Risposta a Enrico Cisnetto
Antonio Martino, 1° agosto 2012
Al direttore – Le sarei assai grato se volesse ospitare questa mia seconda, e spero ultima, risposta al suo collaboratore Cisnetto. Anni fa mi vidi costretto a ricordargli che preferivo gli “economisti scolastici” agli altri per la semplice ragione che, a differenza di questi, i primi sono andati a scuola. Ora devo tornare ad abusare della sua ospitalità per correggere una strana asserzione con cui mi chiama in causa ed evidenziare un emblematico svarione contenuto nella sua lettera.
Cisnetto mi chiama in causa sostenendo che la destra liberale è alternativa alla sinistra riformista e che l’esempio tipico delle idee della prima era “La piattaforma su cui è nata Forza Italia, che non è come dice Antonio Martino solo ‘una buona idea fatta camminare sulle gambe sbagliate’, ma anche un’idea di cui la crisi finanziaria mondiale si è incaricata di far esplodere le molte contraddizioni.” Ora, anzitutto l’imputazione della tesi è falsa: non ho mai detto quanto virgoletta Cisnetto; in secondo luogo, egli sostiene senza un briciolo di evidenza una spiegazione dogmatica della crisi finanziaria che è lungi dall’essere plausibile; infine ignora del tutto lo straordinario successo di quelle idee.
Il trentennio che si è concluso nel 2010 è stato senza ombra di dubbio il più prospero, il più dinamico e il più felice nella millenaria storia dell’umanità. La durata della vita si è allungata enormemente, la sua qualità è cresciuta a ritmi che non hanno precedenti, un miliardo di esseri umani è stato salvato, grazie agli Ogm, dalla morte per fame, si sono aperti campi di attività e progresso come non era mai successo prima – prima del 1980 non esisteva il fax, il pc, internet, la posta elettronica, il telefono cellulare e così via – si sono fatti progressi nella medicina, nella farmacologia, nella scienza e nella tecnica che non si erano mai visti in così poco tempo. L’inflazione a due o tre cifre è quasi scomparsa, ovunque si è cercato di contenere la pressione fiscale, il numero di dittatori si è drasticamente ridotto, l’”impero del male” è crollato e l’umanità si è liberata di un incubo che ci aveva oppresso per quasi tutto il XX secolo.
Non è un caso che la Gran Bretagna fino al 1979 era considerata il “malato d’Europa” con inflazione e disoccupazione a due cifre, poi è arrivata la Thatcher; né è un caso che gli USA di Carter avessero anch’essi disoccupazione e inflazione a due cifre, poi è arrivato Reagan; né è un caso che le idee di Reagan e della Thatcher fossero le stesse che conteneva la piattaforma di Forza Italia del 1994. Le idee della sinistra riformista cara al buon Cisnetto – politica dei redditi, programmazione, nazionalizzazioni, concertazione, curva di Phillips, deficit spending, moneta facile – erano proprio quelle che avevano portato il Regno Unito sull’orlo del fallimento.
Non è mia intenzione difendere il decalogo oscargianninesco, da alunno dei Salesiani ne ho già mandato a memoria uno alle elementari, e mi basta. Tuttavia, se la sua unica colpa fosse di non avere incluso la proposta di Cisnetto in merito alla riduzione del debito pubblico, sono propenso a credere che non sia poi così manchevole. Cisnetto, infatti, propone di affidare il patrimonio pubblico immobiliare e mobiliare a una “società veicolo” da quotare, costringendo “i patrimoni privati sopra una certa soglia a sottoscrivere, in modo progressivo, i titoli di quella società.” Ora a me sembra che, se i privati considerano promettente la società cisnettiana, sottoscriveranno senza bisogno di costrizione, se, invece, sono di parere contrario, non sottoscriverebbero spontaneamente. Se Cisnetto, quindi, ritiene che li si debba obbligare, sarà perché è certo che la sua “società veicolo” è solo un bidone. In conclusione, credo che la proposta sia solo una belluria agostana e, potendo scegliere, credo che preferirei un’anguria!
Antonio Martino
Lo dice bene anche il Sen. U.S. Ron Paul in quel bel aticolo, “Gli stati uniti non sono una democrazia!”, molto opportunamente tradotto dal bravo Leonardo Pavese sul suo sito (vedasi sopra).
Aproposito Leonardo, non è che tradurrebbe anche l’ address del 1981 Jen 20th del “vecchio” Ronny, per gli angopensanti non anglofoni? Sarebbe una bella ispirazione per le prossime elezioni. Un saluto a tutti gli ADAM e a Lei Professore e forza! NO MARTINO NO PARTY!
Se vogliamo essere precisi, il problema non è ostacolare il potere politico, ma difendere il cittadino.
L’ottica è un pò diversa.
Se il cittadino è ben difeso dal diritto, i politici possono anche muoversi quanto vogliono, essere attivissimi e prolifici, ma per quanti salti mortali facciano, non possono nuocere perché limitati dalla gabbia del diritto.
Insomma, è necessario prevedere che le istituzioni democratiche permettano il potere sia ai geni che ai folli (il confine si dice sia sottile e maltracciato), ma che una sana costituzione (non ce l’abbiamo) gli impedisca di nuocere.
Ancora una volta, la mia conclusione è che leggi e leggine servono a poco. Potrei sbagliarmi, ma mi sembra che si dovrebbe ricominciare proprio da capo (la costituzione).
Per quanto riguarda l’attività del parlamento, a mio avviso dovrebbe recuperare in pieno le prerogative legislative, che ora vengono delegate al governo.
Il governo dovrebbe limitarsi a evidenziare i problemi da risolvere, e le commissioni parlamentari individualmente trovare la soluzione giuridica da proporre al parlamento.
Governo (o solo il suo capo) eletto dai cittadini ma formato da elementi provenienti dalle varie funzioni pubbliche, indipendente da un parlamento eletto ma formato da giuristi (o quasi – un minimo di competenza va imposto).
Il fatto è, caro the Dreamer, che il professor Martino, da buon liberale, non pensa ad incrementare il potere, ma a limitarlo, rintuzzarlo. Perciò la sua proposta, che mi ha fatto sorridere di gusto, degna del miglior Bertrand Russell, se non di Jonathan Swift, nella sua apparente paradossalità, è del tutto logica.
Caro Professore, se i politici improduttivi sono innocui,perchè mandarli a legiferare? Non sarebbe meglio risparmiare un po di soldini che questi soggetti, a prescindere dalla produttività e dal tasso di assenteismo, portano a casa??
Saluti cordiali.
Caro Dreamer,
i politici a produttività legislativa prossima allo zero sono innocui. Dobbiamo temere gli iperattivi, non i pigri: sono loro a mettere in pericolo la nostra incolumità personale, portarci via i nostri beni e comprimere le nostre libertà. Tassare chi vota (100 euro di tasca propria per ogni voto), anziché punire chi non vota sarebbe una soluzione. La proposta che il Parlamento non possa riunirsi più di tre volte l’anno contribuirebbe efficacemente, ma l’ideale sarebbe un cospicuo premio per ogni legge abolita!
Cordialmente,
am
Concetto ampiamente condivisibile, caro Rizzitello. Il problema è che gli unici che stanno dimostrando di perseguire realmente un cambiamento delle regole della rappresentanza politica ed amministrativa, con tanto di proposta di legge di iniziativa popolare depositata al Senato da svariati anni, sono i seguaci di Beppe GRILLO. Purtroppo, non riesco ad immaginare l’On. Martino a fianco di Beppe Grillo, anche perchè in base agli stessi requisiti di eleggibilità contemplati da questa proposta di legge, entrambi risulterebbero NON eleggibili in Parlamento (Grillo per non essere incensurato, il Prof. Martino per aver ampiamente superato il limite dei due mandati parlamentari). Tuttavia, che piaccia o meno, un merito a Grillo bisogna riconoscerlo: ha dimostrato che si può far politica anche al di fuori delle aule parlamentari e, forse, alcuni tra i cosiddetti BIG della nostra politica, che da decenni occupano un seggio parlamentare (spesso con punte di assenteismo vicine al 90% e con una produttività legislativa prossima allo ZERO), dovrebbero imparare la lezione e, magari, togliere il disturbo…Cordialmente.
Il Potere, già a livelli minimi, muta la biochimica del cervello, trasforma le persone, le rende, per usare una celebre immagine di Totò, caporali, figuriamoci cosa succede quando si ha un potere così enorme come quello di un Partito politico italiano. L’unica strada percorribile non è l’esortazione alla morale, che non serve a niente, ma quella del drastico ridimensionamento attraverso un diverso sistema elettorale, uninominale senza ballottaggio, e la temporaneità degli incarichi elettivi a tutti i livelli, comunali, regionali, nazionali, iniziando già da quelli del Partito stesso.
giulio di siena,
sottoscrivo al 100%. Non serve a niente cambiare il nome ad un partito senza rinnovare profondamente il gruppo dirigente ed i programmi, soprattutto in questa fase storica nella quale gli slogan ad effetto e le promesse di riforme (mai attuate) hanno perso ogni appeal.
Illustre Professore,
mi sono impegnato con Forza Italia ed ho toccato con mano quel che succedeva anche in quel partito. Sono scappato a gambe levate quando ho constatato che il programma liberale nient’altro era stato se non lo specchietto per le allodole (il colpo di grazia è stata la finaniaria Tremonti per il 2006). Se tornare a Forza Italia significa assicurare la sopravvivenza a personaggi da “cerchio magico” di memoria leghista, non vedrei discontinuità con il PDL.
Caro Lanfranchi,
Come sono certo lei immagini, sono disgustato dal Pdl e credo che meglio sarebbe tornare a Forza Italia. Restano, tuttavia, tutte le incertezze relative alla legge elettorale. Vedremo.
Cordialmente,
am
Caro the Dreamer,
Sono nauseato e convinto che la riforma Amato – Bassanin del Titolo V della Costituzione ha trasformato le Regioni da ente inutile a fogna dai costi astronomici. Abolire le Regioni si puo’ e si deve. Il resto e’ solo disgusto.
Cordialmente,
am
Se il prof. Martino rimane nell’attuale PDL non potrò dare il mio voto e partecipo alla deriva populista del momento.
Con l’attuale classe dirigente del partito siamo fregati e non li sopporto più.
VOGLIO UN PARTITO LIBERALE FEDELE A SUOI PRINCIPI, non dei marchettari che cercano di andare al governo a prescindere.
Ciao The Dreamer, spero che il Prof. Martino (a prescindere dalla legge elettorale) ritorni sulle sue posizioni e beva “l’amaro calice”.
Speriamo.. (Prof. Mi perdoni se sono ritornato sull’argomento.. ma a me fa male la sua “defezione” anche se capisco i motivi )
Concordo LANFRANCHI,
ma l’opera non è completa. Per coerenza l’On. Martino non dovrebbe continuare a militare in quel partito che ha rinnegato gli ideali e disatteso le promesse di rinnovamento per le quali aveva ricevuto un sostegno elettorale vastissimo. La mia fiducia non sarà rinnovata al PDL e, non Le nascondo, quando sento parlare Berlusconi e Alfano di meritocrazia e di rinnovamento della politica, ai margini del “LAZIO gate”, provo la senzazione che un cattolico proverebbe nel vedere il diavolo che celebra la Santa Messa.
Corretto “the Dreamer”.
Tutti gli elettori di centrodestra dovrebbero aver ben presente i provvedimenti approvati tra il 2010 e 2011 dal governo berlusconi per rendersi conto che lo schifo è stata completato da MONTI, ma iniziato alla grande dal centrodestra.
L’unico che si è dissociato e non ha votato lo schifo è stato il PROFESSOR MARTINO, a cui va il mio massimo rispetto.
Con il senno di poi, l’ICI la rimpiango amaramente…era meno onerosa e vessatoria dell’IMU di concezione tremontian-leghista (Monti ne ha solo anticipato di due anni l’esazione, con la benedizione legislativa trasversale di PDL-PDmenoELLE-UDC).
Bene il sognatore!!
E noi stiamo ancora a chiederci se si può abolire la vergognosa imposta sulla prima casa.
il signore dal ditino impolverato che rivendica la libertà di spesa dei partiti politici dimentica che il finanziamento pubblico ai partiti fu abolito con un apposito referendum 20 anni fa e ripristinato con artifizi truffaldini, sotto forma di “rimborsi”, da quei partiti che egli difende a spada tratta dalle ingerenze dai PM deformati…
Mi faccia il piacere!!!
Pare che i Magistrati abbiano preso gusto a mettere il naso nella vita dei partiti. Arrampicandosi sugli specchi della “natura pubblica” dei fondi provenienti da rimborsi di spese elettorali (che per essere “rimborsi” sono passati nella borsa privata dei partiti stessi) e valendosi della grottesca deformazione delle funzioni del P.M. che, in vista della eventualità di un futuro esercizio dell’azione penale, secondo il codice di procedura “democratico” (del 1989) può andare alla “ricerca” di “notizie di reato”, i P.M. indagano per accertare che i fondi provenienti da rimborsi elettorali ai partiti abbiano effettiva destinazione alle necessità dei partiti stessi, come se il rimborso, benché tale, avesse una “destinazione d’uso” particolare che non sia il ripianamento delle spese, che è destinato a compensare, ma, invece, in considerazione della successiva attività del partito rimborsato.
Una deformazione concettuale che consente di mettere sotto tutela i partiti politici, di sficcanasare nella loro vita, nei loro “interna corporis”, sopprimendone così l’autonomia. Che si tratti di un assurdo sembra che nessuno se la senta di ammetterlo e tutti si rifugiano dietro lo “scandalo” dell’uso “improprio” dei soldi – oramai privati – per scopi “strani”.
Ma basta una considerazione: se con i soldi del partito l’Amministratore, “va a puttane” prima delle elezioni, poi smette di andarci perché deve affrontare le spese elettorali, come non commette peculato prima, non lo commette quando, ottenuto il rimborso, riprende l’usuale sollazzo con i soldi “rimborsati” dallo Stato, cioè “tornati” al primitivo sollazzevole uso.
Professor Martino, cosa ne pensa degli scandali affaristici regionali che stanno affossando il PDL, dopo aver intaccato anche la maggior parte dei tradizionali partiti policici di (presunta) opposizione? Le sembra giusto che politici ed amministratori, a tutti i livelli, incuranti della crisi e dei sacrifici imposti alla collettività, continuino ad arraffare soldi a volontà, mentre a noi plebei viene imposto di mandare a scuola (dell’obbligo) i nostri figli ben provvisti di sapone, carta igienica e risme di carta per fotocopie?? La ringrazio in anticipo delle illuminanti risposte, certo che vorrà perdonare il tenore poco ortodosso e velatamente populista delle domande…cosa vuole farci, purtroppo i miei figli studiano in scuole statali di periferia, distanti anni luce dal MIT di Boston…Con viva e grata cordialità.
Un appello al creatore del blog.
Riuscirebbere ad aggiungere qualche funzione, tipo:
– un pulsante per la correzione dell’intervento;
– un pulsante per gli apprezzamenti (“mi piace”)e per le condivisioni (ex: in FB).
Penso potrebbero essere utili.
Io invece vorrei sentirla alla radio, od in qualche TV, come ospite commentatore fisso.
Raggiungerebbe molte più persone che con gli articoli.
“Spero solo di non essere costretto ad emigrare!”
Caro Prof. Martino, farà mica riferimento a qualche possibile deriva “populista”, nel senso che teme di dover andare in esilio?
Sarebbe grave, ma non tanto per Lei quanto per l’Italia!
Altro che fuga di cervello, tratterebbesi di sottrazione di capitale!
Magari facendo lo swap con Stiglitz, tanto amico del wanna-be-Italian-New-Deal Beppone.
Cordialmente
Adriano M.
Caro Professor Martino, ha perfettamente ragione e le assicuro che siamo in tanti a pensarla come Lei e non solo riguardo i futuri scenari politici ma, anche riguardo le mele avvelenate di turno che ci vengono propinate a intervalli ben precisi come quelle di oggi dei Giannino boys, o di ieri dei futuristi, Italia Futura, ecc..ecc.. è il solito film visto e rivisto, quel film che, l’instancabile Min.Cul.Pop cattocomunista produce da decenni; stesso regista e soliti utili idioti, pardon, soliti attori.
Noi siamo e resteremo sempre e orgogliosamente ADAM: la base liberale, quella vera, e lo sanno anche loro, sta con Lei Prof. Martino, con il nostro futuro e le nostre radici liberali, quelle radici che hanno tracciato un limes oltre il quale a definirsi liberali si rischia di scivolare nel millantato credito e noi di certo non siamo come loro che, oltre a spacciarsi come tali (almeno molti di loro), stanno costruendo il “loro declino” sul patetico servilismo verso i potenti di turno e sull’odio verso i liberali che hanno votato lo spirito del 94 prima , votano e voteranno e vorrebbero rivotare lo spirito del 94 ora.
Questi non hanno capito nulla, non hanno capito che non è possibile costruire una casa liberale chiudendo le porte ai veri liberali per aprirle invece a chi liberale non lo è come lo sono i comunisti “alle vongole”. La loro è una casa che non ci interessa, non ci appartiene.
La nostra casa, quella che sogniamo e vediamo attorno a Lei, è una casa che al contrario loro, vuole unire i liberali, tutti quanti, indipendentemente dalla loro storia, senza preconcetti o bolle papali, lettere scarlatte ,confini e olii di ricino.
La nostra casa sicuramente non avrà l’appoggio della contraerea mediatica cattocomunista, ma sicuramente sarà una bella casa solida, ricca di idee e proposte, con su scritto all’ingresso : “Semplicemente Liberale”
Martino for President !!!
Caro MM,
Scusi se le rispondo telegraficamente. Non ho simpatia per il gruppetto di Giannino (anche se molti di loro sono, o si dicono, liberali) ne’ per Italia futura. L’abolizione dell’Imu e’ fattibile e desiderabile. Tremonti, ma anche il suo terzo, non ha capito che la spesa pubblica non si riduce con i tagli, cioe’ a legislazione invariata, ma con le riforme (scuola, sanita’, enti locali, ecc.).
Quanto ai possibili scenari politici prossimi, vedremo cosa succede. Spero solo di non essere costretto ad emigrare!
am
Mi scusi On.Martino,insisto,quando e se vorrà (potrà) mi piacerebbe avere un commento in merito: http://fermareildeclino.it/articolo/abolire-limu-senza-tagliare-la-spesa-pubblica-una-boutade-irresponsabile
Visto che si paventa(almeno a leggere i giornali…)
Siccome si parla di un apparentamento gia fatto, tra Giannino O. e Italia futura,ma anche voci di coalizione possibile tra PDL e Italia Futura,ma depurato degli ex-An (e statalisti socialiti ecc.)cosa che io vedrei molto bene con un ritorno a Forza Italia con i liberali azzurri di cui Lei Leader fattivo e morale indiscusso.Capisco che quella di SB venga presentata come una boutade,pero’ l’eliminazione dell’ICI (ora IMU) per me piu che corretta,e’ fattibile (?) A Fronte di una riduzione di spese dello stato (ovvio).Cosa ne pensa Prof.Martino dell’azione di Tremonti (che non ho mai amato) sui conti pubblici e sulla riduzione delle spese,ha fatto,qualcosa di concreto o sono state riduzioni parziali?Mi sembra che oggi il tiro al piccione (in questo caso SB che sembra l’unico responsabile) anche da parte di Giannino mi sa’ di un non so’ che di….spocchioso e perbenista o diremmo radical chic:scusi ma mi suona male.Anche se ovviamente molte riforme liberali dallo stesso SB sono state disattese.
In attesa di una Sua cortese risposta,fremo nel cominciare la lettura di “Liberalismi quotidiani” lo conosce quel libro ? ;-))
No Martino, no Party!
Cordialmente,
MM
Se vi interessa ho tradotto un articoletto interessante di Ron Paul su democrazia, repubblica e diritti individuali, uscito oggi.
A presto,
Grazie, caro MM (absit iniuria verbis, nessuna confusione con l’altro mm!)
Cordialmente,
am
Esimio prof. Pur avendo studiato economia e diritto alle superiori rimango sempre favorevolmente impressionato dal livello degli amici del blog e dalla qualità delle conversazioni. Ovviamente con il libro testè menzionato ha fotografato una situazione che in Italia si protrae da troppo tempo. E per l” appunto avremmo bisogno in Italia di un governo realmente liberale che ci proietti nel futuro. Ho paura che in Italia si professano tutti liberali ma di fatti ce ne sono ben pochi.Vorrei consigliare per quanto riguarda lo schieramento di centro dx di insistere con SB affinché non si candidi,magari lavori dietro le quinte ma faccia queste benedette primarie.eppoi sarei di’ accordo nel suggerire uno schieramento liberale epurato dei socialisti ed ex-an. Se il centro dx non ride la sinistra si sta ammazzando con le sue mani…..non vedo tante chanches per il centro dx ma…mai dire mai.un bel programma su fisco, casa, no polizia fiscale,no imu, ed un bel dimezzamento dei parlamentari potrebbero essere catalizzatori di voti,allegato a queste speranze riforme liberali ed un Martino all’ economia,del resto No Martino No Party.
Cordialmente, Mad Max
E quindi abbiamo di nuovo drogato il mercato.
Siccome sono uno che, nonostante tutto, penso sempre positivo, questa cosa (Super) Mario Draghi la potrebbe far fruttare meglio. Come?. Presto detto: se tu Stato Vuoi che ti compri i titoli mi devi dimostrare che quei soldi ti servono per abbattere il debito pubblico perchè li fai fruttare, non per pagare stipendi, interessi passivi e carrozzoni politici. Per esempio, se tu li spendi per informatizzare il sistema del fisco, puoi accorpare diversi enti riducendo nel tempo spese di : personale, manutenzione, affitti,pulizie e tempi inutili degli utenti. Ma lo sa che per ottenere il DURC a volte devi girare quattro uffici che non comunicano tra loro? Lo sa che se cancello regolarmente la partita iva all’agenzia delle entrate, alla camera di commercio non interessa ma bisogna che intervenga il notaio? Ecco alcuni esempi ma ce ne sarebbbero a iosa come la costruzione di infrastrutture con pedaggio che si autofinanziano ecc.. Ecco che, se Draghi la imposta così, da umile uomo della strada che vive la crisi come non mai sono convinto che l’ acquisto di titoli di stato a queste condizioni non sarebbe più una droga ma un sistema che premia chi lavora, fossero anche i politici, che così possono finalmente dimostrare che non sono lì solo per riscaldare una poltrona.
Grazie.
ap
Caro Mad Max,
Ha ragione: le vacanze sono finite e devo ricominciare a lavorare, riprendendo il dialogo con gli amici di questo blog. A breve mi tornera’ a leggere.
Cordialmente,
am
Viola il trattato istitutivo della Bce, che le vieta espressamente di monetizzare il debito degli Stati membri dell’eurozona, acquistandone i titoli di debito. Le conseguenze nell’immediato saranno nulle o positive ma, a lungo andare, possono essere assai gravi. Anzitutto, incoraggiano l’irresponsabilita’fiscale degli Tati; in secondo luogo, creano le condizioni per un’inflazione europea. Non stupisce, tuttavia, che siano state ben accolte: e’ stato come se gli Stati fossero stati liberati da un cappio al collo!
Cordialmente,
am
Prof. Sentiamo la mancanza di un bell’articolo visto il susseguirsi degli eventi come legge elettorale, riforme per la crescita, uso del bancomat da 50 euro in su ( stato di polizia fiscale) , ma soprattutto candidatura e congresso del Gop e Democrats in Usa, o……forse sta preparando l” incontro di Villa Gernetto per cui risulta impegnato? La aspettiamo! Intanto mi sto godendo il libro ” semplicemente liberale” lei prof. È un fenomeno. In attesa di “liberalismi quotidiani” …..invece non riesco a rovere Le virtu Dell” egoismo di ayn rand mi Sto arrivando! Che mi toccherà rivolgermi a liberi libri, neanche amazon.it lo tiene. Mi piacerebbe leggere di un suo post sui pensieri gli ideali e dei confronti numerici tra tra Gop e Democratici.certo che Clinton con la sua retorica ed oratoria è veramente bravo. Allora a presto prof. Martino. No Martino No Party
Onorevole, buongiorno,
una domanda secca:
che ne pensa dell’ultima sortita della BCE sull’acquisto illimitato di titoli di stato?
Grazie
ap
ebbene si, vada per la ghiotta.
A presto
ap
Graditissime entrambe, ma di ‘na ghiotta di piscistocco che ne dici?
am
Ho conosciuto solo due persone che hanno una capacità di sintesi tale da condensare in due righe ciò che altri non riescono a fare in cento pagine: lei e Indro Montanelli.
Mi conforta che il senso di frustazione non è solo mio. Non dev’essere per nulla piacevole far parte di una coalizione che ha vinto 61 a 0 in Sicilia e in 20 anni non ha prodotto quella rivoluzione che i siciliani auspicavano. Comunque, visto che l’anguria l’ha mangiata, la prossima volta che torna a Messina sarei lieto di offrirle ‘na mezzaconpanna e brioche o ‘na limonata al sale.
Grazie
E’ vero: sugnu buddace puro sangue! Ma non ho mai capito la politica siciliana e la cosa non mi preoccupa: è meglio ignorare l’inaccettabile.
Cordialmente,
am
On. Martino, Buongiorno!,
visto che ancora non possiamo fare commenti sulle prossime elezioni nazionali visto che manca la legge elettorale, perchè non ci divertiamo a commentare le prossime elezioni regionali in Sicilia? Lei è MISSINISI e quindi un suo parere mi sembra d’obbligo, anche sui candidati a Presidente.Lei con chi sta?
Intanto apprendiamo che è nato un altro partito, quello di Fede (Emilio), il defenestrato conduttore del telegiornale di Rete 4. Il nome? “Vogliamo vivere” (forse oggi glielo proibiscono). Comico ma vero.
Spero proprio che, nell’ambito degli ottimi propositi, nessuno voglia fondare un ennesimo partitino.
L’etichetta “partito” ha già squalificato anche Grillo, così come gli “antipartitici” radicali.
La sola parola “partito” mette ormai i brividi a chiunque.
Anzi, è proprio ciò di cui bisognerebbe liberarsi.
E non lo si può fare alle prossime elezioni (a parte che sappiamo tutti cosa aspettarci come “nuova” legge elettorale. Maddài . . . ) per il semplice fatto che nessun cittadino ci crede. Né sa a cosa credere!
Io spero in un movimento culturale, in un neo-illuminismo, che dissipi le nebbie delle attuale demagogie, così come in passato distrusse il consenso alle teocrazie.
Non mi sembra che Locke, o Hume, o Smith, o Beccaria abbiano mai cappeggiato un “partito”. Mi sembra però che le loro parole abbiano indirizzato il pensiero generale, le agitazioni e le riforme conseguenti.
Non c’è nulla da aspettare, nulla da attendere.
Bensì scrivere ogni giorno sui blog, sui giornali, parlare alla radio, pubblicare libri, e magari (chi lo può, per carisma e virtù istrioniche – non pagando) apparire in TV.
Ed ovvio che tutto ciò prende tempo e lavoro e studio.
Ma per favore non si parli di partiti ed elezioni che mi vengono i sudori freddi . . .
Se però c’è da aspettare in 100.000 con dei bei battipanni sotto la porta della corte costituzionale (i giudici che legiferano!!!) mentre si pronuncia su qualche referendum, allora chiamatemi . . .
Sia liberalismo quotidiano che le virtù dell”egoismo sono sempre edite da liberilibri di Ama macerata.per il nuovo attendiamo il Prof.
A proposito Prof che ne pensa di Paul Ryan e Mitt Romney? Magari domani dopo l’ investitura di Romney un nuovo post sulle presidenziali americane?cordialmente
Editrice sempre Liberilibri?
Gent.mo Prof.Martino, innanzitutto grazie del pensiero sinceramente non Vorrei scomodarla ed apparire ” scroccone”.avrei già trovato “liberalismo quotidiano” nella libreria di Hoepli sul web dal quale generalmente mi rifornisco, purtroppo rimango in attesa del libro di Ayn Rand non dispo.per il nuovo volume lo attendiamo tutti con trepidazione. “Semplicemente liberale ” mette a fuoco in maniera….semplice e forbita quella buona dose di liberalismo che manca a diversi Italiani.sotto il sole cocente riccionese me lo sto gustando e sono già al secondo capitolo.e sul capitolo crescita mi sta venendo in mente il Prof.monti.
Prof.Martino grazie delle Sue illuminazioni ed a rileggerci in questo blog. Cordiali saluti e buone ferie.
Ayn Rand deve essere letta, anche se dogmatica e semplicista. A me piace piu’ di tanti altri libertari. Se non lo ha avuto, mi faccia sapere dove posso mandarle Liberalismo quotidiano. E’ in stampa il primo volume della raccolta di tutti i miei scritti, curata dall’ottimo Carlo Cordasco. Spero esca entro l’anno.
Egr.Prof.Martino,oggi arrivato il libro “semplicemente liberale” lo comincio a leggere suuubito. ed oggi ho letto uno stralcio su “Il Giornale” della “Virtu dell’egoismo” di Ayn Rand autore che appassiona Paul Ryan.Anche quello lo comprero’.Prof ritorni carico per Villa Gernetto ecc. A Proposito cosa ne pensa del sito http://www.fermareildeclino.it di Oscar Giannino,Zingales,Boldrin ecc.non mi convince molto. Ancora attendo questa risposta,sempre se vuole dilettare con noi cittadini….
Chi ha detto anguria ?
Attenzione che contiene molti zuccheri, non vorrei che al ministro Balduzzi, nella sua immensa saggezza, gli venisse in mente di educarci e di tutelare la nostra salute con una bella tassa !
I salutisti di Stato sono tornati e c’è chi applaude !
Bene bene, un prof Martino bello pimpante, ansioso di sgommare in partenza come neanche James Dean in “Gioventù bruciata”…, promette proprio bene.
E poi “they ain’t seen nothing yet! (questi non hanno ancora visto niente)” in fondo corrisponde a: “al mio segnale scatenate l’inferno….”.
Tra cultura calvinista e richiami alla Roma imperiale, qua stavolta tocca proprio fare l’Italia.
Daje Prof che siamo tutti con lei.
Dubito, pur con tutto il tempo di questo mondo, che l’attuale sistema politico italiano sappia andare oltre un proporzionale travestito. C’è logica, ovviamente per me negativa, in questo: restare all’interno di un potere partitico che va discapito della sostanziale e non finta partecipazione democratica. Del resto l’Italia non ci riesce proprio a sganciarsi dalle tre matrici autoritarie che la governano: fascismo,clericalismo,comunismo.
Caro De Marco,
La nostra inazione attuale deve servire a far aumentare la nostra voglia di fare. Quando sara” il momento partiremo a tutta birra, lasciando sull’asfalto una bella percentuale degli pneumatici! L”inazione frustra e fa aumentare l’adirazione. Ne faremo tesoro: they ain”t seen nothing yet!
Cordialmente,
am
Non so se qualcuno se ne è accorto, ma io in questo blog ho cercato di assumere il compito (forse talvolta un pò impertinente e di questo mi scuso), di stimolo e di sprone perchè il nostro Prof Martino esca allo scoperto, assumendo una iniziativa politica forte, di chiara matrice liberale e liberista.
Ho cercato di farlo anche con ironia, quindi con qualche cenno alle dissertazioni filosofiche, all’anguria agostana, alle auspicate invettive del “Gladiatore” e agli ozi di Capua.
Il Prof ci fa sapere, nel suo solito stile asciutto ed essenziale, che non è ancora giunto il tempo per parlare, che, forse controvoglia, bisogna ancora aspettare.
Calma e gesso, caro medico, dipende (quasi) tutto dalla legge elettorale, se e come sarà cambiata…..
In effetti vista da un punto di vista tattico, è vero, c’è il rischio, oggi, di partire con una iniziativa politica e vederla, domani, vanificata e spiazzata da una eventuale nuova legge elettorale che rimescola tutte le carte e le eventuali alleanze….
E dunque sia caro Prof, il popolo dei liberali qui radunato attenderà, con pazienza, ma anche con fiducia, sperando che venga presto il tempo dell’azione concreta!
Indi, al fatidico segnale, “Scateneremo l’inferno….” o comunque speriamo che sia almeno un bel purgatorio!
Grazie Professore della Sua risposta, eravamo un pò a corto di gesso e calma in effetti… Spero quindi si possa godere gli ultimi scampoli di vacanze in santapace (che credo sia la precondizione per farsi venire qualche buona idea). Un caro saluto con stima,
imdp
Si’, caro medico di provincia, sono in vacanza. Poi vado a Praga, alla riunione della MPS, quindi torno al lavoro. Ma fino a quando non sapremo se e come la legge elettorale sara’ cambiata, nulla possiamo fare. Calma e gesso, quindi: ogni cosa a suo tempo.
am
Se non sbaglio l’ anguria era una opzione un pò forzosa causata dalle bellurie agostane che non credo siano ancora passate. Eppoi le cucurbitacee risultano talora un tantino indigeste. Orsù, attendiamo fiduciosi i naturali prossimi sviluppi settembrini.
Cari amici, c’è poco da fare (e da dire), per il momento il Prof sembra ancora preferire la sua anguria agostana.
Magari a settembre…
ARIAMEN,ma non lo farà mai…
La speranza è che il Professore non si unisca a quei “pezzi grossi” del PDL che stanno macchinando la ri-candidatura di Berlusconi…in tale malaugurata ipotesi, la mia scheda elettorale preferirei stracciarla in mille pezzettini e, infine, bruciarla!!
Amen caro Cacciari, o magari il Prof. Martino potrebbe indicarci, se e chi, o con chi, ed anche come, noi tutti, potremmo iniziare una campagna elettorale, o che dir si voglia, in vista delle prossime elezioni nazionali. Sono convinto che starà macchinando qualche cosa. Buon fine vacanze a tutti! ( voi…
Segnalo anche questo:
http://www.lombardiaperleriforme.it/index.php/manifesto.
I movimenti nascono, anche in Agosto. Per quante sciocchezze dicano, mi sembra una cosa positiva.
E’ però a gente come il ns. Martino che toccherebbe coordinare e correggere . . .
Gent.mo Prof.Martino le comunico che oggi ho acquistato il suo libro”semplicemente liberale.” Grande Prof. NO Martino No Party!
Per chi interessasse, il Bilancio Svizzero:
http://www.efv.admin.ch/i/downloads/oeff_finanzen/Taschenstatistik_i_web.pdf
@ilmedicodiprovincia: il libro di pietro Giuria si trova gratuitamente su Google Play Book,trovato! Grazie e buone ferie!
Suggerisco:
– la lettura di “Againt intellectual monopoly” di Michele Boldrin (si trova gratuitamente su internet, la traduzione in italiano costa 13 Euro);
– il sito “http://noisefromamerika.org/”
Scusatemi, il mio era solo un esempio di come sono trattati determinati problemi. E’ sacrosanto che le banche non diano soldi in prestito per pagare i tuoi problemi a meno che tu non dimostri che glieli puoi restituire. Purtroppo in questi ultimi 15 anni ciò non è stato fatto e ci ritroviamo in questa situazione. Prima che scoppiasse il caso Parmalat andavo in banca e scherzando dicevo al direttore: ora faccio un annuncio che ho inventato un nuovo ritrovato mi colloco in borsa e poi… tanti saluti. Io scherzavo mentre molti altri purtroppo no. La cosa assurda è che non posso credere che i controllori non sapessero tutto ciò, per cui oggi sarebbe auspicabile per tutti un azzeramento totale a livello mondiale di tutti questi pseudo debiti e crediti e ripartire. Dico pseudo perchè realmente è così. Ad un mio collaboratore con una busta paga di 1000 euri sette finanziare, dico sette, hanno elargito sette finanziamenti nel giro di due mesi, che coprivano l’intera busta paga. hanno dato mutui al 100% per appartamenti del valore di 200000 € con buste paga da 1200€. Insomma hanno creato dei crediti inesigibili in partenza solo per fare i loro giochetti da furbetti e riducendo sul lastrico tanta brava gente.
Per quanto riguarda il movimento di opinione sono convinto che già esiste, il problema è che ci manca un altro Alessandro Magno capace di tagliare il nodo di gordio economico che ci sta strangolando.
A voi la palla cari coinquilini.
Beh, non so quanto ci sia da ragionare.
Perché, come banca, dovrei rischiare investendo nel capitalismo, quando posso prestare senza alcun rischio agli Stati?
Che difficoltà ha una banca a farsi prestare al tasso di sconto, da rigirare poi agli stati a tassi 20 volte superiori?
Perché dovrebbe rompersi la testa ed affrontare rischi inutili?
La soluzione è altrettanto semplice: vietare alla banche di prestare agli Stati.
In fondo, si tratta di scegliere se agevolare il sistema capitalistico e la spesa pubblica. Quale è più profiquo, per la società? La risposta sembra ovvia ad un blog liberale, ma altrettanto (ed opposta) ad uno socialista o keynesiano.
Per quanto concerne la possibilità di realizzazione della scelta indicata, essendo noi uno stato socialista, avviato ad essere aggregato alla unione sovietica europea, direi che è pari a zero.
Salvo la costituzione di un grande movimento di opinione, guidato dalle persone giuste e con le idee chiare.
Qualcuno ne conosce?
Caro Pilato,
Uno dei problemi del nostro tempo e’ la riluttanza del sistema bancario a concedere credito. Dopo le ultime crisi, le banche italiane, gia’ prudentissime prima, sono diventate ancora piu’ avverse al rischio, con le conseguenze che lei denuncia. Purtroppo, la fine del monopolio statale sul sistema bancario non ha coinciso con l’inizio di un sistema competitivo e disposto ad accettare il rischio per realizzare utili, ma con un sistema torbido e torpido di gente che ama le principesche prebende e non vuole rischare di perderle. Non so suggerire una soluzione, ma forse non ho riflettuto a sufficienza sulla questione.
Cordialmente,
am
On. Martino, buongiorno!
La leggo sempre con piacere e così anche i commenti. A proposito di questi, molti le hanno chiesto dettagli più precisi riguardo le riforme che Lei vorrebbe attuare. Anch’io sono fra questi, perché vedo uno scoglio grandissimo per la loro realizzazione: i sindacati e le corporazioni di categoria. Come pensa di portare a casa l’obiettivo?
Un’altra cosa che non mi fa dormire:
ho dei problemi a pagare gli stipendi dei miei collaboratori: la mia azienda è stata declassata di rating perché è diminuito il PIL (fatturato e utile) e le banche mi stanno sul collo perché vogliono indietro i soldi che mi hanno prestato e non hanno nessuna intenzione di darmene altri neanche se servono a pagare gli stipendi dei miei operai anzi mi consigliano di razionalizzare il personale (vedi licenziare). Ora quello che non capisco è questo: Ormai l’Italia come altre nazioni è vista come un’azienda, anch’essa ha dei problemi a pagare gli stipendi dei propri collaboratori ma, invece di licenziare, la banca centrale europea consiglia di aumentare i costi dei propri prodotti (vedi tasse), ridurre gli investimenti autoliquidanti (vedi costruzione di autostrade o quant’altro una volta costruito porta soldi con i pedaggi, chiede inoltre di non mantenere il patto dei quarant’anni di servizio per la pensione ma non dice niente su chi è stato favorito sulle baby pensioni e, ciliegina della torta, è prontissima a dare soldi per pagare gli stipendi del personale che invece a me non darebbero neanche a tassi usurai. Insomma io non ci capisco più niente. E Lei?
Tanti auguri anche a Lei per il Ferragosto.
Grazie Professore, buon ferragosto anche a Lei!
Prof Martino amici del blog contraccambio gli Auguri di buon ferragosto
A tutti gli amici del blog (adam e non), buon ferragosto!
am
@il medico concordo con te
Ho trovato le considerazioni di Diego sulla nostra eredità civile Greco Romana molto interessanti e stimolanti. Noi saremmo greco-romani e anche o, forzando, solo cristiani. Non posso dire di condividere appieno e tuttavia neanche respingere l’ assunto totalmente. Tenterò una risposta anche rifacendomi anche al quel libricino che non nominerò più nemmeno sotto tortura, non volendo io, a mia volta, torturare il “poveretto” che volesse usarmi la cortesia di leggere queste mie povere righe :-). Sarò perciò sintetico. Il relativismo che vigeva in epoca romana al tempo dell’ avento del cristianesimo non potrebbe essere una necessità di fatto dato che, pur con le vette reggiunte dal pensiero greco romano di allora (Ligurgo, Solone, Pericle, a Roma Numa et al., Cicerone, Epicuro, ecc.) il nocciolo della cardiopatia umana non era stato ancora colto e curato? Il pensiero raffinatissimo rimaneva confinato alle elite culturali aristocratiche, il popolo era escluso e non aveva che panem et cicense più il resto ” ognuno seguiva la propria strada”. Eppoi tali vette si accompagnavano appunto ad abitudini quali la morte di massa nei circhi, (es. 11.000 belve e 10.000 gladiatores in 123 giorni di giuochi per la conquista della Dacia ad opera di Traiano). Ammazza! Rupi tarpee in Grecia e leggi contro la bruttezza in Atene, di nuovo a Roma il padre di famiglia avevea diritto di vita e di morte sui figli, e religioni con riti sacrificali spesso anche umani e di bambini. Il cristianesimo, giunto dal medioriente, nel cuore dell’ impero, caput orbis, nella fase di passaggio dalla Repubblica all’ Impero con tutto il portato di corruzione e decadenza ad esso allegato, nonostante i fasti di ricchezza e cultura, probabilmente avrà conquistato il popolino “che viveva letteralmente nelle tenebre” ed al quale fu mostrata “una grande luce” assai benefica per i loro cuori e le loro mentine. Il cristianesimo si diffuse con la forza dell’ amore. L’ amore di un Dio, padre di ogni uomo, che lo redimeva dal passato, dal presente e dal futuro. L’ umanità destinata tutta quanta alla morte “e alla morte di croce” veniva graziata e rimessa in libertà e ciò non con la spada od i sofismi o l’ erudizione del pensiero, bensì con la testimonianza diretta a cominciare dal “Capo-Fondatore”. Iniziò con la semplice della proclamazione, del fatto storico, udite udite, della risurrezione dai morti, pro nobis, dopo morte sacrificale, del Figlio di questo Dio padre (il Capo-Fondatore). Presto ciò sarà proclamato a costo di lasciarci le penne, e senza mai di alzare un dito contro i propri carnefici, anzi (la cosa funziona ancora così adesso). Una cosa simile non si era mai vista e credo avrà conquistato presto anche i cuori di molti dignitari e pensatori influenzando man mano i costumi e la politica nei secoli a venire.
Termino la tortura con la frase del “bolscevico” che diceva “Non possiamo non dirci cristiani”.
Shabat Shalom a tutti!
La mia opinione è che il cristianesimo liberando l’Uomo dal braccio della morte, ” L’ uomo sarebbe il più infelice di tutti gli animali, se non avesse la certezza della vita futura” lo libera e ne sprigiona inevitabilmente tutte le sue potenzialità riflettendosi poi questo nelle molteplici attività dell’ agire umano. Arte, scienza, filosofia, ecc. e credo che sia sotto gli occhi di tutti cosa abbia prodotto in XVII+III secoli. Cosa é successo quando questa prospettiva é stata offuscata o combattuta per le più diverse cause? Con il rifiuto di entrare in un processo di riforma nel XVI° abbiamo avuto il primo evento cardiovascolare del cuore europeo. Le cose si sono aggravate con l’ infarto del XVIII° secolo. L’ agonia e la cachessia sono seguite inesorabili nei secoli a seguire. “Non vi accorgete voi che noi siam vermi Nati a formar l’ angelica farfalla?”
P.S. nelle more degli sviluppi politici da noi tutti auspicati, NO MARTINO NO PARTY, credo sia utile la discussione che stiamo avendo su questi temi. Siamo figli della stessa civiltà, non dobbiamo dividerci a coltellate come stupidamente ed illiberalmente hanno fatto alcuni nostri predecessori, parliamo, ragioniamo, é bello e noi qui in occidente ce lo possiamo permettere. OCCIDENTE O ACCIDENTI!
Ho seguito la vigorosa polemica tra Mad Max e Diego e l’ultimo intervento di Guido Cacciari.
Purtroppo, come tutte le polemiche, vi è un tasso di aggressività che nuoce alla discussione che deve essere schietta, sì, ma non contrappositiva, altrimenti diviene di fatto sterile.
Però devo riconoscere che il “tasso alcolico” l’ha alzato Mad Max, mischiando fatti diversi(forse perché per lui sono fatti caldi).
Disputare a chi sia più liberale è una nuova moda, come quella di chi sia meno o più partitocrativo e sarebbe meglio evitarla questa gara.
Anch’io concordo con Diego che il pensiero liberale deve molto ad autori come Locke,i razionalisti inglesi, più che al cattolicesimo. Anche sul contributo delle chiese protestanti si è sicuramente esagerato la valutazione, anzi, nel concetto di indegnità umana luterano e soprattutto calvinista vi è la totale antitesi col liberalismo che semmai presuppone l’autonomia della ragione e la dignità umana.
Sul fanatismo islamico siamo tutti d’accordo, ma questo perché manca a questa religione la netta separazione fatta già da Gesù tra Cesare e Dio.
A Diego semmai direi proprio questo, che forse commette lo stesso errore di Bertrand Russell che non distingueva, identificandoli, cristianesimo del vangelo con cattolicesimo sia teologico che ideologico.
I romani perseguitarono i cristiani per una ragione fondamentale: il loro rifiuto a divinizzare la gerarchia del potere con al sommo vertice l’imperatore. Nessuna religione aveva mai osato negare la gerarchia e affermato che l’ultimo degli schiavi aveva, nell’anima, la stessa nobiltà del primo tra gli uomini. Questa è la più grande rivoluzione operata da Gesù che mai nessuno aveva nemmeno concepito. In questo c’è una filiazione tra il genuino messaggio di Gesù con il pensiero liberale.
A Guido dico che il cattolicesimo nella scuola pubblica non si limita solo al crocefisso ma anche al catechismo e questo non è positivo. Si inserisca storia delle religioni, semmai, non l’ora di catechismo.
Non sono riuscito a leggere tutti i commenti relativi alla Chiesa Cattolica, al laicismo, alle radici della ns. cultura etc., a Casini etc.
Vorrei però provare a proporre il punto di vista liberale sull’intera questione.
Tale approccio coincide con lo stato “laico”, ovvero con lo stato che non si occupa di religione.
Cosa significa questo? Significa che lo Stato, di religione non se ne occupa proprio. Non tratta e non conosce proprio (e non vuole conoscere) neanche il significato di “cattolico” o “musulmano” o “tradizioni religiose” o altro.
Semplicemente, non sono fatti suoi. E perciò, neanche la religione può interferire con le regole di convivenza (leggi) che lo stato fissa.
La Chiesa Cattolica, per lo Stato Italiano, dovrebbe esistere solo in quanto Associazione di Volontariato, Beneficienza, ed Assistenza Sociale, quando non di Ente Scolastico od altro.
Ed in quanto tale usufruire (come giustamente fa) degli sgravi fiscali e dei benefici relativi.
Vi è poi la questione degli espropri e degli abusi che tale “associazione” subì ad opera dello Stato Italiano alla fine dell’800. Tale problema fu risolto da un concordato, dai risvolti più o meno eccentrici (come ad esempio la affissione del simbolo di tale “associazione” nelle aule della scuola dell’obbligo) che comunque fanno parte dell'”accordo stragiudiziale” raggiunto e non ha senso ora mettere in discussione.
Ma se un cittadino chiede di contravvenire alle leggi per motivi religiosi, lo Stato non può accordargli dei privilegi in nome di tale motivazione.
Perché tale motivazione, per lo Stato, semplicemente non esiste, non è tale, lo Stato non se ne occupa. La parola stessa “religione” non ha significato per lo stato laico. Chiuso.
Questa è, a mio avviso, l’ottica giusta. Che non andrebbe assolutamente a svantaggio della chiesa cattolica, di cui perrsonalmente riconosco le ottime capacità dimostrate in quanto ente assistenziale e di volontariato (molto maggiori delle “fondazioni bancarie”, a cui vengono concessi ben più privilegi).
Le do una cattiva notizia, la maggioranza dei torturatori nazisti sottoposti a procedimenti giudiziari nel dopoguerra erano austriaci e bavaresi…e il loro stesso capo era un austriaco…
La civiltà occidentale ha radici cristiane? No. Le radici dell’Europa si riconducono alla civiltà greca e romana che mi dispiace per lei era in tutto e per tutto una società relativistica e non assolutistica (come picerebbe a lei). Del resto già all’epoca le società assolutistiche o teocratiche erano una caratteristica orientale…anzi mediorientale per essere precisi. Nulla a che vedere con l’occidente, nulla a che vedere con Roma, nulla a che vedere con noi.
Le radici e i valori di cui lei parla sono quelli della filosofia greca con tutte le sue implicazioni morali ed etiche nonché il diritto romano. Infatti è assolutamente falso che il cristianesimo abbia introdotto sentimenti quali la misericordia il perdono e la clemenza…basta leggere Omero per capire che si tratta di un’enorme mistificazione. Il Cristianesimo ha semplicemente introdotto nella relativistica società romana un concetto del tutto nuovo: quello della religione “per tutti”. Le religioni antiche infatti non avevano l’ambizione di essere universali, ogni popolo aveva il suo Dio o una sua schiera di Divinità che proteggeva tale popolo o tale comunità, nessuno aveva l’ambizione di venerare un Dio universale e tutti riconoscevano la possibilità di aggiungere una nuova divinità al proprio Olimpo. I cristiani invece, non solo sostenevano che il loro Dio era un Dio PER TUTTI, ma che questo Dio era L’UNICO DIO CHE TUTTI AVREBBERO DOVUTO ADORARE! E’ proprio questo assolutismo religioso che spaventava i romani e fu la ragione di fondo che rese i cristiani minacciosi agli occhi dei romani. I romani vedevano l’assolutismo cristiano come una minaccia per la loro società relativistica, temevano che l’irruzione di questa nuova religione mediorientale e fanatica avrebbe distrutto le fondamenta dello Stato Romano.
La società occidentale trae le sue radici da Atene e da Roma, le filosofie liberali e illuministiche del 600 e del 700 hanno contribuito ha liberare queste radici dal peso di una religione monoteista antiquata attualizzandone i concetti in chiave moderna. Il cristianesimo? si può senz’altro dire che ha giocato un ruolo nel plasmare un’identità Europea ma è scorretto affermare che sia all’origine del pensiero occidentale.
Possiamo credere in Cristo in Budda o in Maometto…ma se i nostri valori di riferimento non fossero quelli greci romani e illuministi(ovvero occidentali) anche la nostra fede in Cristo Budda o Maometto rischierebbe di prendere dei connotati di intolleranza assolutistica. Per fortuna non è il caso, proprio perché siamo tutti Greci! Ed è questo che ci unisce, non il fatto di essere cristiani…e del resto non siamo tutti cristiani.
PS
Nessuno in Italia è tenuto a un’osservanza del cattolicesimo come religione di stato, poiché in Italia la religione di Stato non esiste più.
Si aggiorni.
Prof.Martino ci possiamo aspettare da lei un commento su quanto scrive Oscar Giannino da chicago blog? http://www.chicago-blog.it/2012/08/08/la-spending-review-resta-da-fare-dopo-monti/#more-13007
@medico: il libro del Cav.P Giura lo comprero’,mi ci vorrà qualche mese per leggerlo sono oberato di libri e lavoro! ho messo una serie di libri anche quello della Maglie su Evernote. thx a lot
@medicodiprovincia: simpatico il medico.ho visto che hai scritto su l mio blog,ma io domani vado in ferie,per cui a Milano al portone duomo s.ambroeus un ce posso veni’ qualora volessi scrivermi o scrivere sul blog vai tranquillo.ciao mad max
@de Marco:beh come dico ad un amico commercialista-albergatore.amministratore che mi scrive peggio di un ragazzino di 10 anni con a lettere mozzate,che filosofeggiare e fare poesia e’ una bella cosa quando si e’ rilassati ,poi scusi non siamo un popolo di Santi (io no!) Sono un comunista :-)) Poeti (lo sono) e navigatori (sono h 15/24 sul Web)
Ascolta quando sento la parola Casini rabbrividisco perche gli altri due so chi sono ma Casini che no ha mai lavorato in vita sua,fa il cattolico ed e’ divorziato,ed ha sposato una CALTAGIRONE e vuole fare il PdR ?? e no ha mai fatto business se non forse comprare la casa dove abita? (mi sembra un po’ OBAMA o ma scherziamo o siamo su Zelig?
Se i liberali hanno una speranza per forza mediatica e visibilità la possono avere solo con il PDL,spazziamo via gli ex-dc ex psi,anche Paolo Guzzanti andato nel PLI se n’e’ e’ tolto subito: non combinano nulla di buono.LE proposte di Giannino non mi piacciono e LCDM un altro che non ha mai lavorato,antipatico all’ennesima potenza.
La morale,il comportamento come il buon padre di famiglia ,insomma tanti insegnamenti della Bibbia fanno gia parte delle istituzioni civili o no? ma da qualche migliaio di anni. Il fatto che nei paesi cattolici ci siano tanti comunisti e’ semplice perche’ oltre ad aver attecchito sull’ignoranza della popolazione con tutte le storie sulla borghesia ed il proletariato era la nuova ideologia che prometteva il paradiso in terra (URSS Docet ed i miei consocenti russi me lo hanno raccontato),una nuova utopia che ha insozzato purtroppo anche parte delle gerarchie ecclesiastiche,sbarazzandosi appunto di preti,della chiesa e della borghesia. Poi c’erano gli ingegneri delle anime pensavano loro alla tua salvezza,non la Chiesa.il crocefisso e’ la ns identita’ di un popoplo cristiano cattolico,ma Lei mi sembra proprio che non abbia nessuna identita’ se non il tecnicismo delle leggi,che sono scritte da uomini (imperfetti) appunto passibili di errori e se guardiamo la storia giudiziaria degli ultimi 50 anni di errori ce ne sono molti:non mi dica che in quelli protestanti non ci sono i fucking communist si chiamano socialdemocrazie (o l’ha dimenticato?) soprattutto al nord europa si e’ gia arrivati all’eugenetica eliminare i down,super esami per vedere se il bambino ha dei difetti ecc.
Coi protestanti ci lavoro da anni ,gli manca a queste popolazioni la pietas cristiana (infatti solo i tedeschi potevano essere nazisti).Quindi non mi parli dei popoli del nord come se avesse visto la Luce! vediamo poi come finira la Chiesa Anglicana in GB saranno rimasti in 3-4 fedeli stanno dando campo all’Islam anche nei tribunali con l’applicazione della Sharjia.gli islamici nati in GB 20% ! si dichiarano musulmani e non inglesi;guardi le consiglio un bel periodico da leggere intitolato Radici Cristiane,poi si renderà ancora meglio conto cosa vuol dire appartenere alla cultura ellenica-romana-cristiana.La civilta Laica come dice lei e’ quella che apre le porte alle varie religioni che sono piu toste della cristiana,questa integrazione se la vogliono lo devono fare nel rispetto della ns cultura delle ns leggi della ns religione di stato della ns identita,la pianti e non faccia il relativista,il relativismo etico culturale e religioso porta sempre e solo distruzione morale.Il politically correct per tutti,sono tutti uguali a noi neri gialli musulmani ecc. eppoi fanno tutti la guerra contro il cristianesimo.non diciamo cazzate!si puo essere liberali essendo cristiani,ma salvando la ns identita’.Lei sul discorso identitario ripeto e’ come un ateo comunista relativista.Senta “un tifo per una societa piu possibile laica…”il crocifisso my friend non e’ come LA NEGAZIONE DELLA DONNA, COL VELO IN TESTA,lei sta mischiando mele con pere.Suvvia ci rifletta….
Cari amici, tutto bello, tutto giusto questo gran filosofeggiare su cristianesimo e laicismo, ma mentre qui si sta a spaccare il capello in quattro, là fuori, in Italia, in quella nazione a forma di stivale che è stata culla di tanta civiltà, corriamo il rischio serio e reale di ritrovarci con un Bersani-Vendola al governo e Casini Presidente della Repubblica. Dopo di che avremo cinque o dieci anni per discutere di massimi sistemi, mentre i Liberali verranno dichiarati specie protetta in via di estinzione e messi sotto la tutela del WWF.
Direi che fin’ ora é stata solo la Presenza e la Scuola del Rabbi Yshua che ha trasformato anche me da una massa informe materialista di marca darwinista nazifasciomarxista con spruzzatine buddiste o giù di lì,( ringraziando la cultura laicista che mi hanno inoculato alla scuola dell’ obbligo, di stato), in un uomo libero, pur nei suoi, talora angusti, limiti umani, e in un liberale. Ripeto che il Pietro Giuria é da leggere). Max sono sicuro che tu lo apprezzeresti assai.
Un caro saluto a tutti.
P.S. Sono sempre più convinto che il tema riforma e controriforma è IL TEMA. Negletto e strumentalizzato da 600 anni in qua, rimane oggi irrisolto ed é quanto mai urgente! E non è una questione di ecumenismo, ma di vita o di morte dell’ occidente e ciò riguarda in particolare l’Italia, l Europa e la Germania. Lutero credo appenderebbe altre 95.000 tesi al portone del parlamento di Bruxelles. Occidente o accidente!
Come dicevo il nostro problema non è la fede bensì lo Stato Città del Vaticano. Questo stato non esisteva prima del famigerato concordato fascista del 1929, non mi pare che tra il 1861 e il 1929 la Chiesa fosse perseguitata, che le parrocchie fossero prese d’assalto, che i preti venissero minacciati o anche uccisi, che le scuole o le associazioni cattoliche venissero chiuse…cosa successe dopo il ’29? Successero esattamente tutte queste cose! Ma successe di peggio: in sostanza la Chiesa Cattolica, di fatto, fu meno libera di prima! Fu meno libera perchè più ricca…sovvenzionata…impastata col potere temporale che le era stato restituito. Se io fossi un cristiano mi batterei per lo smantellamento dello Stato Città del Vaticano preferirei una Chiesa libera e indipendente, ad esempio una Chiesa che si autofinanzia ( lo stesso discorso liberale che vale per i partiti). Se lei rilegge quanto io ho scritto vedrà che non parlo mai di Dio, poiché l’oggetto del dibattito non è Dio (da un punto di vista filosofico si può benissimo credere nell’esistenza di una trascendenza, Dio, senza professare alcuna religione…però mi consenta di aggiungere che è altrettanto possibile aderire a una religione senza credere in Dio!
Per concludere posso citarle una frase pronunziata nel 1929 da un pericoloso “comunista” che oggi potremmo definire D’Alemiano-Bersaniano, il quale opponendosi strenuamente al concordato con la Chiesa Cattolica e riferendosi indirettamente a Mussolini (l’ultra ateo Mussolini..un personaggio che suppongo lei consideri un autentico liberale…)si rivolse con queste parole al Senato:
“Accanto ad uomini che stimano Parigi valer bene una messa, ve ne sono altri per i quali ascoltare o no una messa vale infinitamente più di Parigi, perchè è questione di coscienza”.
Questo pericoloso comunista D’Alemiano-Bersaniano si chiamava Benedetto Croce.
Mad Max, credo che lei non abbia letto bene quanto io ho scritto, perchè nel mio post non ho mai citato una sola volta la parola “cristianesimo”, non intendevo minimamente portare un giudizio di ordine morale ne tanto meno spirituale su una religione piuttosto che un’altra. In effetti la mia polemica non era diretta neanche contro la Chiesa cattolica in quanto tale ma piuttosto contro la Chiesa Cattolica facente capo allo stato denominato Stato della Città del Vaticano. Non si può essere liberali e laicisti? Sono francamente meravigliato da questa affermazione, dato che il concetto di libera Chiesa in libero Stato era di quel pericoloso ateo D’Alemiano che rispondeva al nome di Cavour! Ora vogliamo far passare l’idea che la scuola dell’Italia liberale post risorgimentale era propedeutica all’eugenetica nazista perchè non vi erano crocefissi appesi ai muri? Il crocefisso non mi da alcun fastidio ma il crocefisso in un aula di una scuola pubblica non ci può stare, non perché dia fastidio ma perché la scuola pubblica è di tutti, di chi è cristiano di chi è ebreo buddista o ateo. Non vale il discorso che i cristiani sono la maggioranza, vuole farmi lezioni di liberalismo proponendomi la dittatura religiosa della maggioranza? Non vale neanche il discorso che il crocefisso sarebbe portatore di valori “universali” che devono essere accettati da tutti.Vuole farmi lezioni di liberalismo proponendomi che lo Stato decida quali sono i valori etici universali rappresentandoli con un simbolo religioso nelle aule scolastiche?? Mi consenta ma il liberale sui generis è lei non io. Poteva anche risparmiarsi il pistolotto sulla massoneria (quello si, degno di un D’Alema )poichè l’edificazione delle società moderne lo dobbiamo in larghissima parte all’impulso benefico della massoneria, compresa l’Unità della nostra Patria. Quanto all’Islam, se lei ha così tanto timore di un’islamizzazione dell’Europa dovrebbe a maggior ragione fare il tifo per una società il più possibile laica, dove nelle scuole non vi siano ne crocefissi ne ragazze col velo in testa… (NB, in Francia oggi la stragrande maggioranza delle ragazze ventenni di origine magrebina non porta più il velo, questo grazie alla legge introdotta 10 anni fa che ne vietava tassativamente l’uso nelle aule scolastiche…in Italia una legge così ce la possiamo scordare: evviva i crocefissi evviva la seconda generazione di ragazze magrebine velate!).
Insomma Max Mad, qui il problema non è la religione, la libertà di culto, la libertà di proselitismo e neanche l’influenza culturale che liberamente una religione può avere sulla cultura e sull’anima di un popolo. Il problema è che qualsiasi istituzione religiosa deve essere nettamente distinta dall’istituzione civile, non credo sia un idea “comunista”… a proposito si è mai chiesto perché nei paesi cattolici è pieno di comunisti mentre in quelli protestanti no? Ci rifletta…
W l’Italia sempre e comunque, certo!
Non riesco però ad accettare che (e su questo noi italiani siamo maestri) si scarichino sempre le colpe sugli altri.
Un conto è “santificare” i tedeschi come si fa da più parti, un conto è incolparli sempre di tutte le nostre rogne con l’aggiunta di volerli far apparire rozzi e culturalmente inferiori.
Tornando al Bel Paese posso anche darle ragione su tutto, evitando trascurabili distinguo, tranne su di una cosa: che l’Italia sia il Paese dove si vive meglio!
Non posso dire che ha torto, dato che il giudizio è molto soggettivo e suscettibile di variare da persona a persona.
Magari la sua opinione coincide anche con quella della maggior parte degli Italiani. Resto comunque MOLTO scettico…
Una delle caratteristice del Bel Paese è quella di essere stato, in un lungo arco di tempo fino ad oggi, un grande fonte di emigrazione. Mi pare esistano più italiani nel resto del mondo che in italia. Ora, vedendo cosa questi emigranti hanno realizzato ed il contributo dato al prestigio della Madrepatria, dubito che si sia trattato di pappemolli lamentose. Se l’Italia fosse stato il Paese dove si viveva e si vive meglio perché emigrare?
Inoltre, se davvero l’Italia ha tutti questi pregi (e li ha) ed è pure la nazione dove si vive meglio, perchè diavolo ci imbestialiamo che servono riforme??? Meglio lasciare tutto come sta!
Concludendo: se l’Italia avesse tutti questi pregi (e, ripeto li ha) ed in più fosse anche dove si vive meglio allora sarebbe la nazione ideale.
Se lasciamo cadere l’assunto del “dove si vive meglio” ne consegue che l’Italia è il Paese ideale… per andarci in vacanza!!!
Su questo sfido chiunque ad affermare il contrario!!!
Ecco, adesso ho un motivo in più per invidiarla Prof. Martino: oltre che per la cultura e per la “fortuna” (bravura) di aver conosciuto e lavorato con persone straordinarie (vedi Friedman e la Iron Lady sopra raffigurata)… sta pure facendo le vacanze in Italia!
E guardi che trovandomi all’estero, al lavoro e per di più nel cuore dell’inverno non sto per nulla scherzando!
Buone vacanze! Uno dei pochi politici che le merita.
Svuotamento di valori reali,di un comune sentire,ipertecnologismo.I Supertecnici o commissari Europei che condannano in nome del famigerato politically correct un giocatore perche pronuncia la parola “Froci” ,pero si pronunciano contro i crocifissi e aprono le porte all’islam (si legga qualche libro di Magdi Allma poi ne riparliamo dell’Islam,altroche il cristianesimo e nn mi tiri fuori sempre le solite palle sulla santa inquisizione). Ecco perche non credo in questa Europa,siamo nichilisti e ci stiamo distruggendo. Eppoi non credo proprio che la Chiesa sia stata una palla al piede,ha unito e mai disunito i popoli (vedasi Polonia nel periodo dell’invasione di Jaruzelski come ha reagito),quindi direi che fede e ragione (liberale) possano andare senz’altro d’accordo.
Lei piu che liberale,mi sembra ultralaicista come dire….comunista sono le stesse identiche idee anti cristiane,atee, proilluministiche (e quindi lei sostiene anche la massoneria,potere occulto che osteggia il popolo le riforme e la Chiesa che si schiera coi poveri), ed anche scientista approvera sicuramente l’eutanasia ed anche le leggi pro eutanasia del “buon Mr. Sovvenzioni ” Veronesi (e quanti miliardi incasserebbero lui ed il suo amico Tronchetti provera)
Mi scusi ma Lei come si fa a professare liberale quando un liberale considera permanente l’umana imperfezione (ma e’ anche perfettibile) (e quindi l’essere imperfetto ha sempre un riferimento che si chiama Dio,perche appunto perfetto), si rassegna ad un regime dal quale il bene scaturira’ da innumerovoli azioni e non sara’ mai oggetto di una scelta cosciente? Nel suo articolo glielo dico mette troppi paletti,e quindi non riconducibile ad un individuo liberale.
Mah! Che dire non ho parole, che desolazione spirituale ,che pochezza d’animo e che pochezza gli Italiani di oggi! Tecnicismo ,scienza diventata scientismo =eugenetica =nazismo??, Storia (pero solo una parte) ,anticlericalismo ? (Bello vero il Codice da Vinci? Un concentrato di ….cazzate e scorettezze) e magari all ‘esaltazione di Islam (provi a dire qualcosa contro l’islam in TV provi a leggere cosa fa la Umma contro chi dice male dell’Islam ha presente le vignette Danesi? Invece dei cattolici cristiani peste e corna,anche Striscia la notizia anche loro veramente penosi), ma senza considerare che una grandissima fetta della Storia che l’ha influenzata e che l’ha scritta e guidata e’ stato il cristianesimo…..non considerarlo e’ pressoche’ A S S U R D O !
Un ultima domanda mi assale,ma …Lei e’ un Liberal di natura comunista Bersaniana-D’alemiana?
Lei Diego segna e sogno il trionfo dell’ultralaicismo di carattere Francese che porta solo morte (anche eutanasia) e distruzione morale come appunto il suo editto “guarda caso l’Italia liberale è quella che mise la chiesa cattolica nell’angolo in cui doveva stare…”. Mi scusi ma l’occidente ,l’Europa sono nate e cresciute assieme al cristianesimo e di conseguenza ai rapp.ti di tale religione che guarda caso ha sempre rispettato l’altrui persona, ha dato all’uomo sempre libero arbitrio delle sue facoltà.Poi Lei continua “Erano gli anni in cui nelle scuole e nei tribunali non vi era traccia di crocefissi”Conosciamo da oltre due secoli come sono stati riempiti i muri bianchi, spogliati da quel simbolo d’amore e civiltà: sogni totalitari e persecuzioni giacobine, utopie sanguinose e deliri di onnipotenza, tecnologia contro l’umano ed egoismi bestiali. Senza i simboli che ci ricordano la nostra umanità, la nostra carità e la connessione con le nostre origini, siamo in balìa del nulla, del vuoto o del peggio. Tutte le nostre città parlano di quella fede: rimuoviamo palazzi, piazze, chiese e opere d’arte cristiane? Eppure quelli sono i nostri civilissimi argini alla barbarie interna ed esterna che avanza. Perché non dovremmo esporre, mica imporre, un simbolo alto della nostra civiltà? Il crocifisso sul muro non offende nessuno e a nessuno impone di essere credente. È il nostro linguaggio comune. Quindi secondo lei come i marxisti le religione e’ un affare privato,per me no!La persona unica ed indivisibile e’ formata da un corpo e da uno spirito e lo spirito rappresentato dal simbolo del crocefisso che rappresenta la mia cristianità,tanto bistrattato anche nel trattato UE.-2-
Sig. Maurizio lei mi fa ridere,ha ragione pero sarebbe bello avere un ‘opinione del Prof.
Perdindirindina Professore! Ho letto LE STESSE cose, con la stessa forza e passione, nel libro di P. Giuria (che cito in un intervento più sopra), il quale ne fa poi discendere una serie di considerazioni, a mio avviso assai utili emolto simili in varie parti alle Sue Professore. Insomma qui ci sono persone che da un capo all’ altro di questi nostri 150 anni ( o 1500?) ci urlano chi siamo e come potremmo/dovremmo onorare il nostro retaggio di ITALIANI, senza bisogno di guerre o altre follie simili, ma con la riappropriazione e l’ amore per la nostra enorme, unica, irripetibile eredità storico-spirituale. Grazie Professor Martino e buone vacanze.
Caro Sergio avete ragione entrambi. Concordo con l’On Martino che l’Italia è stata ed è tutt’ora un grande paese, forse guardando i 3000 anni di storia dell’occidente è da considerarsi il più grande tra tutti i paesi occidentali. Tuttavia anche le tue considerazioni sono corrette, noi ahimè, non siamo eredi della cultura romana o di quella rinascimentale se non in modo assai indiretto…per contro siamo eredi diretti della controriforma! La quale oltre che spazzare via il rinascimento si applicò con metodico fanatismo nello spazzare via qualsiasi rimasuglio di cultura scientifica nel nostro paese, condannandoci nel giro di un paio di secoli a diventare il paese più arretrato d’Europa dal punto di vista socioeconomico quando sino ai primi del 500 eravamo il più progredito!
Certo ci sono anche altre ragioni che spiegano il declino dell’Italia (il crollo dei commerci nel mediterraneo, la scoperta dell’America…) ma non vi è dubbio che con l’avvento della rivoluzione scientifica da una parte(che paradossalmente iniziò proprio in Italia con Galilei…) e con il successivo diffondersi delle idee illuministiche e liberali in Europa dall’altra, la presenza della chiesa cattolica nel nostro paese è diventata una palla al piede sempre più pesante e insopportabile.
Venendo alla storia italiana degli ultimi 150 anni, l’Italia migliore, a mio avviso, non è stata quella del”miracolo” del secondo dopoguerra, bensì quella liberale post risorgimentale. L’Italia del primo sessantennio (1861-1921) è stato una grande paese, degno portatore della civiltà di cui era erede, forse per un semplice e banale motivo: ci credeva sul serio! Quell’Italia era capace di prendere un paese letteralmente disastrato, quale era nel 1861 e dal nulla creare una nazione e guarda caso l’Italia liberale è quella che mise la chiesa cattolica nell’angolo in cui doveva stare, rispettando alla lettera il principio LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO. Erano gli anni in cui nelle scuole e nei tribunali non vi era traccia di crocefissi, erano gli anni in cui nel cuore di Roma si inauguravano Sinagoghe e statue in memoria di Giordano Bruno, e le proteste reiterate delle gerarchie cattoliche non servivano a nulla, poiché all’epoca non vi erano politici a caccia del voto devoto ( l’inutile e dannoso suffragio universale, per fortuna, neanche esisteva).
E’ l’Italia liberale che fece l’unico vero grande miracolo della nostra storia unitaria, la grande industria italiana nacque in quegli anni tra la fine dell’800 e i primi del 900, nessuno parla più di questo miracolo, di una terra misera e annichilita che nel giro di 50 anni diventa una nazione forte e industrializzata. Per contro tutti parlano del “miracolo” democristiano del secondo dopo guerra e di quanto sia meravigliosa la costituzione del 1948 e di quanto fosse cattiva l’Italia di prima, ovvero non solo l’Italia fascista ma tutta la storia unitaria ante 1948, tutta la storia italiana dal 1861 al 1945 viene messa nello stesso calderone, con una semplificazione tanto efficace quanto menzognera.
Caro Antonio Martino, comprendo il desiderio di appartenenza, l’amor di patria, l’orgoglio di sentirsi figli di una storia gloriosa, però non riesco a nascondere un senso di disagio verso la storia presente(includendovi anche quelli degli ultimi quattro secoli).
E’ vero che in Italia abbiamo avuto la civiltà romana, ma essa, nei suoi esiti migliori, almeno per quanto riguarda la capacità pragmatica del diritto, è stata ereditata dagli Stati Uniti attraverso lo stoicismo non certo da noi italiani, ammalati di feudalesimo e spagnolismo assolutistico. E’ vero che in Italia abbiamo avuto la sublime civiltà rinascimentale, e prima quella umanistica, ma anch’essa non ha lasciato traccia, a parte l’architettura, nei secoli successivi. Noi siamo gli eredi della controriforma, del barocco, forse di certo scadente, e sicuramente poco compreso machiavellismo, e questo non è certo un titolo di merito. La stessa nostra cultura è tronfia, accademica in senso deteriore, seriosa, servile ai poteri costituiti, curiale, ipertrofica. Mi dispiace dare un dispiacere agli ideali patriottici, ma è quello che penso. Sul mangiare e sul vestire e sulle bellezze naturali invece siamo d’accordo.
Heinrich Himmler era così tanto fissato con la “Germanicità” che a volte lo stesso Adolf Hitler doveva ricordargli che quando i Germani vivevano in capanne di fango a Roma già esistevano i riscaldamenti centralizzati……
Clamorosa la beffa che l’allora Capo della Polizia, il prefetto Bocchini, fece allo stesso Himmler.
Quest’ultimo trascorreva da diversi anni le vacanze estive in Italia, affannandosi a cercare nel Busento la tomba di Alarico, senza mai, ovviamente, trovare nulla.
Impietosito per tanto affannarsi Bocchini chiamò il Direttore del Museo Archeologico.
“Né, Prufessò” gli disse Bocchini “ che tenimm’ chessò, qualche spada, qualche elmo, qualcosa accussì, che così facimm’ stu Himmlér fesso e contento, che così ce lo leviamo anche dalle scatole?”
“Certamente Eccellenza, ne abbiamo casse piene….”
“Allora scavate n’a buca dint’o Busento e mettetecele dentro assieme a qualche osso di cavallo, qualche cranio…..Ahh, sapete come sono questi Tedeschi, anche qualche oggettino d’oro….”
E fu così che Heinrich Himmler “scoprì” la tomba di Alarico……
Ecco, quello che ci manca oggi è un Prefetto Bocchini…..
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Caro Adriano,
Cina, Egitto, Grecia e altri paesi sono più antichi dell’Italia, ma nessuno di loro ha avuto tremila anni di civiltà ininterrotta. Persino nei secoli bui del Medio Evo, l’Italia ha prodotto Dante, Petrarca, Boccaccio, Irnerio, Cino da Pistoia, Bartolo di Sassoferrato, Luca Pacioli e innumerevoli altri. Nessun altro paese può vantare un rinascimento paragonabile al nostro, o un barocco, un settecento, un ottocento o un novecento. L’Italia è di gran lunga il più bel paese del mondo, anche senza Roma, Venezia e Firenze. Rpma, Firenze e Venezia, senza il resto d’Italia, sono il secondo più bel paese al mondo. Non dimentichiamo mai l’enorme fortuna di essere nati italiani, nel Paese dove si vive meglio, si mangia meglio e si hanno tanti capolavori da vedere, ascoltare, o paesaggi sublimi da ammirare. W l’Italia, sempre!
am
Condivido la tua idea della salute teutonica.
“Beati monoculi in terra coecorum”.
On.Martino abbiamo fiducia in Lei ed i suoi collaboratori,per cortesia ci dia la rivoluzione liberale.
grazie Mad Max
Caro Max, hai detto niente!
Certo, sarebbe bello, per stare sul tema dell’Impero Romano, sentire la voce tonante del prof. Martino, nei panni di Massimo Decimo Meridio, esclamare: “Al mio segnale scatenate l’inferno…..”
Ma per dirlo francamente e sempre alla romana, qui più che alla battaglia della foresta di Teutoburgo sembra di essere agli ozi di Capua….
Egr. On.Martino dal premier Monti mi aspettavo di tutto ma non un uscita alla Casini -Di Pietro (tra l’altro Casini ribadisce che sicuramente sarebbe andata cosi) addirittura da un bocconiano sul WSJ il quotidiano liberale per antonomasia: Monti al WSJ: “Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile”. Poi Palazzo Chigi rettifica: “Non c’è alcuna intenzione polemica nei confronti del precedente esecutivo. La stima dello spread a 1.200 è il frutto di una proiezione degli effetti della speculazione sull’Italia.
ma Monti che fa secondo Lei politica? a questo brunetta dice “Colpo di sole”.Un partito normale gli avrebbe dato un aut-aut: o righi dritto senno ti togliamo la fiducia.Non so’ che ne pensa On.Martino,mi sto fortemente irritando con questo governo di non eletti.(non voglio pensare GRillo Premier che parla di Olimpiadi ,degli azzurri ,dell’italia e glorifica Ahmadinnejad e l’Iran…)
On.Martino abbiamo fiducia in Lei ed i suoi collaboratori,per cortesia ci dia la rivoluzione liberale.
grazie Mad Max
Premetto che, a mio parere, la (presunta) salute finanziaria della Germania è metaforicamente assimilabile ad un debilitato delirante che si aggira tra appestati moribondi: appare in ottima forma.
I richiami teutonici ai PIIGS poi, mi fanno sempre venire alla mente un ritornello di quei goliardi di “Elio e le Storie Tese”:
“Disse la vacca al mulo: oggi ti puzza il culo! Disse il mulo alla vacca: ho appena fatto la cacca!”
Ma, visto il clima da calura agostana condito da sagre paesane con salamelle e cocomeri (magari anche qualche bicchiere di quello buono, un marsala o un grappino secondo la latitudine), abbandono i discorsi seri e passo (anch’io??) al faceto:
se mettiamo sul piatto della bilancia il peso della tradizione, della cultura e della storia millenaria… cosa devono dire i poveri Greci???
Ma scusate, e gli Egiziani??? E gli Iracheni… volevo dire gli Assiro-Babilonesi???
Questi ingordi, infingardi, maliardi (per dirla alla Pannella…) di popoli euro-nordici non hanno nessun rispetto!
Sono solo affetti da invidia del “bene” (con la “p”) culturale!
Ecco perchè hanno chiesto alla Grecia il Partenone come “collaterale” in cambio del “bail-out”!!!
Ma… sarà mica per lo stesso motivo che gli americani hanno bombardato l’Iraq?
Le ex-colonie dell’impero romano non sono state civilizzate in egual misura Bisogna avere pazienza: noi abbiamo trenta secoli di civilta’ che a loro mancano
am
Scusate di nuovo l’intromissione ma che cosa ne pensa Prof.Martino delle bordate ricevute da Monti da parte dei politici tedeschi e dalla GErmania tutta? Loro riescono a fare squadra,e non importa destra sinistra centro,sono Tedeschi e siccome siamo “Deutschland Deutschland Ueber Alles ueber alles in der Welt” a Voi Italiani,che siete corrotti,che siete indebitati vi facciamo un biip cosi’.Quando possono sparare su di noi lo fanno e ben volentieri,non parliamo delle copertine passate di Der Spiegel o Bild.Io lavoro da 20 anni con i tedeschi ed il sentimento e’ quello:non ci hanno conquistato con le armi ci vogliono conquistare con Euro e con la loro potenza economica (e sono bravi niente da dire).Ma io questo sentimento Europeo non ce l’ho io mi sento Italiano e non potro’ mai essere e ragionare come un Tedesco e non lo vorro’ mai.Dopo tanti anni di frequentazione,mi spiace ma siamo un altro pianeta,molto piu’ bello.Io prof.Martino voglio che l’Italia si riscatti e che faccia vedere ai tedeschi chi siamo.Sara’ mai possibile?
un cordiale saluto.
Approvo totalmente quello che dice il Sig. Cacciari su di Lei Prof.Martino.Ma On.Martino la sta preparando una “deriva liberale”?oggi leggo questo:http://www.ilgiornale.it/news/interni/i-nobel-ancora-berlusconi-rilanciare-piano-liberale-828048.html
Mi chiedo un’altra cosa On.Martino ma perche’ su questo punto non vedo i lsuo nome? “Alfano: la nostra proposta per abbattere il debito pubblico: La proposta è stata elaborata da una equipe presieduta da Renato Brunetta, con la collaborazione di Paolo Romani e Luigi Casero, di Daniele Capezzone e dei professori Francesco Forte, Rainer Masera e Paolo Savona.” mi suona strano che si vada a “chiamare” economisti che non fan parte del PDL ,quando in casa PDL c’e’ un genio dell’economia di nome Antonio Martino.Mah continuo a non capire….
Se non ci dovessimo rileggere a breve,auguro a Lei Prof.Martino buone vacanze ed a tutti gli adam in ascolto.
La vogliamo carico per la campagna elettorale!
Cordialmente,
Mad Max
Ed a proposito di buon senso, non potendomi io diffondere in questioni strettamente tecnico-economiche,( e nemmeno largamente), mi permetto di segnalare una vetusta pubblicazione (data a voghera nel 1855), opera di unn certo Cav. P. Giuria. Trattasi di un volumetto composto di due parti(L’ UOMO e IL CRISTIANESIMO: RELIGIONE DI PROGRESSO). Un’ analisi antropologica sociologica politico-storica e, aggiungo io, facilmente profetico-provvidenziale per noi oggi. La sensazione netta che ho provato nel leggere queste pagine é stata esattamente quella di quanto e quale buonsenso, ed anche contatto con la realtà, urga la nostra situazione umanoeconomicopoliticosociale. Vedere l’ analisi di questo pensatore (di 170 anni fa!) e come ci abbia visto giusto, grazie al buonsenso che nasce dai buoni principi da cui partiva, è cosa non solo strabiliante, ma utile come non mai.
P.S. per chi fosse incuriosito i due lavori si possono trovare come ebook sul web.
Un saluto agli adam.
Samuelson viene da alcuni (soliti noti…) definito il più grande economista del XX secolo.
Un suo scritto del 1989 ci rende un’idea dell’acume delle sue analisi economiche:
“Contrary to what many skeptics had earlier believed, the Soviet economy is proof that … a socialist command economy can function and even thrive.”
Poco dopo il comunismo andò a p…, diciamo a pancia all’aria.
Quasi 70 anni prima un certo Von Mises aveva teorizzato l’impossibilità del comunismo come sistema economico di sopravvivere al punto che, se non avesse avuto il capitalistico dell’altra parte da cui poter “sbirciare” i prezzi del “merkato” per le programmazioni quinquennali, non sarebbe durato neppure lo spazio di pochi anni.
A Samuelson hanno dato il Nobel, a Von Mises nemmeno un posto da docente all’università!
In compenso Samuelson, attraverso la sua Scuola, ha sfornato altri geni, ovviamente premi Nobel (permetterai…), del calibro di Krugman e Stiglitz (l’amicone di Beppe Grillo, diamo il premio Nobel anche a lui se Dario Fo non si sente depauperato…)
E poi… ci meravigliamo e ci chiediamo: perchè la crisi globale? Perchè il mondo annega nei debiti?
Io non mi meraviglio affatto!
Forse l’umanità ha bisogno, in “aggregato” keynesianamente parlando, di tornare a zappare la terra per ritrovare il contatto con la realtà ed un po’ di vecchio buon senso.
Mi sorprenderò sempre di come il Prof Martino riesca a rispondere ad articoli deliranti come quello in oggetto rimanendo puntuale, leggero e divertente.
La sua retorica sembra l’unica eccezione alla regola “mai discutere con un cretino – la gente potrebbe scambiarti per uno come lui”.
Detto ciò, non insisterei con la storia dei migliori trent’anni. Da qualunque livello sìano partiti, mi sembra che, almeno per l’Italia, il loro andamento sia stato un bel pò in discesa.
Caro Barabaschi,
Per quanto strano possa sembrare, sono venuto a conoscenza di un professore universitario(sic) che ha fatto domanda per un null’Aosta!!
an
Sottoscrivo in pieno le parole di Antonio Martino, ma non penso che il signor Cisnetto rientri nella categoria di sinistra riformista socialdemocratica.
La sua è una posizione tesa a creare una sintesi tra il pensiero liberale einaudiano e quello keynesiano moderato a la Samuelson, Modigliani, Solow.
Quindi per niente estremista, forse un potenziale alleato
Chiedo scusa all’On. Martino se questo mio commento non è inerente alla sua risposta , peraltro ineccepibile, alle affermazioni di Cisnetto ma sono state diffuse oggi le incredibili dichiarazioni del ministro delle finanze della Baviera, Marcus Soeder, il quale sostiene che la Grecia uscirà sicuramente dall’euro e che tale evento sarà benefico poiché servirà d’esempio a Spagna e Italia: ovvero, sostiene Soeder, l’uscita della Grecia dall’Euro farà capire a spagnoli e italiani quello che succede a un paese che non ripaga i propri debiti.
http://www.agi.it/estero/notizie/201208051342-est-rt10039-csu_bavarese_grecia_fuori_da_euro_nel_2012_e_monito_per_l_italia
Siamo al limite di un tono intimidatorio (peraltro condito con un certa dose di spacconeria un po fuori luogo) che ricorda ben altri contesti… Invito tutti a frequentare i siti di informazione e i blog tedeschi (col traduttore google è possibile farsi un’idea anche per i non germanofoni). La lettura della stampa tedesca e dei blog tedeschi ci illustra chiaramente come le nostre congetture su un possibile cambiamento delle “regole” dell’euro siano, appunto, congetture e basta.
Prima riusciamo a prenderne atto e meglio sarà.
Sempre d’accordo con Lei, professore.
Nell’elenco delle grandi conquiste degli ultimi anni non dimentichi l’aver debellato il vaiolo, cancellandone il virus dalla faccia della terra. Stiamo per ottenere lo stesso risultato per la poliomielite, se riusciremo a vincere le resistenze degli integralisti (ignoranti) negli ultimi paesi islamici in cui ancora non si è riusciti a completare la vaccinazione di massa.
Per quel che riguarda casa nostra, anche una persona simpatica come Cisnetto (ospite quasi fisso di Forbice a Zapping e quindi a me familiare) non riesce a sfuggire al vizio italico e sinistro di voler sempre creare un nuovo ente (Autority, Società, Commissione, ecc.) per risolvere qualsivoglia problema ed ottenendo sempre di creare altri problemi e soprattutto altre spese.
Professore, scusi l’insistenza, quando ci regalerà un indirizzo liberale per l’Italia? Non un decalogo, non le chiedo di salire sul Sinai!
Il signor Cisnetto torni a scuòla (o se preferisce squola), ma ricominciando dall’asilo.
Pietro Barabaschi
Nel condividere appieno l’analisi-risposta di Antonio Martino, per la parta economica, sulla critica al manifesto di Oscar Giannino svolta da Cisnetto, vorrei sottolineare invece le contraddizione poco liberali, e libertarie, di quel manifesto.
Leggo sul punto “Il partito, il leader, le primarie” che non si vuole nessun leader preconfezionato ma esso deve nascere sulla base delle primarie. Bene, però si dice che è il PARTITO a selezionare le persone e a parte la trasparenza (fantasmi?) il criterio deve essere la moralità personale. Moralità personale? Ma non è proprio del liberalismo non confondere la morale con la politica? Non è del pensiero liberale affermare che non è assolutamente vero che ciò che è immorale (per chi?) è illegale e ciò che è morale (per chi?) è legale? A me pare una captatio benevolentia verso il giustizialismo popolare sostenuto dal giustizialismo pseudogiudiziario, da Grillo e da Di Pietro. Insomma, già le premesse mi paiono poco liberali, nonostante l’altisonante termine “primarie” che è ormai divenuta parola logora e svuotata di contenuto se non sorretta da concetti precisi e rigorosi .