a integrarsi per poter lavorare e sfamarsi. Il melting post funzionava. In Italia oggi questa soluzione verrebbe rifiutata, come lei suppone.
Grazie per il suo commento e buone ferie estive!
am
Caro Professor Martino,
grazie anzitutto per voler conoscere la nostra opinione sul punto da lei fatto sulla situazione, alla luce degli ultimi tragici eventi; sottolineo tragici.
1. Immigrazione. Non vi è alcun dubbio che, per legge naturale della domanda e dell’offerta, né gli scafisti, che offrono un servizio, né tanto meno i migranti che lo richiedono, debbano essere perseguiti, salvo tuttavia un serio controllo sull’ingresso in clandestinità. Da punire invece severamente i delinquenti, se non criminali, che sfruttano la situazione.
Del resto da che mondo è mondo le migrazioni in cerca di una terra migliore hanno contraddistinto l’umanità; ma come è naturale lottare per una vita migliore è altrettanto naturale difendersi da parte di chi si è installato prima. Il grande antropologo Levi Strauss, morto recentemente, soleva dire: per una vita ho difeso i diritti, la cultura l’habitat di intere popolazioni, come gli Africani, dalla “selvaggia” nostra occupazione. Ora però, quanto meno per coerenza, debbo difendere noi dalla “selvaggia” invasione in corso.
2. Preoccupazioni. E’ un fatto che le nazioni moribonde a causa del tasso di fertilità troppo basso hanno necessità di migranti, ed è del tutto naturale che i nuovi arrivi destino una preoccupazione sia culturale che relativa alla sicurezza.
3. Integrazione. La paura, come lei sottolinea, di perdere l’identità, è eccessiva. Più che giusta la sua osservazione sulla disparità di popolazione accogliente e nuovi accolti. Tuttavia su questo punto la mia convinzione che una semplice (autentica) integrazione sia letteralmente impossibile è molto profonda. Ho maturato negli anni tale convinzione in lunghi ed appassionanti colloqui con un magnifico psichiatra e psicoanalista; La famiglia è fatta per esplodere e non per implodere; i coniugi non si “integrano” mai, tuttalpiù convivono per necessità e/o abitudine; La civile Europa, declassata ad UE, è una lampante dimostrazione della impossibilità di “integrazione”. Vige sempre ed unicamente la legge del più forte; eccetera eccetera.
4. Sicurezza. Anche alla luce degli accadimenti recenti è un problema, come lei sottolinea, serio anzi mi permetto di aggiungere grave. L’odierna tecnologia mette in grado anche una sola persona di commettere stragi di innocenti. E, purtroppo, quando si ha a che fare con esaltati dalla ideologia/religione, nel nostro caso nazi-islamica, non bisogna farsi prendere dal buonismo e, sopratutto, essere preparati e pronti anche ad una guerra. Purtroppo non esiste un Islam moderato.
Purtroppo invece abbiamo anche il Capo di uno Stato straniero, monarca assoluto elettivo, che si permette e, cosa più grave, gli viene permesso di invitare a casa nostra ospiti su ospiti per i propri interessi. Tutti parliamo di pace, ma bisogna conquistarla e difenderla: si vis pacem, para bellum.
Le mie espressioni dure sono infine dettate anche, se non sopratutto, in presenza di una situazione politica confusionaria all’ennesima potenza e, per lo meno per ora, nelle mani del sinistrume che, pur di acquisire consenso, farebbe entrare anche il diavolo.
Una sana e produttiva politica dell’immigrazione dovrebbe essere gestita da un Governo liberale: accoglienza si ma controllata, espulsione dei clandestini accertati tali, divieto di ricorsi ad una magistratura che è ancora ferma e ben ancorata a concetti aberranti quali, ad esempio, la “associazione esterna alla mafia” e l'”eccesso di legittima difesa”. Cosa significa il primo cosiddetto reato?, ed il secondo non è forse una contraddizione in termini? Se una azione è legittima non può essere eccessiva!
Perché dico questo: perché l’immigrazione è un problema troppo serio per lasciarlo gestire da incompetenti ed interessati. Ho più paura di costoro che dei migranti.
5. Brigata mussulmana. Come lei ben ci ricorda gli antichi Romani le avevano, come gli attuali Inglesi hanno la brigata Gurgha, composta di Nepalesi…induisti,
per cui non vedrei ostacoli ad una eventuale brigata mussulmana in Italia. il vero ostacolo anche in questo caso è il sinistrume italico: in quelle mani non metterei
un’arma così.
Nel chiedere scusa per l’eccessiva lunghezza di questo post, i miei più cordiali saluti.
Pietro Barabaschi
Se aspettiamo che lo sciopero lo organizzi Moles stiamo freschi
Egregio On. Martino,
sono Andrea Marengo, studente di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Torino. Sto scrivendo la tesi triennale sul Qauntitative Easing della BCE e la contatto per chiederLe se è disponibile per un’intervista su questo argomento. La ringrazio anticipatamente della risposta.
Cordiali saluti
Andrea Marengo
Spero al più presto e sarei prontissimo a scendere in piazza. Siamo oltre lo statalismo. Siamo arrivati alla statolatria, con i sacerdoti sinistri che sacrificano al “Dio” Stato i soldi guadagnati dai cittadini/sudditi. E’ una vergogna ed un insulto a chi lavora e produce.
Massimo B.
Caro Massimo,
la fiscalità ha effettivamente raggiunto livelli insensati e insopportabili. E’ la ricetta più sicura per farci retrocedere non solo economicamente ma anche culturalmente. A quando uno sciopero generale dei contribuenti?
am
Caro Massimo,
credo che siamo d’accordo, ancora una volta!
am
Caro Professore,
mi permetta nel mio piccolo di rappresentarle la mia situazione. Sono avvocato con una casa di proprietà tutta mia e con 3 magazzini sotto che, fino a pochi anni fa, mi portavano un discreto reddito aggiuntivo, con quale mi toglievo qualche piccolo sfizio. Quest’anno su 12.000 € di affitti totali, ho versato 5.900 di IMU e ben 3.200 di tasse sugli affitti. Ad essi vanno aggiunte le piccole somme annuali per la registrazione del contratto di locazione presso l’agenzia delle Entrate. In soldoni, 3/4 di quello che mi entra devo versarlo, annualmente, allo Stato. Inoltre, nel nostro ordinamento, se per caso un inquilino non paga, la procedura per il recupero del credito è una delle più articolate in Europa. Ne deduco che, in quanto proprietario di una casa e di 3 magazzini, lo Stato mi consideri un delinquente da perseguire. Se aggiungo a ciò il mio status di avvocato, devo concludere che sono davvero un pessimo soggetto. Questo è, oggi, il sentimento che ha un cittadino verso lo Stato.
Cordialmente,
Massimo B.
Caro Professore,
leggo come sempre con enorme piacere le sue considerazioni e le sue proposte. Provo, nel mio piccolo, a spiegare la mia posizione sull’immigrazione. Da sempre ritengo che l’immigrazione e quindi la libera circolazione di uomini e donne, sia un valore fondamentale nella storia del mondo. Un valore reale, pregnante, da custodire. Pur tuttavia, è innegabile come qualsiasi valore, portato alle sue estreme conseguenze, produca un disvalore. L’immigrazione clandestina ed incontrollata è appunto il contraltare di un valore prezioso come l’immigrazione. Essa va combattuta e resa ai minimi termini e va, soprattutto, eliminata quella macchina statale e parastatale fatta di buonismo spicciolo e di pietismo retorico che porta soltanto alla dispersione continua di soldi pubblici. Salvini, nell’espressione dei suoi concetti, è semplicemente il contraltare della Boldrini: slogan vuoti, senza senso. Ho piacere nell’aver trovato un angolino di ospitalità in questo blog dove, da liberale, mi sento un pò meno solo. Il mio augurio è che Forza Italia non si appiattisca mai sulle posizioni di Salvini. In nessun campo.
Con la consueta stima,
Massimo B.
Caro Michele,
ho menzionato il rischio per la nostra identità culturale e ho anche scritto che non ci sabbero pericoli se i numeri fossero ridotti. Su qquesto punto, quindi, siamo d’accordo. Quanto alla brigata mussulmana, non tutti gli immigrati sono benestanti. Il reclutamento di giovani che aspirano a ottenere la cittadinanza italiana, quindi, dovrebbe essere agevole. Inoltre, pagar loro il soldo della leva non imporrebbe grossi costi all’erario. Non comprendo, quindi, le sue obiezioni.
am
Caro Ivo,
le sue preoccupazioni sono lungi dall’essere infondate e, almeno fino a un certo punto, le condivido. Quanto alla fiscalità come concausa di denatalità, lei ha ragione. Per questo, rischiando l’incriminazione per apologia, ho ricordato quanto veniva fatto sotto il fascismo.
am
Caro Professore, da affezionato lettore rispondo volentieri al suo invito ad esprimere le mie opinioni:
– condivido totalmente il primo paragrafo ( e complimenti per la brillante esposizione).
– condivido anche le analisi in merito alla denatalità, comprese quelle di Franco Cattaneo, alle quali aggiungerei solamente come concausa la assenza di fiscalità favorevole per le famiglie con prole ( la Francia ne è un esempio positivo con buoni risultati ).
– condividerei in astratto anche il resto se fosse possibile escludere i mussulmani. La mia sarà “islamofobia” e per questo sarò presto processato e condannato dagli emissari delle Boldrine, ma gradualmente mi sono convinto (persino consultando pur parzialmente il Corano, libro illeggibile) che come scrive Magdi Allam esistono islamici moderati ma non esiste un Islam moderato.
Le assicuro che non è una mia reazione ai fatti recenti, ma è una convinzione maturata negli anni a seguito di innumerevoli fatti.
Un solo esempio: nella civilissima Inghilterra dopo uno dei sanguinosi attacchi terroristi islamici oltre il 40 % dei cittadini di quella fede non condannavano l’evento e molti altri non avrebbero collaborato con le indagini.
A dirla in breve auspico che l’ Italia non accolga altri mussulmani.
–
Egregio professore,
a parer mio, la Sua posizione sull’ immigrazione, porterebbe, considerando che tutti gli altri Stati Europei hanno chiuso le porte di ingresso
ad ulteriori immigrati economici, a determinare un immediato travaso di tutta l’Africa nord-occidentale ed anche centrale sulle nostre
disgraziate sponde, considerata la legittimazione che Lei caldeggia sia degli scafisti che dei clandestini in toto.
Si creerebbe subito e nell’immediato, una irrimediabile trasfigurazione delle nostre città, della nostra civiltà e della nostra identità
e della nostra cultura.
Ci sarebbe una trasformazione repentina ed incontrollabile, uno scenario assai deleterio per l’immediato nostro prossimo futuro.
Se immigrazione ci deve essere, secondo me, essa deve essere controllata e guidata e centellinata, secondo necessità, dal nostro
governo del Paese.
Per la questione ” brigate musulmane “, non potendo procedere, senza incorrere ad alzata di scudi dei soliti benpensanti, una
coscrizione obbligatoria, temo che le file delle suddette brigate, potrebbero risultare piuttosto magre, ma comunque sia,
altro denaro pubblico…?
Forse il tutto potrebbe poter essere meglio organizzato in un futuro più futuribile, in cui la nostra situazione economica stagnante
si sia, non dico risollevata, ma almeno schiarita per poter creare dei nuovi posti di lavoro in cui questa notevole manovalanza
potrebbe essere impiegata.
Caro professore, questa è la mia riflessione, mi piacerebbe conoscere il Suo autorevole parere.
Grazie.
Con stima Michele De Luca
Caro Franco,
è proprio così. Le banche fanno credito solo a chi non ne ha bisogno, ma si guardano bene dal farlo a quelli che ne hanno bisogno. Questo spiega l’ampiezza del mercato dell’usura che, se il sistema bancario facesse il suo dovere, sarebbe di dimensioni minori.
am
Caro Professore,
credo Lei abbia individuato la principale causa della denatalità italiana: il blocco delle locazioni (vera pietra angolare dell’ideologia lapirian-comunista) se poteva avere una qualche tenue giustificazione nell’immediato dopoguerra non ne ha più avuta alcuna (se non quella di realizzare una vera e propria espropriazione a favore dei “poveri” inquilini ed a danno dei “ricchi” proprietari , che poi magari erano più poveri degli inquilini “sfruttati”) quando applicato, con una ferocia che solo i comunisti ed i clericali sanno praticare, dai primissimi governi di centrosinistra, e che dura tuttora.
Il risultato è stato quello di tagliare le gambe all’industria edilizia, motore primo dell’attività economica.
Il non poter accedere a dimore in locazione ad un prezzo regolato dal mercato (ahi, vituperio!) ha contribuito a far diminuire matrimoni e natalità.
Se poi si aggiunge che negli ultimi anni alle banche, per concedere un mutuo immobiliare, non basta più nemmeno che la giovane coppia disponga di due redditi da lavoro a tempo indeterminato (cosa poi non molto probabile oggi), ma pretendono anche garanzie collaterali sugli immobili dei suoceri, si capisce come il formarsi una famiglia e fare figli sia ormai un lusso che, come il comunismo, solo i ricchi (o chi vive di denaro pubblico) possono permettersi.
Cordialità,
Franco Cattaneo
Caro Matteo,
il riferimento storico è esatto ma le dimensioni sono molto diverse. Quattro o diecimila mussulmani inquadrati in una unità militare non rappresentano certo un pericolo. Se, invece, fossero diversi milioni, il discorso sarebbe diverso. Lei ha ragione: per fermare la decadenza è necessaria una politica demografica che incentivi le nascite. Durante il fascismo esisteva l’imposta sugli scapoli: chi, raggiunta una certa età, non era ancora sposato pagava un’imposta. Le imposte sul reddito diminuivano all’aumentare del numero dei figli. Così facendo, la popolazione aumentava con beneficio per tutti. Oggi, invece, la distruzione del mercato delle locazioni ha prodotto come risultato non intenzionale la drastica diminuzione dei matrimoni e, quindi, anche delle nascite.
Cordialmente,
am
Presidente Martino
Se non erro la fine dell’Impero Romano è avvenuta quando l’Esercito, interamente in mano a mercenari barbari, che obbedivano esclusivamente ai propri capi, dopo aver favorito l’ascesa di qualche Imperatore si ribellarono nel 476 con Odoacre re degli Eruli, popolazione germanica proveniente dalla Slesia arruolata come cavalleria pesante nell’ Esercito Romano, e deposero Romolo Augustolo.
Sarebbe un modo per accelerare la nostra decadenza.
Se fossero stati immigrati provenienti da altri Paesi europei potrebbe essere stata una soluzione efficace, ma armare una brigata mussulmana in Italia mi sembra una soluzione poco edificante e molto rischiosa.
Ma non sarebbe più facile trovare una soluzione che incentivi gli italiani a creare delle famiglie numerose?
Saluti Matteo Napoletano